Dide corrette da Jessica e da Domenico Il primo numero si riferisce al numero della fotografia



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Dide corrette da Jessica e da Domenico Il primo numero si riferisce al numero della fotografia x Bianca: questo file è già stato corretto da Domenico. Per favore aggiungete qui tutte le vostre correzioni e completate dove necessario. Grazie, Domenico 8895-0001 - 290 Natale al carcere di San Vittore, 2011. Tecnica mista su tela, 308 x 294 cm. 8896/8897-0002 - 291 Africa, 2011. Tecnica mista su tela, 299 x 299 cm. 8924-0003 - 292 Santa Tecla, 2011. Tecnica mista su tela, 292 x 299 cm.

SANTA TECLA Il dipinto è dedicato a un locale di Milano famosissimo cinquant anni fa e tuttora esistente, il Santa Tecla. Quando arrivai ragazzino in questa città, iniziai a frequentare i luoghi dove si faceva musica e si danzava il rock. Al Santa Tecla ho conosciuto cantanti, danzatori e musicisti in tale quantità da poter mettere insieme almeno tre bande al completo. Alla radio, dove mettevamo in onda trasmissioni di successo, abbiamo registrato programmi di musica con Intra, Cerri, Valdambrini, con i quali ci si incontrava anche al Santa Tecla insieme a Jannacci, Gaber e Celentano. Li si può vedere tutti qui riuniti: Celentano addirittura due volte, perché lui è talmente veloce che si sdoppia. 8892-0004 - 293 La solita strage degli innocenti, 2011. Tecnica mista su tela, 295 x 295 cm.

Da anni ormai, a causa delle guerre che esplodono di continuo nel mondo, specie nel terzo mondo, le popolazioni si ritrovano a lamentare vittime di quei massacri senza sosta, e naturalmente i bambini sono quelli che vengono maggiormente colpiti dall inarrestabile massacro. Poco tempo fa in Siria più di cinquecento bambini innocenti sono stati massacrati dai carri armati dell esercito nazionale al potere. Giotto nel Trecento dipinse due straordinari affreschi, uno ad Assisi, l altro a Padova, che raccontano in modo davvero sconvolgente la strage degli innocenti in Palestina per ordine di Erode; ma Erode non è mai morto, risorge a ogni generazione per rinnovare la sua strage. 71-0005 - 294 Dobbiamo salire sempre più in alto per farci sentire, 2012. Tecnica mista su tela, 299 x 299 cm. 8855-0006 - 295

40 avvocati e tirapiedi, ovvero l avvocato è ormai dappertutto, 2011. Tecnica mista su tela, 299 x 299 cm. 8849-0007 - 296 Il terremoto dell Aquila, 2011. Tecnica mista tela, 299 x 310 cm. 8879/8880-0008 - 297 Lo sbarco di Lampedusa, 2011. Tecnica mista su tela, 300 x 343 cm. 8863-0009 - 298 Torre di Babele e Ponte di Messina, 2011. Tecnica mista su tela, 294 x 300 cm. 8366-0010 - 299 Una elegante serata a casa del drago, 2011. Tecnica mista su tela, 299 x 316 cm. 8869-0011 - 300

La statua crolla, 2011. Tecnica mista su tela, 299 x 324 cm. 8364-0012 - 301 La cacciata dei comici, 2011. Tecnica mista su tela, 299 x 366 cm. 8767-0014 - 303 La battaglia di Cascina, 2011. Tecnica mista su tavola, 144x146 cm. BATTAGLIA DI CASCINA Pier Soderini, gonfaloniere di Firenze durante la Repubblica, agli inizi del Cinquecento maturò l idea di far decorare il grande salone in Palazzo Vecchio da due maestri, Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti. Il tema scelto fu quello delle battaglie combattute dai fiorentini a gloria della Repubblica. Michelangelo scelse dunque la battaglia di Cascina e Leonardo quella di Anghiari: fatti storici che nel loro

svolgimento racchiudevano entrambi episodi carichi di paradossale ironia. Durante la battaglia di Cascina l esercito fiorentino si trovò, in un pomeriggio assolato di piena estate, a godersi un bagno dentro un fiume gonfio a causa di un temporale esploso pocanzi nella zona. Ma ecco che alcuni uomini dell esercito pisano, trovandosi in ricognizione sul dorso del monte, videro lo sguazzo festoso dei nemici e subito avvisarono il loro capitano che decise di approfittare della situazione favorevole per attaccarli immediatamente. Per fortuna dei fiorentini un comandante dei cavalieri s accorse di quel movimento delle truppe pisane e diede l allarme, gridando ai fiorentini immersi nell acqua: Sortite immediatamente, non state a perder tempo nel rivestirvi! I pisani stanno arrivando, preoccupatevi solo di raccogliere le armi! Quando giunsero i pisani trovarono i loro nemici che sortivano ignudi dall acqua vestiti solo dei loro scudi ed elmi. A quella vista esplosero in gran sghignazzi e lanciarono lazzi sbeffeggianti agli ignudi che sorti appena dall acqua non issavano bandiere a garrire nell aria ma

mostravano solo i propri attributi ballonzolanti al vento. Piccati in un carico di orgoglio formidabile, i fiorentini si gettarono alla tenzone con tale ardore che alfine ebbero la meglio e vinsero la battaglia. Ignudi ma vincenti! Purtroppo l affresco progettato da Michelangelo andò perduto. Si sono trovati solo due bozzetti malridotti di suoi allievi; li abbiamo a modo nostro restaurati e ridipinti nelle parti più guaste. 8969-0013 - 302 La battaglia di Anghiari, 2011. Tecnica mista su tavola, 170 x 141,5 cm. BATTAGLIA DI ANGHIARI Anche il dipinto di Leonardo non ebbe miglior fortuna. Durante la battaglia di Anghiari, per quanto lo scontro fosse di impeto feroce, non vi fu alcuna vittima. Uno solo dei guerrieri perse la vita, ma per la caduta dal suo cavallo imbizzarrito. A sua volta Leonardo non riuscì a portare a termine l affresco, di cui pure rimangono solo bozzetti copiati da

allievi. Anche in questo caso abbiamo restaurato i disegni ritrovati e ricomposto le immagini. 8773-0015 304 Jazzisti - Bozzetto II, 2011. Tecnica mista su tavola, 111,5 x 111,5 cm. 8798-0016 - 305 Pitture rupestri - Grotta dei Trois-Frères, 2011. Tecnica mista su tavola, 110,5 x 91 cm. 0016 + nuova opera: LA GROTTA DI TROIS-FRèRES Come introduzione a tutta la mostra presentiamo qui quella che forse è la più antica pittura murale della storia del mondo, trovata nella famosa Grotta dei Trois-Frères, nel sud-ovest della Francia, eseguita su pareti rupestri. La pittura risale a circa tredicimila anni avanti Cristo, quasi cento secoli prima che avesse inizio l età del bronzo. Nei dipinti sono rappresentati vari tipi di capri e bisonti e in mezzo a loro appare anche qualche cacciatore; ma la cosa più curiosa è che alcuni di questi sono travestiti da capre,

