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2 PREMESSA Questo Fascicolo è stato redatto dall ing. Antonio Dori, in qualità di coordinatore per la sicurezza e la salute durante la progettazione dell opera (all. XVI del D. Lgs n. 81/2008 e s.m.i.). Il coordinatore per la sicurezza e la salute durante l esecuzione dell opera (nominato dal Committente) provvederà ad adeguarlo in relazione all evoluzione ed alle modifiche che interverranno nel corso dei lavori ed a verificarne l attuazione. Dati utili per la reperibilità del Coordinatore per la progettazione: Ing. Antonio Dori Piazza G. Bovio, Napoli GENERALITA Il D.Lgs n. 81/2008 prevede che il Coordinatore per la Sicurezza in fase di progettazione predisponga un documento informativo per il Committente, utile a favorire le manutenzioni dell opera edile e degli impianti tecnologici al suo servizio. Lo scrivente professionista, nell intento di adempiere tale onere restituisce il presente documento, reso in forma sintetica, al fine di focalizzare l attenzione sugli adempimenti relativi alle manutenzioni da effettuare, in sicurezza, sulle realizzazioni del 1 Stralcio del 1 Lotto del complesso di opere denominato Porta Ovest della città di Salerno. Il presente documento ha lo scopo di informare e gestire le future manutenzioni delle lavorazioni eseguite al fine di conservarle integre nel tempo. L impianto struttura se manutenuta nel tempo garantisce: Staticità; Valore commerciale; Funzionalità ed efficienza; Sicurezza e risparmio energetico; Immagine complessiva ottimizzata. Questi aspetti rivestono particolare importanza nel caso in esame, trattandosi di opera destinata ad ospitare attività lavorative in presenza di lavoratori subordinati, in quanto la tutela dei dipendenti è uno dei doveri imperativi dell Amministrazione quale datore di lavoro (uno dei pilastri della Costituzione Italiana). Pertanto, per le mansioni di manutenzione, le lavorazioni vanno sottoposte a valutazione dei rischi da parte dell Amministrazione, in applicazione degli artt. 28 e 29 del D.Lgs n. 81/2008, tenendo anche in considerazione di quanto sviluppato nel presente documento. In questo Fascicolo dovranno essere riportati gli argomenti e le eventuali modifiche apportate durante la fase di realizzazione, almeno per quanto riguarda i seguenti argomenti: Integrazioni e varianti durante la redazione del progetto esecutivo, nonché l eventuali variazioni apportate in corso d opera; Integrazione del Piano di Sicurezza; Elenchi delle Ditte che hanno contribuito alla realizzazione dell opera (possibilmente con i relativi dati utili per essere rintracciate).

3 Lo stesso Fascicolo sarà soggetto ad aggiornamento permanente per tutta la vita della stessa opera. Le caratteristiche e le notizie utili in materia di sicurezza in esso contenute rappresentano la fonte di riferimento per la tutela della sicurezza e dell igiene dei lavoratori per i lavori di manutenzione ordinataria e straordinaria successivi al completamento del cantiere. Lo scrivente Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione riporta i soli caratteri generali dell opera, giacché il futuro appalto prevede anche l onere della progettazione esecutiva da parte dell impresa. Le specifiche e le modalità di posa dei vari componenti sono riportati nei disciplinari d appalto che, pertanto, sono allegati al presente formandone parte integrante e sostanziale. Si ricorda al Committente che è responsabile della tutela, aggiornamento e verifica nel tempo delle disposizioni contenute nel fascicolo, oltre che negli allegati grafici e tecnici che formano la documentazione consegnatagli. Il fascicolo informazioni deve essere consultato ad ogni operazione lavorativa (di manutenzione ordinaria o straordinaria o di revisione dell opera) e per ogni ricerca di documentazione tecnica relativa all opera unitamente al disciplinare relativo. E appena il caso di segnalare che il fascicolo, in molteplici casi di lavori manutentivi, non sarà l unico strumento di pianificazione dei lavori in sicurezza, infatti, stante l attuale situazione normativa, si potranno presentare i seguenti casi: Lavori di manutenzione che prevedono la presenza di più imprese, anche non contemporanea e un entità presunta del cantiere pari o superiore a 200 uomini/giorno ovvero con lavori comportanti i rischi particolari di cui all art.n. 90 del D.Lgs n. 81/2008 e s.m.i., in tal caso sarà cura del committente nominare un coordinatore per la progettazione, il quale, tenuto conto delle indicazioni del fascicolo, potrà redigere il piano di sicurezza e coordinamento di cui all art. XV del D. Lgs n. 81/2008 e s.m.i.; Lavori di manutenzione che prevedono la presenza di un unica impresa ovvero di più imprese e un entità presunta del cantiere inferiore a 200 uomini/giorno in assenza di lavori comportanti rischi particolari di cui all art.n. 90 del D.Lgs n. 81/2008 e s.m.i.; in tal caso spetterà all impresa, prima di iniziare i lavori, predisporre il piano operativo per la sicurezza di cui all art. 100 comma 4 del D. Lgs n. 81/2008; Lavori di manutenzione che prevedono un entità presunta del cantiere inferiore a 200 uomini/giorno in assenza di lavori comportanti rischi particolari di cui all allegato all art. n. 90 del D. Lgs n. 81/2008 e s.m.i. eseguiti da personale dipendente della Committenza; in tal caso spetterà al committente-datore di lavoro informare i propri lavoratori dei rischi e delle misure preventive previste nel fascicolo. Pertanto il fascicolo non scenderà nel dettaglio delle procedute esecutive che dovranno adottare le imprese ovvero il personale dipendente della committenza, secondo i casi: tale onere dovrà essere assolto dal piano di sicurezza o la valutazione dei rischi dell impresa stessa che eseguirà la manutenzione ovvero dal committente. METODO ADOTTATO PER LA REDAZIONE DEL FASCICOLO Per la stesura del presente Fascicolo (oltre che a quanto previsto nell Allegato XVI del D. Lgs n. 81/2008) si fa riferimento a: art. 31 della L. 457/78; norme UNI: norme di buona tecnica che forniscono (in particolare UNI 9010, e 10224) alcune definizioni dei termini che normalmente si utilizzano in materia di Manutenzione; allegato II a Documento dell Unione Europea del 26/05/1993.

