Dal Pinocchio illustrato da Attilio Mussino (1911)

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1 Dal Pinocchio illustrato da Attilio Mussino (1911) 1

2 Comparse gente al bar, marionette, bambini del paese dei balocchi 1 GATTO 2 VOLPE 3 OSTE 4 GEPPETTO 5 MASTRO CILIEGIA 6 PINOCCHIO 7 GRILLO 8 MANGIAFUOCO 9 FATA TURCHINA 10 LUCIGNOLO 11 3 DOTTORI 12 4 CONIGLI BECCHINI 13 2 CAMERIERE 14 TONNO SCENA 1: Persone al bar SCENA 4: Marionette SCENA 6: passanti per strada SCENA 7: 3 dottori, 4 conigli SCENA 8: il paese dei balocchi SCENA 9: pesci 2

3 Scena 1: IL GATTO E LA VOLPE AL BAR La scena si svolge in un bar: TUTTI IN SCENA VESTITI DI NERO/GRIGIO Bancone, 2 con sedie, bicchieri, brocche, bottiglie. Tutti in scena vestiti di grigio/nero, eccetto i personaggi: gatto, gatta e volpe, barista, Geppetto e Mastro Ciliegia. I tavolini sono VIVENTI: sono due persone vestite di nero con cravattino rosso, con un copricapo a forma di tavolino, sedute a gambe incrociate davanti ai clienti, fanno gesti di commento ed espressioni varie, tengono i bicchieri ai personaggi e all uopo fanno i cambi di scena improvvisando battute e mettendo gli oggetti della scena successiva. Canto 1: OLIDI OLIDENA riscritta da Maurizio Borniotto: Olidin, olidin, olidena sabbo a Camoggi, domenega a Zena; Olidin, olidin, olidan zeuggia aniemu a san culumban Semmu du Marco Polo e studiemmo da camè Ma quando vegne seja, ma quandu vegne seja Semmu du Marco Polo studiemmu da camè Ma quandu vegne seja ghe fan ma de lungu i pè Olidin olidin.. U maistru de cuxinna l e un cheugo a quattru stelle Ghe vo insegnà a fa u pesto, ghe vo insegna a fa u pesto U maistru de cuxinna l e un cheugo a quattru stelle Ghe vo insegna a fa u pesto, ma ghe mette fin-na e arselle Olidin, olidin.. La Volpe è già al bar e sta aspettando il gatto finalmente il gatto arriva dal pubblico, gli va incontro (tra ilo pubblico) VOLPE : Che fine avevi fatto!? GATTO: Scusa tanto ma stavo rubando la borsetta alla signora... però miaaao me la tirata sul naso GATTA: Sì glie l ha tirata sul naso!... ma io ho nel frattempo le ho sfilato il portafoglio! Eccolo! VOLPE: Sei il solito imbranato gatto!! Dammi qua gatta, ben fatto, ottimo lavoro. Su! Mettetevi all opera! Guardate quanti clienti abbiamo! 3

4 Il Gatto e la Gatta cominciano a mendicare tra i tavolini, anche tra il pubblico, mentre la volpe apre il portafoglio VOLPE: Ma.. è vuoto!!! Gatta!!! Sei l essere più inutile della terra!!! Oste! Portaci due pinte di birra!! OSTE: Su cameriere! Avete sentito? Serve la birra! GATTA: E a me? VOLPE e GATTO: Intanto non le paghiamo hihihih (rivolto ai bambini) CAMERIERE: (passo e sospirone) Ancora voi? TUTTI: (sospirone guardando il pubblico) CAMERIERA 1: Stavolta non ci fregate! CAMERIERA 2: Niente Birra! OSTE: E sparite dalla mia vista! VOLPE: Scappiamo! VOLPE: I nostri diritti vanno rispettati! Abbiamo i soldi! GATTO: Vogliamo la birra! (Volpe lo guarda male ) no??. GATTA: A me scappa la pipì almeno il bagno ce lo daranno gratis? OSTE: Sparite o chiamo le guardie!! (l oste rincorre il gatto e la volpe, mentre la gatta resta inerte e ci rimane male perché a lei non la considera nessuno. Gatto e Volpe si nascondono dietro il tavolino, le cameriere con una bottiglia in mano e arrivano davanti all oste, come per batterlo) OSTE: Ma che fate??? Sono io!!! Tornate al lavoro, su! (piano piano la gente esce dall osteria eccetto chi è seduto ai tavolini, l oste e le cameriere) GATTO e VOLPE : Per un pelo delle nostre code GATTA: Ehi! Ehi sono qui! Ci sono anche io! Non ho pagato e sono pericolosissima miaoooo! Ma sono così trasparente? Mi vedete voi? (al pubblico) GATTO: E adesso noi che facciamo qui sotto? VOLPE: Aspettiamo il momento propizio, no? Sccc fa come me (il tavolo-bianca si alza e fa un po di posto ) TAVOLO 1: Reggete un attimo Grazie. GATTA: Scusate mi fate un po di posto? (Geppetto e M Ciliegia. M. Ciliegia è disfattista, dice sempre di no, anche con la testa. Serio, depresso..) 4

