Progetto di un LNA ( Low Noise f = 5.25 GHz in tecnologia AMS S35

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Progetto di un LNA ( Low Noise f = 5.25 GHz in tecnologia AMS S35"

Transcript

1 Progetto di un LNA ( Low Noise f = 5.25 GHz in tecnologia AMS S35 Progetto a cura di Alessandro Paghi.

2 INDICE Specifiche ed Introduzione...2 Progettazione ADS 3 Processo 3 LNA singolo stadio singolo transistor 5 LNA singolo stadio Cascode. 10 LNA singolo stadio differenziale 18 LNA doppio stadio Cascode. 21 Progettazione MATLAB Simulink 26 Descrizione del modello del sistema Risultati livello sistema...37 Conclusioni..39 1

3 Specifiche - Z S = 50 Ohm; - Z L = 50 Ohm; - Vcc = 3V; - Banda di funzionamento: GHz ( frequenza centrale 5.25 Ghz ); - P D1 = 15 mw; - P D2 = 30 mw; - 1dPCP > -20 dbm; - IIP3 > -10 dbm; Introduzione Il presente lavoro riguarda la progettazione e la simulazione di un LNA a transistori bipolari destinato alla fabbricazione col processo AMS S um BiCMOS. Si procede analizzando alcune configurazioni di LNA a singolo stadio di amplificazione in configurazione SE singol transistor, SE cascode e FD cascode, traendo conclusioni sull efficacia o meno dell inserimento di un ulteriore stadio di guadagno. Si dimensiona, infine, l architettura LNA singolo stadio di amplificazione in configurazione SE cascode con l utilizzo di induttanze di processo con Q S = 10. Successivamente si utilizzano i dati derivanti dalla simulazione per la verifica delle prestazioni del progetto all interno di un sistema ricetrasmettitore per tecnologia f = 5.25 GHz. 2

4 Progettazione ADS PROCESSO Cross section del processo AMS S35 Modello per grandi segnali del BJT verticale 3

5 Considerazioni sul parametro area: area = L L 0, L 0 = 1 um. L: lunghezza d emettitore. Si riportano i dati derivanti dalla simulazione del transistore bipolare npn121 con diversi valori dal parametro area. V CE = 1.5 V ( scelta commentata in seguito ). Area = 8 Area = 10 Area = 12 Area = 14 Area = 16 F T [GHz] NF MIN [db] NF [db] M I E-OPT [ma] I TOT [ma] Z SON [Ohm] 52+j39 52+j36 55+j38 48+j32 57+j39 A I ( f=5.25 GHz ) [db] Conclusioni Il trend che notiamo è una progressiva riduzione di NF MIN al ridursi di area, che si accompagna con un progressiva riduzione di F T e conseguente riduzione di A I. Non notando particolari differenze mi pongo in condizione area = 12. 4

6 LNA SINGOLO STADIO LNA singolo stadio singolo transistore adattato in ingresso e disadattato in uscita Schema simbolico LNA singolo stadio singolo transistore Schema circuitale LNA singolo stadio singolo transistore 5

7 Il dimensionamento di R E consente di porre la V CE del transistore a metà della tensione di alimentazione, massimizzando la dinamica di uscita. I valori di LE ed LB sono stati ricavati tramite analisi analitica al fine di ottenere il matching integrato, successivamente accurati tramite simulazione ADS. Data la difficoltà a realizzare l adattamento contemporaneamente in ingresso ed in uscita, a causa della forte assenza di unilateralità, sul collettore del transistore bipolare ci si limita ad inserire un gruppo LC risonante alla frequenza di lavoro. Altra considerazione da fare è sul valore di C A : al fine di abbattere il valore di f = 5.25 GHz è necessario utilizzare un valore di capacità non integrabile. Si procede quindi ad inserire un componente discreto tra antenna ed ingresso del LNA. Il valore di C E scelto è tale da garantire il bypass della R E alla frequenza di lavoro. Il valore di capacità determinato non garantisce l integrazione e se ne dovrà tenere conto in fase realizzativa. Riducendo il valore della capacità dal valore ottimo al fine di favorire l integrazione su silicio, il guadagno ottenuto subirà una drastica riduzione. Parametri di progetto e risultati delle f = 5.25 GHz Parametri di progetto Valore area 12 M 1 1 R Ohm R Ohm R E 330 Ohm C A 200 pf C E 303 pf L E 494 ph L B 480 ph L F 1.5 nh C F 446 ff f = 5.25 GHz V CE 1.5 V I CC ma Z IN j0.048 Ohm Z OUT j0.242 Ohm G T db G T-MAX db NF MIN db NF db 1dbCP dbm IIP dbm IIP3 valutata con un tono f = GHz, stessa frequenza del Blocker introdotto nella simulazione di sistema MATLAB Simulink. 6

8 nf(2) db(s(1,1)) db(s(1,2)) db(s(2,1)) db(s(2,2)) Pout[::,1] Pain Potenza in uscita vs Potenza disponibile in ingresso freq, GHz Parametri f = 4 6 GHz freq, GHz f = 4 6 GHz 7

9 I_c.i[1668::1691]*1000 I_c.i[1670::1691]*1000 P AIN = -24 dbm Vc[1670::1691]-Ve[1670::1691] Punto di lavoro istantaneo di Q P AIN = -24 dbm P AIN = -6 dbm Vc[1668::1691]-Ve[1668::1691] Punto di lavoro istantaneo di Q P AIN = -6 dbm 8

10 I_bulk.i, ua Dalle simulazioni risulta che quando la potenza in ingresso cresce le componenti reattive presenti inevitabilmente tra i terminali del transistore si attivano evitando l interdizione dello stesso. Come risultato la corrente di collettore diventa negativa; se il transistore potesse essere schematizzato col modello resistivo questo non sarebbe possibile, il verificarsi di questo fenomeno è da ricondursi alla presenza di elementi capacitivi parassiti presenti tra collettore ed emettitore. È necessario porre occhio su un fenomeno interessante: da un analisi accurata risulta che un notevole quantitativo di corrente scorre dal transistore verso il substrato. Di seguito si riporta una simulazione transitoria per P AIN = -20 dbm time, nsec Questa perdita di corrente può essere dovuta alla presenza di elementi capacitivi tra collettore e substrato. Per come il transistore npn121 è realizzato nel processo AMS S35, la giunzione collettore substrato, una volta che l ultimo viene posto a ground, risulta essere polarizzata inversamente. Bisogna però sottolineare che la capacità considerata è una delle capacità più delicate dell intero modello, in quanto estremamente sensibile a variazioni di tensioni sul collettore. All aumentare della frequenza il valore dell impedenza che connette collettore e substrato si riduce, aumentando conseguentemente il contributo di corrente che fluisce verso quest ultimo. 9

11 LNA singolo stadio Cascode adattato in ingresso ed uscita Schema simbolico LNA singolo stadio Cascode Schema circuitale LNA singolo stadio Cascode 10

12 Parametri di progetto e risultati delle f = 5.25 GHz Parametri di progetto 1. Assenza di Vincoli Vincoli 2. Pd 15 mw 3. 1dBCP -20 dbm IIP3-10 dbm Pd 15 mw Valore area M M M R 1 12 KOhm 12 KOhm 12 KOhm R 2 3 KOhm 3 KOhm 3 KOhm R 3 2 KOhm 2 KOhm 2 KOhm R KOhm KOhm KOhm R REF 1773 Ohm 2172 Ohm 7045 Ohm C A 12 pf 12 pf 12 pf C B 10 pf 10 pf 10 pf L E 286 ph 316 ph 622 ph L B 989 ph nh nh L ADAT nh nh nh C ADAT 109 ff 108 ff 106 ff f = 5.25 GHz V CE1 1.5 V 1.49 V 1.43 V V CE2 1.5 V 1.51 V 1.57 V I CC ma ma 1.8 ma Z IN j0.079 Ohm j0.074 Ohm j0.086 Ohm Z OUT j1.364 Ohm j0.018 Ohm j0.333 Ohm G T db db db G T-MAX db db db NF MIN db db db NF db db db 1dbCP dbm dbm dbm IIP dbm dbm dbm IIP3 valutata con un tono f = GHz, stessa frequenza del Blocker introdotto nella simulazione di sistema MATLAB Simulink. I parametri di progetto utilizzati consentono di rispettare le specifiche descritte sotto la sezione vincoli nell intervallo di frequenze GHz. 11