calzano in volto maschere di quadrupedi e hanno il corpo coperto da una pelliccia caprina. Questo inganno evidentemente permetteva al cacciatore di avvicinarsi alla preda e catturarla quasi senza destare sospetto: bastava imparare a muoversi come capre, cospargersi del tanfo caratteristico di quegli animali ed emettere suoni a mo di dialogo fra caprini, e non importava se alle estremità delle gambe invece di zoccoli spuntavano piedi. Tanto le capre sono distratte, non ci fanno caso! 8822-0017 - 306 Maschere che riproducono storie reali, 2011. Tecnica mista su tela, 145 x 127 cm. 8822 MASCHERE CHE RIPRODUCONO STORIE REALI Nel teatro comico greco ogni maschera alludeva a personaggi reali della vita quotidiana: mercanti, femmine di facili costumi, politici e ladri inveterati, nonché ipocriti o, come dicevano i greci, ipocritas, che significa anche attore.

8825-0018 - 307 Omaggio a Signorelli (II versione), 2011. Tecnica mista su tela, 153 x 124 cm. 8825 OMAGGIO A SIGNORELLI Studi su Luca Signorelli che trattano lo stesso tema: la caduta di Paolo sulla via di Damasco. Sicuramente quell impianto scenico ispirò Caravaggio. Personalmente ho studiato quell affresco e i disegni preparatori di Signorelli con molta attenzione, e ne ho tratto due dipinti. 8802-0019 - 308 Frontespizio: prologo al Decameron, 2011. Tecnica mista su tela, 217 x 157,5 cm. 8815-0020 - 309 Tempesta sul Lago Scuro. Cina medio-orientale, 2011. Tecnica mista su tela, 167,5 x 126 cm.

Quando io e Franca andammo in Cina, con altri compagni, Mao Zedong era ancora vivo e vegeto. In un mese riuscimmo a visitare parecchie regioni del Sud e del Nord. Una mattina arrivammo con un camion trasformato in pullman al Lago Scuro, sul quale veleggiavano barche spinte a remi e dal vento. Disegnai la sensazione che mi diede quel paesaggio. Poi, ritornato in Italia casa, presi spunto dal bozzetto per realizzare un dipinto. Eccolo! 8816-0021 - 310 L era così vivo de vivo (La vita del Ruzzante), 2011. Tecnica mista su tela, 171,5 x 134,5 cm. 8820-0022 - 311 Ruzzante: il mariazzo, 2011. Tecnica mista su tela, 169 x 125,5 cm. 8813-0023 - 312 Ruzzante: Galileo, 2011. Tecnica mista su tela, 170 x 135 cm.

8804-0024 - 313 Pittura catacombale di Gesù, 2011. Tecnica mista su tela, 154 x 195 cm. 8828-0025 - 314 Prove di scena: commedia all improvvisa, 2011. Tecnica mista su tela, 164 x 126,5 cm. La situazione: il capofamiglia è tornato a casa. Ognuno era convinto che il mare lo avesse ingoiato nella tempesta insieme a tutta la nave e ai suoi marinai. Ora bisogna ricomporre tutta la struttura della famiglia: la madre, credendosi vedova, si è sposata con un fratello del morto, che l ha pure ingravidata; una figlia ha sposato un nemico acerrimo del capofamiglia, che vuol subito uccidere l antagonista. Nel gioco nascono equivoci, lazzi e situazioni a dir poco folli. Questa è la commedia!

8829-0026 - 315 Elogio alle femmine del Ruzzante: Bèl son ste fiòle quànno le se mòve ndar intorna con sì tanta armonia che par cantare, 2011. Tecnica mista su tela, 173 x 125 cm. 8832-0027 - 316 L antico carnevale di Venezia, 2011. Tecnica mista su tela, 150,5 x 150,5 cm. L ANTICO CARNEVALE A VENEZIA Il Carnevale a Venezia nel Settecento, secondo alcune pitture che ci sono pervenute, era davvero qualcosa di irripetibile: c erano cavalli finti e puledre vere; addirittura venivano lasciati liberi i tori come a Pamplona. Gli spettatori fuggivano di qua e di là, poi naturalmente si scopriva che i più spaventati erano i tori. Nel cielo volavano angeli costruiti come pupazzi volanti e appariva perfino qualche elefante e una folla danzante.

C erano anche i ladri che sfilavano borse e sacchette. Ma spesso i ladri scoprivano di essere stati truffati: in quelle borse c erano soltanto monete false! 8833-0028 - 317 Caduta di Paolo sulla via di Damasco, 2011. Tecnica mista su tela, 178 x 127 cm. 8776-0029 - 318 La composizione dei primi Vangeli, 2011. Tecnica mista su tela, 171 x 126 cm. LA COMPOSIZIONE DEI PRIMI VANGELI I primi seguaci di Gesù, fortemente presi dalla sua storia e dalla sua tragica morte, iniziarono a raccoglierne detti, brevi sermoni, parabole. All inizio la comunicazione della nuova dottrina veniva fatta a voce: si imparavano a memoria massime e sentenze. A questo proposito

ricordiamo una bellissima definizione: Il nuovo messaggio prima di essere scritto fu predicato, fu ascoltato prima di essere letto. Così il Vangelo iniziò a vivere in forma di brevi recite che prendevano vita da semplici annotazioni. Queste tracce, a centinaia, dette pericopi, vennero poi fissate su piccoli fogli di papiro. In poco tempo l adesione di nuovi fedeli si estese a tutto il Mediterraneo, fino a Roma. Ogni gruppo si preoccupava di trascrivere con un certo ordine la storia del Messia. Così si ottennero decine di libri che spesso, nello svolgimento e nei temi, si contraddicevano. A quel punto i maestri e i diaconi furono costretti a compiere una selezione organizzata. 7277-0030 319 La giovane prostituta incontra il suo primo cliente, 2011. Tecnica mista su tela, 125,5 x 174 cm. 7277. LA GIOVANE PROSTITUTA INCONTRA IL SUO PRIMO CLIENTE

La scena è tratta dal dialogo tra la giovane prostituta e la lenona raccontato da Ovidio 8780-0031 - 320 Ruzzante: racconto della battaglia di Chiara d Adda, 2011. Tecnica mista su tela, 171 x 127 cm. 8780 LA BATTAGLIA DI CHIARA D ADDA È la battaglia di Chiara d Adda raccontata da un personaggio di Ruzzante di ritorno dal campo. Nota anche come battaglia di Agnadello, fu combattuta nel maggio 1509 tra le forze francesi della Lega di Cambrai e la Repubblica di Venezia, che la perse. 8781-0032 - 321 Ruzzante: lite di coppia durante il mariazzo, 2011. Tecnica mista su tela, 164,5 x 124 cm. 8782-0033 - 322 Gesù ricostruisce la faccia a una lebbrosa, 2011. Tecnica mista su tela, 173 x 121 cm.

