La protezione dal radon: panorama italiano e sguardi oltre frontiera
|
|
- Paolo Festa
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La protezione dal radon: panorama italiano e sguardi oltre frontiera D. de Bartolo, ARPA Lombardia, Settore Agenti Fisici, Milano Giornata di Studio EVOLUZIONE DELLA PROTEZIONE DELL AMBIENTE DALLE RADIAZIONI IONIZZANTI 2 febbraio 2006 Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica Via Celoria, 16 Milano
2 RADON Il Radon è un gas radioattivo naturale prodotto dal decadimento del torio e dell uranio, elementi presenti nel terreno e nelle rocce. Nell ambiente esterno le concentrazioni di radon sono normalmente inferiori che negli ambienti chiusi a causa della diluizione con l aria. Negli ambienti interni invece, siano essi abitazioni o luoghi di lavoro, il radon si può accumulare e le sue concentrazioni possono assumere valori significativi L esposizione della popolazione al radon presente nell aria in ambienti chiusi) rappresenta uno dei principali fattori di rischio di tumore polmonare, dopo il fumo di sigaretta. Le principali sorgenti di RADON TERRENO ACQUA MATERIALI DA COSTRUZIONE
3 NORMATIVA ITALIANA AMBIENTI DI LAVORO Direttiva Europea 96/29/EURATOM à D.Lgs. 241/2000 AMBIENTI DI LAVORO: - luoghi di lavoro sotterranei o interrati - locali seminterrati o al piano terreno (nelle radon prone areas) - altre attività
4 AMBIENTI DI LAVORO ATTIVITA LAVORATIVE Art.10 bis, comma 1, lettera a) - attività lavorative in tunnel, sottovie, catacombe, grotte e, comunque, in tutti i luoghi di lavoro sotterranei o interrati: il datore di lavoro deve fare la misurazione della concentrazione di radon entro 24 mesi dall inizio dell attività. livelli d azione: la concentrazione di radon misurata come media annuale non deve superare il livello d azione fissato in: 500 Bq/m³. Se si supera questo livello si valuta un secondo livello d azione di 3 msv/a (si tiene conto del tempo di permanenza). Per scuole dell obbligo, scuole materne e asili nido vale il primo livello d azione
5 AMBIENTI DI LAVORO Obblighi del datore di lavoro: fare eseguire le misure di esposizione di radon nei luoghi di lavoro. richiedere una relazione tecnica contenente i risultati di misura. fare ripetere ogni anno le misurazioni se i valori misurati sono compresi tra 0,8 e 1,0 dei livelli di azione. in caso di superamento dei livelli di azione, dare comunicazione agli organi di vigilanza (Arpa, Appa, A.S.L., e Direzioni Provinciali del Lavoro). in caso di superamento dei livelli d azione, sentito l esperto qualificato, adotta subito le necessarie azioni di rimedio che devono essere completate (con relative misure di controllo) entro 3 anni dal rilascio della relazione tecnica. se, nonostante le azioni di rimedio non si è riusciti a rientrare nella norma, il datore di lavoro deve porre in atto la sorveglianza fisica di radioprotezione, come imposto dal Capo VIII del DL 230 ove applicabile (classificazione dei lavoratori, sorveglianza fisica, sorveglianza medica ecc.).
6 AMBIENTI DI LAVORO locali seminterrati o al piano terreno (nelle radon prone areas) Art.10 bis, comma 1, lettera b) - attività lavorative in superficie in zone ben individuate (radon prone areas): il datore di lavoro è tenuto ad effettuare le misure di concentrazione di radon, a partire dai locali seminterrati o al piano terreno, entro 24 mesi dall inizio dell attività o dall individuazione effettuata dalle Regioni e Province Autonome.
7 AMBIENTI DI LAVORO Altre attività Art.10 bis, comma 1, lettera c), d) ed e): (c) attività lavorative implicanti l uso o lo stoccaggio di materiali abitualmente non considerati radioattivi, ma contenenti radionuclidi naturali. (d) Attività lavorative che comportano la produzione di residui abitualmente non considerati radioattivi, ma contenenti radionuclidi naturali. (e) Attività lavorative in stabilimenti termali o attività estrattive non disciplinate dal capo IV. Il datore di lavoro è tenuto ad effettuare, entro 24 mesi dall inizio dell attività, una valutazione preliminare sulla base di misurazioni espletate secondo le indicazioni e le linee guida della Commissione. Regime transitorio: l obbligo di effettuare le valutazioni delle esposizioni entra in vigore il 1 settembre 2003, fermo restando i 24 mesi di tempo per effettuarle.
8 Il radon in Italia: indagine nazionale Alto Adige Valle d Aosta Piemonte Liguria Trentino Lombardia Veneto Emilia-Romagna Friuli- Venezia Giulia Bq/m Bq/m Bq/m Bq/m 3 Indagine nazionale sulla esposizione alla radioattività naturale in un campione di 5000 abitazioni (1989/1997) Bq/m 3 Toscana Umbria Marche Media annuale nazionale della concentrazione di radon: Lazio Abruzzo 70 Bq/m 3 Molise Sardegna Campania Puglia Basilicata Percentuale di abitazioni con concentrazione Calabria > 200 Bq/m 3 : 4.1% > 400 Bq/m 3 : 0.9% Sicilia
9 RADON PRONE AREAS Aree con elevata probabilità di alte concentrazioni di radon La normativa nazionale italiana prevede che ogni regione proceda all individuazione delle radon prone areas (art. 10-ter, comma 2, D.L.vo 241/00) entro il 31 agosto 2005 Le indicazioni e i criteri per l individuazione delle radon prone areas avrebbero dovuto essere individuati dalla Sezione Speciale della Commissione Tecnica di cui all art.9 del D.Lgs. 230/95, che come noto non si è ancora insediata.