13 db(s(1,1)) db(s(1,2)) db(s(2,1)) db(s(2,2)) db(s(2,1)) Pout[::,1] Simulazioni per la configurazione di vincoli Pain Potenza in uscita vs Potenza disponibile in ingresso Gt515Gt525 Gt535 Gt515 freq= 5.151GHz db(s(2,1))= Gt525 freq= 5.250GHz db(s(2,1))= Gt535 freq= 5.352GHz db(s(2,1))= freq, GHz S 21 vs frequenza freq, GHz Parametri f = 4 6 GHz 12

14 I_c2.i[3340::3366]*1000 nf(2) freq, GHz f = 4 6 GHz P AIN = -40 dbm Vc2[3340::3366]-Vc1[3340::3366] Punto di lavoro istantaneo di Q P AIN = -40 dbm 13

15 I_c1.i[3340::3366]* Vc1[3340::3366]-Ve1[3340::3366] Commento sul valore di V CE1 : Punto di lavoro istantaneo di Q P AIN = -40 dbm V CC = V CE1 + V CE2 Dalle simulazioni risulta che le variazioni della tensione di uscita ricadono quasi totalmente sul transistore Q 2. Le variazioni della tensione di uscita riportate sul transistore Q 1 risultano essere attenuate, come si nota dal grafico precedente, di circa un fattore 40. Nell ipotesi di garantire una dinamica maggiore al transistore Q 2 sarebbe interessante ridurre la V CE1 del transistore Q 1 portandola a circa V CE-SAT. In questa maniera la linearità dello stadio Cascode ha tutti i presupposti per subire un miglioramento. Conclusioni: LNA singolo stadio Cascode adattato risulta essere una stadio estremamente più performante rispetto ad LNA singolo stadio singolo transistore adattato: è stata ottenuta una riduzione della NF ed aumento di G T. Come possiamo notare dai risultati, LNA singolo stadio Cascode adattato consente di raggiungere un guadagno di trasduttore G T > 20 db, che per un LNA è più che sufficiente. Il secondo stadio di amplificazione porterebbe un incremento del G T ma pagando in termini di una forte riduzione della linearità con conseguente abbattimento di 1dBCP ed IIP3. Con i vincoli progettuali imposti ( 1dBCP > -20 dbm e IIP3 > -10 dbm ), il LNA doppio stadio di guadagno non introduce benefici rispetto alla configurazione a singolo stadio. 14

16 db(s(1,1)) db(s(1,2)) db(s(2,1)) db(s(2,2)) Utilizzo di Induttanze reali Ci poniamo il problema di notare come variano le prestazioni del dispositivo progettato nella configurazione di vincoli 1, utilizzando induttanze di processo con fattore di qualità Q S = f = 5.25 GHz. Risultati delle simulazioni: Parametri di progetto Valore area 12 M 1 4 M 2 4 M 3 1 R 1 12 KOhm R 2 3 KOhm R 3 2 KOhm R KOhm R REF 1773 Ohm C A 12 pf C B 10 pf L E 286 ph R LE Ohm L B 989 ph R LB Ohm L ADAT nh R LADAT Ohm C ADAT 109 ff f = 5.25 GHz V CE1 1.5 V V CE2 1.5 V I CC ma Z IN j6.036 Ohm Z OUT j Ohm G T db G T-MAX db NF MIN db NF db 1dbCP dbm IIP dbm freq, GHz Parametri f = 4 6 GHz 15

17 L utilizzo di induttanze reali con Q = 10 comporta la variazione delle caratteristiche del circuito. Oltre ad una riduzione del guadagno, vengono a mancare adattamento in ingresso ed uscita con un conseguente innalzamento del valore dei parametri S11 ed f = 5.25 GHz. È necessaria una nuova progettazione del dispositivo che tenga conto degli effetti resistivi legati all utilizzo delle induttanze di processo. A causa della mancata presenza di un parametro che tenga conto del fattore di qualità serie Q S di un induttanza reale, si descrive un equazione che ricavi il valore del contributo resistivo serie all induttanza: da cui risulta: Q S = ω 0 L R R = ω 0 L Q S Risultati delle simulazioni al termine della progettazione: Parametri di progetto Valore area 12 M 1 4 M 2 4 M 3 1 R 1 12 KOhm R 2 3 KOhm R 3 2 KOhm R KOhm R REF 1773 Ohm C A 12 pf C B 10 pf L E 250 ph R LE Ohm L B nh R LB Ohm L ADAT nh R LADAT Ohm C ADAT 182 ff f = 5.25 GHz V CE1 1.5 V V CE2 1.5 V I CC ma Z IN j0.078 Ohm Z OUT j0.662 Ohm G T db G T-MAX db NF MIN db NF db 1dbCP dbm IIP dbm 16

18 db(s(1,1)) db(s(1,2)) db(s(2,1)) db(s(2,2)) freq, GHz Parametri f = 4 6 GHz 17

19 LNA singolo stadio differenziale adattato in ingresso e disadattato in uscita Schema circuitale LNA singolo stadio Cascode 18

20 Parametri di progetto e risultati delle f = 5.25 GHz Parametri di progetto Valore area 12 M 1 4 M 2 4 M 3 4 M 4 4 M 5 8 M 6 1 R 3 1 KOhm R 4 6 KOhm R 5 3 KOhm R 6 26 KOhm R RIF 1661 Ohm R R 330 Ohm C B 10 pf L E 108 ph L B nh L RF 1.5 nh C RF 523 ff f = 5.25 GHz V CE1 = V CE V V CE3 = V CE V V CE5 444 mv I CC ma Z IN j0.043 Ohm Z OUT j Ohm G T db G T-MAX db NF MIN db NF db 1dbCP dbm IIP dbm IIP3 valutata con un tono f = GHz, stessa frequenza del Blocker introdotto nella simulazione di sistema MATLAB Simulink. 19

21 db(s(1,1)) db(s(1,2)) db(s(2,1)) db(s(2,2)) Pout[::,1] Pain Potenza in uscita vs Potenza disponibile in ingresso freq, GHz Parametri f = 4 6 GHz Considerazioni: Dai risultati delle simulazioni si nota che in assenza di adattamento sulla porta di uscita, le caratteristiche dell architettura differenziale sono molto simili a quelle dell architettura single ended cascode. In particolar modo mi aspetto che aumentando il G T di circa 5 db, 1dBCP scivoli ad una potenza di ingresso pari a circa -20 dbm eguagliando le prestazioni del singolo stadio cascode single ended. Per quanto riguarda il G T-MAX, la struttura differenziale presenta un guadagno superiore rispetto alla struttura single ended. In termini di NF c è stato un peggioramento di alcuni decimi di db. 20

22 LNA DOPPIO STADIO LNA doppio stadio Cascode adattato in ingresso ed uscita Schema circuitale LNA doppio stadio Cascode 21

23 Parametri di progetto e risultati delle f = 5.25 GHz Parametri di progetto Valore area 12 M 1 4 M 2 4 M 3 1 M 4 4 M 5 4 R 1 12 KOhm R 2 3 KOhm R 3 2 KOhm R Ohm R 6 3 KOhm R 7 2 KOhm R Ohm R RIF 1773 Ohm R R 330 Ohm C 2 10 pf C 3 10 pf C A 12 pf L E 286 ph L B 960 ph L ADAT nh C ADAT 356 ff L ADAT nh C ADAT1 110 ff f = 5.25 GHz V CE1 1.5 V V CE2 1.5 V V CE3 1.5 V V CE4 1.5 V I CC 10.7 ma Z IN j0.019 Ohm Z OUT j1.157 Ohm G T db G T-MAX db NF MIN db NF db 1dbCP dbm IIP dbm IIP3 valutata con un tono f = GHz, stessa frequenza del Blocker introdotto nella simulazione di sistema MATLAB Simulink. 22

