DETERMINAZIONE. Estensore DEL PINTO GABRIELE. Responsabile del procedimento GABRIELE DEL PINTO. Responsabile dell' Area M. AJELLO

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1 REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI LEGISLATIVA E CONFERENZE DI SERVIZI DETERMINAZIONE N. G05974 del 22/04/2014 Proposta n del 18/04/2014 Oggetto: Individuazione dei Comuni in possesso dei requisiti necessari per l'esercizio della funzione delegata in materia di autorizzazione paesaggistica - artt. 146 e 159 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Proponente: Estensore DEL PINTO GABRIELE Responsabile del procedimento GABRIELE DEL PINTO Responsabile dell' Area M. AJELLO Direttore Regionale M. MANETTI Protocollo Invio Firma di Concerto Pagina 1 / 10 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

2 Oggetto: Individuazione dei Comuni in possesso dei requisiti necessari per l esercizio della funzione delegata in materia di autorizzazione paesaggistica artt. 146 e 159 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI VISTA la l.r. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni; VISTO il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale n 6 settembre 2002, n. 1; VISTA la legge regionale 6 agosto 1999, n. 14, Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo ; VISTA la legge regionale 19 dicembre 1995, n. 59, Subdelega ai comuni di funzioni amministrative in materia di tutela ambientale e modifiche alle leggi regionali 16 marzo 1982, n. 13 e 3 gennaio 1986, n. 1 con cui è stato conferito ai Comuni dotati di strumento urbanistico generale vigente l'esercizio delle funzioni relative alle autorizzazioni in materia di paesaggio per gli interventi specificati nell art. 1; VISTA la legge regionale 22 giugno 2012, n. 8 Conferimento di funzioni amministrative ai comuni in materia di paesaggio ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della L. 6 luglio 2002, n. 137). Modifiche alla legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 (Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locali per la realizzazione del decentramento amministrativo). Abrogazione della legge regionale 16 marzo 1982, n. 13 (Disposizioni urgenti per l'applicazione nella Regione Lazio della legge 29 giugno 1939, n. 1497, in materia di protezione delle bellezze naturali), degli articoli 1,2,3,4, 5 e 8 della legge regionale 19 dicembre 1995, n. 59 (Subdelega ai comuni di funzioni amministrative in materia di tutela ambientale e modifiche delle leggi regionali 16 marzo 1982, n. 13 e 3 gennaio 1986, n. 1) e dei commi 6,7 e 8 dell'articolo 9 della legge regionale 6 luglio 1998, n. 24 (Pianificazione paesistica e tutela dei beni e delle aree sottoposti a vincolo paesistico) ; VISTA la legge regionale 6 ottobre 1997, n. 29, Norme in materia di aree naturali protette regionali ; VISTO il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, ai sensi dell art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137, (di seguito denominato Codice ), e successive modificazioni; VISTO in particolare l articolo 146 del Codice, con cui il legislatore nazionale ha modificato la distribuzione delle funzioni concernente l autorizzazione in materia di paesaggio ed il relativo procedimento, disponendo, al comma 6, che la Regione può delegarne l esercizio a Province, a forme associative e di cooperazione fra Enti locali come definite dalle vigenti disposizioni sull ordinamento degli Enti locali, ovvero a Comuni, purché gli Enti destinatari della delega dispongano di strutture in grado di assicurare un adeguato livello di competenze tecnicoscientifiche nonché di garantire la differenziazione tra attività di tutela paesaggistica ed esercizio di funzioni amministrative in materia urbanistico-edilizia; VISTO altresì l art. 159 del Codice, concernente la disciplina e la durata del regime transitorio, che dispone che il mancato adempimento da parte delle Regioni della verifica dei requisiti in capo agli enti delegati determina la decadenza delle deleghe in essere; VISTA la Deliberazione della giunta regionale 4 dicembre 2008, n. 886, avente ad oggetto: Determinazione in merito alla modifica della l.r. 19 dicembre 1995, n. 59, e alla verifica della sussistenza, negli Enti delegati all esercizio di funzioni in materia paesaggistica, dei requisiti di Pagina 2 / 10

