LE FASI DELL AUDIT ENERGETICO



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LE FASI DELL AUDIT ENERGETICO 1. FASE PRELIMINARE L auditor incaricato provvederà a raccogliere una serie di informazioni preliminari riguardanti il tipo di attività dell azienda, gli edifici del sito produttivo in esame e gli attuali consumi energetici. Informazioni viste nel dettaglio: a. Numero di dipendenti; b. Numero di ore lavorative settimanali e se previsti numero ed ore dei turni di lavoro(suddivise per ogni reparto di lavorazione); c. Tipo di attività produttiva dell azienda; d. Tipologia e numero di allacciamenti alla rete elettrica (cabina in MT o allacciamento in BT); e. Tipologia e numero di allacciamenti alla rete del gas metano; f. Planimetrie generali del sito produttivo; g. Raccolta delle fatture di acquisto dell energia elettrica dell anno incorso e dell anno precedente; h. Tipologia del contratto di fornitura dell energia elettrica; i. Raccolta delle fatture di acquisto del gas metano dell anno incorso e dell anno precedente; j. Se presente raccolta delle fatture di acquisto del combustibile liquido dell anno incorso e dell anno precedente. Tutte queste informazioni sono utili al fine dei calcoli sui consumi effettivi in kwh che incideranno sull analisi economica degli investimenti (se necessari) atti ad intervenire sulla riduzione dei consumi energetici. Si fa presente che i possibili interventi saranno di due tipi: - Intervento di tipo strutturale ( ad esempio sull involucro edilizio); - Interventi di tipo impiantistico. Per poter avere un quadro più ampio dei consumi e quindi dei costi che l azienda deve sopportare è necessarie poter disporre di un numero di bollette energetiche almeno sufficiente a coprire un intero anno solare. Ciò comporta in oltre di poter evidenziare eventuali anomalie o discrepanze rispetto alla tipologia di attività produttiva in corso. 2. SOPRALLUOGO Il sopraluogo in azienda è un passaggio fondamentale al fine dell analisi energetica. L auditor può in questo modo prendere visione dello stato di fatto del sito produttivo. Espletate le operazioni di rito (ricevimento da parte di un responsabile dell azienda, presa coscienza degli eventuali rischi all interno degli edifici in cui si svolge l attività produttiva ecc ) ci si appresta ad iniziare il sopraluogo. Risulta molto importante poter parlare con responsabili del settore della manutenzione degli impianti o se presente nell organigramma dell azienda con l energy manager poiché essendo figure a più stretto contatto - 1 -

con gli impianti possono fornire informazioni aggiuntive e di enorme rilevanza; è quindi necessario che colui che svolge il sopraluogo riceva la massima collaborazione possibile in termine di dati e di eventuale appoggio a tutto vantaggio dell azienda. Di norma si parte dall analisi dello stato di fatto dell involucro edilizio per poi passare ad analizzare i settori imputati al consumo di energia come gli impianti termici ed elettrici. Risulta una buona abitudine e a volte fondamentale reperire una buona quantità di materiale fotografico sia per quanto riguarda gli ambienti e gli impianti sia soprattutto per quanto riguarda i dati di targa di apparecchiature quali caldaie, motori elettrici, forni ecc. 3. ANALISI DELLO STATO DI FATTO DELL INVOLUCRO EDILIZIO Individuazione delle caratteristiche del sito quali: - Età; - Numero fabbricati; - Quantità e tipologia dei locali; - Area riscaldata/raffrescata ed illuminata; - Tipologia costruttiva; - Qualità e tipologia degli infissi; - Estensione della finestratura; - Orientazione geografica dell edificio. Nel caso si necessiti di sviluppare in modo più approfondito il settore dell involucro edilizio si può in oltre effettuare la stratigrafia delle pareti dell edificio, e ricavare cosi i valori di trasmittanza in [W/m2k]. L orientamento assume carattere rilevante per quanto riguarda l illuminazione dell edificio, per massimizzare gli apporti solari nella stagione di riscaldamento e minimizzarli nella stagione del raffrescamento e risulta un dato discriminante sulla possibilità di poter installare impianti fotovoltaici sul tetto dello stabile. 4. ANALISI DELLO STATO DI FATTO DEGLI IMPIANTI TERMICI Individuazione delle caratteristiche dei vari impianti quali: 1. Caldaia: b. Equipaggiamento tecnico; c. Dati di targa; d. Contatori istallati; e. Tipologia locale caldaia; f. Controllo; g. Eventuali programmi di accensione. 2. Sistemi di distribuzione del calore: b. Tipologia di impianto; c. Condizioni generali di utilizzo; d. Condizione dell isolamento; - 2 -

