PROMOZIONE E TUTELA DELLA SALUTE DELLA DONNA E DEL BAMBINO

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1 PROMOZIONE E TUTELA DELLA SALUTE DELLA DONNA E DEL BAMBINO 1 RIORDINO DELLA RETE CONSULTORIALE DELL AZIENDA USL DI BOLOGNA Documento presentato, discusso e approvato all Ufficio di Presidenza della CTSS del CTSS di Bologna 28 OTTOBRE 2013

2 I CONTENUTI Il Contesto, le linee strategiche, le prospettive Salute Donna (Consultori familiari) Stato dell arte PDTA Diagnosi precoce del tumore della cervice uterina Miglioramento Percorso Nascita (PN) Ri-orientamento attività ginecologica Sviluppo e prospettive future Salute Bambino (Pediatria territoriale) Stato dell arte PDTA Prevenzione e profilassi Malattie Infettive Prevenzione e promozione salute nel bambino Reti cliniche integrate su donna e bambino Sviluppo e prospettive future 2

3 IL CONTESTO DELL AREA BOLOGNESE FATTORI SOCIALI, ECONOMICI, EPIDEMIOLOGICI o Aumento prevalenza patologie croniche o Disuguaglianze sociali o Popolazione con trend crescita del 5,4% o Popolazione immigrata oltre il 7% (15% in alcuni comuni) o 50% di accessi ai consultori da parte di donne immigrate per assistenza alla gravidanza o Disagio adolescenziale o Cittadino evoluto vs cittadino fragile o Diminuzione risorse 3

4 COME CAMBIA LA DOMANDA Incremento quantitativo della domanda e dei bisogni con un profilo di popolazione a maggiore complessità e segmentazione Richiesta di interventi attivi da parte del sistema pubblico e del privato no profit Ricerca di risposte assistenziali sempre più integrate e personalizzate 4

5 I PERCHÉ DEL RIORDINO DELL AREA CONSULTORIALE Mantenere la qualità assistenziale Migliorare l accesso alle cure (tempestività della risposta, facilità di comunicazione con i professionisti, ecc.) Rispondere al bisogno di salute non più con logiche prestazionali ma con risposte orientate ad anticipare i bisogni ed alla prevenzione Coinvolgere il paziente nelle scelte e nella gestione delle cure (supporto all auto-cura, counselling, ecc.) Perseguire la pro-attività degli interventi e la ricerca delle necessità non espresse 5

6 I PERCHÉ DEL RIORDINO DELL AREA CONSULTORIALE Potenziare l educazione alla salute e la prevenzione anche attraverso la promozione degli stili di vita Sviluppare l integrazione informativa verticale ed orizzontale anche con strumenti informatici Diffondere l organizzazione in Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) Realizzare reti cliniche integrate dei professionisti e dei servizi (NCP verso la Casa della Salute, Case della Salute all interno degli Ospedali) Ottimizzare le risorse 6

7 LE LINEE STRATEGICHE E DI INDIRIZZO Il riordino si inspira ad una visione sistemica che prevede una maggiore integrazione e sinergie tra le reti ospedaliere e territoriali: integrazione e sinergie tra il Dipartimento Cure Primarie ed il Dipartimento di Sanità Pubblica integrazione e sinergie tra il Dipartimento Cure Primarie ed il Dipartimento Materno Infantile collaborazione con la Pediatria di Libera Scelta 7

8 AREA SALUTE DEL BAMBINO - 1 educazione alimentare e prevenzione del sovrappeso / obesità anche attraverso l educazione alla implementazione dell attività motoria prevenzione dei rischi nelle comunità infantili prevenzione degli incidenti domestici e degli incidenti stradali nei bimbi attraverso l educazione del corretto utilizzo dei dispositivi di protezione in automobile prevenzione delle malattie trasmissibili counselling a gruppi di bambini con patologie croniche (celiaci, diabetici ) Programma Nati per leggere per lo sviluppo delle abilità cognitive e competenze linguistiche Promozione del benessere e prevenzione del rischio in adolescenza Progetto adolescenza 8

9 AREA SALUTE DEL BAMBINO - 2 Presa in carico dei bambini con patologia cronica Semplificazione dei percorsi per le famiglie Riduzione delle ridondanze e degli interventi sul minore Miglioramento della copertura vaccinale e riduzione l obiezione Miglioramento delle conoscenze e competenze tra professionisti di differenti ambiti (DCP, DSP, PLS) 9

10 AREA SALUTE DEL BAMBINO - 3 PDTA bambini con patologie croniche, a rischio di gravi disabilità Percorsi di Dimissione Protetta per la continuità delle cure tra ospedale e territorio Percorso epilessia in età pediatrica Percorso delle malattie neuromuscolari Percorsi per la rete delle cure palliative ed il trattamento del dolore in età pediatrica Programmi per favorire l allattamento al seno Percorso per il contrasto alle forme di abuso e maltrattamento nell infanzia (Centro specialistico Il Faro ) 10

