Criteri di sostenibilità

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1 Criteri di sostenibilità Per gli impianti a biomasse Davide Sabbadin Resp. Efficienza Energetica Legambiente

2 Chi èlegambiente in Veneto Legambiente è la principale associazione ambientalista italiana. E presente in Veneto con 40 circoli territoriali. Basa la sua azione sui principi dell ambientalismo scientifico Legambiente si èoccupata da sempre delle problematiche locali di insediamento degli impianti a biomassa nel territorio. Legambiente si è occupata di avicoltura in maniera estesa ed approfondita per molti anni attraverso la campagna «Legambiente per l Agricoltura Italiana di Qualità», coinvolgendo numerosi mangimifici e molte decine di allevamenti legati alla produzione per la GDO (e non solo). Legambiente si occupa di inquinamento del suolo e dell aria come primaria attività, con campagne legate all inquinamento atmosferico e delle falde molto attive, in particolar modo in Veneto Legambiente da sempre promuove un uso sostenibile e non speculativo delle biomassee delle altre energie rinnovabili.

3 Il ruolo delle biomasse per il clima Legambiente ritiene che le biomasse, se ben impiegate, possano dare un contributo fondamentale al raggiungimento di uno scenario di 100% di energia rinnovabile al 2050, NECESSARIO per fermare il cambiamento climatico. (ad oggi l elettricità da biogas conta per il 7% dei consumi) Mentre è stato fatto molto per il settore delle energie rinnovabili elettriche, molto rimane da fare per l energia termica e i trasporti, settori dove le biomasse giocano un ruolo importante. In questi settori l apporto delle biomasse, ed in particolare del biogas e del biometano, è l unico che consente una rapida diminuzione dei consumi di combustibili fossili, in attesa di una generazione basata sull idrogeno. Per Legambiente la modalità migliore di impiego del biogas è quella relativa alla trasformazione ed impiego come biometano.

4 Il ruolo delle biomasse per il clima In particolare il biometano appare oggi essere una fonte rinnovabile di particolare interesse perchéla potenzialitàdi produzione nel nostro paese oggi, calcolando gli scarti da agricoltura, èdi 8 miliardi di mc, ovvero pari al 13% del fabbisogno nazionale attuale. (4 volte la produzione oggetto del referendum ndr)

5 L origine del problema biomasse All origine dello sviluppo della produzione energetica da biomasse in maniera caotica tale da averlo reso in molti casi-un problema per istituzioni e cittadini concorrono diversi fattori. Mancanza di un piano regionale che fotografasse fabbisogno, capacità, ubicazione, priorità. Forte incentivazione nazionale che, per molti anni, non ha discriminato tra diverse tipologie, provenienza, impiego dell energia e taglia dell impianto Conformazione logistica e viaria della regione Veneto Forte presenza di aziende agricole, concomitante calo del reddito per le aziende del comparto maidicolo e zootecnico Aumentato inquinamento atmosferico e la conseguente sensibilitàverso il tema da parte dei cittadini

6 Gli impatti ambientali delle biomasse I comitati e le associazioni che si oppongono agli impianti di biomasse a livello territoriale sottolineano la rilevanza dei seguenti impatti: Impatto sulla matrice aria: in un contesto inquinato come quello della pianura padana, è questo l impatto più rilevante Impatto delle emissioni odorigene e dei rumori derivanti dall impianto Impatto veicolare per l approvvigionamento dell impianto In alcuni casi possono essere anche rilevanti gli impatti sulla matrice suolo ed acqua, laddove gli impianti siano di dimensioni tali da prevedere importanti spargimenti di digestato e rilascio di acque tecniche nel reticolo idrografico minore. Spesso si lamenta anche il carattere speculativo dei progetti e la mancanza di una ricaduta economica per la comunità.

7 Biomasse: quale impiego? Compost: è senz altro la soluzione preferibile, laddove compatibile con la direttiva nitrati e realizzato contenendo le emissioni di odori e presenza di mosche ed eventuale percolato. Combustione: la combustione diretta delle biomasse comporta notevoli emissioni di particolato atmosferico e la possibile creazione di composti chimici legati alle molecole farmaceutiche contenute nella lettiera/deiezioni (ma preoccupazioni destano, per esempio, anche i residui di fitofarmaci nei tralci di vite) Tecnologia di combustione: la combustione con tecnologia a letto fluido o altra combustione diretta lascia aperta la possibilità di aggiungere altro tipo di rifiuto/biomassa in una seconda fase, alimentando legittime preoccupazioni nella popolazione locale.

8 Biomasse: quale impiego? Biogas: la produzione di biogas con tecnologia anaerobica consente di produrre, dopo ulteriore raffinazione, biometano. Il sottoprodotto è il digestato, che può essere trattato per l eliminazione dei nitrati e chiude il cerchio con il reimpiego in campo al posto degli ammendanti e fertilizzanti di origine fossile. Evidenti le problematiche legate a molecole farmaceutiche e l interazione con i batteri anaerobi. Syngas: la produzione di syngas attraverso la pirolisi necessita dell applicazione di filtri specifici che abbattano particolato e NOx, particolarmente rilevanti e dipendenti dal tenore energetico del gas, a sua volta dipendente dalla matrice di ingresso. Il biochar ottenuto come sottoprodotto deve utilmente trovare reimpiego in campo.

9 Criteri generali di fattibilità Efficienza: per Legambiente è necessario impiegare tutta l energia contenuta nella matrice originaria, ovvero primariamente l energia termica. No a strutture di produzione elettrica che sprecano il calore. Dimensioni. La struttura del nostro territorio e la particolarità della matrice di ingresso comportano che l unica taglia sostenibile è quella aziendale Impiego: Legambiente ritiene che questo tipo di impianti debbano andare a sostituire esistenti impianti termici a fonti fossili. Ogni camino deve sostituire un altro camino. Combustibile: siamo contrari all impiego di mais o altre colture energiche, anche se aziendali, in maniera sostanziale nella matrice di entrata. L impianto deve utilizzare sottoprodotti agricoli o zootecnici.

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11 I vantaggi del biometano Efficienza: contribuisce al fabbisogno di fonti rinnovabili nel settore più energetico più difficile: i trasporti Versatilità: può essere usato per un alto numero di impieghi (energia termica, elettrica, cinetica) Può essere trasportatodove serve Elimina la conflittualità locale relativa alle emissioni

12 Alcuni esempi positivi

13 PREMIO BIOENERGY 2016 Il primo premio èstato assegnato all azienda Caraverde Energia di Caravaggio (BG), un impianto che mette in rete 9 allevamenti tra bovini e suini, tramite 22 km di condotte interrate che permettono di trasferire i liquami all impianto e di far tornare il fertilizzante agricolo alle aziende. La motivazione riguarda anche la soluzione consortile per la valorizzazione dei reflui zootecnici, il rispetto della normativa Nitrati, l estrazione e valorizzazione dell azoto ammoniacale tramite trattamenti fisico-chimici e la forte attività di divulgazione e cooperazione con strutture scientifiche.

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15 LILLIPUT GAS Lilliput gas è un progetto di produzione di biogas di piccola taglia centrato su impianti modulari da 50kWp, e pertanto perfettamente adattabili alla realtà delle piccole aziende zootecniche venete. L impianto è installato a Tezze sul Brenta (Vi) presso l azienda Cerantola ed è alimentato da scarti zootecnici aziendali; impiega tutto il calore in azienda.

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17 grazie