ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2012

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1 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE IL QUADRO MACROECONOMICO L ultimo trimestre del 2012 è stato caratterizzato da una espansione moderata dell attività economica con l indice PMI mondiale che ha raggiunto in dicembre il valore di 53,7, in lieve incremento rispetto a novembre. Fonte: Bollettino mensile BCE Gennaio In Europa in dicembre l'indicatore -coin è rimasto sostanzialmente stabile, su valori negativi, per il quinto mese consecutivo(-0,27%, contro -0,29% in novembre), riflettendo la debolezza della domanda interna ed il calo della produzione industriale. Pagina 1

2 Negli USA, in occasione della riunione di dicembre, la Banca centrale americana ha lasciato i tassi di interesse invariati in un intervallo di oscillazione compreso tra lo 0 e lo 0,25 per cento, annunciando il varo di un programma di acquisto di bond per 45 miliardi di dollari al mese al fine di mantenere i tassi di interesse a lungo termine al livello più basso possibile. L'attuale livello dei tassi, secondo la FED, risulta appropriato con un tasso di disoccupazione superiore al 6,5% e con un'inflazione che si mantenga al di sotto del 2,5% nei prossimi mesi. Il nuovo programma di acquisto di titoli, che rimpiazzerà la precedente "operation twist" in scadenza, scatterà nel 2013 su emissioni a lunga scadenza e verrà condotto parallelamente al programma di acquisto di titoli garantiti da mutui cartolarizzati per un ammontare di ulteriori 40 miliardi di dollari al mese. In Europa il Consiglio direttivo della BCE ha deciso, nella riunione del 10 gennaio, di lasciare invariato il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento allo 0,75 per cento: La crescita economica continua ad essere debole ma nel corso del 2013 è attesa una graduale ripresa, ha detto il Presidente della Bce, Mario Draghi, evidenziando che sull'attività economica continuano a pesare le persistenti incertezze e le correzioni di bilancio in atto nei settori finanziari e non finanziari. L'economia dovrebbe riprendersi gradualmente nel corso dell'anno con il miglioramento della domanda internazionale, sulla scia della nostra politica monetaria accomodante e col miglioramento della fiducia dei mercati, nel corso del 2013 l'inflazione è attesa in calo sotto la soglia del 2%. 2. ANDAMENTO DEI PREZZI E DEL MERCATO DEL LAVORO Il tasso di inflazione nell area dell euro, fonte EUROSTAT, si è attestato al 2,2% in dicembre 2012, invariato rispetto al mese precedente. Negli Stati Uniti, nello stesso periodo, è stato pari all 1,7 per cento. In Italia l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), comprensivo dei tabacchi, ha fatto registrare un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente e del 2,3% nei confronti di dicembre 2011, con una decelerazione di due decimi di punto percentuale rispetto a novembre 2012 (+2,5%). I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori sono aumentati dello 0,8% rispetto al mese precedente e il tasso di crescita su base annua è salito al 4,7%, dal 4,2% di agosto. Il rallentamento del tasso di inflazione è stato provocato principalmente dalla frenata dei prezzi dei beni energetici non regolamentati, che hanno fatto segnare un calo congiunturale dello 0,7% e una crescita tendenziale del 7,7%, dall 11,6% di novembre. Il tasso di inflazione medio annuo per Pagina 2

3 il 2012 è risultato pari al 3,0%, in accelerazione di due decimi di punto percentuale rispetto al 2,8% registrato per il Fonte: EUROSTAT GENNAIO Fonte: ISTAT- GENNAIO Pagina 3

4 Fonte: Bollettino economico n.71 BANCA D ITALIA Gennaio Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso al 7,8% in dicembre, accompagnato anche da una sensibile riduzione del numero di richieste di sussidi. Nell area euro in novembre la disoccupazione ha raggiunto l 11,8%, in incremento rispetto al mese di ottobre. Fonte: EUROSTAT Gennaio Pagina 4

5 Fonte: EUROSTAT Gennaio Il tasso di disoccupazione in Italia a novembre si è collocato all 11,1%, invariato rispetto ad ottobre ed in aumento di 1,8 punti percentuali nei dodici mesi. Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro risultano 641 mila rappresentando il 10,6% della popolazione in questa fascia d età. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è pari al 37,1%, in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 5 punti nel confronto tendenziale. Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni aumenta dello 0,3% rispetto al mese precedente (+39 mila unità). Il tasso di inattività si attesta al 36,1%, in crescita di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e in diminuzione di 1,2 punti su base annua. Fonte: ISTAT Gennaio Pagina 5