e. Rilevazione di eventuali perdite di calore. 3. Sistemi di riscaldamento e raffrescamento: b. Tipologia ed equipaggiamento tecnico; c. Condizioni dell isolamento; d. sistemi di controllo e regolazione presenti; e. sistemi di trattamento aria/acqua eventuali; f. eventuali programmi di accensione. 5. ANALISI DELLO STATO DI FATTO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI I sistemi elettrici che vengono presi in esame sono principalmente l impianto di illuminazione ed i motori elettrici proprio perché sono quei sistemi il cui monte ore di funzionamento annuo è il più elevato e soprattutto sono quei sistemi sui quali si può intervenire senza modificare l impianto e la tipologia di produzione. Per questi sistemi si raccolgono sul campo le seguenti informazioni: 4. Sistemi per l illuminazione: a. Disposizione dei corpi illuminati; b. Modalità di accensione dei corpi illuminanti; c. Tipologia dei corpi illuminanti; d. Tipologia di manutenzione effettuata; e. Eventuali sistemi di controllo del flusso luminoso e dell accensione. 5. Motori elettrici: a. Raccolta dei dati di targa (Potenza nominale in [KW], corrente nominale in [A], tensione nominale in [V] e fattore di potenza cosφ); b. Numero di motori elettrici istallati; c. Classificazione in merito all efficienza energetica se presente; d. Tipologia del carico meccanico applicato; e. Numero di ore di funzionamento annue; f. Eventuali sistemi di controllo presenti. 6. ANALISI DELLO STATO DI FATTO DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE ARIA COMPRESSA Individuazione delle caratteristiche d impianto quali: - Energia assorbita dai compressori - Pressione di produzione - Pressione di rete - Velocità dell aria - Temperatura ed umidità - 3 -

7. ANALISI DELLO STATO DI FATTO DEGLI IMPIANTI AD ENERGIA RINNOVABILE Individuazione delle caratteristiche di impianti ad energia rinnovabile eventualmente già presenti quali: - Potenza installata - Produzione energetica annua - Controllo stato della manutenzione - Controllo stato burocratico 8. ANALISI DEI DATI RACCOLTI E STESURA DELLA RELAZIONE FINALE Una volta portato a termine il sopraluogo ci si appresta a raccogliere ed elaborare i dati ottenuti in modo da poter conseguire gli obbiettivi dell analisi energetica che per l appunto sono quelli di riduzione dei consumi energetici e dei costi che essi comportano rimanendo fedeli alle eventuali specifiche poste dall azienda richiedente. La procedura da seguire identifica tre aree di studio che andranno poi ad identificare altrettanti capitoli nella stesura della relazione finale; Tali aree sono: 1. Individuazione delle aree di intervento; 2. Definizione degli interventi di risparmio energetico; 3. Analisi economica dei costi/benefici con analisi delle possibili forme incentivanti; 4. Conclusioni del lavoro di audit. La relazione finale sarà improntata sulla descrizione dell attività svolta durante il sopraluogo in azienda identificando gli eventuali punti di criticità riscontrati e proponendo la tipologia di intervento più adatta alla realtà dei fatti andando ad analizzare i consumi ed i costi attuali, confrontandoli successivamente con i dati ottenuti simulando la messa in pratica dell intervento. I criteri che stanno alla base della valutazione sono sia tecnici che economici poiché vengono analizzati tutti gli aspetti dell investimento identificabili come l acquisto, la messa in opera, gli eventuali costi di gestione ed il ritorno economico calcolato con il metodo del Pay Back. 9. STRUMENTI DI MISURA DI SUPPORTO ALL ANALISI ENERGETICA La realizzazione di un audit energetico preliminare non richiede di norma il supporto di strumenti di misura poiché per la raccolta dei dati inerenti alle apparecchiature si fa riferimento in genere ai valori riportati sui dati di targa o su cataloghi; tali valori si riferiscono sempre ai dati nominali dell apparecchiatura presa in esame. Nel caso di specifica richiesta da parte del richiedente risulta comunque opportuno avere a disposizione alcuni strumenti atti alla misura di parametri fondamentali per la determinazione dei consumi energetici degli impianti in cui è richiesta un analisi più approfondita. Gli strumenti principali forniti a supporto all auditor sono: - Termo camere ad infrarossi; - Analizzatori di rete elettrica; - Flussimetri ad ultrasuoni. - 4 -

10. INTERVENTI DI RISPARMIO ENERGETICO COMUNEMENTE INDIVIDUATI NELL AUDIT - Isolamento termico degli edifici; - Introduzione di impianti riscaldamento/raffrescamento ad alta efficienza; - Introduzione di schermi solari previo studio previa analisi percorso solare; - Installazione di corpi illuminanti ad elevata efficienza; - Adozione di motori elettrici ad elevato rendimento; - Rifasamento dei carichi; - Installazione di recuperatori di calore; - Impiego di sistemi di regolazione e di gestione dei consumi BMS (Building Management Systems) potranno essere gestiti illuminazione, climatizzazione, frequenze di funzionamento inverter in base a calendari preimpostati, ad algoritmi definiti o a specifiche esigenze in modo manuale; - Gestione ottimizzata produzione aria compressa; - Introduzione di impianti ad energia rinnovabile mirati alle esigenze del processo produttivo; - Adozione di sistemi di cogenerazione e trigenerazione; - Riqualificazione del parco auto - 5 -