11 AREA SALUTE DELLA DONNA Miglioramento della presa in carico nel Percorso Nascita gravidanza fisiologia e a rischio Prevenzione oncologica: Prevenzione primaria attraverso la promozione della vaccinazione HPV (anti papilloma virus) Diagnosi precoce attraverso lo screening cervice uterina primo e secondo livello Reti cliniche integrate per la donna Counselling allattamento al seno 11

12 PERCORSO DI RIORDINO Date le premesse strategiche, i criteri di orientamento sono stati : i profili di popolazione distrettuale e comunale i bacini di utenza le condizioni logistiche e di viabilità le risorse professionali locali disponibili degli sviluppi organizzativi innovativi possibili nel breve e medio periodo (CdS, profili degli Ospedali) La finalità è quella di realizzare un offerta di servizi che determini il passaggio da una logica 12 prestazionale ad una reale presa in carico

13 RIORDINO DEI SERVIZI 13

14 TEMI APERTI Nuovi scenari resi possibili dalle Case della Salute Strumenti per migliorare l accessibilità e tempestività della risposta: call/center e piattaforme di dialogo informatiche Autonomia delle professioni sanitarie PLS in gruppo con ampliamento fascia oraria per facilitare l accesso (Case della Salute) Miglioramento comunicazione tra professionisti e continuità della cura tramite cartella condivisa e prenotazione diretta degli accessi Progetti per l adolescenza 14

15 15 STATO DELL ARTE SALUTE DONNA

16 SALUTE DONNA Baricella, Budrio, Molinella, Ozzano, S.Lazzaro di Savena, Pianoro, Loiano, Bologna (Consultori di Beroaldo, Pilastro, Zanolini, Mazzacorati) CONSULTORI FAMILIARI attività 33 sedi PIEVE DI CREVALCORE CENTO GALLIERA S.Pietroin Casale, Pieve di Cento,S.Giovanni in Persiceto, Crevalcore, Calderara di Reno, Anzola Emilia, Castel Maggiore, Granarolo, Bologna (Consultori di Tiarini, Borgo, Reno, Saragozza) Bazzano, Zola Predosa, Casalecchio di Reno, Sasso Marconi, Vergato, Porretta, Castiglionedei Pepoli, S.BenedettoVal di Sambro, Marzabotto, Vado SAN PIETRO MALALBERGO IN CASALE CASTELLO D ARGILE BARICELLA S.AGATA SAN GIORGIO BOLOGNESE SAN GIOVANNI DI PIANO IN PERSICETO ARGELATO BENTIVOGLIO SALA BOLOGNESE MINERBIO CASTEL CALDERARA MAGGIORE BUDRIO ANZOLA DI RENO GRANAROLO CRESPELLANO CASTENASO BOLOGNA BAZZANO ZOLA PREDOSA CASALECCHIO DI RENO MONTEVEGLIO SAN LAZZARO DI SAVENA OZZANO CASTELLO DI SERRAVALLE MONTE SAN SASSO PIETRO MARCONI PIANORO SAVIGNO MOLINELLA MARZABOTTO VERGATO MONTERENZIO Percorso nascita Presa in carico 28 sedi CASTEL D AIANO GRIZZANA MONZUNO LOIANO Screening libero accesso 13 sedi GAGGIO MONTANO MONGHIDORO SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO Consultori 33 sedi LIZZANO IN BELVEDERE PORRETTA TERME CASTEL DI CASIO CAMUGNANO CASTIGLIONE DEI PEPOLI 16 GRANAGLIONE 3

17 LA RETE DEI CONSULTORI FAMILIARI Distretto di Bologna: 8 sedi (Beroaldo, Pilastro, Zanolini, Mazzacorati, Tiarini, Borgo, Reno, Saragozza). Distretto Pianura Est: 7 sedi (Baricella, Budrio, Molinella, San Pietro in Casale, Pieve di Cento, Castel Maggiore, Granarolo). Distretto Pianura Ovest: 4 sedi (San Giovanni in Persiceto, Crevalcore, Calderara, Anzola dell Emilia). Distretto di San Lazzaro: 4 sedi (San Lazzaro d Savena, Pianoro, Loiano, Ozzano). Distretto di Casalecchio: 4 sedi (Bazzano, Zola Predosa, Casalecchio, Sasso Marconi). Distretto di Porretta: 6 sedi (Vergato, Porretta, Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro, Marzabotto, Vado). 17

18 SALUTE DONNA INDICATORI SULLA POPOLAZIONE TARGET Numero consultori Popolazione target residente Numero comuni Sedi/pop. Res x Sedi/n comuni AUSL BO ,1 0,6 RER ,5 (Donne della fascia di età anni) Range: min 0,6 Distretto di Bologna e max 3,3 Distretto di Porretta 18

19 SALUTE DONNA ORE MEDICO E ORE OSTETRICA SETTIMANALI N ore sett. Medici/pop. target x 1000 N ore sett. ostetrica/pop. target X 1000 AUSL BO 2,7 5,9 RER 3,1 6,8 Medici: Range min 1,1 Distretto Pianura Est max 3,5 Distretto di Porretta Ostetriche: Range min 4,8 Distretto di Bologna e max 9 Distretto di Porretta 19

