n. 39 del Reg. 2 Giovanni RUGGHIA Sì 3 Antonello RICCI Sì 4 Paola SILVERI Sì 5 Giovanni GEMMITI No 6 Danilo Maria VERNARELLI Sì 7 Simone ROMANELLI Sì

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1 originale COMUNE di SAN VINCENZO VALLE ROVETO (L AQUILA) n. 39 del Reg. VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: Sentenza Tribunale di Avezzano n. 963/2014 di conferma del Decreto Ingiuntivo n. 527/2001, riconoscimento debito fuori bilancio e rateizzazione. L anno DUEMILAQUINDICI il giorno trenta del mese di NOVEMBRE alle ore 19,10 nella sala delle adunanze, in seguito a rituale convocazione, si è riunito in seduta di prima convocazione ed in sessione STRAORDINARIA il Consiglio del Comune intestato. Alla trattazione dell ordine del giorno indicato nell epigrafe risultano presenti il Sindaco, Ing. Giulio LANCIA, ed i Consiglieri: 1 Carlo ROSSI Sì 2 Giovanni RUGGHIA Sì 3 Antonello RICCI Sì 4 Paola SILVERI Sì 5 Giovanni GEMMITI No 6 Danilo Maria VERNARELLI Sì 7 Simone ROMANELLI Sì 8 Renato BOCCIA Sì ASSEGNATI n. nove + Sindaco IN CARICA n. otto + Sindaco PRESENTI: sette + Sindaco ASSENTI: Cons. Giovanni Gemmiti. - Ai sensi dell art. 39, comma 3, del T.U , n. 267, presiede il Sindaco Ing. Giulio LANCIA. - Ai sensi dell art. 44 dello Statuto comunale sono presenti: l assessore, non consigliere, Sabrina Olimpia Martinelli, Vicesindaco, e gli assessori non consiglieri Marcello Blasetti e Silvano Cicchinelli. - Partecipa il Segretario Comunale Dott. Claudio ROSSI. - La seduta è pubblica. Risultato che il Collegio è costituito in numero legale, il Presidente, introduce l argomento iscritto nell ordine del giorno.

2 IL CONSIGLIO Premesso che: in data 30 gennaio 2015, è stato notificato, in forma esecutiva, il decreto ingiuntivo 527/2001, proposto da ACIAM, avverso il quale questo Ente aveva proposto opposizione, ritenendo non dovuti i canoni di adesione al predetto organismo consortile; in data 03 febbraio 2015, dopo una lunga e complessa vicenda giudiziaria, protrattasi per oltre un decennio, è stata notificata, sempre munita di formula esecutiva, la sentenza del Tribunale di Avezzano n. 963/2014, con la quale quel giudice ha rigettato l opposizione proposta da questo Ente avverso il predetto decreto ingiuntivo n. 527/2001; l ente, sentito per le vie brevi anche il proprio legale, il quale ha sconsigliato di proseguire nel contenzioso, non ha ritenuto di dover interporre appello; alle suddette date il Comune non era ancora dotato di bilancio di previsione, attese le oggettive condizioni di incertezza in cui versa cronicamente la finanza locale e che hanno indotto il Ministro dell Interno ad adottare successivi decreti di proroga del termine (per l anno corrente il termine è stato così differito: al 31 marzo 2015 dall'art. unico, D.M. 24 dicembre 2014, al 31 maggio 2015, dall art. unico, D.M. 16 marzo 2015, al 30 luglio 2015, dall'art. unico, D.M. 13 maggio 2015); nell anno 2015 le già elevate criticità della contabilità locale sono state accentuate anche dal passaggio, sia pure graduale, al nuovo sistema di contabilità c.d. armonizzato ; alla data di notifica dei richiamati atti giudiziari, l ente non era dotato del bilancio di esercizio; secondo una parte cospicua della magistratura contabile, pronunciatasi in sede di controllo collaborativo, durante l esercizio provvisorio non è possibile procedere al riconoscimento dei debiti fuori bilancio (cfr., tra le altre, sez. controllo Sicilia n. 177/2015/PAR del ; idem Deliberazione n.78/2014/par, del 5 GIUGNO 2014; Sez. Puglia, Deliberazione n. 09/PAR/2012), e quindi l ente ha ritenuto di non dover aderire ad un diverso, ma anche più risalente, orientamento che ritiene i debiti derivanti da sentenze esecutive fattispecie sui generis, in quanto l interpretazione logica e sistematica delle norme impone di distinguere i debiti derivanti da sentenze esecutive dalle altre ipotesi, consentendo di affermare che per i primi il riconoscimento da parte del Consiglio Comunale svolge una mera funzione ricognitiva, di presa d atto finalizzata al mantenimento degli equilibri di bilancio, ben potendo gli organi amministrativi, accertata la sussistenza del provvedimento giurisdizionale esecutivo, procedere al relativo pagamento anche prima della deliberazione consiliare di riconoscimento. (così Sez. Sicilia, Deliberazione n. 2/2005/Cons., del 11 marzo 2005); le difficoltà di predisporre tempestivamente un bilancio di previsione che rispondesse ai requisiti di veridicità ed attendibilità, fissati dall art. 162, comma 5, del D.lgs , n. 267, sono state confermate da numerosi accadimenti intervenuti in corso di esercizio (si ricordano su tutti: il varo del Dl , n. 78, convertito nella L , n. 125, che ha dettato incisive norme in materia di contabilità locale e la cui legge di conversione è entrata in vigore ad esercizio già ampiamento trascorso; l operazione di rinegoziazione dei mutui da parte della Cassa Depositi e Prestiti, articolatasi in una prima tranche a giugno proprio in corrispondenza del varo del citato DL 78/2015 ed una seconda appena conclusasi nei giorni passati. Si aggiunga il fatto che, come riportato da varie fonti, a conferma del clima tutt altro che sereno in cui operano gli enti locali, numerosi sono stati i comuni che, in questo clima di fortissima incertezza, non hanno rispettato il termine per l adozione delle deliberazioni in materia di tributi e tariffe, tanto che da più parti ed anche autorevolmente è stata avanzata la proposta di una sanatoria : ; );

