La Struttura della IOGKF.pag.3 L Agenda di Higaonna Sensei.....pag.4 Lettera di Higaonna Sensei..pag.5 Speciale Kangeiko....pag.6

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La Struttura della IOGKF.pag.3 L Agenda di Higaonna Sensei.....pag.4 Lettera di Higaonna Sensei..pag.5 Speciale Kangeiko....pag.6"

Transcript

1 La Struttura della IOGKF.pag.3 L Agenda di Higaonna Sensei.....pag.4 Lettera di Higaonna Sensei..pag.5 Speciale Kangeiko....pag.6 Nakamura Sensei: tradizione moderna pag.12 Ricordi della visita di Jigoro Kano...pag.20 Bun Bu Ryodo, schegge di un esperienza. pag.22 Graduazioni IOGKF.....pag.24 Costruiamo insieme Fudenji.....pag.25 Il Calendario di Fudenji....pag.26 La Storia del Karate.pag. 27 Dice lo Zen..pag. 29 Agenda IOGKF Italia... pag.30 Schegge Zen e non....pag. 31 Nei Numeri Precedenti......pag.32 Notiziario di informazione del Tora Kan Dôjô Honbu Dôjô dell International Okinawan Goju-Ryu Karate-Do Federation Italia Zen Dôjô affiliato all Istituto Italiano Zen Sôtô ANNO 9 - NUMERO 31 Primavera/Estate

2 immagine di copertina: Sakiyama Sogen Roshi, Maestro Zen, in giovane età quando praticava Goju-Ryu con Chojun Miyagi Sensei. La calligrafia a sinistra: Ken Zen Ichinyo (Karate e Zen sono unità) è opera dello stesso Sakiyama Roshi ed è stata donata a Sensei Spongia Tora Kan Dojo è il notiziario informativo dell Associazione Sportiva e Culturale Tora Kan di Via di Selva Candida 49 in Roma, Honbu Dôjô dell International Okinawan Goju-Ryu Karate-Do Federation Italia e Dôjô di pratica Zen riconosciuto dall Istituto Zen Sôtô Shôbôzan Fudenji. E diffuso tra gli Allievi della scuola con cadenza stagionale con l intento di fornire uno strumento di approfondimento culturale relativamente ad argomenti attinenti le Discipline praticate nella Scuola e ad ogni argomento di interesse comune. Ogni Allievo della Scuola e membro IOGKF Italia può contribuire alla realizzazione del notiziario con articoli, foto, traduzioni e con ogni altra possibile forma di collaborazione. Si prega di consegnare in segreteria il materiale da pubblicare nel prossimo numero entro il 15 Luglio Paolo Taigô Spongia : Alessandro Romagnoli: Roberto Chiararia: Silvia Kôjun Arriga: Beppe Manzari: Cesare Serantoni: Miriam Salustri: Saverio Consorte: Alessandro Venturini: 41 anni, cintura nera 5 dan, Maestro Federale Fijlkam, Responsabile nazionale e Capo Istruttore I.O.G.K.F. per l Italia. Monaco novizio Zen Sôtô. 35 anni, cintura Arancione, pratica Karate-Do e Zen presso il Dojo Tora Kan di Roma 49 anni, dirigente scoolastico, cintura verde, pratica Karate-Do presso il Dojo Karate-Do Kenkyu Kai di Cerenova, Roma. 31 anni, impiegata, terapista Shiatsu, cintura nera shodan, pratica Karate-Do e Zen presso il Dojo Tora Kan di Roma. 53 anni, colonnello dell esercito, cintura nera nidan, pratica Karate-Do e Zen presso il Dojo Tora Kan di Roma. 26 anni, imprenditore, cintura gialla, pratica Karate-do presso il Dojo Scuola di Karate-do e Zen presso il Dojo Tora Kan. 27 anni, dott.ssa in legge, cintura nera nidan, insegna Karate-Do presso il dojo Galilei di Roma. 13 anni, cintura arancione, pratica Karate-Do presso il Dojo Tora Kan di Roma. 23 anni, commerciante, cintura verde, pratica Karate-Do presso il Dojo Tora Kan. 2

3 La Struttura della I.O.G.K.F. Honorary Chairman: An ichi Miyagi Chairman and Chief Instructor: Morio Higaonna Technical Advisors: Haruyoshi Kagawa, Eiko Miyazato, Masatake Ota Shuichi Aragaki, Hidenobu Goya, Seizen Uehara, Shotatsu Nakamoto, Daikaku Chodoin. IOGKF World Headquarters 6706 Whitesail St Carlsbad, California , U.S.A. Tel. (760) Fax. (760) IOGKF Honbu Dojo Higaonna Dojo Chome Makishi Naha-shi Okinawa-ken 900 Japan IOGKF Nazioni Aderenti & Capo Istruttori Argentina -- Gustavo Tata Australia -- David Lambert Azerbaijan Republic -- Allahverdiev Tarverdi Aflan Bermuda -- Bobby Smith Belarus -- Viktor Grinevich Belgium -- Patrick Curinckx Canada -- Tetsuji Nakamura Chile -- Rodrigo Sepulveda T. Czech Republic -- Lubomir Moucka Denmark -- Henrik Larsen England -- George Andrews, Ernie Molyneux Fiji -- Fumihiro Uehara F.R. Gemmany -- Kambukai France -- Bemard Cousin Georgia, Rep. of -- Paata Chelidze Hong Kong -- Lam King Fung Hungary -- Ferenc Szigetvari Iceland -- Gretar Om Halldorsson India -- Pervez M istry Israel -- Leon Pantanowiz Italy -- Paolo Francesco Spongia Davide Incarbone Japan -- Morio Higaonna Kazakhstan -- Zubanov Sanjar Mexico -- Ricardo C. Olalde-Tirado Moldovia -- Viktor Panasiuk Namibia -- Carl van der Merwe Netherlands -- Kambukai New Zealand -- Kambukai Norway -- Rune Forsberg Hansen Okinawa -- Shuichi Aragaki Peru -- Victor de la Rosa Poland -- Ryszard Szczepanski Portugal -- Jorge Monteiro Puerto Rico -- Ricarte Rivera Russia -- Alexander Filimonov Scotland -- John Lambert Slovenia -- BogdanVukosavljevic South Africa -- Bakkies Laubscher Spain -- Luis Nunes Sweden -- Bjom Jonzon Tadjikistan -- Oleg Khen Turkey -- Fatih Ince Ukraine -- Alexandre Grishniakov United States -- Miko Peled Venezuela -- Shunji Sudo IOGKF ITALIA Dôjô riconosciuti Honbu Dôjô: TORA KAN (Sensei Paolo Spongia) Via di Selva Candida 49 Roma tel. 06/ Dôjô: Blue Dragon s Club (Sensei Davide Incarbone) Via degli Estensi 219 Roma tel. 06/ Dôjô: Quality Life (Sensei Arcangelo Landi) Via Bistagno 90 Roma Tel Dôjô: Scuola di Karate-Do (Sensei Roberto Ugolini) Via del Monte della Farina 14 Roma Tel. 06/ Dôjô: Chojun Miyagi Dojo (Sensei Ricardo Peirano) Via Basilicata 14 Olbia Tel / Dôjô: Karate do Kenkyu Kai (Sensei Angelici Fabrizio) Technofitness, Cerenova, Dôjô: Ist. Galilei (Sensei Salustri Miriam Sensei) Istituto Galilei Via Conte Verde Dôjô: Daruma Club (Sensei Dario Massa) c/o Break Fitness, Via Dante 58/b, Pale rmo

4 MARZO /28 Gasshuku condotto da Sensei Tetsuji Nakamura. Roma, Italia APRILE /11 Argentina Gasshuku 23/25 Ken Zen Ichinyo Gasshuku condotto da Sensei Sydney Leijenhorst e Sensei P.Taigo Spongia, Wageningen, Olanda 30/2 Maggio Gasshuku condotto da Sensei Tetsuji Nakamura, Londra, Inghilterra MAGGIO /9 Gasshuku condotto da Sensei Tetsuji Nakamura, Sensei Ernie Molyneux, Sensei Enrik Larsen, Danimarca 21/23 Gasshuku condotto da Sensei Ernie Molyneux e Sensei George Andrews, Belgio GIUGNO /20 Ken Zen Ichinyo Gasshuku condotto da Sensei P.Taigo Spongia, Fudenji, Salsomaggiore, Italia LUGLIO /27 IOGKF WORLD BUDO SAI - Okinawa, Japan 4

5 Cari Capo Istruttore, Spero che tu e la tua famiglia siate in buona salute. Apprezzo sempre il tuo sforzo, e sono certo che stai lavorando duramente per promuovere il Goju-Ryu di Okinawa nella tua nazione. L evento principale di quest anno, il World Budo Sai, è dietro l angolo. Esso celebrerà il 25 anniversario dalla fondazione della IOGKF. La IOGKF Okinawa ed io staimo lavorando duramente per organizzare questo evento speciale. Stiamo pianificando vari eventi in modo da far sì che tutti i partecipnti possano vivere un esperienza che ricorderanno per tutta la loro vita. Durante il Budo Sai, avranno l occasione di conoscere e instaurare amicizia con molti Karate-ka e con le loro famiglie provenienti da molte differenti nazioni. Durante i seminari, potrete praticare l essenza dello stile sotto la guida dei migliori Maestri al mondo. Durante la dimostrazione dei Maestri, potrete assistere alle migliori dimostrazioni di differenti stili tradizionali di Okinawa. Durante il simposio, Il futuro del Karate tradizionale, potrete ascoltare la saggezza e la conoscenza offerta da persone che rappresentano differenti culture e prospettive e che discuteranno quest argomento. Avrete infine l opportunità di entrare in contatto con lo splendido scenario Okinawense e Giapponese, conoscere la cultura tradizionale di Okinawa. Tutto questo nella culla del karate. Io mi auguro fortemente che tu e molti dei tuoi allievi verrete ad Okinawa per divenire parte attiva di questo evento memorabile. Concludendo, auguro a te e alla tua famiglia buona salute, e guardo avanti per incontrarti nuovamente ad Okinawa. Affettuosi saluti, 5

6 Queste che seguono sono alcune riflessioni scritte dai partecipanti al Kangeiko di quest anno che si è tenuto nell Honbu Dojo Tora Kan nel mese di Gennaio 2004 Beppe Manzari Kangeiko: la pratica d'inverno nel periodo più freddo dell'anno.. No, le definizioni sono piuttosto fredde, come appunto l'inverno, ed io quando penso a questo evento provo sensazioni che non hanno nulla di freddo tutt'altro. Per questo motivo proverò a tradurre, a beneficio di chi avrà la compiacenza di leggermi, quello che questa occasione di pratica rappresenta per me. Lunedì 12 gennaio 2004 ore 04,15: la radio-sveglia a bassissimo volume, sul mio comodino intona una canzone di Berry White : You're the first You're the last Yuo- 're everything (per essere lunedì, niente male come in i- zio). A malincuore interrompo il ritmo dance per non creare maggiori fastidi al resto della famiglia dormiente. Mia moglie, mattiniera e con il sonno leggero, mi fa un cenno di affettuoso saluto e scuotendo la testa si domanda se almeno i pesci abboccheranno ma poi torna a dormire. Questo scuotere la testa non mi sorprende né mi infastidisce. Immagino che altre mogli, mamme, compagne, sorelle, fratelli, conviventi a vario titolo, possano avere scosso con scetticismo la loro testa nel vedere una persona cara, più o meno adulta, studente, professionista, funzionario, impiegata, commerciante, disoccupato, con la passione per il karate che si alza ad un'ora da pescatore per esercitare un'ora di pratica. Ai più questa nostra iniziativa appare eccentrica o inspiegabile o quantomeno originale. Ripeto, la cosa non mi infastidisce e tanto meno sento la necessità di dimostrare nulla o di giustificare il mio percorso, ma pur nella particolare situazione, non mi sento né eroico né stoico né superman né macho. Mi sento.. calmo. Nel silenzio della casa mi preparo con gesti misurati ma decisi e mi reco al Dojo. Alle 05,00 del mattino c'è in giro poca gente, ma quella che circola appartiene ad una categoria che stimo moltissimo.. i lavoratori a lunga percorrenza..loro si eroici. Aperto il Dojo, esplode di luce artificiale che stride in contrasto col silenzio che regna sovrano. Piano piano giungono i compagni di pratica ed il silenzio viene rotto dal fruscio dei karate-gi nei movimenti di pre riscaldameto. Nessuno parla, una sensazione di serena e profonda concentrazione (stato pre comatoso da sonno residuo? No non mi sembra). Quest'anno siamo tanti, 27, e ciò rappresenta un indic a- tore molto importante.. stiamo percorrendo la via giusta. La meteorologia non è una scienza esatta e la temperatura esterna è di circa 15 C. Per certi versi ne sono contento, un imprevisto che mi conferma una volta di più che non bisogna dare nulla per scontato, e che bisogna affrontare le situazioni disposti a cambiare velocemente abito mentale. Sensei Paolo Taigo Spongia arriva puntuale e silenzioso ed inizia la pratica. Alla fine della seduta, Sensei ci fornisce alcuni dettagli e ci annuncia che quest'anno il nostro Kangeiko ha due dediche da offrire: La prima è squisitamente ed affettuosamente di solidarietà economica. Il ricavato della nostra tassa di iscrizione sarà devoluta, insieme a altre offerte di altri paesi affiliati, per la ricostruzione del tatami dello I.O.G.K.F. Hombu Dojo di Higaonna Sensei ad Okinawa. La seconda è una dedica in rigoroso stile Zen. Tutta l'energia che scaturisce dalla nostra pratica, se mai dovesse servire a qualcuno o a qualcosa la offriamo agli altri, a tutti.. Non vi nascondo che questa seconda intenzione mi ha profondamente commosso e, se mai ce ne fosse stato bisogno, mi ha ulteriormente motivato. La mia passione per la pratica del karate è sicuramente la risultante di un percorso complesso ed articolato, che è partito da molto lontano, e probabilmente, prima ancora che potessi mai immaginare di intraprendere questo cammino. In questo mio percorso tutto è stato importante, in uguale misura: persone, situazioni, ambiente, cultura, dolori e gioie. Di una cosa sono però certo, la mia via viene costantemente illuminata dalla presenza e dalle indicazioni del Maestro che in ogni occasione esercita la sua funzione indicandomi con potenza la direzione. Chiedo scusa per questa parentesi intimistica, ma ho sentito la necessità di attribuire all'uomo ed al Maestro il merito di avermi condotto su percorsi che mi arricchi- (Continua a pagina 7) 6

