BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 31 DEL 4 AGOSTO 2008

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1 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 4 luglio Deliberazione N Area Generale di Coordinamento N. 5 - Ecologia, Tutela dell'ambiente, Disinquinamento, Protezione Civile Campagna A.I.B Approvazione procedure per il contrasto agli incendi e pianificazione di Protezione Civile, attività di vigilanza e spegnimento ad opera del Corpo dei Vigili del Fuoco dei Volontari. Impegno di spesa PREMESSO che: il D.Lgs n. 112, tra le funzioni amministrative conferite alle Regioni, attribuisce - all art. 108, comma 1, lett. a, punto 2) - l attuazione di interventi urgenti in caso di crisi determinata dal verificarsi o dall imminenza di eventi di cui all art. 2, comma 1, lett. b, della Legge 225/92, avvalendosi, ove necessario, del Corpo Nazionale VV.F.; l art. 3 della Legge 353 del 30/11/2000 Legge quadro in materia d incendi boschivi dispone l approvazione da parte delle Regioni del piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi; il DPR 8 febbraio 2001 n. 194 disciplina la partecipazione delle organizzazioni di volontariato all attività di Protezione Civile; la D.G.R. n del demanda, tra l altro, al Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio il compito di individuare, avvalendosi anche dell Osservatorio Regionale per il Volontariato, le organizzazioni di volontariato iscritte al Registro Regionale ex L.R. 9/93 e 18/96 che svolgono, senza fini di lucro, prevalentemente attività di protezione civile così come definito dall art. 3 della L. 225/92; la Regione Campania, con D.G.R. n del 7 giugno 2002, ha provveduto a tale adempimento specificando che le attività, in materia A.I.B., vengono svolte dalle strutture centrali e periferiche del ramo Foreste dell'assessorato Agricoltura e Foreste e segnatamente dal Settore Foreste Caccia e Pesca, dai Settori Tecnici Amministrativi Provinciali delle Foreste di: Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno oltre che dal Settore Autonomo delle Foreste di S. Angelo dei Lombardi; nella stessa Deliberazione è indicato il ruolo del Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio; con D.G.R. n del è stata deliberata, tra l altro, l istituzione dell elenco delle Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile, incaricando il Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio di registrare in apposito elenco le Organizzazioni di Volontariato in grado di offrire Moduli Operativi, distinti per tipologie di intervento, in modo da garantire la massima efficienza del sistema regionale di protezione civile in caso di attivazione del volontariato per sopraggiunte emergenze; l allegato A, della citata D.G.R. n. 2394/2004, definisce i criteri di selezione e di capacità operativa delle organizzazioni di volontariato di protezione civile che partecipano alle attività di prevenzione e soccorso; CONSIDERATO che: la stagione estiva, caratterizzata da elevate temperature e diminuzione delle precipitazioni, sottopone il patrimonio boschivo ad una notevole esposizione al rischio degli incendi; il fenomeno degli incendi boschivi continua ad essere un rischio pressante per la Regione Campania e comporta condizioni di degrado e alterazione ambientale, distruzione del patrimonio boschivo, effetti negativi sul territorio ai fini del rischio idrogeologico, squilibri sociali ed economici e condizioni di estremo pericolo per la pubblica e privata incolumità; gli interventi di prevenzione del rischio incendi boschivi si concretizzano essenzialmente in attività di controllo ed avvistamento nelle aree boschive oltre l eventuale attività di spegnimento conseguente al propagarsi dell incendio; è stato dichiarato lo stato di emergenza per il territorio regionale, giusta O.P.C.M. n del 28 agosto 2007, a seguito della notevole quantità di incendi boschivi verificatisi nell estate 2007; con la citata O.P.C.M. è stato disposto, tra l altro, l obbligo della pianificazione comunale d emergenza per rischio incendi d interfaccia;