10 RADON PRONE AREAS Regioni italiane Poiché perdura la mancata istituzione della Commissione tecnica di cui all art. 10- septies del decreto (non sono quindi stati definiti i criteri per l individuazione delle radon prone areas ), non è risultato possibile per le Regioni ottemperare all individuazione delle suddette aree nei tempi e nei modi definiti dalla normativa. Moltissimo lavoro è comunque stato fatto dalle Regioni italiane per caratterizzare il proprio territorio, facendo riferimento, in modo non coordinato, alle modalità adottate in altri Paesi o Regioni Europee e non, oltre che ai contenuti della bozza del Piano Nazionale Radon Alcune Regioni hanno già divulgato i risultati delle proprie ricognizioni, le altre valutano se e come procedere in tal senso. Nell ambito del gruppo di lavoro Rischi da radiazioni del Coordinamento Interregionale della Prevenzione (DG Sanità), si è evidenziata la necessità di attivarsi autonomamente, come già avvenuto nel caso delle linee guida per le misure di radon nei luoghi di lavoro sotterranei, per produrre indicazioni che possano rappresentare un riferimento comune per l impostazione/proseguimento delle attività nelle Regioni e che possano anche fungere da base per i futuri criteri da emanare a livello nazionale.
11 ABITAZIONI Assenza di normativa italiana La raccomandazione 90/143/Euratom del la Comunità Europea, nell intento di armonizzare gli standard di protezione negli Stati Membri, ha indicato due valori di riferimento: Bq/m 3 per le abitazioni già esistenti, raccomandando altresì che l adozione di provvedimenti correttivi avvenga con una urgenza proporzionale al superamento di tale valore Bq/m 3 per le abitazioni di futura edificazione, da garantire utilizzando opportune tecniche preventive.
12 ICRP Publication 60 Il radon nelle abitazioni viene preso in considerazione a causa dell entità del problema. La Commissione raccomanda : la miglior scelta di un livello di azione è quella che individua un numero significativo, ma non ingestibile, di case da risanare. Non è assolutamente detto che lo stesso livello di azione sia appropriato per tutti i Paesi. ICRP Publication 65 Protection against Radon-222 at Home and at Work Livelli di azione per interventi in abitazioni (in relazioe alla concentrazione media annuale: l azione deve produrre una sostanziale riduzione dell esposizione al radon. Una volta deciso, l intervento deve essere ottimizzato) La commissione raccomanda che i livelli d azione siano scelti dalle autorità nel range 3 10 msv (effective dose) Bq/m 3 (radon concentration)
13 Quadro di riferimento normativo internazionale Livelli d'azione Stato Abitazioni Scuole Luoghi di lavoro EUROPA Austria (200) Belgio Danimarca 200, Finlandia Francia Germania (250), * 3000* Grecia Irlanda Italia Lussemburgo Norvegia Olanda Portogallo Regno Unito Rep. Ceca Slovacchia Slovenia Spagna Svezia 200, (200) Svizzera 400, ALTRI PAESI Australia Canada Stati Uniti
14 UK radon programme La crescente attenzione mondiale all esposizione al radon nelle abitazioni ha portato ad iniziare delle indagini in UK fra il Linea politica generale: - trovare le case più a rischio e risanarle - prevenire il problema nelle nuove costruzioni - controllo occupazionale - ricerca misure effettuate in 2100 famiglie media aritmetica 20 Bq/m 3 stima : case sopra i 200 Bq/m 3 correlazione con la geologia : non sempre ha dato buoni risultati 1987 : NRPB raccomanda che di intraprendere azioni per ridurre concetrazioni rason maggiori di 400 Bq/m 3 nelle case esistenti e 100 Bq/m 3 nelle nuove 1990 : NRPB definisce formalmente il livello di azione a 200 Bq/m 3
15 UK radon programme E stato anche introdotto il concetto di RADON AFFECTED AREAS: aree nelle quali ci si aspetta che le concentrazioni di radon in più dell 1% delle abitazioni esistenti superino il livello di azione Nel 1991 House of Commons Environment Commettee: raccomanda entro il 2000 il governo identifichi la maggioranza delle case al di sopra del livello di azione. Mappatura: alcune aree con risoluzione di 1 km e altre di 5 km Punto di partenza per identificare abitazioni più a rischio Programmi condotti separatamente in Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord
16 Successo della campagna di misura, ma solo il % dei proprietari risanano Coinvolgimento delle autorità locali per incoraggiare i risanamenticampagne di misura locali Misure in circa case in UK Identificate case sopra il livello di azione Introduzione da parte del governo di un progetto per offrire assistenza economica per i costi di risanamento
17 SVIZZERA : Legge sulla radioprotezione (LRaP) del 22 marzo 1991 art. 24 Aumento durevole della radioattività nell ambiente art. 47 Esecuzione Art Ordinanza sulla radioprotezione (ORaP) del 22 giugno 1994 Valori limite per le concentrazioni di radon nei locali di abitazione e di soggiorno: 1000 Bq/m 3 (media annua) Valori limite per le concentrazioni di radon nelle aree di lavoro: 3000 Bq/m 3 (media sulla durata mensile del lavoro) Valore operativo: per le nuove costruzoni e le ristrutturazioni e per i risanamenti: 400 Bq/m 3 Costi delle misure a carico del proprietario Art.113: Provvedimenti Risanamento: a carico del proprietario entro 3 anni