5 GEPPETTO: Ah caro amico, beviamoci su! In ricordo dei tempi migliori!... ricordi? M. CILIEGIA: No. Ho perso la memoria di quei tempi quando eravamo belli, giovani e forti GEPPETTO: Scì, oua siamo morti! Cose ti dixi? Ma che dici amico mio? Siamo ancora in gamba noi due, no? M. CILIEGIA: No. Abbiamo perso il nostro smalto, la nostra voglia di vivere, il nostro sorriso! GEPPETTO: Mia, gli è andato di volta il cervello a sto qui. L unica cosa che hai perso è proprio quello: il cervello! Su, beviamoci su! Ehm oh ma che sbadato, puoi offrire tu che ho dimenticato le palanche? M. CILIEGIA: No. Cosa sono le palanche. Mai avute palanche io. GEPPETTO: E ti pareva Scusate, avete mica qualche lira, scuo? Poi ve lo restituiamo, questo è poco ma è sicuro! Scusate (anche al pubblico) M. CILIEGIA: No, non ve li restituiremo mai GEPPETTO: Ma o belin! Ma un po di spirito di corpo, no? E che ci vuole ogni tanto a rispondere di sì? Chiedo tanto? M. CILIEGIA: No. GEPPETTO: E dagghela! Vabbè per me una pinta d acqua calda ben calda, che così ci metto di più a finirla. CAMERIERA 1: Minerale? GEPPETTO: No, du bronzin del rubinetto (Tavolino 1 ritorna giù. Gatto e Volpe da sotto il tavolo) GATTO: Volpe mi duole la schiena uhhh che mal di schiena, uhhh che mal di schiena GATTA: E a me scappa la pipì! Uhhh quanto mi scappa la pipì! (si alzano e vanno in centro palco) 5

6 VOLPE: Non cominciate a lamentarvi eh? Ascoltate bene: chi di voi due non mi è utile veda di smammare! Capito??? Qui bisogna trovare nuove strategie per far soldi GATTA: Potremmo inventare un wc portatile che sta pure sotto i tavolini del bar! VOLPE: E smettila di dire belinate! Scempiaggini! GATTO: Potremmo inventare qualcosa di straordinario, mai visto da nessuno VOLPE: Sì, ma cosa? Ci sono! Qualcosa di assolutamente inutile! Frivolo! Solo per il piacere del sollazzo che so, per esempio un burattino vivente! GATTO: Hei Volpe, non ti sembra di andare un po di fretta? Quella è la parte di Geppetto, e ci dobbiamo ancora arrivare VOLPE: Uff, sempre a lui tocca quella parte GATTA: Se non ci muoviamo la faccio qui! VOLPE: E va bene, al mio tre.. Tre! (partono solo il gatto e la volpe) GATTA: Ma non c era prima l uno e il due? Boh, sempre di fretta quella volpe e vabbe mi intantu vaggu (Gatto e Volpe in quel momento rubano le birre dalla cameriera 2) BARISTA: Ehi! Al ladro! Al ladro! Prendeteli!!! GEPPETTO: Ghe pensu mi! Tu stattene qui. M. CILIEGIA: No! GEPPETTO: Appunto! Vieni, rincorriamoli! Fanno di corsa un giro in platea, rincorsi da Geppetto e M. Ciliegia, mentre sul palco la scena cambia: i tavolini diventano bancone da falegname, materiale da falegname 6

7 Scena 2: IL PEZZO DI LEGNO A CASA DI GEPPETTO La scena si svolge a casa di Geppetto. Un fuoco disegnato sul muro, attrezzi da falegname. Personaggi: Geppetto, Mastro Ciliegia, ciocco di legno. GEPP: Che corsa mia Eh non ho più l età di una volta ormai vieni a casa, ti offro un gottu de vin (fa segno di no come se se lo stesse aspettando ) M. CIL: Va bene.., GEPP: Ah! Ogni tanto ti scappa qualche sì eh vecchio amico? Entra, entra siediti pure M. CIL: Dove? GEPP: Ah già, l ultima carega l ho bruciata stanotte avevo un freddo accomodati là tra quei legni (Geppetto prende un fiasco vuoto e comincia a battere forte per farne uscire una goccia come per spremere la bottiglia poi la offre a M. Ciliegia) M. CIL: Non ti sembra un po troppo? Rischierò di ubriacarmi! (Geppetto tira uno sputacchio sul suo bicchiere e lo alza in cielo) GEPP: Salute e prosperità! (sottovoce) Adesso devi bere M. CIL: Cosa? (ci guarda dentro) GEPP: Immagina di essere a Parigi con una bella coppa di Champagne! (M. Ciliegiafinge di bere e si siede sconsolato tra i rami, si appoggia ad una catasta e scontra il ceppo di Pinocchio, che urla Ahi!) PINOCCHIO: Ahi! M. CIL: Chi ha parlato? GEPP: Mi nu! C hai le traveggole? PIN: Polentina! GEPP: Perché mi offendi? Lo sai che non mi piace quel soprannome! M. CIL: Non sono stato io! Ma questo è il mio! GEPP: Cosa? M. CIL: Questo ceppo di legno! Lo avevo preso per farci una gamba al mio tavolo! PIN: Così mi fai il solletico ahahahah GEPP: mi nun so sarà venuto qua con le sue gambe! 7

