Napoli, 9 aprile 2010 Il contrasto delle patologie femminili nel mercato del lavoro - azioni e prospettive tra le parti sociali
RSA / RLS Norme principali di riferimento Art. 3-32-35-41 della Costituzione Art. 2087 c.c. Art. 9 legge 300/70 Art.15 legge 53 del 2000 varie Direttive Europee e orientamenti Dlgs 9 aprile 2008, n. 81
RSA / RLS Complementarità e Coordinamento Tutela Salute e Sicurezza sul Posto di Lavoro Legge 300/1970 (Statuto dei Lavoratori) art. 9. (tutela della salute e dell'integrità fisica) I lavoratori, mediante loro rappresentanze, hanno diritto di controllare l'applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e di promuovere la ricerca, l'elaborazione e l'attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la loro salute e la loro integrità fisica.
Valutazione del rischio -> neutra sino ad oggi rispetto al genere Normativa europea direttiva 85/1992
Normative europee ed italiane Direttiva Europea n. 85 del 1992 D.Leg. 25 1996 n. 645 art 5, Misure di protezione e di prevenzione Qualora i risultati della valutazione di cui all'articolo 4, comma 1, rivelino un rischio per la sicurezza e la salute delle lavoratrici di cui all'articolo 1, il datore di lavoro adotta le misure necessarie affinché l'esposizione al rischio delle lavoratrici sia evitata, modificandone temporaneamente le condizioni o l'orario di lavoro.
Testo Unico sulla Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro D.Lgs 81/2008, art. 28 prevede che nel DVR debbano essere valutati tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro correlato, secondo i contenuti dell Accordo Europeo dell 8 ott. 2004, e quelli delle lavoratrici in stato di gravidanza, secondo quanto previsto dal D. leg. 26 marzo 2001 n. 151, nonché quelli connessi alle differenze di genere, all età e alla provenienza da altri paesi.
Nuovo dettato legislativo: due processi di valutazione del rischio Fisico Psicologico
Europa - Accordo stress sul lavoro 8 ottobre 2004 Lo stress è uno stato che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali. In base alla direttiva quadro 89/391 - quella che ha originato la 626 - tutti i datori di lavoro sono obbligati per legge a tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Questo dovere riguarda anche i problemi di stress da lavoro in quanto costituiscono un rischio per la salute e la sicurezza
Accordo europeo sullo stress sul lavoro art. 4: Possibili indicatori di stress alto grado di assenteismo e di rotazione del personale, frequenti conflitti interpersonali o lamentele dei lavoratori Cambio di cultura recepito dalla normativa europea
Accordo europeo sullo stress sul lavoro art. 4: Elementi da analizzare l organizzazione del lavoro e dei suoi processi (accordi sul tempo di lavoro, grado di autonomia, incontro tra capacità dei lavoratori e requisiti del lavoro, carico di lavoro, ecc.); le condizioni lavorative ed ambientali (esposizione a comportamenti offensivi, rumore, calore, sostanze pericolose, ecc.); la comunicazione (incertezza sulle aspettative del lavoro, prospettive occupazionali, cambiamenti futuri, ecc.) fattori soggettivi (pressioni emotive e sociali, sensazione di inadeguatezza, percezione di mancanza di sostegno, ecc.)
Quadro normativo di riferimento in Italia per la valutazione dei rischi Dlgs 81/2008 art. 29 modalità di effettuazione della valutazione dei rischi. Il datore di lavoro effettua la valutazione del dvr in collaborazione con il RSPP, il Rls e il medico competente. Rielaborazione del dvr: modifiche del processo produttivo, evoluzioni tecnologiche o organizzative che possano incidere sulla salute e sicurezza dei lavoratori.
RSA / RLS Spunti pratici di intervento e contattazione sindacale a) Contrattazione della formazione e delle modalità di erogazione (aule per i part time e previsione di formazione non stanziale) b) Flessibilità degli orari c) Allocazione logistica del personale d) Misure di Sicurezza: adeguatezza, funzionamento, esistenza all apertura di nuovi siti
RSA / RLS Spunti pratici di intervento e contattazione sindacale e) Pulizia: verifica igiene e pulizie sui posti di lavoro f) Ergonomia dei singoli posti di lavoro (scrivanie, sedie, layout, posizionamento stampanti laser, ecc.) g) Microclima ed illuminazioni
Il tasso di attività delle donne varia in relazione al titolo di studio
La vita quotidiana è diventata più complessa Due indagini Istat (1988-2002) rivelano che tutti viviamo giornate più varie ed articolate legate a: aumenta il tempo dedicato agli spostamenti si passa maggior tempo fuori casa aumenta il numero degli episodi che si compiono nell arco della giornata si fanno più cose in minor tempo si richiede alle persone una maggiore reattività che produce condizioni di stress
Stress correlato al genere
La conciliazione lavoro - famiglia mette al centro due temi: l equità fra i generi, dentro la famiglia e nel mercato del lavoro il benessere nella responsabilità di cura e nella qualità del lavoro
Fra i 25 e i 44 anni: Il mercato del lavoro premia ancora presenze totalizzanti I padri utilizzano poco i permessi per non perdere di affidabilità nel lavoro. Analisi Inail rispetto alle assenze dal lavoro
Il cambiamento riguarda piccoli pezzi critici dell orario. il tempo sociale assomiglia al tempo atmosferico: - Non bisogna scoraggiarsi - piccole variazioni possono produrre col tempo grandi cataclismi (L. Pero, 2007)
Ma come è possibile intervenire? Cosa possono fare le parti sociali? art. 30 modelli di organizzazione e di gestione (responsabilità amministrativa Dlgs 8 giugno 2001 n. 231). idonei per l adempimento degli obblighi giuridici (es. sorveglianza sanitaria, attività di valutazione dei rischi, attività di formazione, ecc). I modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro
La presenza di generi è una ricchezza da cogliere nel mondo del lavoro: gestione efficace dei datori di lavoro sia pubblici che privati affinché la diversità sia un valore aggiunto
Salute e Sicurezza sul Lavoro Strategia Europea 2007 2012 Obiettivo: Riduzione del 25% degli infortuni sul lavoro Osservazioni Sindacato Europeo: miopia sulle mortalità correlate alle malattie professionali Occupati 205 milioni Infortuni mortali 10.394 Mortalità correlate 164.860 Fonte: Rapporto Oil, Orlando 2005 (da Quaderno 2087, n.1/2008). Dati 2001
PER LA CGIL: impegno preciso Salute e Sicurezza sui posti di lavoro devono essere sempre la priorità!! NON C È DIGNITÀ DEL LAVORO SE NON SONO GARANTITI SICUREZZA E BENESSERE LAVORATIVO