Canon Eos 5D MK II: tanta risoluzione poco rumore

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Prova sul campo Canon Eos 5D MK II: tanta risoluzione poco rumore La nuova Canon Full Frame Eos 5D Mark II rinnova ampiamente la precedente Eos 5D: sensore da 21 Mpxl, modalità video in alta definizione, sensibilità fino a 25.600 ISO, processore Digic 4 e Live View. Diciamo la verità, la Eos 5D MK II è stata probabilmente una delle reflex digitali più attese di Canon: stravolgendo il ciclo di ricambio di circa 18 mesi delle reflex amatoriali e superando anche quello delle professionali Serie 1, che solo in rari casi si sono avvicinate ai tre anni di vita, la nuova reflex sostituisce l apprezzata Eos 5D che in tre anni e un mese di onorato servizio ha visto il suo prezzo calare progressivamente tanto da diventare una delle macchine più interessanti sul mercato, soprattutto in considerazione del sensore Full Frame che la equipaggia. Tuttavia tre anni sulle spalle si fanno sentire e i suoi componenti, sebbene all epoca dell introduzione fossero l ul- 22

Il dorso della 5D Mark II non è cambiato poi molto. Tra le novità il display da 3 e 922.000 punti, il pulsante AF-ON e l altoparlante per la riproduzione audio dei filmati. La ghiera dei modi guadagna le due memorie personalizzate C2 e C3 e la modalità Creative Auto CA, che permette di regolare l esposizione in un modo più istintivo. timo grido, oggi fanno quasi sorridere quanto a prestazioni. Ed oggi Canon ha dotato la nuova MK II di molte delle ultime tecnologie disponibili. Il design La Eos 5D MK II è passata attraverso lo stesso restyling occorso ai modelli Serie 1 nel passaggio dalle versioni MK II alle III e sfoggia un corpo quasi interamente realizzato in lega di magnesio con guarnizioni per migliorare la resistenza a polvere ed acqua e dalle dimensioni contenute in 152x114x75mm per 810 grammi di peso. Il frontale ospita i tre fori del microfono per l audio nei filmati, il pulsante di rilascio dell ottica e il simulatore del diaframma mentre a sinistra, tra bocchettone ed impugnatura, si scorgono la spia per la segnalazione dell autoscatto ed il ricevitore del telecomando ad infrarossi. L impugnatura ospita il pulsante di scatto, la ghiera di comando anteriore e, alla base, l apertura per il cavo dell adattatore da rete elettrica. La calotta sfoggia il nuovo design del pentaprisma, più spigoloso e decisamente più leggero e moderno, ma non stravolge l impostazione del modello precedente: a sinistra troviamo la ghiera dei modi di ripresa con due memorie aggiuntive e la funzione CA (Creative Auto), già vista sulla Eos 50D, e sulla destra il pannello LCD di stato con i pulsanti per la regolazione combinata della modalità di lettura esposimetrica / bilanciamento del bianco, tipo di messa a fuoco / cadenza di ripresa, sensibilità ISO / staratura intenzionale dell esposizione a luce flash e, più piccolo, il pulsante per la retro-illuminazione a luce ambra del pannello. Il mirino ha una copertura del 98%, ingrandimento di 0,71x, estrazione pupillare di circa 21mm e schermo di messa a fuoco intercambiabile; alla sua destra troviamo la ghiera per la regolazione diottrica. Alla sinistra dell oculare, il pulsante dedicato all attivazione della funzione Live View che può essere impostata anche per la registrazione di filmati in formato Full HD con audio, registrato dal microfono frontale e riprodotto dal piccolo ma potente altoparlante alla destra del mirino. Sopra al pentaprisma vi è la slitta per accessori compatibile con il sistema flash E-TTL II. Sarà per gli 8mm in più della Eos 5D MK II rispetto alla più piccola Eos 50D, ma sul dorso la nuova reflex mantiene la vecchia disposizione dei pulsanti alla sinistra del pannello LCD, certamente più funzionale. Il pannello è naturalmente dell ultima generazione, con diagonale da 3, risoluzione VGA da 922.000 punti e tre strati di trattamento antiriflessi. Alla sua destra, dall alto verso il basso, troviamo il funzionale joystick per navigare nei menù, la ghiera Quick Control con pulsante centrale di conferma Set e l interruttore di accensione a tre stati, che consente di accendere la macchina senza attivare la ghiera Quick Control per evitare cambi di impostazione involontari. Alla destra della ghiera, ben visibile, il led di stato della