IN CARICA n. otto + Sindaco ASSENTI:

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1 originale COMUNE di SAN VINCENZO VALLE ROVETO (L AQUILA) n. 12 del Reg. VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: Art. 35, commi 5 e 6, dello Statuto comunale ed art. 69 del TUEL, contestazione causa di decadenza nei riguardi del Consigliere Paola Silveri. L anno DUEMILATREDICI il giorno SETTE del mese di GIUGNO alle ore 18,10 nella sala delle adunanze, in seguito a rituale convocazione, si è riunito in seduta di prima convocazione ed in sessione ORDINARIA il Consiglio del Comune intestato. Alla trattazione dell ordine del giorno indicato nell epigrafe risultano presenti il Sindaco, Ing. Giulio LANCIA, ed i Consiglieri: 1 Carlo ROSSI Sì 2 Giovanni RUGGHIA Sì 3 Antonello RICCI Sì 4 Paola SILVERI Sì 5 Giovanni GEMMITI Sì 6 Danilo Maria VERNARELLI Sì 7 Simone ROMANELLI Sì 8 Renato BOCCIA Sì ASSEGNATI n. nove + Sindaco PRESENTI: otto + Sindaco IN CARICA n. otto + Sindaco ASSENTI: Ai sensi dell art. 39, comma 3, del T.U , n. 267, presiede il Sindaco Ing. Giulio LANCIA. - Ai sensi dell art. 44 dello Statuto comunale risultano presenti: il Vice Sindaco, non consigliere, Sabrina Olimpia Martinelli, e gli assessori non consiglieri Marcello Blasetti e Silvano Cicchinelli. - Partecipa il Segretario Comunale Dott. Claudio ROSSI. - La seduta è pubblica. Risultato che il Collegio è costituito in numero legale, il Presidente, introduce l argomento iscritto nell ordine del giorno.

2 IL CONSIGLIO Premesso che in data , come accertato al n del registro protocollo comunale, il capogruppo del gruppo consiliare di minoranza, Danilo Vernarelli, ha presentato richiesta di avvio della procedura per la dichiarazione di decadenza del Consigliere Paola Silveri, assumendo che per la stessa ricorrano le condizioni di cui all art. 35, comma 5, dello Statuto comunale in quanto consecutivamente assente nelle sedute consiliari del ; del ; del 6 gennaio 2013 e del 15 marzo 2013; Visto l art. 43, ultimo comma, del D.lgs , n. 267, che così prevede: Lo statuto stabilisce i casi di decadenza per la mancata partecipazione alle sedute e le relative procedure, garantendo il diritto del consigliere a far valere le cause giustificative. ; Richiamato il testo della richiamata normativa statutaria che così recita: Il consigliere che non partecipa a tre sedute consecutive del Consiglio comunale, senza aver prodotto formale giustificazione dell assenza, è dichiarato decaduto. Si intende regolarmente prodotta la giustificazione scritta presentata entro 10 giorni dalla conclusione della seduta consiliare disertata. Trascorso tale termine saranno ammissibili soltanto giustificazioni documentalmente comprovate. ; Preso atto che, almeno prima facie, sembrano ricorrere effettivamente nei riguardi del Consigliere le condizioni previste dalla norma statutaria, non avendo la stessa, sin qui, prodotto le giustificazioni di rito; Ritenuto di dover procedere quindi alla formale contestazione della apparente sussistenza della causa di decadenza; Richiamato, all uopo, il comma 6, del citato art. 35 dello Statuto comunale che così disciplina la fattispecie: La procedura di decadenza è automaticamente attivata dal Sindaco e segue le procedure di cui all art. 69 del D. l.vo 18 agosto 2000, n Nel procedimento avviato ai sensi del citato art. 69 saranno ammissibili esclusivamente giustificazioni documentalmente comprovate Ritenuto, pertanto, di dover procedere ai sensi dell art. 69 del D.lgs. 267/200, che così recita: 1. Quando successivamente alla elezione si verifichi qualcuna delle condizioni previste dal presente capo come causa di ineleggibilità ovvero esista al momento della elezione o si verifichi successivamente qualcuna delle condizioni di incompatibilità previste dal presente capo il consiglio di cui l'interessato fa parte gliela contesta. 2. L'amministratore locale ha dieci giorni di tempo per formulare osservazioni o per eliminare le cause di ineleggibilità sopravvenute o di incompatibilità. 3. Nel caso in cui venga proposta azione di accertamento in sede giurisdizionale ai sensi del successivo articolo 70, il termine di dieci giorni previsto dal comma 2 decorre dalla data di notificazione del ricorso. 4. Entro i 10 giorni successivi alla scadenza del termine di cui al comma 2 il consiglio delibera definitivamente e, ove ritenga sussistente la causa di ineleggibilità o di incompatibilità, invita l'amministratore a rimuoverla o ad esprimere, se del caso, la opzione per la carica che intende conservare. 5. Qualora l'amministratore non vi provveda entro i successivi 10 giorni il consiglio lo dichiara decaduto. Contro la deliberazione adottata è ammesso ricorso giurisdizionale al tribunale competente per territorio.