24 nf(2) db(s(1,1)) db(s(1,2)) db(s(2,1)) db(s(2,2)) Pout[::,1] Pain Potenza in uscita vs Potenza disponibile in ingresso freq, GHz Parametri f = 4 6 GHz freq, GHz f = 4 6 GHz 23

25 I_c1.i[4180::4205] I_c2.i[4180::4205] Come precedentemente ipotizzato, 1dBCP e IIP3 si spostano estremamente in basso violando le specifiche di linearità richieste dai vincoli. P AIN = -70 dbm Vc2[4180::4205]-Vc1[4180::4205] Punto di lavoro istantaneo di Q P AIN = -70 dbm Vc1[4180::4205]-Ve1[4180::4205] Punto di lavoro istantaneo di Q P AIN = -40 dbm 24

26 I_c4.i[4180::4205] I_c5.i[4180::4205] Vc5[4180::4205]-Vc4[4180::4205] Punto di lavoro istantaneo di Q P AIN = -40 dbm Vc4[4180::4205]-Ve4[4180::4205] Punto di lavoro istantaneo di Q P AIN = -40 dbm 25

27 Progettazione MATLAB SIMULINK Transceiver per banda ISM Modello del Transceiver per banda ISM Trasmettitore Digitale ed RF Modello del Trasmettitore Digitale ed RF 26

28 Trasmettitore Digitale Modello del Trasmettitore Digitale Costellazione Gray 8-PSK con fase pigreco/8 Risposta modulo e fase del filtro a coseno rialzato 27

29 Parametri segnale RF in trasmissione: - f = 5.25 GHz - B 99% = MHz - P = dbm Spettro segnale RF in trasmissione La generazione del segnale RF è stata ottenuta considerando ideale sia il PA in trasmissione che l antenna. Le perdite di canale sono modellizzate tramite una free space path loss, che tiene conto del decadimento della potenza del segnale all aumento della distanza TX-RX, e tramite l aggiunta di AWGN. Il segnale BL essendo un disturbo presente nel mezzo di comunicazione viene direttamente attenuato e successivamente sommato ad AWGN. Si considera in seguito una distanza TX-RX pari a 10 m che corrisponde ad una path loss di 67 db Parametri segnale RF e BL in ricezione: RF: BL - f = 5.25 GHz - B 99% = MHz - P = dbm - f = GHz - B 99% = MHz - P = dbm 28

30 Spettro segnale RF e BL in ricezione 29

31 Ricevitore RF Modello del Ricevitore RF Antenna: S11, S12 vs frequenza S21, S22 vs frequenza 30

32 db(s(1,1)) db(s(1,2)) db(s(2,1)) db(s(2,2)) nf(2) db(s(1,1)) db(s(1,2)) db(s(2,1)) db(s(2,2)) nf(2) I parametri S utilizzati sono quelli di riferimento per un antenna ideale. LNA: È possibile selezionare il tipo di LNA progettato al fine di evidenziare l impatto del progetto nel sistema Transceiver per banda ISM. LNA Ideale - G T = 20 db - Z S = 50 Ohm - Z L = 50 Ohm - 1dBCP = inf - IIP3 = inf - P SAT = inf - NF = 1 db LNA singolo stadio singolo transistore freq, GHz freq, GHz Parametri f = 4 6 GHz f = 4 6 GHz - 1dBCP = dbm - IIP3 = dbm - P SAT = 7 dbm LNA singolo stadio Cascode in configurazione di vincoli freq, GHz freq, GHz Parametri f = 4 6 GHz f = 4 6 GHz 31

33 db(s(1,1)) db(s(1,2)) db(s(2,1)) db(s(2,2)) nf(2) db(s(1,1)) db(s(1,2)) db(s(2,1)) db(s(2,2)) nf(2) - 1dBCP = dbm - IIP3 = dbm - P SAT = 7 dbm LNA singolo stadio Cascode in configurazione di vincoli freq, GHz freq, GHz Parametri f = 4 6 GHz f = 4 6 GHz - 1dBCP = dbm - IIP3 = dbm - P SAT = 7 dbm LNA doppio stadio Cascode freq, GHz freq, GHz Parametri f = 4 6 GHz f = 4 6 GHz - 1dBCP = dbm - IIP3 = dbm - P SAT = 7 dbm 32

34 Mixer: AFI: - G C = 10 db - Z S = 100 Ohm - Z L = 100 Ohm - IIP2 = 7 db - NF = 10 db - G T = 20 db - Z S = 100 Ohm - Z L = 50 Ohm - 1dBCP = inf - IIP3 = inf - P SAT = inf - NF = 15 db 33

35 Modello mixed signal in banda base Modello mixed signal in banda base Modello amplificatore in banda base + ADC Modello ADC Modello di cancellazione di Offset Modello di cancellazione di Offset 34

36 Ricevitore Digitale Modello del ricevitore digitale Il ricevitore digitale contiene una versione duale del trasmettitore digitale utilizzato in trasmissione. AGC Modello AGC 35

37 Confronto tra segnale trasmesso e segnale ricevuto ed elaborato in banda base RF TX: - f = 5.25 GHz - B 99% = MHz - P = dbm RF RX-BB: - B 99% = MHz - P = dbm RF f = 5.25 GHz vs RF f = 0 Hz 36

38 Risultati livello sistema A causa dell assenza di tecniche di correzione dei bit è auspicabile andare a valutare esclusivamente EVM RMS ed EVM PEAK accompagnati dal diagramma ad occhio. In presenza di AGC: Diagramma ad occhio Risultati: Scatter Plot - EVM RMS = % - EVM PEAK = % 37

39 Distanza [m] / Path Loss [db] LNA Ideale LNA Singolo Stadio Singolo Transistor EVM RMS [ % ] AGC ON LNA Singolo Stadio Cascode Configurazione 1 LNA Singolo Stadio Cascode Configurazione 3 1 / / / / / / / / / EVM RMS [ % ] AGC OFF 1 / / / / / / / / / LNA Doppio Stadio Cascode Distanza [m] / Path Loss [db] LNA Ideale LNA Singolo Stadio Singolo Transistor EVM PEAK [ % ] AGC ON LNA Singolo Stadio Cascode Configurazione 1 LNA Singolo Stadio Cascode Configurazione 3 1 / / / / / / / / / EVM PEAK [ % ] - AGC OFF 1 / / / / / / / / / LNA Doppio Stadio Cascode 38

40 EVM RMS [%] EVM RMS [%] - AGC ON LNA ideale LNA SS ST LNA SS cascode V1 LNA SS cascode V3 LNA DS cascode Distanza [m] EVM RMS [%] vs distanza Conclusioni: Dalle simulazioni di sistema si nota che le prestazioni di LNA SS Cascode V1 e LNA SS Cascode V3 risultano essere estremamente simili in termini di EVM RMS [%]. Queste due architetture rappresentano la scelta migliore per il sistema preso in considerazione, in quanto LNA doppio stadio Cascode, a causa della presenza di 1dBCP a bassa potenza, non fornisce prestazioni migliori. La presenza di AGC sembra non influenzare le caratteristiche del sistema che, a quanto pare, sembra essere in grado di funzionare anche in assenza di un Controllo Automatico di Guadagno in ingresso all ADC in ricezione, per distanze TX-RX inferiori ad 1 Km. Superata tale distanza, la presenza dell AGC consente di ottenere EVM RMS [%] minore. Considerazioni sull utilizzo del processo per la fabbricazione di LNA per lo standard f = 5.9 GHz Mi aspetto che le prestazioni del transistori bipolari utilizzati decadano con l aumentare della frequenza. In particolar modo, le correnti che scorrono per via degli elementi parassiti, tra collettore e substrato assumono valori estremamente consistenti. Il guadagno di corrente del singolo transistore decade ed assumendo che decada anche il G T è forse possibile utilizzare un architettura LNA doppio stadio di guadagno mantenendosi all interno delle specifiche richieste da progetto. In definitiva, utilizzando un architettura LNA singolo stadio di guadagno, mi aspetto di ottenere EVM RMS [%] ed EVM PAEK maggiori rispetto a quelli f = 5.25 GHz. 39

Informazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento. caratteristiche e tipologie di moduli. Circuiti con operazionali reazionati

Informazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento. caratteristiche e tipologie di moduli. Circuiti con operazionali reazionati Elettronica per telecomunicazioni 1 Contenuto dell unità A Informazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento caratteristiche e tipologie di moduli Circuiti con operazionali reazionati

Dettagli

Page 1. Elettronica delle telecomunicazioni ETLCE - A2 24/09/ DDC 1. Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione. Contenuti del Gruppo A

Page 1. Elettronica delle telecomunicazioni ETLCE - A2 24/09/ DDC 1. Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione. Contenuti del Gruppo A Modulo Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione Elettronica delle telecomunicazioni A Amplificatori, oscillatori, mixer A2- Gestire la nonlinearità» amplificatori accordati,» moltiplicatori di frequenza»

Dettagli

Page 1. Elettronica delle telecomunicazioni 2003 DDC 1. Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione. Contenuti del Gruppo A

Page 1. Elettronica delle telecomunicazioni 2003 DDC 1. Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione. Contenuti del Gruppo A Modulo Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione Elettronica delle telecomunicazioni Amplificatori e oscillatori A1 - Amplificatori a transistori» Punto di funzionamento,» guadagno e banda» distorsioni,

Dettagli

Page 1. Elettronica delle telecomunicazioni ETLCE - A2 28/02/ DDC 1. Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione. Contenuti del Gruppo A

Page 1. Elettronica delle telecomunicazioni ETLCE - A2 28/02/ DDC 1. Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione. Contenuti del Gruppo A Modulo Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione Elettronica delle telecomunicazioni A Amplificatori, oscillatori, mixer A2- Usare la nonlinearità» amplificatori accordati,» moltiplicatori di frequenza»

Dettagli

Esonero del Corso di Elettronica I 23 aprile 2001

Esonero del Corso di Elettronica I 23 aprile 2001 Esonero del Corso di Elettronica I 23 aprile 2001 1) Nell amplificatore MO di figura k=5.10-4 A/V 2, V T = 2 V, = 10K Ω, =10V, =3V. eterminare il guadagno di tensione per un segnale applicato tra gate

Dettagli

Elettronica delle Telecomunicazioni A.A. 2009-2010

Elettronica delle Telecomunicazioni A.A. 2009-2010 Elettronica delle Telecomunicazioni A.A. 2009-2010 Università degli studi di Ferrara Studente: Sferrazza Giovanni Prof. Giorgio Vannini Nome file: Amplificatore di potenza 802.11b.doc Pagina 1 di 12 Scopo

Dettagli

Lezione A3 - DDC

Lezione A3 - DDC Elettronica per le telecomunicazioni Unità A: Amplificatori, oscillatori, mixer Lezione A.3 Punto di funzionamento, guadagno e banda distorsioni, rumore, 1 Contenuto dell unità A Lezione A3 Informazioni

Dettagli

Definizioni di Guadagno di Potenza

Definizioni di Guadagno di Potenza Definizioni di Guadagno di Potenza z S i 1 i 2 v in v 1 Amplificatore v 2 P P out disp P in z L P disp = Potenza disponibile dal generatore P in = Potenza entrante nell amplificatore P out = Potenza sul

Dettagli

Esercitazione 3. Biagio Provinzano Aprile Esercizio 1. I BJT npn hanno la stessa area e la stessa corrente di saturazione, consideriamo

Esercitazione 3. Biagio Provinzano Aprile Esercizio 1. I BJT npn hanno la stessa area e la stessa corrente di saturazione, consideriamo Esercitazione 3 Biagio Provinzano Aprile 005 Esercizio I BJT npn hanno la stessa area e la stessa corrente di saturazione, consideriamo V A, β = 00, V BE = 0.7V in zona attiva ed infine Cπ = C µ =0pF.

Dettagli

Page 1. Elettronica delle telecomunicazioni ETLCE - A1 08/09/ DDC 1. Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione. Contenuti del Gruppo A

Page 1. Elettronica delle telecomunicazioni ETLCE - A1 08/09/ DDC 1. Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione. Contenuti del Gruppo A Modulo Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione Elettronica delle telecomunicazioni A Amplificatori, oscillatori, mixer A1- Amplificatori a transistori» Punto di funzionamento,» guadagno e banda»

Dettagli

Laboratorio di Elettronica II. Esperienza 3. Progetto di un amplificatore con BJT

Laboratorio di Elettronica II. Esperienza 3. Progetto di un amplificatore con BJT Laboratorio di Elettronica II Esperienza 3 Progetto di un amplificatore con BJT 1 Attività Progetto e verifica al simulatore di un amplificatore, date le specifiche funzionali desiderate: Progetto preliminare

Dettagli

14 Giugno 2006 Prova scritta di Circuiti Integrati Analogici (tempo a disposizione 90 min)

14 Giugno 2006 Prova scritta di Circuiti Integrati Analogici (tempo a disposizione 90 min) 14 Giugno 2006 M3 M4 M2 M1 R Nel circuito in figura determinare: 1) trascurando l effetto di modulazione della lunghezza di canale, il legame tra la corrente che scorre nella resistenza R e i parametri

Dettagli

Questa parte tratta le problematiche del pilotaggio low-side di carichi di potenza: Pilotaggio low-side con MOS. Pilotaggio low-side con BJT

Questa parte tratta le problematiche del pilotaggio low-side di carichi di potenza: Pilotaggio low-side con MOS. Pilotaggio low-side con BJT Interruttori allo stato solido 1 Questa parte tratta le problematiche del pilotaggio low-side di carichi di potenza: con MOS con BJT Velocità di commutazione MOS Velocità di commutazione BJT 2 2003 Politecnico

Dettagli

TX-AUDIO-2.4/AE TX-AUDIO-2.4/AE. Caratteristiche. Caratteristiche Tecniche

TX-AUDIO-2.4/AE TX-AUDIO-2.4/AE. Caratteristiche. Caratteristiche Tecniche Caratteristiche Nessuna compressione, alta qualità sonora con latenza di 0.5 ms. Audio digitale con frequenza di campionamento a 44.1 KHz e 16-bit di risoluzione. Modulazione digitale FSK. Antenna Wip

Dettagli

Appendice A. A.1 Amplificatore con transistor bjt

Appendice A. A.1 Amplificatore con transistor bjt Appendice A A.1 Amplificatore con transistor bjt Il circuito in fig. A.1 è un esempio di amplificatore a più stadi. Si utilizza una coppia differenziale di ingresso (T 1, T 2 ) con un circuito current

Dettagli

(ma) (ma) Voltage (V) Fig

(ma) (ma) Voltage (V) Fig 4.4 Esempi di progetto di circuiti passivi non lineari Circuiti passivi non lineari sono quei circuiti che utilizzano le proprietà non lineari dei diodi. Esempi di tali circuiti sono costituiti dai rivelatori

Dettagli

Laboratorio di Elettronica II. Esperienza 3. Progetto di un amplificatore con BJT

Laboratorio di Elettronica II. Esperienza 3. Progetto di un amplificatore con BJT Laboratorio di Elettronica II Esperienza 3 Progetto di un amplificatore con BJT 1 Attività Progetto e verifica al simulatore di un amplificatore, date le specifiche funzionali desiderate: Progetto preliminare

Dettagli

Page 1. Amplificatori, oscillatori, mixer 2002 DDC 1. Elettronica per le telecomunicazioni. Obiettivi del gruppo di lezioni A

Page 1. Amplificatori, oscillatori, mixer 2002 DDC 1. Elettronica per le telecomunicazioni. Obiettivi del gruppo di lezioni A Elettronica per le telecomunicazioni Obiettivi del gruppo di lezioni mplificatori, oscillatori, mixer.2 Filtri» Specifica funzionale e parametri» uso di strumenti CD» esempi di realizzazioni con O» tecniche

Dettagli

Il TRANSISTOR. Il primo transistor della storia

Il TRANSISTOR. Il primo transistor della storia Il TRANSISTOR Il primo transistor della storia Inventori del Transistor Il Transistor Bipolare a Giunzione (BJT) è stato inventato nei laboratori BELL nel 1948, da tre fisici: John Bardeen Walter Brattain,

