COMUNE DI NAVE Provincia di Brescia



Documenti analoghi
COMUNE DI SONCINO REGOLAMENTO COMUNALE

COMUNE DI CASSANO VALCUVIA PROVINCIA DI VARESE

COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA. (Indicatore della situazione economica equivalente)

COMUNE DI PORTOGRUARO Provincia di Venezia. Regolamento per l'applicazione dell'indicatore della situazione economica equivalente

REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ART. 3 DLGS 109/98) ARTICOLO 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO

REGOLAMENTO DELLA COMPARTECIPAZIONE DEGLI UTENTI AL COSTO DEI SERVIZI

REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DI PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE (I.S.E.E.)

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (I.S.E.E.) Articolo 1 Oggetto del regolamento

Comune di Marigliano Provincia di Napoli

Città di Albino. Provincia di Bergamo

REGOLAMENTO ISEE Regolamento per l applicazione dell Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Articolo 1 Oggetto del Regolamento

REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DI PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE.

COMUNE DI ACQUANEGRA CREMONESE Provincia di CREMONA REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONE SOCIALI AGEVOLATE

REGOLAMENTO COMUNALE PER L INDIVIDUAZIONE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA PER L ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE

COMUNE DI CARVICO (Provincia di Bergamo)

Comune di Cento REGOLAMENTO SUI CRITERI APPLICATIVI DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (I.S.E.E.)

Comune di Castelfiorentino

Roma 26/11/13 Prot. N 552/2013 Circolare n. 136/2013. Oggetto: Patrimonio mobiliare Quadro F5

COMUNE DI ZOGNO Provincia di Bergamo. REGOLAMENTO per l Applicazione dell ISEE (Indicatore Situazione Economia Equivalente)

COMUNE DI MARCON Provincia di Venezia REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE

COMUNE di MALGRATE REGOLAMENTO GENERALE PER L APPLICAZIONE DELL ISEE

COMUNE DI RIVANAZZANO

REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE IN ATTUAZIONE DELL I.S.E.E.

REGOLAMENTO PER L ACCESSO DEGLI UTENTI ALLE PRESTAZIONI E DELLA COMPARTECIPAZIONE AL COSTO. Articolo 1 Oggetto del Regolamento

COMUNE DI PITIGLIANO REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE)

COMUNE DI FABRO Provincia di Terni. Regolamento Comunale

COMUNE DI MARENE PROVINCIA DI CUNEO

(Provincia di Reggio Emilia) REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ART.

COMUNE DI CAMPAGNANO DI ROMA

REGOLAMENTO COMUNALE ISEE INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE

COMUNE DI PORRETTA TERME (Provincia di Bologna) REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DI PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE

REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DI PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE

COMUNE DI FARA GERA D ADDA PROV. DI BERGAMO

Modello tipo di certificazione e note esplicative

Città di Novate Milanese Provincia di Milano

Indicatore della Situazione Economica Equivalente

REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI ARTICOLO 2 DESTINATARI ARTICOLO 3 AMBITO DI APPLICAZIONE

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente)

I.S.A.C. Istituzione Servizi al Cittadino Comune di San Martino Buon Albergo. Asilo Nido Comunale Eurospin Via Campalto, 3/D - S. MARTINO B.A.

REGOLAMENTO COMUNALE n. 49 REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (I.S.E.E.)

C O M U N E DI P I E V E E M A N U E L E Provincia di Milano

MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI

COMUNE DI BAZZANO REGOLAMENTO SUI CRITERI APPLICATIVI DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (I.S.E.E.)

REGOLAMENTO PER L ACCESSO AI SERVIZI SOCIALI

4. ESENZIONE PARZIALE PER CONDIZIONE ECONOMICA DAL PAGAMENTO DEI CONTRIBUTI

ISE Indicatore della Situazione Economica

REGOLAMENTO PER LA PARTECIPAZIONE AL COSTO DEI SERVIZI RIVOLTI ALLA POPOLAZIONE ANZIANA DEI COMUNI DI BRISIGHELLA, CASOLA VALSENIO E RIOLO TERME

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA

COMUNE DI CALVENZANO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA EROGAZIONE DI PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE

Dal primo gennaio 2015 l indicatore Ise e Isee subisce una profonda revisione rispetto ai criteri che abbiamo conosciuto fino al 31/12/2014.