20 SALUTE DONNA ORARIO APERTURE SETTIMANALE Numero consultor i < 6 h 6-18 h h > 30 h Ore apert. Sett/ pop. Target x 1000 AUSL BO ,7 RER ,2 Range: min 2,5 Distretto di Bologna max 6,9 Distretto di Porretta 20

21 21 PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI ASSISTENZIALI (PDTA) SALUTE DONNA

22 PDTA AZIENDALI E INTERAZIENDALI ATTIVITÀ DI PRESA IN CARICO NEI CONSULTORI Diagnosi precoce del tumore della cervice uterina Percorso nascita (gravidanza fisiologica) Gravidanza a rischio Sono state individuate quali aree prioritarie di riordino in ragione del loro rilevante impatto sulla salute della donna - Diagnosi precoce del tumore della cervice uterina - Percorso nascita 22

23 23 PDTA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DELLA CERVICE UTERINA SALUTE DONNA

24 PREVENZIONE DEL TUMORE DELLA CERVICE UTERINA MODALITÀ AD ACCESSO DIRETTO La scelta è maturata per criticità nel modello di accesso allo screening: 90% di richiesta telefonica di cambio appuntamento bassa adesione al programma, particolarmente critico in ambito cittadino mutate necessità e bisogni della popolazione femminile, sempre più impegnata tra attività lavorativa e familiare. migliore impiego delle competenze delle ostetriche in attività professionali sottraendole a quelle organizzative 24

25 ACCESSO DIRETTO Dall ottobre 2011 l AUSL di Bologna ha riorganizzato il sistema di offerta per l effettuazione del test di prevenzione del tumore della cervice uterina realizzando l Accesso Diretto. Tale modalità prevede: superamento dell appuntamento predefinito possibilità di scegliere giorno e ora in cui effettuare il test sede di invito individuata in base alla residenza (in fase di avvio nell area cittadina, poi allargata in via concentrica agli altri territori dell Azienda) applicata in 13 sedi consultoriali aziendali 25

26 DIAGNOSI PRECOCE CERVICE UTERINA Screening accesso diretto 13 sedi CREVALCORE PIEVE DI CENTO GALLIERA SAN PIETRO CASTELLO IN CASALE MALALBERGO S.AGATA D ARGILE SAN GIORGIO BARICELLA BOLOGNESE SAN GIOVANNI ARGELATO DI PIANO IN PERSICETO SALA BENTIVOGLIO MINERBIO BOLOGNESE ANZOLA CRESPELLANO BAZZANO ZOLA PREDOSA MONTEVEGLIO CASALECCHIO DI RENO CASTELLO DI SERRAVALLE SAVIGNO MONTE SAN PIETRO CALDERARA CASTEL GRANAROLO DI RENO MAGGIORE SASSO MARCONI MARZABOTTO BOLOGNA PIANORO CASTENASO SAN LAZZARO DI SAVENA OZZANO BUDRIO MOLINELLA CASTEL D AIANO VERGATO GRIZZANA MONZUNO LOIANO MONTERENZIO LIZZANO IN BELVEDERE PORRETTA TERME GAGGIO MONTANO GRANAGLIONE CASTEL DI CASIO CAMUGNANO MONGHIDORO SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO CASTIGLIONE DEI PEPOLI 26

27 SEDI ATTUALI AD ACCESSO DIRETTO SEDE COMUNI AFFERENTI PER INVITO Reno Beroaldo Casalecchio Castiglione San Lazzaro Sasso Marconi Vergato Zola Predosa Bazzano Porretta Budrio Calderara San Giovanni Zona Ovest Bologna Zona Est Bologna Casalecchio Camugnano,Castiglione,San BenedettoV S Monterenzio,San Lazzaro Marzabotto,Vado,Sasso Marconi Castel D aiano,grizzana Morandi,Vergato Monte San Pietro,Zola predosa Bazzano, Crespellano,Monteveglio,Castello di Serravalle Savigno Porretta, Castel di Casio, Granaglione, Gaggio Montano, Lizzano in Belvedere Budrio,Castenaso Anzola e Calderara CTSS di Bologna Crevalcore,San 28 OTTOBRE 2013 Giovanni,Sant agata,decima,sala 27

28 SEDI ATTUALI AD ACCESSO PROGRAMMATO SEDI Molinella Baricella San Pietro in Casale Pieve di Cento Castel Maggiore Pianoro Loiano Ozzano Comuni afferenti Molinella Minerbio, Malalbergo, Baricella S.Giorgio di Piano, S. Pietro in Casale, Bentivoglio, Galliera Pieve di Cento, Castello D Argile Granarolo, Argelato, Castel Maggiore Pianoro Loiano, Monghidoro Ozzano 28

29 DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DELLA CERVICE UTERINA: SECONDO LIVELLO Presa in carico delle situazioni con esiti dubbi al primo livello Completamento diagnostico : test HPV, colposcopia e biopsia mirata Trattamenti ambulatoriali delle lesioni displastiche Controlli di follow-up e monitoraggio degli esiti dei trattamenti 29

30 SEDI DI SECONDO LIVELLO PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DELLA CERVICE UTERINA Distretto Bologna Distretto Pianura Est Consultorio Roncati Consultorio Budrio Distretto Pianura Ovest Consultorio S.Giovanni in P. Distretto Casalecchio Consultorio Casalecchio Distretto S.Lazzaro di S. Consultorio S.Lazzaro di S. Distretto Porretta Consultorio Vergato 30