(La lebbrosa) In un Vangelo apocrifo armeno troviamo Gesù in una piccola città presso il Giordano. Gli si fece intorno una gran folla, la gente s accalcava spintonando. Una giovane donna fu quasi travolta e gridò: Scostatevi, per carità! Non mi toccate. Sono infetta! Una lebbrosa! urlò qualcuno. Stattene a casa tua, maledetta! la insultò un altro. Non venire ad appestare la gente nelle piazze. La folla si allargò all istante; atterriti, si scostarono anche i seguaci di Gesù che, a differenza di loro, non si mosse. Così si ritrovò solo davanti alla donna colpita dalla lebbra. Lei aveva il viso interamente nascosto da un fitto velo. Io venivo a cercare te, Maestro, mi dispiace di aver creato tanto scompiglio, disse. Non ti scusare disse Gesù. Sono loro, quelli che si son presto fatti in là per paura del contagio, ad aver creato scompiglio. Tu non c entri. Togliti il velo, piuttosto, le chiese Gesù.

Non me la sento di esibire tanta orrendezza davanti a gente ostile. Toglilo insistette lui. Molti di loro mi seguono per il solo piacere di assistere a prodigi spettacolari. Regaliamogliene uno come si meritano. La donna iniziò a togliersi il velo. La gente ammutolì e i più volgevano il capo dall altro lato. Tolto il velo, apparve un viso in gran parte bendato; si indovinava che naso, orecchie e gote erano state divorate dal morbo. Gesù avvicinò le proprie mani al volto devastato della donna, afferrò con le dita i lembi delle bende e con delicatezza gliele tolse. Nessuno aveva il coraggio di guardare la scena. Qualcuno si sentì male e vomitò. Gesù abbassò un ginocchio ponendolo a terra e raccolse della creta umida, la impastò come se avesse sempre lavorato l argilla e ne stese uno strato sul viso della donna. Chiese poi ai suoi seguaci di procurargli dell acqua mentre continuava a plasmare la creta su quel viso corrotto come fosse quello di una statua. Allorché giunse una donna con un bacile, Gesù si rovesciò l acqua sulle mani e prese dalle spalle della portatrice d acqua un fazzoletto, lo allargò sul viso della lebbrosa e lo

asciugò. Quando lo tolse, alla gente tutta apparve un volto bellissimo con grandi occhi e un delicato sorriso. Una donna portò con uno specchio affinché la miracolata potesse guardarsi. La donna chiese: Posso piangere? Sì, ma ogni tanto cerca anche di ridere! La gioia renderà adorabile il tuo volto. Uno dei presenti, che veniva da Nazareth, commentò: Be, per essere il figlio d un falegname, se la cava bene anche con la creta! È un miracolo straordinario perché il Messia non si limita a guarire la lebbrosa, ma si preoccupa persino di ridarle la bellezza. La bellezza: dono di Dio! E si noti l attenzione di Gesù per le donne, che siano seguaci o miracolate. La sua tenerezza verso di loro è tale da scandalizzare non solo i sacerdoti del tempio e provocarne il furore ma anche certi suoi seguaci che non ne condividono i comportamenti fuori dalle regole. 8786-0034 - 323

Gesù deriso dai suoi concittadini a Nazareth, 2011. Tecnica mista su tela, 173 x 121,5 cm. GESU DERISO DAI SUOI CONCITTADINI A NAZARETH Racconta il Vangelo di Matteo che un giorno Gesù si recò a Nazareth, il paese dove era nato. Pensava che quella gente l avrebbe ascoltato con affetto e commozione, invece qualcuno cominciò a commentare con ironia: Ma quello non è il figlio del falegname? Cosa ci viene a raccontare, adesso, che è il figlio di Dio? Quindi risero di certe sue parole, lo trattarono come un esaltato mitomane. Gesù rimase mortificato da quella accoglienza e, uscito con i suoi seguaci, commentò: Nessuno è profeta nella sua patria! 8789-0035 - 324 La cacciata degli ebrei da Israele, 2011. Tecnica mista su tela, 194,5 x 139,5 cm.

8792-0036 - 325 L attrazione fra gli astri e fra gli amanti, 2011. Tecnica mista su tela, 167,5 x 135,5 cm. 8793-0037 - 326 Tristano e Isotta sorpresi nel bosco, 2011. Tecnica mista su tela, 162,5 x 126 cm. 8793 TRISTANO E ISOTTA SORPRESI NEL BOSCO Episodio tratto dalle storie mitiche della Tavola Rotonda, composte da poeti bretoni e spagnoli nel XII secolo. 8796-0038 - 327 Amanti senza pudore e senza volto, 2011. Tecnica mista su tela, 174 x 125,5 cm. 8796 AMANTI SENZA PUDORE E SENZA VOLTO + SODOMA E GOMORRA

A Sodoma, aggredita dal fuoco, la popolazione fugge. Alcuni si salvano, ma, come la moglie di Lot, guardano indietro e si ritrovano trasformati in statue di sale. 7266-0039 - 328 La situazione del teatro nel Cinquecento: Bibbiena e da Ponte, 2011. Tecnica mista su tavola, 111 x 90,5 cm. 8771-0040 - 329 Teatro satirico del Cinquecento, 2011. Tecnica mista su tela, 109 x 89 cm. 8859-0041 - 330 Saviano con leone e statua, 2011. Tecnica mista su tavola, 218,5 x 215 cm. 8859 8885 8699 SAVIANO CON LEONE

Quella che vedete accanto a Roberto Saviano è la statua di un leone etrusco che stava sul fianco della porta di Volterra. Gli etruschi, popolo che quasi certamente proveniva dal Medio Oriente, sapevano bene che il leone, se costretto fuori dal branco, si trovava alla continua mercè di iene e sciacalli che lo aggredivano per impossessarsi delle prede da lui catturate. Se poi opponeva resistenza e reagiva all attacco, ecco che gli aggressori si moltiplicavano per numero e ferocia, fino a riuscire ad annientarlo. In pratica, quando il leone perdeva la difesa del proprio branco, era spacciato. Gli unici leoni che riuscivano sopravvivere più a lungo erano quelli che rimanevano sempre in contatto con il loro branco e si esponevano per difenderlo dalle aggressioni. 8885-0042 - 331 Saviano con donna, 2011. Tecnica mista su tavola, 218,5 x 215 cm. SAVIANO CON DONNA