8 M. CIL: Ladro! GEPP: Ripiggiatelo! M. CIL: Ripigghiati tu! Disonesto che non sei altro! GEPP: Io non ti ho rubato nulla. M. CIL: E allora sarà venuto da solo! Sì, adesso i ceppi di legno hanno le gambe (Al ceppo spuntano le gambe e comincia a muoversi di qua e di là) GEPP: Eh mi sa proprio di sì! Pure le braccia! (Al ceppo spuntano le braccia) M. CIL: Ah pure in giro mi prendi? GEPP: No! Dico davvero! Si muove!... Salta!... fa i gestacci??? (ogni volta che M. Ciliegia si gira il ceppo si ferma) M. CIL: I gestacci va a finire che te li faccio io vecchio mio! (si gira e va verso il pezzo di legno) (SCENA DI Geppetto che si avvicina pino piano e del ciocco di legno che risponde ai movimenti ) M. CILIEGIA: Eh sì, è proprio quel pezzo di legno lurido e sporco che ho trovato poco lontano da casa mia e quel pover uomo di Geppetto me lo viene addirittura a rubare? Che diavoleria è mai questa? Questo pezzo di legno vale così tanto? Che son diventato così babbu da non distinguere più il legno buono da quello cattivo? Adesso lo prendo e me lo riporto a casa e chissà quanti soldi mi ci faccio!!! (appena lo tocca il ciocco comincia a urlare e a rincorrerlo per tutta la stanza) M. CIL: Aiutoooooo!!!! E stregato!!!! E un maleficio!!!! Aiuto Geppetto!!! GEPP: Adesso ti sistemo io, monellaccio di un ceppo! Hai finito di prendermi per il naso! Vieni qui! Dove scappi! Vieni subito qui! Che il naso te lo faccio io! E vedrai che nasone!!! Vieni qui dove scappi??? (Il ceppo ora è rincorso da Geppetto con un martello in mano, che esce fuori scena, resta M. Ciliegia che si porta a casa un altro legno preso dalla catasta di Geppetto) M. CIL: Beh, se stanno così le cose facciamo uno scambio! Addio Geppetto! (M. Ciliegia esce di scena) (Il ceppo e Geppetto girano dietro le quinte e rientrano dall altra parte: compare Pinocchio già fatto e Geppetto senza martello e senza cappotto, ma con l Abecedario in mano) 8

9 GEPP: Aspetta! Oh mamma, quante ne combina questo burattino! GEPPETTO: Eh.belin che stanchezza.cumme me fa ma a schenna...che mal di schiena eh vabbe.siamo qui.cerchiamo di tirare avanti ma spetta un po?? siamo? cerchiamo? ma Geppetto cosa te dixi... chi ne ghe niscin. Me veramente cosa sto dicendo...eh ormai la testa quando parte eh si non viene nessuno son sempre solo!!!...si...tranne quelle rare volte che si vede spuntare qualche cliente che entra,mi lascia qualche lavoro da fare,qualche sedia da riparare e pensate tanto solo che mi metto a parlare perfino con i miei attrezzi...eh si,a dirla così sembra che abbia un sacco di amici...le mie amiche lime...la pialla...i martelli.i chiodi...ma dove sono i chiodi? belandi ghe sempre un maxello in sta buttega! che disordine!! che brutto difetto!! oh...oua sci che ghe sun.nu ghe resto ciu sulu.ora questo burattin.si ne sono proprio sicuro...diventerà un bello figgin e lo chiamerò Pinocchio.eh sci u l è propprio un bellu numme!!! Pinocchio! Pinocchio aspetta un attimo che sun vegio! (Pinocchio comincia a fare salti di qua e di là ruba la parrucca a Geppetto rovescia cose ) PIN: Polentina! Polentina! GEPP: Vieni qui, su! Fermati un attimo! Oh come si è fatto tardi! E l ora di andare cercare l Abecedario, non puoi andare a scuola senza libro. Aspettami qui figliolo, arriverò fra non molto! (Esce di scena Geppetto e Pinocchio comincia a sgambettare qua e là tutto contento facendo un gran rumore perché cade a terra più volte) PIN: lalallalà!!! Quasi quasi me ne scappo di nuovo! (Pinocchio si guarda intorno e sta per fuggire via ma si accorge del grillo) BUIO 9

10 Scena 3: PINOCCHIO E IL GRILLO PARLANTE La scena si svolge a casa di Geppetto. Geppetto è uscito per andare a comprare l abecedario. Arriva il grillo parlante. Si parlano e Pinocchio gli tira il martello. Ritorna Geppetto senza cappotto ma con l abecedario. Saluta Pinocchio e lo fa andare a scuola. Pinocchio esce di scena. GRILLO: Che cos è tutto questo baccano? (si gira e si rigira ma gli arriva il martello addosso, lo schiva) Ehi! Sta attento tu! Hai appena imparato a camminare e vuoi metterti a saltare? Va a finire che ti rompi! (Pinocchio si mette a sgambettare ancora di più) Ma è mai possibile che nessuno mi ascolta mai! Io non sprecherò più le mie perle di saggezza! Torno a dormire basta! (Pinocchio cade a pancia all aria e non sa più come rialzarsi comincia a frignare ) Non posso... non ce la faccio... Io sono la coscienza e ho una fama da mantenere! Devo intervenire e al più presto! Ho gia` perso troppo tempo... (Lo va ad aiutare ad alzarsi) Come si dice? Gra PIN: Ho fame! GRILLO: no Gra PIN: Chi sei? GRILLO: Oh sono il grillo-parlante e abito qui da più di cent anni! PIN: Sei così vecchio? GILLO: Son così saggio! PIN: E cosa fai nella vita? GRILLO: Do consigli a destra e a manca. PIN: A me non interessano i tuoi consigli. Io voglio fare quello che mi pare e piace! GRILLO: Vallo a fare da un altra parte allora! Via di qua! PIN: Vattene tu! Questa stanza è mia! GRILLO: Guai a quei ragazzi che scappano via di casa! PIN: Canta pure brutto grillaccio, intanto io domattina me ne andrò via da qui! Altrimenti va a finire che mi tocca andare a scuola e chi ce ne ha voglia di andare a scuola? GRILLO: Facendo così diverrai un somaro! 10