4 REVISIONI R1 STRUTTURE R1.1 Ossatura in c.a. Ossatura in c.a. Controllo a vista. Rischi potenziali: Dispositivi ausiliari in locazione: R1.2 Parapetti in metallo Verifica degli ancoraggi Verifica degli ancoraggi. indispensabile con cadenza ogni 12 anni Rischi potenziali: Caduta dall'alto. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: scala e trabattello regolamentare, cestello autosollevante a norma; DPI: sistema anticaduta, guanti protettivi, scarpe di sicurezza. Verifica dei punti a contatto con lo strato isolante R1.3 Gronde e Pluviali Pulizia e controlli Controllo e pulizia dei canali, dei nodi e dei sifoni, dei pozzetti. indispensabile con cadenza ogni 6 mesi Rischi potenziali: Caduta dall'alto Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: protezioni contro la caduta dall'alto (parapetto, impalcati); DPI: guanti protettivi, scarpe di sicurezza. R1.4 Bocchettoni Controlli Controllo della tenuta e pulizia della griglia parafoglie. indispensabile con cadenza ogni 6 mesi Rischi potenziali: Caduta dall'alto Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: protezioni contro la caduta dall'alto (parapetto, impalcati); DPI: guanti protettivi, scarpe di sicurezza.

5 R1.5 Reti di scarico delle acque meteoriche Reti di scarico acque meteoriche: controlli Controllo a vista. Rischi potenziali: Dispositivi ausiliari in locazione: R2 AREE SCOPERTE R2.1 Sistemazioni a verde Controlli Controllo a vista. indispensabile con cadenza ogni 3 mesi Rischi potenziali: Dispositivi ausiliari in locazione: R2.2 Muri di recinzione Muri di recinzione: controlli Controllo a vista. indispensabile con cadenza ogni 3 mesi Rischi potenziali: Dispositivi ausiliari in locazione: R2.3 Recinzioni in ferro Recinzioni in ferro: controlli Controllo a vista. indispensabile con cadenza ogni 3 mesi Rischi potenziali: Dispositivi ausiliari in locazione: R2.4 Viabilità Viabilità: controlli Controlli a vista.

6 Rischi potenziali: Dispositivi ausiliari in locazione: R2.5 Fogne Fogne: controlli Controlli a vista sull'efficienza dei sistemi di allontanamento delle acque. Rischi potenziali: Dispositivi ausiliari in locazione: R2.6 Illuminazione Impianto di illuminazione: controlli Controllo dell'efficienza dell'impianto di illuminazione. indispensabile con cadenza ogni 7 giorni Rischi potenziali: Dispositivi ausiliari in locazione: MANUTENZIONE M1 Pareti in calcestruzzo M1.1 Pareti in calcestruzzo Pareti in calcestruzzo: ripresa e risanamenti Ripresa dei copriferri e risanamento armature scoperte. Rischi potenziali: Caduta dall'alto; Inalazione polveri; Urti, colpi, impatti, compressioni. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: allestimento di ponteggio, impalcato, o altro mezzo a norma; DPI: scarpe di sicurezza, elmetto, guanti protettivi, facciale filtrante, dispositivi anticaduta. M1.2 Pareti in calcestruzzo Pareti in calcestruzzo: controllo giunti di dilatazione indispensabile con cadenza ogni 15 anni

7 Pareti in calcestruzzo facciavista: controllo giunti di dilatazione. Rischi potenziali: Caduta dall'alto Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: allestimento di ponteggio, impalcato, o altro mezzo a norma; DPI: scarpe di sicurezza, elmetto, guanti protettivi, facciale filtrante, dispositivi anticaduta. M1.3 Pareti in calcestruzzo Pareti in calcestruzzo: riprese dello strato di finitura Rischi potenziali: Caduta dall'alto; Inalazione polveri. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: allestimento di ponteggio, impalcato, o altro mezzo a norma; DPI: scarpe di sicurezza, elmetto, guanti protettivi, facciale filtrante, dispositivi anticaduta. M1.4 Pareti in calcestruzzo Pareti in calcestruzzo: rifacimento dello strato di finitura Pareti in calcestruzzo: rifacimento dello strato di finitura. indispensabile con cadenza ogni 25 anni Rischi potenziali: Caduta dall'alto; Inalazione Polveri. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: allestimento di ponteggio, impalcato, o altro mezzo a norma; DPI: scarpe di sicurezza, elmetto, guanti protettivi, facciale filtrante, dispositivi anticaduta. M1.5 Gronde e Pluviali Sostituzione indispensabile con cadenza ogni 20 anni Sostituzione degli elementi. Rischi potenziali: Caduta dall'alto Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: protezioni contro la caduta dall'alto (parapetto, impalcati); DPI: guanti protettivi, scarpe di sicurezza. La frequenza dell'intervento può variare a seconda del materiale con cui i suddetti elementi sono realizzati: lamiera, rame, acciaio inox, ecc. M1.6 Bocchettoni Sostituzione Sostituzione del bocchettone contemporaneamente al manto in cui è inserito. Rischi potenziali: Caduta dall'alto indispensabile con cadenza ogni 10 anni

