Oleggio, 01/11/2014. SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI Anno A

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1 1 Oleggio, 01/11/2014 SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI Anno A Letture: Apocalisse 7, Salmo 24 (23) 1 Giovanni 3, 1-3 Vangelo: Matteo 5, 1-12 Le Beatitudini NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO. AMEN! Oggi, la Chiesa ci invita a celebrare la Festa di Tutti i Santi. Il Vangelo proposto è quello delle Beatitudini, della felicità. Il vero santo è colui che realizza nella propria vita il progetto di felicità che Dio ha sull umanità. Lasciamo cadere tutte le nostre tristezze, angosce, brutture, chiusure e tenebre e apriamoci all incontro gioioso con il Cristo nell Eucaristia. OMELIA Lode! Lode! Lode! Amen! Alleluia! Gloria al Signore, sempre! Il Progetto di felicità Nella festa di Tutti i Santi, la Chiesa ci fa leggere il messaggio delle Beatitudini, perché il santo è colui che realizza il Progetto di felicità, che Dio ha sull umanità, è colui che realizza le Beatitudini. Spesso noi ci basiamo sui Comandamenti, che ricordiamo, mentre è difficile che ricordiamo tutte le Beatitudini. Le Beatitudini sono otto, perché chi realizza le Beatitudini entra nell ottavo giorno, che è il giorno della Resurrezione. Nessuno ha visto Gesù resuscitare, ma tutti possono fare esperienza del Risorto, come ha detto l Angelo alle donne: Non temete: andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno Gli Undici discepoli andarono in Galilea sul monte, che Gesù aveva loro fissato. Matteo 28,

2 2 Il monte delle Beatitudini L unico monte citato nel Vangelo di Matteo è quello delle Beatitudini. Per fare esperienza di Gesù e per entrare nella Resurrezione, vivendo da risorti, è indispensabile vivere le Beatitudini, che vengono scritte nell originale greco con 72 parole. Si nota che l evangelista ha aggiunto una parola superflua, per arrivare a 72; a quel tempo, i popoli conosciuti erano 72. Le Beatitudini non sono solo per i Cristiani, ma sono il Progetto di Dio sull umanità, quindi per tutti. Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei cieli. La prima e l ultima Beatitudine sono espresse al presente, mentre le altre sono al futuro. La prima è al presente, perché è il messaggio base delle Beatitudini, il messaggio base del Vangelo. Alla lettera è : Sono felici coloro che, mossi dallo Spirito Santo, condividono i loro beni con gli altri: di essi è il Regno dei cieli. Ĕ lo Spirito Santo che ci deve muovere e illuminare. Sappiamo che il Regno dei cieli è quella realtà guidata direttamente da Dio, attraverso l effusione dello Spirito. Molte volte, pensiamo che, per vivere nello Spirito, dobbiamo frequentare corsi, convegni, ma la base è cominciare a condividere quello che abbiamo e quello che siamo. In questa maniera Dio comincia a renderci felici. Possiamo pensare che Dio operi preferenze, ma non è così. Se lascio cadere questo foglio, cade per terra, per la legge di gravità. Così ci sono le leggi dello Spirito. Il Vangelo contiene le dinamiche delle leggi dello Spirito. Se compiamo un azione, ne corrisponde un altra. Dio interviene, come Creatore, ma subentrano le leggi dello Spirito. Il compito principale del re è quello di rendere felici i suoi sudditi. Quando entriamo nelle dinamiche dello Spirito, entriamo nella felicità. Il denaro è importante, ma Che giova infatti all uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? Marco 8, 36. Chi ci può rendere felici è solo Dio. Per diventare persone spirituali, dobbiamo diventare persone pienamente umane. Dio si è fatto uomo, perché noi potessimo diventare Dio. Diventando pienamente umani, entriamo nelle dinamiche dello Spirito, nelle dinamiche divine. Più condividiamo con gli altri, più attiriamo la presenza di Dio nella nostra vita. Non si tratta di diventare miseri, perché Gesù non ha detto che dobbiamo diventare socialmente poveri, ma di aiutare gli altri ad uscire dalla loro povertà.