11 PIN: Grillo del malaugurio! (e gli tira il martello) GRILLO: Per poco non mi spiaccichi al muro! Va ad imparare un mestiere allora! PIN: Il mestiere che più mi va a genio è quello di mangiare, bere, dormire e divertirmi! GRILLO: E allora andrai a riempire gli ospedali o le prigioni! Oh, povero Pinocchio, burattino e per di più con la testa di legno me ne vado da qui, prima che la compassione prenda il sopravvento! PIN: E fai bene ad andartene, prima che il mio martello ti spiaccichi sul muro! PIN: Io sono Pinocchio e nessuno mi capisce, perché sono unico nessuno mi può capire fino in fondo. Tutti mi dicono cosa devo fare, quando lo devo fare e perché lo devo fare, ma da ora in poi decido io, solo io cosa devo fare. Smettetela tutti quanti! Non datemi più ordini, avete capito? Ah che brutta malattia che è la fame Se torna il grillo sai che faccio? Me lo mangio fritto in padella (si accuccia per cercare di acchiappare una pulce che salta) PIN: Ho fame, ho fame! Qualcuno mi può dare un po di pane?... brr che freddo che fame e che freddo... Rientra Geppetto senza cappotto e con l Abecedario GEPP: Figliolo! Figliolo! Eccoti il tuo libro mi è costato un occhio della testa (Pinocchio guarda l occhio di Geppetto) ma no! Non in quel senso! Gli occhi mi sono rimasti ma il mio cappotto E ora sei pronto. Bello e pettinato. Adesso va a scuola!... su va!... Coraggio PIN: Certo che vado anzi: me ne vado! Addio babbino mio! GEPP: Ciao Pinocchio. Torna presto! BUIO 11

12 Scena 4: IL TEATRINO DELLE MARIONETTE La scena si svolge nel teatrino delle marionette: Chiara (Arlecchino), Giorgia L (Pantalone), Giorgia M (Pulcinella), Susanna (Colombina), Adriana (Isabella), Nicole (Pierrot), Francesca (Rosaura), Sara (Jolly). Personaggi: Pinocchio, Mangiafuoco, Gatto e Volpe, marionette. MANGIAFUOCO: Fra 2 minuti in scena! Fra 2 minuti in scena! Ma dove si saranno cacciate? Il teatro è già pieno! Siamo in ritardo! E lo spettacolo non lo posso fare io! Se non venite qui subito io vi brucio tutte nel fuoco!!! Etciù!!! Non ce la faccio più! Non ce la faccio più!! Cerco in tutti i modi di essere cattivo di sentirmi superiore alle marionette ma ad ogni starnuto si scioglie il mio cuore di pietra. Non so come rimediare Cerco di sentirmi un colosso ma in realtà sono solo un povero burattinaio che crede di essere chissà chi. Ah se solo ci fosse qualcuno che mi capisee Esce di scena ARLECCHINO: E andato via?... Sì Mangiafuoco!... Menomale Ragazzi via libera! Entrano le marionette, saltellando e volteggiando ISABELLA: Ehi! Ehi! Oggi voglio ballare anche io con voi! Sto sempre appesa a questi fili tutti i giorni! Almeno voi siete liberi l oretta dello spettacolo, io neanche quello! non è giusto! Mangiafuoco non mi considera mai... son tre anni che sono appesa, vedete la polvere sulle mie braccia? ARLECCH: Beh, questo è ovvio: io sono la preferita, sono meglio io! PULCIN: Ma cosa dici, sei solo un ciutaglione! ARLECCH: Ma non mi vedi? Così bello e colorato ispiro allegria! Invece tu, guardati, bianco e nero, così monotono. PULCIN: Sì chiama Eleganza, qualcosa che vedo, tu non sai cosa sia! ARLECCH: Se non la pianti ti tiro il bastone sul naso! PULCIN: Ah si? Cerchi botte? (Sì guardano male) 12

13 ARLECCH: (verso il pubblico): Signori! Vero che sono meglio io, no? PULCIN: No! È ovvio che pensano che lo sono io! ARLECCH: no io! PULCIN: no io! ARLECCH: Prendi questa e questa e questa!!... PULCIN: Ahi ahi ahi!... COLOMBINA: Fermi! Ma che fate? Comincia lo spettacolo! (fanno una piccola coreografia di danza, mentre Arlecch e Pulcin se le danno tra un passo di danza e l altro) PANTALONE: Buongiorno signore e signori, comincia il nostro show! ROSAURA: Elegantissime, nonché bellissime! COLOMB: Siamo le maschere divertentissime! PIERROT: Stasera tu sei qui e ci darai.. JOLLY: Un po di spiccioli ci pagherai! ARLECCH: A chi ti dà un po di felicità! PULCIN: A chi ti dà un po di felicità! ARLECCH: L ho detto prima io! PULCIN: No io! (e si prendono di nuovo a bastonate) MANGIAFUOCO: Chi fa tutto questo baccano? Chi mette in scompiglio tutto il mio teatro? TUTTI: Io no! E stato lui! Io non c entro! (Tutte le marionette si accusano a vicenda) ARLECCH: Numi del firmamento! Sogno o son desto? Eppure quello laggiù è Pinocchio! PANTAL: Si, si, è proprio lui! TUTTI: Pinocchio! Pinocchio! ARLECCH: Vieni su con noi, a gettarti fra le braccia dei tuoi fratelli di legno! MANG: E tu chi sei? Razza di burattino rinsecchito, noi stiamo facendo uno spettacolo! 13