8 Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: protezioni contro la caduta dall'alto (parapetto, impalcati); DPI: guanti protettivi, scarpe di sicurezza. Il buon funzionamento del bocchettone dipende dal corretto posizionamento rispetto agli elementi di copertura. M.2 IMPIANTI ELETTRICI M2.1 Impianto Elettrico (componenti) Alimentazione Riparazione Rischi potenziali: Elettrocuzione; Caduta dall'alto Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: tappeti o pedane isolanti; verificare che i ponti siano regolarmente allestiti e usati. In presenza di dislivelli superiori a 2 metri, per l'esistenza d'aperture, provvedere ad applicare parapetti regolamentari; fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala; DPI: guanti isolanti. In caso di lavori sotto tensione, il preposto ai lavori deve individuare e delimitare la zona di lavoro, apporre un cartello monitore, sezionare le parti attive e mettere in sicurezza tutte le parti che possono interferire con la zona di lavoro (rendendo inaccessibili i dispositivi di sezionamento, verificando l'assenza di tensione, mettendo in corto circuito e a terra la parte sezionata). Deve informare gli addetti circa le misure di sicurezza e le precauzioni da adottare. Anche l'esecuzione dei lavori in tensione deve avvenire sotto il controllo del preposto. Accertare prima dell'esecuzione dei lavori: - l'efficienza delle attrezzature e dei mezzi di protezione; - l'assenza di parti attive con pericolo di contatto accidentale, fuori della zona d'intervento; - la corretta posizione di intervento dell'addetto ai lavori. In "lavori a contatto" (lavori in tensione nel corso del quale l'operatore, opportunamente protetto, può entrare nella zona di guardia con parti del proprio corpo), bisogna inoltre limitare e contenere al massimo la zona d'intervento; proteggere o isolare le parti a potenziale diverso per evitare la formazione di archi per corto circuito; fissare le parti mobili di elementi attivi che si sono staccati. PROTEZIONI SUPPLEMENTARI PER I LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI: A) contatti diretti: anche le apparecchiature e gli impianti alimentati con il sistema SELV, devono presentare una protezione in modo che la parte in tensione, anche se a tensione inferiore a 25V c.a., risulti protetta al dito di prova o con isolamento a una prova di 500V per un minuto; non sono ammessi sistemi di protezione di tipo parziale, quali l'allontanamento, gli ostacoli, ecc.; B) contatti indiretti: le apparecchiature elettriche trasportabili e mobili possono essere alimentate unicamente con sistemi a bassissima tensione di sicurezza (SELV), o con separazione elettrica tramite trasformatore di isolamento per ogni apparecchio, con sorgenti di alimentazione situata all'esterno del luogo conduttore ristretto, ad eccezione di sorgenti non alimentate da rete, come ad esempio i gruppi elettrogeni; le lampade portatili devono essere alimentate solo da circuito SELV. M2.2 Allacciamenti Riparazione Rischi potenziali: Elettrocuzione; Caduta dall'alto. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: tappeti o pedane isolanti; verificare che i ponti siano regolarmente allestiti e usati. In presenza di dislivelli superiori a 2 metri, per l'esistenza d'aperture, provvedere ad applicare parapetti regolamentari; fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala; DPI: guanti isolanti. In caso di lavori sotto tensione, il preposto ai lavori deve individuare e delimitare la zona di lavoro, apporre un cartello monitore, sezionare le parti attive e mettere in sicurezza tutte le parti che possono interferire con la zona di lavoro (rendendo inaccessibili i dispositivi di sezionamento, verificando l'assenza di tensione, mettendo in corto circuito e a terra la parte sezionata). Deve informare gli addetti circa le misure di sicurezza e le precauzioni da adottare. Anche l'esecuzione dei lavori in tensione deve avvenire sotto il controllo del preposto. Accertare prima dell'esecuzione dei lavori: - l'efficienza delle attrezzature e dei mezzi di protezione;