Ci siamo permessi di immaginare un sogno per Roberto: ritrovarsi fra non molto tempo libero di muoversi, così da potersi incontrare con la donna amata. Sul fondo, come nei miti antichi, le Erinni fanno un gran baccano. E chi se ne importa! 8868-0043 - 332 Incidenti sul lavoro, 2011. Tecnica mista su tela, 294 x 310 cm. INCIDENTI SUL LAVORO Il 14 febbraio scorso si è concluso a Torino il processo per una strage orrenda, un enorme massacro di lavoratori: più di quattromila morti causati dall amianto in tre luoghi diversi d Italia. Ma, come ha dichiarato la moglie di una delle vittime, di Casale Monferrato: I morti continueranno chissà per quanti anni; oggi, a cinquanta-sessant anni d età, stanno morendo uomini che allora erano bambini e che giocavano ignari fra gli scarti e i rifiuti di amianto abbandonati.

I due imprenditori responsabili dei ripetuti delitti sono stati condannati a sedici anni di carcere, ma non ne sconteranno nemmeno uno in galera, giacché abitano all estero, uno in America Latina e uno a Bruxelles. Potranno vivere gli anni che restano loro felici e danzanti, se ci riescono! Il numero dei morti per incidenti sul lavoro è a dir poco impressionante: non c è settimana in cui non si contino vittime, come in guerra. Quando sentite l urlo della sirena di un ambulanza, pensate che una su cinque sta portando al pronto soccorso un lavoratore, maschio o femmina, sacrificato dalla logica che dice: Il progresso e la produzione vogliono le loro vittime. 8872-0044 - 333 Lotto di politici in vendita, 2011. Tecnica mista su tela, 294 x 310 cm. Un giovane regista cinematografico, qualche mese fa, mi ha proposto di interpretare con altri attori un film sull ambiente del Parlamento. L idea mi parve geniale: il

film cominciava con una situazione che abbiamo ben conosciuto negli ultimi anni, quella del mercato delle vacche, cioè quel costume adottato da un certo numero di onorevoli i quali si mettono in vendita per salvare uno schieramento di partiti che, grazie a tali acquisti, riesce a rimanere ancora al potere. Nella storia, a questo punto, si crea una situazione paradossale: i protagonisti vengono colpiti da un male crudele e sconosciuto. Subiscono una metamorfosi degna di un racconto di Kafka: si trasformano uno dopo l altro in animali in vendita nel Foro Boario, e così, nel grande emiciclo della Camera, vediamo circolare animali di tutte le razze: buoi, vitelli e capre, scimmie a volontà che balzano di qua e di là, e vediamo schizzare per aria un delfino proveniente da una vasca apposita. Però è rimasto qualche essere umano che è riuscito a resistere. Signori in giacca e cravatta oh, pardon! Da un abito spunta una testa di capra, sempre con cravatta! Scorgiamo una giovane donna in costume da ballerina e un altra, acrobata, che appesa al trapezio attraversa volando leggiadra tutto il Parlamento.

Stavamo per andare sul set ma, ahimé, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha rovinato tutto: avendo incaricato di formare un governo di tecnici, all istante il morbo della metamorfosi è calato un poco, anche se non è scomparso del tutto. Le riprese dunque sono sospese in attesa di giorni migliori. Ma il mercato è sempre aperto. Speriamo che riprenda vigore.???? - 0045-334 La fiera degli Oh bej, oh bej, 2011. Tecnica mista su tela, 294 x 324 cm. Oh bej, oh bei Questa tela a molti farà ricordare la fiera degli Oh bej, oh bej a Milano. È una festa mercatale antica: si dice che risalga ai primi secoli dopo Cristo e una leggenda racconta che in quell occasione ognuno poteva travestirsi nel personaggio che preferiva: a una prostituta era permesso di

trasformarsi in una gran dama, o anche in una suora; a un ladro era concesso di indossare la gualdrappa da giudice; l accattone poteva godersi l emozione di farsi passare per medico famoso, e così via. Ma il clou della festa era la gran riffa o lotteria. Chiunque poteva mettere all incanto non solo oggetti ma uomini, donne, ragazzi e intere categorie di cittadini. A qualcuno verrà in mente un opera di Ben Jonson dal titolo La fiera di San Bartolomeo, in cui è descritta la stessa situazione. Che stupendo spettacolo sarebbe veder ripristinate al giorno d oggi quelle regole e tradizioni! Godremmo di paradossi e follie stupende: vedremmo medici cialtroni promettere guarigioni che non avverranno mai, senza rischio di finire in galera anche se con le proprie cure hanno ammazzato qualche paziente; egualmente succederebbe a ministri e onorevoli sorpresi a impossessarsi di denaro pubblico o a lasciarsi corrompere con regali di palazzi, automobili sontuose e perché no? femmine splendide regalate per una notte di piacere. Tutti questi lestofanti nei giorni della fiera godrebbero di un immunità assoluta, nessun giudice o

poliziotto potrebbe ordinarne il fermo, il processo, imporre loro la galera. Oh, scusate! All istante mi rendo conto che sto parlando a vuoto: è risaputo che per molti personaggi pubblici di potere, in Italia, specie se autorità politiche, questi privilegi non sono situazioni da favola grottesca, ma la quotidianità; evviva il mercato perenne degli Oh bej, oh bej di Stato! 8769-0046 - 335 Danza del mariazzo, 2011. Tecnica mista su tela, 141 x 178 cm. 8842-0047 - 336 Le danze oscene del risus paschalis, 2011. Tecnica mista su tela, 126 x 170 cm. 8840-0048 - 337 Il Quarto Stato con Dario e Franca, 2011. Tecnica mista su tavola, 115 x 84 cm.