3 differenziazione e di competenza tecnico-scientifica previsti negli artt. 146, comma 6, e 159, comma 1, del d.lgs. n. 42/2004 ; VISTA la Deliberazione della Giunta regionale 15 maggio 2009 n. 338, con cui è stata modificata la precedente deliberazione n. 886/2008; VISTI i requisiti di competenze tecnico-scientifiche e di differenziazione fra attività di tutela paesaggistica ed esercizio di funzioni amministrative in materia urbanistico-edilizia, previsti nel Codice e specificati nelle Deliberazioni di Giunta regionale suindicate; VISTE le note inviate a tutti i Comuni del Lazio con cui gli enti delegati sono stati informati circa gli adempimenti da espletare per mantenere la funzione delegata; VISTI gli esiti delle verifiche effettuate dalla Regione Lazio in merito alla sussistenza dei requisiti in capo agli enti delegati; VISTE le proprie determinazioni n. B6832 del 28 dicembre 2009, n. B0684 del 12 febbraio 1020, n. B2190 del 19 aprile 2010, n. B2799 del 28 maggio 2010, n. B3393 del 15 luglio 2010, n. B3770 del 24 agosto 2010, n. B4373 del 4 ottobre 2010, n. A0657 del 2 febbraio 2011, n. A2942 del 7 aprile 2011, n. A8228 del 5 agosto 2011, n. A9739 del 13 ottobre 2011, n. A02588 del 2 aprile 2012, n. A07065 del 10 luglio 2012, n. A12742 del 13 dicembre 2012, n. A03464 del 21 maggio 2013, n. A06336 del 5 agosto 2013 e n. G04084 del 10 dicembre 2013, con cui è stata effettuata la ricognizione dei Comuni che possono esercitare le funzioni amministrative delegate, in quanto sono risultati in possesso dei requisiti necessari ad assicurare un adeguato livello di competenze tecnicoscientifiche nonché a garantire la differenziazione tra attività di tutela paesaggistica ed esercizio di funzioni amministrative in materia urbanistico-edilizia; CONSIDERATO che le predette determinazioni prevedono l emanazione di successivi provvedimenti integrativi; CONSIDERATO che quattro Comuni hanno comunicato di aver completato il processo di adeguamento dopo l emanazione della determinazione n. G04084 del 10 dicembre 2013; CONSIDERATO che la Regione Lazio ha verificato che, di questi, tre Comuni sono in possesso dei necessari requisiti di competenze tecnico-scientifiche e di differenziazione delle funzioni; RITENUTO, pertanto, di dover procedere ad una nuova individuazione dei Comuni che risultano in possesso dei requisiti necessari per l esercizio delle funzioni amministrative delegate; DETERMINA 1. I Comuni di seguito specificati, in esito alla verifica effettuata, possono riprendere ad esercitare le funzioni delegate con le leggi regionali nn. 59/95 e 8/12 dalla data della presente determinazione, nell ambito del nuovo procedimento per il rilascio dell autorizzazione paesaggistica previsto dall art. 146 del Codice. RM ARSOLI 1. RI BORBONA 2. RI LABRO I Comuni non compresi nel presente provvedimento e nelle precedenti determinazioni n. B6832/2009, B0684/2010, B2190/2010, B2799/2010, B3393/2010, B3770/2010, B4373/2010, Pagina 3 / 10

4 A0657/2011, A2942/2011, A8228/2011, A9739/2011, A02588/2012, A07065/2012, A12742/2012, A03464/2013, A06336/2013 e G04084/2013 non possono esercitare le funzioni delegate, in quanto non sono in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa. Pertanto, le funzioni in materia di autorizzazioni paesaggistiche verranno esercitate dalla Regione fino a quanto i Comuni stessi non avranno adeguato la propria struttura organizzativa. 4. Con successivi provvedimenti si integrerà l elenco dei Comuni che avranno completato il processo di adeguamento, i quali torneranno ad esercitare le funzioni delegate. 5. Restano fermi i limiti generali concernenti l esercizio della funzione in materia paesaggistica risultanti dalla normativa vigente. In particolare, ai sensi dell art. 1, comma 1, della l.r. 59/95, e dall art.1, comma 1, l.r. 8/12, la delega riguarda i soli Comuni dotati di strumento urbanistico generale vigente, ossia approvato. 6. L esercizio delle funzioni paesaggistiche delegate, da parte dei Comuni individuati nei provvedimenti ricognitivi regionali, è subordinato al mantenimento dei requisiti di differenziazione delle funzioni paesaggistiche ed urbanistiche e di adeguata competenza tecnico-scientifica. La perdita dei requisiti stessi determina il venir meno della delega. I Comuni sono pertanto tenuti a comunicare alla Regione Lazio, Direzione Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti ogni variazione del proprio assetto organizzativo che determini la perdita dei requisiti indispensabili per l esercizio delle funzioni delegate ivi comprese variazioni o il decadere delle commissioni locali per il paesaggio eventualmente costituite ai sensi dell art. 2 della legge regionale 22 giugno 2012, n La delega si riferisce alle autorizzazioni paesaggistiche rilasciate ai sensi dell art. 146 del D.Lgs. 42/04. Resta ferma la competenza dei Comuni, compresi quelli non inseriti nell elenco di cui sopra e che non sono in possesso dei requisiti di competenza tecnico-scientifica e di differenziazione delle funzioni necessarie al rilascio in delega dell autorizzazione paesaggistica, ad esprimere comunque il parere paesaggistico in sanatoria di cui all articolo 32 della L. 47/85, come anche riportato dalla Circolare Regionale del 29 novembre 2010, Prot. n Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla comunicazione, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi). La presente determinazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. IL DIRETTORE Arch. Manuela Manetti Per comodità di consultazione, si riporta l elenco dei Comuni individuati per esercitare le funzioni delegate in materia paesaggistica: PROV. COMUNE N. FR ACUTO 1. FR ALATRI 2. FR ALVITO 3. FR AMASENO 4. FR ARCE 5. FR ASCREA 6. Pagina 4 / 10

