Il punto di vista delle Regioni sugli impianti di inertizzazione dell amianto



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Il punto di vista delle Regioni sugli impianti di inertizzazione dell amianto contributo di Alberto Verardo Regione Liguria Settore Prevenzione, Sanità Pubblica e Fasce Deboli Evento Speciale sul tema: Amianto: l Italia è pronta su scala nazionale all impiego delle tecnologie innovative di smaltimento, in sostituzione della discarica? Ferrara, 30 settembre 2011

Inertizzare: Trattare scorie industriali tossiche con procedimenti atti a renderle inerti Trattare: Lavorare, manipolare una sostanza, un materiale Procedimento: Atto del procedere Metodo di condurre e trattare una operazione, o di risolvere un problema Inerte: Scorie industriali tossiche poste in stato di inattività Intervenire sul materiale contenente amianto per risolvere il problema attraverso la sua collocazione a destino o la sua modifica strutturale

LEGGE 257/1992 ARTICOLO 12 "Rimozione dell'amianto e tutela dell'ambiente" COMMA 2 Con decreto del Ministro della sanità, da emanare entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabilite le norme relative agli strumenti necessari ai rilevamenti e alle analisi del rivestimento degli edifici, nonchè alla pianificazione e alla programmazione delle attività di rimozione e di fissaggio di cui al comma 3 e le procedure da seguire nei diversi processi lavorativi di rimozione

Modalità: allegato al decreto 6 settembre 1994 " Normative e metodologie tecniche di applicazione dell'art. 6, comma 3 e dell'art. 12, comma 2 della legge 27 marzo 1992, n. 257, relativa alla cessazione dell'impiego dell'amianto" - che contiene anche indicazioni puntuali per una procedura di valutazione delle condizioni dell installazione presa in considerazione - che non prevede il ricorso ad ALGORITMI per una più analitica valutazione, peraltro presenti: calcolo dell indice di esposizione E.P.A., valutazione dell urgenza secondo la normativa tedesco-svizzera, valutazione del rischio Versar, Enel index modificato, anche elaborati dalle Regioni: Lombardia, Emilia Romagna, Toscana,

L amianto è stato utilizzato in passato, in quantità enormi per svariate applicazioni industriali che fanno riferimento a due tipologie di agglomerati: Friabili: materiali che possono facilmente essere sbriciolati o ridotti in polvere mediante la semplice pressione manuale Compatti: materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l impiego di attrezzi meccanici Amianto: una risorsa

Da tempo, è scientificamente provato che l inalazione di fibre di amianto può causare gravi patologie: Asbestosi Carcinoma polmonare Mesotelioma In Italia, l estrazione, l importazione, l esportazione, la produzione di amianto è stata vietata con la legge n. 257 del 1992 Amianto: un problema

La presenza di amianto sul territorio nazionale è stata stimata in oltre 2 miliardi di mq. di matrice compatta e non meno di 300 milioni di mc. di matrice friabile Il problema è rappresentato dalla possibile dispersione di fibre nell ambiente (di vita e di lavoro) favorita dalla vetustà della matrice, dagli agenti atmosferici, da cause antropiche e da altri fattori che determinano un logorio chimico-fisico

incapsulamento

confinamento

rimozione

La matrice amiantizia rimossa, si trasforma in rifiuto da collocare a destino. I siti tradizionali sono le discariche. Una cattiva gestione potrebbe determinare una dispersione di fibre. Le possibili sorgenti di emissione sarebbero: le confezioni danneggiate e la rottura del materiale contenuto con possibile rilascio di fibre che si aerodisperdono, oppure a seguito del danneggiamento meccanico della vasca di raccolta e del possibile dilavamento, le fibre possono interessare il terreno di contenimento.