31 RISULTATI Aumento del numero delle donne convocate: 1/3 della popolazione target/anno Aumento del tasso di adesione soprattutto in città Indagine di qualità percepita dalle utenti (ottimo gradimento dell accesso diretto ) 31

32 RISULTATI: PROGRESSIONE DELLE CHIAMATE allineamento pap test BO res RER res ,5 94,3 86,9 87,2 95,1 94,5 88,3 87,1 96,7 92,6 97,3 92,1 98,4 95, dic-09 giu-10 dic-10 giu-11 dic-11 giu-12 dic-12 32

33 RISULTATI: ADESIONE AL PAP TEST 65 adesione pap test 60 56,9 56,8 57, , ,6 43,7 44,1 44,7 42,1 41, ,1 48,7 dic-12 BO res RER res 33 dic-09 feb-10 apr-10 giu-10 ago-10 ott-10 dic-10 feb-11 apr-11 giu-11 ago-11 ott-11 dic-11 feb-12 apr-12 giu-12 ago-12 ott-12

34 34 MIGLIORAMENTO DEL PERCORSO NASCITA (PN) SALUTE DONNA

35 MIGLIORAMENTO PERCORSO NASCITA (PN) Avvio luglio 2011 Consultorio come unico punto di accesso al percorso Prenotazione diretta di tutti gli accertamenti e controlli fino a termine gravidanza fin dal primo accesso Offerta attiva Test Combinato per la valutazione del rischio di malattia cromosomica Gestione da parte dell Ostetrica delle gravidanze fisiologiche Mediazione linguistico-culturale per donne immigrate (50% delle donne che accedono al percorso) Continuità assistenziale con ambulatorio della gravidanza a termine dei punti nascita con invio a prenotazione diretta da parte dell ostetrica/ginecologo 35

36 DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DELLE SEDI IN CUI SI EFFETTUA IL PERCORSO NASCITA Percorso nascita Presa in carico 28 sedi CREVALCORE PIEVE DI CENTO GALLIERA SAN PIETRO CASTELLO IN CASALE MALALBERGO S.AGATA D ARGILE SAN GIORGIO BARICELLA BOLOGNESE SAN GIOVANNI ARGELATO DI PIANO IN PERSICETO SALA BENTIVOGLIO MINERBIO BOLOGNESE ANZOLA CRESPELLANO BAZZANO ZOLA PREDOSA MONTEVEGLIO CASALECCHIO DI RENO CASTELLO DI SERRAVALLE SAVIGNO MONTE SAN PIETRO CALDERARA CASTEL GRANAROLO DI RENO MAGGIORE SASSO MARCONI MARZABOTTO BOLOGNA PIANORO CASTENASO SAN LAZZARO DI SAVENA OZZANO BUDRIO MOLINELLA CASTEL D AIANO VERGATO GRIZZANA MONZUNO LOIANO MONTERENZIO LIZZANO IN BELVEDERE PORRETTA TERME GAGGIO MONTANO GRANAGLIONE CASTEL DI CASIO CAMUGNANO MONGHIDORO SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO CASTIGLIONE DEI PEPOLI 36

37 SEDI CONSULTORI CON PRESA IN CARICO PERCORSO NASCITA ( 28 SEDI) BOLOGNA CASALECCHIO PORRETTA S. LAZZARO PIANURA EST PIANURA OVEST CONS. FAM RONCATI CONS.FAM. RENO CONS.FAM.BORGO PANIGALE CONS. FAM. TIARINI CONS.FAM.BEROALDO CONS. FAM.MAZZACORATI C. DONNE IMM. ZANOLINI Bologna CONS. FAM. DI CASALECCHIO CONS. FAM. DI SASSO MARCONI CONS. FAM. DI ZOLA PREDOSA CONS. FAM.DI BAZZANO Casalecchio CONS. FAM. DI CASTIGLIONE CONS. FAM. DI VADO CONS. FAM. DI VERGATO CONS. FAM. PORRETTA Porretta CONSULTORIO DI LOIANO CONS.FAM OZZANO E. CONS.FAM. DI PIANORO CONS.FAM. SAN LAZZARO S.Lazzaro CONS.FAM. S.PIETRO IN CASALE CONS.FAM.BARICELLA CONS.FAM.CASTEL MAGGIORE CONS. FAM. DI BUDRIO CONS.FAM. MOLINELLA Pianura Est CONS. FAM. CREVALCORE CONS. FAM.DI CALDERARA CONS. FAM. S.GIOVANNI CONS.FAM.DI ANZOLA E. Pianura Ovest 7 sedi 4 sedi 4 sedi 4 sedi 5 sedi 4 sedi 37