18 SVIZZERA Ordinanza sulla radioprotezione (ORaP) del 22 giugno 1994 Art. 118 Servizio tecnico e d informazione sul radon dell UFSP a. regolarmente, emana raccomandazioni e conduce campagne di misurazione, in collaborazione con i Cantoni; b. consiglia i Cantoni, i proprietari di case e gli altri interessati circa i problemi legati al radon; c. informa regolarmente l opinione pubblica sulla problematica del radon in Svizzera; d. consiglia le persone e i servizi interessati sui provvedimenti protettivi adeguati; e. svolge regolarmente valutazioni sugli effetti delle misure; f. può svolgere indagini in merito alla provenienza e agli effetti del radon; g. fornisce regolarmente ai Cantoni una panoramica delle aree a concentrazione di radon
19 SVIZZERA Obiettivi principali programma radon ( ) Risanamenti nelle zone a elevata concentrazione di radon -misurazioni in tutti i locali abitabili interessati -risanamenti di tutti gli edifici con una concentrazione di radon elevata -nessun superamento del valore limite a partire dal Risanamenti fuori dalle zone a elevata concentrazione di radon -informazione della popolazione -miglioramento dell accesso ai dosimetri -promozione dell iniziativa personale -Nuove costruzioni e ristrutturazioni in tutta la Svizzera: -attuazione delle norme edilizie -informazione e formazione dei professionisti dell edilizia
20 SVIZZERA
21 SVIZZERA
22 ICRP situazione attuale ICRP Publication 60 Pratica: qualunque attività umana che implichi un rischio da radiazioni ionizzanti provenienti da una sorgente artificiale (produzione, trattamento, detenzione, manipolazione ecc.) o da radionuclidi naturali. Intervento: qualunque attività mirante a prevenire o a limitare l esposizione di persone derivante da sorgenti che non fanno parte di una pratica o sono fuori controllo a seguito di incidenti. Nel caso del radon alle volte nei luoghi di lavoro c è la difficoltà nel fare una distinzione fra queste due tipologie
23 ICRP situazione futura ICRP 2005 Draft optional source: l esistenza o la natura della sorgente sono frutto di una scelta controllable source: la sorgente o l esposizione ad essa sono controllabili unavoidable source: né l esistenza né la natura della sorgente sono frutto di una scelta, ma le vie di accesso all uomo sono controllabili Obiettivo: ridurre la dose agli individui tramite Protective Action Levels importanza della dose al singolo individuo Livelli di dose individuale al disopra dei quali si propone che si cerchi di fare tutto il possibile per ridurre la dose.
24 ICRP 2005 Draft Sorgenti naturali La commissione intende includere esplicite raccomandazioni per la protezione dalle sorgenti naturali. E la controllabilità dell esposizione a determinare se le esposizioni sono incluse o escluse dal sistema di protezione. Il controllo del radon ne è un caso particolare a causa della sua natura ubiqua. La commissione continuerà sulla strada tracciata dell ICRP 65 Per esposizioni al di sopra di un certo livello (Exclusion level) si applicherà il sistema di protezione.
25 Conclusioni 1/3 ITALIA NORMATIVA ABITAZIONI: la normativa nazionale sul radon non le contempla RADON PRONE AREAS: le Regioni dovrebbero determinarle, ma mancano i criteri per la loro individuazione (avrebbero dovuto essere elaborati dalla Sezione Speciale della Commissione Tecnica di cui all art.9 del D.Lgs. 230/95, che come noto non si è ancora insediata) Le Regioni si sono mosse in modo indipendente per caratterizzare il proprio territorio, ma si è evidenziata la necessità di attivarsi autonomamente, per produrre indicazioni che possano rappresentare un riferimento comune
26 Conclusioni 2/3 ESTERO ( UK e SVIZZERA) Le esperienze illustrate di UK e Svizzera mostrano come la problematica radon sia stata presa in considerazione come un problema ambientale e sanitario importante Programmi radon per Individuare le abitazioni che superano i livelli di azione per far risanare Importanza di - elevato coinvolgimento locale - informazione alla popolazione
27 Conclusioni 3/3 ICRP draft 2005 Importanza della dose al singolo individuo E il controllo della dose che è importante per proteggere gli individui, indipendentemente da quale sia la sorgente Sorgenti naturali RADON: la commissione continuerà sulla strada tracciata dell ICRP 65 Si sta inoltre considerando un approccio analogo anche per altre sorgenti naturali controllabili ( 40 K, serie di decadimento di 238 U e 232 Th)
Il radon nei luoghi di lavoro normativa, prevenzione e protezione
Il radon nei luoghi di lavoro normativa, prevenzione e protezione D. de Bartolo, ARPA Lombardia, Settore Aria e Agenti Fisici, Milano Il Radon è un gas inerte, radioattivo, più pesante dell aria derivante
DettagliSTATO. Fonte ed elaborazioni: Provincia di Pistoia.
PROVINCIA DI PISTOIA. ARRIVI E PRESENZE TURISTICHE PER STATO DI PROVENIENZA AL 2 TRIMESTRE E. Valori assoluti, variazioni % e permanenza media (in giorni). STATO ARRIVI PRESENZE Permanenza media Francia
DettagliQuadro normativo di riferimento
ORDINEDEIGEOLOGIDELLAZIO CORSO TEORICO/PRATICO DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE IL RADON: UN RISCHIO GEOLOGICO Roma, 11-12 giugno 2010 Università degli Studi Roma Tre Dipartimento di scienze Geologiche,
DettagliG - Località termali - Castel San Pietro Terme
G Località termali Castel San Pietro Terme Tabella 99 Movimento mensile negli esercizi alberghieri. Anno 2006 MESE 890 1.688 161 296 1.051 1.984 1.288 2.550 194 442 1.482 2.992 2.087 4.016 228 527 2.315
DettagliDecreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 241
Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 241 Attuazione della direttiva 96/29/EURATOM in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti.
