I prodotti RFID di Intermec

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1 I prodotti RFID di Intermec I prodotti RFID di Intermec oggi disponibili sono i lettori per postazioni fisse IF4 e IF5, il lettore veicolare RFID Gen 2 IV7, la stampante programmabile EasyCoder PM4i con decoder RF-ID e il lettore portatile IP4. Tutti i prodotti sono conformi agli standard radio ETSI 1 per l utilizzo in Europa, sia per lo standard con potenza 0.5W erp (EN ), sia il nuovo standard RFID 2.0W erp (EN ). 2 Funzionano tutti con frequenza UHF compresa tra gli 867 e gli 869 MHz e presentano un architettura comune, con un interfaccia chiara per una facile integrazione. Lettori fissi IF4 e IF5 Il lettore fisso IF4 è un dispositivo con connessione seriale da incorporare all interno di una vasta gamma di sistemi automatizzati commerciali e industriali, come i nastri trasportatori. Il lettore intelligente IF5 può essere utilizzato come server periferico perché provvisto di un proprio sistema operativo, che controlla varie periferiche e gestisce i dati provenienti da diverse antenne. Può eseguire programmi e collegarsi direttamente con i sistemi di gestione del magazzino e di pianificazione delle risorse aziendali. Il modello IF5 è aggiornabile mediante firmware ad UHF Generation 2, riducendo i rischi e i costi degli aggiornamenti di sistema. La tecnologia RFID Generation 2 offre l opzione lettura/ scrittura, una maggiore sicurezza e una velocità di lettura fino a 10 volte superiore rispetto agli attuali standard RFID EPC nell ambiente radio-controllato europeo. Presenta inoltre un interferenza tra diversi lettori, 50 volte minore in applicazioni a distanza ravvicinata. Il lettore RFID IF5 è già stato utilizzato dal quarto retailer mondiale, il gruppo METRO.

2 Lettore veicolare IV7 RFID Gen 2 Il lettore veicolare multiprotocollo RFID IV7 Intellitag di Intermec riconosce i tag Gen2 di diversi produttori, anche in gruppi misti di tag, compatibili con gli standard RFID, compresi EPCglobal Gen2, Gen 1 e ISO b, con un percorso di migrazione allo standard emergente ISO c. L IV7 incrementa l offerta di lettori RFID Gen2 di Intermec, ed è progettato per collegarsi ai computer veicolari CV30 e CV60 basati su sistema operativo Microsoft. Sia i computer veicolari della serie CVX0 sia l IV7 sono stati costruiti per resistere ai difficili ambienti industriali e hanno ottenuto la classificazione IP66. Le funzionalità wireless della serie CVX0, assieme alla rapida capacità di lettura dell IV7, consentono l aggiornamento automatico dei sistemi di gestione del magazzino, con i dati relativi alla posizione delle merci in movimento attraverso aree dotate di tag RFID, e alla posizione dello scaffale quando il pallet di merci viene depositato o ritirato. Stampante PM4i La stampante intelligente EasyCoder PM4i RFID scrive e verifica i tag della Smart Label prima di stampare le etichette a codice a barre. Gestita da un potente processore e dotata di connettività Ethernet opzionale, oltre alla seriale ed alla USB standard, la stampante PM4i può essere impiegata per collegare scanner e lettori, e per collegarsi ai sistemi di gestione dei magazzini ed ERP, il tutto senza l aggiunta di unità di elaborazione. Lettore portatile IP4 Semplice da usare come uno scanner per codici a barre tradizionale, dispone di un alloggiamento per un computer della serie 700, ed un dispositivo RF-ID alimentato separatamente, per garantire una lunga operatività. 1. European Telecommunications Standards Institute 2. EN : Potrebbe essere necessaria approvazione ufficiale a livello locale

3 I tag RFID in uso alla Boeing Co. migliorano la tracciabilità dei componenti e riducono le operazioni di inventario Il settore del trasporto aereo è estremamente competitivo. La Boeing e il suo concorrente europeo Airbus si sfidano letteralmente su ogni singola vendita. Questo spiega perché nel 2004 gli esperti del settore in ogni angolo del mondo restarono di stucco quando la Boeing e la Airbus annunciarono che stavano collaborando per fornire lo stesso sistema di identificazione a radiofrequenza (RFID, Radio Frequency Identification) ai loro fornitori. L inedita cooperazione non era dettata che dal buon senso. Un apparecchio Boeing 747 è costituito da circa 6 milioni di parti. Se si moltiplica questa cifra per il numero di aeroplani Boeing e Airbus che solcano i cieli ogni giorno, si ottiene un numero astronomico di preziosissimi componenti da rintracciare. Nel corso degli anni, i produttori di aeromobili hanno creato elaborate procedure e sistemi a prova di errore per garantire che i pezzi usati per i loro apparecchi siano approvati e certificati. E a causa dell enormità del loro compito, i produttori hanno creato sistemi di inventario altrettanto elaborati. Ma ecco l RFID, una tecnologia in grado di seguire il percorso di un pezzo dalla produzione all installazione e persino oltre. Un tag RFID è costituito da un chip e da una minuscola antenna in grado di fornire un quadro storico completo del singolo componente che farà parte dell aeromobile. Le informazioni possono essere aggiunte o eliminate durante il percorso del componente lungo la supply chain e lette in qualsiasi punto del percorso da un lettore RFID fisso o da un computer portatile dotato di lettore RFID senza la prossimità necessaria per i codici a barre e da distanze che possono arrivare fino a diversi metri. La Boeing ha scelto la tecnologia RFID per rintracciare fra 1700 e 2000 preziosissimi componenti per ciascuno dei suoi apparecchi 787, con particolare attenzione alle parti che richiedono frequente manutenzione e sostituzione. Le unità intercambiabili della Boeing sono contrassegnate da etichette con codici a barre, talvolta apposte sulla parte posteriore delle unità. Al momento, quando un meccanico deve controllare la cabina di pilotaggio per individuare quale dei tre computer deve essere riparato, deve spesso sdraiarsi sulla schiena con una torcia in una mano e uno specchio nell altra per cercare il numero di serie. Grazie alle etichette intelligenti RFID, potrà ora entrare nella cabina con un lettore RFID e individuare il computer da riparare premendo un paio di pulsanti.

