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RASSEGNA STAMPA A cura dell ufficio studi e ricerche di Studio Corno aziendalisti, commercialisti e avvocati. 1 luglio 2015 RASSEGNA STAMPA Diritto e fisco: 730; IVA; Lavoro: CONTRIBUTI; Economia: RIPRESA; Oltre i due terzi degli italiani (il 71%) non vedono in prospettiva una ripresa dei consumi. E' quanto emerge da un'indagine condotta da Confesercenti con Swg, secondo cui, in particolare, il 41% di chi non vede in prospettiva una ripresa nei prossimi mesi prevede di mantenere i propri consumi invariati, mentre un altro 30% li prevede in calo. Solo il 24% del campione esprime, invece, un segnale di fiducia prevedendo un aumento della spesa dedicata ai consumi nei prossimi mesi. A pesare sulla maggior parte dei nuclei, in particolare - rileva l'indagine -, il deterioramento delle condizioni finanziarie e il clima di incertezza che caratterizza il lavoro. Il ritorno alla crescita appare ancora una chimera anche per le imprese: sempre il sondaggio Confesercenti-Swg dice che oltre 8 imprenditori su 10 (82%) a giugno dichiarano di non aver intercettato l'inversione di tendenza; più di uno su due (51%) non rileva miglioramenti rispetto al 2014, mentre il 31% sostiene di avere subito un nuovo calo. Solo il 17% delle imprese vede segnali di miglioramento.

Principali indici azionari, tassi cambio, oro e petrolio 1 : Indice Valore Variazione FTSE Mib Italia 22.460,71-0.48 % FTSE 100 Gran Bretagna 6.520,98-1.50 % Xetra Dax Germania 10.944,97-1.25 % DJ EuroStoxx 354,87-1.20 % Cac 40 Francia 4.790,20-1.63 % Ibex 35 Spagna 10.769,50-0.78 % Swiss Mkt Svizzera 8.780,91-0.99 % S&P 500 USA 2.063,12 0.27 % Nikkei 225 Giappone 20.235,73 0.63 % Hang Seng Hong Kong 26.250,03 1.09 % Tasso di cambio / $ 1,1189 0.50 % Brendt dtd petrolio 58,85 2.21 % Oro Fixing oro 1.171,00 2.21 % Spread Btp Bund 144 punti 1 = fonte: Il Sole 24 Ore Area: DIRITTO E FISCO Argomento: 730 Certificazione-autonomi entro luglio 36/S Certificazioni uniche riferite a lavoratori autonomi da inviare entro il termine per l'invio del modello 770/2015 semplificato attualmente fissato al 31 luglio. È questo uno dei principali chiarimenti forniti dell'agenzia ai quesiti analizzati nel corso del «Forum 730» di ieri organizzato da «IlSole 24 Ore». In questo primo anno di applicazione dell'adempimento è stata concessa ai sostituti, in via interpretativa (risposta 2.9 circolare. 6/E/2015) dall'agenzia, la facoltà di scegliere se inviare o meno nei termini di legge (9 marzo) le certificazioni irrilevanti ai fini della precompilazione del modello 730 senza rischiare le sanzioni previste dall'articolo 4, comma 6- quinques, Dpr 322/98 (100 euro per ogni certificazione unica). Tale apertura però non era stata accompagnata da un termine entro il quale si può procedere all'adempimento senza incorrere in sanzioni. In assenza di chiarimenti, su queste pagine si era ipotizzato che tale termine potesse coincidere con quello di presentazione telematica del modello 770 semplificato. Arriva ora la conferma ufficiale da parte dell'agenzia che, però, non si è pronunciata, sulla possibilità di evitare l'invio di queste certificazioni, vista l'evidente duplicazione con i dati che vengono comunicati con il modello 770/2015. Proprio in funzione di questo aspetto, era auspicabile che l'adempimento dell'invio della certificazione unica per i redditi irrilevanti ai fini della precompilata erogati nel 2014, fosse definitivamente assorbito nella presentazione del 770. Ma così non è stato per cui, il 31 luglio (salvo proroghe) i sostituti dovranno, inviare sia le certificazioni degli autonomi, che il modello 770/2015 semplificato al fine di evitare sanzioni.