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 2012 al dicembre 2012 - PROVINCIA DI VARESE (tutti i 141 Comuni) La consistenza è riferita al mese di dicembre
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 2012 al dicembre 2012 - LAGO MAGGIORE La consistenza è riferita al mese di dicembre 2012 Bed & Breakfast
DettagliLaboratorio Agenti Cancerogeni e Mutageni DiMEILA - INAIL Settore Ricerca e Certificazione
LA PROTEZIONE DEI LAVORATORI DALL ESPOSIZIONE AL RADON: STRATEGIE FUTURE PER LA PREVENZIONE E IL RISANAMENTO Rosabianca Trevisi Laboratorio Agenti Cancerogeni e Mutageni DiMEILA - INAIL Settore Ricerca
DettagliMOVIMENTO TURISTICO IN PROVINCIA DI PORDENONE - ANNO 2015
MOVIMENTO TURISTICO IN PROVINCIA DI PORDENONE - ANNO 2015 TIPO DI ESERCIZIO NAZIONALITA' ARRIVI % PRESENZE % PERMANENZA ITALIANI 92.577 63,8% 224.445 59,4% 2,4 ALBERGHIERO * STRANIERI 52.537 36,2% 153.186
DettagliComunità Montana Valle del Santerno (Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Fontanelice)
Tabella 91 - Capacità ricettiva - Strutture ricettive ALBERGHIERE per categoria - 2006/2007 5 stelle 4 stelle 3 stelle 2 stelle 1 stella Residence Posti letto anno 2007 2006 Esercizi 0 0 3 5 0 0 8 Letti
DettagliTAVOLA MOVIMENTO CLIENTI NEGLI ESERCIZI RICETTIVI PER PAESE DI RESIDENZA, CATEGORIE E TIPOLOGIE DI ESERCIZI Anno 2015
Esercizi Alberghieri Alberghi 1 stella Alberghi 2 stelle Alberghi 3 stelle e 3 stelle sup. Alberghi 4, 4 sup. e 5 stelle Residenze Turistico Alberghiere Alberghieri ITALIA 92,2 97,8 93,1 56,7 130,8 86,5
Dettagli6 T T U U R R I I S S M M O
6 TURISMO TURISMO 6 TURISMO TURISMO Strutture Strutture ricettive ricettive Tav. 6.01 Strutture ricettive alberghiere per categoria. Serie storica dal 2003 Categorie degli alberghi Anno Attrezzature Totale
DettagliRegione FVG - arrivi e presenze - italiani e stranieri dettaglio trimestrale anno 2011 (conf. 2010)
Regione FVG - arrivi e presenze - italiani e stranieri dettaglio trimestrale anno 2011 (conf. 2010) TAV. 1 ARRIVI PRESENZE I T rim e stre II T rim e stre III T rim e stre IV T rim e stre TOTALE 2011 2010
Dettagli6 T T U U R R I I S S M M O
6 TURISMO TURISMO 6 TURISMO TURISMO Strutture Strutture ricettive ricettive Tav. 6.01 Strutture ricettive alberghiere per categoria. Serie storica dal 2003 Categorie degli alberghi Anno Attrezzature 5
DettagliCapitolo 2 - MOVIMENTO DEI CLIENTI NELLE STRUTTURE RICETTIVE
Provincia di Bologna Servizio Turismo Ufficio Statistica Capitolo 2 MOVIMENTO DEI CLIENTI NELLE STRUTTURE RICETTIVE A Tabella 27 Movimento mensile negli esercizi alberghieri. Anno 2006 MESE Gennaio 66.950
Dettagliautosnodato auto-treno con rimorchio totale incidenti trattore stradale o motrice auto-articolato
Tab. IS.9.1a - Incidenti per tipo di e - Anni 2001-2013 a) Valori assoluti Anno 2001 o a altri Piemonte 16.953 23.818 19 77 167 146 80 67 1.942 123 254 153 50 59 824 1.920 1.037 653 50 4 23 0 112 31.578
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Capacità ricettiva - da gennaio 2013 a dicembre 2013 - LAGO DI VARESE con Varese cittã Alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso Alberghi 4 stelle Alberghi 3 stelle
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Capacità ricettiva - da gennaio 2013 a dicembre 2013 - LAGO CERESIO Alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso Alberghi 4 stelle Alberghi 3 stelle Alberghi 2 stelle
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 2010 al dicembre 2010 - PARCO TICINO LOMBARDO (13 comuni della prov di Varese) La consistenza è riferita
Dettagli6 TURISMO Strutture ricettive
6 TURISMO aaa 6 TURISMO aa Strutture ricettive aaa Tav. 6.01 Strutture ricettive alberghiere per categoria. Serie storica dal 2002 Categorie degli alberghi Anno Attrezzature 5 stelle 4 stelle 3 stelle
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 010 al dicembre 010 - LAGO CERESIO La consistenza è riferita al mese di dicembre 010 Alberghi 5 stelle e
DettagliI FLUSSI TURISTICI DELL' ALBERGHIERO NEL COMPRENSORIO TURISTICO DEL FELTRINO: ANNI
Premessa I FLUSSI TURISTICI DELL' ALBERGHIERO NEL COMPRENSORIO TURISTICO DEL FELTRINO: ANNI 2005-2015 In queste pagine viene presentato l'approfondimento per comprensorio turistico della precedente analisi
Dettagliaa Strutture ricettive
6 TURISMO aaa aa Strutture ricettive Tav. 6.01 Strutture ricettive alberghiere per categoria. Serie storica dal 2000 Categorie degli alberghi Anno Attrezzature Totale 5 stelle 4 stelle 3 stelle 2 stelle
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 2010 al dicembre 2010 - LAGO MAGGIORE La consistenza è riferita al mese di dicembre 2010 Alberghi 5 stelle
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 2014 al dicembre 2014 - LAGO MAGGIORE La consistenza è riferita al mese di dicembre 2014 Alberghi 5 stelle
DettagliDelta del Po: arrivi, presenze e permanenza media nelle strutture ricettive per tipologia e provenienza dei turisti ( )