14 PIN: Ed io son qua giunto per vederlo! TUTTI: Per vederlo? PIN: Sì, sapeste quanto m è costato il biglietto TUTTI: E quanto? PIN: Il mio Abecedario, e a mio padre il suo cappotto MANG: Cosa? Tu non puoi stare tra il pubblico! Devi venire a fare il tuo mestiere qui con noi! PIN: Va bene, arrivo. (sale sul palco e tutti si accorgono che non ha i fili) ARLECCH: Ma vedete anche voi?... sta camminando senza fili TUTTI: Senza fili?? ROSAURA: Ma dove li hai nascosti? ISABELLA: Non puoi muoverti senza!!! MANG: Silenzio! Qui le domande le faccio io! Chi ti ha mandato? PIN: Sono qui di mia spontanea volontà il mio babbo non ne sa nulla MANG: E cosa sai fare? PIN: mmmm pensiamo Nulla!... so fare nulla! avete mica qualcosa da mangiare?... ARLECCH: No!... devi fingere di saper far qualcosa Pinocchio! Altrimenti finirai nel fuoco di Mangiafuoco! (sottovoce) MANG: Nel fuoco!!! TUTTI: Nel fuoco??? PIN: Nel fuoco! Oh mamma mia! Io ho paura del fuoco! Mi sono bruciato tutti i piedi già una volta! MANG: Ed ora brucerai tutt intero! Io voglio il mio montone ben cotto! Prendetelo! PIN: No! Non voglio morire! Non voglio morire! Babbo! Babbino mio! (Mangiafuoco starnutisce 2 volta) PIN: Salute! ARLECCH: Buone nuove fratello! Mangiafuoco ha starnutito! 14

15 PIERROT: e questo è segno che si è mosso a compassione per te! JOLLY: Oramai sei salvo! MANG: Prendete Arlecchino! Bruciatelo nel fuoco! ARLECCH: Pietà signor Mangiafuoco! MANG: Qui non ci sono signori! ARLECCH: Pietà cavalier Mangiafuoco! MANG: Qui non ci sono cavalieri! ARLECCH: Pietà Commendator Mangiafuoco! MANG: Qui non ci sono Commendatori! ARLECCH: Pietà Eccellenza! PIN: Gettate nel fuoco me al posto suo! (Mangiafuoco starnutisce 3 volta) MANG: E va bene! Siete liberi!... ARLECCH: Veramente io non saprei dove andare so fare solo questo: il burattino Non mandarmi via Mangiafuoco PIN: Io invece corro subito a casa dal babbo! MANG: Tu padre? Come si chiama? PIN: Geppetto. MANG: E che lavoro fa? PIN: Il povero. MANG: Guadagna molto? PIN: Guadagna tanto quanto ci vuole per non aver mai un centesimo in tasca. (Mangiafuoco starnutisce 4 volta) MANG: Prendi queste 5 monete d oro e portale al tuo babbo da parte mia. Addio! PIN: Addio Mangiafuoco! Grazie! BUIO 15

16 Scena 5: IL GATTO E LA VOLPE AL BAR La scena si svolge al bar. Entrano in scena i clienti del bar: Chiara, Giorgia L, Giorgia M, Susanna, Sara, Nicole, Francesca, Adriana, Arabela. Poi il gatto e si siede al tavolino dopo entra la volpe GATTO: A lè sempre cuscì nu guagnemmo na palanca L unica cosa a saieva beccá in trullu e piggiaghe e palanche, saieva miga na cattiva idea però mi sun nesciu è quello dei lampi de genio a L è l u urpe ma de seguo a L avià n idea. VOLPE: Gatto! Cosa blateri? GATTO: No niente parlavo tra me e me del più e del meno VOLPE: Del più e del meno? E dimmi, cosa c è di più e cosa c è di meno? GATTO: Di più c è lei! (la barista) e di meno ci sono i soldi! BARISTA: Allora? I miei soldi? Gendarmi! Sono tornati! VOLPE: E invece ti dirò che qualcosa di più c è eccome!... Un burattino di legno vivo! GATTO: vivo? VOLPE: Senza fili. E parla, salta e canta ma soprattutto ha 5 monete d oro! GATTO: 5 monete d oro??? BARISTA: Adesso li sistemo io e la finiranno di fare i furbi Ehi voi! Entra la gatta trafelata e osserva la scena VOLPE: Intanto abbiamo un nome: la volpe e il gatto! GATTO: Sì, esatto: il gatto e la volpe! VOLPE: Embè? Che ho detto io? La volpe e il gatto! Ti sei lavato le orecchie stamattina? GATTA: E io? VOLPE: Bene ci siamo tutti: Allora venite psssss psss psss GATTO: Ehi! Puoi parlare più forte? Mi nu sentu ninte! VOLPE: Non urlare! Sto sussurrando per non farci sentire ehi voi (al pubblico) ci state mica sentendo?... Allora gatto, tu fingi di essere cieco ed io zoppo GATTA: E io? faccio il sordo?? scusate che avete detto?? L ho fatto bene? 16