5 Pagina 5 / 10 FR BOVILLE ERNICA 7. FR BROCCOSTELLA 8. FR CASPERIA 9. FR CASSINO 10. FR CASTELLIRI 11. FR CASTROCIELO 12. FR CASTRO DEI VOLSCI 13. FR CECCANO 14. FR CEPRANO 15. FR COLLEPARDO 16. FR COLLESANMAGNO 17. FR COLFELICE 18. FR FALVATERRA 19. FR FERENTINO 20. FR FONTANA LIRI 21. FR FONTECHIARI 22. FR FROSINONE 23. FR ISOLA DEL LIRI 24. FR MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO 25. FR MOROLO 26. FR PESCOSOLIDO 27. FR PICO 28. FR PIGLIO 29. FR PONTECORVO 30. FR POSTA FIBRENO 31. FR ROCCASECCA 32. FR SANT ELIA FIUMERAPIDO 33. FR SERRONE 34. FR SORA 35. FR TORRICE 36. FR VEROLI 37. LT APRILIA 38. LT BASSIANO 39. LT CAMPO DI MELE 40. LT CISTERNA DI LATINA 41. LT CORI 42. LT FONDI 43. LT FORMIA 44. LT GAETA* 45. LT ITRI 46. LT LATINA 47.

6 Pagina 6 / 10 LT MAENZA 48. LT MINTURNO 49. LT MONTE SAN BIAGIO 50. LT NORMA 51. LT PONTINIA 52. LT PONZA 53. LT PRIVERNO 54. LT ROCCA GORGA 55. LT SABAUDIA 56. LT SAN FELICE CIRCEO 57. LT SERMONETA 58. LT SEZZE 59. LT SONNINO 60. LT SPERLONGA 61. LT TERRACINA * 62. RI AMATRICE 63. RI ACCUMOLI 64. RI ANTRODOCO 65. RI BELMONTE IN SABINA 66. RI BORGO VELINO 67. RI CANTALICE 68. RI CASTEL DI TORA 69. RI CASTEL SANT ANGELO 70. RI CASTELNUOVO DI FARFA 71. RI CITTADUCALE 72. RI CITTAREALE 73. RI COLLE DI TORA 74. RI COLLI SUL VELINO 75. RI CONCERVIANO 76. RI CONTIGLIANO 77. RI COTTANELLO 78. RI FARA IN SABINA 79. RI FIAMIGNANO 80. RI FORANO 81. RI FRASSO SABINO 82. RI GRECCIO 83. RI LEONESSA 84. RI LONGONE SABINO 85. RI MAGLANO IN SABINA 86. RI MARCETELLI 87. RI MICIGLIANO 88.

7 Pagina 7 / 10 RI MONTE S.GIOV. IN SABINA 89. RI MONTELEONE SABINO 90. RI MONTOPOLI IN SABINA 91. RI MORRO REATINO 92. RI PAGANICO SABINO 93. RI PESCOROCCHIANO 94. RI PETRELLA SALTO 95. RI POGGIO BUSTONE 96. RI POGGIO CATINO 97. RI POGGIO MOIANO 98. RI POGGIO MIRTETO 99. RI POGGIO SAN LORENZO 100. RI POSTA 101. RI RIETI 102. RI RIVODUTRI 103. RI ROCCANTICA 104. RI ROCCA SINIBALDA 105. RI SCANDRIGLIA 106. RI STIMIGLIANO 107. RI TARANO 108. RI TORRICELLA 109. RI VACONE 110. RM ALLUMIERE 111. RM ANGUILLARA SABAZIA 112. RM ALBANO LAZIALE 113. RM ANZIO 114. RM ARDEA 115. RM ARICCIA 116. RM ARTENA 117. RM BRACCIANO * 118. RM CAMPAGNANO DI ROMA 119. RM CAPENA 120. RM CANALE MONTERANO 121. RM CARPINETO ROMANO 122. RM CASTEL MADAMA 123. RM CASTELNUOVO DI PORTO * 124. RM CASTEL SAN PIETRO ROMANO 125. RM CERVETERI 126. RM CIAMPINO 127. RM CIVITAVECCHIA 128. RM CIVITELLA SAN PAOLO 129.