CAPO I Principi generali, finalità e ambito di applicazione. Art. 1 Oggetto

COMUNE DI VERBANIA ART.1 OGGETTO E AMBITO DI APPLICAZIONE

per l applicazione dell indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)

Regolamento per la compartecipazione degli utenti al costo delle prestazioni socioassistenziali e sociosanitarie.

Comune di Ballabio Provincia di Lecco REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

GUIDA PER LA DETERMINAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE) PER LA RIDUZIONE DELLE TASSE UNIVERSITARIE A.A.

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ISEE (INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE) Approvato dal C.C. con delib. n. 41 del

AMBITO TERRITORIALE N 6 COMUNI DI CASORIA ARZANO CASAVATORE

SCHEDA SOCIALE. DESTINATARIO DELL INTERVENTO Cognome Nome Nato a il / / Sesso

2 P.S.R P.d.Z. 2013/2015

COMUNE DI SAN VITO AL TAGLIAMENTO Provincia di Pordenone

CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI

ISEEU (Indicatore della Situazione Economica Equivalente per l Università)

Azienda Pubblica della Regione Campania per il diritto allo Studio Universitario. isee - documentazione. cosa presentare?

per. l applicazione dell indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)

GUIDA AI SERVIZI SCOLASTICI

REGOLAMENTO. Bonus Bebè

SCHEDA SOCIALE. DESTINATARIO DELL INTERVENTO Cognome Nome Nato a il / / Sesso

REGOLAMENTO PER L INDIVIDUAZIONE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA PER L ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE

NEWS LETTER numero 1 del 12 marzo 2009

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA APPROVATO CON ATTO C.C. N. 28 DEL 18/07/2012. SOMMARIO

REGOLAMENTO SERVIZI SOCIALI

Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 81 del

I.S.E. - I.S.E.E. - I.S.E.E.U.

REGOLAMENTO DEI CRITERI DI COMPARTECIPAZIONE E DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI E SOCIOSANITARIE

COMUNE DI ROGNANO PROVINCIA DI PAVIA REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELL ISEE (INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE)

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE DELLE RETTE DI RICOVERO DI ANZIANI E DISABILI IN STRUTTURE

LINEA D INTERVENTO 1 SOSTEGNO ECONOMICO E PROGETTI PERSONALIZZATI DI AIUTO

ART. 3 MODALITÀ PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

C O M U N E D I P O N T E C A G N A N O F A I A N O PROVINCIA DI SALERNO AMBITO S4 REGOLAMENTO

CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE

COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI STRAORDINARI A NUCLEI FAMILIARI IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE CONSEGUENTI A PROBLEMATICHE LAVORATIVE

Azienda Pubblica della Regione Campania per il diritto allo Studio Universitario. l isee. che cos è e come si calcola

COMUNE DI SAN MARTINO IN PENSILIS PROVINCIA DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI LAZZATE Provincia di Milano

LA GIUNTA COMUNALE. VISTO il D.Lgs n. 109/98. VISTO il D.P.C.M. n. 221/99. VISTO il D.Lgs n. 130/2000. VISTO il D.P.C.M. n 242/2001.

Regolamento Tariffario dei servizi educativi: Asili Nido, Piccoli&Grandi, giochi serali, centri ricreativi estivi

COMUNE DI ROGNO Provincia di Bergamo

Il richiedente, o il delegato, dovrà presentarsi agli uffici comunali munito di un documento valido di riconoscimento.

