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INDICE. Pagina 2 di 8

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Transcript:

3. Autori: Antonio Conti, Antonino Granata, Domenico Pagano 2

Quadro sinottico indicatori per Agenti Fisici Tema Radiazioni ionizzanti Rumore Nome Indicatore Concentrazioni di attività di radon indoor Concentrazione di attività di radionuclidi in matrici alimentari Monitoraggio in continuo delle sorgenti DPSIR S Copertura T S R 211 S R 211 S P 211 Rappresentazione Stato e Trend Tabelle Figure 3.1 3.1 3.2 3.2 3.3 3.4 3.5 3.3 Riferimenti Normativi L. 23/95 e s.m.i. L. 23/95 e s.m.i. D.A. n 16 12/2/27 D.A. n 51 23/3/27 D.A. 11/9/27 D.A. 1/12/27 Radiazioni non ionizzanti Numero di interventi di controllo su sorgenti di campi RF Monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici ELF (ore, numero misure, siti misurati, numero superamenti) R P 211 3.6 3.4 R P 211 3.7 3.5 L 22/3/21 n.36. DPCM 8.7.3 L 22/3/21 n.36. DPCM 8 luglio 23 3

Radiazioni ionizzanti Le azioni relative al monitoraggio delle radiazioni ionizzanti vengono svolte sulla base di precisi mandati normativi europei. Infatti con il Trattato Euratom del 1957 viene stabilito che Ciascuno Stato membro provvede agli impianti necessari per effettuare il controllo permanente del grado di radioattività dell'atmosfera, delle acque e del suolo [ ] e che Le informazioni relative ai controlli contemplati dall'articolo 35 sono regolarmente comunicate dalle autorità competenti alla Commissione. L attenzione della Commissione Europea alla problematica radiazioni ionizzanti è sempre molto elevata e a tutt oggi- le azioni e il programma di monitoraggio seguito da ARPA Sicilia prende le mosse dalle indicazioni della Raccomandazione 2/473/Euratom Al fine di garantire l'osservanza delle norme fondamentali di sicurezza è importante che, oltre alla determinazione dei livelli di radioattività dell'aria, dell'acqua e del suolo, detti livelli vengano anche determinati per campioni biologici e per derrate alimentari specifiche, e per valutare l'esposizione esterna vengano controllate le intensità di dose ambientale emanata in applicazione all art. 36 del Trattato. Dal 28, l ARPA Sicilia in collaborazione con la Provincia Regionale di Ragusa, tramite il personale del 1 Settore Geologia e Geognostica ha avviato un Progetto Pilota per il monitoraggio delle concentrazioni di radon nel territorio della Provincia di Ragusa. Questo progetto pilota si è avviato in previsione della predisposizione del Piano Radon Regionale che prevede la mappatura delle concentrazioni di radon sull'intero territorio siciliano, con criteri omogenei a quelli del Piano Nazionale Radon e in ottemperanza a quanto stabilito dal D.Lgs. n. 241 del 26/5/2. Dai primi risultati del Progetto Pilota si è visto che le concentrazioni di radon rivelate negli ambienti abitativi sono contenute entro valori che, solo per pochissimi punti percentuali, superano di poco i 2 Bq/m 3 (Becquerel/m 3 ), mantenendosi prevalentemente entro il valori di 1 Bq/m 3 che è il valore di cautela suggerito recentemente dall'organizzazione Mondiale della Sanità. Argomento importante è la valutazione della concentrazione di radionuclidi artificiali in matrici ambientali e/o alimentari che permette di verificare il livello della eventuale contaminazione che può avvenire o a seguito di accumulo dei radionuclidi naturali o a seguito di diffusione dei radionuclidi di origine artificiale trasferiti all ambiente in conseguenza di eventi accidentali non controllati. Risulta particolarmente indicativo il livello di concentrazione di Cs-137, concentrazione di radionuclidi artificiali, in campioni di acqua, latte vaccino pastorizzato fresco e a lunga conservazione (UHT), pasta, farina, carne, ortaggi, pesce, miele, sia perché la presenza di questo radionuclide è direttamente correlabile ad eventi di contaminazione ad ampia diffusione sia perché si tratta di un radionuclide ad elevata radiotossicità e con un tempo di dimezzamento di circa 3 anni il che contribuisce di fatto a mantenere persistente nel tempo la contaminazione. ARPA Sicilia opera nell ambito del programma nazionale predisposto da ISPRA inviando al sistema RADIA (Rete Sinanet ) i dati del monitoraggio. ISPRA ogni anno, entro il 3 giugno, invia al JRC (Joint Research Center) i dati di radioattività raccolti dagli istituti enti e organismi idoneamente attrezzati facenti capo alla Rete RESORAD. Il 211 è stato teatro di due eventi accidentali, lo Tsunami in Giappone, con conseguenze di fughe radioattive dalla centrale di Fukushima e un altro avvenuto in Francia presso la centrale nucleare di Tricastin. A tal proposito ARPA Sicilia ha attivato la propria Rete di Monitoraggio ed ha fornito in tempo reale dati alla Rete di riferimento nazionale gestita da ISPRA. Le analisi dei dati rilevati non hanno evidenziato concentrazioni superiori alla minima concentrazione rivelabile. In particolare, sono stati analizzati, complessivamente dai due laboratori di Palermo e Catania, 87 campioni di alimenti vari (latte, ortaggi, carne, pesce, pasta) e acque di sorgente. 4