Dettagli

Laboratorio Multidisciplinare di Elettronica I A.A Prova individuale

Laboratorio Multidisciplinare di Elettronica I A.A Prova individuale Caratterizzazione di un componente Su un estremo di un connettore a T è montata una induttanza L. Figura 1: Dispositivo da misurare. 1. Riportare, in funzione della frequenza f e della induttanza L, l

Dettagli

Fondamenti di Elettronica Ing. AUTOMATICA e INFORMATICA - AA 2010/ Appello 09 Febbraio 2012

Fondamenti di Elettronica Ing. AUTOMATICA e INFORMATICA - AA 2010/ Appello 09 Febbraio 2012 Fondamenti di Elettronica Ing. AUTOMATICA e INFORMATICA - AA 2010/2011 3 Appello 09 Febbraio 2012 Indicare chiaramente la domanda a cui si sta rispondendo. Ad esempio 1a) Esercizio 1. R 1 = 20 kω, R 2

Dettagli

5. Amplificatori. Corso di Fondamenti di Elettronica Fausto Fantini a.a

5. Amplificatori. Corso di Fondamenti di Elettronica Fausto Fantini a.a 5. Amplificatori Corso di Fondamenti di Elettronica Fausto Fantini a.a. 2010-2011 Amplificazione Amplificare un segnale significa produrre un segnale in uscita (output) con la stessa forma d onda del segnale

Dettagli

POWER METER STRUMENTAZIONE. Realizziamo un ottimo misuratore di potenza dei segnali radio impiegabile sia al banco che sul campo. Prima puntata.

POWER METER STRUMENTAZIONE. Realizziamo un ottimo misuratore di potenza dei segnali radio impiegabile sia al banco che sul campo. Prima puntata. 76 STRUMENTAZIONE POWER METER Realizziamo un ottimo misuratore di potenza dei segnali radio impiegabile sia al banco che sul campo. Prima puntata. di FULVIO DE SANTIS U no strumento che non dovrebbe mancare

Dettagli

CORSO DI ELETTRONICA DELLE TELECOMUNICAZIONI

CORSO DI ELETTRONICA DELLE TELECOMUNICAZIONI CORSO DI EETTRONICA DEE TEECOMUNICAZIONI 8 UGIO 004 DOMANDE DI TEORIA ) Per descrivere le prestazioni di rumore di un circuito pilotato con una data impedenza (ad esempio 50Ω) è sufficiente un parametro,

Dettagli

Corso di ELETTRONICA 1 (Elettronici N.O.) 17/06/2003

Corso di ELETTRONICA 1 (Elettronici N.O.) 17/06/2003 Corso di ELETTRONICA 1 (Elettronici N.O.) 17/06/2003 Si analizzi l amplificatore mostrato in figura, determinando: 1. il valore del guadagno di tensione a frequenze intermedie; 2. le frequenze di taglio

Dettagli

Radiometro integrato al silicio per la prevenzione di incendi boschivi

Radiometro integrato al silicio per la prevenzione di incendi boschivi Radiometro integrato al silicio per la prevenzione di incendi boschivi A. Fonte, B. Neri Radio-Frequency & Microwave Integrated Circuits Laboratory Università di Pisa Sommario Introduzione alla radiometria

Dettagli

CORSO DI ELETTRONICA DELLE TELECOMUNICAZIONI

CORSO DI ELETTRONICA DELLE TELECOMUNICAZIONI CORSO DI ELETTRONICA DELLE TELECOMUNICAZIONI 17 FEBBRAIO 2004 DOMANDE DI TEORIA 1) E dato un generatore con impedenza di sorgente di 50 Ω, che pilota un amplificatore di cui è nota la figura di rumore

Dettagli

2.4GHz Moduli ZigBee per Applicazioni di reti Wireless. XTR-ZB1-xLI

2.4GHz Moduli ZigBee per Applicazioni di reti Wireless. XTR-ZB1-xLI 2.4GHz 802.15.4 Moduli ZigBee per Applicazioni di reti Wireless ------------------ Pag 1 di 1 L è un modulo basato sullo standard IEEE 802.15.4 e sul protocollo di rete ZigBee. Opera nella banda ISM a

Dettagli

Sistemi di Telecomunicazione

Sistemi di Telecomunicazione Sistemi di Telecomunicazione Esercizi ed esempi numerici - Sistemi in cavo / coppie simmetriche Universita Politecnica delle Marche A.A. 2014-2015 A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 1/18 Caratteristiche

Dettagli

Comunicazioni Elettriche I - Testo 1

Comunicazioni Elettriche I - Testo 1 Comunicazioni Elettriche I - Testo 1 Problema Si consideri un sistema di trasmissione numerico in cui una sorgente genera un flusso binario a velocità f b = 60 kb/s. Tale flusso viene inviato in ingresso

Dettagli

Amplificatori operazionali

Amplificatori operazionali Amplificatori operazionali Parte 3 www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 6--) Integratore Dato che l ingresso invertente è virtualmente a massa si ha vi ( t) ir ( t) R Inoltre i

Dettagli

ANALIZZATORE DI RETI

ANALIZZATORE DI RETI ANALIZZATORE DI RETI Struttura Analizzatore di Reti test generazione DUT incidente riflesso trasmesso rivelazione visualizzazione e controllo Sezione di Generazione Oscillatori spazzolati Oscillatori sintetizzati

Dettagli

Soluzione: prof. Stefano Mirandola PRIMA PARTE. 1) 2) Schema a blocchi e progetto circuitale della catena di condizionamento.

Soluzione: prof. Stefano Mirandola PRIMA PARTE. 1) 2) Schema a blocchi e progetto circuitale della catena di condizionamento. ITEC - ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA Sessione ordinaria 206 ARTICOLAZIONE ELETTRONICA Tema di: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Soluzione: prof. Stefano Mirandola PRIMA PARTE ) 2) Schema a blocchi e progetto

Dettagli

Esame di Stato per l abilitazione alla professione di Ingegnere II sessione, anno 2008 Candidati in possesso della Laurea triennale

Esame di Stato per l abilitazione alla professione di Ingegnere II sessione, anno 2008 Candidati in possesso della Laurea triennale Esame di Stato per l abilitazione alla professione di Ingegnere II sessione, anno 2008 Candidati in possesso della Laurea triennale Prima prova scritta 4 dicembre 2008 Tema di Informatica Dopo aver ricordato

Dettagli

SISTEMI ELETTRONICI A RF (A.A )

SISTEMI ELETTRONICI A RF (A.A ) SISTEMI ELETTRONICI A RF (A.A. 2016-2017) Docenti: Ing. Pasquale Tommasino Prof. Stefano Pisa Orario Lezioni - Lunedì 12.00-14.00 AULA 6 -Martedì 10:00-12.00 AULA 6 - Mercoledì 12.00-14.00 AULA 6 LABORATORIO

Dettagli

Circuiti a microonde attivi in regime di grandi segnali

Circuiti a microonde attivi in regime di grandi segnali Circuiti a microonde attivi in regime di grandi segnali In un circuito a microonde che comprende elementi attivi (transistor) pilotati con livelli di potenza non sono trascurabili, si genera distorsione

Dettagli

Schemi e caratteristiche dei principali amplificatori a BJT

Schemi e caratteristiche dei principali amplificatori a BJT Schemi e caratteristiche dei principali amplificatori a BJT Sommario argomenti trattati Schemi e caratteristiche dei principali amplificatori a BJT... 1 Amplificatore emettitore comune o EC... 1 Amplificatore

Dettagli

Reciprocità: tra miti e leggende sul guadagno di un'antenna. Dr. Ing. Francesco Orfei, PhD

Reciprocità: tra miti e leggende sul guadagno di un'antenna. Dr. Ing. Francesco Orfei, PhD Reciprocità: tra miti e leggende sul guadagno di un'antenna Dr. Ing. Francesco Orfei, PhD iz0abd@gmail.com Indice Introduzione Attenuazione in spazio libero Area efficace, direttività e guadagno di un