38 PERCORSO NASCITA - CONFRONTO 9 MESI

39 DONNE PRESE IN CARICO NEL PERCORSO NASCITA 39

40 PRESTAZIONI PRENOTATE NEL PERCORSO NASCITA 40

41 MIGLIORAMENTI NEL PERCORSO NASCITA Progressivo incremento dell accesso delle gravidanze ai consultori (30% 2011 vs 50% 2013) Incremento dell autonomia professionale dell ostetrica che determini una sempre maggiore capacità di accompagnare le gravidanze fisiologiche, sostenendo e migliorando un approccio più appropriato e coerente con uno stato di basso rischio. Integrazione del percorso favorendo la comunicazione con l ambito ospedaliero attraverso la realizzazione degli ambulatori per la gravidanza a termine con la possibilità di prenotazione diretta dall area consultoriale a quella ospedaliera mediante l utilizzo di sistemi di gestione informatica comune. Il valore di una condivisione della documentazione sanitaria tra area territoriale ed ospedaliera attraverso la cartella unica informatizzata è presupposto per la reale continuità dell assistenza. 41

42 42 RI-ORIENTAMENTO ATTIVITÀ GINECOLOGICA SALUTE DONNA

43 RI-ORIENTAMENTO ATTIVITÀ GINECOLOGICA L orientamento dell organizzazione in PDTA determina una riqualificazione dell attività ginecologica per andare a superamento dell attività prestazionale (visite, pap test extra screening) a favore della modalità di presa in carico. 43

44 44 SVILUPPO E PROSPETTIVE FUTURE SALUTE DONNA

45 CRITERI DI SVILUPPO Orientamento crescente alla gestione dei percorsi Promozione dell accesso diretto allo screening come modalità unica Superamento della modalità accesso programmato al pap test Superamento del doppio canale (clinica/screening) per la diagnosi Mantenimento temporaneo di alcune sedi ad accesso programmato caratterizzate da peculiarità 45 logistiche

46 PROSPETTIVE FUTURE Miglioramento dell accessibilità screening tumore cervice uterina con incremento degli orari e giorni di apertura: Ore pomeridiane o sabato mattina nelle sedi ad accesso diretto Contestuale superamento delle sedi territoriali ad accesso programmato 46 Scelta della sede da parte della donna

47 PROSPETTIVE FUTURE Apertura e potenziamento sedi con modalità accesso diretto nelle sedi di Granarolo, Bentivoglio, Calderara di Reno, Budrio, Pieve di Cento, Sasso Marconi LIZZANO IN BELVEDERE PORRETTA TERME GAGGIO MONTANO GRANAGLIONE CREVALCORE PIEVE DI CENTO GALLIERA SAN PIETRO CASTELLO IN CASALE MALALBERGO S.AGATA D ARGILE SAN GIORGIO BARICELLA BOLOGNESE SAN GIOVANNI ARGELATO DI PIANO IN PERSICETO SALA BENTIVOGLIO MINERBIO BOLOGNESE ANZOLA CRESPELLANO BAZZANO ZOLA PREDOSA MONTEVEGLIO CASALECCHIO DI RENO CASTELLO DI SERRAVALLE SAVIGNO CASTEL D AIANO CASTEL DI CASIO VERGATO MONTE SAN PIETRO GRIZZANA CAMUGNANO CALDERARA CASTEL GRANAROLO DI RENO MAGGIORE SASSO MARCONI MARZABOTTO MONZUNO PIANORO LOIANO MONGHIDORO SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO CASTIGLIONE DEI PEPOLI BOLOGNA CASTENASO SAN LAZZARO DI SAVENA OZZANO MONTERENZIO BUDRIO MOLINELLA Percorsi Superamento delle sedi ad accesso programmato di San Pietro in Casale, Anzola, Vado, Castel 47 Maggiore

48 SVILUPPO E PROSPETTIVE FUTURE Migliorare l accessibilità allo screening per il tumore della cervice uterina comporta la necessità di incrementare gli orari di apertura ed estendendoli a quelli pomeridiani o al sabato mattina, superando le sedi territoriali di: Vado Anzola Emilia Castel Maggiore 48

49 SALUTE BAMBINO (PEDIATRIA TERRITORIALE) 49

50 50 STATO DELL ARTE SALUTE BAMBINO

51 SALUTE BAMBINO SEDI VACCINALI n. 36 CREVALCORE PIEVE DI CENTO GALLIERA SAN PIETRO IN CASALE MALALBERGO S.AGATA BOLOGNESE CASTELLO D ARGILE SAN GIOVANNI IN PERSICETO ARGELATO SALA BOLOGNESE BARICELLA SAN GIORGIO DI PIANO BENTIVOGLIO MINERBIO MOLINELLA UO NAVILE CASTEL CALDERARA MAGGIORE ANZOLA DI RENO GRANAROLO CRESPELLANO BUDRIO BAZZANO ZOLA CASTENASO PREDOSA MONTEVEGLIO CASALECCHIO DI RENO SAN LAZZARO DI SAVENA CASTELLO DI OZZANO SERRAVALLE MONTE SAN PIETRO SASSO MARCONI PIANORO SAVIGNO UO BORGO RENO BOLOGNA UO PORTO SARAGOZZA UO SANTO STEFANO UO SAN DONATO SAN VITALE UO SAVENA MARZABOTTO MONTERENZIO CASTEL VERGATO MONZUNO LOIANO D AIANO GAGGIO GRIZZANA MONGHIDORO MONTANO SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO LIZZANO IN BELVEDERE CASTEL PORRETTA DI CASIO TERME GRANAGLIONE CAMUGNANO CASTIGLIONE DEI PEPOLI 1 51