In nessun caso è stato riscontrato il superamento dei limiti di cui al REGOLAMENTO EURATOM n 3954/87. Sono stati, inoltre, analizzati n. 12 campioni di acque di lago artificiale. 5

INDICATORE CONCENTRAZIONE DI ATTIVITÀ DI RADON INDOOR SCOPO Ottenere informazioni sulla concentrazione di radon in ambienti confinati, nell'ambito del Piano Radon Regionale che prevede la mappatura delle concentrazioni di radon sull'intero territorio siciliano, con criteri omogenei a quelli del Piano Nazionale Radon e in ottemperanza a quanto stabilito dal D.Lgs. n. 241 del 26/5/2. DESCRIZIONE L indicatore, qualificabile come indicatore di stato, fornisce la concentrazione di Rn-222 in aria negli ambienti abitativi come valore globale in un anno di esposizione. (NB: Allo stato attuale l unico valore limite di riferimento della normativa italiana è riferito agli ambienti di lavoro: il D.Lgs. n. 23 del 17/3/1995 integrato dal D.Lgs. n. 241 del 26/5/2, prevede il limite di 5 Bq/m 3 per i luoghi di lavoro ma, al tempo stesso, richiede di individuare le zone del territorio a rischio di radon. La Raccomandazione 9/143/Euratom stabilisce in 2 Bq/m 3 e 4 Bq/m 3, rispettivamente per le vecchie abitazioni e per quelle in costruzione, i limiti di concentrazione da non superare). Recenti indicazioni dell OMS suggeriscono di contenere le concentrazioni entro i 1 Bq/m 3. UNITÀ di MISURA L unità di misura dell attività dei radionuclidi è il Becquerel (Bq) e, pertanto, la concentrazione di attività viene misurata in Becquerel/m 3 ( Bq/m 3 ). FONTE dei DATI ARPA Sicilia Struttura Territoriale di Catania, Struttura Territoriale di Ragusa; Provincia Regionale di Ragusa-1 Settore Geologia e Geognostica 1. In ambiente abitativo le misure sono state effettuate con dosimetri a traccia tipo CR-39. L incertezza associata alle misure è mediamente del 3%. NOTE TABELLE e FIGURE Nella Figura 3.1 sono riportate le concentrazione di radon rilevati negli ambienti abitativi in funzione del tempo di esposizione nell anno 211. I dettagli delle analisi statistiche sono ancora in corso. In alcuni casi non è stato possibile ritirare i dosimetri entro tempi compatibili con una risposta pienamente affidabile del dosimetro stesso. Tali dosimetri, nell analisi dettagliata verranno esclusi dal contesto. STATO e TREND Sono stati complessivamente posizionati ed analizzati circa 5 dosimetri su tutto il territorio della provincia di Ragusa. Il dettaglio dei dati verrà presentato in una pubblicazione a parte. (1) dal 28, con l'avvio del Progetto Pilota per il monitoraggio delle concentrazioni di radon nel territorio della Provincia di Ragusa, è attiva una forma di collaborazione tra ARPA Sicilia e la Provincia Regionale di Ragusa, tramite il personale del 1 Settore Geologia e Geognostica. 6

