ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2010

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1 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE SCENARIO MACROECONOMICO La crescita dell economia mondiale è proseguita con intensità differenti tra le diverse aree. L economia è risultata sostenuta nei paesi emergenti e in via di sviluppo quali Cina 1, India e Brasile; più debole nei paesi avanzati, in particolare negli Stati Uniti. Secondo le previsioni del Fondo monetario internazionale, nel 2011 il PIL dei paesi emergenti e in via di sviluppo si incrementerebbe del 6,4 per cento, mentre nei Paesi avanzati proseguirebbe il rallentamento in atto negli ultimi mesi del , con una crescita economica mondiale che si attesterebbe complessivamente sul 2,2 per cento nel Fonte: Banca d Italia. 1 Secondo stime FMI, la crescita del PIL nel 2011 in Cina sarà del 9.6%. 2 La scarsa ripresa economica risulta fortemente influenzata dalla debolezza della domanda interna, dagli elevati tassi di disoccupazione, dal deterioramento dei conti pubblici di vari Paesi avanzati. Pagina 1

2 L economia degli Stati Uniti continua a risentire dell alto tasso di disoccupazione, pari a dicembre al 9.4% 3. In particolare in dicembre sono stati creati solo nuovi impieghi contro una previsione di crescita degli analisti di 150mila; la riduzione del tasso di disoccupazione al 9.4% dal 9.8 % è attribuita dagli analisti al ritiro dalle liste di collocamento di disoccupati cronici ormai senza speranza: La ripresa 4 è troppo debole - ha affermato il presidente della Fed, Ben Bernanke - per permettere un incisivo calo della disoccupazione. Il mercato del lavoro continua a stentare, e ci vorranno 5 anni prima che il mercato del lavoro si normalizzi ; il mercato immobiliare, da cui è partita la crisi, «resta depresso» e «gli Stati Uniti devono adottare in tempi rapidi un piano per la riduzione del deficit e del debito». In tale contesto l inflazione nel mese di Novembre è risultata pari all 1,1% contro l 1,2% del mese di ottobre. Nell area euro in dicembre, l indice -coin 5 ha fatto registrare per il terzo mese consecutivo un lieve aumento, allo 0,49% dallo 0,45 di novembre. Il livello dell indicatore riflette una crescita di fondo del prodotto corrispondente al 2% in ragione d anno 6. Il rialzo è dovuto in particolare al miglioramento della fiducia delle imprese e all andamento positivo della produzione industriale. L'economia mondiale sta registrando "una ripresa migliore delle precedenti stime" anche se resta più "forte nei paesi emergenti". Ad affermarlo è il presidente della Bce Jean Claude Trichet, al termine della riunione della Banca dei Regolamenti internazionali (Bri): "Il consolidamento dei bilanci pubblici nel mondo resta un elemento molto importante". La ripresa, ha sottolineato Trichet, appare particolarmente robusta nelle economie emergenti, ma in molte aree l'economia reale ha dimostrato una 3 Secondo i dati del Bureau of Labor Statistics, risultano essere 14,5 milioni gli americani in cerca di occupazione. 4 Il FMI prevede una crescita del PIL negli USA nel 2011 pari al 2.3%. 5 -coin sviluppato dalla Banca d'italia fornisce in tempo reale una stima sintetica del quadro congiunturale corrente nell area dell euro. -coin esprime tale indicazione in termini di tasso di crescita trimestrale del PIL depurato dalle componenti più erratiche (stagionalità, errori di misura e volatilità di breve periodo). 6 Stime FMI prospettano una crescita economica- nell area euro nel dell 1.5%. Pagina 2

3 capacità di crescita superiore alle aspettative e alle previsioni, e in ogni caso "si conferma anche nell'area euro". Nell euro zona l inflazione annuale dovrebbe essere del 2,2% nel dicembre 2010 (1,9% nel mese di novembre), secondo la stima flash emessa da Eurostat, l ufficio statistico dell Unione Europea. Circa l andamento del mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione nell area euro (EA16) a novembre 2010 è rimasto invariato al 10,1 %. Nell EU27 il saggio ha fatto segnare un valore più basso: 9,6 per cento. In valori assoluti, secondo le stime di Eurostat, i disoccupati nella Ue sono un totale di 23,248 milioni, di cui 15,924 milioni nell'eurozona. Pagina 3