3 6. La deliberazione deve essere, nel giorno successivo, depositata nella segreteria del consiglio e notificata, entro i cinque giorni successivi, a colui che è stato dichiarato decaduto. 7. Le deliberazioni di cui al presente articolo sono adottate di ufficio o su istanza di qualsiasi elettore. ; Preso atto che il Sindaco ha avviato il procedimento, inserendo l argomento nell ordine del giorno della presente seduta (la prima utile, dopo la presentazione della richiesta di cui supra); Udita la discussione in aula, di cui è sintesi nel documento allegato; Visto il D.lgs , n. 267 ed acquisiti i debiti pareri; Con voto favorevole unanime DELIBERA Di formulare al consigliere Paola Silveri contestazione formale, ai sensi del ridetto art. 35 dello Statuto comunale, in ordine alla mancata giustificazione delle assenze che lo stesso consigliere ha fatto consecutivamente registrare nelle sedute del ; del ; del 6 gennaio 2013 e del 15 marzo 2013; Di assegnare al ridetto Consigliere termine di giorni 10, dalla notifica del presente atto, per la produzione di osservazioni e/o giustificazioni che nel suo interesse e nelle forme previste dal comma 6 dell art. 35 dello Statuto comunale, la Stessa ritenesse di poter produrre, avvertendo che trascorso il suddetto termine il Consiglio comunale potrà procedere alla valutazione degli elementi eventualmente forniti e, se del caso, procedere alla dichiarazione di decadenza dalla carica. ===================================== Si è espresso parere favorevole alla regolarità tecnica: IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO AMMINISTRATIVO: dott. Orazio MUSILLI

4 Il presente verbale, salva l ulteriore lettura e sua definitiva approvazione in successiva seduta, viene sottoscritto, come segue, dal Presidente del Consiglio e dal Segretario ai sensi dell'art. 36, comma 6, dello Statuto comunale approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 15 del IL SINDACO Ing. Giulio LANCIA IL SEGRETARIO COMUNALE Dott. Claudio ROSSI Prot. n... Data - 3 LUG Ai sensi dell art. 32 della L , n. 69, la presente deliberazione viene pubblicata nell Albo pretorio del sito informatico di questo Comune a partire dal - 3 LUG e, ai sensi dell'art. 124 del T.U , n. 267, vi rimarrà pubblicata per giorni 15 consecutivi, sino al - 18 LUG Esente da ogni controllo preventivo di legittimità, giusta comunicazione del Presidente della Sezione provinciale del Co.re.co. del , prot. n. 3031, in seguito all entrata in vigore della L costituzionale , n. 3. Dalla Residenza Comunale IL SEGRETARIO COMUNALE Dott. Claudio ROSSI SAN VINCENZO VALLE ROVETO, lì - 3 LUG