Categoria e/o attività generatrice di rifiuti R.C.A. (Rifiuti contenenti amianto) Discarica di destinazione e per rifiuti Codice CER materiali da costruzione materiali edili contenenti amianto legato in matrici cementizie e resinoidi non pericolosi 17 06 05* attrezzature e mezzi di protezione individuale dispositivi di protezione individuali e attrezzature utilizzate per la bonifica di amianto contaminati da amianto avviati alla discarica corrispondente al materiale trattato 15 02 02* freni materiali d attrito pericolosi 16 01 11* materiali isolanti pannelli contenenti amianto, coppelle contenenti amianto, carte e cartoni, tessili in amianto, materiali spruzzanti, stucchi, smalti, bitumi, colle, guarnizioni, altri materiali contenenti amianto pericolosi 17 06 01* contenitori a pressione contenitori a pressione vuoti contenente amianto pericolosi 15 01 11* apparecchiature fuori uso contenenti amianto apparecchiature fuori uso contenenti amianto pericolosi 16 02 12* rifiuti da fabbricazione di amianto cemento materiali incoerenti contenenti amianto, da bonifiche, anche di impianti produttivi dismessi: polverini, fanghi, spazzatura, sfridi, spezzoni pericolosi 10 13 09* rifiuti da processi chimici di alogeni rifiuti da processi elettrolitici contenti amianto pericolosi 06 07 01* rifiuti da processi chimici inorganici rifiuti della lavorazione dell amianto pericolosi 06 13 04* materiali ottenuti da trattamenti materiali ottenuti da trattamenti di RCA stabilizzati con indice di rilascio inferiore a 0,6 non pericolosi 19 03 06* materiali ottenuti da trattamenti materiali ottenuti da trattamenti di RCA stabilizzati con indice di rilascio maggiore / uguale a 0,6 pericolosi 19 03 04*

Le discariche autorizzate ad accogliere rifiuti contenenti amianto sono poche, in via di esaurimento e di costosa manutenzione che fare

REGIONE N Emilia Romagna 1 Veneto 1 Trento 1 Lombardia 7 Piemonte 4 Liguria 1 Toscana 3 Estero Centri di stoccaggio temporanei

Materiali e/o Manufatti contenenti Amianto Documentazioni Indagini preliminari Memoria storica ecc. Buono Stato dei materiali e/o dei Manufatti Non buono Non esteso Danno Esteso No A ccessibilità Si No Possib ilità di danno Si Si Possib ilità di elim inarlo No Riparazione danni Manutenzione Controllo periodico Incapsulamento Confinamento Sovracopertura Rimozione Impianto di recupero Materia prima

Amianto: una risorsa Decreto 29 luglio 2004 numero 248 - Regolamento relativo alla determinazione e disciplina delle attività di recupero dei prodotti e beni di amianto e contenenti amianto (G. U. n. 234 del 5.X. 2004) I Ministri dell Ambiente, della Salute, delle Attività Produttive omissis Art. 1 comma 3 - I disciplinari tecnici definiscono ed individuano i processi di trattamento dei rifiuti contenenti amianto. I trattamenti che, come effetto, conducono alla totale trasformazione cristallochimica dell'amianto, rendono possibile il riutilizzo di questo materiale come materia prima.

Allegato A omissis 2. Definizioni omissis Rifiuto: Trattamenti: i processi che modificano le caratteristiche dei rifiuti per ridurne la natura pericolosa, agevolarne il recupero o di favorirne lo smaltimento in condizioni di sicurezza Trattamento con modificazione totale della struttura cristallochimica: processo che annulla la presenza di amianto, consentendone il riutilizzo come materia prima Stabilizzazione: processi che modificano la pericolosità delle sostanze contenute nei rifiuti. parzialmente stabilizzato se le sue componenti pericolose, se non completamente trasformate in non pericolose per stabilizzazione Riutilizzo come materia prima : attività dopo trattamento con modifica completa della struttura cristallochimica non più riufito Impianto di discarica:

Processi di TRATTAMENTO dei RIFIUTI CONTENENTI AMIANTO finalizzati alla riduzione del rilascio di fibre tipologia di trattamento stabilizzazione/solidificazione in matrice organica/inorganica effetto riduzione del rilascio di fibre destinazione materiale ottenuto discarica finalizzati alla totale trasformazione cristallochimica dell amianto tipologia di trattamento modificazione chimica, modificazione meccanochimica, litificazione vetrificazione, vetroceramizzazione, litizzazione pirolitica, produzione di clinker, ceramizzazione effetto trasformazione totale delle fibre di amianto destinazione materiale ottenuto recupero Gli impianti approvati ed autorizzati dall Autorità territorialmente competente ai sensi artt. 27 e 28 del Dlgs. 22/97

Determinazione dell indice di rilascio MISURA DELLA DENSITA APPARENTE DEL RIFIUTO 1- misura del peso secco del campione 2- imbibizione per 24 ore 3- riempimento del contenitore e sua taratura 4- immersione del campione nel contenitore e recupero del volume d acqua in eccesso 5- peso dell acqua recuperata 6-Calcolo della densita apparente: peso secco / volume d acqua recuperata

Metodologia per il controllo dei materiali ottenuti da trattamenti di RCA che modificano la struttura cristallochimica dell amianto 1 il materiale deve soddisfare i requisiti previsti dalla vigente normativa 2 i test di valutazione dell assenza di amianto devono essere fatti con frequenza commisurata alla potenzialità dell impianto, definita nel provvedimento di autorizzazione 3 i certificati di analisi devono accompagnare sempre il materiale e riportarne la composizione chimica e mineralogica 4 i certificati di analisi devono essere riferiti ai campioni di materiale dopo il trattamento per il riutilizzo; i laboratori devono essere quelli certificati ai sensi del DM sanità 14.5.1996

KRI-AS

Un impianto operativo da tempo su larga scala si trova in Francia. Si tratta di un impianto di VETRIFICAZIONE PER FUSIONE dell amianto che è al momento l unico processo ammesso dalla legislazione francese Assicura il trattamento di vetrificazione di rifiuti industriali speciali. Il processo di vetrificazione utilizza la tecnologia della Torcia al Plasma. Le temperature prodotte dalle torce al plasma (circa 1600 C) permettono di trasformare le fibre di amianto producendo una scoria vetrosa di colore nero riciclata come materiale inerte per rilevati stradali.

Ci si interroga sull efficacia delle azioni sulle possibili controindicazioni sull efficacia del DM 248/2004 Condivisione delle scelte da effettuare

- diffidenza della popolazione nei confronti dei processi di trattamento dell amianto conseguenti a quelli del trattamento dei rifiuti: esiste la consapevolezza della necessità di questi sistemi ma lontano dalla propria realtà - contrarietà pregiudiziale generalizzata da parte dell opinione pubblica in genere verso tutto ciò che riguarda il trattamenti dei rifiuti (inceneritori, termovalorizzatori, ) ed a maggior ragione l amianto - scarsa informazione e quindi limitata conoscenza di questa tipologia di impianti/processi - incertezze sulle condizioni di sicurezza e di impatto ambientale dei processi e degli impianti relativi - pressing articolato e variegato volto a mantenere l attuale sistema gestionale del rifiuto di amianto (discariche)

PROBLEMI APERTI Definizione delle caratteristiche degli impianti Definizione degli standard di sicurezza per lavoratori, popolazione e ambiente circostante Definizione dei livelli di impatto ambientale in termini di: - Dispersioni prodotte e causate durante le operazioni in/out dall impianto e dallo stoccaggio - Emissioni gassose -Reflui - Impatto acustico - Traffico veicolare - Omologazione del prodotto ottenuto

Conclusione Esiste una tecnologia sperimentata che pare essere efficace per conseguire il risultato della trasformazione per trattamento dei RCA. È necessario acquisire certezze in termini di sicurezza complessiva. La situazione socio-economica è matura per la nascita di queste realtà industriali. Occorre fissare dei limiti temporali per traguardare le azioni intermedie necessarie al raggiungimento del fine che permetta di chiudere un ciclo drammatico per il nostro paese.

Grazie per la cortese attenzione Alberto Verardo