3 in tale difficile contingenza, gli organi di vertice dell Amministrazione hanno inoltrato ad ACIAM richieste intese a concordare formule di pagamento che almeno non gravassero l onere totalmente sull esercizio in corso; al termine di diverse iniziative delle parti e di corrispondenti scambi epistolari, in data 27 novembre, ACIAM, confermando l originaria pretesa creditoria, già avanzata con nota del proprio avvocato del (acclarata al n. 509 del prot. comunale in data ), e fissata in ,45, ha accettato di ripartire il pagamento in due tranche, a valere rispettivamente sull esercizio 2015 (da saldare entro il 10 dicembre) e sull esercizio 2016 (da saldare entro il ); Ritenuto che tale soluzione, anche in relazione all epoca in cui è stata avanzata l iniziale pretesa ( ), consenta al Comune di aver margini di manovra contabili più ampi e meno stringenti; dato atto che: il credito reclamato da ACIAM (Azienda Consortile di Igiene Ambientale) deriva da contributi finanziari che tale soggetto pretendeva nei riguardi del Comune, quali contributi consortili per gli anni 1995/96/97/98/99 e 2000 e che il Comune riteneva non dovuti; il ridetto decreto ingiuntivo, esecutivo dopo la sentenza del Tribunale di Avezzano n. 963/2014, era stato presentato per un credito di (pari ad 9.801,58), oltre interessi legali a far data dalle singole scadenze e fino all effettivo soddisfo ; che i contributi consortili erano così determinati: anno anno anno anno anno anno totale ( 9.801,58) sulle ridette somme sono dovuti gli interessi legali, da calcolarsi come sopra indicato; ai suddetti importi devono sommarsi le spese del procedimento per ingiunzione, così fissate: ( 449,11), oltre CPA (4%) ed IVA (22%), come per legge; la sentenza del Tribunale di Avezzano n. 963/2014, che ha rigettato il ricorso del Comune avverso il D.I. 527/2001, ha ulteriormente condannato questo Ente alle spese di lite, pari ad 2.800,00, per compensi professionali, otre il 15%, calcolato su detto importo, dovuto per spese forfetarie, oltre IVA e CPA; la pretesa avanzata da controparte non supera la somma finale risultante dagli importi sopra indicati e dai relativi calcoli; Confermato che l avvocato difensore, convocato presso l Ente, ha comunicato l inopportunità di procedere all appello; Visto l art. 163, comma 2, del TUEL; Atteso che è trascorso il termine previsto dall art. 14, comma 1, del D.L. 669/1996 e ritenuto di dover scongiurare le spese delle eventuali procedure esecutive, per altro già avviate dalla controparte (ved. atto di precetto qui notificato il , prot. n. 3762, e successivo atto di pignoramento qui notificato il , prot. n. 4666), da ritenersi superate grazie alle intese intervenute direttamente con ACIAM e condensate nella già richiamata nota qui pervenuta il 27 novembre; Richiamato, ad ogni buon conto, quanto recentemente ha riconosciuto la PRIMA SEZIONE CENTRALE DI APPELLO della Corte dei Conti, con la sentenza n. 147/2015/A, del ,