8 Pagina 8 / 10 RM COLLEFERRO 130. RM COLONNA 131. RM FIANO ROMANO 132. RM FILACCIANO 133. RM FIUMICINO 134. RM FORMELLO 135. RM FRASCATI 136. RM GENAZZANO 137. RM GENZANO DI ROMA 138. RM GROTTAFERRATA 139. RM GUIDONIA 140. RM LADISPOLI 141. RM LANUVIO * 142. RM LARIANO 143. RM LICENZA 144. RM MAGLIANO ROMANO 145. RM MANDELA 146. RM MANZIANA 147. RM MARCELLINA * 148. RM MARINO 149. RM MAZZANO ROMANO 150. RM MONTECOMPATRI 151. RM MONTEFLAVIO 152. RM MONTELIBRETTI 153. RM MONTE PORZIO CATONE 154. RM MONTE ROMANO 155. RM MONTEROTONDO 156. RM MORICONE 157. RM MORLUPO 158. RM NAZZANO 159. RM NEMI 160. RM NETTUNO 161. RM PALESTRINA* 162. RM PALOMBARA SABINA 163. RM PERCILE 164. RM PISONIANO 165. RM POLI 166. RM PONZANO ROMANO 167. RM RIANO 168. RM RIGNANO FLAMINIO 169. RM RIOFREDDO 170.

9 Pagina 9 / 10 RM ROCCA DI CAVE 171. RM ROCCA DI PAPA 172. RM ROCCA PRIORA 173. RM ROMA 174. RM ROVIANO 175. RM SACROFANO 176. RM SAN CESAREO 177. RM SAN POLO DEI CAVALIERI * 178. RM SANT ANGELO ROMANO 179. RM SANTA MARINELLA 180. RM SANT ORESTE 181. RM SEGNI 182. RM TIVOLI 183. RM TOLFA 184. RM TORRITA TIBERINA 185. RM TREVIGNANO ROMANO 186. RM VALLINFREDA 187. RM VELLETRI 188. RM VICOVARO 189. RM ZAGAROLO 190. VT ACQUAPENDENTE 191. VT ARLENA DI CASTRO 192. VT BAGNOREGIO 193. VT BASSANO ROMANO * 194. VT BASSANO IN TEVERINA 195. VT BOLSENA 196. VT BOMARZO 197. VT CALCATA 198. VT CANEPINA 199. VT CANINO 200. VT CAPODIMONTE 201. VT CAPRANICA * 202. VT CAPRAROLA 203. VT CARBOGNANO 204. VT CASTEL SANT ELIA 205. VT CASTIGLIONE IN TEVERINA 206. VT CELLENO 207. VT CIVITA CASTELLANA 208. VT CIVITELLA D AGLIANO 209. VT FALERIA 210. VT GALLESE 211.

10 VT GRADOLI 212. VT GROTTE DI CASTRO 213. VT ISCHIA DI CASTRO 214. VT LUBRIANO 215. VT MARTA 216. VT MONTALTO DI CASTRO 217. VT MONTEFIASCONE 218. VT NEPI 219. VT ORIOLO ROMANO 220. VT ORTE 221. VT PROCENO 222. VT RONCIGLIONE 223. VT SAN LORENZO NUOVO 224. VT SORIANO NEL CIMINO 225. VT SUTRI 226. VT TARQUINIA 227. VT TUSCANIA 228. VT VALENTANO 229. VT VALLERANO 230. VT VASANELLO 231. VT VILLA S.GIOV. IN TUSCIA 232. VT VETRALLA 233. VT VIGNANELLO 234. VT VITERBO 235. VT VITORCHIANO 236. *Comuni già delegati ad esercitate le funzioni autorizzatorie in materia paesaggistica che hanno istituito la commissione locale per il paesaggio ai sensi dell art.2 della legge regionale 22 giugno 2012, n.8 Pagina 10 / 10