17 GATTO: No! Io voglio essere zoppo e tu cieco. VOLPE: E va bene: tu zoppo e io cieco GATTO: No veramente io cieco VOLPE: Oh! Gatto!!! Ma insomma!! Vuoi essere della banda? GATTO: E io? e io?... VOLPE: Io vado, tu arrangiati! GATTO: Aspettami volpe! E va bene sarò cieco! (cade a terra perché ha chiuso gli occhi per fare il cieco) Escono di scena gatto e volpe e vanno in platea a rubare qualcosa GATTA: Uff non ho speranza Il gatto e la volpe, la volpe e il gatto... mai la gatta e il volpe ed io che faccio? Resto senza mestiere solo per una semplice letterina finale? Gatto invece che gatta?? Ci sono anche io nella banda, non è giusto! Certe volte vorrei cambiar vita e... darmi al lavoro onesto! Potrei... potrei cantare: (si schiarisce la voce) laaaa (intonata). No... ok, forse no. Potrei... (con voce solenne) iniziare un commercio di paperette di plastica! Siii! Sono così cariiineee e gialle e paffutelle! Ma, purtroppo, troppa burocrazia!.. Mi sa che sarò destinata per sempre al lavoro disonesto. Esce di scena BUIO SUL PALCO LUCE IN PLATEA 17

18 Scena 6: IL GATTO E LA VOLPE RAGGIRANO PINOCCHIO Il gatto e la volpe vanno in platea e chiedono di Pinocchio. E cercano anche di rubare qualcosa ai bambini Il gatto e la volpe cercano di rubare a tutti i passanti e quando vedono Pinocchio (tra il pubblico) gli vogliono rubare le monete d oro. Lo convincono a sotterrarle nel paese dei Barbagianni, dove c'è un luogo chiamato Campo dei miracoli, dove secondo loro sotterrando una moneta sarebbe cresciuto un albero colmo di zecchini d'oro. VOLPE: Avete mica visto passare un burattino? GATTO: Un burattino senza fili? VOLPE: Stava tornando dal babbo GATTO: Con 5 monete d oro VOLPE: Gatto!! Fai il cieco e sta zitto! GATTO: Mi scusi sono cieco ohhh ma che bel borsellino che ha ma che bella borsetta VOLPE: Allora lo avete visto? Dove.. GATTO: Eccolo! Lo vedo! Pinocchiooooo! VOLPE: Gatto!!! Sei Cieco!!! GATTO: Oh non ti vedo Pinocchio! VOLPE: Pinocchio! Che piacere vederti! PIN: E chi vi conosce? GATTO: Ti abbiamo visto ballare al teatrino delle marionette OH! No io NON ti ho proprio visto ti ho solo sentito!! VOLPE: Conosco il tuo babbo gli porterai le tue monete d oro? PIN: Sì! Così si compra una nuova giacca coi bottoni d oro e d argento brillanti, poi del pane, delle pere, delle sedie e un nuovo abecedario voglio andare a scuola! VOLPE, GATTO: Scuola??? VOLPE: Ma non avere così fretta GATTO: la fretta è una cattiva compagna... 18

19 VOLPE: e la scuola può aspettare! Vieni con noi nel paese dei Barbagianni, dove c è il Campo dei miracoli: lì potrai sotterrare le tue monete così durante la notte crescerà un albero di zecchini d oro! GATTO: Eh scì, e a nuiatri ninte?... (volpe lo guarda male) A noi niente! Lo facciamo solo per arricchire gli altri! PIN: Ci sto! Andiamo! Escono di scena BUIO IN PLATEA LUCE SUL PALCO 19

20 Scena 7: LA FATA TURCHINA La scena si svolge nella casa della Fata. Personaggi: Pinocchio, Fata, animali. Entra in scena la Fata Turchina. FATA TURCHINA: Oh, povero Pinocchio, quanta pena mi fa e quanto mi dispiace avrà fatto il birichino, ma questo è davvero troppo! Non riesco a guadarlo là appeso, impiccato a quell albero. E pensare che voleva andare a scuola! Se non avesse incontrato quei due lestofanti Che cosa posso fare? e va bene, lo toglierò dai pasticci, ma sarà l ultima volta. (La Fata batte tre volte il piede a terra e poi schiocca le dita) Entra in scena la Lumaca con uno scaccia polvere in mano. LUMACA: Che barba fare sempre questo lavoro! FATA: Lumachina smettila di lamentarti, è una bella giornata e dopo andremo al parco! LUMACA: Dov è il coso per pulire il pavimento? FATA: Non si chiama così asinello! LUMACA: Che pizza non ne posso più! PIN: Apriteeeee!!! FATA: Lumachina vai ad aprire che io sono occupata a mettere a posto il danno che tu hai fatto nella libreria! LUMACA: Sì vado un attimo che arrivo! FATA: E muoviti, non essere così lenta che se no sembriamo tutti morti! E non guardarmi male! LUMACA: Non c è nessuno in questa casa: siamo tutti morti! FATA: Lumachina non è vero, sii gentile e apri la porta! PIN: E tu cosa fai alla finestra? LUMACA: Aspetto la mia bara! FATA: Lumachina apri subito, le buone maniere te le ho insegnate! LUMACA: Che barba! Cosa vuoi? PIN: Mi inseguono gli assassini! LUMACA: Lo inseguono gli assassini! 20