7 (Continua da pagina 6) scono, a dosi misurate, di un tesoro molto raro e per questo molto prezioso : La consapevolezza. Ma ora torniamo alla nostra settimana da "pescatori". La pratica viene affrontata con il giusto spirito e la giusta concentrazione. Alla fine della seduta di allenamento, dopo il saluto, nello spogliatoio tutti riacquistano la consueta loquacità e ci si prepara agli impegni della giornata con uno spir i- to rinnovato, più pronti e già rodati, con il cervello già a regime. Cinque levatacce con cinque sedute di pratica intensa volano in un baleno. Così ci si ritrova a venerdì con un certo stupore. Stupore per essere sopravvissuti? Per esserci riusciti? No solo una punta di rimpianto perché tutto sta per concludersi. Da domani si dorme un po di più. Ma che dormire, da domani il mio cammino sarà un po più consapevole, anche grazie a questo kangeiko. Chiusura in perfetto stile Tora Kan. Dopo la chiusura della pratica, colazione "informale" al Dojo. Ed anche questa volta l'entusiasmo dei convenuti ha trasformato una prima colazione in un pranzo di nozze! Torte, ciambelloni, pane fatto in casa, marmellate artigianali, crostate di frutta e di nutella, latte, caffè, tè, succhi di frutta, ragazzi mancavano solo i confetti e gli sposi. Come concludere questa mia cronaca di sincere emozioni? Come spesso amo dire : "Gli assenti hanno sempre torto". Queste occasioni sono preziosissime e perderle significa rinunciare a qualcosa che difficilmente si riproporrà, almeno con stessa forma o con la stessa atmosfera. Ringrazio tutti i compagni di pratica perché, senza anche uno solo di loro non sarebbe stata la stessa cosa. Torno a casa per prepararmi al lavoro. E un dubbio mi assale ma mia moglie, vedendomi tornare per tutta la settimana senza pesce fresco, cosa avrà pensato di me? Alessandro Romagnoli CHINGO Ore cinque e quindici del mattino del dodici gennaio dell anno sedicesimo della Nuova Era Democratica, Provincia Italiana dell Impero d Occidente. Buio pesto, freddo, silenzio. Giungo nel luogo convenuto con il necessario anticipo a cambiarmi d abito. Nel vicolo antistante l entrata del dojo, due loschi figuri stanno dentro un Alfa Moonlightshadow, fumando nervosamente. Sono vestiti di tutto punto, in scuro, camicie bianche, cravatte nere. Sotto i finestrini dell auto, sul selciato lucido di brillantina (probabilmente colata dalle loro teste ricoperte di brina), ci sono almeno una dozzina di mozziconi di sigarette: saranno lì ad aspettarci almeno da un ora. Uno di loro sfoglia sbadatamente una copia del nostro Notiziario ciclostilato in proprio, come a farci vedere che sanno di noi. Anche se la luce dei lampioni è evidentemente insufficiente a vedere da qui a lì, hanno il volto seminascosto da occhiali Rayban stile golpista cileno vecchia fabbricazione. Lo sapevo. Sono loro. E la conferma ai miei dubbi ormai ricorrenti da qualche tempo: quei bastardi della Blitzkrieg (la polizia segreta e personalissima del Governatore) sono sulle nostre tracce; dovremo di nuovo cambiare posto. Devo riferirlo immediatamente agli altri. Certo il Maestro non ne sarà contento: negli ultimi cinque anni, da quando il Goju-Ryu è stato bandito da tutte le Contee Italiane, già undici volte abbiamo cambiato luogo di pratica. Quando penso al Maestro, a quando l ho conosciuto, a quando ho avuto la molto onorevole occasione di conoscere il resto dei miei compagni, il cuore si gonfia di dolore e rabbia e malinconia e impotenza. Vorrei che trovassimo un modo di scrollarcela di dosso quest impotenza maledetta ma, come sempre, non imparo a domare l energia emotiva. Non sono capace di sostenere questa situazione. Questa gente, questi miei compagni, erano dei combattenti formidabili e rispettati un tempo. La nostra scuola era conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. La sua antica tradizione era custodita da grandi maestri e tramandata da cuore a cuore. Oggi tante cose sono cambiate. Costretti a nasconderci in luoghi segreti per poter esercitare gli insegnamenti ricevuti e tramandati dal venerabile Maestro Taigo di cui ammiro sempre più il comportamento fiero, equilibrato, paziente e, all occorrenza, furia a trentadue mani, anche ora che è ormai prossimo al compimento dei novanta anni. Siamo ormai perseguitati: da spie, delatori e questi cani corrotti della del Governatore, che ci vede come fumo agli occhi, soprattutto da quando ha saputo che, tra noi, sono rifioriti monaci e bodhisatva Zen e che, tra le nostre fila, tanti trovano rifugio e nuova speranza: ex legionari, ex commercianti, ex modelle, ex agenti di commercio caduti in disgrazia, e, persino, ex comunisti sfuggiti ai pogrom del Governatore. Trafelato, entro nel Dojo e con brevi cenni raduno i compagni intorno a me e li faccio parte di ciò che ho appena visto fuori. Tutti sono costernati di quanto racconto ma nessuno si scoraggia o si scompone più di tanto. Incredibile la forza e la fiducia che emanano questi uomini e donne. Ecco, finalmente giunge il Maestro Taigo il quale con un solo cenno degli occhi lascia intendere che tutto ha compreso. Mitico. Mistico. Gli chiedo di poter entrare anch io in completa clandestinità e potermi dedicare fi- (Continua a pagina 8) 7

8 (Continua da pagina 7) nalmente solo al karate-do e allo Zen. Lui fa come se nulla fosse si rivolge allo Shomen, saluta con un profondo inchino e inizia la sua pratica. Noi, alle sue spalle, in perfetto silenzio facciamo gassho, comprendiamo e in i- ziamo il nostro allenamento. Quello che ci accadrà di lì a breve, al momento dell irruzione nel Dojo della Blitzkrieg ormai poco importa. Rinunciamo ai frutti della nostra opera. Questo è Bushi-do, questo è Kangeiko - Ale svejete. Alessa svejete. ALESSANDRO! (Alessandro caro svegliati) - A ma zzo urli? Così me sveji e me fai pure morì de crepacuore (Buongiorno madre, cosa urlate? così mi spaventate grandemente) - Alessa so le quattroemezza a mamma nun c hai d anna ar Chingo? (Alessandro sono già le quattro e mezzo, devi andare all allenamento, il kangeiko) - Ar che? (rammentatemi meglio madre, sono stordito dal sonno e capisco poco) - r Chingo, Alessa : qu a robba che fai te, e botte karkadè, la via dello schiaffone (stiamo parlando di Karate-do, figlio mio) - A ma come te l ho da dì: karate-do e l allenamento mattutino invernale se chiama Kangeiko (ah, ora ricordo! Kangeiko! Ne convengo sono in ritardo) - Aho, fa n po come te pare. A me, me pare che da quando hai conosciuto sto Paoletto maestro de karkadè, r cervello t è annato in pappa (Finalmente caro. Avanti ora non indugiare oltre. Fai attenzione per la strada è buio, non correre e attento a chi incontri) - Cervello in pappa? Oddio, mo parli pure come Joe Pesci? ma n do stamo ner firm Quei bravi ragazzi? (certo mamma confido nei vostri insegnamenti) - Embe? quanto sei fanatico co sto cinema sbrighete che tra un quarto d ora se sveja puro tu padre che deve anna a lavora (Bravo. Ma fai presto ora. Prima che si desti anche tuo padre per recarsi al lavoro) - Aho, so cinquant anni che parte alle sei.. ma sei sicura che va a lavora? ma in penzione nun ce va mai? (Quanti anni di dura fatica per lui nevvero madre?) - Ce lo sai no? Che da quando c è sto governo se gioca a rimpiattino co a penzione, manca sempre quarcosa sti (Cos è la vita se non lavoro? Certo se vi fossero meno ostacoli non ci dispiacerebbe, ma tant è!) - Ah ma! mo ce manca pure che imprechi Va be mo devo anna pe davero. Te prometto ma, che appena trovo un bonlavoro e na brava fidanzata sto karate lo mollo. (Oh madre, non rattristatevi oltre, vi prego. Ora devo lasciarvi, ma non dimenticate la promessa che vi faccio: presto avrò una buona posizione e le mie energie saranno ben indirizzate e voi, allora, non dovrete più preoccuparvi di nulla ) - Va be ciao bello de mamma. Nun te scorda r panino co a coppa che t ho preparato. (Certo figlio mio e ora vai, si fa tardi. Ecco: non dimenticare il desco) - Ciao. (Cia ) Parliamone. E solo un sogno scherzo. Ma se non fosse così disponibile la possibilità di ric evere l insegnamento del Goju-Ryu, come reagiremmo? Siamo consapevoli dell occasione che ora, proprio qui, ci è data di praticare con il massimo impegno a beneficio di tutti? Saluti. Alessandro. Silvia Kôjun Arriga Kangeiko sveglia è ora sveglia è ora sbrigati devi andare a prendere Mimma (è oggi che tocca a te o a Miriam?) non puoi arrivare tardi eccoli già tutti qui, quanto sono belli con i loro gi, avvolti dal silenzio delle labbra e dal cantar dei corpi in movimento, concentrati, addormentati, contenti e forse qualcuno emozionato, forse emozionato come mi sento io, mi batte forte forte il cuore, ogni anno è sempre così bello parteciparvi, ti lascia qualcosa di profondo.. è arrivato anche il Maestro, come farà ad arrivare sempre esattamente 3-4 minuti prima dell inizio, bah!? Shugooo eccoci tutti in seiza, mi sembra di sentire il respiro di tutti che pare uno solo, gli animi così leggeri di prima mattina e così innamorati della pratica Il panico si affaccia sul mio viso.. combattimento a terra??noo Maestro abbi pietà argh per fortuna mi sono sbagliata Randori, mi perdo nel vuoto del momento Lo scambio è immenso e a volte anche pratico l energia che respiro mi accompagna nel risveglio e svolgersi della giornata, nel lavoro, nei trattamenti, nel viaggio verso Milano (Continua a pagina 9) 8

9 (Continua da pagina 8) Domani è venerdì è l ultimo giorno e non ci sarò, fisicamente ma sarò lì tra voi ad allenarmi con lo stesso spirito Grazie amici per aver creduto insieme a me S. Kôjun Cesare Serantoni Il mio primo Kangeiko Senza confini si estenda il merito del nostro esercizio, tutti insieme, insieme a tutti, sul cammino della Grande Via. Con questa suggestiva evocazione si è concluso ogni allenamento dell intensa settimana di Kangeiko: una semplice frase che credo racchiuda in sé lo spirito del Karate-Do. Eppure per chi ha sempre vissuto l esperienza sportiva nell intento agonistico di prendere almeno le gambe dell avversario, qualora fosse stato troppo tardi raggiungere il pallone, non è così intuitivo cogliere come l Universo intero possa trarre beneficio dall esercizio fisico di un ristretto gruppo di giovani karateka. Sono certo però che, nonostante le quattro ore di sonno giornaliere, la sensazione di benessere provata dopo ogni allenamento non fosse soltanto corporea - se si intende l espressione nella sua accezione occidentale -. E stata una settimana cadenzata da un ritmo inconsueto. Il risveglio a notte fonda, l incontro sotto casa con Fred - il mio amico francese, cintura nera sotto mentite spoglie, la cui unica preoccupazione pre-mattutina era trovare un palo ove legare il Vespone aragosta appena restaurato -, la partenza in auto con lui alla volta del mitico Honbu Dôjô di Sensei Spongia. Sempre mezz ora d anticipo.. per non far tardi. L avevamo promesso al nostro Sensei Roberto la domenica prima: puntuali e silenziosi - così recitava il suo laconico ed imperativo messaggio -. Tanto che il venerdì, con effimero orgoglio, ci siamo autonominati vincitori del Premio Puntualità (.. sfido chiunque a confutarlo). E poi lì davanti, a bisbigliare di donne e umidità, in attesa che Senpai Beppe tirasse su la serranda del negozio della concentrazione. Un religioso e assonnato silenzio pervadeva i sorrisi. Percepivo una rara felicità. Ho cercato di allenare molto i polmoni e ancor più gli occhi. Del resto L arte è imitazione, scriveva Platone, probabilmente anche quella marziale, aggiungo io. Ma forse di tutti i ricordi legati al Kangeiko spero non svanisca mai l aver condiviso il sapore dell alba nel cappuccino. Miriam Salustri La preparazione ha inizio dalla sera prima «Devo ricordarmi di caricare la sveglia», la mia ben nota pigrizia potrebbe farmi brutti scherzi! Sono le 4: 30 del mattino e al primo trillo della nemica sveglia mi siedo sul letto. Sono stupita della lucidità mentale con cui affronto le prime semplici operazioni mattutine. Prendo il motorino e mi dirigo verso il dojo; lungo la strada mi immergo nel silenzio della città, non una macchina, non una persona ad infrangere questa quiete. Eccomi, c è già qualcuno che si sta riscaldando con un po di corsa ma hanno dormito qui stanotte? Con un sorriso ci salutiamo continuando a godere di quel silenzio. Cominciamo l allenamento e non mi capacito del perché il mio corpo non risponda così lucidamente ai semplici comandi della mente. Mi sento come un principiante alle prese con gli esercizi insoliti del junbi undo, devo concentrarmi perché sento che il corpo è intorpidito (sta ancora dormendo!) e non risponde con la giusta reattività «Forse merito di indossare la cintura bianca» penso. Dopo un momento di turbamento, mi accorgo che praticare come se fosse la prima volta non può che portare dei vantaggi. Mi immergo di nuovo nell armonia del silenzio, da cui mi ero, per un momento, estraniata, ma un roboante «Kiai» alle mie spalle spezza l atmosfera così ricca di energia, mi infastidisce «Zitti» non capite che non sempre si ha bisogno di parole per comunicare. Siamo, già, alla fine della settimana e alla consegna dei diplomi la mia attenzione si sposta sulle cinture bianche e gialle e a quelli che considero poco più che bambini, che hanno condiviso con noi quest esperienza «Complimenti ragazzi!». (Continua a pagina 11) 9

10 Saverio Consorte 10

11 (Continua da pagina 9) Alessandro Venturini IMPRESSIONI SUL KANGEIKO È stato il mio primo Kangeiko. La temperatura era insolitamente alta per quel periodo e non ho potuto sperimentare la pratica al freddo che avevo deciso di affrontare quasi come un atto di coraggio. Ed il bello è che pensavo fosse quello lo scopo unico del Kangeiko: resistere al freddo. Credevo stesse tutto nel sopportare la levataccia mattutina (per me alle 4,20) ed il rigore del clima invernale durante la pratica. Tutto qua, una sorta di duro allenamento in stile quasi militaresco. E invece no! O almeno non solo quello. Il freddo, incurante delle mie aspettative, non si è fatto sentire per niente, ma non posso certo dire che sia stata una perdita di tempo. Anzi, tutto il contrario! Grazie alle particolari condizioni in cui il Kangeiko si svolge, ho potuto capire la grande importanza della concentrazione durante la pratica. E non ho dovuto fare grandi sforzi per capire, è bastato partecipare. Semplicemente. Al mattino, appena svegli, la mente è calma, senza pensieri che la affollano. Ci si concentra più facilmente e lo si resta più a lungo del solito. Il fatto di iniziare a concentrarsi sul respiro da quando si esce di casa (come aveva consigliato di fare il Maestro), predispone alla pratica in modo ottimale poiché, al momento di iniziare, la mente è già focalizzata sul corpo. La consegna del silenzio, infine, elimina qualunque distrazione esterna e consente di rimanere concentrati in modo continuativo. In queste condizioni si ottiene una pratica di livello superiore, con un carattere marcatamente introspettivo. Si riesce a sentire il corpo con grande facilità: i muscoli che, in sequenza, si risvegliano e si riscaldano durante il Junbi Undo; il respiro sincronizzato al lavoro muscolare; l alternanza del duro e del morbido (Go-Ju) nell esecuzione delle tecniche. Tutto si percepisce più chiaramente. E stata un esperienza che ha senz altro condizionato il mio atteggiamento nei confronti della pratica. Bello lo spirito di gruppo che si crea tra i partecipanti, bella la particolare cerimonia del saluto finale e bella anche la cerimonia della colazione dell ultimo giorno. Unica nota stonata dover vedere, alla richiesta del Maestro Tre volontari per gli stracci, i praticanti anziani che, con umiltà, prontamente si offrono, e le cinture colorate che, con finta distrazione, si dileguano. Questo è Karate? Peccato! 11