8761-0049 - 338 La Maddalena, 2011. Tecnica mista su tela, 142 x 179 cm. Controllare se la scheda va bene con l immagine?) Dal Vangelo copto di Maria, dialogo fra i seguaci di Gesù dopo la sua sepoltura. Pietro dice a Maria di Magdala: Sorella, noi sappiamo che il Maestro ti ha amato diversamente dalle altre donne (Attenti: amato diversamente! ) Poi continua: Maddalena, dicci le parole che Egli ti ha detto, di cui ti ricordi mentre noi non ne abbiamo conoscenza. E quella: Ho avuto una visione del Maestro, e gli ho detto: Signore, io ti vedo oggi in questa apparizione. E un discepolo di nome Levi così rimprovera Pietro: Se il Maestro l ha resa degna, chi sei tu per respingerla? Evidentemente il Maestro la conosceva bene e l ha amata più di noi! 8760-0050 - 339

Eva e le sue compagne, 2011. Tecnica mista su tela, 133 x 175,5 cm. EVA E LE SUE COMPAGNE Tra gli studi condotti su pittori del Cinquecento, uno che mi ha offerto molti spunti, soprattutto per quanto riguarda la composizione e i movimenti scenici davvero originali, è Antonio Allegri detto il Correggio. Questo è uno studio sulla grande cupola di Parma, dove il personaggio su cui si pone l attenzione è Eva con le sue compagne che la seguono in un volo carico di armonia e potenza. Queste pitture nell affresco originale sono eseguite a livelli di altezza impressionanti, fino a diciotto metri dal suolo: per disegnare e stendere in affresco queste immagini il pittore ha certamente dovuto compiere vere e proprie acrobazie, servirsi dell astrolabio alla maniera dei marinai quando misurano la distanza dagli astri per calcolare la rotta. 7278-0051 - 340

Dal Decameron di Boccaccio, 2011. Tecnica mista su tela, 215,5 x 115 cm. BOCCACCIO (controllare se va bene con l immagine, specie la seconda parte del testo) (opera Frontespizio: prologo al Decameron) Boccaccio scrive il Decameron durante la peste che fa strage della popolazione fiorentina nel XIV secolo. Immagina che una brigata di ragazzi e ragazze fugga dalla città per rifugiarsi in una salda magione sulle colline della Toscana. Tutti, maschi e femmine, si impegnano a raccontare episodi burleschi, non solo per passare giocondamente il tempo, ma perché con la satira e l ironia si può riuscire ad allontanare la morte. Qui presentiamo il gruppo di figliole e garzoni che accennano passi di danza prima e durante le esibizioni di ognuno di loro. Con questo capolavoro della letteratura di tutti i tempi Boccaccio ribadisce il detto dei greci antichi secondo cui la tragedia si può tradurre in farsa, basta inserirla festosamente nella vita reale.

La novella dei mercanti italiani a Parigi di Boccaccio è la storia di una beffa organizzata da un giovane ai danni di un suo collega maritato. Il primo scommette che riuscirà a giacersi con la donna di lui, Ginevra, e che se la godrà nel suo letto. L inganno riesce a meraviglia, e la donna rischia di essere uccisa per ordine del marito offeso. Per sfuggire al castigo sarà costretta a travestirsi con abiti maschili. Anche qui, nel gioco grottesco, si inseriscono situazioni tragiche coronate da un finale gioioso. 9293-0052 - 341 Storia di un carnevale all inferno, 2011. Tecnica mista su tavola, 218,5 x 218,5 cm. 9293 STORIA DI UN CARNEVALE ALL INFERNO La scenografia del teatro popolare religioso consisteva in una grande maschera che rappresentava l ingresso all inferno. Attori travestiti da diavoli entravano e uscivano, aggredivano le signore, che stranamente stavano al gioco.

8930-0053 - 342 Darse el contento, 2011. Tecnica mista su tavola, 227 x 168 cm. 8707 / 8930 DARSE EL CONTENTO Nella religione cristiana si pratica fin dall VIII secolo il risus paschalis, il riso collettivo: celebrando la Santa Pasqua, nel momento culminante in cui si intona l Allelujah, ecco che l ufficiante invita l intera comunità a darse el contento, cioè a dimostrare ognuno affetto e amore verso i fedeli che gli stanno appresso. In questo dipinto è rappresentato proprio quel momento. Si noterà come i partecipanti al rito si scambino baci e gesti amorosi l un l altro. Qualcuno, in verità, esagera: ce ne sono sono addirittura tre che si abbracciano a vicenda... E, in mezzo a tanto tripudio festoso, ben evidente è il vescovo, tutto solo e triste, cui nessuno dona un gesto di tenerezza.

8935-0054 - 343 Adorazione dei Magi, 2011. Tecnica mista su tavola, 179 x 194 cm.???? ADORAZIONE DEI MAGI di Leonardo Nei bozzetti preparatori dell Adorazione dei Magi di Leonardo scopriamo un particolare quasi del tutto sconosciuto: qua e là nel cielo appaiono angeli che soffiano in lunghe trombe per avvertire i pastori dell avvenuta nascita del Redentore. Osservando il grande pannello preparatorio del dipinto mai realizzato, mentre in primo piano la Vergine e il Bambino ricevono commossi i doni dei tre re prostrati ai loro piedi, sullo sfondo si svolge un vero e proprio carosello di guerrieri a piedi e a cavallo che si scontrano in un turbinio di lance e spade, donne che fuggono urlando per il terrore e altri disperati che s arrampicano inseguiti da uomini armati sulle scale che attraversano in diagonale il secondo piano della scena. Qui l allegoria è evidente: l umanità continua a scannarsi, ad aggredire gli inermi, a fare violenza a donne e bambini,

sorda all annuncio degli angeli che gridano Pace agli uomini di buona volontà e incurante del fatto che lì, a pochi passi in proscenio, si sta realizzando il più straordinario evento della storia umana. 8975-0055 - 344 I cacciabombardieri F35, distruttori immediati, 2012. Tecnica mista su tavola, 210 x 210 cm. 8979-0056 - 345 La Grande Madre, 2011. Tecnica mista su tavola, 140 x 158,5 cm. 8857-8979 LA GRANDE MADRE Nell Exultet, i cui rotoli sono custoditi in Vaticano, a un certo punto è raffigurata la Grande Madre che allatta una capra domestica e una selvatica. La Grande Madre solleva una cornucopia con fiori e frutta e con l altra mano dà l abbrivio a un uccello affinché voli. In primo piano, bambini ridenti.