6 Fonte: ISTAT Gennaio La Banca d Italia evidenzia la possibilità di un ulteriore aumento della disoccupazione nel 2013 con un tasso di disoccupazione che potrebbe raggiungere la soglia del 12%, causa anche l aumento del numero di persone in cerca di lavoro. 3. MERCATI FINANZIARI INTERNAZIONALI Nell ultimo trimestre del 2012 i mercati azionari hanno segnato un rialzo sia nell area dell euro sia negli Stati Uniti, beneficiando del protrarsi degli interventi non convenzionali adottati dalle Banche Centrali 1. Ad influire positivamente sul clima di mercato hanno contribuito inoltre il raggiungimento di un accordo sulla vigilanza bancaria unica europea, l esito positivo delle operazioni di sostegno finanziario alla Grecia, la progressiva implementazione delle operazioni nazionali di consolidamento di bilancio e il superamento del fiscal cliff negli Stati Uniti. Dalla fine di settembre l indice Dow Jones Euro Stoxx, relativo all area dell euro, è salito del 9,5 per cento, mentre l indice statunitense S&P 500 si è attestato su valori analoghi rispetto alla chiusura del trimestre precedente grazie all incremento delle quotazioni osservato dalla fine di novembre alla prime decade di gennaio 2013(+ 4% circa). 1 Negli Stati Uniti la FED è intervenuta nel mercato dei titoli pubblici e di quelli derivanti dalla cartolarizzazione di mutui ipotecari al fine di ridurre i rendimenti a lungo termine e il costo dei mutui e del capitale per le imprese(quantitative easing). Nell area dell euro la BCE ha effettuato operazioni di rifinanziamento a più lungo termine(longer-term refinancing operations, LTRO) con durata triennale, ha ampliato la gamma di attività da utilizzare come garanzia presso la banca centrale e ha definito le operazioni definitive monetarie (outright monetary transactions, OMT). Pagina 6

7 I differenziali di rendimento tra i titoli di Stato decennali dei Paesi dell area euro maggiormente colpiti dalla crisi e i corrispondenti titoli tedeschi si sono notevolmente ridotti. Per l Italia lo spread si è quasi dimezzato, scendendo intorno ai 260 punti base. Fonte: Bollettino economico n.71 BANCA D ITALIA Gennaio Fonte: Ruolo, responsabilità, azioni della Banca Centrale nella lunga crisi - Lectio magistralis di Ignazio Visco, Governatore della Banca d Italia 18 gennaio Pagina 7

8 Anche in Italia il mercato azionario ha fatto registrare performance positive superiori al 10% nell ultimo periodo dell anno. Effettuando un bilancio complessivo del 2012, secondo i dati di Borsa Italiana aggiornati al 21 dicembre 2012, l anno si chiude con 323 società quotate. Alla chiusura del 21 dicembre l indice FTSE MIB Storico ha riportato una crescita pari a +9,79% rispetto a fine 2011, l indice FTSE Italia All Share un aumento del +8,74% e l indice FTSE MIB una variazione positiva dell 8,25%. La capitalizzazione complessiva delle società quotate si è attestata a fine anno a 364,1 miliardi di euro, pari al 22,5% del Prodotto Interno Lordo. In riferimento al mercato ETFplus, gli strumenti quotati sono saliti dai 670 di fine 2011 a 800. Il MOT, con strumenti complessivamente quotati (102 Titoli di Stato, 712 Obbligazioni e 364 Eurobonds e ABS) a fronte di un totale di 826 a fine 2011, ha registrato il suo nuovo massimo storico per numero di contratti scambiati (6,3 milioni, +36,4% su 2011) pari a 320,2 miliardi di euro (+57,1% su 2011). In seguito al collocamento del BTP Italia il 18 ottobre 2012 è stato stabilito il nuovo record assoluto per scambi in una singola seduta sui mercati obbligazionari di Borsa Italiana con contratti, e per controvalore con oltre 9,6 miliardi di euro scambiati. 4. LE PROSPETTIVE I dati disponibili segnalano il persistere di una crescita ancora lenta per le economie avanzate. Fonte: Bollettino economico n.71 BANCA D ITALIA Gennaio Pagina 8

9 Secondo le previsioni ISTAT, negli Stati Uniti, il tasso di crescita del Pil del 2013 (+2,1%) rimarrebbe in linea con quello del 2012 (+2,3%); nell area euro si determinerebbe una crescita dello 0,1%, determinata da un secondo semestre in moderata accelerazione. Fonte: Le prospettive per l economia italiana nel ISTAT - Novembre Per quanto riguarda l andamento dell economia italiana, la Banca d Italia prevede una contrazione del PIL del 2,1 per cento nel 2012, mentre nel 2013 il PIL si ridurrebbe in media dell 1,0 per cento a causa del deterioramento del quadro internazionale. Le previsioni Istat segnalano che la caduta del prodotto interno lordo dovrebbe proseguire, con intensità più contenuta, fino al secondo trimestre del 2013 con una riduzione pari al 2,3% nel 2012, mentre per il 2013, la variazione media annua sarebbe negativa dello 0,5%. La domanda estera netta risulterebbe, in entrambi gli anni, la principale fonte di sostegno alla crescita, con un contributo rispettivamente pari a 2,8 e a 0,5 punti percentuali nei due anni considerati, mentre il contributo della domanda interna è previsto rimanere negativo sia nel 2012 (-3,6 punti percentuali) sia nel 2013 (-0,9 punti percentuali). Il rallentamento del commercio mondiale e il possibile riacutizzarsi delle tensioni sui mercati finanziari rappresentano i principali fattori di rischio al ribasso per queste previsioni. Pagina 9

10 Fonte: Le prospettive per l economia italiana nel ISTAT - Novembre Pagina 10