Figura 3.1- Concentrazione di radon rilevati negli ambienti abitativi in funzione del tempo di esposizione. Anno 211 DATI CHIARAMONTE - CONCENTRAZIONE vs Periodo di esposizione DATI COMISO - CONCENTRAZIONE vs Periodo di esposizione Concentrazione (Bq/m^3) 15 1 5 CONCENTRAZIONE 2 periodo CONCENTRAZIONE 1 periodo 5 1 15 2 25 3 35 4 Concentrazione (Bq/m^3) 1 1 1 CONCENTRAZIONE 2 periodo CONCENTRAZIONE 1 periodo 1 5 1 15 2 25 3 35 4 N giorni di esposizione N giorni di esposizione Concentrazione (Bq/m^3) DATI MODICA - CONCENTRAZIONE vs Periodo di esposizione 5 4 3 2 1 1 2 3 4 N giorni di esposizione DATI RAGUSA - CONCENTRAZIONE vs Periodo di esposizione 2 18 16 14 12 1 8 6 4 2 DATI POZZALLO - CONCENTRAZIONE vs Periodo di esposizione 5 1 15 2 25 3 35 4 N giorni di esposizione CONCENTRAZIONE 2 per iodo CONCENTRAZIONE 1 per iodo DATI SCICLI - CONCENTRAZIONE vs Periodo di esposizione 1 9 8 7 6 5 4 3 2 1 5 1 15 2 25 3 35 4 N giorni di esposizione 4 CONCENTRAZIONE 2 per i odo CONCENTRAZIONE 1 per i odo 35 3 25 2 15 1 5 5 1 15 2 25 3 35 4 N giorni di esposizione DATI S.Croce Camerina - CONCENTRAZIONE vs Periodo di esposizione DATI VITTORIA - CONCENTRAZIONE vs Periodo di esposizione CONCENTRAZIONE 2 periodo Concentrazione (Bq/m^3) CONCENTRAZIONE 1 periodo 1 1 1 1.1 5 1 15 2 25 3 35 4 Concentrazione (Bq/m^3) CONCENTRAZIONE 2 periodo 8 CONCENTRAZIONE 1 periodo 6 4 2 5 1 15 2 25 3 35 4 N giorni di esposizione N giorni di esposizione Fonte: Arpa ST di Catania, ST di Ragusa, Provincia Regionale di Ragusa. Analisi concentrazioni: Arpa Sicilia, ST di Catania - elaborazione dati Arpa Sicilia ST2 7

Come si può vedere dai dati sopra riportati, le concentrazioni di radon rivelate negli ambienti abitativi sono contenute entro valori che solo per pochissimi punti percentuali superano di poco i 2 Bq/m 3, mantenendosi prevalentemente entro il valori di 1 Bq/m 3 che è il valore di cautela suggerito recentemente dall'organizzazione Mondiale della Sanità. Ulteriori analisi sono ancora in corso e, quando sarà completato il piano delle misurazioni, si valuterà l'eventuale necessità di ulteriori approfondimenti conoscitivi. 8