Il fatto che sino all VIII-IX secolo si rispettasse la tradizione della Grande Madre ci fa capire anche l evoluzione o, se si preferisce, l involuzione dei riti nella nostra Chiesa. 8956-0057 - 346 La situazione politica del Cinquecento, raccontata con ironia da Leonardo, 2011. Tecnica mista su tavola, 218 x 180 cm. 8959-0058 - 347 Dall arazzo di Cola di Rienzo, 2011. Tecnica mista su tavola, 217,5 x 214 cm. RICOSTRUZIONE DELLA GRANDE TELA FATTA ESEGUIRE DA COLA DI RIENZO PER EDUCARE E INFORMARE LA POPOLAZIONE SULLA TRAGICA CONDIZIONE DELLA CITTA DI ROMA

Cola di Rienzo, verso la metà del Trecento, si recò ad Avignone dove il papa si era trasferito con tutta la sua corte, vescovi e cardinali, e vi aveva organizzato la nuova sede centrale della Chiesa. Cola di Rienzo parlò lungamente con il pontefice, lo informò della situazione reale che stava vivendo Roma, e riuscì a convincerlo a intervenire drasticamente sulla conduzione politica e amministrativa dell Urbe che in quel tempo si trovava nel caos più tragico: i nobili si facevano guerra fra loro, Colonna, Orsini, Frangipane e altri pretendevano che tasse e gabelle fossero versate direttamente a loro. Il fondale racconta di una tempesta su un grande mare. Al centro sta una donna sconvolta dalle raffiche di vento e dai flutti: è Roma che a fatica cerca di resistere al cataclisma. Sul fianco c è un prelato, anch egli con le vesti stracciate dal vento, e tutt intorno nelle acque agitate galleggiano corpi di donne annegate. È l allegoria di tante città famose che per destino e spesso per mancanza di coraggio e organizzazione si sono lasciate travolgere dagli eventi. Un allegoria è palese, come è chiaro che leoni, tigri, orsi e

lupi alludono ai vari principi che si battevano per l egemonia dell Urbe. Alla base del dipinto sta un altra donna, maestosa, circondata da figli e figlie: è l Italia. Non hanno speranza di farcela, se non interverrà il popolo stesso, deciso a entrare in campo. 9278-0059 - 348 La battaglia di Cascina 2, 2011. Tecnica mista su tavola, 169 x 121 cm. 9305-0060 - 349 Omaggio a Bosch e Bruegel, 2012. Tecnica mista su tavola, 220 x 152,5 cm. 0089-0061 - 350 Venere sul fondo del lago, 2012. Tecnica mista su tavola, 117,5 x 158 cm. VENERE SUL FONDO DEL LAGO

Nei pressi dell Isola Madre del Lago Maggiore, di fronte a Pallanza, ogni tanto s incontra qualche subacqueo che assicura di aver scorto su quel fondale una statua bellissima raffigurante Venere nell atto di svegliarsi da un lungo sonno, ma nessuno è riuscito a fotografarla. Spesso, raccontano i subacquei, intravedono la Venere, ma ecco che frotte di pesci scorrono all impazzata dentro quello spazio, quasi a volerla nascondere e difendere. Da qui è nato un vero e proprio mito: la statua di Venere fuggente. 9288-0062 - 351 Lo spernacchiamento, 2012. Tecnica mista su tavola, 218,5 x 161,5 cm. Lo Spernacchiamento Questa immagine racconta una situazione quasi gioiosa. Ecco due angeli che si fanno sberleffi: quello maggiore meglio chiamarlo arcangelo spernacchia con la sua tromba in pieno orecchio l angelo minore. Il poveretto lancia un urlo di dolore. E lo spernacchiatore sghignazza divertito. Scherzi da arcangelo!

0099-0063 - 352 Michelangelo: sbraitava per prepotenza, 2012. Tecnica mista su tavola, 156 x 219 cm. 9282-0064 - 353 Donna in bagnarola, 2012. Tecnica mista su tela, 129 x 168 cm. 9321-0066 - 355 Conversazione tra amanti, 2012. Tecnica mista su tela, 121 x 156 cm. (Scegliere il più adatto tra i testi che seguono) Ero appena uscito dall Accademia quando cominciai a seguire con interesse il movimento dei neometafisici che si stava formando fra i giovani di Brera. Per meglio capire il linguaggio espresso dai pittori di quel movimento studiai le riproduzioni dei maggiori capiscuola della metafisica. Fra questi c erano anche i miei maestri Achille Funi e Carlo Carrà. Per molto tempo dipinsi sviluppando quei modi e

quel linguaggio. Il dipinto Donna in bagnarola è uno dei primi. Segue Conversazione tra amanti. Quello di cui mi curavo maggiormente era la composizione armonica del dipinto: facevo molta attenzione all armonia del pingere di Piero della Francesca, un discorso sulla composizione e sulla prospettiva per me fondamentale, suggeritomi proprio da Funi che a proposito del comporre le figure e gli spazi ripeteva: In un dipinto non devi cercare la base e l alzato, ma le direttrici che segnano volumi e movimento compiuto nell equilibrio. CONVERSAZIONE FRA AMANTI Dipinto grande Con quest altro dipinto più grande, che riproduce i due innamorati sul lago, ho voluto fare un regalo a me stesso: mi sono procurato una tela alta più di un metro e mezzo e larga un metro abbondante e ho iniziato con due dei miei assistenti a disegnare un retino per condurre l ingrandimento. Dopo un ora avevamo già ridisegnato a giusta misura i due innamorati. Un altra ora e l avevamo già compiuto; due giorni dopo ritornai a dipingere

aggiustando qua e là disegno e volumi. Fu la fatica maggiore. È proprio vero quello che diceva Achille Funi, il mio maestro: Ingrandire un dipinto è molto più difficile che farne uno nuovo di botto! DONNA IN BAGNAROLA (???) Il titolo l ha inventato mia madre che, quando vide il dipinto, esclamò: Bella, quella donna in bagnarola!, che nel dialetto lombardo significa tinozza per il bagno. È un opera che fa parte di tutta una serie di ritratti di ragazze di cui disegnavo il viso, le spalle, le braccia, il petto. Questa immagine, riportandola su tela, avrei voluto farla anche con le gambe, ma così il dipinto non risultava equilibrato... Perciò mi inventai la bagnarola! 9317-0065 - 354

Omaggio alla Tempesta di Giorgione, 2012. Tecnica mista su tela, 160,5 x 160,5 cm. OMAGGIO A GIORGIONE (bozzetto + opera) Giorgione fu il primo grande maestro della metafisica in pittura. A lui e alle sue opere dedico due studi in cui ho tentato di sviluppare la grande lezione sullo spazio scenico offertaci dallo straordinario pittore di Castelfranco Veneto. 9319-0067 - 356 Africa 2 (Acqua), 2012. Tecnica mista su tela, 220 x 163 cm. 9249-0068 - 357 Lisistrata, 2012. Tecnica mista su tavola, 207,5 x 150,5 cm. LISISTRATA DI ARISTOFANE Lisistrata è senza dubbio il più famoso testo satirico scritto e messo in scena da Aristofane nel V secolo a.c. È la storia di una vera e propria rivoluzione del sesso.