52 SALUTE BAMBINO Le sedi della pediatria territoriale sono 36, così distribuite: Distretto di Bologna: 6 sedi ( Pilastro, Zanolini, Carpaccioi, Tiarini, Borgo, Saragozza) Distretto Pianura Est : 8 sedi (Baricella, Budrio, Molinella, San Pietro in Casale, Pieve di Cento, Castel Maggiore, Granarolo,S.Giorgio di Piano) Distretto Pianura Ovest : 7 sedi (Decima,San Giovanni in Persiceto, Sala Bolognese, S Agata Bolognese, Crevalcore, Calderara, Anzola dell Emilia) Distretto di San Lazzaro: 4 sedi (San Lazzaro d Savena, Pianoro, Loiano, Ozzano) Distretto di Casalecchio: 4 sedi (Bazzano, Zola Predosa, Casalecchio, Sasso Marconi) Distretto di Porretta: 7 sedi ( Vergato, Porretta, Gaggio Montano, Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro, Marzabotto, Vado-Monzuno.) 52

53 SALUTE BAMBINO SEDI PER POPOLAZIONE TARGET Numero sedi Popolazione target residente Numero comuni Sedi/pop Res x Sedi/n comuni AUSL BO ,76 0,7 RER ,75 Range: min 1,2 Distretto di Bologna e max 8 Distretto di Porretta 53

54 SALUTE BAMBINO GIORNI DI APERTURA SETTIMANALE Pop. Target* N sedi < 1 giorno Da 1 a 2 Da 3 a 4 >= 5 Sedi/pop. Target x AUSL BO ,8 RER ,8 Range: min 1,2 Distretto di Bologna max 8 Distretto di Porretta 54

55 55 PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI ASSISTENZIALI (PDTA) SALUTE BAMBINO

56 PDTA Bambino a rischio di sviluppare disabilità Dimissione protetta con valutazione multidisciplinare e Piano Assistenziale Integrato (PAI) Assistenza domiciliare integrata con PLS, infermieri, NPIA, centro ausili,specialisti Integrazione con Centro di riferimento ospedaliero Percorso epilessia in età pediatrica Educazione alla cura dei familiari, assistenza in collettività scolastica, protocollo provinciale per la somministrazione dei farmaci Percorso delle malattie neuromuscolari 56

57 57 PREVENZIONE E PROFILASSI DELLE MALATTIE INFETTIVE SALUTE BAMBINO

58 PREVENZIONE E PROFILASSI MALATTIE INFETTIVE le vaccinazioni obbligatorie e raccomandate la profilassi e sorveglianza delle malattie infettive nella collettività (interviste epidemiologiche, applicazioni norme contumaciali in base alle indicazioni nazionali/regionali, test tubercolinici nei minori immigrati provenienti da zone ad alta endemia di TB) l'educazione alla salute per specifici gruppi di popolazione (genitori, docenti, personale della scuola e di altre istituzioni) la sorveglianza degli ambienti e dell'alimentazione nelle collettività infantili 58

59 RISULTATI: COPERTURE VACCINALI ANNO 2012 VACCINAZIONI AUSL BO Regione Vac. Obbligatorie al 24 mese 95,7 96,1 Anti Hb al 24 mese 95, Antimorbillo al 24 mese 91, Antimorbillo a 7 anni 90,0 90,7 Antimorbillo a 13 anni 95,5 95,8 Antirosolia a 13 anni femmine 94,4 95,4 Antipneumococco al 24 mese 93,0 94,4 Antimeningocco al 24 mese 90,6 92,2 59

60 DOSI VACCINALI SOMMINISTRATE NELLA POPOLAZIONE TARGET AUSL BO Numero dosi vaccinali Pop. target

61 ANNO 2012: PERCENTUALE DI OBIEZIONE AD ALMENO 1 DELLE VACCINAZIONI OBBLIGATORIE NELLE COORTI 2009, 2010, 2011 nati 2009 nati 2010 nati 2011 AUSL BO 2,2 2,4 2,3 RER 1,8 1,9 2 61

62 Coperture vaccinali HPV per la coorte di nascita 2000 (31/12/2012) DISTRETTO % vaccinate con 1 dose % vaccinate con 2 dosi % vaccinate con 3 dosi Casalecchio di Reno 75,2 74,3 72,9 San Lazzaro di Savena 77,4 76,9 74 Porretta Terme 71,5 71,1 70,6 Pianura Est 73,7 72,2 69 Pianura Ovest 85,8 85,3 84,5 Bologna Città 66, ,7 AUSL BO 72,7 71,9 69,4 RER 77,3 75,8 73,4 62

63 PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE NEL BAMBINO 63

64 PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DEL BAMBINO La costruzione di reti di collaborazione con l area ospedaliera nella gestione delle patologie specialistiche l educazione alimentare e prevenzione del sovrappeso/ obesità anche attraverso l educazione alla implementazione dell attività motoria la prevenzione degli incidenti nelle comunità infantili la prevenzione degli incidenti domestici e degli incidenti stradali nei bimbi attraverso l educazione del corretto utilizzo dei dispositivi di protezione in automobile il counseling a gruppi di bambini con patologie croniche (celiaci, diabetici, ). la gestione per PDTA dei pazienti fragili, delle patologie croniche e disabilitanti Miglioramento nella appropriatezza del trattamento delle condizioni acute 64