scheda di memoria, mentre sotto al display LCD, verso l angolo destro, il sensore di rilevazione della luminosità ambientale (unico nel mondo reflex) consente il controllo automatico della luminosità del pannello LCD. Anche l interfaccia grafica ha subito un aggiornamento, con ombre e sfumature ad effetto 3D. Infine, nell angolo superiore destro, troviamo il pulsante AF-ON, quello di blocco dell esposizione e quello di selezione del punto di messa a fuoco, che in modalità playback consentono la funzione di zoom sulle immagini. Il fianco sinistro raccoglie tutte le connessioni, ovvero presa PC, scatto remoto, ingresso per il microfono esterno, uscita video classica, presa USB 2 ed uscita video HDMI. Il fianco destro ospita il vano per la scheda di memoria CF, mentre sul fondello 23

Controluce: l esposimetro della Eos 5D Mark II non si lascia ingannare dal sole in campo e fornisce un esposizione corretta. non restano che la filettatura per il treppiede, i contatti per l impugnatura opzionale BG-E6 o l impugnatura wireless WFT-E4 e la batteria agli ioni di Litio LP-E6 di nuova concezione, che pur avendo dimensioni simili offre il 30% di energia in più, informazioni precise sulla carica rimanente, gli scatti effettuati e la salute degli elementi; dispone anche di un codice identificativo che viene registrato nella memoria della macchina la quale può così tenere traccia di tutti gli accumulatori utilizzati e del loro stato di carica e di salute. Le prestazioni Il sensore, di nuovo progetto anche se di risoluzione pari a quello della 1Ds MK III, è un CMOS da 21 Mpxl dotato di fotodiodi da 6,4µm 2 con microlenti ad alta efficienza (tuttavia non gapless come sulla 50D) e sensibilità equivalente compresa tra 100 ISO e 6400 ISO. La funzione di espansione della sensibilità porta questi valori ad un minimo di 50 ISO e ad un massimo di 25.600 ISO grazie all ottimizzazione degli elementi sensibili che assicura un rapporto segnale/rumore favorevole. Il sensore è protetto contro la polvere dal sistema Eos Integrated Cleaning System in versione Full Frame. I dati in uscita dai convertitori A/D a 14 bit vengono elaborati dal processore d immagine Digic 4, lo stesso che equipaggia tutti i modelli Canon più recenti e che nella ammiraglia è addirittura in configurazione multiprocessore. La Eos 5D MK II ha quindi una raffica dichiarata pari a 3,9 fps per 13 fotogrammi Raw o fino a 78 Jpeg Large/Fine (14 Raw e illimitati Jpeg con schede UDMA), grazie anche all otturatore progettato per 150.000 cicli di attivazione con tempo di sincronizzazione a 1/200s. Tra i formati di registrazione compaiono i Raw in miniatura sraw1 da 9,9 Mpxl e sraw2 da 5,2 Mpxl: attenzione, non si tratta della funzione crop utilizzata da altre reflex, infatti l angolo di campo rimane invariato nei tre file, semplicemente si avrà una risoluzione differente a seconda del formato prescelto, esattamente come avviene per il formato Jpeg e le dimensioni L (21 Mpxl), M (11 Mpxl) e S (5,2 Mpxl). Parte integrante del processore Digic 4, i Picture Style offrono numerose possibilità d intervento su parametri d immagine quali Nitidezza, Contrasto, Saturazione e Tono, mentre la riduzione del rumore è distinta per le pose lunghe (con la funzione C.Fn II - 1) dove può essere abilitata o meno come sottrazione del dark frame, e per le alte sensibilità (con la funzione C.Fn II - 2) dove può essere regolata su quattro livelli da Disattivato a Elevata. Grazie alla potenza di elaborazione del Digic 4, Canon ha potuto dotare 24

Ottimizzazione della luce: la funzione Ottimizzazione automatica della luce porta a risultati imprevedibili e all aumento di rumore nelle ombre, come per altro nelle soluzioni simili adottate dai concorrenti. L effetto però è assicurato. la Eos 5D MK II di funzioni piuttosto interessanti quali la correzione della vignettatura basata sui dati specifici degli obiettivi Canon presenti nella memoria della macchina, la funzione C.Fn II - 3 Priorità tonalità chiare per attivare una routine di protezione sulle alte luci capace di far guadagnare fino ad 1 stop sulle aree più luminose nelle scene più contrastate e la funzione C.Fn II - 4 Ottimizzazione automatica della luce che, applicando una curva di conversione ad hoc, schiarisce le ombre senza intaccare le alte luci. Non mancano