REGOLAMENTO DETERMINAZIONE CRITERI CONTRIBUZIONE SPESE ALBERGHIERE A CARICO UTENTI OSPITI CENTRO SOCIO RIABILITATIVI PORTATORI DI HANDICAP

Articolo 1 Ambito di applicazione dei criteri unificati di valutazione della sistemazione economica

Regolamento per i Comuni associati nell Ambito S7 per la compartecipazione alle prestazioni sociali e sociosanitarie

COMUNE DI CASTEL GUELFO DI BOLOGNA (PROVINCIA DI BOLOGNA)

N LA GIUNTA COMUNALE

Piano Sociale di Zona Distretto S9

Città di Roncade Provincia di Treviso

REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ART. 3 D.LGS 109/98) *****************************

COMUNE DI TREVI NEL LAZIO (Provincia di Frosinone)

Transcript:

COMUNE DI NAVE Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DEI CRITERI UNIFICATI DI VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA DEI CITTADINI CHE RICHIEDONO SERVIZI COMUNALI A COSTO AGEVOLATO, AI SENSI DEL D.LGS. N.109/98 E SUCCESSIVE MODIFICHE (D.L. 03/05/2000 N.130) Approvato con deliberazione C.C. n. 42 del 30/06/2000 Modificato con deliberazione C.C. n.71 del 29/11/2001

Art. 1 Ambito di applicazione Il presente regolamento individua, in conformità agli artt. 2, 3 e 4 del Decreto Legislativo 31.03.1998 n. 109 e successivo D.Lgs.. 130 DEL 03.05.2000, i criteri unificati di valutazione della situazione economica adottati dal Comune di Nave, per coloro che richiedono interventi, servizi e/o prestazioni erogati in ambito comunale, per i quali è previsto che gli utenti concorrano alla spesa in proporzione alla propria capacità reddituale (cioè all indicatore della situazione economica, di seguito denominato I.S.E.E).; Art. 2 Determinazione delle fasce per la contribuzione al costo dei servizi Con l entrata in vigore del presente Regolamento le fasce considerate ai fini della concessione dell agevolazione richiesta, deliberate con apposito atto, saranno espresse con riferimento al parametro dell Indicatore della Situazione Economica (ISEE) calcolato in base ai criteri previsti dal Decreto del Presidente del consiglio dei Ministri 21 luglio 1999, n. 305 e successive modifiche ed integrazioni. Art. 3 Categorie di servizi soggetti all applicazione dei criteri di valutazione della situazione economica degli utenti I servizi, erogati dal Comune, soggetti all applicazione dei criteri di valutazione della situazione economica sono i seguenti: 1. SERVIZI RIVOLTI AD ANZIANI, DISABILI E SOGGETTI A MARGINALITA SOCIALE 1.1. Assistenza Domiciliare domestica; 1.2. Pasti a Domicilio; 1.3. Servizio Ristorazione; 1.4. Servizio Accompagnamento anziani e disabili; 1.5. Centro Diurno e Notturno; 1.6. Servizio Lavanderia; 1.7. Centri Socio Educativi Centri di Formazione all Autonomia, Spazi di integrazione sociale. 1.8. Servizi Residenziali e di Comunità; 1.9. Affido familiare; 2. SERVIZI SCOLASTICI E EDUCATIVI 2.1. Trasporto scolastico; 2.2. Mensa scolastica; 2.3. Scuola materna; 2.4. Attività Estive Minori; 2.5. Asilo Nido; 2.6. Soggiorni di vacanza; 2.7. Servizi Residenziali e di Comunità 2