21 FATA: Perché? LUMACA: Perché? PIN: Perché mi hanno rubato le monete d oro! (a Pinocchio si allunga il naso) LUMACA: Gli hanno rubato le monete d oro! FATA: Fallo salire! LUMACA: Fallo salire!... ehi!... se n è andato vabbè (Pinocchio sale sul palco e si mette dietro la lumaca poi cade a terra dietro la Lumaca, che si gira di scatto e si spaventa) LUMACA: Ah! Mi fai gli scherzi? E tornato!... prego fa pure come se fossi a casa tua FATA: Pinocchio!!! Che cosa ti è successo!!! PIN: Mi hanno picchiato a sangue (a Pinocchio si allunga il naso) FATA: Le bugie, ragazzo mio, si riconoscono subito, perché ve ne sono di due specie: vi sono le bugie che hanno le gambe corte, e le bugie che hanno il naso lungo: la tua per l appunto è di quelle che hanno il naso lungo. PIN: Sto morendo!!!... (a Pinocchio si allunga il naso) FATA: Ah sì? Lumaca, va subito a chiamare i medici più famosi del vicinato che sta morendo.. LUMACA: sì vado ma invece che farmi fare chilometri e chilometri tutto il santo giorno, non può battere i piedi a terra e schioccare le dita un altra volta? Lumachina pulisci il pavimento, lumachina va ad aprire, lumachina va a chiamare i dottori ma insomma, se io fossi una fata starei tutto il giorno seduta sul divano e batterei i piedi e schioccherei le dita per ogni cosa! FATA: Corri!! LUMACA: Strano destino per una lumaca quello di correre sempre!! (Esce di scena ed entrano i tre dottori) DOTTORI: Chi è il malato? FATA: Vorrei sapere da lor signori se questo disgraziato burattino sia morto o vivo. 21

22 (Il corvo si avvicina a Pinocchio e gli tasta prima il polso, poi il naso poi il dito mignolo del piede fa un grosso sospiro) CORVO: A mio credere il burattino è bell e morto: ma se per disgrazia non fosse morto, allora sarebbe indizio sicuro che è sempre vivo! CIVETTA: Mi dispiace di dover contraddire il Corvo, mio illustre amico e collega; per me, invece, il burattino è sempre vivo; ma se per disgrazia non fosse vivo, allora sarebbe segno che è morto davvero. FATA: E lei non dice nulla? (al Grillo-parlante) GRILLO: Io dico che il medico prudente, quando non sa quello che dice, la miglior cosa che possa fare è quella di star zitto. Del resto quel burattino io lo conosco da un pezzo! (Pinocchio, che è stato immobile, ha una specie di fremito convulso) è una birba matricolata (Pinocchio apre gli occhi e li richiude subito) è un monellaccio, uno svogliato, un vagabondo (Pinocchio si nasconde la faccia con le mani) è un figliuolo disubbidiente, che farà morire di crepacuore il suo povero babbo! (Pinocchio inizia a piangere e a singhiozzare) CORVO: Quando il morto piange è segno che è in via di guarigione. CIVETTA: Mi duole di contraddire il mio illustre amico e collega, ma per me quando il morto piange, è segno che gli dispiace a morire. Rientra la lumaca LUMACA: Non ho trovato nessun medico! Stop degli altri in scena CORVO: Dunque: partiamo dal presupposto che non sono un medico, ma Il Medico! Ho studiato degli anni per diventare quello che sono, mi sono dovuto laureare per essere una persona con grandi titoli e con ottime capacità. Tutta questa fatica per per per poi ritrovarmi a provare a salvare un burattino di legno? Adesso mi calmo e respiro oddio... la mia valigetta?!?!? CIVETTA: Ho io ciò che fa per te: la medicina più amara del mondo. Bevila se non vuoi morire. PIN: Se è amara non la voglio! Preferisco morire! GRILLO: Allora la nostra presenza non serve più. 22

23 FATA: Becchini portate una bara! Entrano i conigli 4 becchini CON 1: Eccoci! Ci hai chiamato? PIN: Che cosa volete da me? CON 2: Siamo venuti a prenderti PIN: A prendermi? Ma io non sono ancora morto! CON 3: Ancora no: ma ti restano pochi momenti di vita CON 4: non volendo bere la medicina, che ti avrebbe guarito! PIN: O Fata mia! Datemi subito quel bicchiere! non voglio morire, non voglio morire! Sarò buono! Promesso! (Pinocchio beve d un fiato) FATA: Bravo Pinocchio! CON 1: Ecco! Abbiamo fatto il viaggio a vuoto! CON 2: Quanto mi fanno arrabbiare sti qua che alla fine poi non muoiono neanche! Oh, la mia povera schiena CON 3: Ciao Pinocchio, alla prossima volta (Pinocchio fa un gesto scaramantico) CON 4: E tu lumaca non chiamarci più! Arrivederci! LUMACA: Mai chiamato nessuno io! E comunque vi pagano per far questo mestiere! Esce di scena CONIGLIO 1: (GIORGIA L) Cosa? Sono 3 anni che faccio questo lavoro e mai una volta che mi sia arrivato lo stipendio in orario. E il sindacato cosa fa? Un bel niente ovviamente! Non posso mangiare, dormire o stare con i miei amici tranquillamente perché c'è sempre qualcuno che muore e si sa che uno quando muore, muore. No, basta! Ho deciso, cambio lavoro! Vado a fare il coltivatore di carote! CONIGLIO 2 (GIORGIA M): A chi lo dici Mamma mia, la mia povera schiena, tutta rotta... Questo lavoro è troppo pesante! L ultima volta chi è morto? L orso! E voi non immaginate quanto 23