2 il Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio ha coordinato le attività di predisposizione dei suddetti piani realizzando anche il sistema informativo on-line a supporto delle attività di redazione dei piani da parte dei Comuni interessati; per le attività connesse all A.I.B., in particolare al verificarsi degli incendi d interfaccia, il Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio deve coordinare gli interventi diretti alla salvaguardia delle popolazioni e dei beni esposti al rischio incendi oltre che a supportare i Sindaci nell attuazione dei piani d emergenza comunale; tali attività si devono effettuare in sinergia con le strutture Statali, Regionali e Comunali impegnate nelle azioni di contrasto agli incendi; il Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio ha predisposto un piano operativo per il rischio incendi (vedi allegato A) che, ai sensi della specifica normativa vigente e degli studi del fenomeno, adegua le precedenti pianificazioni e estende la sua applicazione - attraverso la codifica delle procedure (vedi allegato B) per l intero anno solare e non soltanto relativamente al periodo di massima pericolosità; nel citato piano operativo sono stati definiti il ruolo ed i compiti del Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio e le procedure da attuare - attraverso la S.O.R.U. - per le azioni di contrasto agli incendi, con particolare riguardo alle aree urbane e rurali; è necessario attivare un idoneo servizio di presidio territoriale per l avvistamento incendi e pattugliamento delle aree boschive - così come previsto dal D.P.G.R. n. 215 del 24 maggio per dare attuazione al piano stesso; la necessità di individuare con tempestività l insorgere di un incendio - che possa determinare situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità - richiede il ricorso alle organizzazioni di volontariato di protezione civile che, capillarmente diffuse e organizzate sul territorio regionale, svolgono oltre il presidio del territorio anche un azione deterrente all attività dei piromani; per la specificità degli interventi di avvistamento e di spegnimento appare opportuno utilizzare i Nuclei Comunali e le Organizzazioni di volontariato di protezione civile in grado di offrire Moduli Operativi specifici per ambito di attività e per l A.I.B., risorse umane, attrezzature e mezzi idonei alle attività individuate dal Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio; ai fini di rafforzare l azione di salvaguardia del patrimonio boschivo appare utile avvalersi anche delle Associazioni Ambientaliste e delle Associazioni degli Agricoltori e Selvicoltori; il Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio ha provveduto a contattare i Nuclei Comunali e le Organizzazioni di Volontariato - censite ai sensi della D.G.R. del 21 Dicembre 2001 n e della D.G.R. del n in grado di offrire i Moduli Operativi specifici per l A.I.B. e/o ulteriori moduli ritenuti necessari per le attività collaterali; è stata verificata la disponibilità delle Organizzazioni di Volontariato a rendere le citate attività senza finalità di lucro e con il solo rimborso delle spese sostenute, tanto ai sensi di quanto previsto dal DPR 8 febbraio 2001 n. 194 e/o comunque stabilito da apposite convenzioni; i presidi del personale operante e dei Volontari di protezione civile dedicati all avvistamento, pattugliamento e allo spegnimento degli incendi dovranno essere effettuati con orario continuato dalle ore fino alle ore 20.00; con delibera n. 439 del la Giunta Regionale ha approvato lo schema di accordo quadro con il Ministero dell Interno Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile per la reciproca collaborazione nelle attività di protezione civile; il predetto accordo quadro è stato firmato in data 9 Luglio 2007; l articolo 7 del citato accordo quadro prevede che per l attuazione degli interventi di spegnimento degli incendi boschivi, la Regione Campania ritiene necessario il concorso anche della Direzione Regionale dei VV.F., da attivare a mezzo di specifico protocollo, in relazione alle esigenze contingenti connesse al rischio incendi di bosco e la conseguente emanazione del decreto regionale di grave pericolosità per gli incendi. RITENUTO di: dover considerare le attività di prevenzione incendi, effettuate dal Settore Regionale Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio, ai fini dell attuazione della presente delibera, alla luce della O.P.C.M. n. 3606/2007 con cui è stato dichiarato lo stato di emergenza in