12 Tora Kan Dojo Anno 9 8 n. n di Roberto Ugolini e Cesare Serantoni Sono stati giorni intensi, un fine marzo di pratica, approfondimenti, incontri: Tetsuji Nakamura Sensei ha dato il massimo impegno e la IOGKF Italia tutta, i Capo Istruttori Nazionali (Paolo Taigo Spongia e Davide Incarbone), gli Insegnanti e gli allievi hanno risposto, con entusiasmo, sincerità, passione. Nakamura Sensei è giovane, 39 anni, ma con un esperienza del Goju-Ryu d Okinawa che gli deriva dagli insegnamenti di Shuichi Aragaki Sensei e di Morio Higaonna Sensei. Ha praticato karate durante il periodo universitario in Giappone, poi l incontro con Aragaki Sensei e il Goju-Ryu d Okinawa, è stato assistente di Higaonna Sensei in California, ora è Capo Istruttore in Canada: un bagaglio d esperienza e una conoscenza della cultura giapponese e d Okinawa che lo rende connesso alla tradizione, ma ben conscio e consapevole del presente. Non avevo mai praticato direttamente con lui: lo a- vevo incontrato nel 1998 ad Okinawa durante il Budo Sai, poi nel 2000 a Toronto per il Miyagi Chojun Festival, ma sempre con doverosa distanza. Poi lo avevo visto, come partner di Higaonna Sensei, nel video Power Training, ben noto ai praticanti di karate d Okinawa. Questi giorni di pratica mi hanno permesso di conoscerlo più da vicino, non solo il Sensei, ma anche l uomo, con le sue passioni e i suoi difetti, e proprio per questo ancora più da apprezzare. La mattina di giovedì 25 marzo si è svolta la sessione dedicata agli Insegnanti della IOGKF Italia: il junbi undo (con la spiegazione d ogni singolo movimento di questa pratica, spesso mal interpretata semplicemente come la ginnastica di riscaldamento contenendo invece un'infinita valenza formativa, Nakamura Sensei dimostra Suparinpei energetica e marziale) e i kata higaonna-nosanchin e sepai sono stati gli oggetti della pratica. Il kata higaonna-no-sanchin è praticato così come insegnato da Kanryo Higaonna Sensei a Chojun Miyagi Sensei: a differenza del miyagi-no-sanchin, chiamato semplicemente sanchin, presenta delle rotazioni e una respirazione poco più veloce. Nakamura Sensei ha insistito molto sulla respirazione, evidenziando come questa debba essere naturale, non fo r- zata, senza quel rumore gutturale tipico d altre scuole, solo al termine delle espirazioni il kime è espresso con una chiusura ancora maggiore del tanden e del diaframma, che può essere considerato un kiai silenzioso. Il kata sepai, ha poi spiegato Nakamura Sensei, è un kata dove sono enfatizzati i movimenti duri (go) e morbidi (ju), così tipici del nostro stile da ispirare Chojun Miyagi Sensei nella scelta del nome. Non solo movimenti duri e morbidi, anche contemporanei (nel passaggio in bensoku dachi, furi zuki e yoko uke, per esempio), ma anche ad altezze diverse, basso alto. Il kata sepai ben rappresenta, insieme ai kata kururunfa, sesan e suparinpei, l essenza del nostro stile, ha concluso Nakamura Sensei. Il pomeriggio di venerdì è stato dedicato alle cinture nere, con la presenza anche di due cinture nere dal Belgio. Tema della sessione è stato il kata tensho, heishugata, kata a mani chiuse, a sottolineare la chiusura del tanden e lo stato permanente di chinkuchi kakin (kime) necessari per la pratica corretta del kata. I movimenti sono stati poi praticati in coppia, parate e attacchi a mano aperta: Nakamura Sensei ha evidenziato come la pratica a mani aperte, eliminata in alcune scuole di karate per favorire l insegnamento ai più giovani, deve trovare sempre maggiore spazio man mano che l esperienza del praticante aumenta. Ha concluso la sessione la pratica dei bunkai del sepai, introdotta da una spiegazione (Continua a pagina 13) 12

13 (Continua da pagina 12) di Nakamura Sensei sul tema bunkai fondamentali e oyo bunkai (variazioni dei bunkai): non bunkai buoni e bunkai cattivi, né bunkai giusti e bunkai sbagliati, ma sottolineando come sia necessario, in una scuola come la IOGKF presente in più di 50 paesi del mondo, una precisa definizione dei bunkai fondamentali, lavoro che Higaonna Sensei sta portando avanti alacremente. Altrettanto importante rimane lo studio degli Oyo Bunkai (variazioni applicative). Lo stage vero e proprio ha avuto inizio sabato pomeriggio, presenti circa 90 persone, con karateka provenienti dalla Francia, il Belgio, il Veneto e alcune scuole romane di Goju-ryu giapponese. Il junbi undo, integrato con la pratica delle tecniche fondamentali di attacco e parata, di braccia e di gambe, ha costituito la prima parte della pratica; dieci minuti di riposo e Nakamura Sensei ha introdotto la pratica del kakie, prima con tecniche di base, poi in movimento, poi applicando in kakie i bunkai del kata saifa. Il kakie, riprendendo le parole di Sensei Spongia, è un interessante punto d incontro di differenti esercizi del karate-do: connette la fondamentale e profonda ginnastica terapeutica e meditativa del kata sanchin, la ricchezza tecnica del bunkai kumite e la potenza dinamica dell irikumi. Concetti come il grounding, il rooting, il centering, tanto cari alla bioenergetica e di cui discuto spesso con gli insegnanti di discipline new age, trovano una concreta applicazione in una pratica che trae le sue origini centenarie nel sud della Cina e a Okinawa! La prima sessione di domenica mattina ha visto la pratica del kata seiyunchin con le cinture blu, marroni e nere. Nella notte siamo passati all ora legale, quindi un ora in meno di sonno, lo shiko dachi del seiyunchin ci ha fatto svegliare per bene! Poi di nuovo tutti insieme con un junbi undo ristoratore di energie; la pratica del kata gekisai dai ichi, con i bunkai (tradizionali per le cinture gialle, arancio e verdi; in kakie per gli altri) hanno completato la sessione del mattino. Il pomeriggio è iniziato con la pratica del kata sanchin: Nakamura Sensei ha sottolineato come questo kata possa essere considerato autentica meditazione in movimento, corpo e mente, unificati dalla respirazione, per acquisire la massima potenza nell azione di combattimento. Il kata saifa, primo dei kaishugata ( kata a mani aperte ), ha permesso a Nakamura Sensei di evidenziare le qualità degli spostamenti del corpo (tai sabaki) del Goju-Ryu, e anche di approfondire i colpi di percossa (uchi waza) e le tecniche di sganciamento (hazushi waza), applicate subito dopo in coppia nei bunkai. Per finire Nakamura Sensei ha dimostrato il kata suparinpei: questo kata contiene molte tecniche a mano aperta, con enfasi sulle tecniche dove le mani si muovono contemporaneamente. L utilizzo contemporaneo delle due mani, per tecniche di contrattacco, per le proiezioni, per attacchi a due livelli, è una caratteristica di questo kata superiore, permettendo una combinazione infinita di applicazioni pratiche. Nel kata sono inoltre evidenti alcune tecniche degli stili cinesi della gru e della tigre, chiara manifestazione dell origine cinese dello stile Goju-Ryu. La dimostrazione di Nakamura Sensei è stata molto apprezzata e lungamente applaudita. Lunedì sera, preceduta da una sessione di pratica per cinture gialle, arancio e verdi (con il kata gekisai dai ni oggetto della pratica), Nakamura Sensei ha partecipato a un incontro svoltosi alla Tora Kan, honbu dojo della IOGKF Italia, e ha risposto alle domande degli insegnanti e degli allievi su svariati temi: una tradizione quella del Dojo Tora Kan che si rifà al detto bun bu ryo do (lo sviluppo marziale e della mente/cuore sono unità). Ogni mese incontri di (Continua a pagina 14) 13

14 (Continua da pagina 13) studio e dibattito, anche con ospiti esterni, coinvo l- gono gli allievi della Scuola di Sensei Spongia e delle Scuole IOGKF, lo stesso fondatore Chojun Miyagi Sensei negli anni venti del secolo scorso era solito organizzare nel suo Dojo questo genere di incontri. Quella che segue è la trascrizione di quanto detto durante l incontro. Spongia Sensei: Penso che questo genere di iniziative siano per noi insegnanti un buon esercizio, un impegno che ci richiede capacità e competenze non abituali e che ci offre un opportunità di confronto e crescita. Lo stesso fondatore Chojun Miyagi Sensei aveva l abitudine di invitare nel suo Dojo esperti in varie discipline (artisti, poeti,shodoka, altri maestri), proprio per condividere la loro esperienza e presenza con i suoi allievi. Penso che questo sia un mezzo fondamentale per tener viva la tradizione che ci è tramandata. Sarebbe bello che tu ci raccontassi la tua esperienza, sei stato prima allievo poi insegnante in Giappone, ad Okinawa e quindi in Occidente. Sarebbe interessante sapere quali sono le tue impressioni sulle differenze tra il Giapponese e l Occidentale riguardo al metodo di insegnamento, alla didattica, al modo con cui apprendono gli allievi Nakamura Sensei: Una differenza c è. In Giappone, secondo il loro sostrato culturale, gli studenti capiscono subito la relazione che li lega ai propri insegnanti. Quando diventi allievo, diventi come un parente del tuo insegnante e la società ti rispetta per questa implicazione. In Occidente l insegnante è per te tale solo mentre studi, quando ti fornisce conoscenza la relazione esiste solo durante gli studi, in un rapporto esclus i- vamente utilitaristico. In Giappone quando una persona diventa tuo insegnante, rimane tuo insegnante a vita, anche se interrompi lo studio o se accade qualcosa per esempio nel karate, talora può accadere di diventare migliori del proprio maestro, ma per te il Sensei sarà sempre il Sensei. Quindi quando praticavo arti marziali non pensavo a domande da porre al mio maestro. Credevo in lui e facevo sempre ciò che mi diceva di fare. Non ho mai chiesto a Higaonna Sensei o ad Aragaki Sensei: Perché devo fare questo? o Perché sto facendo questo? Roberto Ugolini: Questo genere di relazione è ancora presente in ogni ambito della vita giapponese (ad esempio nel mondo del lavoro, nella vita sociale)? Nakamura: Sì, possiamo dire che è ancora presente ma che, oggigiorno, si sta lentamente sfaldando Il problema non è solo l'allievo, è piuttosto l insegnante. Per mantenere questo tipo di relazione deve essere davvero bravo. Deve riuscire a focalizzare la sua attenzione sui progressi del proprio allievo. E determinante. Ma è davvero difficile trovare questo tipo di insegnanti. I piu` pensano prima di tutto al proprio vantaggio. Io stesso mi domando spesso: Per cosa sto facendo (Continua a pagina 15) 14

15 (Continua da pagina 14) tutto questo e per chi? Per i miei allievi o per la mia soddisfazione, per un mero profitto? Talora mi sento debole Penso di non agire nei loro interessi ma nei miei. E ciò non è per niente giusto. Uno di presenti: Come si può trovare un vero maestro? Nakamura: E molto difficile. Vi dico solo che siete fortunati ad avere Sensei Paolo quale maestro Incontrare un Maestro è molto importante ma è qualcosa che è del tutto incontrollabile. Se però siete fortunati e trovate qualcuno con cui potete praticare, non fatevelo scappare, non lasciatelo! La prima volta che incontrai Aragaki Sensei percepii subito di essere innanzi ad un Vero Maestro. Lo stesso dicasi per Higaonna Sensei. Spongia Sensei: Mi piacerebbe che ci raccontassi l incontro con Aragaki Sensei. Nakamura: Iniziai a praticare karate quando avevo 15 anni, durante le scuole superiori. Un amico di mio padre aveva un dojo, insegnava Goju-kai. Poi all università diventai membro del club universitario di karate. L allenatore del club era stato allievo di Aragaki Sensei. Durante l ultimo anno di università andai in vacanza ad Okinawa con la mia classe. Non conoscevo davvero nulla riguardo Aragaki Sensei, eccetto il nome e il fatto che era stato allievo diretto del fondatore. Avevo chiesto il suo numero telefonico al mio allenatore e quando andai in vacanza lo chiamai. Aragaki Sensei mi disse di andarlo a trovare a casa sua. Non avevo alcuna intenzione di praticare con lui ma solo di andare a manifestargli il mio profondo rispetto. Partii. Aragaki Sensei iniziò con il raccontarmi come si praticava il karate sotto Chojun Miyagi Sensei. Realizzai che ciò che mi stava raccontando era totalmente differente da ciò che stavo facendo. Pensai che il mio allenatore non avesse sufficientemente approfondito la sua pratica. Quello che facevo all università non era altro che riprodurre kata formali e combattere, combattere, combattere. Ci piaceva combattere. Combattevamo come teppisti: pugni in faccia, prese ai capelli, calci ovunque, proiezioni. Fino ad allora pensavo di essere, anzi, mi sentivo bravo avevo anche vinto un paio di competizioni. Quel giorno invece percepii qualcosa di differente. Avevo però una slogatura alla spalla e non potevo allenarmi. Dopo le vacanze tornai all università. Ma dopo l incontro con Aragaki Sensei qualcosa mi ronzava in testa. Volevo capire cosa fosse. Decisi di partire da solo per Okinawa. Chiamai Aragaki Sensei per dirgli soltanto: sto arrivando. Andai da lui. Aragaki Sensei mi condusse al dojo e mi chiese di mostrargli i miei kata Gli feci vedere tutti kata che conoscevo. Mi disse: (Continua a pagina 16) 15