3 3 Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Gesù riprende il capitolo 61 di Isaia: Lo Spirito del Signore è su di me per consolare tutti gli afflitti, per allietare gli afflitti di Sion Noi possiamo solo confortare, perché il conforto è umano, mentre la consolazione è divina. A tutti coloro che vivono situazioni di afflizione, di disagio, l effusione dello Spirito viene a portare fuori da queste situazioni. Domani, celebreremo la Commemorazione di tutti i Fedeli Defunti. Anche davanti alla morte, noi possiamo confortare, ma è lo Spirito Santo che apre a una comunione nuova, la Comunione dei Santi, questa relazione nuova. Anche dinanzi alla morte, che è l ultimo ostacolo, lo Spirito Santo ci porta oltre, ci consola. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Per gli Ebrei, la terra è la dignità, la pienezza della dignità. Un uomo, senza terra, è un uomo, senza dignità. Ancora oggi, questo concetto è presente nella cultura ebraica. I miti sono i non violenti. Non reagiamo con violenza verbale, psicologica, fisica o psicologica. Cerchiamo di essere dei non violenti. I preti hanno scelto di ammazzare Gesù, attraverso la Croce, proprio per togliergli la dignità. Leggiamo, però, in Galati 3, 13-14: Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, diventando Lui stesso maledizione per noi, come sta scritto: Maledetto chi pende dal legno, perché in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse alle genti e noi ricevessimo la promessa dello Spirito, mediante la fede. Lasciamo che sia Dio a difenderci, a darci la dignità. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. La giustizia umana difetta un po. Qui si parla di giustizia divina, che è il dare agli altri, secondo i loro bisogni, non secondo i meriti. Noi sentiamo sempre il bisogno di conquistarci la fiducia, l affetto, l Amore. Beati coloro che si sentono amati, al di là dei loro meriti, lì, dove sono, nelle loro povertà, nelle loro debolezze e difetti. Tutti noi abbiamo questa fame. Con Gesù saremo saziati. Più ci avviciniamo a Lui, più condividiamo, più entriamo nel cuore delle Beatitudini, più saremo felici, perché incontreremo persone che ci ameranno per quello che siamo, non per quello che dovremmo essere.

4 4 Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. In questa Chiesa, abbiamo la devozione alla Divina Misericordia, che è il messaggio del Sacro Cuore. Tutti noi siamo capaci di compiere un atto di misericordia, di bontà. Dobbiamo, però, intendere: Beati coloro che abitualmente usano misericordia e abitualmente compiono il bene. Tutti noi dobbiamo guarire, perché usiamo la misericordia, ma, quando veniamo delusi, ci ritiriamo, ci chiudiamo in noi stessi. Usiamo sempre la misericordia, perché, al momento opportuno, troveremo chi ci aiuta. Fare il bene significa metterlo in un deposito: al momento opportuno questo bene ritorna, attraverso altre persone, alle quali non è capitato di fare del bene. Chiediamo la guarigione dalle nostre delusioni, dalle nostre ferite, che ci hanno chiuso. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Alla lettera è: Beate le persone trasparenti, perché faranno esperienza di Dio. Per fare esperienza di Dio, dobbiamo toglierci i vari travestimenti, le varie maschere. Tutti noi vogliamo essere quello che non siamo: più belli, più bravi, più Genesi 3, 7: e si accorsero di essere nudi. Nudo in Ebraico, alla lettera, si può leggere povero. Mostriamo la nostra povertà, la nostra debolezza, quello che siamo, non per gli altri, ma per noi stessi. Nel libro del Qoelet 7, 29 leggiamo: Dio ha fatto l uomo retto, ma essi cercano tanti fallaci ragionamenti. Noi ci travestiamo e questo impedisce di fare l esperienza di Dio. Si fa esperienza di Dio, togliendosi la maschera. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Il Figlio di Dio, per eccellenza, è Gesù. Gesù, durante la sua vita, ha compiuto sempre il bene. Atti 10, 38: Gesù passò, beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con Lui. Quando arriva Gesù, cerca di portare gioia, pace, festa. Gli operatori di pace sono gli operatori dello shalom, che significa portare felicità.