9 - l'assenza di parti attive con pericolo di contatto accidentale, fuori della zona d'intervento; - la corretta posizione di intervento dell'addetto ai lavori. In "lavori a contatto" (lavori in tensione nel corso del quale l'operatore, opportunamente protetto, può entrare nella zona di guardia con parti del proprio corpo), bisogna inoltre limitare e contenere al massimo la zona d'intervento; proteggere o isolare le parti a potenziale diverso per evitare la formazione di archi per corto circuito; fissare le parti mobili di elementi attivi che si sono staccati. PROTEZIONI SUPPLEMENTARI PER I LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI: A) contatti diretti: anche le apparecchiature e gli impianti alimentati con il sistema SELV, devono presentare una protezione in modo che la parte in tensione, anche se a tensione inferiore a 25V c.a., risulti protetta al dito di prova o con isolamento a una prova di 500V per un minuto; non sono ammessi sistemi di protezione di tipo parziale, quali l'allontanamento, gli ostacoli, ecc.; B) contatti indiretti: le apparecchiature elettriche trasportabili e mobili possono essere alimentate unicamente con sistemi a bassissima tensione di sicurezza (SELV), o con separazione elettrica tramite trasformatore di isolamento per ogni apparecchio, con sorgenti di alimentazione situata all'esterno del luogo conduttore ristretto, ad eccezione di sorgenti non alimentate da rete, come ad esempio i gruppi elettrogeni; le lampade portatili devono essere alimentate solo da circuito SELV. M2.3 Reti di distribuzione e terminali Reti di distribuzione e terminali: sostituzione Sostituzione delle reti di distribuzione e/o dei terminali. Rischi potenziali: Elettrocuzione; Caduta dall'alto. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: tappeti o pedane isolanti; verificare che i ponti siano regolarmente allestiti e usati. In presenza di dislivelli superiori a 2 metri, per l'esistenza d'aperture, provvedere ad applicare parapetti regolamentari; fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala; DPI: guanti isolanti. In caso di lavori sotto tensione, il preposto ai lavori deve individuare e delimitare la zona di lavoro, apporre un cartello monitore, sezionare le parti attive e mettere in sicurezza tutte le parti che possono interferire con la zona di lavoro (rendendo inaccessibili i dispositivi di sezionamento, verificando l'assenza di tensione, mettendo in corto circuito e a terra la parte sezionata). Deve informare gli addetti circa le misure di sicurezza e le precauzioni da adottare. Anche l'esecuzione dei lavori in tensione deve avvenire sotto il controllo del preposto. Accertare prima dell'esecuzione dei lavori: - l'efficienza delle attrezzature e dei mezzi di protezione; - l'assenza di parti attive con pericolo di contatto accidentale, fuori della zona d'intervento; - la corretta posizione di intervento dell'addetto ai lavori. In "lavori a contatto" (lavori in tensione nel corso del quale l'operatore, opportunamente protetto, può entrare nella zona di guardia con parti del proprio corpo), bisogna inoltre limitare e contenere al massimo la zona d'intervento; proteggere o isolare le parti a potenziale diverso per evitare la formazione di archi per corto circuito; fissare le parti mobili di elementi attivi che si sono staccati. PROTEZIONI SUPPLEMENTARI PER I LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI: A) contatti diretti: anche le apparecchiature e gli impianti alimentati con il sistema SELV, devono presentare una protezione in modo che la parte in tensione, anche se a tensione inferiore a 25V c.a., risulti protetta al dito di prova o con isolamento a una prova di 500V per un minuto; non sono ammessi sistemi di protezione di tipo parziale, quali l'allontanamento, gli ostacoli, ecc.; B) contatti indiretti: le apparecchiature elettriche trasportabili e mobili possono essere alimentate unicamente con sistemi a bassissima tensione di sicurezza (SELV), o con separazione elettrica tramite trasformatore di isolamento per ogni apparecchio, con sorgenti di alimentazione situata all'esterno del luogo conduttore ristretto, ad eccezione di sorgenti non alimentate da rete, come ad esempio i gruppi elettrogeni; le lampade portatili devono essere alimentate solo da circuito SELV. M2.4 Reti di distribuzione e terminali Reti di distribuzione e terminali: controlli e revisione Reti di distribuzione e terminali: controlli e revisione. Rischi potenziali: Elettrocuzione; Caduta dall'alto. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: tappeti o pedane isolanti; verificare che i ponti siano regolarmente allestiti e usati. In presenza di dislivelli superiori a 2 metri, per l'esistenza d'aperture, provvedere ad applicare parapetti regolamentari; fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala; DPI: guanti isolanti.