16 (Continua da pagina 15) Ma che stai facendo? Ero un po confuso. Non sono kata, disse. Non è la giusta maniera di eseguirli. Poi mi disse: Ok, colpiscimi attaccami! Portai il pugno lentamente era un uomo di più di sessant anni Lo colpii molto lentamente, era così anziano mi disse Colpisci velocemente. Portai allora il colpo in tutta velocita`, un istante dopo ero sul pavimento. Provai un paio di volte, con pugni e calci. Ogni qualvolta provavo dopo un attimo ero al tappeto. Mi colpiva in un paio di punti pun, pun, pun. Tutte le tecniche erano indirizzate su punti vitali, ma con assoluto controllo. Provai paura. Sentivo che mi avrebbe potuto uccidere, se solo avesse voluto. Mi resi conto di essere uno stupido e capii che quello era il vero karate. Tornai ancora una volta a casa, per terminare gli studi all'università... studiavo Legge... terminati gli studi, non cercai lavoro e andai di nuovo ad allenarmi ad Okinawa. Spedii una bella lettera ai miei genitori: "Sto andando a praticare karate ad Okinawa" scrissi loro. Mia madre ci mancò poco che impazzisse! Mi diede del folle. Comunque, chiamai A- ragaki Sensei e gli dissi, per la seconda volta!, semplicemente: "sto arrivando". Non aspettai neanche il suo consenso. Non ero perciò sicuro che volesse diventare mio maestro. Non lo sapevo. Stavolta Aragaki Sensei mi condusse al dojo di Higaonna Sensei. Ma Higaonna Sensei non c'era poiché era, in quel periodo, negli Stati Uniti. Aragaki Sensei mi mostrò prima di tutto gli esercizi preparatori e quelli supplementari (junbi undo e hojo undo). Mi disse che non avrebbe potuto seguirmi nella pratica. Aggiunse solamente: "Fai questo tutti i giorni". Ero comunque felice e feci tutto quello che mi aveva detto, ogni giorno. Passarono un mese, due mesi, tre mesi... Non venne mai... facevo tutto da solo... il dojo di Higaonna Sensei era molto piccolo, venivano giusto tre o quattro allievi, tre volte alla settimana. Gli altri giorni mi allenavo da solo. Di solito durante il finesettimana andavo a far visita ad Aragaki Sensei, giusto per parlare un po' con lui. Ma non venne mai al dojo per insegnarmi. Un bel giorno, dopo sei mesi, si presentò al dojo. Mi chiese di mostrargli ciò che mi aveva detto di praticare. Gli mostrai tutti gli esercizi che avevo praticato. "Ti sei allenato bene", mi disse. Da quel momento prese ad allenarmi regolarmente. Per prima cosa mi insegnò il kata Sesan, che rimase tra l'altro il mio kata preferito per molti anni. Poi A- ragaki Sensei mi presentò Higaonna Sensei. Dopo qualche tempo, Higaonna Sensei mi chiese di andare con lui negli Stati Uniti per aiutarlo, per diventare suo assistente nel dojo. Higaonna Sensei chiamò A- ragaki Sensei, per chiedergli il permesso. Poi chiamò me e mi chiese di andare con lui... era facile pensare (Continua a pagina 17) 16

17 (Continua da pagina 16) che fosse un pò pazzo: non faceva altro che praticare karate. Non sapevo proprio cosa fare. Andai da Aragaki Sensei e gli dissi che Higaonna Sensei mi voleva con lui. Chiesi la sua opinione. Egli rispose soltanto con un "Vai!". E' per questo che mi sono trasferito negli Stati Uniti, con Higaonna Sensei. Da quel giorno, avevo 26 anni, sino ad oggi, Aragaki Sensei ed Higaonna Sensei sono i miei Maestri. Lei ha praticato arti marziali in Giappone, ad Okinawa, negli Stati Uniti, in Canada, ha perciò vissuto diverse esperienze a suo giudizio qual è il futuro del karate tradizionale? Nakamura: Il futuro del karate tradizionale è sulle nostre spalle, sulle mie, sulle vostre. Nel modo in cui pratichiamo la cultura che ne è alla base ancor oggi è pregna di un essenza. Sfortunatamente molti altri stili e scuole non tutti ma gran parte di essi hanno già perso questa essenza. E quando si perde, non torna più. Tutta la conoscenza, questa essenza di cui parlo, deriva da migliaia di anni di allenamento, esperienza, ricerca dei maestri che si sono succeduti. Da qui sgorga tale essenza. Ma queste scuole modern, quando va bene, seguono solo una vuota forma senza possedere l essenza. Se riusciremo a rimanere sufficientemente immersi in questa cultura e a passarla alla generazione successiva, il karate sopravviverà. Non dovrete però insegnare soltanto le tecniche dovrete trovare anche il modo giusto di passare il valore di questa cultura alla generazione successiva. Direi che è necessario che ai vostri allievi insegniate a passare a loro volta questa cultura ai posteri Aragaki Sensei mi disse una volta: quando pratichi il vero karate, nel suo insegnamento tradizionale, potrai migliorare tutta la vita. Penso che avesse davvero ragione. Un vecchio allievo di Higaonna Sensei, dopo più di trent anni che non lo vedeva, dopo aver rivisto i suoi kata ed i suoi movimenti mi confidò: i kata di Higaonna Sensei sono più belli, più potenti, più fluidi di trent anni fa. E quando hai trent anni di solito sei nel fiore dell età Higaonna Sensei si allena duramente anche oggi. ginocchio. Nakamura: Sakiyama Roshi è un Maestro Zen, per il quale Higaonna Sensei prova profondo rispetto. Due anni fa ho subito un operazione al ginocchio. In quel periodo, il ginocchio ancora non era a posto. Dopo l operazione non riuscivo a praticare con la giusta forza. Provavo a lavorare duramente ma il giorno dopo mi faceva molto male. Ero frustrato, quasi depresso. Andai ad Okinawa per allenarmi con Higaonna Sensei. Higaonna Sensei mi chiese di seguirlo al tempio Zen di Kozenji. Non mi interessava affatto lo Zen. Lo pensavo noioso. Ma, comunque, se lo aveva detto il mio Sensei non avevo scelta. Dissi soltanto Hai! Di buon mattino, perciò, ancora addormentato, andai lì. Il primo giorno mi fecero stare in seiza per trenta minuti... sentivo così tanto dolore... non riuscivo a rialzarmi... una volta in piedi, l'esercizio successivo fu quello di mettersi così (Sensei mostra la posizione Zazen del loto). Non riuscivo a stare nella posizione del loto, perciò ripiegai sul mezzo-loto. Sempre trenta minuti. Tutto ciò che mi passava per la mente era dolore, dolore, dolore... alla schiena, alle gambe... Non vedevo alcun beneficio... Dopo lo Zazen Sakiyama Roshi tenne una lezione. Dovevo solo rimanere così Spongia Sensei: Sarebbe bello se raccontassi l episodio, di cui mi hai parlato, dell incontro con Sakiyama Roshi dopo l operazione che hai subito al (Continua a pagina 18) 17

18 (Continua da pagina 17) (posizione del mezzo-loto) ed ascoltare... Sakiyama Roshi iniziò ad elencare i tre fondamenti di un buon karateka e di un buon monaco. Primo: devi trovare la volontà. Devi pensare: voglio diventare un uomo migliore, il miglior karateka o il miglior monaco. Più in alto vai col pensiero, meglio è." Questo è il primo fondamento. Mi dissi: "Ok, la volontà non mi manca". "Secondo", disse: "Trova un buon Sensei, un vero Maestro". Mi disse: "Talvolta in Cina si impiegavano tre anni per trovare un vero Maestro". Trovarne uno è davvero importante. Pensai: "Ok, ho i migliori Maestri al mondo: Aragaki Sensei ed Higaonna Sensei." I primi due fondamenti sono andati. "Il terzo è: devi solo credere in te stesso. Puoi farlo." A quel punto pensai che questo era cio` che mi mancava. Avevo il ginocchio infortunato, non riuscivo ad allenarmi, pensavo: "Non posso farcela". Dopo aver ascoltato le sue parole, la mia mente si acquieto`. Iniziai ad analizzare il mio stato d animo. Pensai che forse Sakiyama Roshi aveva colto la mia debolezza in quell istante. Percepii che le sue parole erano dirette a me, a nessun altro fuorché a me. Da quel momento anch io provai profondo rispetto per lui. Tuttora non mi piace sedere così (posizione Zazen), ma ogni volta che vado ad Okinawa vado a praticare Zazen, solo per il gusto di incontrare Sakiyama Roshi e ricevere il suo Insegnamento. Spongia Sensei: Hai qualche aneddoto da raccontaci riguardo Higaonna Sensei? Nakamura: Higaonna Sensei penso di essere fortunato a praticare con Higaonna Sensei. Molto fortunato. Non solo di allenarmi sotto la sua guida, ma di assistere con i miei occhi alla sua pratica. Non l'ho visto allenare molto applicazioni o altre cose L'ho visto praticare continuamente fondamentali, per tanto tanto tempo. Semplice. Ad esempio quando inizia a colpire il makiwara passa un ora, ne passano due, sta sempre lì a colpirlo. Totalmente concentrato. Così concentrato che ogni singolo pugno è forte ed il suo cuore è in ogni gesto, anche per lungo tempo. Ecco perché per me vedere Higaonna Sensei allenarsi è così proficuo. Anch io quando mi alleno cerco di non fare troppi esercizi diversi, ma di eseguirne magari solo uno ma molte molte volte. Nakamura Sensei: Ora vi faccio io una domanda: Cosa pensate di Sensei Paolo? Col. Beppe Manzari: Anch'io come Lei mi considero fortunato ad aver incontrato un Maestro. Ho iniziato a praticare gia` in eta` avanzata, a 39 anni (ora ne ha 54). Se non avessi incontrato Sensei Paolo forse avrei gia` abbandonato la pratica... Penso che se Sensei Paolo o Sensei Higaonna proponessero di introdurre la danza moderna nella nostra pratica non avrei dubbi a ballare. (risate dei presenti). Spongia Sensei: Vorrei ringraziare Nakamura Sensei per averci regalato l opportunità di condividere con lui questa esperienza, diversa dal solito. Ricordo di aver messo in imbarazzo anche Higaonna Sensei quando nel 2001 al Gasshuku Europeo di Roam, gli chiesi di parlare in un simposio, cosa che nonostante l'imbarazzo affronto` brillantemente. Forse non si ricorda di me quale buon karateka ma come colui che è riuscito così bene a metterlo in imbarazzo! Bisogna scomodare i Maestri, offrirgli occasioni per insegnare! La splendida serata si e` conclusa con una fantastica cena nel dojo preparata dagli allievi. 18

19 Scene dell incontro con Sensei Nakamura al Tora Kan dojo 19

20 di Trevor Leggett - traduzione di Patrizia Pozzoli - tratto dalla pagina web: judo-educazione.it che ringraziamo difficile farlo. Io stesso l ho studiato per più di quaranta anni e penso che adesso sono in grado di eseguire correttamente le prime tre!" Durante uno dei giorni della sua visita Kano fu invitato ad una festa pomeridiana nei giardini di Buckingham Palace. Era stato fissato che sarebbe poi venuto al Budokwai (che non apriva prima delle sei di sera - tutti i membri avevano lavori che li impegnavano fino alle cinque e trenta). Andò che Kano lasciò Buckingham Palace più o meno alle cinque. Indossava un vestito da ricevimento nobiliare, cosa che in quei giorni significava la presenza di magnifiche decorazioni in oro. Dato che il Budokwai era così vicino al Palazzo egli camminò, ma trovò chiuso. Era una calda giornata di sole e non si era portato un soprabito. Il segretario del Bukokwai arrivò di A quei tempi il Budokwai si trovava all interno di alcuni piccoli locali nella corsa proprio prima delle sei; guardò all interno del zona di Victoria Station. La strada aveva piccolo ristorante accanto al Budokwai e (come mi una serie di negozi, incluso un ristorantino. Tutto disse più tardi) vide questo magnifico vecchio giapponese con un vestito da ricevimento che stava se- ciò solo da un lato; l altro lato della strada era occupato dall alto muro dei giardini di Buckingham Palace. Il Budokwai aveva un dojo di circa venti tatarazzo alcuno, di fronte allo sguardo sorpreso di duto ben diritto a bere del tè, senza segno di imbami al piano terra; nella cantina c era un altro dojo qualche altro cliente del posto. della stessa grandezza, insieme alle docce e agli Venni a sapere che in occasione di quello stesso spogliatoi. viaggio in Europa l autobus sul quale Kano viaggiava in Italia andò fuori strada in un percorso di mon- Ero un giovane appassionato di judo di neanche vent anni quando il dott. Kano arrivò con il sig. Sumiyuki Kotani e il sig. Masami Takasaki. Divenim- Mentre sostava pericolosamente in quella posizione tagna, arrivando a sporgere sull orlo di un dirupo. mo membri del Kodokan e ricevetti da Kano un certificato Ni-kyu. Kano assistette all esecuzione da divennero quasi isterici dalla paura; Kano sedette stando a metà per aria, alcuni dei passeggeri italiani parte di due inglesi membri del Budokwai di Nageno-kata e poi Gunji Koizumi e Yukio Tani eseguiro- l autobus in posizione sicura. (Questa storia mi è imperturbabile fino a che non si riuscì a riportare no Ju-no-kata. Koizumi aveva introdotto alcune delle sue idee nel kata e sentii che Kano affermava: la verità di ogni dettaglio, ma certamente accadde stata riferita e non posso testimoniare direttamente "Quella è una modifica del Ju-no-kata." Egli stesso qualcosa del genere. Forse quello che scrivo qui potrebbe portare alla conferma tramite qualche altra dimostrò un paio di tecniche dell Itsutsu-no-kata. Deve essere stato molto difficile in quello spazio ristretto. Fece una spiegazione per i membri inglesi, A Londra Kano tenne una conferenza pubblica sui testimonianza diretta.) nel suo impeccabile "inglese da Preside". (Con ciò principi del judo ad un pubblico di circa 250 persone, mi sembra di ricordare, in una sala dalle parti di voglio dire che ogni parola era separata e pronunciata chiaramente, come fa un Preside inglese per Kensigton High Street. Pensavamo che si sarebbe dare un buon esempio di corretta pronuncia agli allievi.) Ci disse che avremmo trovato difficile capire che, ma sebbene egli eseguì alcuni movimenti, la trattato in gran parte di una dimostrazione di tecni- i principi mostrati nell Itsutsu-no-kata. Aggiunse, parte principale del suo intervento verté su argocon un tocco di humour inaspettato: "E ancora più (Continua a pagina 21) 20