3. ALTRE PRESTAZIONI Rientrano inoltre nei servizi di cui al presente regolamento l assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori e quello di maternità, nonché la fornitura gratuita, totale o parziale, dei libri di testo, previsti al capo VI, artt. 65-66 e al capo I, art. 27.1 della Legge 23 dicembre 1998, n. 448 e successive integrazioni Per la loro erogazione si procederà secondo le modalità ivi sancite nonché le norme regolamentari che, ai sensi degli stessi artt. 65.6, 66.6 e 27.1, sono state emanate con appositi decreti ministeriali per l applicazione di tali benefici. Rientrano altresì eventuali altri servizi di nuova istituzione, anche ad opera dello Stato e/o della Regione, per l accesso ai quali la determinazione dell ISEE costituisca requisito indispensabile. Non rientrano invece le tipologie di erogazione economica (aiuti economici straordinari, minimo vitale) legati ad un integrazione temporanea del reddito, mentre si applica l ISEE ai rimborsi di spesa effettuati (riscaldamento, ticket, ecc..) Sia nel caso di servizi scolastici che nel caso di servizi assistenziali, qualora esista una relazione del servizio sociale che evidenzi una situazione di particolare problematicità rispetto al richiedente la prestazione, è possibile prendere a riferimento, per il calcolo della percentuale di contribuzione al costo del servizio, un nucleo familiare composto diversamente dal nucleo di convivenza anagrafica (art. 3 comma 2 D.Lgs. 130/2000). Art. 4 Criteri per la determinazione dell indicatore della situazione economica (ISEE) La valutazione della situazione economica di chi richiede l'intervento o la prestazione assistenziale e/o educativa è determinata con riferimento al nucleo familiare composto dal richiedente medesimo, dai soggetti con cui convive e da quelli considerati a suo carico ai fini IRPEF. L ISEE dei soggetti appartenenti al nucleo familiare si ottiene combinando: 1) il reddito; 2) il patrimonio. Qualora l'individuo appartenga ad un nucleo familiare di più persone, la situazione economica viene calcolata con riferimento all'intero nucleo e con la scala di equivalenza di cui alla tabella n. 2 del D. Lgs. 109/98 e successive modifiche edintegrazini. 3

Tab. n. 1 - Scala parametrale di equivalenza Numero dei componenti Parametro 1 1,00 2 1,57 3 2,04 4 2,46 5 2,85 Maggiorazione di 0,35 per ogni ulteriore componente; Maggiorazione di 0,2 in caso di presenza di figli minori e di un solo genitore; Maggiorazione di 0,5 per ogni componente con handicap psicofisico permanente di cui all'art. 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o di invalidità superiore al 66%; Maggiorazione di 0,2 per nuclei familiari con figli minori, in cui entrambi i genitori svolgono attività di lavoro e di impresa Il rapporto tra la situazione economica del nucleo e la scala di equivalenza determina l indicatore della situazione economica (ISEE) del richiedente. Art. 5 Criteri di valutazione della situazione reddituale L indicatore della situazione reddituale è determinato sommando, per ciascun componente del nucleo familiare: a) il reddito complessivo ai fini IRPEF. quale risulta dall ultima dichiarazione dei redditi presentata (Modello Unico: Rigo RN1 Modello 730: quadro di calcolo IRPEF., Rigo 6) ovvero, in mancanza di obbligo di dichiarazione, dall ultimo certificato rilasciato dai datori di lavoro o dagli enti previdenziali.(inps e INAIL) Il reddito è da considerare al netto dei redditi agrari relativi alle attività svolte, anche in forma associata, dai soggetti produttori agricoli titolari di partita IVA, obbligati alla presentazione della dichiarazione ai fini dell IVA. Non sono da computare gli emolumenti arretrati relativi a prestazioni di lavoro o di pensione, il trattamento di fine rapporto (T.F.R.) e le indennità equipollenti; b) i redditi esenti ai fini IRPEF (vitalizi INAIL, pensioni ed assegni sociali, indennità civili, accompagnamenti, pensioni di guerra (ecc). L indennità di accompagnamento verrà calcolata solo per i servizi parzialmente sostitutivi del nucleo familiare esplicitati nel presente provvedimento; c) I redditi agrari, per i quali, si dovrà fare riferimento alla base imponibile determinata ai fini IRAP, al netto dei costi del personale a qualunque titolo utilizzato; d) i redditi di lavoro prestato nelle zone di frontiera e in altri Paesi limitrofi da soggetti residenti nel territorio dello Stato; e) il reddito figurativo delle attività finanziarie, determinato applicando il rendimento medio annuo dei titoli decennali del Tesoro (che per il 1999 è pari al 4,52% come pubblicato su G.U n. 35 12.02.2000 al complessivo patrimonio mobiliare del nucleo familiare composto dalle voci riportate nei successivi commi 2 e 3. 2. Ai fini della determinazione del patrimonio mobiliare devono essere considerate le componenti di seguito specificate del, possedute alla data del 31 dicembre dell anno precedente alla presentazione della dichiarazione sostitutiva di cui all articolo 7 del presente Regolamento: a) depositi e conti correnti bancari e postali, per i quali va assunto il valore del saldo contabile attivo, al netto degli interessi, alla data del 31 dicembre dell anno precedente alla presentazione della dichiarazione sostitutiva di cui all articolo 7 del presente Regolamento; 4