65 RETI CLINICHE INTEGRATE DONNA E BAMBINO 65

66 RETI CLINICHE INTEGRATE DONNA E BAMBINO -1 La progressiva organizzazione in Percorsi determinerà sempre più legami funzionali e strutturali tra le aree ospedaliera e territoriale L attività ostetrica rinforzata negli Ospedali di Bentivoglio, Maggiore e S.Orsola (Percorso Nascita) L accesso alla gravidanza solo nei consultori strettamente collegati con l area ospedaliera facilita la riconoscibilità della porta d ingresso al servizio per le donne 66

67 RETI CLINICHE INTEGRATE DONNA E BAMBINO - 2 L assistenza pediatrica integrata tra dipartimenti territoriali, ospedalieri e PLS e modulata per intensità d interventi Progressivamente una gestione integrata con l emergenza (PS pediatrici e generali) nella gestione dei bambini L attività ospedaliera dell Ospedale Maggiore a disposizione della pediatria di libera scelta: punto di riferimento e supporto per l appropriatezza degli interventi territoriali 67

68 RETI CLINICHE INTEGRATE DONNA E BAMBINO - 3 L attività ospedaliera pediatrica del S.Orsola riferimento specialistico per oncoematologia, nefrologia, endocrinologia, immunoallergologia, gastroenterologia, ecc Integrazione prima tra Ospedale di Porretta ed area consultoriale fino al superamento di tale distinzione: il territorio entra in ospedale Integrazione progressiva con Ospedale di Bentivoglio 68

69 69 SVILUPPO E PROSPETTIVE FUTURE SALUTE DONNA E BAMBINO

70 SVILUPPO E PROSPETTIVE FUTURE Le proposte si basano sulla costruzione di percorsi di accesso agevolati e più vicini alle necessità delle famiglie, sulla garanzia della presa in carico nel percorso vaccinale e sul miglioramento continuo della qualità nel rispetto degli equilibri tra prossimità e sostenibilità. Linee di indirizzo strategiche da declinare a livello locale: Integrazione con Dipartimento di Sanità Pubblica Collaborazione con la Pediatria di Libera Scelta Integrazione con Dipartimento Materno Infantile 70

71 DIFFERENZIARE LE SEDI PER TARGET DI ETÀ Mantenere la prossimità per la fascia 0-10 (vantaggio di avere la sede vaccinale vicino al luogo di residenza) per la fascia accentrare in alcune sedi con il vantaggio di aumentare l offerta in termini di quantità di accessi settimanali, maggiore offerta pomeridiana, libertà di scelta rispetto ai luoghi di studio, lavoro dei genitori, attività ricreative e sportive riconoscibilità della sede come punto di riferimento per le necessità pediatriche (vaccinali, malattia cronica, autorizzazione farmaci, malattie infettive,..) modello sperimentato dal DSP a Bologna (unica sede in via Gramsci)da sviluppare in alcune Case della Salute in tutta l Azienda specializzazione di alcune strutture/sedi collocate negli ambiti territoriali ampliamento delle giornate di sedute vaccinali con possibilità di aperture pomeridiane (11-17) accoglienza telefonica strutturata in orari dedicati (call center) possibilità di realizzazione isorisorse 71

72 INTEGRAZIONE CON DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA PER LE VACCINAZIONI IN ETÀ ADOLESCENZIALE Individuare una suddivisione della funzione vaccinale tra DCP e DSP in base alle fasce di età realizza efficienza organizzativa e personale adeguato e formato: Fascia 0-10 anni : attività vaccinale a carico del DCP Fascia 11-17: attività vaccinale a carico del DSP Le Vaccinazioni per bambini e adolescenti richieste da genitori al di fuori del calendario vengono suddivise tra i due dipartimenti in base all età Prima fase attuativa : nelle sedi dei Comuni dove sono presenti gli ambulatori vaccinali sia del DSP che del DCP nei comuni dove le sedi vaccinali dei 2 Dipartimenti non sono collocati nella stessa struttura verrà individuata un unica sede in base a criteri di accessibilità, adeguatezza dei locali e di garanzia della qualità della prestazione. Vantaggio: contaminazione di saperi tra professionisti di diversi dipartimenti condividendo l obiettivo comune delle coperture vaccinali sia in termini di diffusione della cultura di prevenzione primaria che di efficienza operativa. 72