naturalmente funzioni ormai date per scontate come il Live View, che in questa configurazione offre il riconoscimento dei volti, l ingrandimento fino a 10x per la messa a fuoco manuale e la messa a fuoco a contrasto, la regolazione fine della messa a fuoco per 20 obiettivi differenti. In tema di AF, la Eos 5D MK II monta un modulo a nove punti attivi più sei nascosti di supporto abilitabili a piacere, con il centrale a croce e campo di utilizzo compreso tra -0,5 EV e 18 EV. L esposimetro offre quattro modalità di funzionamento, la Valutativa su 35 zone legata al punto di messa a fuoco attivo, la Parziale su un 8% del fotogramma, la Spot su una zona centrale equivalente a 3,5% e la Media pesata al centro, con possibilità di staratura intenzionale di + /- 2 EV e bracketing che, combinato alla staratura intenzionale, può arrivare a + / - 4 EV. Anche la Eos 5D MK II entra nel mondo delle reflex con capacità video offrendo la registrazione di filmati Full HD 1080p H.264 a 30 fps per un massimo di 30 minuti o 4GB. La prova Non è la più compatta Full Frame del mercato, ma la nuova Eos 5D MK II sfoggia un ergonomia invidiabile, sebbene la larga impugnatura non si adatti alla perfezione a mani di medie dimensioni: i comandi più importanti sono tutti facilmente raggiungibili, mentre le funzioni usate meno frequentemente sono state assegnate ai pulsanti più lontani. Ciò non stupirà comunque gli utenti Canon in quanto non vi è nessuno stravolgimento rispetto alla classica disposizione dei comandi delle reflex della casa, una disposizione che è piuttosto differente rispetto alle soluzioni delle due concorrenti (Sony A900 e Nikon D700), più ricche di ghiere dedicate che evitano l uso di combinazioni di tasti e ghiere. La novità rispetto al modello precedente è la comparsa sulla 25

Priorità toni chiari: la funzione Priorità tonalità chiare applica una curva particolare che consente un recupero di circa 2/3 di stop. Nel caso specifico i due Raw hanno la stessa esposizione, segno che è stata applicata solo una curva software, senza variazione dell esposizione (tramite sensibilità o coppia tempo/diaframma differente). Eos 5D MK II del tasto AF-ON. Il pannello LCD è invece una vera e propria sorpresa: saranno i tre strati antiriflesso sotto a quello anti-sporco al fluoro (peraltro non molto più efficace rispetto ai modelli precedenti), sarà il sensore di rilevazione della luce ambiente, ma è difficile trovare eguali nell attuale produzione quando si usa la macchina sotto la luce diretta del sole. Se non fosse per le ditate che affliggono immancabilmente gli schermi delle nostre povere macchine, la visione in esterni sarebbe pressoché perfetta. L unica nota stonata per una macchina di questo livello riguarda il pulsante di attivazione della funzione Live View: se da una parte è più pratico rispetto a ghiere provviste di blocchi di sicurezza o pulsanti multi-funzione, Canon ha associato a questo pulsante la stampa diretta dalla macchina. Non riusciamo a capire perché Canon si ostini a proporre questa opzione anche sulle reflex semi-professionali e professionali. Personalmente avrei preferito vedere associato questo pulsante alla più utile funzione di protezione delle immagini, o piuttosto alla funzione Istogramma. Il mirino, ampio, luminoso e di tonalità neutra, rivela una leggera preferenza ai lati superiore e sinistro che mostrano qualche dettaglio in più; si tratta ovviamente di inezie, con discrepanze inferiori a 1%. La copertura del mirino è del 98%, che tra l altro colloca la Eos 5D MK II al secondo posto nella classifica delle Full Frame della sua categoria. A proposito di Full Frame è naturale pensare al problema della polvere sul sensore, ed in effetti dovendo cambiare più volte l ottica non nascondo di averla temuta anch io. In realtà dopo oltre 800 scatti effettuati sul campo, grazie al sistema di eliminazione della polvere Eos Cleaning System, la polvere sul sensore si è ridotta ad un misero puntino delle dimensioni di 2-3 pixel nonostante il mirino ne fosse pieno e addirittura una sottile fibra di tessuto si fosse depositata al centro dello schermo di messa a fuoco. Tale schermo Eg-A in dotazione è intercambiabile con gli schermi Eg-G con griglia per la composizione e Eg-S Super Precision Matte ottimizzato per gli obiettivi di