3 Campania per il rischio incendi, come di carattere non ordinario in quanto tese in situazioni di preemergenza e/o emergenza; dover approvare la pianificazione e le procedure per il contrasto agli incendi (vedi allegato A e allegato B), predisposta dal Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile Sul Territorio; poter impegnare le Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile - scelte tra quelle censite ai sensi della D.G.R. del 21 Dicembre 2001 n e della D.G.R. del n e in grado di offrire la disponibilità di moduli, attrezzature, mezzi, equipaggiamenti e D.P.I. A.I.B. rispondenti alla normativa vigente in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro ed adeguate alla tipologia di attività da svolgere oltre che della capacità tecnica e operativa accertata dal Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio - per l avvistamento, il pattugliamento e l attività di supporto nelle operazioni di spegnimento e per l attuazione dei piani d emergenza comunale durante il periodo della campagna A.I.B. che si svolgerà presumibilmente dal 15 giugno 2008 al 30 settembre 2008; poter impegnare, parimenti, anche le Associazioni Ambientaliste e le Associazioni degli Agricoltori e Selvicoltori per le attività di cui sopra; demandare al Dirigente del Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio la definizione della data di decorrenza della campagna di intervento A.I.B e delle modalità operative regolate con appositi fogli patti e condizioni da far sottoscrivere ai legali rappresentanti delle Organizzazioni di volontariato impegnate e individuate - regolanti i rapporti fra le stesse e il Settore Regionale Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio; poter impegnare le Organizzazioni di Volontariato, come sopra individuate, ordinandole in squadre che saranno impegnate nelle attività A.I.B. per presumibili n. 107 (centosette) giorni nel periodo indicativamente compreso tra il 15 giugno 2008 e il 30 settembre 2008; dover istituire il servizio di supporto nelle operazioni di spegnimento (per il periodo indicativamente compreso dal 15 giugno 2008 al 30 settembre 2008 con orario continuativo dalle ore alle ore e per la sola isola di Capri con orario continuato ; dover prevedere la presenza di un numero massimo di 20 presidi fissi - ciascuno composto da una squadra di n. 5 volontari di protezione civile specializzati in spegnimento A.I.B. - da impegnare nelle isole di Ischia e Procida e nelle province di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno e per la sola isola di Capri con orario continuato ; dover predisporre (per lo stesso periodo e con l identica presenza oraria di cui sopra) il servizio di avvistamento incendi stimando un impegno massimo di n. 30 squadre di volontari, ciascuna composta da n. 2 operatori e relativo automezzo; dover, eventualmente, aumentare, secondo le necessità del caso, il numero stimato di squadre di spegnimento e avvistamento in caso di situazioni emergenziali accertate; poter corrispondere alle Organizzazioni di volontariato, che hanno espressamente manifestato la volontà di partecipare e che saranno impegnate nell attività A.I.B., un rimborso spese omnicomprensivo, forfetario giornaliero - calcolato sulla base dell analisi dei costi effettuata dal Settore, sulla disponibilità delle risorse finanziarie destinate alle specifiche attività e in ossequio a quanto stabilito dal Comitato Regionale del Volontariato, costituito con D.G.R. n. 6935/2001, nella seduta del così come di seguito riportato: 12,50 giornalieri, di cui 9,30 per ticket mensa (per h. 7,12) e 3,20 per rimborso spese marginali; 20,00 Giornalieri forfetari, solo per i non residenti, per ticket mensa nella sola isola di Capri, comprensivo del contributo di 3,20 per spese marginali 40,00 giornalieri per i consumi del veicolo utilizzato dalle squadre impegnate in attività di spegnimento A.I.B.; 30,00 giornalieri per i consumi del veicolo utilizzato dalle squadre impegnate in attività di avvistamento A.I.B.; 120,00 giornalieri per i consumi del natante utilizzato dalle squadre impegnate in attività di avvistamento A.I.B. dal mare; Le spese scaturenti dai trasferimenti giornalieri, da e per le isole di Ischia e Procida, settimanali per la sola isola di Capri, saranno liquidate a presentazione dei relativi ticket rilasciati ed obliterati dalle società di navigazione.