73 INTEGRAZIONE CON DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA PER LE VACCINAZIONI IN ETÀ ADOLESCENZIALE DISTRETTO Numero sedi DSP SEDI Numero Sedi DCP Bologna 1 Via Gramsci 6 Pianura Est 3 Budrio, Granarolo, Bentivoglio 8 Pianura Ovest 2 Casalecchio 4 San Lazzaro 5 Porretta 4 TOTALE 25 San Giovanni in Persiceto, Calderara Casalecchio, Bazzano, Sasso Marconi, Zola Predosa San Lazzaro, Loiano, Monghidoro, Ozzano, Pianoro Castiglione dei Pepoli, Vergato, Monzuno (Vado), Porretta SEDI Pilastro, Zanolini, Carpaccio, Tiarini, Saragozza, Borgo Panigale Baricella, Molinella, Budrio, Castelmaggiore, Granarolo, San Giorgio di Piano, San Pietro in C., Pieve San Giovanni di Centoin P., Crevalcore, Anzola, Calderara, Sant Agata, Padulle di Sala, Casalecchio, Bazzano, Sasso Marconi, Zola Predosa San Lazzaro, Loiano, Monghidoro, Pianoro Castiglion dei Pepoli, Vergato, 7 Monzuno-Vado, Porretta, Gaggio, San Benedetto VS, Marzabotto 36 (con Decima) 73

74 Sedi di applicazione dell Accordo Locale Pediatria di Libera Scelta Distretto Porretta S. Lazzaro Bologna Pianura Ovest Sedi San Benedetto Val di Sambro Monzuno (Vado) Castiglione dei Pepoli Vergato Pianoro, Loiano, Monghidoro Pilastro Crevalcore 74

75 COLLABORAZIONE CON PEDIATRIA DI LIBERA SCELTA Ampliare la collaborazione applicando l Accordo Locale e utilizzando la modalità organizzativa presente nelle 9 sedi citate. Nel primo semestre 2014 nelle sedi di Pieve di Cento Sasso Marconi Casalecchio 75

76 COLLABORAZIONE CON PEDIATRIA DI LIBERA SCELTA Le soluzioni organizzative a lungo termine che completano la collaborazione con la Pediatria di Libera Scelta prevedono di: orientare in alcune sedi (es. Case della Salute) l autonomia vaccinale con operatori di area infermieristica far effettuare le vaccinazioni ai PLS nella fascia 0-7 durante i bilanci di salute (Questo modello è applicabile in presenza di una pediatria di gruppo nelle sedi delle Case della Salute, percorribile con un Accordo specifico per singola Casa della Salute. L avvio della sperimentazione può essere realizzata nelle sedi di Bologna, Tiarini (Casa della Salute Navile nel 2015) e Chersich all entrata di 5-7 PLS ) Vantaggio: evitare ridondanze di interventi su minori e i passaggi tra professionisti, semplifica il percorso al bambino e alla famiglia. Il PLS può 76 effettuare le scelte migliori in campo vaccinale e della salute in generale.

77 INTEGRAZIONE CON DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE Nelle sedi di Porretta, ove è presente personale afferente al Dipartimento Materno Infantile e il profilo dell ospedale si caratterizza tradizionalmente per una consolidata integrazione con il Territorio, si prevede una collaborazione/integrazione sull attività vaccinale A Porretta l attività vaccinale è già presente nella sede dell ospedale rendendo ancora più facile l integrazione tra operatori. 77

78 INTEGRAZIONE CON DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE La riprogettazione delle attività del consultorio pediatrico che è possibile proporre ed attuare seppure secondo step da definire e andando a superamento di alcuni limiti logistici e di risorse deve riprendere le 3 ipotesi presentate in precedenza e contestualizzarle nei vari Distretti secondo la mappatura di seguito rappresentata. Nello schema che segue sono evidenziate anche le funzioni dei Consultori familiari nel rispetto della riorganizzazione già descritta, al fine di rendere maggiormente visibile all Ente Locale l offerta riorganizzativa completa nel territorio di competenza. 78

79 DISTRETTO DI BOLOGNA NESSUNA VARIAZIONE RISPETTO ALL ASSETTO INIZIALE 79 attività presente * per il consultorio è il Centro Donne Straniere

80 DISTRETTO DI PORRETTA TERME attività ridistribuita attività presente attività nuova DMI: Dipartimento Materno InfantileMMG: Medici MGPLS: Pediatri di libera scelta 80

81 DISTRETTO DI CASALECCHIO DI RENO attività presente attività nuova DSP: Dipartimento Sanità Pubblica PLS: Pediatri di libera scelta 81

82 DISTRETTO DI PIANURA EST attività ridistribuita attività presente attività nuova DMI: Dipartimento Materno Infantile PLS: Pediatri di libera scelta DSP: Sanità Pubblica 82

83 DISTRETTO DI PIANURA OVEST attività ridistribuita attività presente attività nuova DSP: Sanità Pubblica PLS: Pediatri di libera scelta 83

84 DISTRETTO DI SAN LAZZARO DI SAVENA attività presente PLS: Pediatri di libera scelta 84

85 LEGENDA DEGLI ACRONIMI PDTA: Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale NCP: Nucleo di Cure Primarie DCP: Dipartimento delle Cure Primarie DSP: Dipartimento di Sanità Pubblica DMI: Dipartimento Materno Infantile PLS: Pediatria di Libera Scelta MMG: Medico di Medicina Generale CdS: Casa della Salute PN: Percorso Nascita RER: Regione Emilia Romagna PS: Pronto Soccorso HPV: Human Papilloma Virus TB: Tubercolosi 85

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