21 (Continua da pagina 20) menti intellettuali e filosofici. Ciò fu fonte di grande sorpresa per la maggior parte dei convenuti, ma la sua evidente capacità intellettuale combinata con il carisma quasi magico di fondatore del misterioso judo, catturarono completamente l uditorio per quasi due ore. Egli spiegò in varie maniere saidai noritsu genri, che ci tradusse come il principio del migliore impiego dell energia. Disse che i pesci rossi nella vasca non possono vivere senza la presenza di alghe, ma neanche se ce ne sono troppe. Questo esempio particolare non significò niente per me dato che nella famiglia non avevamo mai avuto pesci rossi. Ma venni affascinato dall argomento che usare troppa forza era qualcosa contro il principio del judo. Prima di iscrivermi all università mi ero informato sui corsi. Mi avevano detto che prendere appunti alle lezioni dei professori era un impegno importante e faticoso. Così nei tre mesi precedenti l inizio dei corsi presso l università di Londra avevo imparato la stenografia, arrivando ad una buona velocità, 160 parole al minuto. L istruttore ci disse che ciò sarebbe stato impossibile a meno di non impugnare la penna o matita a circa metà altezza, con una presa ferma ma leggera. Dopo questo esercizio avevo notato che la maggior parte degli inglesi impugnava la penna con forza e nella zona vicino alla punta. Ciò significava che erano costretti a muovere la mano sulla carta dopo quasi ogni parola. Avevo distrattamente notato che sembrava piuttosto inefficace. Ma quando sentii Kano parlare del principio del migliore impiego dell energia come cosa che si applicava non solo alla tecnica sulla materassina ma a tutta la vita ebbi una improvvisa comprensione di quello che intendeva. Il principio poteva essere applicato alle cose più piccole della vita così come alle più grandi. Troppa forza - impugnare la penna troppo rigidamente - era male così come lo era impugnare la penna troppo mollemente. Capii che in una delle attività più comuni, cioè la scrittura, tutta la mia nazione non aveva compreso il principio del migliore impiego dell energia. Un altro punto sottolineato fu che questo principio universale poteva essere imparato in diverse maniere - per esempio attraverso una attività commerciale. Ma, disse, una delle maniera migliori era attraverso la pratica del judo. Disse che la pratica del judo era una ottima maniera per imparare: 1) autocontrollo, 2) volontà: come realizzare obiettivi a lungo termine sopprimendo desideri momentanei, e 3) mutua cooperazione, oltrepassando un conflitto superficiale per dare aiuto e ottenere beneficio reciproco. Gli inglesi erano famigliari con qualcuno di questi punti. Per esempio avevamo una lunga tradizione di sport nel senso di formazione del carattere: uno ci prova con tutto se stesso, ma non si abbatte nel fallimento né si esalta nel successo. Ma la tradizione sportiva non aveva niente che assomigliasse allo scopo del principio di Kano, e cominciava inoltre ad essere contaminata del professionismo. Infatti Kano era contrario ad avere campionati di judo proprio per questa ragione, e cioè perché pensava che avrebbero probabilmente distrutto gli aspetti di formazione del carattere del judo. In questo sembra che abbia avuto ragione. Una delle cose che ci incuriosiva era l insistenza di Kano sul fatto che i principi del judo (miglior impiego dell energia: aiuto e concessioni reciproche che apportano mutui benefici e prosperità) sono omni-pervasivi, sebbene sviluppati in Giappone. Disse ripetutamente che essi non erano particolarismi nazionali, ma universali. Non riuscivo a capire perché insistesse su questo punto; pensavo fosse ovvio. Dopo tutto Newton aveva scoperto la gravità, ma essa non era una cosa inglese, bensì un principio universale che si applicava dappertutto. Roentgen aveva scoperto i raggi X, ma di certo questi non erano tedeschi. Perché Kano enfatizzava il fatto che i principi del judo non erano specialmente giapponesi, ma omni-pervasivi? Aggiunse che altre branche del budo come per es. il kendo erano applicazioni specializzate del principio universale del judo, cioè il principio del miglior impiego dell energia e mutua prosperità. Fu solo quando andai in Giappone verso la fine degli anni 30 che compresi perché Kano insisteva su questo punto e come fu coraggioso in questo. Vide che il ruolo futuro del Giappone sarebbe stato di contribuire alla cultura del mondo e non di considerarsi come una società chiusa e superiore. Allora compresi chiaramente la natura del nazionalismo; per quanto altamente intelligente indubbiamente a volte potesse essere, udii l Ammiraglio Jiro Nango parlare al Dojo-biraki nel 1940 dicendo che sebbene Kano era sembrato talvolta sostenere che il kendo e in generale il budo fossero applicazioni dei principi del judo, sarebbe stato più vero dire che il judo, come le altre branche del budo, erano in realtà manifestazioni dello spirito giapponese di Yamato damashi. Ascoltando quelle parole compresi che uomo fosse stato Kano e che tipo di chiara visione aveva avuto. 21

22 di Roberto Chiararia Il 18 Febbraio 2004 si è svolto uno degli incontri che con cadenza bimestrale si tengono presso il Tora Kan Dojo. Bun Bu Ryodo (lo sviluppo della mente-cuore e lo studio marziale sono unità) è il titolo dato a questi incontri in cui sensei Spongia tiene una lezione e risponde alle domande degli intevenuti, allievi dei Dojo della nostra scuola. Quelle che seguono sono le riflessioni che Roberto Chiararia, preside e insegnante, praticante di Karate-do al dojo Karate-Do Kenkyu Kai, ha scritto dopo aver preso parte all incontro. Mi avvicino a questa mia prima esperienza con la presunzione di essere pronto, illudendomi che la forma può essere sostanza: cuscino, quaderno, penna, Tora Kan Dojo n. 30 riletto, cibo. Però poi Difficile ma non impossibile assumere e mantenere (o quasi) la posizione richiesta. Fisso lo sguardo su Sensei, pronto ad accogliere ed introiettare insegnamenti, stimoli, sguardi, suoni, movimenti; sono vigile e attento, pronto ad un flusso di coscienza (mio, altrui, percepito) che si adagerà e incrosterà sulla mia conoscenza stratificata. Appunto, Sensei riassume: all inizio ci si concentra su se stessi, poi si deve imparare ad abbandonare se stessi. Ecco, devo essere pronto a deprogrammarmi per procedere verso un nuovo istinto. Non riempire ma svuotare. Però percepisco la mia mente come piena di ciò che ascolto-digerisco-assimilo-trasformo-possiedo e continuo a riflettere mentre ascolto, vigile (troppo?) e determinato (ma perché?) a non fare domande. Finalmente la storia del maestro di dattilografia mi mette a mio agio, perché in un certo senso la conoscevo anche prima d averla letta, essendo stato nella mia vita troppo Paul e poco Jamie, più concentrato sul fine che sul percorso (la Via). Per fortuna il Karate-Do mi sta deprogrammando. Qualcuno interviene nella discussione, sarei pronto a riversare tra i presenti un coacervo di considerazioni poco medi(t)ate (meglio!) ma in parte mi astengo, preoccupato (ma perché?) di andare fuori tempo. Ad un certo punto si riversano su Sensei domande sullo Zen, sull energia, sulla vita, si parla di Buddha (veri e falsi) e m illumino: ricordo che a mia figlia che mi chiedeva chi fosse Siddharta risposi (chissà perché) Buddha quand era magro metto a dieta la mia mente troppo sazia mi sento leggero mi sento libero. 22

23 Immagini dell incontro del 18 febbraio al Dojo 23

24 5 0 Kyu - Cintura Gialla Michela Bachiddu, , Scuola di Karate-; Maurizio Bertini, , Scuola di Karate; Cesare Serantoni, , Scuola di Karate; Giorni Daniele, , Karate-Do Kenkyu Kai; Caramai Andrea, , Karate-Do Kenkyu Kai; Cyganek Gabriele, , Karate-Do Kenkyu Kai; Nemkov Mirko, , Karate-Do Kenkyu Kai; Anzuini Lorenzo, , Karate-Do Kenkyu Kai; Munafò Luca, , Karate-Do Kenkyu Kai; Di Cecco Gabriele, , Karate-Do Kenkyu Kai; Patrizi Chiara, , Karate-Do Kenkyu Kai; Di Cecco Cristina, , Karate-Do Kenkyu Kai; Bernarducci fabio, , Karate-Do Kenkyu Kai; Crovella Simone, , Karate-Do Kenkyu Kai; Tomassini Gianluca, , Karate-Do Kenkyu Kai; Reggi Fabrizio, , Karate-Do Kenkyu Kai; Ortolani Matteo, , Karate-Do Kenkyu Kai; Carlesi Matteo, , Quality Life: Carlesi Giuseppe, , Quality Life: Tetrarca Gianluca, , Quality Life: 3 0 Kyu - Cintura Verde Da Silva Delmira, , Scuola di Karate-Do; Jaguraba Mariangela, , Scuola di Karate-Do; Chiararia Roberto, , Karate-Do Kenkyu Kai; Gutu Edoardo, , Karate-Do Kenkyu Kai; Cardillo Andrea, , Karate-Do Kenkyu Kai; Romanelli Matteo, , Quality Life: Dario Di Maggio, Daruma Club; 2 0 Kyu - Cintura Blu Pasquale Di Maggio, Daruma Club; Cristini Simone, , Quality Life: Dayrit Jenny, , Quality Life: Dayrit Daniela, , Quality Life: Manzella Alberto, , Quality Life: Pellicciotta Sandro, , Quality Life: 1 0 Kyu - Cintura Marrone Oscar Massa, Daruma Club; 24

25 Costruiamo insieme Fudenji Avviati i lavori di ampliamento di Fudenji: il progetto è diretto alla realizzazione dei Sette Edifici (Schichi-do-garan) della Tradizione. Il complesso a chiostro sarà così articolato: Sodo, Hondo - Tempio o Sala del Dharma, Dai-kui - Cucine, Yokushitsu - i bagni, Tosu - Servizi igienici, un auditorium, alloggi per gli ospiti, San-mon - il portale d'accesso. Il piano di sviluppo prevede edificazioni a breve, medio e lungo termine. A breve, il nuovo Sodo (che nascerà dalla ristrutturazione dell'attuale laboratorio) e i servizi igienici; successivamente gli altri edifici e gli alloggi adibiti a foresteria. Dogen Zenji, nello Shobogenzo Zuimonki (II, 6), dice: "Sto ora cercando di costruire un Sodo (monastero e chiostro Zen) e chiedo contributi. Mentre questo richiede molto sforzo da parte mia, non ritengo che questo stimoli necessariamente la crescita del Buddha-Dharma ( ). Dal momento che non c'è posto per studiare desidero provvedere ad un luogo che permetta ai discepoli di praticare lo Zazen. Anche se non dovessi riuscire nel mio progetto non avrò rimpianti perché nel futuro qualcuno - vedendo in piedi anche una sola colonna - sarà portato naturalmente a pensare all'aspirazione che ora mi anima". Mettere un piede nella strada, cioè praticare, equivale oggi a raggiungere la meta e ricominciare con un nuovo entusiasmo proprio perché la vera riuscita è non avere rimpianti, qualunque cosa accada. Nell'esercizio di ogni cosa anche una sola colonna, una pietra, un mattone - nel dono dello spirito, nello spirito del dono disinteressato - sono tutta l'aspirazione (bodaishin), il nostro sforzo, i suoi frutti e la liberazione dal risultato. In dono, una pietra posata è una prima pietra che si posa su tutto il modo o che sostiene ogni mondo. Lo spirito del dono, la prima perfezione tra le Sei Paramita, è l'inizio e la fine, la buona mente, il buon principio a cui tutto si riconduce a da cui utto costantemente risorge. F. Taiten Guareschi Di cosa discutevate?, mi chiede il Maestro. Di come finanziare i lavori di edificazione del monastero, rispondo. Non perdete tempo a discutere. Raccogliete le foglie, pulite le scale, bruciate incenso. Solo così arriveranno le offerte per costruire il Tempio. Il Tempio si costruirà con i sacrifici ed il cuore puro. R. Myoren Giommetti Potete contribuire tramite Bonifico Bancario: c/o B.P. di Vicenza intestato a : Istituto Italiano Zen soto Shobozan Fudenji coordinate bancarie: ABI 5728 CAB c/c Cin: N o in qualunque modo riterrete opportuno. Ringraziamo fin d ora per la generosità. La Comunità di Fudenji 25

26 DATA CITTA' EVENTO MAGGIO 2004 ogni giovedi e sabato Milano Dojo Shobogendo - Zazen e insegnamento del maestro F. Taiten Guareschi 2 maggio Fudenji Festa del Judo 2 maggio Fudenji Conferenza sul volontariato 3 maggio Novara Ciclo di incontri di Zazen presso i locali della sede del Quartiere Nord della Citta' di Novara 5 maggio Pavia Università di Pavia, conferenza su Taisen Deshimaru Roshi 8 maggio Fudenji laboratorio ZenLab 10 maggio Novara Ciclo di incontri di Zazen presso i locali della sede del Quartiere Nord della Citta' di Novara 13 maggio Fudenji Giornata introduttiva per principianti 30 maggio Fudenji Celebrazione del Vesak 29 maggio Fudenji Corso di studi teologici Buddhisti GIUGNO 2004 ogni giovedi e sabato Milano Dojo Shobogendo - Zazen e insegnamento del maestro F. Taiten Guareschi 12 giugno Fudenji laboratorio ZenLab 13 giugno Fudenji Giornata introduttiva per principianti giugno Fudenji Ken Zen Ichinyo Gasshuku, a cura del Tora Kan Dojo di Roma 20 giugno 4 luglio Fudenji Campo dell'ortica - Vacanze per bambini e ragazzi 26 giugno Fudenji Corso di studi teologici Buddhisti LUGLIO 2004 ogni giovedi e sabato Milano Dojo Shobogendo - Zazen e insegnamento del maestro F. Taiten Guareschi 5-11 luglio Fudenji Stage di Taichi a cura del Centro studi italiano Taichi di Bologna 10 luglio Fudenji Giornata introduttiva per principianti 17 luglio Fudenji Corso di studi teologici Buddhisti AGOSTO lug. - 8 agosto Fudenji Estate al Tempio - Periodo di introduzione e iniziazione alla pratica Zen agosto Fudenji Estate al Tempio - Periodo di introduzione e iniziazione alla pratica Zen agosto Fudenji Estate al Tempio - Periodo di introduzione e iniziazione alla pratica Zen 26

27 Tora Kan Dojo Anno 8 n. 31 di Sensei Morio Higaonna Continua la pubblicazione della traduzione, ad opera di P.Spongia, del libro di Higaonna Sensei The History of Karate, Okinawan Goju-Ryu Segue da Tora Kan Dojo n 30 capitolo 10 Il Periodo di Kyoto Il Karate fu riconosciuto ufficialmente dal Butokukai nel Quattro anni dopo il Butokukai conferì la sua seconda più alta onorificenza, il titolo di Kyoshigo, a tre uomini: Chojun Miyagi, Yasuhiro Konishi, e Sannosuke Uejima. Questa fu la prima volta che questo titolo fu attribuito a dei maestri di karate. Alla dimostrazione di Miyagi assistette il capo istruttore del Butokukai, Hajime Isogai Sensei, il cui figlio, Takeshi, studiava legge alla Ritsumei-kan University con Jitsuei Yogi. Takeshi una volta disse a Yogi, il tuo Sensei è stato grandemente apprezzato da mio padre. Mi ha detto che il bujutsu del tuo Sensei è incredibilmente potente e che egli è un grande budoka. Miyagi fu ospitato due volte da Yogi nel suo appartamento al secondo piano, una volta nel 1935 e una seconda volta nel Durante queste visite praticavano il Karate sul pavimento di tatami dell appartamento. La padrona di casa fu un po allarmata dai rumori e dalle vibrazioni che provenivano dal piano di sopra, ma ogni volta che Miyagi la incrociava per le scale la salutava sorridendo cordialmente e molto educatamente, dissipando in tal modo o- gni sua preoccupazione. Yogi Sensei ricorda, Entrai alla Ritsumei-kan University nel 1934 e il 4 Maggio dell anno seguente feci da uke a Chojun Miyagi Sensei durante la sua dimostrazione al Butokukai. Durante quella visita, prima della fondazione del Karate club all università, Chojun Sensei si incontrò con Dean Nakagawa e Shoichi Wada, direttore del dipartimento di educazione fisica. Chojun Sensei donò al sig. wada uno splendido tanzaku ( un diploma scritto su di una speciale e spessa carta) su cui aveva scritto di suo pugno i caratteriper Wada Shoichi e Goju-Ryu Karate. Miyagi Sensei trascorse molto tempo parlando di karate e di altri argomenti con Nakagawa e Wada. Nakagawa promise a Miyagi che in ricordo della sua visita all università avrebbe commissionato un kigo (un ventaglio ornamentale calligrafato a mano) che sarebbe stato firmato da Meiji no Genro (un titolo che sta ad indicare un grande statista) Nishionji Kobo. Nakagawa in seguito spedì questo kigo a Chojun Sensei come promesso, ma andò perso durante la Seconda Guerra Mondiale. 27