Delta del Po: arrivi, presenze e permanenza nelle strutture ricettive per tipologia e provenienza dei turisti (23-25) Arrivi 23 Presenze Arrivi 24 25 Presenze Arrivi Presenze Variaz. % 25-23 Variaz. %
DettagliI FLUSSI TURISTICI DELL' ALBERGHIERO NEL COMPRENSORIO TURISTICO DEL COMELICO SAPPADA: ANNI
I FLUSSI TURISTICI DELL' ALBERGHIERO NEL COMPRENSORIO TURISTICO DEL COMELICO SAPPADA: ANNI 2005-2015 Premessa In queste pagine viene presentato l'approfondimento per comprensorio turistico della precedente
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 2011 al dicembre 2011 - VARESE (capoluogo) La consistenza è riferita al mese di dicembre 2011 Alberghi 5
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 014 al dicembre 014 - LAGO CERESIO La consistenza è riferita al mese di dicembre 014 Alberghi 5 stelle e
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 2011 al dicembre 2011 - PARCO TICINO LOMBARDO (13 comuni della prov di Varese) La consistenza è riferita
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 2011 al dicembre 2011 - AREA MALPENSA (comuni vicino all'aeroporto) La consistenza è riferita al mese di
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 2014 al dicembre 2014 - AREA MALPENSA (comuni vicino all'aeroporto) La consistenza è riferita al mese di
DettagliI FLUSSI TURISTICI DELL' ALBERGHIERO NEL COMPRENSORIO TURISTICO DI CADORE AURONZO MISURINA: ANNI
I FLUSSI TURISTICI DELL' ALBERGHIERO NEL COMPRENSORIO TURISTICO DI CADORE AURONZO MISURINA: ANNI 2005-2015 Premessa In queste pagine viene presentato l'approfondimento per comprensorio turistico della
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 2010 al dicembre 2010 - TUTTA LA PROVINCIA DI VARESE La consistenza è riferita al mese di dicembre 2010
DettagliI FLUSSI TURISTICI DELL' ALBERGHIERO NEL COMPRENSORIO TURISTICO DI ARABBA MARMOLADA: ANNI
Premessa I FLUSSI TURISTICI DELL' ALBERGHIERO NEL COMPRENSORIO TURISTICO DI ARABBA MARMOLADA: ANNI 2005-2015 In queste pagine viene presentato l'approfondimento per comprensorio turistico della precedente
DettagliREGIONI TOTALE ITALIANI TOTALE GENERALE
AZIENDA AUTONOMA U.O.B. -STATISTICA E GESTIONE DEL PORTALE GENNAIO 2005 GENNAIO 2006 DIFFERENZA FEBBRAIO 2005 FEBBRAIO 2006 DIFFERENZA MARZO 2005 MARZO 2006 DIFFERENZA Esercizi 16 Esercizi 19 Esercizi
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 2015 al dicembre 2015 - PROVINCIA DI VARESE La consistenza è riferita al mese di dicembre 2015 Alberghi
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 2013 al dicembre 2013 - PROVINCIA DI VARESE La consistenza è riferita al mese di dicembre 2013 Alberghi
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 2011 al dicembre 2011 - LAGO DI VARESE con Varese città La consistenza è riferita al mese di dicembre 2011
DettagliIL LAVORO E LE DONNE BIANCA BECCALLI. L Europa che vogliamo e il lavoro che progettiamo, Incontri Riformisti, sabato 5 luglio 2014 Tartano (Sondrio)
BIANCA BECCALLI L Europa che vogliamo e il lavoro che progettiamo, Incontri Riformisti, sabato 5 luglio 2014 Tartano (Sondrio) 90 Tassi di partecipazione al sistema di istruzione e formazione dei giovani
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 2015 al dicembre 2015 - VARESE (capoluogo) La consistenza è riferita al mese di dicembre 2015 Alberghi 5
DettagliGIORNATA MONDIALE DEL TURISMO XIV Rapporto sul turismo italiano Titolo intervento. Gian Paolo Oneto
GIORNATA MONDIALE DEL TURISMO Titolo intervento Gian Paolo Oneto Direttore Centrale delle Statistiche Economiche Congiunturali sulle imprese, i servizi e l occupazione Istat 1 Sala Ludovisi/Hotel Westin
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 6 al dicembre 6 - La consistenza è riferita al mese di dicembre 6 Alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso Alberghi
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 2016 al dicembre 2016 - LAGO MAGGIORE La consistenza è riferita al mese di dicembre 2016 Alberghi 5 stelle
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 2016 al dicembre 2016 - LAGO DI VARESE E DINTORNI La consistenza è riferita al mese di dicembre 2016 Alberghi
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 2016 al dicembre 2016 - AREA MALPENSA (comuni vicino all'aeroporto) La consistenza è riferita al mese di
DettagliAREA TERRITORIALE VALLE CAMONICA FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE
FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE ESERCIZI ALBERGHIERI PERIODO I T A L I A N I S T R A N I E R I T O T A L E arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze 212 88.875 369.512 3.769 151.82
DettagliTracciato record modello Istat MOV/C per Comune
Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune Tipo record 6 - Capacità ricettiva - dal gennaio 2016 al dicembre 2016 - LAGO CERESIO La consistenza è riferita al mese di dicembre 2016 Alberghi stelle