10 In caso di lavori sotto tensione, il preposto ai lavori deve individuare e delimitare la zona di lavoro, apporre un cartello monitore, sezionare le parti attive e mettere in sicurezza tutte le parti che possono interferire con la zona di lavoro (rendendo inaccessibili i dispositivi di sezionamento, verificando l'assenza di tensione, mettendo in corto circuito e a terra la parte sezionata). Deve informare gli addetti circa le misure di sicurezza e le precauzioni da adottare. Anche l'esecuzione dei lavori in tensione deve avvenire sotto il controllo del preposto. Accertare prima dell'esecuzione dei lavori: - l'efficienza delle attrezzature e dei mezzi di protezione; - l'assenza di parti attive con pericolo di contatto accidentale, fuori della zona d'intervento; - la corretta posizione di intervento dell'addetto ai lavori. In "lavori a contatto" (lavori in tensione nel corso del quale l'operatore, opportunamente protetto, può entrare nella zona di guardia con parti del proprio corpo), bisogna inoltre limitare e contenere al massimo la zona d'intervento; proteggere o isolare le parti a potenziale diverso per evitare la formazione di archi per corto circuito; fissare le parti mobili di elementi attivi che si sono staccati. PROTEZIONI SUPPLEMENTARI PER I LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI: A) contatti diretti: anche le apparecchiature e gli impianti alimentati con il sistema SELV, devono presentare una protezione in modo che la parte in tensione, anche se a tensione inferiore a 25V c.a., risulti protetta al dito di prova o con isolamento a una prova di 500V per un minuto; non sono ammessi sistemi di protezione di tipo parziale, quali l'allontanamento, gli ostacoli, ecc.; B) contatti indiretti: le apparecchiature elettriche trasportabili e mobili possono essere alimentate unicamente con sistemi a bassissima tensione di sicurezza (SELV), o con separazione elettrica tramite trasformatore di isolamento per ogni apparecchio, con sorgenti di alimentazione situata all'esterno del luogo conduttore ristretto, ad eccezione di sorgenti non alimentate da rete, come ad esempio i gruppi elettrogeni; le lampade portatili devono essere alimentate solo da circuito SELV. M2.5 Apparecchiature elettriche Apparecchiature elettriche: sostituzione Sostituzione delle apparecchiature elettriche. Rischi potenziali: Elettrocuzione; Caduta dall'alto. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: tappeti o pedane isolanti; verificare che i ponti siano regolarmente allestiti e usati. In presenza di dislivelli superiori a 2 metri, per l'esistenza d'aperture, provvedere ad applicare parapetti regolamentari; fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala; DPI: guanti isolanti. In caso di lavori sotto tensione, il preposto ai lavori deve individuare e delimitare la zona di lavoro, apporre un cartello monitore, sezionare le parti attive e mettere in sicurezza tutte le parti che possono interferire con la zona di lavoro (rendendo inaccessibili i dispositivi di sezionamento, verificando l'assenza di tensione, mettendo in corto circuito e a terra la parte sezionata). Deve informare gli addetti circa le misure di sicurezza e le precauzioni da adottare. Anche l'esecuzione dei lavori in tensione deve avvenire sotto il controllo del preposto. Accertare prima dell'esecuzione dei lavori: - l'efficienza delle attrezzature e dei mezzi di protezione; - l'assenza di parti attive con pericolo di contatto accidentale, fuori della zona d'intervento; - la corretta posizione di intervento dell'addetto ai lavori. In "lavori a contatto" (lavori in tensione nel corso del quale l'operatore, opportunamente protetto, può entrare nella zona di guardia con parti del proprio corpo), bisogna inoltre limitare e contenere al massimo la zona d'intervento; proteggere o isolare le parti a potenziale diverso per evitare la formazione di archi per corto circuito; fissare le parti mobili di elementi attivi che si sono staccati. PROTEZIONI SUPPLEMENTARI PER I LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI: A) contatti diretti: anche le apparecchiature e gli impianti alimentati con il sistema SELV, devono presentare una protezione in modo che la parte in tensione, anche se a tensione inferiore a 25V c.a., risulti protetta al dito di prova o con isolamento a una prova di 500V per un minuto; non sono ammessi sistemi di protezione di tipo parziale, quali l'allontanamento, gli ostacoli, ecc.; B) contatti indiretti: le apparecchiature elettriche trasportabili e mobili possono essere alimentate unicamente con sistemi a bassissima tensione di sicurezza (SELV), o con separazione elettrica tramite trasformatore di isolamento per ogni apparecchio, con sorgenti di alimentazione situata all'esterno del luogo conduttore ristretto, ad eccezione di sorgenti non alimentate da rete, come ad esempio i gruppi elettrogeni; le lampade portatili devono essere alimentate solo da circuito SELV. M2.6 Apparecchiature elettriche Apparecchiature elettriche: controlli e revisioni Controlli e revisioni delle apparecchiature elettriche. Rischi potenziali: Elettrocuzione; Caduta dall'alto.

11 Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: tappeti o pedane isolanti; verificare che i ponti siano regolarmente allestiti e usati. In presenza di dislivelli superiori a 2 metri, per l'esistenza d'aperture, provvedere ad applicare parapetti regolamentari; fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala; DPI: guanti isolanti. In caso di lavori sotto tensione, il preposto ai lavori deve individuare e delimitare la zona di lavoro, apporre un cartello monitore, sezionare le parti attive e mettere in sicurezza tutte le parti che possono interferire con la zona di lavoro (rendendo inaccessibili i dispositivi di sezionamento, verificando l'assenza di tensione, mettendo in corto circuito e a terra la parte sezionata). Deve informare gli addetti circa le misure di sicurezza e le precauzioni da adottare. Anche l'esecuzione dei lavori in tensione deve avvenire sotto il controllo del preposto. Accertare prima dell'esecuzione dei lavori: - l'efficienza delle attrezzature e dei mezzi di protezione; - l'assenza di parti attive con pericolo di contatto accidentale, fuori della zona d'intervento; - la corretta posizione di intervento dell'addetto ai lavori. In "lavori a contatto" (lavori in tensione nel corso del quale l'operatore, opportunamente protetto, può entrare nella zona di guardia con parti del proprio corpo), bisogna inoltre limitare e contenere al massimo la zona d'intervento; proteggere o isolare le parti a potenziale diverso per evitare la formazione di archi per corto circuito; fissare le parti mobili di elementi attivi che si sono staccati. PROTEZIONI SUPPLEMENTARI PER I LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI: A) contatti diretti: anche le apparecchiature e gli impianti alimentati con il sistema SELV, devono presentare una protezione in modo che la parte in tensione, anche se a tensione inferiore a 25V c.a., risulti protetta al dito di prova o con isolamento a una prova di 500V per un minuto; non sono ammessi sistemi di protezione di tipo parziale, quali l'allontanamento, gli ostacoli, ecc.; B) contatti indiretti: le apparecchiature elettriche trasportabili e mobili possono essere alimentate unicamente con sistemi a bassissima tensione di sicurezza (SELV), o con separazione elettrica tramite trasformatore di isolamento per ogni apparecchio, con sorgenti di alimentazione situata all'esterno del luogo conduttore ristretto, ad eccezione di sorgenti non alimentate da rete, come ad esempio i gruppi elettrogeni; le lampade portatili devono essere alimentate solo da circuito SELV. M3 CABINA ELETTRICA L'impianto è costituito essenzialmente dalle seguenti parti: - uno o più trasformatori in olio/resina; - quadri in corrente continua. M3.1 Cabina elettrica Cabina elettrica: controlli mensili indispensabile con cadenza ogni 30 giorni Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione: - verifica funzionamento termostato a due soglie trafo M. T. / B. T.; - pulizia isolatori e celle trafo M. T. / B. T.; - quadro M.T. controllo funzionamento interblocchi; - quadro M.T. verifica apertura sotto carico per intervento fusibile. - batterie servizi ausiliari: controllo e prova funzionamento raddrizzatore; - controllo efficienza batterie; - pulizia morsetti batterie quadro M.T. M3.2 Cabina elettrica Cabina elettrica: controlli semestrali indispensabile con cadenza ogni 6 mesi Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione: - quadro M.T. verifica funzionamento comandi (sezionatore rotante a terra); - controllo verifica e pulizia degli isolatori; - verifica serraggio bulloneria; - verifica continuità ohmica impianto messa a terra; - controllo, pulizia e verifica dei contatti rotanti;