11 REGIONE LAZIO Direzione Regionale: LAVORO Area: DETERMINAZIONE N. G05883 del 17/04/2014 Proposta n del 15/04/2014 Oggetto: Deliberazione della Giunta regionale 18 luglio 2013 n. 199 "Attuazione dell'accordo adottato dalla Conferenza fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 24 gennaio 2013, in applicazione dell'art. 1 co. 34, legge 28 giugno 2012, n. 92 in ordine alla regolamentazione dei tirocini. Revoca DGR n. 151 del 13 marzo 2009". Approvazione della schema di protocollo d'intesa con gli organi di vigilanza preposti Proponente: Estensore COLUCCI MARINELLA Responsabile del procedimento MARINELLA COLUCCI Responsabile dell' Area Direttore Regionale M. NOCCIOLI Protocollo Invio Firma di Concerto Pagina 1 / 3 Richiesta di pubblicazione sul BUR: NO

12 OGGETTO: Deliberazione della Giunta regionale 18 luglio 2013 n. 199 Attuazione dell Accordo adottato dalla Conferenza fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 24 gennaio 2013, in applicazione dell art. 1 co. 34, legge 28 giugno 2012, n. 92 in ordine alla regolamentazione dei tirocini. Revoca DGR n. 151 del 13 marzo Approvazione della schema di protocollo d intesa con gli organi di vigilanza preposti. VISTI IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE LAVORO - la Costituzione e in particolare l art. 117; - lo Statuto della Regione Lazio; - il decreto legislativo 24 aprile 2004, n. 124 Razionalizzazione delle funzioni ispettive in materia di previdenza sociale e di lavoro, a norma dell art. 8 della legge 14 febbraio 2003, n. 30 ; - la legge 28 giugno 2012, n. 92 Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita ; - la legge regionale 18 settembre 2007 n. 16 Disposizioni dirette alla tutela del lavoro, al contrasto e all emersione del lavoro non regolare e il relativo regolamento regionale di attuazione e integrazione del 14 maggio 2008 n. 7; - la deliberazione della Giunta regionale 18 luglio 2013 n. 199 Attuazione dell Accordo adottato dalla Conferenza fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 24 gennaio 2013, in applicazione dell art. 1 co. 34, legge 28 giugno 2012, n. 92 in ordine alla regolamentazione dei tirocini. Revoca DGR n. 151 del 13 marzo 2009 e in particolare l art. 14; CONSIDERATO - che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali Direzione regionale del Lavoro del Lazio ha espresso parere favorevole alla stipula di un protocollo d intesa con la Regione Lazio, avente ad oggetto le modalità attuative dei controlli presso i datori di lavoro che attivano tirocini, nonché la predisposizione di tutti gli strumenti idonei ad assicurare il corretto utilizzo dell istituto del tirocinio; RITENUTO NECESSARIO - attuare un azione sinergica ed integrata degli attori istituzionali che hanno competenza in materia di lavoro sul territorio regionale; Tutto ciò premesso e considerato, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto DETERMINA Pagina 2 / 3

13 - di approvare lo schema di protocollo d intesa sui tirocini con gli organi di vigilanza preposti (all. 1), come parte integrante e sostanziale del presente atto. IL DIRETTORE della DIREZIONE LAVORO (Marco Noccioli) Pagina 3 / 3