INDICATORE CONCENTRAZIONE DI ATTIVITÀ DI RADIONUCLIDI ARTIFICIALI IN MATRICI AMBIENTALI E ALIMENTARI (PARTICOLATO ATMOSFERICO, DEPOSIZIONI UMIDE E SECCHE, LATTE) SCOPO La valutazione della concentrazione di attività di radionuclidi artificiali in matrici ambientali e/o alimentari permette di verificare il livello della eventuale contaminazione che può avvenire o a seguito di accumulo dei radionuclidi naturali o a seguito di diffusione dei radionuclidi di origine artificiale trasferiti all ambiente in conseguenza di eventi accidentali non controllati (esempi tipici sono gli incidenti con ampia diffusione di radionuclidi, tipo gli incidenti di Chernobyl, o l incidente di Algeciras o incidenti di tipo locale ). La misura della concentrazione di attività di radionuclidi nelle matrici alimentari fornisce altresì un informazione utile in relazione all importanza dell alimento quale componente della dieta. In particolare, risulta particolarmente indicativo il livello di concentrazione di Cs-137, sia perché la presenza di questo radionuclide è direttamente correlabile ad eventi di contaminazione ad ampia diffusione (v.sopra) sia perché si tratta di un radionuclide ad elevata radiotossicità e con un tempo di dimezzamento di circa 3 anni il che contribuisce di fatto a mantenere persistente nel tempo la contaminazione. ARPA Sicilia, relativamente a questo indicatore, opera nell ambito del programma nazionale predisposto da ISPRA sulla base di quanto previsto dall art. 14 del D.Lgs n.23/95 (e successive modifiche e integrazioni) e dal Regolamento CEE 737/9 (e successive modifiche con il Regolamento CE n. 1661/99), inviando al sistema RADIA (Rete Sinanet ) i dati del monitoraggio. ISPRA ogni anno, entro il 3 giugno, invia al JRC (Joint Research Center) di Ispra i dati di radioattività raccolti dagli istituti enti e organismi idoneamente attrezzati facenti capo alla Rete RESORAD. DESCRIZIONE Si tratta di un indicatore di stato: concentrazione di radionuclidi artificiali in campioni di acqua, latte vaccino pastorizzato fresco e a lunga conservazione (UHT), pasta, farina, carne, ortaggi, pesce, miele. UNITÀ di MISURA L unità di misura dell attività dei radionuclidi è il Becquerel (Bq) e, pertanto, la concentrazione viene misurata in Becquerel/chilogrammo (Bq/kg) e Becquerel/litro (Bq/l). I limiti massimi ammissibili nei prodotti alimentari per il Cs-137, il Cs-134 e tutti gli altri radionuclidi il cui tempo di dimezzamento supera i 1 giorni, è definito dal REGOLAMENTO (EURATOM) n 3954/87 del Consiglio del 22 dicembre 1987 2 *. Tali limiti sono di 4 Bq/kg per alimenti per lattanti, 1 Bq/kg per i prodotti caseari, 125 Bq/kg per gli altri prodotti alimentari (escluso quelli secondari), e di 1 Bq/kg per gli alimenti liquidi. FONTE dei DATI L Arpa Sicilia nel 211 ha effettuato le analisi di radioattività nei campioni di alimenti presso i due laboratori di Fisica delle Radiazioni ionizzanti dei Dipartimenti di CATANIA e di PALERMO per la campagna radioattività negli alimenti relativa all anno 211. (2*) oltre a questo, anche il Regolamento (CE) 733/8 regolamenta le concentrazioni di alimenti di importazione da paesi terzi. Ulteriori proposte di aggiornamenti e modifiche sono ancora in corso, fino alla recente proposta della Commissione delle Comunità Europee del 18-giugno 29 9