Dettagli

Struttura Analizzatore di Reti

Struttura Analizzatore di Reti ANALIZZATORE DI RETI Struttura Analizzatore di Reti test generazione DUT incidente riflesso trasmesso rivelazione visualizzazione e controllo 1 Sezione di Generazione Oscillatori spazzolati Oscillatori

Dettagli

Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo

Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo Ottobre 00 Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo amplificatore in classe A di Fig. presenta lo svantaggio che il carico è percorso sia dalla componente di segnale, variabile nel tempo,

Dettagli

TECNOLOGIE DELLA TRASMISSIONE OTTICA Anno accademico BER e Power Budget. Pierpaolo Boffi

TECNOLOGIE DELLA TRASMISSIONE OTTICA Anno accademico BER e Power Budget. Pierpaolo Boffi TECNOLOGIE DELLA TRASMISSIONE OTTICA Anno accademico 2006-2007 BER e Power Budget Pierpaolo Boffi 100mV/div 100mV/div 100ps/div 50ps/div Sistema di comunicazioni ottiche Trasmettitore Link Ricevitore Analog

Dettagli

A.S. 2014/15 CLASSE 4 BEE MATERIA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA

A.S. 2014/15 CLASSE 4 BEE MATERIA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA A.S. 2014/15 CLASSE 4 BEE MATERIA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA UNITA DI APPRENDIMENTO 1: RETI ELETTRICHE IN DC E AC Essere capace di applicare i metodi di analisi e di risoluzione riferiti alle grandezze

Dettagli

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "G. MARCONI" Via Milano n PONTEDERA (PI) ANNO SCOLASTICO 2005/2006 CORSO SPERIMENTALE LICEO TECNICO

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE G. MARCONI Via Milano n PONTEDERA (PI) ANNO SCOLASTICO 2005/2006 CORSO SPERIMENTALE LICEO TECNICO ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "G. MARCONI" Via Milano n. 2-56025 PONTEDERA (PI) 0587 53566/55390 - Fax: 0587 57411 - : iti@marconipontedera.it - Sito WEB: www.marconipontedera.it ANNO SCOLASTICO

Dettagli

Indice generale. Prefazione. Capitolo 1. Richiami di analisi dei circuiti 1. Capitolo 2. Analisi in frequenza e reti STC 39

Indice generale. Prefazione. Capitolo 1. Richiami di analisi dei circuiti 1. Capitolo 2. Analisi in frequenza e reti STC 39 Indice generale Prefazione xi Capitolo 1. Richiami di analisi dei circuiti 1 1.1. Bipoli lineari 1 1.1.1. Bipoli lineari passivi 2 1.1.2. Bipoli lineari attivi 5 1.2. Metodi di risoluzione delle reti 6

Dettagli

CORSO DI ELETTRONICA DELLE TELECOMUNICAZIONI

CORSO DI ELETTRONICA DELLE TELECOMUNICAZIONI CORSO DI ELETTRONICA DELLE TELECOMUNICAZIONI Prima prova in itinere - 5 MAGGIO 005 DOMANDE DI TEORIA 1) Qual è il vantaio di un ricevitore zero-if rispetto alla struttura a supereterodina? ) Che utilità

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI TECNICA PROFESSIONALE ELETTRONICA

PROGRAMMAZIONE DI TECNICA PROFESSIONALE ELETTRONICA PROGRAMMAZIONE DI TECNICA PROFESSIONALE ELETTRONICA CLASSE IIAP Docenti: Rossana Gualtieri, Angelo Zanfini CONTENUTI(Moduli) MODULO 1 GRANDEZZE ALTERNATE E SEGNALI Definizione di segnale. Classificazione

Dettagli

Sistemi di Telecomunicazione

Sistemi di Telecomunicazione Sistemi di Telecomunicazione Parte 6: Sistemi Ottici Parte 6.4: Esempi di dimensionamento di sistemi ottici Universita Politecnica delle Marche A.A. 2013-2014 A.A. 2013-2014 Sistemi di Telecomunicazione

Dettagli

ARI - Sezione di Vercelli (1301) Corso per il conseguimento della Patente di Radioamatore

ARI - Sezione di Vercelli (1301) Corso per il conseguimento della Patente di Radioamatore ARI - Sezione di Vercelli (1301) Corso per il conseguimento della Patente di Radioamatore Orario delle lezioni: dalle 21:30 alle 23:00 GIOVEDÌ, 3 NOVEMBRE 2011 Presentazione del corso Iscrizioni MERCOLEDÌ,

Dettagli

= A v1 A v2 R o1 + R i2 A v A v1 A v2. se R i2 R o1

= A v1 A v2 R o1 + R i2 A v A v1 A v2. se R i2 R o1 Amplificatori a due stadi STADIO 1 STADIO 2 R s R o1 R o2 v s + _ vi1 R i1 + A v1 v i1 _ v i2 R i2 + Av2vi2 _ vo2 RL A v v o2 v i1 = A v1 A v2 R i2 R o1 + R i2 A v A v1 A v2 se R i2 R o1 A.Nigro Laboratorio

Dettagli

Oscillatore di Pierce: Progetto su AWR. Gianmarco Cerutti Ivan Matraxia Giovanni Valentini

Oscillatore di Pierce: Progetto su AWR. Gianmarco Cerutti Ivan Matraxia Giovanni Valentini Oscillatore di Pierce: Progetto su AWR Gianmarco Cerutti Ivan Matraxia Giovanni Valentini 1 1 Specifiche L oscillatore di Pierce è un oscillatore costruito con il principio della retroazione positiva,

Dettagli

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte F: Conversione A/D e D/A Lezione n. 29- F - 6: Sistemi di acquisizione

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte F: Conversione A/D e D/A Lezione n. 29- F - 6: Sistemi di acquisizione ELETTRONICA II Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino Parte F: Conversione A/D e D/A Lezione n. 29- F - 6: Sistemi di acquisizione Elettronica II - Dante Del Corso - Gruppo F.b - 6 n. 1-14/11/97

Dettagli

Misure su linee di trasmissione

Misure su linee di trasmissione Appendice A A-1 A-2 APPENDICE A. Misure su linee di trasmissione 1) Misurare, in trasmissione o in riflessione, la lunghezza elettrica TL della linea. 2) Dal valore di TL e dalla lunghezza geometrica calcolare

Dettagli

AUR.EL RTX-MID-868-FSK AUR.EL RTX-MID-868-OOK

AUR.EL RTX-MID-868-FSK AUR.EL RTX-MID-868-OOK DESCRIZIONE Ricetrasmettitore di dati digitali operante alla frequenza 868,3MHz con modulazione FSK (COD.650201258G) od OOK (COD.650201259G). Pin to pin con il modello RTX MID 3 e 5V, 434MHz, offre prestazioni

Dettagli

Classe IV specializzazione elettronica. Elettrotecnica ed elettronica

Classe IV specializzazione elettronica. Elettrotecnica ed elettronica Macro unità n 1 Classe IV specializzazione elettronica Elettrotecnica ed elettronica Reti elettriche, segnali e diodi Leggi fondamentali: legge di Ohm, principi di Kirchhoff, teorema della sovrapposizione

Dettagli

RUMORE. i(t) Figure 1:

RUMORE. i(t) Figure 1: UMOE 1) Nel circuito in fig. 1 è una resistenza rumorosa alla temperatura assoluta T e L è un induttanza. Si vuole determinare il valor quadratico medio della corrente i(t) che scorre all interno dell

Dettagli

Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni

Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni 1 - INTRODUZIONE Prof. Giovanni Schembra 1 Argomenti della lezione Definizioni: Sorgente di informazione Sistema di comunicazione Segnali trasmissivi determinati

Dettagli

Laboratorio Multidisciplinare di Elettronica I A.A Prova individuale

Laboratorio Multidisciplinare di Elettronica I A.A Prova individuale 26 Gennaio 2017 Prova di Esame/1 Caratterizzazione di un modo di cavità risonante tramite analizzatore di spettro Figura 25: Dispositivo da misurare. Si consideri il modo della cavità alla frequenza attesa