apertura f/2,8 o superiore. Su di esso vengono proiettati i punti di messa a fuoco del modulo AF, purtroppo rimasto quello montato sul modello precedente: c è chi gli attribuisce una maggiore capacità di gestire il tracking rispetto al più evoluto modulo della Eos 50D (che pur avendo tutti e 9 i punti a croce manca dei 6 punti invisibili di assistenza sopra e sotto il punto centrale), ma ciò non toglie che non è il massimo della velocità. E quindi anche se la MK II può certamente inseguire un uccello in volo così come tenere a fuoco una macchina in avvicinamento frontale a 50 Km/h (grazie anche alle veloci ottiche AF come il 300mm f/4 IS), è difficile consigliare questa reflex per la fotografia sportiva. Non manca la possibilità di regolare la messa a fuoco per 20 obiettivi diversi, ma fortunatamente quelli utilizzati per la prova non ne hanno avuto bisogno. Tutt altro discorso per la vignettatura, ed infatti almeno tre degli obiettivi utilizzati hanno tratto enorme giovamento dalla funzione di correzione presente in macchina; la correzione può essere applicata anche a posteriori tramite il software in dotazione Canon Digital Photo Professional, al quale sono ricorso per le immagini riprese con il 14mm f/2,8 e il 300mm f/4 non presenti tra i 26 obiettivi già in memoria. E però possibile caricare altri dati fino ad un massimo di 40 obiettivi degli oltre 80 attualmente supportati da DPP. La gestione della Eos 5D MK II è rapida, compresa la navigazione delle immagini per la quale si può usare la Quick Control Dial. Alle velocità più elevate le immagini vengono caricate in bassa risoluzione, così come vengono mostrate per un breve istante delle versioni a bassa risoluzione quando si arriva ai massimi livelli d ingrandimento o ci si sposta tra diverse aree dell immagine. Ottima la taratura dell esposimetro che sfrutta totalmente la gamma dinamica nelle alte luci senza però pelarle, se non in condizioni estreme. La MK II non si fa ingannare nemmeno dal sole in campo, in quanto riesce a riconoscere la situazione: in tale frangente dispone di due aiutini software, le citate funzioni C.Fn II - 3 Priorità tonalità chiare e C.Fn II - 4 Ottimizzazione automatica della luce. La prima funzione permette un recupero fino a 1 stop sulle alte luci sfruttando una combinazione tra sensibilità ISO e curve, tant è che con tale funzione attiva non è possibile scattare a meno di 200 ISO, mentre la seconda 26

applica una curva per regolare luminosità e contrasto dell immagine a seconda della scena, più o meno efficace in base al livello impostato tra i quattro disponibili (disattivazione compresa). Se la Priorità tonalità chiare è ben visibile quando si scatta in condizioni critiche di forti contrasti, situazioni in cui le alte luci verrebbero inevitabilmente bruciate, l Ottimizzazione automatica della luce, come tutti gli automatismi simili dei produttori concorrenti, ha un effetto più aleatorio che non permette di prevedere l effetto sull immagine finale. Occorre poi tenere presente che entrambe le soluzioni possono causare un aumento del rumore nelle basse luci. Poco importa, la MK II offre generalmente immagini pulite. Ebbene sì, se già la Eos 1Ds MK III ci ha stupiti per l elevata pulizia d immagine, la Eos 5D MK II non è da meno: con la riduzione rumore regolata su Standard non è visibile la minima traccia di rumore fino a 200 Iso. A 400 Iso il disturbo è realmente poca cosa tanto che è difficile distinguerlo, mentre a 800 Iso la grana diventa evidente, ma solo con ingrandimenti del 100%. A 1600 Iso il livello di rumore rimane invariato, mentre a 3200 Iso, e ancora di più a 6400 Iso, la sua presenza è decisamente evidente. Le sensibilità superiori Hi1 e Hi2, pari a circa 12.800 Iso e 25.600 Iso sono piuttosto rumorose anche se la grana rimane fine e meno invasiva di quanto ci si potrebbe aspettare. E non solo il rumore è contenuto, ma è anche monocromatico fino ai 1600 Iso. Si consideri poi che non si tratta di un artificio del software, poiché anche i Raw aperti in Adobe Camera Raw, e con i parametri impostati a 0, mostrano assenza di rumore cromatico fino a 1600 Iso e anche a 3200 Iso la presenza di rumore cromatico è da cercare al microscopio. Una prestazione più Rumore: la Eos 5D MK II, nonostante l elevata densità di fotodiodi, offre livelli di rumore estremamente contenuti. In questa immagine la riduzione rumore è stata impostata su Standard, l impostazione di base scelta da Canon, ed abbiamo introdotto una pesante maschera di contrasto per evidenziare l effetto (la sezione del quadrato sotto la linea rossa). 27