NOTE TABELLE e FIGURE La tabella 3.1 riportano i risultati delle analisi di radioattività effettuate, da Arpa Sicilia, nei campioni di alimenti prelevati dopo lo Tsunami in Giappone che ha provocato le fughe radioattive dalla centrale di Fukushima. Nella tabella 3.2 invece vengono riportate le analisi di radioattività nei campioni di alimenti prelevati dopo incidente avvenuto in Francia presso la centrale nucleare di Tricastin. Nella tabella 3.3 si riportano le analisi di radioattività nei campioni di acque seguite da Arpa Sicilia e nella tabella 3.4 si riportano le misure dose gamma in aria Nella figura 3.2: sono riportati i punti di prelievo per il monitoraggio delle acque e delle stazioni di monitoraggio della dose gamma in aria. STATO e TREND Il 211 è stato teatro di due eventi accidentali, il primo dei quali (Tsunami in Giappone, con conseguenze di fughe radioattive dalla centrale di Fukushima) di notevole portata. ARPA Sicilia ha attivato la propria Rete di Monitoraggio ed ha fornito in tempo reale dati alla Rete di riferimento nazionale gestita da ISPRA. Di seguito i dati relativi al periodo in cui ISPRA ha richiesto la massima allerta. Le analisi dei dati rilevati dalla stazione ARPA di Catania non hanno evidenziato concentrazioni superiori alla minima concentrazione rivelabile. A titolo di confronto si evidenzia che la Raccomandazione Europea CE/2/473 del 8/6/2 riporta come valore di "livello notificabile" (reporting level) il valore di 3 mbq/m^3 per il Cs-137. Tabella 3.1- Analisi di radioattività nei campioni di alimenti prelevati dopo lo Tsunami in Giappone, con conseguenze di fughe radioattive dalla centrale di Fukushima- Data inizio campionamento Data fine campionamento I -131 (mbq/m^3) Cs-137 (mbq/m^3) Cs-134 (mbq/m^3) 14/3/211 14/3/211 < 1.1 < 1.41 < 1.14 14/3/211 15/3/211 <.493 <.416 <.488 15/3/211 16/3/211 < 1.51 <.9 <.778 16/3/211 18/3/211 <.562 <.419 <.452 18/3/211 19/3/211 <.594 <.67 <.599 19/3/211 21/3/211 <.428 <.2 <.253 21/3/211 22/3/211 <.497 <.539 <.47 22/3/211 23/3/211 <.84 <.523 <.56 23/3/211 23/3/211 < 1.89 < 2.31 < 1.67 23/3/211 24/3/211 <.95 <.778 <.651 24/3/211 25/3/211 <.774 <.776 <.549 25/3/211 26/3/211 <.917 <.625 <.57 26/3/211 28/3/211 <.828 <.772 <.695 28/3/211 29/3/211 < 1.3 <.882 <.97 29/3/211 31/3/211 < 1.27 < 1.15 <.84 31/3/211 1/4/211 <.96 <.76 <.596 1/4/211 2/4/211 < 1.7 <.547 <.395 2/4/211 4/4/211 < 1.2 <.929 <.78 4/4/211 5/4/211 <.948 <.818 <.88 6/4/211 7/4/211 < 1.17 <.912 <.78 8/4/211 11/4/211 <.346 <.24 <.227 11/4/211 12/4/211 < 1.19 <.873 <.886 14/4/211 15/4/211 <.988 <.597 <.671 19/4/211 2/4/211 <.262 <.264 <.216 Fonte: Arpa Sicilia ST di Catania. Come accennato sopra, nel corso del 211 è stato segnalato anche un altro incidente avvenuto in Francia presso la centrale nucleare di Tricastin. Anche se il livello di gravità è stato di molto 1