Dettagli

Elettronica delle Telecomunicazioni Esercizi cap 5: Interconnessioni. 5.2 Verifica di funzionalità e calcolo del tempo di trasmissione

Elettronica delle Telecomunicazioni Esercizi cap 5: Interconnessioni. 5.2 Verifica di funzionalità e calcolo del tempo di trasmissione 5. Calcolo del tempo di trasmissione icavare l espressione del tempo di trasmissione t TX.per una interconnessione modellata con resistenza di uscita del driver, collegamento diretto, capacità di ingresso

Dettagli

Transistor bipolare a giunzione (bjt bipolar junction transistor)

Transistor bipolare a giunzione (bjt bipolar junction transistor) Transistor bipolare a giunzione (bjt bipolar junction transistor) Il transistor e' formato da due diodi contrapposti con una regione in comune (base) B B E C N E P E N C IE IC E P E C emettitore collettore

Dettagli

AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE

AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE Per amplificatore differenziale si intende un circuito in grado di amplificare la differenza tra due segnali applicati in ingresso. Gli ingressi sono due: un primo ingresso

Dettagli

Modello di Ebers-Moll del transistore bipolare a giunzione

Modello di Ebers-Moll del transistore bipolare a giunzione D Modello di Ebers-Moll del transistore bipolare a giunzione Un transistore bipolare è un dispositivo non lineare che può essere modellato facendo ricorso alle caratteristiche non lineari dei diodi. Il

Dettagli

Componenti in corrente continua

Componenti in corrente continua Ogni componente reale utilizzato in un circuito è la realizzazione approssimata di un elemento circuitale ideale. Nello studio dei sistemi in cc gli elementi più importanti sono : esistore Generatori campione

Dettagli

Corso di Microonde II

Corso di Microonde II POLITECNICO DI MILANO Corso di Microonde II Mixer a microonde Funzione dei mixer Il mixer serve a operare una traslazione in frequenza di un segnale RF (portante modulata). Dal punto di vista ideale questa

Dettagli

Lezione A2 - DDC

Lezione A2 - DDC Elettronica per le telecomunicazioni Unità A: Amplificatori, oscillatori, mixer Lezione A.2 Filtri Specifica funzionale e parametri uso di strumenti CAD esempi di realizzazioni con AO tecniche SC 1 Contenuto

Dettagli

Informazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento. caratteristiche e tipologie di moduli. Circuiti con operazionali reazionati

Informazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento. caratteristiche e tipologie di moduli. Circuiti con operazionali reazionati Elettronica per telecomunicazioni Contenuto dell unità A Informazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento caratteristiche e tipologie di moduli Circuiti con operazionali reazionati amplificatori

Dettagli

Trasmettitore TX-8L25IA

Trasmettitore TX-8L25IA Trasmettitore Modulo trasmettitore con antenna integrata per applicazioni con modulazione ON-OFF di una portante RF con dati digitali. Pin-out Connessioni Pin 1 TX Dati Ingresso dati con resistenza di

Dettagli

DINAMO DATORE DI SET. B2x - Presentazione del gruppo di lezioni B MOTORE ELETTRONICA DI CONTROLLO. B2x - Presentazione del gruppo di lezioni B

DINAMO DATORE DI SET. B2x - Presentazione del gruppo di lezioni B MOTORE ELETTRONICA DI CONTROLLO. B2x - Presentazione del gruppo di lezioni B B2x - Presentazione del gruppo di lezioni B 1/8 - Dove sono gli amplificatori? n' MOTORE Cf Vm=(Vn-Vn') K DINAMO Vn' Vn-Vn' n DATORE DI SET Vn ELETTRONICA DI CONTROLLO B2x - Presentazione del gruppo di

Dettagli

SisElnB2 12/4/2002. B - AMPLIFICATORI E DOPPI BIPOLI B.2 - Tipologie di amplificatori

SisElnB2 12/4/2002. B - AMPLIFICATORI E DOPPI BIPOLI B.2 - Tipologie di amplificatori Ingegneria dell Informazione Modulo SISTEMI ELETTRONICI B - AMPLIFICATORI E DOPPI BIPOLI B.2 - Tipologie di amplificatori» Comportamento dinamico di amplificatori» Risposta in frequenza e al transitorio»

Dettagli

5. Esercitazioni di laboratorio

5. Esercitazioni di laboratorio 5. Esercitazioni di laboratorio 5.1 Controllo di temperatura con LM335 Viene proposto il progetto di un attuatore, il quale avvii un dispositivo di potenza quando la temperatura misurata scende al di sotto

Dettagli

Laboratorio Multidisciplinare di Elettronica I A.A Prova individuale

Laboratorio Multidisciplinare di Elettronica I A.A Prova individuale Caratterizzazione di un componente incognito in un circuito Un componente incognito (scatola blu) è inserito in un circuito, come indicato in figura. Il componente incognito è descrivibile con un modello

Dettagli

Struttura Analizzatore di Reti

Struttura Analizzatore di Reti /19/14 ANALIZZATOE DI ETI Struttura Analizzatore di eti test generazione DUT incidente riflesso trasmesso rivelazione visualizzazione e controllo 1 /19/14 Sezione di Generazione Oscillatori spazzolati

Dettagli

Principali sorgenti di rumore elettronico

Principali sorgenti di rumore elettronico Principali sorgenti di rumore elettronico Rumore termico - E sempre presente quando esistono fenomeni di dissipazione di potenza associata ad una grandezza elettrica (tensione o corrente) - Distribuzione

Dettagli

Indice. 1. Fisica dei semiconduttori La giunzione pn...49

Indice. 1. Fisica dei semiconduttori La giunzione pn...49 i Indice 1. Fisica dei semiconduttori...1 1.1 La carica elettrica...1 1.2 Tensione...2 1.3 Corrente...5 1.4 Legge di Ohm...6 1.5 Isolanti e conduttori...12 1.6 Semiconduttori...15 1.7 Elettroni nei semiconduttori...18

Dettagli

Elaborazione analogica (1)

Elaborazione analogica (1) Elaborazione analogica (1) Alimentatore bilanciato Amplificatore operazionale Configurazioni di base Amplificatori differenziali Amplificatori differenziali per strumentazione Misura di differenza di potenziale

Dettagli

Il diodo come raddrizzatore (1)

Il diodo come raddrizzatore (1) Il diodo come raddrizzatore () 220 V rms 50 Hz Come trasformare una tensione alternata in una continua? Il diodo come raddrizzatore (2) 0 Vγ La rettificazione a semionda Il diodo come raddrizzatore (3)

Dettagli

SISTEMI SISTEMI DINAMO DATORE DI SET. B1y - Presentazione del gruppo di lezioni B. impostazione. progettazione

SISTEMI SISTEMI DINAMO DATORE DI SET. B1y - Presentazione del gruppo di lezioni B. impostazione. progettazione B1y - Presentazione del gruppo di lezioni B 1/9 - Dove siamo? A SISTEMI impostazione B componenti analogici D E componenti digitali F SISTEMI progettazione B1y - Presentazione del gruppo di lezioni B 2/9

Dettagli

Coppia differenziale MOS con carico passivo

Coppia differenziale MOS con carico passivo Coppia differenziale MOS con carico passivo tensione differenziale v ID =v G1 v G2 e di modo comune v CM = v G1+v G2 2 G. Martines 1 Coppia differenziale MOS con carico passivo Funzionamento con segnale

Dettagli

Progettazione a RadioFrequenza

Progettazione a RadioFrequenza Progettazione a RadioFrequenza D. Zito Prof. B. Neri Dipartimento di Ingegneria dell Informazione: Elettronica, Informatica, Telecomunicazioni Seminario d Introduzione alla Progettazione a Radiofrequenza

Dettagli

Il comportamento di un amplificatore ideale, ad esempio di tensione, è descritto dalla relazione lineare V out = A V in (3.1)

Il comportamento di un amplificatore ideale, ad esempio di tensione, è descritto dalla relazione lineare V out = A V in (3.1) Capitolo 3 Amplificazione 3.1 Circuiti attivi Gli elementi circuitali considerati sino ad ora, sia lineari (resistenze, capacità, induttanze e generatori indipendenti), sia non lineari (diodi), sono detti