14 All. 1 PROTOCOLLO d INTESA tra REGIONE LAZIO, con sede in Roma, via R. Raimondi Garibaldi n. 7, rappresentata da Marco Noccioli, in qualità di Direttore della Direzione Lavoro e MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Direzione Regionale del Lavoro del Lazio, con sede in Roma, via M. Brighenti n. 23 (di seguito: DRL), rappresentata da Emanuela Cigala, in qualità di Direttore regionale VISTO - il decreto legislativo 23 aprile 2004, n. 124 recante Razionalizzazione delle funzioni ispettive in materia di previdenza sociale e di lavoro, a norma dell articolo 8 della legge 14 febbraio 2003 n. 30 ; - la legge 28 giugno 2012, n. 92 recante Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita ed in particolare l art. 1, commi 34, 35, 36; - le Linee Guida in materia di tirocini ai sensi dell art. 1 commi 34, 35, 36 della legge 28 giugno 2012, n. 92 adottate il 24 gennaio 2013 dalla Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano; - la legge regionale 18 settembre 2007, n. 16 recante Disposizioni dirette alla tutela del lavoro, al contrasto e all emersione del lavoro non regolare ; - la deliberazione della Giunta regionale della Regione Lazio del 18 luglio 2013, n. 199, relativa alla regolamentazione dei tirocini ed in particolare l art. 14 recante Vigilanza, controllo e sanzioni ; - la deliberazione della Giunta regionale della Regione Lazio del 9 gennaio 2014, n. 4 che, nell ambito dell attuazione della Garanzia per i Giovani, prevede, tra le diverse opportunità, quella di favorire l avviamento ad una esperienza di tirocinio in azienda, ai sensi della deliberazione della Giunta regionale del 18 luglio 2013, n. 199; - il piano della Performance del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che prevede, tra i suoi obiettivi, l attuazione di interventi integrati di politica attiva per l'innalzamento delle competenze e la rispondenza della formazione alle necessità del mercato del lavoro, nonché interventi di promozione e diffusione di strumenti atti ad aumentare l'occupabilità di giovani e altre categorie svantaggiate nel mercato del lavoro, tra cui i tirocini; - l atto di indirizzo del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali per il triennio che prevede, inter alia, il potenziamento delle politiche attive per il lavoro, il rafforzamento della tutela dei lavoratori e delle azioni di contrasto dell irregolarità e dell evasione contributiva, nonché la tempestiva ed efficace attuazione, secondo un azione sinergica ed integrata di tutte le istituzioni che hanno competenza in materia di lavoro, della Garanzia per i Giovani ; RITENUTO NECESSARIO

15 - effettuare controlli ispettivi presso i soggetti che attivano tirocini sul territorio della Regione Lazio, al fine di garantire un uso corretto di tale importante misura formativa di politica attiva, e concordare con gli organi di vigilanza preposti le modalità attuative di tali controlli; - assicurare lo scambio di informazioni relative ai tirocini attivati sul territorio della Regione Lazio, promuovendo anche buone prassi ed il coinvolgimento di tutti gli stakeholders che operano sul territorio; CONSIDERATO - che DRL ha espresso parere favorevole alla stipula di un protocollo d intesa con Regione Lazio; - che le Parti riconoscono l importanza di un azione sinergica ed integrata degli attori istituzionali che hanno competenza in materia di lavoro sul territorio regionale; LE PARTI CONVENGONO QUANTO SEGUE Articolo 1 (Oggetto del protocollo) Le premesse costituiscono parte integrante del presente protocollo, che ha ad oggetto il coordinamento delle attività svolte dalla DRL Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Regione Lazio al fine di monitorare, verificare e sostenere le esperienze di tirocinio attivate nel Lazio e con azioni dirette a prevenire e/o sanzionare gli abusi ed un uso distorto di tale misura formativa di politica attiva. Nessun onere è dovuto ai soggetti stipulanti per l espletamento delle attività oggetto del presente protocollo. Articolo 2 (Attività di formazione e scambio di buone prassi) Le parti si impegnano a favorire attività di formazione sul tema dei tirocini e di promozione, diffusione e scambio di buone prassi, anche mediante il coinvolgimento di tutti gli stakeholders che operano sul territorio (in via esemplificativa, parti sociali, ordini professionali, imprese, ecc..). Articolo 3 (Scambio di informazioni) Le parti assicurano lo scambio di informazioni relative all attivazione di tirocini e all andamento degli stessi, rilevabili dai dati contenuti nelle Comunicazioni Obbligatorie (C.O.) e dal Sistema regionale informatico per la gestione delle comunicazioni di tirocinio. A tale fine, la Regione Lazio predispone e consente l accesso da parte della DRL al Sistema regionale informatico per la gestione delle comunicazioni di tirocinio. Articolo 4

16 (Modalità di attuazione dei controlli) 1. Le parti operano, nel rispetto dei propri compiti ed ambiti di competenza, per la vigilanza ed il controllo sul corretto utilizzo dell istituto dei tirocini, attivati sull intero territorio regionale. 2. I controllo ispettivi possono essere attivati a seguito di segnalazioni da parte di lavoratori e Organizzazioni sindacali, da cui emergano elementi tali da far ritenere che vi sia un utilizzo non corretto dei tirocini, nonché sulla base di verifiche periodiche a campione, effettuate nel rispetto della programmazione e delle priorità dell attività ispettiva della DRL. 3. I controlli ispettivi possono essere attivati su richiesta della Regione Lazio Direzione Lavoro, sulla base di specifici elementi indicativi di situazioni di irregolarità in ordine al ricorso e all utilizzo dei tirocini. Articolo 5 (Monitoraggio) Le parti, a valle delle attività rispettivamente svolte, si impegnano a scambiarsi i dati informativi in loro possesso, al fine di effettuare un monitoraggio periodico relativo all andamento dei tirocini. Articolo 6 (Durata del protocollo) Il presente protocollo ha una validità di tre (3) anni, rinnovabile di comune accordo tra le parti stipulanti. Le parti si impegnano a verificare al termine dell anno 2014 l andamento del presente accordo, al fine di apportare eventuali modifiche e/o integrazioni. Roma, lì Le parti