28 Tora Kan Dojo Anno 8 n. 31 Il Karate Kenkyu Kai (Centro di ricerca del karate) fu fondato il 21 Dicembre Il 20 Gennaio 1936, un prospetto contenente gli obiettivi e le regole dell associazione fu formalmente registrato dall università. In questo prospetto Chojun Miyagi fu registrato come Meiyo Shihan (Insegnante Maestro Onorario), e Jitsuei Yogi e Yoshimi Yamaguchi 1 come Shihan-dai (assistenti istruttori). Nel 1937 il nome dell associazione fu cambiato in Karate Kenpo Bu. Nel 1939 Chojun Miyagi ricevette una lettera da un gruppo di studenti della Ritsumei-kan University che affermavano di desiderare di visitare Okinawa per approfondire la propria pratica del Karate. Miyagi rispose che sarebbero stati i benvenuti in ogni momento, ma aggiunse un postscritto che li metteva in guardia dalla grande diffusione di serpenti velenosi in Okinawa, chiamati habu. La preoccupazione con cui gli studenti presero l avviso di Miyagi fu evidente appena arivarono ad Okinawa. I loro piedei e gambe, fino alle ginocchia, erano stati fasciati con uno spesso, pesante materiale, e il resto del corpo era coperto da pesanti indumenti. Miyagi viveva in quel periodo in Matsuyama-cho, un area famosa per essere infestata di serpenti, e aveva prenotato per gli studenti un alloggio al vicino ryokan 2. Accompagnò gli studenti al loro alloggio, dove uno di loro immediatamente vide un verde ojanaa (un innocuo serpente) che giaceva al suolo. Miyagi osservò, Ah è un habu, poi aggiunse, se ce né uno è facile che ce ne siano molti. Questo fu scioccante per gli studenti che non si resero conto che miyagi stava scherzando. Quando chiesere in quale altro luogo avrebbero potuto stare per la notte, Miyagi rise sonoramente e raccontò la verità. Sakima, un allievo di Miyagi, si prese cura degli studenti mentre furono ad Okinawa e li accompagnò anche nelle loro visite all isola. Miyagi sensei fu assente durante una parte della loro permanenza ed è probabile che Jin an Shinzato gli insegnò al suo posto. Io incontrai in seguito uno del gruppo, tale sig. Ujita, che mi raccontò che gli aveva insegnato uno che non era alto ma tremendamente potente. Che corrisponde ad un accurata descrizione di Shinzato sensei. segue sul prossimo numero 1: Yoshimi Yamaguchi cambiò in seguito il suo nome in Gogen Yamaguchi. Fu Jitsuey Yogi che presentò Yamaguchi a Chojun Miyagi. 2: Ostello o locanda Celebrazione al Butokukai. Prima fila: Tatsuo Yamada (fondatore del Nihon Kenpo); Hironori Otsuka (Caposcuola delwado-ryu); Yasuhiro Konishi (Caposcuola delshindo Jinen Ryu); Sannosuke Uejima (Caposcuola del Kushin Ryu); Kenwa Mabuni (Caposcuola dello Shito Ryu). In piedi quarto da sinistra è Gogen Yamaguchi. 28

29 ZEN Fumetti tratti da : Dice lo Zen Universale economica Feltrinelli 29

30 23/25 Aprile Maggio Maggio Giugno Giugno /20 Giugno /31 Luglio 2004 Ken Zen Ichinyo Gasshuku condotto da Sensei Spongia e Sensei Leijenhorst Wageningen, Olanda Incontro Bun Bu Ryodo conduce Sensei Spongia Tora Kan Dojo Roma Seminario di Primavera I.O.G.K.F. Italia riservato ai bambini S. Nicola, Roma Seminario d Estate 4 Seminario stagione 2003/2004 I.O.G.K.F. Italia S. Nicola, Roma Esami di graduazione Shodan e Nidan Cerenova, Roma Ken Zen Ichinyo Gasshuku Il Gasshuku dell Unità di Karate-Do e Zen Monastero Fudenji, Salsomaggiore World Budo Sai Okinawa/Giappone Ricordiamo che la pratica Zen presso il Dojo Tora Kan si tiene regolarmente il: Martedi ore 05:50/06:50 Venerdì ore 05:50/06:50 ogni 2 Sabato del mese dalle 19:00 alle 21:30 ogni ultimo Mercoledì del mese dalle 16:30 alle 17:30 Possono prendere parte alle sedute di pratica tutti gli interessati. Chi si avvicina alla pratica per la prima volta lo deve far presente al Dojo per essere opportunamente introdotto. Tel.: Ricordate! L International Okinawan Goju-Ryu Karate-Do Italia è presente su Internet con un sito ricco di preziose informazioni. Sul sito è anche disponibile l albo delle cinture nere IOGKF Italia e una selezione di articoli pubblicati sui vecchi numeri di T.K.Dojo http: 30

31 Schegge Zen e non... Igor Sikorsky, l inventore dell elicottero e fondatore della Sikorsky Aero Engineering Corporation, aveva in ufficio un quadretto che incorniciava un motto: Secondo le più elementari leggi dell aerodinamica il calabrone, dato lo sfavorevole rapporto tra peso e superficie alare, non potrebbe volare: ma questo il calabrone non lo sa e continua ogni giorno a farlo. Mentre si guarda la luna nel cielo si perde la perla che si ha nella mano. Ad un prete che si vantava dei miracoli che riusciva a fare il fondatore della sua setta e gli chiedeva cosa sapesse fare lui, Bankei rispose: "I giochi di prestigio non sono il modo di fare zen. Il mio miracolo è che se ho fame, mangio, e se ho sete bevo"...sen no Rykyu posava una pietra e sembrava che non fosse mai stata toccata da un uomo. Un grande Maestro vive nella non-intenzionalità, nella non-azione; posa una cosa ma è nuova, intatta, non è mai stata toccata e risalta nella sua universalità perchè nessun dialetto umano la impoverisce. Un giardino di pietre coperte di muschio sembra che sia lì dall'inizio dei tempi, ma l'ha fatto Lui. F.Taiten Guareschi da Voce che Ascolta n 01 "Sia che mangiate, sia che beviate, o qualunque altra cosa facciate, fate tutto per la gloria di Dio." San Paolo prima lettera ai Corinzi 10,31. E lo stesso Goethe, che aveva impostato "Le affinità elettive" con particolare riguardo alla speranza nella scienza, deve riconoscere alla fine che "esiste davvero la morte, e che si può solo arginarla con il lavoro quotidiano, come fanno i monaci nei monasteri", e qui c'è qualcosa di zen. "Il tempo è il fiume che ci trascina ma noi siamo quel fiume; il tempo è la tigre che ci divora ma noi siamo la tigre". J.L.Borges "Considera quello che hai imparato finora niente altro che polvere, e usa il quaderno dei tuoi appunti come carta straccia. Se proprio vuoi una risposta, il silenzio è la risposta, e un dito che indica la via" Sen-no-Rikyu HAIKU SHICHI Opache promesse Luminosi cristalli Primavera Roberto Chiararia 31

Tora Kan Dojo Anno 9 8 n. n

Tora Kan Dojo Anno 9 8 n. n Tora Kan Dojo Anno 9 8 n. n. 31 27 di Roberto Ugolini e Cesare Serantoni Sono stati giorni intensi, un fine marzo di pratica, approfondimenti, incontri: Tetsuji Nakamura Sensei ha dato il massimo impegno

Dettagli

Nakamura Sensei: tradizione moderna

Nakamura Sensei: tradizione moderna Nakamura Sensei: tradizione moderna di Roberto Ugolini e Cesare Serantoni Sono stati giorni intensi, un fine marzo di pratica, approfondimenti, incontri: Tetsuji Nakamura Sensei ha dato il massimo impegno

Dettagli

Tora Kan Dojo Anno 9 n. 31

Tora Kan Dojo Anno 9 n. 31 Queste che seguono sono alcune riflessioni scritte dai partecipanti al Kangeiko di quest anno che si è tenuto nell Honbu Dojo Tora Kan nel mese di Gennaio 2004 Beppe Manzari Kangeiko: la pratica d'inverno

Dettagli

Stage con Sensei Nakamura (marzo 2005)

Stage con Sensei Nakamura (marzo 2005) Spesso i sequel (dei film soprattutto) o i ritorni ( com è cambiato.., sottintendendo in peggio!) tradiscono le attese: il ritorno in Italia di Sensei Tetsuji Nakamura, dopo il seminario dello scorso anno,

Dettagli

ha tanto da fare qui come ha avuto tanto da fare là, Perché voi lo state facendo nella vostra dimensione,

ha tanto da fare qui come ha avuto tanto da fare là, Perché voi lo state facendo nella vostra dimensione, ha tanto da fare qui come ha avuto tanto da fare là, io dirigo il traffico da qui; non sapete quanto è meraviglioso saper aiutare da qui. Perché voi lo state facendo nella vostra dimensione, dove vivo

Dettagli

Il signor Rigoni DAL MEDICO

Il signor Rigoni DAL MEDICO 5 DAL MEDICO Per i giornali, Aristide Rigoni è l uomo più strano degli ultimi cinquant anni, dal giorno della sua nascita. È un uomo alto, forte, con due gambe lunghe e con una grossa bocca. Un uomo strano,

Dettagli

La partita. La vita è quella cosa che accade mentre tu stai facendo altri progetti. John Lennon. Capitolo 1

La partita. La vita è quella cosa che accade mentre tu stai facendo altri progetti. John Lennon. Capitolo 1 4 La vita è quella cosa che accade mentre tu stai facendo altri progetti. John Lennon Capitolo 1 Napoli. Ore 18.00. Una strana telefonata fra due amici. - Pronto, Margherita? - Ciao, Ciro. Dimmi. - Allora

Dettagli

AMA TE STESSO PUOI GUARIRE LA TUA VITA

AMA TE STESSO PUOI GUARIRE LA TUA VITA AMA TE STESSO PUOI GUARIRE LA TUA VITA HEAL YOUR LIFE WORKSHOP 14/15 NOVEMBRE 2015 1 E il corso dei due giorni ideato negli anni 80 da Louise Hay per insegnare il metodo con cui lei è riuscita a guarire

Dettagli

Il bello della musica è che quando ti colpisce non senti dolore. Bob Marley

Il bello della musica è che quando ti colpisce non senti dolore. Bob Marley Il ritmo La lezione inizia senza che il Maestro dica nulla. Solo una musica accompagna i suoi movimenti e i ragazzi, dopo un primo momento di esitazione, lo seguono. Il bello della musica è che quando

Dettagli

Quando hai vissuto una tragedia come quella, Quando quei giorni li hai visti con i tuoi occhi, Quando sei sopravvissuto ai tuoi compagni

Quando hai vissuto una tragedia come quella, Quando quei giorni li hai visti con i tuoi occhi, Quando sei sopravvissuto ai tuoi compagni Quando hai vissuto una tragedia come quella, Quando quei giorni li hai visti con i tuoi occhi, Quando sei sopravvissuto ai tuoi compagni Per una fatalità del destino, In te vive un terribile ricordo, Che

Dettagli

Evento finale Roma, 12 maggio 2014

Evento finale Roma, 12 maggio 2014 FERMO IMMAGINE - FRATELLI A CONFRONTO PERCORSI CULTURALI SULLA VITA DELLE PERSONE CON DISABILITÀ E DEI LORO FRATELLI E SORELLE Evento finale Roma, 12 maggio 2014 Intervento di Anna, Debora e Giulia Enderle

Dettagli

GIOVANNI. Impegno 4^SETTIMANA QUARESIMA 2018

GIOVANNI. Impegno 4^SETTIMANA QUARESIMA 2018 GIOVANNI Impegno STORIA M: Ehi Alberto! Ciao! A: B! Che bello vederti! È da tanto che non ci incontriamo! Dove eri finito? M: Lo Sai che ho un compito speciale: la mia pianta non aspetta A: Ah già! È proprio

Dettagli

Chiara Pellegrini NON È UNO SGUARDO. pensieri nuovi. AURORA e d i z i o n i

Chiara Pellegrini NON È UNO SGUARDO. pensieri nuovi. AURORA e d i z i o n i Chiara Pellegrini NON È UNO SGUARDO pensieri nuovi AURORA e d i z i o n i 1 I racconti di Aurora pensieri nuovi 2 Immagine di copertina: Mirko Zanona, Ketty Aurora edizioni di Mirko Zanona tutti i diritti

Dettagli

Il segreto della felicità

Il segreto della felicità Il segreto della felicità 26 Guida Zen alla Felicità Limite della felicità Il Maestro sentenziò: Ogni persona nasce capace di provare un certo livello di felicità. I discepoli rimasero sorpresi e gli chiesero:

Dettagli

Il gioco del pittore

Il gioco del pittore Scuola dell Infanzia - Anno Scolastico 2013-2014 LABORATORIO GIOCAYOGA Colori ed Emozioni: di che colore sei? IL GIOCO DEL PITTORE Dopo la fase del cerchio, quale momento di condivisione iniziale segue

Dettagli

Samuel Eto o con Pierluigi Pardo

Samuel Eto o con Pierluigi Pardo Samuel Eto o con Pierluigi Pardo Prefazione di Massimo Moratti I piedi in Italia, il cuore in Africa Rizzoli Proprietà letteraria riservata 2010 RCS Libri S.p.A., Milano ISBN 978-88-17-04112-6 Prima edizione:

Dettagli

Episodio #002: I certificati di lingua

Episodio #002: I certificati di lingua Episodio #002: I certificati di lingua Ciao a tutti! Io sono Moreno, il creatore di The Italian Coach, e sono qui per aiutarvi a imparare a parlare l italiano. Benvenuti al secondo episodio del mio podcast.

Dettagli

In I A, di questo percorso, ci vogliamo tenere in mente

In I A, di questo percorso, ci vogliamo tenere in mente In I A, di questo percorso, ci vogliamo tenere in mente la bellezza di descrivere l oggetto che ci rappresenta e scoprire cosa significa per l altro il suo oggetto. x che è stato bello! Ho capito più cose

Dettagli

SONO DISCALCULICA? NO! Mi piace la matematica.

SONO DISCALCULICA? NO! Mi piace la matematica. SONO DISCALCULICA? Mi piace la matematica. Mi chiamo Emma, ho sei anni e frequento da pochi giorni la classe prima. Sono felice di essere finalmente a scuola per imparare la matematica perché i numeri

Dettagli

dott. Sara La Malfa Psicologa Psicoterapeuta Liceo Leonardo e 21 aprile 2016

dott. Sara La Malfa Psicologa Psicoterapeuta Liceo Leonardo e 21 aprile 2016 dott. Sara La Malfa Psicologa Psicoterapeuta sara.lamalfa@unicatt.it Liceo Leonardo - 1 14 e 21 aprile 2016 Perché il liceo ti prepara all Università e da grande mi piacerebbe fare un lavoro stabile dove

Dettagli

seconda stella a destra 6

seconda stella a destra 6 seconda stella a destra 6 copyright 2014 Euno Edizioni 94013 Leonforte - Via Dalmazia 5 Tel. e fax 0935 905877 www.eunoedizioni.it info@eunoedizioni.it ISBN: 978-88-6859-012-3 Copertina di: Mattia Mentastro

Dettagli

Parole ed immagini in Libertà

Parole ed immagini in Libertà Parole ed immagini in Libertà Thomas Russo PAROLE ED IMMAGINI IN LIBERTÀ www.booksprintedizioni.it Copyright 2013 Thomas Russo Tutti i diritti riservati A Stefania che mi accompagna da oltre 10 anni. Ai

Dettagli

TMA. Cognome e Nome. Scuola

TMA. Cognome e Nome. Scuola TMA Cognome e Nome Scuola Sesso Classe ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE Leggete le seguenti affermazioni e date una delle quattro risposte possibili a seconda di quanto credete che siano «vere» per voi.