12 - verifica stato pinze sezionatori di terra; - verifica funzionamento dispositivo di sicurezza interruttori M.T.(blocchi elettrici, meccanici ed a chiave ) - pressostati SF6; - pulizia delle celle. M3.3 Cabina elettrica Cabina elettrica: controlli annuali Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione: - controllo stato dei collegamenti degli accumulatori al piombo; - pulizia di ogni singolo elemento di accumulatore al piombo. M4 QUADRI ELETTRICI M4.1 Quadri elettrici Quadri elettrici: controlli mensili Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione: - strumentazione: controllo funzionamento strumenti indicatori; - interruttori su carrello: controllo motori ricarica molla; - interruttori su carrello: controllo ed eventuale sostituzione fusibili comando; - interruttori su carrello: controllo ed eventuale sostituzione lampade di segnalazione; - interruttori vari: verifica chiusura; - interruttori vari: verifica continuità ohmica; - interruttori vari: controllo ed eventuale sostituzione fusibili limitatori; - interruttori vari: controllo ed eventuale sostituzione; - contattori: controllo, pulizia ed eventuale sostituzione dei contatti principali; - contattori: controllo, pulizia ed eventuale sostituzione dei contatti ausiliari. indispensabile con cadenza ogni 30 giorni M4.2 Quadri elettrici Quadri elettrici: controlli bimestrali indispensabile con cadenza ogni 2 mesi Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione: - strumentazione: controllo e lettura strumenti totalizzatori; - carpenterie metalliche quadri generali B.T.: verifica ohmica continuità elettrica carpenterie; - interruttori su carrello: controllo prova bobina di sgancio; - interruttori su carrello: controllo e taratura relè di massima;

13 - interruttori su carrello: controllo, pulizia ed eventuali sostituzioni dei contatti principali; - interruttori su carrello: controllo, pulizia ed eventuali sostituzioni dei contatti secondari; - interruttori su carrello: controllo e pulizia dei caminetti spegni arco. M4.3 Quadri elettrici Quadri elettrici: controlli semestrali indispensabile con cadenza ogni 6 mesi Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione: - interruttori su carrello: controllo tensione molle contatti di estrazione; - contattori: misura dell'isolamento bobina comando; - contattori: misura dell'isolamento delle linee di comando. M4.4 Quadri elettrici Quadri elettrici: controlli annuali Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione: - strumentazione: misure isolamento circuiti ausiliari strumentazione; - strumentazione: taratura strumenti totalizzatori; - barre omnibus: serraggio bulloneria con chiave dinamometrica; - barre omnibus: ingrassaggio punti di contatto; - barre omnibus: misura di isolamento delle barre; - carpenterie metalliche quadri generali B.T.: controllo ed eventuale serraggio bulloneria accoppiamento strutture; - carpenterie metalliche quadri generali B.T.: verifica ed ingrassaggio cerniere e chiusure; - carpenterie metalliche quadri generali B.T.: controllo verniciatura ed eventuali ritocchi; - carpenterie metalliche quadri generali B.T.: controllo targhette indicatrici utenze ed eventuali correzioni; - carpenterie metalliche quadri generali B.T.: pulizia interna ed esterna mediante aria compressa. M5 PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA DI EMERGENZA L'impianto è costituito dalle seguenti parti: - uno o più gruppi elettrogeni; - quadri di comando per l'intervento automatico; - sistemi di espulsione dei gas di scarico; - impianti di alimentazione motore primo.