4 Fonte: EUROSTAT. Pagina 4

5 Fonte: EUROSTAT. Pagina 5

6 Tra gli Stati membri, i tassi di disoccupazione più bassi si registrano in Olanda (4.4%), Lussemburgo (4.8%) e Austria (5.1%); quello più alto in Spagna (20.6%). Da novembre 2009 a novembre 2010, il tasso di disoccupazione maschile è salito al 9.9 % dal 9.8% nell euro area ed è rimasto stabile al 9.6% nell EU27. Il tasso di disoccupazione femminile si è attestato al 10.2% contro il 9.9% dell anno precedente nell euro area ed è aumentato al 9.6% dal 9.2% nell EU27. A novembre 2010, il tasso di disoccupazione giovanile (under-25s) ha registrato il 20.7% nell euro zona e il 21.0% nell EU MERCATI FINANZIARI Negli ultimi mesi del 2010 l andamento dei mercati finanziari internazionali è migliorato, gli indici azionari hanno incrementato le performance e si sono ridotti gli spread di interesse tra le obbligazioni societarie e i titoli pubblici 7. Un significativo contributo al rialzo è venuto dall incremento degli utili societari. In tale contesto, sia in Europa sia negli Stati Uniti, si aspetta nei prossimi mesi un aumento considerevole della volatilità sui mercati finanziari. 7 La costanza del trend positivo sui mercati finanziari dipenderà dall intensità della crescita economica, dalla sostenibilità dei conti pubblici e dall efficacia delle azioni di risanamento poste in essere dagli Stati. Pagina 6

7 Fonte: Banca d Italia - Rapporto sulla stabilità finanziaria - Dicembre Pagina 7

8 Effettuando un bilancio delle performance dei mercati finanziari nell anno 2010, gli indici dei mercati hanno fatto registrare le variazioni sotto riportate: GLI INDICI DEI MERCATI - Variazione % da inizio anno, dati aggiornati al 28/12/2010 Fonte: Thomson Reuters. 3. ITALIA Ad ottobre, la produzione industriale ha segnato un -0,1% su settembre, registrando su base annua un +2,9%, mentre nei primi dieci mesi del 2010 la variazione rispetto allo stesso periodo del 2009 è stata pari a +5,4%. L ISAE ha confermato la previsione di un recupero a novembre e una sostanziale stazionarietà a dicembre. Il 2011 si aprirebbe con un moderato incremento. La crescita attesa nella media del quarto trimestre sarebbe negativa ( 0,2% rispetto al precedente, al netto della stagionalità) 8. Secondo le analisi dei principali istituti 8 ISAE, comunicato stampa 10 dicembre Pagina 8

9 internazionali e analisti privati, l Italia chiuderebbe il 2010 con una crescita del Pil attorno all 1%; le previsioni per gli anni 2011 e 2012 ipotizzano un aumento del Pil rispettivamente dell 1% e dell 1,2%. FONTE: ISTAT- DICEMBRE Fonte: Banca d Italia - Rapporto sulla stabilità finanziaria - Dicembre Pagina 9

10 Circa il tasso di inflazione, sulla base dei dati pervenuti, l ISTAT stima che l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), relativo al mese di dicembre 2010, è aumentato dello 0,4 per cento rispetto al mese di novembre e di più 1,9 per cento rispetto allo stesso mese dell anno precedente 9. Sempre a dicembre aumenta il livello di fiducia dei consumatori. In particolare l indice aumenta per il quarto mese consecutivo, da 108,5 a 109,1. Migliorano le valutazioni sul quadro economico generale (da 80,7 a 82,2) e aumentano anche, con intensità minore, quelle relative al quadro personale (da 121,7 a 121,9), ai giudizi sulla situazione corrente (da 115,8 a 116,3) e alle attese su quella futura (da 98,1 a 98,2). Risultano favorevoli le previsioni sull evoluzione del paese, del mercato del lavoro e i giudizi sulla convenienza di acquisto di beni durevoli; sono invece negative le opinioni sulle opportunità e possibilità di risparmio. Fonte: ISAE 22 dicembre ISTAT, comunicato stampa 4 gennaio Gli aumenti congiunturali più significativi dell indice per l intera collettività si sono verificati per i capitoli Trasporti (più 1,4 per cento), Comunicazioni (più 0,6 per cento) e Ricreazione, spettacoli e cultura (più 0,5 per cento); Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Trasporti (più 4,2 per cento), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (più 3,5 per cento) e Altri beni e servizi (più 3,2 per cento). Pagina 10