Tutte le donne di Atene, spinte da Lisistrata, decidono di fare lo sciopero dell amore. Il letto nuziale rimarrà chiuso per tutti i mariti che tornano dalla guerra. Le donne si recano al Parlamento per testimoniare il loro rifiuto e giurano davanti alla statua di Minerva che non tradiranno mai il loro impegno di resistenza. 9248-0069 - 358 Teodora, 2012. Acrilico su tavola, 110 x 146,5 cm. Teodora (9248) Nel V secolo d.c. Teodora divenne imperatrice di Bisanzio. Aveva cominciato la sua carriera come spogliarellista: si faceva togliere ogni decorazione (frutta e verdura) applicata sul suo corpo a becchettate da un oca, finché rimaneva nuda davanti agli occhi stupiti degli spettatori, fra i quali l imperatore, che la sposò non l oca, ma Teodora.

9253-0070 - 359 Danza primordiale, 2012. Tecnica mista su tela, 208 x 145 cm. DANZA PRIMORDIALE Nell Africa occidentale sono stati scoperti ultimamente in una grotta di grandi dimensioni dipinti risalenti a ventimila anni avanti Cristo; quelle pitture raffigurano danze evidentemente rituali che qui abbiamo riprodotto con particolare attenzione. 8608-0071 - 360 Arazzo di Cola di Rienzo - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 113 x 113 cm. 9311-0072 - 361 Trionfo giocoso, i ferraresi, 2011. Tecnica mista su tavola, 217 x 211 cm.

8654-0073 - 362 Trionfo giocoso, i ferraresi - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 113 x 113 cm. 0294-0074 - 363 Omaggio alla Tempesta di Giorgione - Bozzetto, 2011. Acrilico su tavola, 86,5 x 68 cm. 7033-0075 - 364 Una elegante serata a casa del drago - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 58 x 61 cm. 9989-0076 - 365 La solita strage degli innocenti - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 53 x 50 cm. 8662-0077 - 366 Adorazione dei Magi - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 57 x 66 cm.

7050-0078 - 367 Africa - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 61 x 63 cm. 9258-0079 - 368 Leonardo e Machiavelli in viaggio per la Serenissima, 2011. Tecnica mista su tavola, 56,5 x 71,5 cm. Pochi sanno della reciproca stima e amicizia che legava Leonardo da Vinci a Machiavelli, tanto che al tempo della rinata Repubblica fiorentina il maestro di Vinci da Milano si recò da Niccolò, segretario della Cancelleria, e si offrì di accompagnarlo a Venezia per una missione nel ruolo di ambasciatore. 7038-0080 - 369 Il terremoto dell Aquila - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 50 x 52,5 cm.

7260-0081 - 370 La fiera degli Oh bej oh bej - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 49 x 54 cm. 7287-0082 - 371 Incidenti sul lavoro - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 67 x 75 cm. 7281-0083 - 372 Lotto di politici in vendita - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 66,5 x 77 cm. 7046-0084 - 373 40 avvocati e tirapiedi, ovvero l avvocato è ormai dappertutto - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 60 x 59,5 cm. 8339-0085 - 374 Natale al carcere di San Vittore - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 107 x 107 cm.

9263-0086 - 375 Ricerca sul metodo scenografico del Bibbiena, 2011. Tecnica mista su tavola, 101,5 x 70,5 cm. 9309-0087 - 376 Angelo maggiore che spernacchia quello minore, 2011. Tecnica mista su tavola, 117 x 100,5 cm. 8468-0088 - 377 Santa Tecla - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 115,5 x 118 cm. 8899-0089 - 378 Rapporto sessuale in sezione, 2011. Tecnica mista su tavola, 124,5 x 172,5 cm. RAPPORTO SESSUALE IN SEZIONE (LEONARDO) È difficile trovare altri pittori innamorati al pari di Leonardo dell anatomia, dello studio del corpo umano e dei suoi gesti nei quali, amando, si riproduce. L idea di sezionare due corpi, maschio e femmina, nel momento in

cui si posseggono l un l altro ci svela la spregiudicatezza del maestro di Vinci nel riprodurre con sapienza e umore i momenti più intimi e appassionati della coppia umana. 8696-0090 - 379 Saviano con leone e statua - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 107 x 107 cm. 8699-0091 - 380 Saviano con donna - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 107 x 107 cm. 7265-0092 - 381 Dobbiamo salire sempre più in alto per farci sentire - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 54 x 57 cm. 8661-0093 - 382 La situazione politica del Cinquecento, raccontata con ironia da Leonardo - Bozzetto, 2011.

Tecnica mista su tavola, 72 x 57 cm. 8707-0094 - 383 Darse el contento - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 77,5 x 57 cm. 7035-0095 - 384 La statua crolla - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 57 x 60,5 cm. 9254-0096 - 385 Arazzo di Cola di Rienzo 2 - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 60 x 70 cm. 8666-0097 - 386 Angelo maggiore che spernacchia quello minore - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 77 x 57 cm. 9260-0098 - 387 Santa Tecla 2 - Bozzetto, 2011.

Tecnica mista su tavola, 82 x 77 cm. 0982-0099 - 388 Bozzetto Africa (Acqua) - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 77 x 57 cm. 8416-0100 - 389 Torre di Babele e Ponte di Messina - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 111,5 x 111,5 cm. 9265-0101 - 390 Omaggio a Bosch e Bruegel - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 106,5 x 77 cm. 9265-9305 OMAGGIO A BOSCH E BRUEGEL Hieronymus Bosch e Pieter Bruegel il Vecchio sono i più grandi pittori satirici della storia dell arte europea, ai quali, come segno di riconoscenza, dedichiamo questa tavola. 0996-0102 - 391

Conversazione tra amanti - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 56,5 x 76,5 cm. 9314-0103 - 392 La situazione del teatro nel Cinquecento: Bibbiena e da Ponte 2, 2011. Tecnica mista su tela, 108 x 87 cm. Agli inizi del Cinquecento gli autori di teatro italiani capirono che le commedie antiche scritte dai greci non bastava tradurle, ma bisognava attualizzarle, cioè inserirle nel quotidiano vissuto dalla gente. Le prime compagnie teatrali di quel tempo recitavano entro spazi fissi che normalmente rappresentavano una via con due case o palazzi posti in proscenio, uno di fronte all altro. In quello spazio i personaggi si incontravano e raccontavano storie di viaggi, guerre, feste e scambi di persona. Queste tavole riproducono il clima di quel mondo fantastico messo in scena dagli attori con parole e pantomime.