14 M5.1 Centrale di produzione energia elettrica di emergenza Centrale di produzione energia elettrica di emergenza: controlli settimanali indispensabile con cadenza ogni 7 giorni Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione sui gruppi statici di continuità: - controllo, pulizia e rabbocco degli accumulatori avviamento, nonché controllo stato di assorbimento di carica; - controllo ed eventuale rabbocco livelli olio lubrificante; - controllo pompe e resistenze preriscaldamento acqua; - controllo ed eventuale sostituzione fusibili circuiti ausiliari; - controllo ed eventuale sostituzione lampade di segnalazione quadri di comando; - prove di funzionamento a vuoto dei gruppi per 20 minuti; - controllo funzionamento allarmi; - verifica strumenti di misura. M5.2 Centrale di produzione energia elettrica di emergenza Centrale di produzione energia elettrica di emergenza: controlli mensili indispensabile con cadenza ogni 30 giorni Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione sui gruppi statici di continuità: - controllo ed eventuale sostituzione filtro aria; - controllo, pulizia ed eventuale sostituzione filtri; - controllo tensione regolatori di tensione ed eventuale taratura; - controllo motorini di avviamento con eventuale sostituzione delle spazzole; - verifica funzionamento pompe circuiti acqua di raffreddamento; - controllo valvola solenoide circuiti acqua di raffreddamento; - controllo funzionamento sensori; - prova scambio rete gruppo per 15 minuti e ripristino rete; - controllo funzionamento in parallelo dei gruppi elettrogeni; - pulizia gruppi e quadri comandi con aria compressa ed eventuali ritocchi; - controllo e pulizia sfiati dei basamenti; - prova di avviamento della turbina a vuoto per 5 minuti. M5.3 Centrale di produzione energia elettrica di emergenza Centrale di produzione energia elettrica di emergenza: controlli bimestrali indispensabile con cadenza ogni 2 mesi Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione sui gruppi statici di continuità: - controllo pressione circuiti olio e relative tubazioni; - controllo pompa prelubrificazione.

15 M5.4 Centrale di produzione energia elettrica di emergenza Centrale di produzione energia elettrica di emergenza: controlli semestrali indispensabile con cadenza ogni 6 mesi Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione sui gruppi statici di continuità: - controllo ed eventuale rabbocco olio lubrificazione giunti di accoppiamento; - controllo e lubrificazione cuscinetti alternatori - controlli impianti di scarico gas combusti giunti di dilatazione camera di calma ed estrazione aria calda; - controllo impianti di estrazione gas combusti; - controllo usura dei Silent-Block; - ingrassaggio cuscinetti ventilatori ed estrattori aria. M5.5 Centrale di produzione energia elettrica di emergenza Centrale di produzione energia elettrica di emergenza: controlli annuali Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione sui gruppi statici di continuità: - sostituzione olio lubrificante motori; - sostituzione filtri olio lubrificante; - sostituzione olio lubrificante giunti di accoppiamento; - pulizia e taratura iniettori; - controllo completo degli impianti di raffreddamento aria ed acqua, alimentazione combustibile, estrazione gas combusti, serbatoi di servizio comprese tubazioni e canalizzazioni con serraggio di manicotti, giunti, bulloneria ed eventuali ritocchi di verniciatura; - esame visivo con endoscopio del primo stadio turbina; - controllo del sistema EGT. M6 ALTRI IMPIANTI M6.1 Impianto di messa a terra Rete: controlli biennali Controllo della continuità elettrica (prova strumentale) della rete. indispensabile con cadenza ogni 2 anni Rischi potenziali: Elettrocuzione (correnti vaganti). Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti isolanti. M6.2 Impianto di messa a terra Dispersori: controllo annuale Controllo ingrassaggio e serraggio bulloni.

16 Rischi potenziali: Tagli, abrasioni, punture (contatti con le attrezzature e materiali); Elettrocuzione (correnti vaganti); Investimento. Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti protettivi. M6.3 Impianto di messa a terra Dispersori: controllo biennale Misura resistenza di terra. indispensabile con cadenza ogni 2 anni Rischi potenziali: Elettrocuzione (correnti vaganti), Investimento. Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti isolanti. Spurgo pozzetti. M6.4 Illuminazione Apparecchio illuminante: pulizia indispensabile, quando occorre Pulizia e revisione dell'apparecchio illuminante (in occasione della sostituzione del reattore o dello starter). Rischi potenziali: Elettrocuzione; Caduta dall'alto. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: verificare che i ponti siano regolarmente allestiti e usati. In presenza di dislivelli superiori a 2 metri, per l'esistenza d'aperture, provvedere ad applicare parapetti regolamentari. Fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli. Le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza. Verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala. DPI: guanti isolanti. Aprire il circuito elettrico di alimentazione dell'apparecchio illuminante. M6.5 Illuminazione Reattori e starter Sostituzione di reattori e starter. Rischi potenziali: Elettrocuzione; Caduta dall'alto. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: verificare che i ponti siano regolarmente allestiti e usati. In presenza di dislivelli superiori a 2 metri, per l'esistenza d'aperture, provvedere ad applicare parapetti regolamentari. Fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli. Le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza. Verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala. DPI: guanti isolanti. Aprire il circuito elettrico di alimentazione dell'apparecchio illuminante. M7 AREE SCOPERTE M7.1 Sistemazioni a verde Prati: taglio erba indispensabile con cadenza ogni 15 giorni