Argomento: obblighi iva forniture a esport. abituali:sanzioni fisse x cedente 35/S Dal 2016 per il cedente sanzione fissa e non più proporzionale sulle violazioni Iva relative a forniture di beni e servizi a esportatori abituali. Questo lo scenario che si profila dopo il varo dello schema di decreto legislativo che revisiona le sanzioni amministrative. L articolo 20 del decreto legislativo 175/2014 ha traslato dal cedente al cessionario l obbligo di trasmissione telematica delle dichiarazioni d intento alle Entrate per operazioni effettuate dal 1 gennaio 2015. Prima, infatti, competeva al cedente l onere di trasmettere al Fisco le dichiarazioni d intento ricevute. Attualmente in caso di effettuazione dell operazione di cessione di beni o prestazione di servizi prima di aver ricevuto dal cessionario la dichiarazione di intento e riscontrato telematicamente l avvenuta presentazione, per il cedente si applica il comma 4-bis dell articolo 7 del decreto legislativo 471/1997, che prevede l irrogazione di una sanzione proporzionale che va dal 100 al 200% dell Iva riferibile alle operazioni effettuate in regime di non imponibilità. La sanzione, quindi, colpisce il cedente che riveste un ruolo di mero controllo quando, invece, il comportamento attivo della comunicazione preventiva, è del cessionario. La disposizione anche in passato è stata criticata e la giurisprudenza di merito ha assunto una posizione garantista sostenendo, nei casi in cui sia provato lo status di esportatore abituale in capo al cessionario, la sussistenza di una causa di non punibilità. Inoltre, dato che il decreto 175/2014 ha abolito l obbligo della trasmissione telematica preventiva della dichiarazione di intento in capo al cedente trasferendolo sul cessionario, per le operazioni poste in essere prima del 2015, potrebbe rendersi applicabile il favor rei. Area: LAVORO Argomento: contributi Da oggi il Durc online con accesso limitato 39/S Da oggi il Durc online (Dol). Se tutto va come previsto, i portali Inps e Inail si arricchiscono della nuova funzione che permetterà a molti soggetti di verificare, in tempo reale, la posizione debitoria di un azienda o di un lavoratore autonomo nei riguardi dell Inps, dell Inail, delle Casse edili e di ottenere la relativa certificazione. Si tratta dell evoluzione del Durc telematico, oggi ottenuto tramite l applicativo www.sportellounicoprevidenziale.it. Tra le novità, un aspetto a cui si dovrà prestare attenzione è costituito dal fatto che la regolamentazione del nuovo Dol non prevede l operatività del silenzio assenso, disciplinato dalle disposizioni che regolano il rilascio del Durc tramite lo Sportello unico previdenziale. È questo un aspetto di rilevante interesse; infatti, se allo scadere dei 30 giorni dalla prima richiesta di Dol non verrà inserito nel sistema alcun esito, partendo dal presupposto che sussistono cause di tipo tecnico che lo hanno impedito, la prima richiesta nonché quelle successive (se accodate) saranno annullate. Di tale annullamento verrà data notizia al soggetto richiedente tramite Pec. Questo, e molto altro ancora, quanto precisato Inps e Inail nelle circolari (rispettivamente 126/15 e 61/15) con cui i due enti hanno diffuso la regolamentazione amministrativa del nuovo servizio online. Per garantire il successo della nuova procedura ed evitare di incorrere nell annullamento delle richieste, cosa che lascerebbe i