24 pesi una bara con un orso morto dentro!! Io sono un coniglietto, un piccolo essere indifeso, non sono mica un gorilla!! CON 1, CON 2: Ci licenziamo! Escono di scena BUIO 24

25 8: IL PAESE DEI BALOCCHI La scena si svolge nel paese dei Balocchi. Personaggi: Pinocchio, Lucignolo, bambini. Chi gioca a palla, chi va in velocipede, chi sopra un cavallino di legno, chi a mosca cieca, altri si rincorrono, chi ride, chi fischia, chi fa il verso alla gallina LUCIGNOLO: Mi chiamo Lucignolo e di andare a scuola proprio non ne ho voglia. La scuola è faticosa, bisogna seguire, stare attenti e studiare! Ma quasi quasi oggi faccio un eccezione ci vado! Ahahahah! Vorrei andare a scuola solo per vedere le facce degli studenti quando stanno attenti! Sì, ma quando mai! Se lo credono i professori (scontra Pinocchio che sta andando a scuola) Oh, ma chi si rivede il mio caro amico Pinocchio! PIN: Vado a scuola! LUC: a scuola? PIN: Oggi voglio diventare buono! L ho promesso alla fatina! LUC: Alla fatina? Ma tu credi ancora alle fate?? Senti, ho una proposta incredibile da farti: vuoi venire nel paese dei balocchi con me? Divertimento assicurato! Lì non ci sono scuole, né libri e né maestri. E un posto magico dove si fa tutto quello che si vuole dalla mattina alla sera. Figurati che le vacanze estive cominciano col primo di gennaio e finiscono coll ultimo di dicembre! PIN: E va bene. Andiamo. Diverrò buono domani! Musica paese dei balocchi (entrano tutti i bambini, musica da disco ) ADRIANA: Venghino, venghino signori! GIORGIA M: Giochi a volontà vietati ai maggiori di 14 anni! CHIARA: Torte in faccia per tutti! Tira la tua torta in facci a chi vuoi! FRANCESCA: Tiro allo sputo! Provate l ebbrezza del lancio dello sputo! SUSANNA: Per il tiro al barattolo da questa parte! ARABELA: Venite a truccarvi! Trucchi colorati! ADRIANA: Chi vuole giocare con il cerchio? 25

26 NICOLE: Per la pista delle grette di qua! SARA: Lancia la tua scarpa più lontano che puoi! GIORGIA M: Vuoi provare a fumare? GIORGIA L: Dolci! Dolci a volontà! BUIO CON LUCI PSICHEDELICHE TIPO DISCOTECA Tuono e buio improvviso: suoni di raglio di asino Tutti in scena vestiti da asini a ragliare Pinocchio e Lucignolo anche PIN, LUC: Aiuto! No! Che mi succede! Babbo! Babbino mio! (E continuano a ragliare) BUIO TOTALE 26

27 Scena 9: NELLA PANCIA DEL PESCECANE Scena al buio, dentro la balena. Adriana e Chiara accendono due lucine ne buio due pesci che cominciano a parlare ADRI: CHIA: ADRI: CHIA: ADRI: CHIA: ADRI: CHIA: ADRI: CHIA: ADRI: CHIA: Hei? Hei? C è qualcuno? C è qualcuno? Che è successo? Hei! Dove siamo? Non lo so! Tu chi sei? Un pesce Anche io Piacere: Triglia. Piacere: Tonno. Accende la lucina Pinocchio PIN: Hei! CHIA-ADRI: Hei! PIN: Chi è? CHIA-ADRI: noi! Accende la lucina Geppetto GEPP: Hei! CHIA-ADRI-PIN: Hei! GEPP: Chi siete? PIN: Babbino! Babbino mio! GEP: Che avrà mangiato stavolta il pescecane? PIN: Sono io! ADRI-CHIA: E lui! Piano piano accendono tutti ed accendono la lucina 27

28 TUTTI: Hei! Hei! Hei! Hei!... Ci sono anch io! Sono io! Tu chi sei? Dove siamo? Che succede?... Tutti cominicino a scendere tra il pubblico e dicono Hei!... TUTTI: Hei! Tu chi sei? Dove sei? Dove vai? Cosa fai? Con chi vai?... 28

29 PROIEZIONE DEL VIDEO FINALE FORBICI Per diventare un bambino vero non basta tagliar via tutti i fili ma Il video è stato creato durante il laboratorio di teatro a scuola: è ambientato ai giorni nostri, in una classe di scuola superiore, in cui si svolge la lezione, ma un ragazzo (quello che interpreta Pinocchio, ma vestito ai giorni nostri) è legato al banco con dei fili come un burattino. Il ragazzo è emarginato dal gruppo. Intanto i ragazzi usano e si passano le forbici per vari motivi (tagliare la carta per incollare schede, tagliare i rapporti, litigi. Quando la campanella suona escono tutti dio fretta, ma il ragazzo legato al banco non può. Rientra in classe uno di loro e con le forbici gli taglia un filo, e così via fino all ultimo ragazzo della classe Alla fine il ragazzo legato è libero ma gli manca ancora da tagliare l ultimo filo: lo deve tagliare lui, gli danno le forbici in mano e lui stesso si libera! Il video è stato caricato su youtube FORBICI Istituto Alberghiero Marco Polo. TUTTI: E così diventò un bambino vero! COMIATO Tutti in palcoscenico, si riforma la scena del bar e Pinocchio entra vestito normale (un bambino vero) e dice: PIN: Oggi offro io! Birra per tutti! OLIDIN OLIDIN OLIDA! FINE 29

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