DettagliIAT DARFO BOARIO TERME FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE
FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE ESERCIZI ALBERGHIERI PERIODO I T A L I A N I S T R A N I E R I T O T A L E arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze 213 29.668 112.816 4.581 27.373
DettagliNote metodologiche Per maggiori informazioni:
Note metodologiche La rilevazione Istat sul Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi (codice IST-00139) è un indagine censuaria mensile che produce dati sui flussi degli italiani e degli stranieri
DettagliAT VALLE CAMONICA FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE
FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE ESERCIZI ALBERGHIERI PERIODO I T A L I A N I S T R A N I E R I T O T A L E arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze 213 87.427 338.924 31.711 168.923
DettagliI FLUSSI TURISTICI DELL' ALBERGHIERO NEL COMPRENSORIO TURISTICO DI CORTINA D'AMPEZZO: ANNI
Premessa I FLUSSI TURISTICI DELL' ALBERGHIERO NEL COMPRENSORIO TURISTICO DI CORTINA D'AMPEZZO: ANNI 2005-2015 In queste pagine viene presentato l'approfondimento per comprensorio turistico della precedente
DettagliIAT SALO' FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE
FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE ESERCIZI ALBERGHIERI PERIODO I T A L I A N I S T R A N I E R I T O T A L E arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze 213 11.141 32.985 28.663 17.952
DettagliIAT EDOLO FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE
FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE ESERCIZI ALBERGHIERI PERIODO I T A L I A N I S T R A N I E R I T O T A L E arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze 213 3.75 8.669 1.111 1.597 4.186
DettagliNote metodologiche Per maggiori informazioni:
Note metodologiche La rilevazione Istat sul Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi (codice IST-00139) è un indagine censuaria mensile che produce dati sui flussi degli italiani e degli stranieri
DettagliNote metodologiche Per maggiori informazioni:
Note metodologiche La rilevazione Istat sul Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi (codice IST-00139) è un indagine censuaria mensile che produce dati sui flussi degli italiani e degli stranieri
DettagliIAT GARDONE RIVIERA FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE
FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE ESERCIZI ALBERGHIERI PERIODO I T A L I A N I S T R A N I E R I T O T A L E arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze 213 12.315 28.567 37.352 16.61
DettagliIAT PONTE DI LEGNO FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE
FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE ESERCIZI ALBERGHIERI PERIODO I T A L I A N I S T R A N I E R I T O T A L E arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze 213 31.457 137.146 2.98 114.433
DettagliMappatura radon: esempi in Europa e situazione in Italia. G.Torri, (ISIN Ispettorato per la sicurezza nucleare e la radioprotezione)
Mappatura radon: esempi in Europa e situazione in Italia G.Torri, (ISIN Ispettorato per la sicurezza nucleare e la radioprotezione) Obiettivo riduzione del rischio di cancro dei polmoni attribuibile all'esposizione
DettagliIAT SIRMIONE FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE
FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE ESERCIZI ALBERGHIERI PERIODO I T A L I A N I S T R A N I E R I T O T A L E arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze 213 9.993 226.892 136.283 465.751
DettagliIAT TOSCOLANO MADERNO FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE
FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE ESERCIZI ALBERGHIERI PERIODO I T A L I A N I S T R A N I E R I T O T A L E arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze 213 8.935 34.425 33.68 165.66
DettagliNote metodologiche Avvertenze Per maggiori informazioni:
Note metodologiche La rilevazione Istat sul Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi (codice IST-00139) è un indagine censuaria mensile che produce dati sui flussi degli italiani e degli stranieri
DettagliAT BRESCIA E HINTERLAND FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE
FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE ESERCIZI ALBERGHIERI PERIODO I T A L I A N I S T R A N I E R I T O T A L E arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze 213 17.386 313.233 91.732 191.257
DettagliIAT LIMONE SUL GARDA FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE
FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE ESERCIZI ALBERGHIERI PERIODO I T A L I A N I S T R A N I E R I T O T A L E arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze 213 15.62 38.245 157.6 918.656
Dettagliaderente a I dati sono suddivisi tra Città di Milano e Comuni appartenenti alla Città Metropolitana (provincia).