17 REGIONE LAZIO STRUTTURE AMMINISTRATIVE GIUNTA REGIONE LAZIO Direzione Regionale AGENZIA REGIONALE DEL TURISMO Decreto del Presidente N. T00118 del 18/04/2014 Proposta n del 07/04/2014 Oggetto: Bando per la "Concessione dei contributi a favore delle reti d'impresa operanti nel settore del turismo"del 3 febbraio 2014, di cui al D.M. dell'8 gennaio 2013.Procedure regionali. Estensore Responsabile del Procedimento Il Dirigente d'area TIRATTERRA MARCO MARCO TIRATTERRA E. CALABRI Il Direttore Regionale G. BASTIANELLI Pagina 1 / 4 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

18 OGGETTO: Bando per la Concessione dei contributi a favore delle reti d impresa operanti nel settore del turismo del 3 febbraio 2014, di cui al D.M. dell 8 gennaio Procedure regionali. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO VISTA la Costituzione della Repubblica Italiana; VISTO lo Statuto della Regione Lazio; VISTA la Legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni ed integrazioni, concernente Disciplina del Sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale ; VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 concernente Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Reginale e successive modificazioni ed integrazioni con particolare riferimento all art. 63; VISTA la Legge Regionale n. 13 del 6 agosto 2007, recante norme in materia di Organizzazione del sistema turistico laziale. Modifiche alla legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 (Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo) e successive modifiche, con particolare riferimento all art. 19; VISTO il Regolamento regionale n. 15 del 9 settembre 2013 che disciplina l organizzazione dell Agenzia Regionale del Turismo; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 169 del 3 luglio 2013 con la quale è stato conferito l incarico di Direttore dell Agenzia Regionale del Turismo al Dott. Giovanni Bastianelli; VISTO il Decreto del Ministro per gli Affari Regionali il Turismo e lo Sport dell 8 gennaio 2013 concernente la Concessione di contributi per le reti di impresa nel settore del turismo, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 92 del 19/4/2013; VISTO l Avviso relativo alla concessione di contributi a favore delle reti d impresa operanti nel settore del turismo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 31 del 7/2/2014, nonché il bando per la Concessione dei contributi a favore delle reti d impresa operanti nel settore del turismo del 3 febbraio di cui al suddetto Decreto del Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport dell 8 gennaio pubblicato sul sito istituzionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo in data 7 febbraio 2014; CONSIDERATO che il sopra richiamato bando all art. 12, punto 12.1, lettera h, prevede che, alla domanda di partecipazione presentata dalle imprese interessate debba essere allegato, tra i documenti richiesti, il parere positivo espresso dalla regione o dalle regioni interessate in caso di progetti interregionali, in merito alla coerenza del progetto con le linee di politica turistica regionale ; Pagina 2 / 4