b) titoli di Stato, obbligazioni, certificati di deposito e credito, buoni fruttiferi e assimilati, per i quali va assunto il valore nominale delle consistenze alla data di cui alla lettera a); c) azioni o quote di organismi di investimento collettivo di risparmio (O.I.C.R.) italiani o esteri, per le quali va assunto il valore risultante dall ultimo prospetto redatto dalla società di gestione alla data di cui alla lettera a); d) partecipazioni azionarie in società italiane ed estere quotate in mercati regolamentati, per le quali va assunto il valore rilevato alla data di cui alla lettera a) ovvero, in mancanza, nel giorno più prossimo; e) partecipazioni azionarie in società non quotate in mercati regolamentati e partecipazioni in società non azionarie, per le quali va assunto il valore della frazione del patrimonio netto, determinato sulla base delle risultanze dell ultimo bilancio approvato anteriormente alla data di presentazione della dichiarazione sostitutiva di cui all articolo 6, ovvero, in caso di esonero dall obbligo di redazione del bilancio, determinato dalla somma delle rimanenze finali e dal costo complessivo dei beni ammortizzabili, al netto dei relativi ammortamenti, nonché degli altri cespiti o beni patrimoniali; f) masse patrimoniali, costituite da somme di denaro o beni non relativi all impresa, affidate in gestione ad un soggetto abilitato ai sensi del decreto legislativo n. 415 del 1996, per le quali va assunto il valore delle consistenze risultanti dall ultimo rendiconto predisposto, secondo i criteri stabiliti dai regolamenti emanati dalla Commissione nazionale per le società e la borsa, dal gestore del patrimonio anteriormente alla data di cui alla lettera a); g) altri strumenti e rapporti finanziari per i quali va assunto il valore corrente alla data di cui alla lettera a), nonché contratti di assicurazione mista sulla vita e di capitalizzazione per i quali va assunto l importo dei premi complessivamente versati a tale ultima data; sono esclusi i contratti di assicurazione mista sulla vita per i quali alla medesima data non è esercitabile il diritto di riscatto; h) imprese individuali per le quali va assunto il valore del patrimonio netto, determinato con le stesse modalità indicate alla precedente lettera e); 3. Per i rapporti di custodia, amministrazione, deposito e gestione cointestati anche a soggetti appartenenti a nuclei familiari diversi, il valore delle consistenze è assunto per la quota di spettanza. 4. la consistenza del complessivo patrimonio mobiliare del nucleo familiare ai fini del calcolo dell indicatore della situazione economica equivalente, è calcolata prendendo a riferimento il valore l complessivo del patrimonio mobiliare, approssimato per difetto alle decine di milioni, secondo quanto disposto dal D.M. 29 luglio 1999 (in particolare quadro C del Modello Tipo di dichiarazione sostitutiva). 5. Il reddito del nucleo familiare si calcola sommando i redditi IRPEF, patrimonio mobiliare e immobiliare di ciascun componente. Da tale somma per i nuclei familiari che risiedono in locazione si detrae il valore del canone annuo fino ad un massimo di lire 10.000.000 (in tal caso il richiedente è tenuto a dichiarare gli estremi del contratto di locazione registrato). 5