inferiore all incidente occorso in Giappone, la Rete Nazionale è stata avvisata e anche in questo caso Arpa Sicilia ha potuto contribuire fornendo i propri dati, che vengono riportati nella tabella sottostante: Tabella 3.2 - Analisi di radioattività nei campioni di alimenti prelevati dopo incidente avvenuto in Francia presso la centrale nucleare di Tricastin. Data inizio campionamento Data fine campionamento Cs-137 (mbq/m^3) Cs-134 (mbq/m^3) 13/7/211 15/7/211 <.832 <.647 15/7/211 18/7/211 <.891 <.68 18/7/211 2/7/211 <.742 < 1.2 2/7/211 22/7/211 <.771 <.95 22/7/211 25/7/211 <.55 <.669 25/7/211 27/7/211 < 1.18 <.876 27/7/211 29/7/211 < 1.47 < 1.27 29/7/211 1/8/211 <.545 <.599 1/8/211 3/8/211 <.98 < 1.3 22/8/211 23/8/211 <.966 < 1.89 Fonte: Arpa Sicilia ST di Catania. Per quanto riguarda l analisi di concentrazioni di radioattività in campioni alimentari, sono stati analizzati complessivamente dai due laboratori di Palermo e Catania- 87 campioni di alimenti vari (latte, ortaggi, carne, pesce, pasta) e acque di sorgente. In nessun caso è stato riscontrato il superamento dei limiti di cui al REGOLAMENTO EURATOM n 3954/87. Sono stati, inoltre, analizzati n. 32 campioni di acque. Anche in questo caso, i valori di concentrazione di radionuclidi sono risultati inferiori alla minima concentrazione rivelabile. Tabella 3.3 - Analisi di radioattività nei campioni di acque ACQUA DI LAGO ARTIFICIALE (n. 12 campioni) (Diga Castello, Diga Alessandro della Rocca) alfa beta Cs-137 Cs-134 H-3 K-4 Rn-222 totale totale (Bq/L) <.1 <.1 7 2.6.9.8 Fonte: Arpa Sicilia ST di Palermo. ACQUA superficiale (fiume) (n. 8 campioni) (Simeto, Dittaino, Gornalunga, Alcantara) Cs-137 Cs-134 (Bq/L) <.2 <.2 Fonte: Arpa Sicilia ST di Catania. ACQUA profonda (n. 8 campioni) (Galleria Ciapparazzo, Pozzo Falsocorrotto, Posso Masaracchio, Pozzo Torre Rossa) Cs-137 Cs-134 (Bq/L) <.2 <.2 Fonte: Arpa Sicilia ST di Catania. Infine, durante il mesi di dicembre 211 sono stati rilevati dati dalla stazione di monitoraggio della dose gamma in aria. I valori sono riportati in tabella: Tabella 3.4 - Misure dose gamma in aria Misure dose gamma in aria Periodo media (nsv/h) max (nsv/h) min (nsv/h) Dicembre 211 93 99 91 Fonte: Arpa Sicilia ST di Palermo. 11

Figura 3.2: Punti di prelievo per il monitoraggio delle acque e delle stazioni di monitoraggio della dose gamma in aria. Fonte: Arpa Sicilia 12

Rumore La problematica connessa all'inquinamento da rumore è certamente tra quelle maggiormente poste sotto l'attenzione della Comunità scientifica internazionale, tanto che nel novembre del 21 l Agenzia Europea per l Ambiente (EEA) ha pubblicato una guida sull esposizione al rumore con una ricognizione degli effetti potenziali del rumore sulla salute, nella quale è illustrata anche la dinamica dose-effetto. Nel rapporto è bene illustrato come il periodo in cui l'individuo può essere maggiormente esposto agli effetti dannosi del rumore è durante il sonno. A parziale tutela della popolazione, le Direttive Comunitarie hanno introdotto, negli ultimi anni, nuovi indicatori come Lden e Lnight (direttiva 22/49/CE) che, pur con alcuni limiti di interpretazione del dato di misura e fatte salve le differenze che -ovviamente- possono verificarsi nei diversi paesi dell'europa, possono bene descrivere lo stato di esposizione della popolazione. Si rileva che nell anno 211 l Arpa Sicilia ha effettuati 74 monitoraggi in tutto il territorio regionale e sono stati rilevati 33 superamenti. 13