Dettagli

Una storia mai vissuta

Una storia mai vissuta Una storia mai vissuta Elena Aron UNA STORIA MAI VISSUTA Racconto www.booksprintedizioni.it Copyright 2019 Elena Aron Tutti i diritti riservati Per mia figlia e per la mia amica E.Z. Sii tutto, in ogni

Dettagli

Perché studiare Infermieristica?

Perché studiare Infermieristica? Perché studiare Infermieristica? Perchè mi piace il contatto umano, relazionarmi con le persone e provare empatia. Perché posso prendermi cura di persone e questo mi gratifica e mi dà molte soddisfazioni.

Dettagli

Eppure scrivo. di Raffaella Cogliano. R.S.A. GIOVANNI PAOLO I di SERIATE

Eppure scrivo. di Raffaella Cogliano. R.S.A. GIOVANNI PAOLO I di SERIATE Eppure scrivo ancora di Raffaella Cogliano R.S.A. GIOVANNI PAOLO I di SERIATE 1 Ognuno di noi ha una storia del proprio vissuto, un racconto interiore, la cui continuità..il cui senso è la nostra vita.

Dettagli

Comunicare in famiglia. Come costruire un ponte tra due mondi diversi?

Comunicare in famiglia. Come costruire un ponte tra due mondi diversi? Comunicare in famiglia Come costruire un ponte tra due mondi diversi? Le lamentele di un padre Caro prof anche io sono un genitore e ti posso garantire che essere genitori è difficilissimo, anche se tu

Dettagli

Comportamento dell'insegnante

Comportamento dell'insegnante Comportamento dell'insegnante Il comportamento dell'insegnante 1) essere conscio del proprio ruolo e svolgerlo con onore 2) essere molto consapevole del significato delle parole del M Funakoshi Karate

Dettagli

ESITI PEER EDUCATOR. Domande 1, 4, 6 e 7

ESITI PEER EDUCATOR. Domande 1, 4, 6 e 7 ESITI PEER EDUCATOR Domande 1, 4, 6 e 7 Ti è piaciuta ques'esperienza 1 Sì No Non so RISPOSTE N. RISPOSTE Sì 18 No 0 Non so 0 0% SINTESI Al 100% peer educator è piaciuta questa esperienza 100% MOTIVAZIONI

Dettagli

IL METODO DI STUDIO COME SI STUDIA (VERAMENTE)?

IL METODO DI STUDIO COME SI STUDIA (VERAMENTE)? IL METODO DI STUDIO COME SI STUDIA (VERAMENTE)? PREMESSA: SAPERE PERCHÉ Sempre è fondamentale una domanda: perché si studia? È una bella domanda con la quale iniziare insieme l anno di scuola! Avremo tempo

Dettagli

STILE SHOTOKAI. dal 6. Kyu al 5. Dan

STILE SHOTOKAI. dal 6. Kyu al 5. Dan PROGRAMMA TECNICO D ESAME STILE SHOTOKAI dal 6. Kyu al 5. Dan Il presente Programma Tecnico d esame non è da considerarsi né esauriente né definitivo, in considerazione di quanto segue: Il Karate-Do è

Dettagli

il mistero dei dipinti rubati

il mistero dei dipinti rubati Bianca Maria Brivio il mistero dei dipinti rubati livello A2 Loescher 2017 Realizzazione: Fregi e Majuscole srl Torino Illustrazioni di Francesca Provero Capitolo 1 Mi sveglio tardi, alle undici. Per fortuna

Dettagli

Anche le stelle amano il cielo

Anche le stelle amano il cielo Anche le stelle amano il cielo Tonino Fadda ANCHE LE STELLE AMANO IL CIELO Poesie www.booksprintedizioni.it Copyright 2019 Tonino Fadda Tutti i diritti riservati L amore, è una fonte da cui sgorga acqua

Dettagli

Argomentazione A braccia aperte S. Ferrari. Alice

Argomentazione A braccia aperte S. Ferrari. Alice Argomentazione A braccia aperte S. Ferrari Alice Stefano Ferrari ha preparato un documentario che s intitola A braccia aperte pubblicato nel 2009 che parla di un ragazzo, Christian che è alla ricerca di

Dettagli

Cara Susanna... Cara Susanna, mi ha colpito quello che lei ha vissuto e vorrei rispondere alle sue domande. Per me è successo questo perché certa

Cara Susanna... Cara Susanna, mi ha colpito quello che lei ha vissuto e vorrei rispondere alle sue domande. Per me è successo questo perché certa Cara Susanna... mi ha colpito quello che lei ha vissuto e vorrei rispondere alle sue domande. Per me è successo questo perché certa gente non capisce che non si risolve tutto uccidendo le persone ma basterebbe

Dettagli

Una chiesa piena di amici per l ultimo saluto a Pigi Villa

Una chiesa piena di amici per l ultimo saluto a Pigi Villa è il segreto della felicità 1 Una chiesa piena di amici per l ultimo saluto a Pigi Villa Ragazzi, avete un compito: siate felici così anche lo zio Pigi sarà felice con voi CALOLZIOCORTE Sogna la tua vita

Dettagli

ESTRATTO DAL NUOVO PERCORSO I 7 STEP PER UN RESPIRO LIBERO E CONSAPEVOLE

ESTRATTO DAL NUOVO PERCORSO I 7 STEP PER UN RESPIRO LIBERO E CONSAPEVOLE ESTRATTO DAL NUOVO PERCORSO I 7 STEP PER UN RESPIRO LIBERO E CONSAPEVOLE Scrivi qui il tuo nome: Utilizza questo report per confrontare i risultati dei tuoi test con quelli ottimali. Qui trovi una risposta

Dettagli

Lasciatemi respirare liberamente

Lasciatemi respirare liberamente Lasciatemi respirare liberamente Ogni riferimento a fatti realmente accaduti o luoghi e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale. Barbara Bertuzzo LASCIATEMI RESPIRARE LIBERAMENTE

Dettagli

SESTA PUNTATA Dal dottore

SESTA PUNTATA Dal dottore SESTA PUNTATA Dal dottore 1 Personaggi principali: i Fappani (mamma Anna, papà Paolo, Marta, Carlo). Personaggi secondari:la pediatra Ambienti: casa Fappani, esterno strada, studio medico. INTERNO - CUCINA

Dettagli

ATTIVITA 1 Descrivete le seguenti foto. Cosa significa per voi vivere bene?

ATTIVITA 1 Descrivete le seguenti foto. Cosa significa per voi vivere bene? SCHEDA 1 Livello: B1 COME VIVERE MEGLIO ATTIVITA 1 Descrivete le seguenti foto. Cosa significa per voi vivere bene? ATTIVITA 2. Lavorate in coppie. Uno studente usa la scheda A, l altro la scheda B. Fatevi

Dettagli

10 Scegli la felicità con Ho oponopono

10 Scegli la felicità con Ho oponopono Introduzione N el giugno 2009, dopo che tenni i miei primi corsi in Israele, Yael, il mio editore in quel Paese, venne da me e disse: «Mabel, il tuo libro Scopri Ho oponopono. La via più semplice è fantastico,

Dettagli

Vasco Rossi - Brava. La Canzone. 2. I seguenti titoli di giornale si riferiscono ad un cantante. Sapete dire di chi si tratta?

Vasco Rossi - Brava. La Canzone. 2. I seguenti titoli di giornale si riferiscono ad un cantante. Sapete dire di chi si tratta? Vasco Rossi - Brava La Canzone 1. Quali cantanti italiani conoscete? 2. I seguenti titoli di giornale si riferiscono ad un cantante. Sapete dire di chi si tratta? Grande talento, ironico, con i suoi contrasti

Dettagli

Ah chissà dov è? Perché fa così tardi?! Sigla. Ciao belloccio! Ciao ragazzi, ma vi pare normale?

Ah chissà dov è? Perché fa così tardi?! Sigla. Ciao belloccio! Ciao ragazzi, ma vi pare normale? Destinazione 9 Ciao Maria! Oh Mari! Ciao ragazzi! Ma che è successo? Cosa? Oggi, Maria, come dire, oggi sei, sei...carina! Carina? Bella vuoi dire? E poi cosa vuol dire oggi? Come se io gli altri giorni

Dettagli

Impara a Comunicare in Italiano. Semplicemente. Vedi un po, vediamo un po

Impara a Comunicare in Italiano. Semplicemente. Vedi un po, vediamo un po http://italianosemplicemente.com/ Impara a Comunicare in Italiano. Semplicemente Vedi un po, vediamo un po Buongiorno a tutti e benvenuti su Italiano semplicemente. Oggi vediamo insieme una, anzi due espressioni

Dettagli

9 motivi per diventare Professionista Libero

9 motivi per diventare Professionista Libero 9 motivi per diventare Professionista Libero Ciao E ti do il benvenuto in questo Video Articolo dal titolo 9 motivi per diventare Professionista Libero. Parto con una affermazione forte: essere un Professionista

Dettagli

17 maggio 2014 ore 19,07. ho paura di dirglielo, dire ai miei del brutto voto che ho preso nell interrogazione d inglese niente di meno che un

17 maggio 2014 ore 19,07. ho paura di dirglielo, dire ai miei del brutto voto che ho preso nell interrogazione d inglese niente di meno che un 17 maggio 2014 ore 19,07 ho paura di dirglielo, dire ai miei del brutto voto che ho preso nell interrogazione d inglese niente di meno che un. Aspetta che ti racconto tutta la faccenda dall inizio. Oggi,

Dettagli

5. A pranzo bevo sempre un bicchiere di vino. Ieri un bicchiere di vino. 6. Oggi puoi andare al cinema. Ieri sera.. al cinema.

5. A pranzo bevo sempre un bicchiere di vino. Ieri un bicchiere di vino. 6. Oggi puoi andare al cinema. Ieri sera.. al cinema. PASSATO PROSSIMO 1. Franca arriva domani alle 6.00. Franca ieri. 2. Il treno per Napoli arriva in ritardo. Ieri il treno per Napoli.. in ritardo. 3. Lavori fino a tardi? Ieri fino a tardi? 4. Marco e Maria

Dettagli

MILA. Mamma senti: esiste il 12mila, il 13mila ma esiste il MILLEmila? (io rido) Perché? Dove si ferma il MILA? PAURA? MACCHE

MILA. Mamma senti: esiste il 12mila, il 13mila ma esiste il MILLEmila? (io rido) Perché? Dove si ferma il MILA? PAURA? MACCHE MILA Mamma senti: esiste il 12mila, il 13mila ma esiste il MILLEmila? (io rido) Perché? Dove si ferma il MILA? PAURA? MACCHE Scena iniziale paurosa di un film, Angelica si stringe a me. Dino: Ah, ce l'hai

Dettagli

Sara Cestari TRA SOGNO E REALTÀ

Sara Cestari TRA SOGNO E REALTÀ Tra sogno e realtà Sara Cestari TRA SOGNO E REALTÀ racconti Questo libro è dedicato ad una persona speciale, la mia nonna Eola, perché la sua forza ed il suo coraggio, nell affrontare le avversità della

Dettagli

TI HO LASCIATO UN BACIO IN STAZIONE Quando vuoi passa a prenderlo. Benny Fera

TI HO LASCIATO UN BACIO IN STAZIONE Quando vuoi passa a prenderlo. Benny Fera TI HO LASCIATO UN BACIO IN STAZIONE Quando vuoi passa a prenderlo Benny Fera A Sara INTRODUZIONE Innamorarsi è come cadere in un baratro, un baratro di emozioni, tutte le paure e le insicurezze ti si attaccano

Dettagli

Credo negli esseri umani che hanno il coraggio di essere umani

Credo negli esseri umani che hanno il coraggio di essere umani Credo negli esseri umani che hanno il coraggio di essere umani A chi si concede di crollare e riesce a rialzarsi, a chi si ferma a riflettere e non tradisce sé stesso, a chi si accontenta e a chi continua

Dettagli

Ambulatorio di cardiologia, Allergologia e Diabetologia Pediatrica Policlinico umerto I roma. Annalisa Foti. Novembre 2011 Maggio 2012

Ambulatorio di cardiologia, Allergologia e Diabetologia Pediatrica Policlinico umerto I roma. Annalisa Foti. Novembre 2011 Maggio 2012 Ambulatorio di cardiologia, Allergologia e Diabetologia Pediatrica Policlinico umerto I roma Annalisa Foti Novembre 2011 Maggio 2012 Sono un'ancora e quindi non posso nuotare!...sono nata per dare stabilità

Dettagli

CRAIG WARWICK. Il libro delle RISPOSTE. degli ANGELI

CRAIG WARWICK. Il libro delle RISPOSTE. degli ANGELI CRAIG WARWICK Il libro delle RISPOSTE degli ANGELI Proprietà letteraria riservata 2015 RCS Libri S.p.A. Milano ISBN 978-88-17-08300-3 Prima edizione: settembre 2015 Impaginazione: Compos 90 Il libro delle

Dettagli

Dr.ssa Alice Corà Dr.ssa Irene Fiorini

Dr.ssa Alice Corà Dr.ssa Irene Fiorini Dr.ssa Alice Corà Dr.ssa Irene Fiorini La perdita per me è perdere qualcosa a cui si tiene, che sia qualcosa di materiale o anche qualcosa di spirituale. Il dolore può essere suddiviso in: dolore della

Dettagli

A.1 Osserva l'immagine: a cosa ti fa pensare? Parlane con un compagno.

A.1 Osserva l'immagine: a cosa ti fa pensare? Parlane con un compagno. A.1 Osserva l'immagine: a cosa ti fa pensare? Parlane con un compagno. A.2 Ora ascolterai una canzone che si intitola Io sono Francesco. Secondo te di cosa parla? Parlane con un compagno. B.1 Ora ascolta

Dettagli

SARA BUTTAU. I tre porcellini

SARA BUTTAU. I tre porcellini SARA BUTTAU I tre porcellini C era una volta una famiglia di tre porcellini che, ormai diventati grandi, andarono a vivere da soli, costruendo ognuno la propria casa. Il più grande decise di costruire

Dettagli

Canestri a merenda e spinaci per cena

Canestri a merenda e spinaci per cena Canestri a merenda e spinaci per cena - Pagina 1 Canestri a merenda e spinaci per cena TEMA LA DETERMINAZIONE PALLACANESTRO TRACCIA Non ce la fai (invece sì) Non ce la fai (invece sì) Non ce la fai Invece

Dettagli

Prima della lettura. Che cosa farà secondo te Ginevra? Formula delle ipotesi.