aderente a Albergatori Città Metropolitana di Milano CITTA METROPOLITANA MILANO LORO INDIRIZZI Milano, 13/09/16 Dati ufficiali - movimenti e flussi anno 2015 Milano e Città Metropolitana Caro Albergatore,
DettagliRicognizione regionale sull attuazione del D.Lgs. Lgs.. 31/2001
VERONA, 4 dicembre 2007 Ricognizione regionale sull attuazione del D.Lgs Lgs.. 31/2001 Roberto Sogni ARPA Emilia-Romagna, Sezione di PIACENZA La ricognizione è stata condotta mediante la somministrazione
DettagliLa situazione Radon nel Lazio
La situazione Radon nel Lazio Dott. Daniele Franci Roma 22 Giugno 2015 Consiglio Nazionale delle Ricerche, Aula Marconi Piazzale Aldo Moro 7 Sommario Rapida panoramica sulla legislazione italiana in materia
DettagliAnno Regione Euro AL BE BG BM EL GA IB IG ND Totale 2017 PIEMONTE EURO
Automobile Club d'italia - Distribuzione Parco Veicoli (esclusi rimorchi) per Anno, Regione, Norma Euro e Alimentazione Categorie: AV elaborazione del 16-11-2018 2017 PIEMONTE EURO 0 47 183.851 12.184
DettagliGennaio-Febbraio 2018
1 - TOT Gennaio-Febbraio 2018 EXTR 536 3729 4265 28756 60882 89638 14522 20990 35512 15147 20853 36000 1401982 2554245 3956227 Lazio 912 23.184 41.077 8.978 22.483 32.162 63.560 Umbria 910 6.099 15.401
DettagliAnno TOT CAPACITA' RICETTIVA FLUSSI TURISTICI 05/02/2019 TOTALE ITALIANI
1 - TOT Anno 2018 EXTR 527 4439 4966 28582 65265 93847 14436 22139 36575 15068 22474 37542 9557727 19675376 29233103 Lazio 912 219.840 411.696 140.452 331.490 360.292 743.186 Lombardia 903 145.687 275.986
DettagliSeminario sull attuazione dei programmi di sviluppo rurale
Seminario sull attuazione dei programmi di sviluppo rurale Attuazione finanziaria dei PSR. Criticità e spunti di riflessione per una efficiente attuazione delle principali misure Asse III La misura 321
DettagliIl turismo nella Provincia di Forlì-Cesena - Anno 2014
Il turismo nella Provincia di Forlì-Cesena - Anno 2014 Assessorato al Turismo della Provincia di Forlì-Cesena CAPACITÀ RICETTIVA 2014 Complessivamente 2.807 strutture ricettive con un offerta di 70.458
DettagliAGGIORNAMENTI STATISTICI 2010
AGGIORNAMENTI STATISTICI 2010 ITALIA Popolazione e densità di popolazione nelle regioni d Italia EUROPA Popolazione degli Stati europei Popolazione e superficie degli Stati dell Unione Europea Graduatorie
DettagliPersone che hanno subito incidenti in. Regioni
Tabella 1 - Persone (valori assoluti in migliaia e Intervalli di Confidenza al 95%) che nei tre mesi precedenti l intervista hanno subito incidenti in ambiente domestico e tassi di incidenti domestici
DettagliTRIESTE TURISTICA I NUMERI DELLA CRESCITA
COMUNE DI TRIESTE AREA SVILUPPO ECONOMICO E TURISMO DIREZIONE ATTIVITA PROMOZIONE TURISTICA TRIESTE TURISTICA I NUMERI DELLA CRESCITA luglio 2009 Anno ARRIVI DI TURISTI variazione su anno precedente ARRIVI
DettagliStruttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H , ,76 Basilicata H
Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H02 102 4.663 6.145 159.302,40 51.697,76 Basilicata H03 102 9.222 12.473 252.025,98 136.892,31 Basilicata H04 102 3.373 3.373 230.650,00
DettagliA.P.T. della Provincia di Venezia - Ufficio Studi & Statistica
RELAZIONE flussi turistici gennaio-agosto 2013/2012 STL CHIOGGIA 1. ARRIVI / PRESENZE 2. COMPARTO alberghiero ed extraalberghiero 3. PROVENIENZE 4. RICETTIVO 5. FOCUS: AGOSTO 2013 1. ARRIVI / PRESENZE
Dettagli6. Serata di formazione continua per i consulenti in materia di radon
6. Serata di formazione continua per i consulenti in materia di radon Visione e strategia a lungo termine in merito alla protezione dal radon Stato attuale dell ORaP Consulenti in materia di radon: nuovi
DettagliSPEDIZIONI LOGISTICS
1 - ITALIANO SERVIZIO NAZIONALE STANDARD SERVIZIO NAZIONALE PALLETS Tempi di resa (per Isole e Calabria ) Tempi di resa (per Isole e Calabria ) Fino a kg 10 Fino a kg 20 Fino a kg 30 Fino a kg 50 Fino
DettagliCaratteri stazionali Capitolo 16 - L'esposizione. INFC - Le stime di superficie
Tabella 16.10 - Estensione delle categorie forestali dei Boschi alti, ripartite per classi di esposizione (parte 29 di 34) Leccete Nord Nord - Est Est Sud - Est Sud Sud - Ovest superficie ES superficie
DettagliAffitti Quota Latte - Periodo 2014/2015
Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015 PIEMONTE 603 1.127 87.148.771 13,0 144.525 VALLE D'AOSTA 80 88 1.490.121 0,2 18.627 LOMBARDIA 1.503 2.985 280.666.835 41,8 186.738 PROV. AUT. BOLZANO 1 1 31.970
DettagliCapitolo 8. Turismo Comune di Lecce - Ufficio Statistica di Lecce - Ufficio Statistica 127
Capitolo 8. Turismo Comune di Lecce - Ufficio Statistica 127 8. Turismo L'analisi delle strutture ricettive e del loro utilizzo evidenzia che nel 2008 nella categoria esercizi alberghieri gli alberghi
DettagliArea Turismo. I dati relativi al turismo sono stati forniti dall Assessorato Regionale al Turismo e riguardano gli anni dal 2002 al 2011.
