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1 Enterprise JavaBeans Approfondimento per il corso di Sistemi Distribuiti A.A. 2002/2003 Una breve presentazione Basati sulla specifica EJB Sun Microsystems Consentono di costruire applicazioni ad oggetti distribuite, utilizzando Java Oggetti distribuiti eseguiti in remoto e su più macchine indipendenti tra loro EJB utilizza le funzionalità e la filosofia di base di RMI I servizi sono disponibili e utilizzabili in maniera automatica e trasparente Transazioni, sicurezza, scalabilità Marchiori Ilaria

2 Architettura EJB Utilizzatore finale del componente Fornisce al container servizi di base per i vari componenti installati Offre funzionalita legate al life cycle dei vari componenti Marchiori Ilaria EJB Container E l ambiente in cui operano gli Enterprise beans Cura ogni aspetto della vita di un bean L accesso remoto al bean La sicurezza Le transazioni La persistenza La concorrenza L accesso ed il pooling delle risorse Marchiori Ilaria

3 EJB Container Isola il bean dall accesso diretto da parte del client Marchiori Ilaria EJB Container Gestione risorse in modo trasparente ed invisibile al client Organizza le risorse in un pool Condivide un bean tra più client Possibilità di reinstanziare un bean Il bean dipende completamente dal container Accedere ad una connessione JDBC Accedere ad un altro bean Accedere all identità del client Ottenere un riferimento a se stesso Accedere a proprietà o risorse 3

4 Interazione Bean - Container Sono tre i meccanismi con cui un bean interagisce col container Callback methods Interfaccia EjbContext Java Naming and Directory Interface (JNDI) Portabilità e semplicità di sviluppo del bean Marchiori Ilaria Enterprise Beans Gli EJB sono componenti server distribuiti Sono costituiti da due interfacce esportate verso il client rappresentano la visione che un client ha del bean HOME INTERFACE : fornisce i metodi per creare, distruggere o trovare un componente REMOTE INTERFACE : definisce i business methods Marchiori Ilaria

5 Tipi di Enterprise Beans L implementazione di un bean è una classe chiamata bean class incapsula i dati e fornisce i metodi per accedervi Marchiori Ilaria

6 Container-Managed Persistence (CMP) Il container si occupa della persistenza del bean Metodi il supporto alla persistenza è fornito dal server ejbcreate() : inizializza i campi del bean ejbpostcreate() : viene eseguita dopo la creazione, ma prima che il bean inizi a servire i client single-entity find methods : restituiscono un entity bean o generano ObjectNotFoundException findbyprimarykey() : prende in ingresso la chiave primaria del bean e serve per l identificazione univoca del bean stesso. multi-entity find methods : restituiscono una collezione, eventualmente vuota, di beans Find methods gestiti dal container localizzano un bean Marchiori Ilaria Container-Managed Persistence (CMP) I Callback methods vengono chiamati automaticamente dal container in corrispondenza di precisi eventi nella vita del bean setentitycontext() unsetentitycontext() ejbload() : viene chiamata subito dopo che lo stato del bean e' stato caricato dal database. ejbstore() : viene chiamata subito prima che lo stato del bean venga salvato nel database. ejbactivate() e ejbpassivate() Marchiori Ilaria

7 Bean-Managed Persistence (BMP) Il bean si occupa della persistenza del proprio stato Usati per aver maggior controllo sui dati memorizzati nel DB Differiscono dai CMP per il significato assunto da ejbload(), ejbstore(). ejbload() : conterrà il codice per caricare lo stato del bean dal database, tipicamente utilizzerà una istruzione select ejbstore() : conterrà una update ejbcreate() : conterrà una insert ejbremove() : conterrà una delete Ejbfind() : le single-entity ritornano una singola chiave primaria, mentre le multi-entity devono ritornare collezioni di chiavi primarie. Marchiori Ilaria Session Bean Non gode di persistenza i dati memorizzati si riferiscono ad una particolare sessione in caso di crash del sistema o di restart del server il session bean non sopravvive Rappresenta un insieme di procedure o task che costituiscono dei servizi per il client In genere i bean di questo tipo implementano una sequenza di operazioni all interno di una transazione. Implementa l interfaccia javax.ejb.sessionbean Marchiori Ilaria

8 Stateless Session Bean Non mantiene un proprio stato ogni invocazione di un suo metodo è indipendente dalle precedenti i metodi del bean si comportano come normali procedure Offrono migliori prestazioni rispetto agli stateful Tutte le istanze sono equivalenti tra loro Possono essere condivisi tra più client La home interface di uno stateless session bean definisce solamente un metodo create() senza argomenti, dato che non ha stato da inizializzare e non può avere metodi find() perché non è persistente. Marchiori Ilaria Stateless Session Bean Metodi ejbcreate() : può essere utilizzata per inizializzare variabili e acquisire risorse (ad esempio una connessione) ejbremove() : consente di disallocare le risorse occupate prima che il bean venga distrutto. setsessioncontext() : consente di ottenere un SessionContext, che ha la stessa funzione dell EntityContext. ejbactivate() e ejbpassivate() hanno una implementazione sempre vuota negli stateless session beans. Marchiori Ilaria

9 Stateful Session Bean Mantengono uno stato fra due invocazioni del client la gestione dello stato è affidata alla coppia server-container Ogni bean di questo tipo è associato ad uno e un solo client non viene condiviso Marchiori Ilaria Stateful Session Bean Passivation, lo stato del bean viene salvato in una memoria secondaria, da dove può essere recuperato al momento della successiva riattivazione. Callback Methods ejbactivate() e ejbpassivate() vengono chiamati immediatamente dopo la riattivazione di un bean ed immediatamente prima della sua disattivazione, rispettivamente. ejbpassivate(), assieme a ejbremove(), consente al bean di compiere un po di pulizia e di liberare le risorse eventualmente occupate. Marchiori Ilaria

10 Server EJB Rende una componente utilizzabile dai vari client remoti Supporta i servizi più importanti associati ai beans transazioni, mantenimento dello stato, sicurezza, sessioni Gestisce il componente attraverso l implementazione delle già citate interfacce Deployment Descriptors : completano la fase di deploy del bean Gli Enterprise JavaBeans vengono distribuiti in un archivio JAR, contenente un deployment descriptor in XML. Marchiori Ilaria Client EJB Può essere un applicazione, servlet, applet o altri EJB Operazioni utilizza il nome del bean per localizzare la home interface utilizza la home interface del bean per ottenere un riferimento ad una sua istanza utilizza direttamente il bean invocandone i metodi che mette a disposizione Interagisce col bean unicamente attraverso i metodi definiti nella Remote Inteface Marchiori Ilaria

11 Conclusioni EJB è un modo di vedere e implementare il modello della computazione distribuita Preferibile ad RMI per risolvere situazione complesse Requisiti di flessibilità e scalabilità, sfrutta la potenza implementativa di Java Meno potente rispetto a CORBA, ma offre il supporto per i servizi distribuiti Adatto per realizzare applicazioni multistrato distribuite Marchiori Ilaria

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