Prima della lettura. Che cosa farà secondo te Ginevra? Formula delle ipotesi. Prima della lettura Che cosa farà secondo te Ginevra? Formula delle ipotesi. Episodio 9 Quando siamo scese Christian era in cucina. Dove eravate? ha chiesto. In solaio ha risposto la nonna. Christian è

Dettagli

Il karate è un arte marziale che affonda le sue radici in varie

Il karate è un arte marziale che affonda le sue radici in varie Il karate è un arte marziale che affonda le sue radici in varie forme di combattimento a mani nude sviluppatisi nell isola di Okinawa. Importato in Giappone all inizio del 900, il Karate si è progressivamente

Dettagli

UNA MONTAGNA DI RICORDI

UNA MONTAGNA DI RICORDI UNA MONTAGNA DI RICORDI Una montagna di ricordi belli, brutti e quelli solo immaginati Li vedo prendersi per mano quasi fossero annoiati Davanti a tutti, quello bello troppo bello, non mi sembra vero Io

Dettagli

io vivo in una casa, per me non èuna struttura.

io vivo in una casa, per me non èuna struttura. Dove vivo ci sono tante case e negozi nel mio quartiere, conosco molta gente che abita e lavora intorno a me. io vivo in una casa, per me non èuna struttura. UN PO DI TEMPO FA, CON L AIUTO DELL ASSISTENTE

Dettagli

A scuola ti potrei disturbare così la lezione non puoi ascoltare. In compagnia ti potrei umiliare e veramente piccolo farti sembrare.

A scuola ti potrei disturbare così la lezione non puoi ascoltare. In compagnia ti potrei umiliare e veramente piccolo farti sembrare. La I B saluta il vecchio anno scolastico e si tuffa nel nuovo con queste poesie redatte nelle ore di ITALIANO, a conclusione del progetto Prevenzione al fenomeno del bullismo. Grazie ai ragazzi per la

Dettagli

Prima della lettura. Non si dimentica il primo amore, dice Ginevra. Sei d accordo con questa affermazione?

Prima della lettura. Non si dimentica il primo amore, dice Ginevra. Sei d accordo con questa affermazione? Prima della lettura Non si dimentica il primo amore, dice Ginevra. Sei d accordo con questa affermazione? Episodio 3 È arrivato il primo piatto: un classico di Milano, il risotto con lo zafferano e come

Dettagli

Maria Rosa Zazzano RACCOLTA POESIE

Maria Rosa Zazzano RACCOLTA POESIE Raccolta poesie Maria Rosa Zazzano RACCOLTA POESIE www.booksprintedizioni.it Copyright 2013 Maria Rosa Zazzano Tutti i diritti riservati Vi lascio le poesie non sono d autore le ho scritte io me le ha

Dettagli

Test di Livello lingua Italiana

Test di Livello lingua Italiana Test di Livello lingua Italiana NOME COGNOME... DATA... Indicare con una x la risposta corretta: 1. Piacere! Il mio nome è Anna. Come chiami, tu? # ti sei VALUTAZIONE:... DOCENTE:... 2. Io abito Pordenone.

Dettagli

IL DIARIO DI OTELLO. ll DJ-Doge voleva parlarmi riguardo la partita contro i Turkes.

IL DIARIO DI OTELLO. ll DJ-Doge voleva parlarmi riguardo la partita contro i Turkes. La classe 2 A, dopo essere stata al Teatro Carcano ad assistere allo spettacolo "", ha deciso di lavorare sulla trama e trasformarla in un diario, aggiungendo particolari originali per personalizzare il

Dettagli

ANNA MARCHESINI È arrivato l arrotino

ANNA MARCHESINI È arrivato l arrotino ANNA MARCHESINI È arrivato l arrotino Proprietà letteraria riservata 2016 Rizzoli / Rizzoli Libri S.p.A. ISBN 978-88-17-08911-1 Prima edizione: ottobre 2016 È arrivato l arrotino Nota dell editore Anna

Dettagli

PROGETTO ERASMUS Febbraio 2019

PROGETTO ERASMUS Febbraio 2019 PROGETTO ERASMUS 17-23 Febbraio 2019 Il mio viaggio in Grecia PAOLETTI MICHELE 17 Febbraio 2019 Domenica 17 Febbraio, mi sono alzato alle 04 di mattina, pieno di tanta energia e agitazione. Sinceramente

Dettagli

La Santa Sede INIZIATIVA "IL TRENO DEI BAMBINI" PROMOSSA DAL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA CULTURA PAROLE DEL SANTO PADRE FRANCESCO

La Santa Sede INIZIATIVA IL TRENO DEI BAMBINI PROMOSSA DAL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA CULTURA PAROLE DEL SANTO PADRE FRANCESCO La Santa Sede INIZIATIVA "IL TRENO DEI BAMBINI" PROMOSSA DAL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA CULTURA PAROLE DEL SANTO PADRE FRANCESCO Atrio dell'aula Paolo VI Sabato, 3 giugno 2017 [Multimedia] Ragazzi e ragazze,

Dettagli

IL GIUBILEO SPIEGATO AI BAMBINI

IL GIUBILEO SPIEGATO AI BAMBINI IL GIUBILEO SPIEGATO AI BAMBINI Della scuola dell infanzia BORGOAMICO IL SANTO PADRE HA INDETTO IL GIUBILEO DELLA MISERICORDIA, IN MODO SEMPLICE PARTENDO DALLA LORO ESPERIENZA PERSONALE HO CERCATO DI FAR

Dettagli

La maschera del cuore

La maschera del cuore La maschera del cuore Francesco De Filippi LA MASCHERA DEL CUORE romanzo www.booksprintedizioni.it Copyright 2013 Francesco De Filippi Tutti i diritti riservati Al mio prof Renato Lo Schiavo che ha permesso

Dettagli

La mia vita contorta

La mia vita contorta La mia vita contorta Ogni riferimento a fatti realmente accaduti o luoghi e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale. Nina LA MIA VITA CONTORTA Autobiografia www.booksprintedizioni.it

Dettagli

Parole del Santo Padre ai bambini che partecipano all iniziativa Il Treno dei Bambini promossa dal Pontificio Consiglio della Cultura

Parole del Santo Padre ai bambini che partecipano all iniziativa Il Treno dei Bambini promossa dal Pontificio Consiglio della Cultura N. 0385 Sabato 03.06.2017 Parole del Santo Padre ai bambini che partecipano all iniziativa Il Treno dei Bambini promossa dal Pontificio Consiglio della Cultura Alle ore 12 di oggi, nell Atrio dell Aula

Dettagli

Alle soglie della profezia

Alle soglie della profezia Incipit Se penso alla tua mancanza forse è perché ho mancanze dentro di me. Non posso considerarti assente. Non potrò mai saperti distante. Non sei perché sei stata. Sei perché ovunque ti trovo e ti trovo

Dettagli

non sono la tua pattumiera

non sono la tua pattumiera Mariella Poli non sono la tua pattumiera sono il tuo scrigno 4 E nato. Ha preso vita piano piano. E il percorso di una vita. Guardo indietro. E veramente vita. Nello sguardo tanti occhi, tanti cuori, tante

Dettagli

Le immagini a cura dell autrice.

Le immagini a cura dell autrice. Se non avessi te! Le immagini a cura dell autrice. Giusy Trovato SE NON AVESSI TE! romanzo autobiografico www.booksprintedizioni.it Copyright 2014 Giusy Trovato Tutti i diritti riservati Dedico questo

Dettagli

La vibrante testimonianza di Salvatore Borsellino: Paolo aveva solo un super potere: l amore

La vibrante testimonianza di Salvatore Borsellino: Paolo aveva solo un super potere: l amore Il fratello di Paolo Borsellino incontra gli studenti del Volta 1 La vibrante testimonianza di Salvatore Borsellino: Paolo aveva solo un super potere: l amore Per combattere la mafia bisogna iniziare dai

Dettagli

5 caratteristiche del Professionista Libero per lasciare sempre il segno

5 caratteristiche del Professionista Libero per lasciare sempre il segno Ciao 5 caratteristiche del Professionista Libero per lasciare sempre il segno E ti do il benvenuto in questo video articolo dal titolo 5 caratteristiche del Professionista Libero per lasciare sempre il

Dettagli

SCUOLA ITALIANA PIETRO DELLA VALLE TEHRAN

SCUOLA ITALIANA PIETRO DELLA VALLE TEHRAN SCUOLA ITALIANA PIETRO DELLA VALLE TEHRAN Corso settembre - dicembre 2010 ESAME FINALE LIVELLO 1 A Nome: Cognome: CI Numero tessera: 1 A PROVA DI ASCOLTO N. 1 Ascolta il dialogo e rispondi alle seguenti

Dettagli

Conquista la donna dei tuoi sogni anche se non hai mai osato corteggiare nessuno prima d ora!

Conquista la donna dei tuoi sogni anche se non hai mai osato corteggiare nessuno prima d ora! Conquista la donna dei tuoi sogni anche se non hai mai osato corteggiare nessuno prima d ora! Grazie per aver richiesto l'introduzione di questo manuale, spero che lo troverai interessante Al tuo successo

Dettagli

www.magreinmenopausa.it Ciao benvenuta nell Area Fitness! L area dedicata all attività fisica in cui ti farò vedere una sequenza di esercizi indispensabili per riuscire nell obiettivo del dimagrimento.

Dettagli

Era la storia del suo sogno.

Era la storia del suo sogno. Eravamo in un prato pieno di fiori colorati con farfalle che andavano a prendere il polline. Si sentiva un profumo buonissimo. Veniva dai petali rossi, gialli, rosa e bianchi. Era giorno; il cielo era

Dettagli

SECRETARY.IT. 29 Maggio 2014

SECRETARY.IT. 29 Maggio 2014 SECRETARY.IT 29 Maggio 2014 Chissà a quale di queste figure mi sento più vicina! Però a pensarci bene, credo proprio di impersonare ognuna di loro per ogni circostanza che si presenta durante la mia giornata

Dettagli

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO ESERCIZI PUNTATA N 2 LA FAMIGLIA A cura di Marta Alaimo Voli Società Cooperativa - 2011 LA FAMIGLIA DIALOGO PRINCIPALE A- Ciao, Alina. B- Ciao, Omar. Come stai? A- Bene, tutto

Dettagli

Tra scuola e sport, parlano i giovani atleti che rendono orgogliosa Piacenza 1

Tra scuola e sport, parlano i giovani atleti che rendono orgogliosa Piacenza 1 Piacenza 1 5 minuti di lettura Andrea Dalla Valle, vicecampione europeo di salto triplo Qual è il ricordo sportivo che porti con più piacere nel tuo cuore? «Sicuramente quello che serbo riguardo la vittoria

Dettagli

Luca. Collana: Ali d Amore N. 6

Luca. Collana: Ali d Amore N. 6 Luca Collana: Ali d Amore N. 6 A Dilaila e alle anime candide dell Altra Dimensione L U C A Il testo che segue racconta la prima esperienza che Stelio ha avuto con le Entità trapassate, se escludiamo quelle

Dettagli

La farfalla sul cuore

La farfalla sul cuore La farfalla sul cuore Ogni riferimento a fatti realmente accaduti e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale. Maria Badragan LA FARFALLA SUL CUORE Racconto www.booksprintedizioni.it

Dettagli

I l karate è un arte marziale che affonda le sue radici in varie

I l karate è un arte marziale che affonda le sue radici in varie I l karate è un arte marziale che affonda le sue radici in varie forme di combattimento a mani nude sviluppatisi nell isola di Okinawa. Importato in Giappone all inizio del 900, il Karate si è progressivamente

Dettagli

INCONTRARSI Ascoltare, essere Vicini, Accompagnare Lettera aperta ai giovani. Ama e fa ciò che vuoi (S. Agostino)

INCONTRARSI Ascoltare, essere Vicini, Accompagnare Lettera aperta ai giovani. Ama e fa ciò che vuoi (S. Agostino) INCONTRARSI Ascoltare, essere Vicini, Accompagnare Lettera aperta ai giovani Ama e fa ciò che vuoi (S. Agostino) Carissimo Amico, mi permetto di chiamarti così, anche se forse non ci conosciamo o ci siamo

Dettagli

Presentazione a cura di: Dottoressa Raffaella Carchio Psicologa Dottoressa Mariolina Gaggianesi - Psicologa

Presentazione a cura di: Dottoressa Raffaella Carchio Psicologa Dottoressa Mariolina Gaggianesi - Psicologa Presentazione a cura di: Dottoressa Raffaella Carchio Psicologa Dottoressa Mariolina Gaggianesi - Psicologa Lui non mi ascolta! Lascia sempre le cose in disordine! Non mi aiuta con i bambini! E chiuso!

Dettagli

!"#$%&'("')*+% I 5 Pilastri del triatleta che ha poco tempo

!#$%&'(')*+% I 5 Pilastri del triatleta che ha poco tempo !"#$%&'("')*+% I 5 Pilastri del triatleta che ha poco tempo Il Secondo Pilastro del Triatleta Allenamento Efficiente & Efficace Quando, come nel nostro caso, non si ha molto tempo per allenarsi, bisogna

Dettagli

28 aprile 2014 Carissimi tutti,

28 aprile 2014 Carissimi tutti, 28 aprile 2014 Carissimi tutti, un importante tratto di strada si è concluso. La Birmania è oggi davvero sempre più vicina all Italia. Mai, dopo tanti anni, avrei pensato che questo potesse avvenire. Vi

Dettagli

Capelletti Stefano Angelo

Capelletti Stefano Angelo Capelletti Stefano Angelo Soldato 1^ Compagnia, II Battaglione mortai da 81 nato a Covo (BG) il 29/12/1922 caduto in prigionia presso Tambov il 14/01/1943 foto e lettere concesse dalla nipote Albina Capelletti

Dettagli

Michael Jackson un ANGELO sulla Terra... Rimarrai sempre nei Nostri Cuori

Michael Jackson un ANGELO sulla Terra... Rimarrai sempre nei Nostri Cuori Michael Jackson un ANGELO sulla Terra... Rimarrai sempre nei Nostri Cuori Chiara Tognotti Michael Jackson un ANGELO sulla Terra... Rimarrai sempre nei Nostri Cuori poesie e pensieri Dedico questo libro

Dettagli

ELENA. Codcast Channel. storyboard

ELENA. Codcast Channel. storyboard ELENA Codcast Channel storyboard 1_1 1_2 ELENA (V.O.): Questo è in sconto, ma è cattivo. L ho preso il mese scorso, ma non si poteva bere. Alla fine l ho buttato... Questo è quello della pubblicità! Quanto

Dettagli

Intervista con la professoressa Elisabetta Santoro, docente di Lingua Italiana presso la Facoltà di Lettere dell Università di São Paulo (FFLCH USP).

Intervista con la professoressa Elisabetta Santoro, docente di Lingua Italiana presso la Facoltà di Lettere dell Università di São Paulo (FFLCH USP). Lezione 15 Intervista con la professoressa Elisabetta Santoro, docente di Lingua Italiana presso la Facoltà di Lettere dell Università di São Paulo (FFLCH USP). Tema: Il passato prossimo e l imperfetto

Dettagli

CONI * FIJLKAM. M Liberti

CONI * FIJLKAM. M Liberti CONI * FIJLKAM PROGRAMMA PASSAGGIO KYU CINTURA MATERNA M Liberti PER POTER DARE GLI ESAMI E NECESSARIO AVER EFFETTUATO: 6 KYU BIANCA: UGUALI O MAGGIORE DEI 2/3 DELLE LEZIONI 5 KYU GIALLA: UGUALI O MAGGIORE

Dettagli