richiedenti privi della necessaria verifica, l Inps ha identificato un percorso a cui gli Uffici dovranno attenersi. Resta confermato che in caso di inadempienza, l ente deve trasmettere - tramite Pec - al debitore o al consulente del lavoro che l assiste, l invito a regolarizzare, con indicazione analitica delle cause che hanno generato l irregolarità. Il diretto interessato (debitore) è chiamato a regolarizzare entro 15 giorni. Da rilevare che dalla data della richiesta di regolarizzazione, decorrono anche i 30 giorni entro cui l intero procedimento deve concludersi. Sul punto il ministero del Lavoro ha chiarito (circolare 19/2015) che se la regolarizzazione avviene oltre i 15 giorni ma prima della definizione dell esito della verifica, gli Istituti non potranno dichiarare l irregolarità. Area: ECONOMIA Argomento: ripresa A maggio 63mila occupati in meno 9/S Il tasso di disoccupazione a maggio resta invariato al 12,4%, e, sull anno, scende, di 0,2 punti percentuali. Il numero di occupati, in un mese, si riduce di 63mila unità (un passo indietro dopo l impennata dei 159mila, poi ricorretti in 131mila, posti in più registrati ad aprile), ma, nel confronto tendenziale, l occupazione rimane positiva di 60mila unità. Ci sono 59mila disoccupati in meno (rispetto a maggio 2014), soprattutto donne e giovani (in un mese gli under25 senza un impiego calano di 20mila unità - anche se il tasso di disoccupazione giovanile resta elevatissimo, al 41,5%). Dopo quattro mesi di contrazione consecutiva, torna, però, ad aumentare il numero di inattivi (+36mila persone su aprile), a testimonianza di un andamento estremamente altalenante del mercato del lavoro (a disoccupazione invariata a maggio, i 63mila occupati in meno sono andati, in larga parte, ad implementare direttamente il bacino degli scoraggiati).nell area euro l Italia arranca: il tasso di disoccupazione Ue a maggio, certificato da Eurostat, rimane fermo all 11,1%, il dato più basso da marzo 2012 (il nostro 12,4% è quindi superiore di oltre un punto). La performance migliore è della Germania, che vanta un tasso di senza lavoro al 4,7 per cento. Nell area euro il tasso di disoccupazione giovanile, sempre a maggio, è al 22,1%; l Italia, con il 41,5%, è al quart ultimo posto, peggio di noi fanno Grecia, Spagna e Croazia (mentre ai primi posti ci sono Germania, Danimarca e Austria). Per il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, la situazione italiana «non è ancora stabilizzata; permangono elementi di problematicità. Ma i segnali positivi ci sono, come il maggior utilizzo dei contratti a tempo indeterminato e la diminuzione della richiesta di cassa integrazione da parte delle imprese. Per cui, bisogna continuare con le riforme, e sostenere così le condizioni per la ripresa».

Buona giornata e buon lavoro Comunicazioni ai sensi dell art. 130 D.Lgs 30 giugno 2003 n. 196 (c.d. codice privacy) I dati personali dei destinatari del presente programma sono stati comunicati dai destinatari della presente ovvero sono stati rinvenuti in pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Tali dati sono trattati come strumenti informatici, nel pieno rispetto delle norme del D.Lgs. 196 del 2003. Il trattamento dei ricordati dati è finalizzato alla comunicazione delle principali notizie dei giornali riportati in epigrafe, nonché alla comunicazione delle iniziative di Studio Corno, Crescere Insieme e Cis Centro Studi d impresa. Il conferimento di tali dati è facoltativo. In ogni caso, essi non saranno resi disponibili a terzi. Il soggetto al quale i dati si riferiscono potrà esercitare i diritti di cui all articolo 7 del citato decreto, previa verifica di compatibilità con la normativa eventuale riguardante la singola iniziativa nell ambito della quale i dati sono stati raccolti e vengono conservati. Contitolari del trattamento dei dati forniti sono CIS centro studi d impresa S.r.l., Giacomo Corno e Crescere Insieme. Comunicazione ai sensi del Decreto Legislativo 9 aprile 2003, n. 70 (commercio elettronico)il presente messaggio è volto a promuovere, in modo diretto e indiretto, i servizi offerti da CIS centro studi d impresa e da Studio Corno e costituisce comunicazione commerciale ai sensi del Decreto Legislativo 9 aprile 2003, n. 70. In ogni momento, il soggetto non più interessato al ricevimento delle comunicazioni relative alle attività ivi indicate può darne comunicazione, preferibilmente per iscritto, al seguente indirizzo di posta elettronica: monica.galimberti@studiocorno.it