Area Turismo I dati relativi al turismo sono stati forniti dall Assessorato Regionale al Turismo e riguardano gli anni dal 22 al 211. Glossario: Arrivi: il numero di clienti, italiani e stranieri, ospitati
DettagliLe donne italiane nel mercato del lavoro
Le donne italiane nel mercato del lavoro Silvia Pasqua Università di Torino e ChilD Collegio Carlo Alberto 4 Dicembre 2006 Il problema Le donne italiane lavorano meno delle donne della maggior parte dei
DettagliSeminario: L esposizione ai campi elettromagnetici e alle radiazioni ionizzanti Povo (TN) 23/03/2012
Seminario: L esposizione ai campi elettromagnetici e alle radiazioni ionizzanti Povo (TN) 23/03/2012 Le attività dell Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari in relazione alla tutela dai rischi da radiazioni
DettagliPRESENZE NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI PER CATEGORIA NELLE QUATTRO PROVINCE - ANNO
15 TURISMO PRESENZE NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI PER CATEGORIA 6000000 NELLE QUATTRO PROVINCE - ANNO 5000000 369.643 4000000 3000000 393.505 3.346.695 1.002.657 2000000 1000000 Fonte: ISTAT 0 1.777.398 962.706
DettagliARRIVI E PRESENZE IN STRUTTURE RICETTIVE E RICREATIVE REGIONALI Anno 2017 Gennaio Dicembre
ARRIVI E PRESENZE IN STRUTTURE RICETTIVE E RICREATIVE REGIONALI Anno 2017 Gennaio Dicembre SERGIO BOLZONELLO Vice Presidente Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Assessore alle Attività produttive, al
DettagliIL CONTROLLO DELL ESPOSIZIONE AL RADON NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE
IL CONTROLLO DELL ESPOSIZIONE AL RADON NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE Rosabianca Trevisi Laboratorio Agenti Cancerogeni e Mutageni DiMEILA - INAIL Settore Ricerca e Certificazione
DettagliCommenti a: Per un atterraggio morbido di Boeri et al.
Commenti a: Per un atterraggio morbido di Boeri et al. Andrea Brandolini Banca d Italia, Servizio Studi Fondazione Rodolfo DeBenedetti I vantaggi dell Italia Roma, 22 marzo 2007 I fatti (1) Fatto 1 Cambiamento
DettagliRegistro Italiano Donatori di Midollo Osseo
Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo REGISTRO BANCHE UNITA SCO PAZIENTI Trend dell inventario IBMDR * Gli iscritti totali comprendono tutti i donatori, anche quelli non più rispondenti ai requisiti
DettagliRISTORAZIONE 2015 RISTORAZONE ITALIANA, ECCELLENZA MONDIALE
RISTORAZIONE 2015 RISTORAZONE ITALIANA, ECCELLENZA MONDIALE Milano, 26 ottobre 2015 I consumi ripartono I suoi consumi alimentari fuori casa sono stati o saranno rispetto agli ultimi sei mesi rispetto
DettagliEstate 2007 Indagine campionaria sul turismo in Sardegna Il comportamento di vacanza
Estate 2007 Indagine campionaria sul turismo in Sardegna Il comportamento di vacanza Nel mese di settembre del 2007 l Osservatorio economico della Sardegna ha condotto un indagine campionaria sul comportamento
DettagliRegistro Italiano donatori di midollo osseo. Report di attività - anno 2011
Registro Italiano donatori di midollo osseo Report di attività - anno 211 Donatori iscritti e livello di indagine genetica 45. 4. 35. 3. 25. 2. 15. 124.333 171.264 29.785 24.154 38.851 293.55 28.61 266.684
DettagliFigura 1 - Territorio con copertura artificiale -Anno 2009 (incidenza percentuale sulla superficie totale)
Allegato statistico Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Enrico Giovannini Commissione XIII Territorio, Ambiente e Beni ambientali del Senato della Repubblica Roma, 18 gennaio
DettagliSerie storica delle principali grandezze della scuola statale
Serie storica delle principali grandezze della scuola statale statale - andamento temporale delle principali grandezze (anno base 1998/99=100) 104 102 100 98 96 1998/99 1999/00 2000/01 2001/02 2002/03
DettagliGli enti locali in Europa: panoramica e tendenze
Centro OCSE di Trento per lo Sviluppo Locale su iniziativa di ANCI FVG Comprendere le tendenze globali per innovare gli enti locali Conversazioni sul futuro SECONDO INCONTRO L amministratore locale di
DettagliI cambiamenti demografici e sociali del prossimo futuro
Dove va la pediatria? Cesena, 23 gennaio 2010 I cambiamenti demografici e sociali del prossimo futuro Alessandro Martelli Università di Bologna Uno sguardo comparato alle principali tendenze: l Italia
DettagliArea Turismo. I dati relativi al turismo sono stati forniti dall Assessorato Regionale al Turismo e riguardano gli anni dal 1999 al 2008.
Area Turismo I dati relativi al turismo sono stati forniti dall Assessorato Regionale al Turismo e riguardano gli anni dal 1999 al 28. 1 Trend del Turismo nel Comune di Aosta dal 1999 al 28 Italiani 67819
DettagliStruttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione
Struttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione H02 102 3.244 4.234 prestazioni 106.541,38 39.721,59 Basilicata H03 102 6.820 9.139 183.359,67 103.341,43 Basilicata H04 102 2.243 2.243 150.815,00
DettagliEVOLUZIONE DELLA SPESA SANITARIA
EVOLUZIONE DELLA SPESA SANITARIA Le tabelle che seguono forniscono elementi di valutazione sull'andamento della spesa sanitaria pubblica e privata. La tavola 1 mette a confronto i dati nazionali relativi
Dettagli