17 Taglio erba Rischi potenziali: Tagli, abrasioni, punture (contatto con attrezzature); Inalazione di fumi; Proiezione di schegge. Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti protettivi, scarpe di sicurezza, facciale filtrante. Utilizzare utensili ed attrezzature a norma (presenza delle protezioni meccaniche) M7.2 Sistemazioni a verde Trattamenti fitopatologici Trattamenti fitopatologici. indispensabile con cadenza ogni 3 mesi Rischi potenziali: Ferite o contusioni per contatti con le macchine operatrici; Abrasioni per l'uso di utensili; Dermatiti per l'uso di concimi chimici; Inalazione di fumi. Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti, grembiule, stivali di sicurezza, facciale filtrante. Utilizzare utensili ed attrezzature a norma (presenza delle protezioni meccaniche). M7.3 Sistemazioni a verde Prati: concimazione e diserbo Concimazione e diserbo Rischi potenziali: Dermatiti Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti, stivali. indispensabile con cadenza ogni 6 mesi M7.4 Sistemazioni a verde Spollonatura e potatura Spollonatura e potatura Rischi potenziali: Tagli, abrasioni, punture (contatto con attrezzature); Caduta dall'alto; Proiezione di schegge. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: scala regolamentare e cintura di sicurezza; DPI: guanti, visiera. Utilizzare utensili ed attrezzature a norma. M7.5 Muri di recinzione Muri di recinzione: revisione dei cancelli Recinzioni: revisione cancelli. Rischi potenziali: Tagli, abrasioni, punture Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti protettivi.

18 M7.6 Muri di recinzione Muri di recinzione: coloritura Coloritura muri di recinzione. indispensabile con cadenza ogni 5 anni Rischi potenziali: Contatto con sostanze pericolose (solventi) Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti protettivi, facciale filtrante. M7.7 Muri di recinzione Muri di recinzione: riparazioni Riparazione muri di recinzione Rischi potenziali: Tagli, abrasioni, punture (contati con attrezzi e materiali); Irritazione cutanea (contatto con cementi o additivi). Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti, scarpe di sicurezza. M7.8 Muri di recinzione Verniciatura recinzioni in ferro Verniciatura recinzioni in ferro indispensabile con cadenza ogni 5 anni Rischi potenziali: Contatto con sostanze pericolose (solventi); Tagli, punture, abrasioni (preparazione del fondo). Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti protettivi. M7.9 Recinzioni in ferro Recinzioni in ferro: revisione dei cancelli Recinzioni: revisione cancelli. Rischi potenziali: Tagli, abrasioni, punture Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti protettivi M7.10 Viabilità Pavimentazioni: riparazioni Riparazione superfici stradali.

19 Rischi potenziali: Tagli, abrasioni, punture (contatti con attrezzature e materiali); Urti, colpi, impatti, compressioni (contatti con materiali); Investimenti; Lesioni dorso lombari (sollevamento manuale dei carichi). Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti, scarpe di sicurezza. Gli operatori se agiscono in area transitata e in condizioni di bassa visibilità devono indossare un capo ad alta visibilità di colore arancione o giallo con applicazione di strisce rifrangenti di colore grigio - argento come previsto dalla direttiva CEE 89/686 n 475 del e norma EN 471 Alta Visibilità; inoltre devono segnalare e delimitare la zona di lavoro come previsto dal Codice della Strada (transenne, segnalazione di lavori in corso, direzione obbligatoria e coni segnaletici). Impartire agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti e/o ingombranti. M7.11 Viabilità Riverniciatura segnaletica orizzontale Riverniciatura segnaletica orizzontale. Rischi potenziali: Contatto con sostanze pericolose (solventi) Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti protettivi. Controllo segnaletica verticale. M7.12 Viabilità Rifissaggio segnaletica verticale Rifissaggio segnaletica verticale. Rischi potenziali: Tagli, abrasioni, punture (contatto con attrezzi); Urti, colpi, impatti, compressioni (contatto con materiali); Investimenti. Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti, scarpe di sicurezza. M7.13 Fogne Fogne: spurgo pozzetti Spurgo pozzetti. Rischi potenziali: Contatto con sostanze pericolose; Tagli, abrasioni, punture (contatto con attrezzi e materiali); Urti, compressioni, colpi, impatti (contatto con materiali); Investimento. Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti protettivi, stivali, facciale filtrante, tuta protettiva. Gli operatori se agiscono in area transitata e in condizioni di bassa visibilità devono indossare un capo ad alta visibilità di colore arancione o giallo con applicazione di strisce rifrangenti di colore grigio - argento come previsto dalla direttiva CEE 89/686 n 475 del e norma EN 471 Alta Visibilità; inoltre devono segnalare e delimitare la zona di lavoro come previsto dal Codice della Strada (transenne, segnalazione di lavori in corso, direzione obbligatoria e coni segnaletici). Impartire agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti e/o ingombranti. M7.14 Fogne Fogne: riparazione Riparazione fogne.

20 Rischi potenziali: Tagli, abrasioni, punture (contatto con attrezzi e materiali); Urti, compressioni, colpi, impatti (contatto con materiali); Investimento; Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: scarpe di sicurezza, guanti protettivi. Gli operatori se agiscono in area transitata e in condizioni di bassa visibilità devono indossare un capo ad alta visibilità di colore arancione o giallo con applicazione di strisce rifrangenti di colore grigio - argento come previsto dalla direttiva CEE 89/686 n 475 del e norma EN 471 Alta Visibilità; inoltre devono segnalare e delimitare la zona di lavoro come previsto dal Codice della Strada (transenne, segnalazione di lavori in corso, direzione obbligatoria e coni segnaletici). Impartire agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti e/o ingombranti.

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