INDICATORE MONITORAGGIO IN CONTINUO DELLE SORGENTI DI RUMORE (NUMERO COMUNI, SITI MISURATI, NUMERO ORE MONITORAGGIO) SCOPO Quantifica l'impatto dell'inquinamento da rumore, tramite l'attività di monitoraggio in continuo, prevalentemente nei siti ove sono presenti soprattutto infrastrutture di trasporto. DESCRIZIONE L indicatore descrive l attività svolta dalle Strutture Territoriali Arpa Sicilia in termini di monitoraggi in continuo effettuati su tutte le sorgenti di rumore. Nell ambito del modello DPSIR, l indicatore è classificabile come indicatore di risposta. UNITÀ di MISURA Numero (n), ore (h). FONTE dei DATI I dati presentati sono stati elaborati dalla Direzione Generale di ARPA Sicilia, a partire dall attività svolta dalle Strutture Territoriali ARPA Sicilia. NOTE TABELLE e FIGURE Nella tabella 3.5 vengono riportati i risultati del monitoraggio in continuo, suddivisi per Provincia, effettuati in Sicilia nel 211; di seguito viene riportato il grafico riassuntivo Figura 3.3. STATO e TREND Nell anno 211 l attività connessa al monitoraggio è diminuita rispetto agli anni precedenti. Tabella 3.5 Monitoraggio in continuo suddiviso per provincia anno 211 Fonte: Arpa Sicilia Provincia n.monitoraggi n. superamenti n. sup. lim. effettuati lim assoluto Diff AG 6 CT 2 8 EN 6 4 ME 5 3 PA 5 2 2 RG 12 1 5 SR 17 6 7 TP 3 14

Figura 3.3 Monitoraggio in continuo suddiviso per provincia anno 211 N. Monitoraggi 25 2 15 1 5 n.monitoraggi effettuati n. giorni di monitoraggio 4 35 3 25 2 15 1 5 N. totale giorni di monitoraggio Fonte: Arpa Sicilia AG CT EN ME PA RG SR TP 15

Radiazioni non ionizzanti Nel paragrafo dedicato alle radiazioni ionizzanti abbiamo specificato il significato di questo termine. Analogamente, le radiazioni non ionizzanti sono radiazioni elettromagnetiche a frequenze più basse delle frequenze delle radiazioni ionizzanti e-pertanto- non hanno energia sufficiente a produrre ionizzazione. Rientrano in tale tipologia le onde radio ( campi elettromagnetici ad alta frequenza : telecomunicazioni, telefonia cellulare, radar) e i campi elettromagnetici a bassa frequenza (es.: elettrodotti). Il monitoraggio e il controllo dei livelli di campo elettromagnetico nel corso degli anni è andato di pari passo con gli studi sugli eventuali effetti sulla salute. Nel 1996 l OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha avviato il Progetto Internazionale Campi Elettromagnetici per la valutazione di eventuali effetti sulla salute indotti da questo tipo di campi. Diversi studi sono stati condotti ipotizzando possibili correlazioni tra esposizione ai campi elettromagnetici generati da impianti a bassa frequenza e leucemia infantile cosa che ha portato la IARC a dare la classificazione nel Gruppo 2B ( possibili cancerogeni ) per i campi a bassissima frequenza. Fino al maggio 211 i campi ad alta frequenza (radiofrequenze, microonde, telefonia cellulare) non avevano alcuna classificazione da parte della IARC. Nel maggio 211, la IARC ha classificato anche i campi elettromagnetici a radiofrequenza come possibili cancerogeni per gli esseri umani (Gruppo 2B), basandosi sui risultati di studi che riportano un incremento del rischio di glioma, un tipo di cancro maligno al cervello, associato all uso dei telefoni senza fili (in questo ambito rientrano sia i telefonini cellulari sia i comuni cordless domestici). Si rileva che nell anno 211 l Arpa Sicilia ha effettuati 15 monitoraggi in continuo dei campi elettromagnetici generati da radiofrequenze in tutto il territorio regionale e sono stati rilevati 33 superamenti del limite di esposizione negli ambienti di vita. 16