Dettagli

Reti in fibra ottica. Seconda esercitazione Esercizi sul Progetto di Sistemi di Trasmissione

Reti in fibra ottica. Seconda esercitazione Esercizi sul Progetto di Sistemi di Trasmissione Reti in fibra ottica Seconda esercitazione Esercizi sul Progetto di Sistemi di Trasmissione Esercizio Un sistema di trasmissione ottico a singolo span lavora a 2.5 Gbps. Il trasmettitore genera impulsi

Dettagli

Stadi Amplificatori di Base

Stadi Amplificatori di Base Stadi Amplificatori di Base Biagio Provinzano Marzo 2005 Ipotesi di lavoro: i) Transistor npn acceso ed in zona attiva v BE 1 0.7V e v C >v B ii) Consideriamo un classico schema di polarizzazione con quattro

Dettagli

AMPLIFICATORI INVERTENTI A SINGOLO TRANSISTORE

AMPLIFICATORI INVERTENTI A SINGOLO TRANSISTORE configurazione CE: AMPLIFICATORI INVERTENTI A SINGOLO TRANSISTORE configurazione CS: G. Martines 1 ANALISI IN CONTINUA Circuito di polarizzazione a quattro resistenze. NOTE: I parametri del modello a piccolo

Dettagli

Ricevitore supereterodina ASK miniaturizzato ad elevata sensibilità, elevata selettività. Munito di filtro SAW per applicazioni di controllo remoto.

Ricevitore supereterodina ASK miniaturizzato ad elevata sensibilità, elevata selettività. Munito di filtro SAW per applicazioni di controllo remoto. Ricevitore Ricevitore supereterodina ASK miniaturizzato ad elevata sensibilità, elevata selettività. Munito di filtro SAW per applicazioni di controllo remoto. Pin-out 4,2 Foto dispositivo Connessioni

Dettagli

44) Applicando una tensione di 100 V su una resistenza di 0,050 KΩ, quanto sarà la potenza dissipata a) 20W b) 200W c) 2W

44) Applicando una tensione di 100 V su una resistenza di 0,050 KΩ, quanto sarà la potenza dissipata a) 20W b) 200W c) 2W PROVA DI ESAME 20) Qual è la relazione che lega la lunghezza d onda [m] e la frequenza [Hz] di un onda elettromagnetica? a) λ= 3 * 10 8 / f b) λ= f /3 *10 8 c) λ= f * 3 x 10 8 37) Quali sono i dispositivi

Dettagli

Progetto di un preamplificatore per microfono

Progetto di un preamplificatore per microfono Progetto di un preamplificatore per microfono Vogliamo progettare un preamplificatore che amplifichi la tensione di uscita di un microfono, i cui valori tipici non superano i 0 mv, e la porti a circa volt.

Dettagli

Ricevitore RX FM8SF 869,50 MHz

Ricevitore RX FM8SF 869,50 MHz Ricevitore RX FM8SF 869,50 MHz Ricevitore supereterodina FM miniaturizzato ad elevata sensibilità ed elevata selettività. Munito di filtro SAW per ottenere alta immunità ai disturbi. Utilizzato in abbinamento

Dettagli

Corso di Microonde Esercizi su Linee di Trasmissione

Corso di Microonde Esercizi su Linee di Trasmissione Corso di Microonde Esercizi su Linee di Trasmissione Tema del 6.7.1999 Il carico resistivo R L è alimentato alla frequenza f =3GHz attraverso una linea principale di impedenza caratteristica Z 0 = 50 Ω

Dettagli

Amplificatori operazionali

Amplificatori operazionali Amplificatori operazionali Parte 4 www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 3-5-07) Amplificatori operazionali non ideali Il comportamento degli amplificatori operazionali reali si

Dettagli

Tel: Laboratorio Micro (Ex Aula 3.2) Ricevimento: Giovedì

Tel: Laboratorio Micro (Ex Aula 3.2) Ricevimento: Giovedì DEIS University of Bologna Italy Progetto di circuiti analogici L-A Luca De Marchi Email: l.demarchi@unibo.it Tel: 051 20 93777 Laboratorio Micro (Ex Aula 3.2) Ricevimento: Giovedì 15.00-17.00 DEIS University

Dettagli

Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune

Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune 1) Per il circuito in Fig. 1 determinare il valore delle resistenze di polarizzazione affinché si abbia: I C = 0,2 ma; V C = 3 V; V E = 1,9 V. Sia noto che:

Dettagli

Compatibilità Elettromagnetica / Le emissioni condotte. emissioni condotte

Compatibilità Elettromagnetica / Le emissioni condotte. emissioni condotte Compatibilità Elettromagnetica / Modulo Misure di Compatibilità compatibilità elettromagnetica Elettromagnetica prof. A. Maffucci Le emissioni condotte Note sul Antonio problema Maffucci delle Domenico

Dettagli

Laboratorio di Misure ad Alta Frequenza A.A Esercitazione III: Misure di componenti base di un circuito (HP8753)

Laboratorio di Misure ad Alta Frequenza A.A Esercitazione III: Misure di componenti base di un circuito (HP8753) 28 marzo 2012 Laboratorio III / 1 Laboratorio di Misure ad Alta Frequenza A.A. 2011-2012 Esercitazione III: Misure di componenti base di un circuito (HP8753) Scopo Caratterizzazione dei componenti più

Dettagli

Sistemi di Telecomunicazione

Sistemi di Telecomunicazione Sistemi di Telecomunicazione Doppi bipoli rumorosi: esercizi ed esempi numerici Universita Politecnica delle Marche A.A. 2014-2015 A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 1/15 Esempio 1 Il segnale

Dettagli

Amplificatore Operazionale

Amplificatore Operazionale 4 Corso Telematici 01/02/2010 Scuola Telecomunicazioni FFAA 1 L amplificatore operazionale è un circuito integrato analogico (può essere realizzato integrando su stesso chip di silicio sia dispositivi

Dettagli

Le due principali tipologie di sorgenti di rumore nei circuiti elettronici sono il rumore termico e il rumore flicker.

Le due principali tipologie di sorgenti di rumore nei circuiti elettronici sono il rumore termico e il rumore flicker. Simulazioni di rumore in ambiente Cadence Il rumore si manifesta in un circuito elettronico sotto forma di variazioni aleatorie dei valori di corrente e tensione. Essendo aleatorie tali variazioni possono

Dettagli

Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni 1 - INTRODUZIONE

Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni 1 - INTRODUZIONE Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni 1 - INTRODUZIONE 1 Argomenti della lezione Definizioni: Sorgente di informazione Sistema di comunicazione Segnali trasmissivi determinati e aleatori Architettura

Dettagli

Esercitazione 2: Strutture a 2 e 3 porte

Esercitazione 2: Strutture a 2 e 3 porte Esercitazione : trutture a e porte trutture a porte Isolatori L isolatore, idealmente dalle caratteristiche specificate in Fig. c), è un componente di grandissimo interesse allo scopo di disaccoppiare

Dettagli

Il ricevitore supereterodina RX 4MM5 a 5V di alimentazione è in grado di ricostruire sequenze di dati digitali trasmesse in modalità AM OOK.

Il ricevitore supereterodina RX 4MM5 a 5V di alimentazione è in grado di ricostruire sequenze di dati digitali trasmesse in modalità AM OOK. RICEVITORE RX 4MM5 Il ricevitore supereterodina RX 4MM5 a 5V di alimentazione è in grado di ricostruire sequenze di dati digitali trasmesse in modalità AM OOK. Esso è caratterizzato da un elevata sensibilità

Dettagli

Appunti di ELETTRONICA Amplificatore operazionale (amp. Op oppure A. O.) - +

Appunti di ELETTRONICA Amplificatore operazionale (amp. Op oppure A. O.) - + Appunti di ELETTRONICA Amplificatore operazionale (amp. Op oppure A. O.) - + µa741 Cos'è l'amplificazione: Amplificare un segnale significa aumentarne il livello e di conseguenza la potenza. Il fattore

Dettagli