19 VISTA la nota prot. 251 DGI ST del 19/2/2014, con la quale il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, a firma del Dirigente Generale Incaricato Settore Turismo, in merito all attuazione delle disposizioni previste dal succitato Bando, con particolare riferimento al punto richiamato 12.1, lettera h, specifica che il MIBACT intende accettare sotto qualsiasi forma scritta il parere regionale emanato dall organo competente in materia di turismo ; ATTESO che l art. 11 del Bando in oggetto dispone che la domanda, unitamente agli allegati ed a tutta la documentazione debba essere presentata entro e non oltre il 9 maggio 2014 a pena di esclusione dai soggetti interessati; CONSIDERATA la necessità ed urgenza, stante i ristretti tempi a disposizione, di fissare i criteri per il rilascio del parere regionale di cui al punto 12.1, lettera h, del succitato Bando; CONSIDERATO che la LR 13/2007 all art. 1, comma 3, prevede in particolare che la Regione Lazio intervenga per: a) favorire l integrazione tra l offerta turistica e gli altri settori economici e produttivi, al fine di aumentare il valore prodotto a beneficio sia del visitatore che della comunità locale; b) consolidare e promuovere, sul mercato locale, nazionale ed estero, l immagine unitaria e complessiva del sistema turistico regionale e di ciascuna delle sue parti; c) orientare il processo di costruzione e miglioramento del sistema dell offerta turistica sul territorio, anche attraverso il sostegno all innovazione tecnologica ed organizzativa del settore; d) promuovere la posizione competitiva internazionale dell offerta turistica regionale, con particolare riferimento all attrazione di flussi di domande con caratteristiche e modelli di consumo coerenti con lo sviluppo sostenibile di tutto il territorio regionale; e) favorire il rafforzamento strutturale del sistema di offerta turistica anche attraverso la qualificazione degli operatori, dei servizi e delle strutture; f) favorire lo sviluppo di servizi basati sulle tecnologie dell informazione e della comunicazione per le imprese e le destinazioni turistiche, al fine di migliorare i sistemi di qualità di gestione, e dei sistemi di informazione e di assistenza ai turisti, anche attraverso il coordinamento del sistema informativo turistico regionale; g) definire e attuare politiche di gestione coordinata delle risorse turistiche, valorizzando anche il patrimonio storico, monumentale, naturalistico e culturale della Regione; h) promuovere uno sviluppo economico-sociale equilibrato e sostenibile in materia di economia del mare e attuare una politica di gestione unitaria della costa; i) promuovere il turismo montano valorizzando l immagine delle località montane; l) garantire la migliore accoglienza dei visitatori e promuovere la qualità complessiva del prodotto e dei servizi turistici; m) promuovere il turismo sociale, favorendone la fruibilità, con particolare riferimento ai diversamente abili, ai giovani ed alla terza età; n) favorire politiche attive tese a promuovere la stabilizzazione del mercato del lavoro, l emersione del lavoro irregolare, il rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro e della disciplina contrattuale nazionale ed integrativa dei rapporti di lavoro, nonché la qualificazione e la riqualificazione professionale degli addetti del settore, anche mediante il sistema della bilateralità, tramite processi di formazione continua; o) promuovere, concordemente con le altre Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, l unitarietà del comparto turistico. Pagina 3 / 4

20 CONSIDERATO altresì che ai sensi dell art. 11, comma 1, la Regione Lazio supporta progetti finalizzati a: a) sostenere attività e processi di aggregazione e di integrazione tra le imprese turistiche, anche in forma cooperativa, consortile e di affiliazione; b) attuare interventi intersettoriali ed infrastrutturali necessari alla qualificazione dell offerta turistica e alla riqualificazione urbana e territoriale delle località con insediamenti turisticoricettivi o ad alta valenza turistica; c) sostenere l innovazione tecnologica dei servizi di informazione e di accoglienza turistica; d) sostenere la qualificazione delle imprese turistiche, con priorità per le misure volte a garantire stabilità nell occupazione, gli adeguamenti dovuti a normative di sicurezza, di accessibilità e fruibilità, per la classificazione e la standardizzazione dei servizi turistici, con particolare riferimento allo sviluppo dei livelli di eccellenza ed ai sistemi di certificazione ambientale (Emas ed Ecolabel) dei servizi e delle strutture turistiche, nonché alla tutela dell immagine del prodotto turistico locale; RITENUTO che i progetti presentati ai sensi del Bando, di cui si tratta, debbano essere conformi ai principi sopra richiamati al fine di ottenere il previsto parere positivo della Regione; RITENUTO inoltre di individuare nell Agenzia Regionale del Turismo la struttura preposta al rilascio dei suddetti pareri previo invio alla medesima struttura, da parte delle imprese interessate, della scheda progettuale a mezzo posta elettronica certificata al seguente indirizzo PEC, entro la data del 28 aprile 2014: programmazioneturistica@regione.lazio.legalmail.it DECRETA Di adottare il presente atto che prevede che il parere regionale in esito alla domanda di partecipazione, presentata dalle imprese interessate ai sensi del Bando per la Concessione dei contributi a favore delle reti d impresa operanti nel settore del turismo del 3/2/ di cui al D.M. dell 8/1/ debba essere emanato dall Agenzia Regionale del Turismo valutando la conformità dei progetti presentati ai principi enunciati agli artt. 1 e 11 della Legge Regionale n. 13/2007, interamente richiamati nelle premesse. Avverso il presente decreto è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione ovvero ricorso straordinario al Capo dello stato entro il termine di giorni centoventi. Il presente Decreto, redatto in duplice originale, uno per gli atti della Direzione Regionale Risorse Umane e Sistemi Informativi, Area Attività Istituzionali, l altro per i successivi adempimenti della struttura competente per materia, sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Nicola Zingaretti Pagina 4 / 4

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