INDICATORE MONITORAGGIO IN CONTINUO DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DA SORGENTI DI RADIOFREQUENZE (NUMERO SITI MISURATI, NUMERO ORE DI MONITORAGGIO, NUMERO SUPERAMENTI) SCOPO Quantifica l'impatto dell'inquinamento da rumore, tramite l'attività di monitoraggio in continuo, prevalentemente nei siti ove sono presenti gli impianti di radiotelecomunicazione. DESCRIZIONE L indicatore descrive l attività di monitoraggio svolta dalle Strutture Territoriali sulle sorgenti di campi elettromagnetici a RF. Nell ambito del modello DPSIR, l indicatore è classificabile come indicatore di risposta. UNITÀ di MISURA Numero (n). FONTE dei DATI I dati presentati sono stati elaborati dalla Direzione Generale di ARPA Sicilia, sull attività svolta dalle Strutture Territoriali ARPA Sicilia. NOTE TABELLE e FIGURE Nella tabella 3.6 e in figura 3.4 vengono riportati i risultati del monitoraggio in continuo, per impianti RF suddivisi per Provincia effettuati nel 211. STATO e TREND In tabella 3.6 si rappresentano i risultati del monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici RF, con indicazione del numero di ore totali di monitoraggio per ciascuna provincia. Tabella 3.6 - Risultati del monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici RF per ciascuna provincia. Anno 211. Provinci a n.monitoraggi effettuati n. superamenti 6 V/m superamenti 2 n. totale giorni monit. AG 14 258 CT 21 1 621 EN 68 32 (*) 13 ME 14 329 PA 11 162 RG 5 851 SR 11 144 TP 6 113 Fonte: Arpa Sicilia (*) Al momento della stesura del presente documento, i siti di Enna presso i quali sono stati riscontrati i numerosi superamenti indicati, sono stati già oggetto di attenzione da parte dell Asssessorato Territorio e Ambiente e su di essi è stato avviato il Piano di risanamento, approvato con Decreto del Dirigente Generale n. 492 del 27 settembre 212. Di seguito il collegamento presso il quale è possibile scaricare i documenti relativi http://www.artasicilia.eu/old_site/web/news/montesalvo/piano%2di%2risanamento%2enna%2montesalvo.pdf 17

Figura 3.4 - Risultati del monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici RF per ciascuna provincia. Anno 211. N. Monitoraggi -- N. superamenti 8 7 6 5 4 3 2 1 n.monitoraggi effettuati n. superamenti 6 V/m n. totale giorni monit. 18 16 14 12 1 8 6 4 2 N. totale giorni di monitoraggio Fonte: Arpa Sicilia AG CT EN ME PA RG SR TP 18

INDICATORE MONITORAGGIO IN CONTINUO DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI ELF (ORE, NUMERO MISURE, SITI MISURATI, NUMERO SUPERAMENTI) SCOPO Quantifica l'impatto dell'inquinamento da rumore, tramite l'attività di monitoraggio in continuo, prevalentemente nei siti ove sono presenti gli impianti di linee elettriche e cabine di trasformazione DESCRIZIONE L indicatore descrive l attività di monitoraggio svolta dalle Strutture Territoriali sulle sorgenti di campi elettromagnetici a frequenza estremamente bassa (la sigla ELF Extremely low frequency (ovvero frequenze estremamente basse ) identifica -in pratica- le linee elettriche e le cabine di trasformazione. Nell ambito del modello DPSIR, l indicatore è classificabile come indicatore di risposta. UNITÀ di MISURA Numero (n). FONTE dei DATI I dati presentati sono stati elaborati dalla Direzione Generale di ARPA Sicilia, sull attività svolta dalle Strutture Territoriali ARPA Sicilia. NOTE TABELLE e FIGURE Nella tabella 3.7 e la figura 3.5 vengono riportati i risultati del monitoraggio in continuo, per impianti RF suddivisi per Provincia effettuati nel 211. STATO e TREND In tabella 3.7 si rappresentano i dati relativi alle attività di monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici ELF. 19

Tabella 3.7 Attività di monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici ELF anno 211 n. superamenti limite di esposiz_1_ mict n. superamenti limite di esposiz_5 kv_m n.monitoraggi Provincia effettuati n. totale giorni monit. AG. CT. EN 2 14.2 ME 5 68. PA 3 51. RG 7 27. SR 1 75.3 TP. Fonte: Arpa Sicilia Figura 3.5 Attività di monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici ELF anno 211 N. Monitoraggi -- N. superamenti 12 1 8 6 4 2 n.monitoraggi effettuati n. superamenti n. totale giorni monit. 6. 5. 4. 3. 2. 1. N. totale giorni di monitoraggio Fonte: Arpa Sicilia AG CT EN ME PA RG SR TP. 2