4 ossia che non debba essere limitata la discrezionalità delle amministrazioni pubbliche di resistere in giudizio, in quanto sarebbe oltremodo inibito o fortemente limitato per una P.A. il proprio potere discrezionale (la potestà) di intervenire in giudizio per difendere un pubblico interesse, qualora essa dovesse temere l esito negativo del suo risultato e il conseguente pagamento delle spese legali ; Vedute le sentenze della Cass. civ. Sez. II, 31 gennaio 2011, n. 2170; Cass. civ. Sez. II, , n. 8497; Visto L art. 23, comma 5, della legge 289/2002 (legge finanziaria 2003), il quale ha disposto che i provvedimenti di riconoscimento di debito posti in essere dalle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, sono trasmessi agli organi di controllo ed alla competente procura della Corte dei conti; Acquisito, dunque, il parere del revisore dei conti; Visto il T.U. approvato con D.lgs , n. 267, ed acquisiti i debiti pareri favorevoli; Con votazione a scrutinio palese, il cui esito acclarato e proclamato dal Presidente dell adunanza è il seguente: favorevoli unanimi D E L I B E R A Di prendere atto della condanna alle spese di lite pronunciata a carico di questo Ente con la sentenza del Tribunale di Avezzano n. 963/2014, notificata in data , che ha così statuito: 1. Rigetta l opposizione e per l effetto conferma il decreto ingiuntivo nr 527/01 emesso dal Tribunale di Avezzano il 3 dicembre 2001; 2. condanna l opponente alla rifusione in favore della controparte delle spese di lite, che liquida in euro 2.800,00, per compensi professionali, oltre al 15% calcolato ssu detto importo per spese forfetarie, IVA e CPA come per legge ; Di riconoscere come dovuta la somma dedotta nella richiesta avanzata dall avvocato della controparte, con la nota del , qui acclarata al n. 509 del protocollo comunale in data , per l importo complessivo di ,45, così determinata: 1. Somme dovute in forza del D.I. n. 527/2001 a. capitale: 9.801,58 ( ); b. Interessi legali (calcolati al ) ,78; c. Spese liquidate in decreto. 87,59; d. Compensi liquidati in decretro. 361,52; e. CPA 14,46; f. IVA. 82,72 g. Richiesta copia esecutiva e notifica. 23,18 Totale ,83 2. Somme dovute in forza della sentenza n. 962/2014 a. Richiesta copia sentenza e notifica. 36,08 b. Compensi liquidati 2.800,00 c. Spese generali su compensi (15%).. 420,00 d. CPA.. 128,80 e. IVA 736,74 Totale 4.121,62 3. Totale generale (1+ 2) ,45

5 Di prendere atto della nota rimessa, via , da ACIAM in data 27 novembre 2015, per cui la suddetta somma potrà essere saldata in due rate così scadenzate: entro il , pagamento del 50% e quindi 8.731,73; entro il , pagamento del residuo 50%, pari ad 8.731,72; Di autorizzare conseguentemente la liquidazione della somma complessiva di ,45, dando atto che esiste nel bilancio di esercizio lo stanziamento sufficiente a coprire la spesa e precisamente nell intervento , secondo il bilancio autorizzatorio; cod , piano dei conti , secondo il bilancio armonizzato - sia per la rata imputabile all esercizio 2015 che per quella imputabile all esercizio 2016; Di trasmettere copia del presente provvedimento alla Procura regionale della Corte dei Conti, sezione Abruzzo, come previsto dall art. 23, comma 5, L. 289/2002, con espressa riserva di ogni e qualsiasi azione di rivalsa, all esito di eventuale accertamento di danno erariale da parte del competente giudice; Di dichiarare, con voto favorevole unanime e con separata votazione, adottata ai sensi dell art. 134 del D.lgs. n. 267/2000, l immediata eseguibilità del presente atto. Si è acquisito parere favorevole alla regolarità tecnica: IL RESPONSABILE del servizio: geom. Gianni PETRICCA Si è espresso parere favorevole alla regolarità contabile: IL RESPONSABILE del servizio: Dott.ssa Malvina SANTOMAGGIO

6 Il presente verbale, salva l ulteriore lettura e sua definitiva approvazione in successiva seduta, viene sottoscritto, come segue, dal Presidente del Consiglio e dal Segretario ai sensi dell'art. 36, comma 6, dello Statuto comunale approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 15 del IL SINDACO Ing. Giulio LANCIA IL SEGRETARIO COMUNALE Dott. Claudio ROSSI Prot. n... Data 10/12/2015 Ai sensi dell art. 32 della L , n. 69, la presente deliberazione viene pubblicata nell Albo pretorio del sito informatico di questo Comune a partire dal 10/12/2015 e, ai sensi dell'art. 124 del T.U , n. 267, vi rimarrà pubblicata per giorni 15 consecutivi, sino al 25/12/2015 Esente da ogni controllo preventivo di legittimità, giusta comunicazione del Presidente della Sezione provinciale del Co.re.co. del , prot. n. 3031, in seguito all entrata in vigore della L costituzionale , n. 3. Dalla Residenza Comunale IL SEGRETARIO COMUNALE Dott. Claudio ROSSI SAN VINCENZO VALLE ROVETO, lì 10/12/2015..