4 Analogamente, un addetto incaricato di controllare i serbatoi di ossigeno oggi deve aprire tutti gli scomparti in cui essi sono contenuti. Grazie all uso dei tag RFID, in futuro potrà leggere l intero inventario con un lettore RFID da un determinato punto dell apparecchio, alla giusta distanza. Oltre a semplificare la tracciatura e la manutenzione dei componenti per gli aeromobili, i tag RFID ridurranno gli errori di inserimento dei dati e il rischio che i componenti non approvati (da quelli che sono semplicemente privi della loro documentazione a quelli decisamente contraffatti) vengano montati sugli aeromobili. Il percorso giusto Mettere in luce i vantaggi che la tecnologia RFID porta al settore aerospaziale è stato solo il primo passo. Incorporare la tecnologia RFID nei processi di produzione della Boeing ha richiesto una lunga fase di collaudo e l approvazione della Federal Aviation Authority degli Stati Uniti, per garantire che i tag UHF RFID passivi usati per la tracciatura dell inventario non interferissero con la sicurezza di volo degli aeromobili. A distanza di poche settimane dall inizio di un test di 90 giorni su un aereo da trasporto merci FedEx MD-10 nell ottobre 2004, la Boeing Co. si rivolse a Intermec Technologies Corp. affinché le fornisse il tipo di etichette RFID che le sarebbero servite per il test. La Boeing usava già migliaia di dispositivi Intermec per la raccolta automatica dei dati, ma questa volta il prodotto di cui aveva bisogno non era disponibile sul catalogo Intermec, né da nessuna altra parte. Nessuno infatti poteva fornire un tag UHF che potesse essere montato sul metallo in corso di produzione. Per questo i rappresentanti della Boeing si incontrarono con gli esperti di RFID Intermec e, nelle parole di Ken Porad, responsabile del programma per l identificazione automatica della Boeing, Ottenemmo il loro interesse, il contributo e l appoggio per essere nostri partner in questo progetto. K.V.S. Rao, specialista Intermec, mise a punto un modello dotato di un tag UHF RFID da 2,5 x 5 cm montato su un etichetta con codice a barre tradizionale da 5 x 7,5 cm. Il risultato, un tag da 915 MHz con fori di montaggio applicabile sul metallo, contenente il numero parte e il numero di serie dell aeromobile. Intermec produsse più di 40 etichette per il collaudo su varie parti dell aeromobile. Alcuni di questi tag sarebbero stati sottoposti a condizioni di caldo intenso, e altri a temperature estremamente basse. Dovevano perciò funzionare entro una gamma abbastanza ampia per essere usati praticamente in ogni angolo del pianeta. La POS Data, partner di Intermec, provvide alla programmazione e alla stampa dei tag. A poche settimane dalla richiesta iniziale, i team di Intermec e della Boeing partirono con tag, lettori e altre apparecchiature RFID alla volta di Memphis per affrontare il test. Il progetto pilota fu un successo, racconta Tim Thul, responsabile dell ufficio sviluppo per il settore industriale Intermec. Tutti i tag vennero regolarmente letti. La FAA decretò che i tag UHF passivi non rappresentavano un rischio per le operazioni di volo, aprendo la strada all implementazione dei programmi di riduzione dei costi e miglioramento dell efficienza resi possibili dalla tecnologia RFID. La collaborazione Nell ottobre 2005, la Boeing fornì i suoi standard RFID per il modello 787 ai propri fornitori, affinché li applicassero a determinati componenti destinati alla produzione. Secondo Porad, al momento la Boeing ha identificato 1750 parti cui applicare i tag per il 787. La Boeing e il suo concorrente europeo Airbus hanno avviato una collaborazione tesa a garantire che i tag e le etichette progettati per i componenti destinati al settore aerospaziale siano accettati da entrambe le società. Secondo quanto riferito da Porad davanti a una platea di fornitori, se anche la Airbus introdurrà in futuro l uso di pezzi con tag RFID, il numero di tag necessari potrebbe raggiungere i due milioni di unità ogni anno.

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