Procedure per la valutazione degli impatti ambientali delle attività bonifica dei siti nucleari e di gestione dei rifiuti radioattivi.



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Procedure per la valutazione degli impatti ambientali delle attività bonifica dei siti nucleari e di gestione dei rifiuti radioattivi. Stefano Leoni Roma, 8 maggio 2015 di

Compiti dell Osservatorio CCN Scopo dell Osservatorio CCN è approfondire gli aspetti tecnici e tecnologici, nonché le implicazioni economiche, sociali e ambientali delle attività di bonifica dei siti nucleari e di gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi. L Osservatorio CCN persegue il proprio scopo con le seguenti attività : raccogliere, elaborare e contribuire alla diffusione delle informazioni, garantendone l accessibilità agli stakeholder interessati; supportare, monitorare e garantire un corretto sviluppo di un processo strutturato di coinvolgimento degli stakeholder in materia di smantellamento dei siti nucleari, gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi e localizzazione, progettazione e realizzazione del Parco tecnologico e Deposito nazionale; esprimere osservazioni e redigere relazioni informative sulle attività di decommissioning, di bonifica dei siti nucleari, sulla gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, nonché sul recepimento delle direttive europee e sulle normative nazionali in materia.

Componenti dell Osservatorio CCN Cognome Nome Ente Leoni Stefano Presidente OSS. CCN Bartolomei Paolo Fisico Bettini Virginio Urbanista Fano Ennio Ingegnere Federico Toni Ingegnere Guida Tiziana Geologo Marsili Giovanni Dottore Pescatore Claudio Fisico Pettinao Emmanuela Ingegnere Ronchi Edo Fondazione sviluppo sostenibile Rosso Renzo Idrogeologo

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La diversa articolazione temporale riguardante l approvazione del programma, del deposito e dell avanzamento del decomissioning potrebbe costituire un fattore di criticità per l avanzamento degli interventi. Tuttavia può essere d aiuto al superamento di queste criticità seguire un modello/processo di valutazione degli impatti ambientali nel quale il coinvolgimento delle collettività locali assuma un ruolo maggiore.

In tema di gestione dei rifiuti radioattivi questo èil percorso già sviluppato in molti paesi. Uno studio dell OCSE sulle modalità di partecipazione della collettività in merito alla gestione dei rifiuti radioattivi ha rilevato come negli ultimi decenni si sia assistito a: un cambiamento delle forme di consultazione e informazione verso la costituzione di partenariati; un cambiamento del ruolo delle comunità locali da passivo ad attivo; lo sviluppo di una grande varietà di modelli amministrativi di collaborazione; un riconoscimento delle necessità e della legittimazione misure di rafforzamento del ruolo delle comunità locali; l emersione di nuove concetti di collaborazione con le strutture locali. I procedimenti di valutazione di impatto ambientale, che attribuiscono alla partecipazione un valore sostanziante la validità della determinazione finale, dovranno dunque tener conto di questa evoluzione.

In proposito occorre ricordare il decreto legislativo 152/06, che nel disciplinare i procedimenti Vas e Via ricorda come la valutazione ambientale di piani, programmi e progetti ha la finalità di assicurare che l'attività antropica sia compatibile con le condizioni per uno sviluppo sostenibile, e quindi nel rispetto della capacità rigenerativa degli ecosistemi e delle risorse, della salvaguardia della biodiversità e di un'equa distribuzione dei vantaggi connessi all'attività economica. L art. 3.quater introduce il principio del sviluppo sostenibile nel nostro ordinamento, stabilendo quanto segue: 1. Ogni attività umana giuridicamente rilevante ai sensi del presente codice deve conformarsi al principio dello sviluppo sostenibile, al fine di garantire che il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali non possa compromettere la qualità della vita e le possibilità delle generazioni future. 2 3. Data la complessità delle relazioni e delle interferenze tra natura e attività umane, il principio dello sviluppo sostenibile deve consentire di individuare un equilibrato rapporto, nell'ambito delle risorse ereditate, tra quelle da risparmiare e quelle da trasmettere, affinché nell'ambito delle dinamiche della produzione e del consumo si inserisca altresì il principio di solidarietà per salvaguardare e per migliorare la qualità dell'ambiente anche futuro. 4. La risoluzione delle questioni che involgono aspetti ambientali deve essere cercata e trovata nella prospettiva di garanzia dello sviluppo sostenibile, in modo da salvaguardare il corretto funzionamento e l'evoluzione degli ecosistemi naturali dalle modificazioni negative che possono essere prodotte dalle attività umane.

Elementi di valutazione degli impatti ambientali del progetto di Deposito nazionale

D. lgvo 31/2010 Deposito nazionale e parco tecnologico Valutazione di impatto ambientale Termine stimato della procedura di approvazione 2019/2020

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