Vignettatura: la funzione di riduzione della vignettatura, disponibile solo per i file Jpeg e per i Raw convertiti tramite il software Canon, è efficace. In questo esempio il 35mm f/1,4, una tra le ottiche già in memoria nella macchina. vicina a quella della D700 che a quella della A900. Naturalmente in Jpeg il prezzo che si paga è un calo del dettaglio, ma anche in questo caso, data l estrema pulizia dei file, il software di riduzione rumore non deve impegnarsi troppo e soprattutto non prima degli 800 Iso, sensibilità oltre la quale si comincia a percepire una maggiore morbidezza dei dettagli più fini. Se la differenza tra 1600 Iso e 3200 Iso non è abissale, a partire dai 6400 Iso la macchina, con il filtro su Standard, ammorbidisce decisamente l immagine; alle sensibilità fuori gamma Hi1 e Hi2 il rumore è ampiamente visibile. Delle tre impostazioni di riduzione rumore (oltre alla disattivazione totale), Bassa elimina la eventuale componente cromatica riducendo in maniera quasi impercettibile la parte di luminanza e lasciando il dettaglio praticamente invariato, Standard interviene più pesantemente sulla componente di luminanza offrendo il miglior bilanciamento tra dettaglio e pulizia d immagine, Elevata riduce eccessivamente il dettaglio ma fornisce immagini quasi prive di grana anche a 3200 Iso. Ottima la riproduzione dei colori, complice il sistema dei Picture Style che consente di dare all immagine l aspetto desiderato; si possono usare gli stili in memoria o crearne di nuovi tramite l applicazione Picture Style Editor. Infine un paio di considerazioni. La funzione di registrazione dei filmati offre la risoluzione 1080p in alta definizione ma la messa a fuoco automatica è lenta e rumorosa, tanto che conviene usare la messa a fuoco manuale. E sempre in termini di messa a fuoco, nella ripresa in Live View l autofocus a rilevazione di contrasto offre una elevata precisione, ma è di una lentezza eccessiva tanto che è utilizzabile solo nei lavori in studio o su cavalletto. Un problema che è stato sollevato nei forum in rete è quello denominato black hole o black dot, un puntino nero che apparirebbe alla destra delle sorgenti di luce puntiforme fortemente sovra-esposte su fondo scuro. Ebbene, se non fosse che dobbiamo parlarne per dovere di cronaca, pur scattando centinaia di immagini non lo abbiamo mai rilevato; l unico modo per farlo apparire è stato quello di scattare appositamente per riprodurlo in laboratorio, e solo ad ingrandimenti superiori al 200%. Dal momento comunque che il puntino nero è accentuato dalle impostazioni di conversione del Raw scelte da Canon (in Camera Raw il problema è notevolmente più contenuto), ci aspettiamo un firmware correttivo che riporti la situazione alla normalità e consenta anche ai più apprensivi di scattare in tranquillità. Il giudizio Dopo tre anni la Eos 5D MK II sostituisce egregiamente la versione precedente e, sebbene i suoi dati di targa non siano da primato, è certamente una reflex matura ed efficiente, capace di continuare la tradizione di quella Eos 5D Prezzi Eos 5D Mark II: 2.659 In kit con 24-105mm: 3.560 Distribuzione: Canon Italia, via Milano 8, 20097 San Donato Milanese (MI) Numero verde: 848.800.519 www.canon.it ormai entrata nel cuore dei canonisti. Come a suo tempo la Eos 5D non stupiva quanto a prestazioni assolute, oggi la MK II dispone di una raffica non certo esaltate e di un modulo AF datato, ma nella nostra prova sul campo ha dimostrato di saper competere con le rivali con una qualità d immagine molto elevata, caratterizzata da livelli di rumore contenuti in assoluto e ottimi in considerazione della risoluzione. Inoltre dispone di un esposimetro sul quale si può fare sempre affidamento. La Eos 5D MK II è dunque una macchina che unisce elevata risoluzione a pulizia d immagine con un equilibrio che manca alle concorrenti, che invece puntano o alla massima risoluzione o alla più elevata pulizia d immagine, ed è quindi una reflex capace di soddisfare anche il fotografo più esigente. Andrea Nivini 28