5 5 Il Cristiano è Colui che si alza al mattino e si chiede: - Oggi, chi devo fare felice?- Dobbiamo rendere felici tutte le persone, che incontriamo: questo ci fa figli di Dio. Tutti siamo figli di Dio. Giovanni 1, 12: A quanti l hanno accolto, ha dato il potere di diventare figli di Dio. Siamo figli di Dio in potenza. Ci sono anche i figli del diavolo (1 Giovanni 3, 10), che sono coloro che portano discordia, conflitti. Noi, a volte, siamo come sepolcri imbiancati: belli all esterno e pieni di putridume e morte all interno. Quello che fa la differenza è proprio quello che c è all interno. Ci sono persone, che, dovunque vanno, creano divisione di gruppi, divisione di famiglie, anche senza parlare; noi, infatti emettiamo onde, vibrazioni, che interferiscono sugli altri. Più siamo felici, in pace, più saremo capaci di rendere felici gli altri. Il figlio di Dio è colui che principalmente porta felicità. Se non riusciamo a farlo, dobbiamo interrogarci su quanto abbiamo dentro di noi. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il Regno dei cieli. Sappiamo che la giustizia evangelica è trattare gli altri, secondo i loro bisogni, ma è anche fedeltà. Se siamo fedeli al progetto divino, saremo felici, ma anche perseguitati. Il termine, usato dall evangelista è persecuzione religiosa. Il progetto di felicità va a minare il sistema, il mondo, che si rivolta contro di noi. Non dobbiamo scoraggiarci, ma entrare nella felicità. Se siamo fedeli al progetto di Dio, non avremo l applauso del mondo, ma solo quello del cielo, che ci fa entrare nella felicità divina. Rallegratevi Beati voi, quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi, per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Cieli non significa Paradiso, perché il Paradiso è qui sulla terra. Cieli è la dimensione dello Spirito. Nella dimensione dello Spirito avremo la pienezza della grazia, la pienezza della felicità. Continuiamo la Celebrazione, chiedendo al Signore di aiutarci ad eliminare tutte quelle cause, che ci portano alla tristezza, alla malinconia. Un santo triste non esiste. Alcuni santi hanno sofferto tanto, ma nella loro sofferenza provavano la perfetta letizia. Ĕ il caso di lasciar andare i gementi e piangenti, per entrare in questa Beatitudine, per essere santi, secondo il progetto di Dio.

6 6 Ti ringraziamo, Signore Gesù, ti lodiamo e ti benediciamo per questo giorno da vivere alla tua Presenza. Ti ringraziamo, Signore Gesù, per questo mese di Novembre, che inizia. Ĕ anche l anniversario di Enrico Verjus, che è stato ordinato proprio il 1 Novembre. Ti benediciamo, Signore Gesù, per tutta la nostra vita e per questo invito alla pienezza della gioia, della felicità. Forse rientriamo un po tutti nella Beatitudine degli afflitti: abbiamo situazioni che ci affliggono, che ci tolgono la pace. Gesù, vogliamo invocare il tuo Spirito su tutte le situazioni della nostra vita, che ci affliggono, perché venga trovata soluzione alla malattia, al problema, alla difficoltà. Vieni, Spirito Santo, nel Nome di Gesù, tu, che sei il Consolatore! Vieni, Spirito Santo, nel Nome di Gesù, tu, che hai le soluzioni! Vieni, Spirito Santo, nel Nome di Gesù, e introducici nell impossibile di Dio. Vieni, Spirito Santo, nel Nome di Gesù, a portarci verso dinamiche di pace, gioia, felicità! Qoelet 6, 12: Chi sa quello che è meglio per l uomo? La sua vita ha i giorni contati. Passa come un soffio, come l ombra. Ti ringraziamo, Signore Gesù, perché ci inviti al discernimento. Solo lo Spirito, che intercede per noi con gemiti inesprimibili, sa che cosa è meglio per l uomo (Romani 8, 26-27). Ti ringraziamo, Signore Gesù, per questo invito a cercare quello che è meglio per noi, non solo quello che è immediato. Grazie, Signore Gesù, perché ci prepari alla festa di domani. Noi veniamo sulla terra con i giorni contati. Il libro del Siracide 17, 2 dice: Egli assegnò agli uomini i giorni contati e un tempo fissato. Questo ci fa entrare nella consolazione. Ti ringraziamo, Signore Gesù! Vieni tu a consolare i nostri cuori! Grazie! Grazie! Grazie! PADRE GIUSEPPE GALLIANO M.S.C.