5 Allegato: sintesi della trattazione in aula. COMUNE di SAN VINCENZO VALLE ROVETO (L AQUILA) n. 12 del Reg. VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: Art. 35, commi 5 e 6, dello Statuto comunale ed art. 69 del TUEL, contestazione causa di decadenza nei riguardi del Consigliere Paola Silveri. SINTESI DELLA TRATTAZIONE IN AULA Dopo una breve introduzione del Segretario comunale sugli aspetti tecnici della materia, il Consigliere Silveri richiamando l atto, a firma del consigliere capo gruppo, Danilo Vernarelli, che ha promosso il procedimento di contestazione nei suoi riguardi - chiede ai colleghi della minoranza di voler spiegare cosa intendono con l espressione dai dati in nostro possesso e quindi li invita a precisare le fonti da cui avrebbero appreso precisamente che il giorno 15 marzo la stessa consigliere Silveri era libera da impegni lavorativi, con ciò paventando un controllo ad personam almeno sorprendente. Il Consigliere Vernarelli precisa al riguardo che quella espressione non deve intesa in senso letterale ossia come possesso di dati ufficiali ma come informazioni ufficiose derivanti da ciò che può conoscere il quisque de populo. Interviene il Consigliere Rossi che si duole della caduta di stile della minoranza, imbarcatasi in operazioni di tipo quasi spionistico ma soprattutto incapace di cogliere il fatto che questa azione censoria mira a delegittimare, in un colpo solo, il componente più giovane e l unico rappresentante femminile presente in Consiglio comunale. Egli poi contesta anche il tratto persecutorio di una iniziativa che rompe una prassi che sino ad oggi aveva visto il Consiglio comunale di San Vincenzo Valle Roveto, anche in presenza di casi anche più eclatanti registratisi in passato, rifuggire dall assumere simili iniziative censorie che nuocciono al sereno dibattito e confronto politico locale. Risponde il Consigliere Boccia, per il gruppo di minoranza, osservando che non si tratta di questioni di galateo nei rapporti politici come allude il Cons. Rossi ma di semplice rispetto delle regole. Continua il Cons. Boccia sostenendo che non si tratta di una questione personale nei riguardi del Cons. Silveri e meno che mai che si tratti di accanimento nei riguardi del consigliere più giovane e donna. A suo giudizio il ruolo dell opposizione è proprio quello di far rispettare le regole ed il Cons. Silveri le regole le ha infrante in maniera clamorosa visto che è risultata assente in 5 degli ultimi 6 consigli comunali. Si inserisce il Consigliere Romanelli sottolineando come l unica eccezione è costituita dalla presenza nel consiglio in cui si votò l accentramento della scuola elementare. Il Vice Sindaco Martinelli e l Assessore Blasetti insistono nel chiedere al gruppo di minoranza chiarimenti su quella espressione ( dai dati in nostro possesso ) che compare nell atto di avvio del procedimento e quindi quali dati siano in loro possesso e quali siano le fonti informative, paventando anch essi una indebita ingerenza nella vita privata dei consiglieri. I Consiglieri di minoranza ribadiscono che l espressione contenuta nella richiesta di avvio del procedimento non allude a nessuna particolare acquisizione di informazioni riservate se non quelle che possono risultare note al quisque de populo. Interviene il Sindaco per chiedere al Consigliere Silveri di informare il Consiglio su eventuali nessi tra le assenze contestatele e particolari e gravi stati patologici che avrebbero colpito di recente un suo prossimo congiunto e che le avrebbero conseguentemente impedito o comunque reso difficile la

6 presenza in Consiglio. Il Consigliere Silveri non sembra accreditare l ipotesi del Sindaco ma viene subito interrotta dal gruppo di minoranza ed in particolare dal cons. Boccia, che insorge in maniera piuttosto veemente, sostenendo che il Sindaco vorrebbe strumentalizzare una vicenda familiare che non avrebbe rilevanza diretta con le contestate assenze del Consigliere Silveri. Il Sindaco reagisce anch egli in maniera accalorata avverso la levata di scudi della minoranza, esclamando: vergogna e, davanti alle ulteriori e ancora più vivaci reazioni dei consiglieri del gruppo di opposizione e ad essi rivolgendosi, esclama ancora: vergogna e ignoranti tutti e tre. Il Cons. Romanelli chiede al Segretario di verbalizzare testualmente le espressioni del Sindaco, ritenendole inaccettabili. Poiché l ordine della seduta è compromesso dal clima particolarmente acceso, il Sindaco dispone la temporanea sospensione dei lavori dell assemblea. I lavori restano sospesi solo per qualche minuto. Alla ripresa si passa alla votazione della proposta all ordine del giorno.