11 Fonte: ISAE 22 dicembre Fonte: ISAE 22 dicembre Pagina 11

12 Fonte: ISAE 22 dicembre Sul versante del mercato del lavoro diventa sempre più acuta la questione della disoccupazione giovanile. Sulla base dei dati diffusi dall Istat 10, il tasso di disoccupazione complessivo a novembre è rimasto sostanzialmente stabile rispetto ad ottobre collocandosi all 8,7% (diminuisce rispetto a ottobre di 0,1 punti percentuali), ma la percentuale di persone disoccupate in età compresa tra i 15 e i 24 anni ha raggiunto quota 28,9% con un aumento dell 1% circa rispetto al mese precedente. Il numero di occupati a novembre 2010 risulta in aumento rispetto a ottobre dello 0,2 per cento e dello 0,1 per cento rispetto a novembre Il tasso di occupazione, pari al 56,8 per cento, risulta in crescita di 0,1 punti percentuali rispetto a ottobre e in riduzione di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. 10 Comunicato Istat, sette gennaio Pagina 12

13 Il numero delle persone in cerca di occupazione risulta in diminuzione dello 0,4 per cento rispetto ad ottobre e in aumento del 5,3 per cento rispetto a novembre 2009; a novembre 2010 il numero di inattivi di età compresa tra 15 e 64 anni aumenta dello 0,1 per cento rispetto a ottobre e dello 0,6 per cento rispetto allo stesso mese dell anno precedente. Il tasso di inattività, pari al 37,8 per cento, è invariato rispetto al mese precedente e in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a novembre Fonte: Istat. Pagina 13

14 Fonte: Istat. Pagina 14

15 Fonte: Istat. Pagina 15

16 Sui mercati finanziari il rally di fine anno 11 ha solo parzialmente attenuato il risultato negativo complessivo dell anno 2010 dell indice Ftse-Mib 12, che chiude con una performance negativa del 13,23 % (Madrid chiude l anno con una perdita superiore, oltre il 17 %). Nella maggior parte dei casi i settori di Piazza Affari hanno sottoperformato rispetto agli omologhi in Europa; a pesare maggiormente la performance negativa delle banche italiane, che hanno fatto registrare un ribasso complessivo di circa il 27% 13, il settore assicurativo (-24%), il settore media (-21.6%) e costruzioni (-16%) 14. A fine 2010 risultano quotate 332 società per una capitalizzazione complessiva di circa 400 miliardi di euro. Sui mercati obbligazionari il 2010 è stato caratterizzato da pressioni opposte che si sono alternate nel corso dei mesi. La crisi dei debiti sovrani ha invertito la gerarchia tra emissioni corporate e bond governativi ed ha incrementato la volatilità dei mercati dei capitali. Emettere obbligazioni in alcuni periodi 15 non è stato agevole a causa dell elevata tensione sui mercati e dell accentuata avversione al rischio degli investitori. Per il 2011, il livello basso dei tassi di interesse spingerà gli emittenti a sostituire i finanziamenti bancari con le emissioni obbligazionarie, ma le tensioni nella zona euro continueranno a condizionare l andamento del mercato. Sul fronte dei listini azionari le previsioni esprimono ottimismo sui mercati emergenti e sugli Stati Uniti, più cautela sull Europa a causa dei persistenti problemi di debito pubblico. 11 L indice Ftse-Mib ha recuperato il 5,6% da fine novembre, in linea con lo Stoxx600 che in Europa ha chiuso dicembre con un guadagno del 5,8%. 12 FTSE MIB è il principale indice di benchmark dei mercati azionari italiani. È il paniere che racchiude le azioni delle 40 maggiori società italiane ed estere quotate sui mercati gestiti da Borsa Italiana. L'indice è nato in seguito alla fusione tra Borsa Italiana (S&P Mib) e il London Stock Exchange. È operativo a partire da 1º giugno 2009 e rappresenta all'incirca l'80% della capitalizzazione del mercato azionario italiano. 13 In Europa i titoli di credito hanno perso circa l 8%. Il peso del settore bancario (24% circa) sulla capitalizzazione del listino milanese ha fortemente inciso sulla performance di Piazza Affari. 14 Dati Ftse Group. 15 I periodi contrassegnati dalle crisi della Grecia e dell Irlanda. Pagina 16