9295-0104 - 393 Lezione su Michelangelo - Il Teatro Romano di Fiesole, 2011. Tecnica mista su tavola, 210 x 260 cm. Abbiamo scelto di tenere uno spettacolo sul Buonarroti a Fiesole, nel più bel teatro antico di tutta la Toscana. Il clima che si creò in quella struttura architettonica a dir poco magica contribuì enormemente al successo dello spettacolo. Le proiezioni su grandi schermi delle opere di questo straordinario artista venivano esaltate dalla condizione straordinaria in cui ognuno viveva quell incontro. È stato facile proiettare sul pubblico la storia e le battaglie condotte da questo grande personaggio per riuscire a imporre il suo pensiero e il suo senso della vita. 0976-0105 - 394 Michelangelo: sbraitava per prepotenza - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 67 x 90 cm.

1001-0106 - 395 Nudo in ginocchio, 1950. Olio su tela, 67 x 87 cm. 8952-0107 - 396 Donna in bagnarola - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tela, 67 x 87 cm. 0986-0108 - 397 La Venere sul fondo del lago - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 65,5 x 82 cm. 0979-0109 - 398 Lo spernacchiamento - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 82 x 65,5 cm. 1000-0110 - 399 Nudo in rosa, 2011. Tecnica mista su tela, 67 x 87 cm.

8926-0111 - 400 Storia di un carnevale all inferno - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 92,5 x 91,5 cm. 9977-0112 - 401 La battaglia di Cascina 2 - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 113 x 81 cm. 9969-0113 - 402 La piacevole brigata del Decameron di Boccaccio, 2011. Tecnica mista su tavola, 116,5 x 77 cm. 7025-0114 - 403 Lo sbarco di Lampedusa - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 67 x 76,5 cm. 0003-0115 - 404 Lezione di Ovidio sull amore: Non cercare mai il tuo piacere ma bada piuttosto a quello dei tuoi clienti, 2010. Tecnica mista su tavola, 42 x 57 cm.

0004-0116 - 405 Dal dialogo con il cardinal Cornaro: elogio alla donna desnuda che danza, 2010. Tecnica mista su tavola, 57 x 67cm. 0011-0117 - 406 Manifesto contro la costruzione di grattacieli al Lorenteggio (Milano) - Bozzetto, 2005. Tecnica mista su tavola, 67 x 57,5 cm. 0006-0118 - 407 Dialogo tra Eloisa e Abelardo, 2010. Tecnica mista su tavola, 66 x 51 cm. IL VOLTO DI ELOISA E DIALOGO TRA ELOISA E ABELARDO Abelardo ed Eloisa è il titolo più appropriato per descrivere una storia d amore. Sono due personaggi del XII secolo che ricordano Paolo e Francesca, Tristano e Isotta e Romeo e Giulietta. Ho scritto un monologo per Franca su quel tema e

non so ancora oggi perché non siamo mai riusciti a metterlo in scena. Pazienza. Aspetteremo il momento propizio! Io intanto continuo ad amare questi due magnifici amanti. 0032-0119 - 408 Natura morta, 1950/2011. Tecnica mista su tavola, 67 x 57,5 cm. 9973-0120 - 409 Autoritratto metafisico in blu, 1950. Olio su tela, 62,5 x 84 cm. 0012-0121 - 410 Natura morta con testa di Kore, 2011. Tecnica mista su tavola, 77 x 57 cm. Un giorno stavo apprestandomi a preparare i colori, distribuiti su un grande piatto, quando qualcuno appoggiò sul tavolo alcuni vasi e una testa di donna greca. Era un falso, ma a me piacque moltissimo.

Una donna che lavorava con noi stava riordinando quei cocci per sistemarli in altro luogo. Ferma così le dissi. Lasciali dove stanno! Spinsi il cavalletto poco lontano dai vasi e cominciai subito a dipingere.???? - 0122-411 I buffi del teatro greco, 2010. Tecnica mista su tavola, 54 x 51 cm. 0019-0123 - 412 Le città a fuoco e il fuoco dell amore (Lisistrata), 2011. Tecnica mista su tavola, 77 x 67 cm. 0016-0124 - 413 Teatro greco antico. Prologo alla Lisistrata, 2011. Tecnica mista su tavola, 66 x 76 cm. 0021-0125 - 414 Castighiamolo sto diavolo demonio, 2011.

Tecnica mista su tavola, 52,5 x 69 cm. 9998-0126 - 415 Non adornarti mai in eccesso di fronzoli e ninnoli, 2011. Tecnica mista su tavola, 42 x 57 cm.???? - 0127-416 Particolare della grotta dei Trois-Fréres, 2011. Tecnica mista su tavola, 111,5 x 71 cm.???? - 0128-417 I demoni sciamano fuori dall ossesso, 2012. Tecnica mista su tavola, 115,5 x 72 cm.???? - 0129-418 Gesù seduto in poppa alla barca sta in silenzio mortificato, 2012. Tecnica mista su tavola, 95,5 x 69,5 cm.???? - 0130-419 Adamo ed Eva si amano, 2012.

Tecnica mista su tavola, 102 x 74 cm.???? - 0131-420 Ridere e danzare insieme, 2012. Tecnica mista su tavola, 97,5 x 70 cm. 9996-0132 - 421 Il volto di Eloisa, 2010. Tecnica mista su tavola, 47 x 57 cm. 0031-0133 - 422 Dal Decameron di Boccaccio - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tela, 57 x 67 cm. 0026-0134 - 423 Non avrei mai pensato fosse così piacevole fare l amore. Dal dialogo fra la lenona e la giovane prostituta, 2011. Tecnica mista su tavola, 51 x 66 cm.???? - 424 La morte dei porci, 2012.

Tecnica mista su tavola, 109,5 x 63 cm.???? - 425 Bacio tra Gesù e la Maddalena, 2012. Tecnica mista su tavola, 94,5 x 71,6 cm.???? - 426 Gesù parla ai demoni che hanno invaso il cranio dell impazzuto, 2012. Tecnica mista su tavola, 112 x 81 cm.???? - 427 Gesù e l indemoniato, 2012. Tecnica mista su tavola, 99,5 x 72,5 cm.???? - 428 Recitare l osceno è permesso, la satira è proibita, 2012. Tecnica mista su tavola, 110 x 78,5 cm.???? - 429 Banchetto del Mariazzo, 2012.

Tecnica mista su tavola, 95 x 68 cm.???? - 430 Teatro satirico (mosaico), 2012. Tecnica mista su tavola, 112 x 81 cm. 0114-431 La battaglia di Anghiari - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 126,5 x 107 cm. 8857-432 La Grande Madre - Bozzetto, 2011. Tecnica mista su tavola, 67 x 77 cm. 0120-433 Le banche e il profitto cavalcano la morte, 2011. Tecnica mista su tavola, 76 x 56,5 cm. 0128-434

Arazzo di Cleto Munari, 2011. Arazzo, 363 x 282 cm. (questo è un regalo di Cleto Munari a Dario, il titolo è: Johan Padan II by Dario Fo)