Art. 6 Criteri di valutazione della situazione patrimoniale Il patrimonio immobiliare si calcola sommando, per ciascun componente il nucleo familiare: a) il valore dei fabbricati e terreni edificabili e agricoli intestati a persone fisiche diverse da imprese, quale definito ai fini I.C.I. al 31 dicembre dell anno precedente la presentazione della domanda, indipendentemente dal periodo di possesso considerato. b) Dal valore così determinato si detrae l ammontare del debito residuo al 31 dicembre dell anno precedente per i mutui contratti per l acquisto dell immobile, fino a concorrenza del suo valore come sopra definito: per i nuclei familiari residenti in abitazione di proprietà in alternativa alla detrazione per il debito residuo, è detratto se più favorevole e fino a concorrenza, il valore della casa di abitazione, come sopra definito, nel limite di lire 100.000.000. La detrazione spettante in caso di proprietà dell abitazione di residenza è alternativa a quella per il canone di locazione. c) il valore del patrimonio mobiliare, calcolato sommando i valori mobiliari di cui al precedente articolo 5. L individuazione del patrimonio mobiliare è effettuata indicando in un unico ammontare complessivo l entità più vicina tra quelle riportate negli apposti moduli predisposti dall amministrazione. A tale fine la valutazione dell intero patrimonio mobiliare è ottenuta sommando i valori mobiliari in senso stretto, le partecipazioni in società non quote e gli altri cespiti patrimoniali individuali, secondo le modalità che saranno definite con successiva circolare del Ministero delle finanze, di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. Dal valore del patrimonio mobiliare, determinato come sopra, si detrae, fino a concorrenza, una franchigia pari a lire 30.000.000. Tale franchigia non si applica ai fini della determinazione del reddito complessivo. Il patrimonio così ottenuto viene sommato ai redditi nella misura del 20%.(art. 2 comma 4 D.Lgs. 130/2000. Art. 7 Dichiarazione Sostitutiva attestante l ISEE 1. Il richiedente la prestazione o il servizio agevolati deve presentare all ufficio competente, unitamente alla domanda di accesso ai servizi, una dichiarazione sostitutiva, a norma della legge 4 gennaio 1968, n. 15, e successive modificazioni ed integrazioni, concernente le informazioni necessarie per la determinazione dell indicatore della situazione economica equivalente. Tale dichiarazione ha validità 24 mesi dalla data di rilascio dell attestazione provvisoria di cui all art. 4 comma 4 del D.L. 109/98. Dovranno essere segnalate variazioni molto significative (es. variazione dei componenti il nucleo familiare, perdita di reddito patrimoniale, incremento di reddito patrimoniale, etc..) che comporteranno una ridefinizione dell ISEE. 2. Il richiedente dichiarerà altresì di essere a conoscenza che, nel caso di corresponsione della prestazione, possono essere eseguiti controlli, anche da parte della Guardia di Finanza, diretti ad accertare la veridicità delle informazioni fornite ed effettuati presso gli istituti di credito o altri intermediari finanziari, specificando, a tal fine, il codice identificativo degli intermediari finanziari che gestiscono il patrimonio. 6

4. Il richiedente viene inserito automaticamente nella fascia massima nei seguenti casi: mancata presentazione della dichiarazione sostitutiva; presentazione di autodichiarazione incompleta o non corretta con rifiuto di rettifica o completamento. La richiesta di integrazione o rettifica di quanto dichiarato dovrà essere formulata per iscritto dal competente ufficio ed inviata all interessato tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. L interessato disporrà di 15 giorni, calcolati a partire dalla data di ricevimento della richiesta stessa, per presentare le integrazioni e/o le modifiche necessarie. 5. Qualora, a seguito dell effettuazione di controlli, venisse riscontrata una discordanza tra quanto autodichiarato e la situazione accertata, nei casi dovuti ad un cambiamento nello stato dei fatti, avvenuto in corso d anno e non comunicato al competente ufficio, l interessato potrà continuare ad usufruire del servizio e/o dell agevolazione alle condizioni determinate dall applicazione della fascia ISE accertata: la nuova quota verrà applicata dal primo giorno del mese successivo a quello in cui ha avuto luogo la variazione. 6. In caso di non veridicità dell autodichiarazione presentata, riscontrata tramite l effettuazione dei previsti controlli, fermo restando l attivazione dei provvedimenti previsti per la violazioni delle norme di diritto penale e delle leggi speciali (art. 26 legge 15/68), l Amministrazione Comunale si comporterà come segue: qualora trattasi di dichiarazione non veritiera e a vantaggio del richiedente lo stesso potrà continuare ad usufruire del servizio pagando la tariffa massima, con l obbligo di versare la maggior somma dovuta anche per il periodo pregresso. qualora trattasi di dichiarazione non veritiera e a vantaggio dell ente, il richiedente potrà continuare ad usufruire del servizio pagando la tariffa ricalcolata sulla base dei dati corretti. Tale correzione verrà applicata dalla data di concessione del servizio. Per casi di particolare gravità, l Amministrazione si riserva la facoltà di sospendere l erogazione del servizio secondo quanto previsto dall art. 11 del D.P.R 403/98, Art. 8 Comunicazioni ai cittadini L applicazione dell ISEE nei vari servizi verrà adeguatamente supportata da campagne informative ai cittadini e tramite gli organi di informazione. Per l assistenza nella compilazione delle dichiarazioni per l ISEE il Comune potrà avvalersi di soggetti esterni, integrando servizi specifici resi dagli uffici dell Amministrazione comunale. La Giunta e i responsabili di servizio, ciascuno per le proprie competenze, adotteranno tutti gli atti necessari a definire le soluzioni organizzative per l assistenza ai cittadini nella compilazione delle dichiarazioni ISEE, nonché a formalizzare eventuali rapporti con soggetti esterni (es. CAF, ordini professionali, associazioni, etc ). Art. 9 Trattamento dei dati personali L acquisizione e la gestione delle informazioni e dei documenti inerenti alla dichiarazione ISEE potrà essere effettuata dalle strutture del Comune anche mediante collegamenti informatici e telematici. 7

L acquisizione e il trattamento dei dati personali dovrà avvenire nel pieno rispetto della Legge 675/96 e del D.Lgs. 135/99 applicando le disposizioni sulle misure minime di sicurezza ai sensi dell art. 15 della Legge 675. La Giunta e i responsabili di servizio, per quanto di propria competenza, adotteranno linee guida e misure organizzative per la corretta gestione delle pratiche ISEE contenenti i dati personali. Lo scambio dei dati personali con soggetti esterni dovrà essere regolato da specifici protocolli d intesa. Art. 10 Controlli Il Comune potrà stipulare convenzioni o protocolli d intesa operativi con la Guardia di Finanza per l effettuazione dei controlli. Tali controlli potranno essere effettuati anche attraverso scambio di dati e informazioni con altre Pubbliche Amministrazioni. La Giunta adotterà misure organizzative che favoriscano l effettuazione dei controlli sulle dichiarazioni ISEE. Art. 11 Competenze 1. Le agevolazioni saranno concesse con provvedimento del responsabile dell ufficio cui è affidato il servizio, previo accertamento della sussistenza di tutte le condizioni previste dalle norme regolanti il servizio stesso. 2. Per le funzioni di controllo di cui all articolo precedente, il responsabile del servizio potrà richiedere al cittadino la documentazione necessaria, ad eccezione di quella già in possesso della Pubblica Amministrazione in ottemperanza a quanto previsto dal D.P.R. n. 403/98. Art. 12 Norme integrative 1. Tutte le disposizioni integrative e correttive emanate sia dallo Stato che dalla Regione in relazione all ISEE verranno automaticamente recepite ed applicate in riferimento ai tempi tecnici necessari alla loro attuazione.. 2. In tali casi, in attesa della formale eventuale modificazione del presente regolamento, si applicherà la normativa sopra indicata. Art.13 Applicazione e decorrenza Il presente Regolamento, che entrerà in vigore a far data dall esecutività della deliberazione consigliare di approvazione, ha validità biennale o comunque fino all approvazione del successivo Regolamento, salvo che in fase di prima applicazione dell ISEE si riscontrino incongruenza tali da rendere necessaria una modifica dello stesso prima della scadenza biennale. 8

Art. 14 Rinvio ad altre norme Per quanto non previsto nel presente Regolamento si rinvia alla normativa vigente in materia. 9