4 poter porre a carico del Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio le spese relative alle visite mediche e diagnostiche che le Organizzazioni di Volontariato dovranno sostenere per il personale impegnato nelle attività di che trattasi, liquidandole previa esibizione di idonea documentazione contabile giustificativa della spesa; - dover autorizzare il Dirigente del Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio ad integrare, in corso di emergenza, le unità previste anche in relazione alle necessità verificatesi nello scorso anno 2007 per le stesse attività che determinarono ulteriori gravosi impegni a fronte delle molte operazioni di spegnimento resesi necessarie contro ogni prevedibile stima; - di dover prendere atto del Piano Tecnico Organizzativo Straordinario predisposto per le attività integrative per la campagna A.I.B. 2008, formulato dalla Direzione Regionale Vigili del Fuoco per la Campania e pervenuto il (vedi allegato C), autorizzando il Dirigente del Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio a sottoscrivere l Allegato F alla convenzione quadro stipulata in data 9 Luglio 2007, autorizzando la spesa per un importo complessivo di ,00 (ottocentododicimila/00) per l anno 2008; la data di inizio delle attività è fissata al 15 giugno 2008, mentre quella di cessazione delle attività medesime è il 30 settembre 2008, periodo di attivazione della campagna A.I.B. in Campania come previsto dalla D.G.R. n 972 del 06/06/2008; l impegno di spesa stimato in ,00. di cui ,00 per le occorrenze necessarie alla gestione e attuazione delle procedure per il contrasto agli incendi comprensivo degli oneri scaturenti dal rimborso alle organizzazioni di volontariato delle spese sostenute per le visite mediche e diagnostiche, e ,00 per eventuali spese emergenti per integrazione delle squadre previste e di ulteriori squadre in caso di situazioni emergenziali accertate, facendolo gravare sull U.P.B Cap. 1176, del Bilancio Regionale Esercizio Finanziario 2008; VISTO - la Legge 24 febbraio 1992 n. 225; - il D.Lgs. 626/94 - il D.Lgs 81/ il D.Lgs. 31 marzo 1998 n. 112 art. 108; - il D.P.R. 8 febbraio 2001 n. 194; - DPGR n. 580 del 26 luglio 2002; - il D.P.G.R. n. 352 del 25 giugno 2004; - la DGR n del 21 dicembre 2001; - la DGR 2394 del 22 dicembre 2004; - l OPCM n del 28 agosto propone e la Giunta a voti unanimi, DELIBERA per quanto esposto in narrativa e che si intende qui integralmente riportato e trascritto: di dover considerare le attività di prevenzione incendi, effettuate dal Settore Regionale Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio, ai fini dell attuazione della presente delibera, alla luce della O.P.C.M. n. 3606/2007 con cui è stato dichiarato lo stato di emergenza in Campania per il rischio incendi, come di carattere non ordinario in quanto tese in situazioni di preemergenza e/o emergenza; di dover approvare la pianificazione e le procedure per il contrasto agli incendi (vedi allegato A e allegato B), predisposta dal Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile Sul Territorio; di poter impegnare le Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile - scelte tra quelle censite ai sensi della D.G.R. del 21 Dicembre 2001 n e della D.G.R. del n e in grado di offrire la disponibilità di moduli, attrezzature, mezzi, equipaggiamenti e D.P.I. A.I.B. rispondenti alla normativa vigente in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro ed adeguate alla tipologia di attività da

5 svolgere oltre che della capacità tecnica e operativa accertata dal Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio per l avvistamento, il pattugliamento e l attività di supporto nelle operazioni di spegnimento e per l attuazione dei piani d emergenza comunale durante il periodo della campagna A.I.B. che si svolgerà presumibilmente dal 15 giugno 2008 al 30 settembre 2008; di poter impegnare, parimenti, anche le Associazioni Ambientaliste e le Associazioni degli Agricoltori e Selvicoltori per le attività di cui sopra; la data di inizio delle attività è fissata al 15 giugno 2008, mentre quella di cessazione delle attività medesime è il 30 settembre 2008, periodo di attivazione della campagna A.I.B. in Campania come previsto dalla D.G.R. n 972 del 06/06/2008; di demandare al Dirigente del Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio le modalità operative regolate con appositi fogli patti e condizioni da far sottoscrivere ai legali rappresentanti delle Organizzazioni di volontariato - regolanti i rapporti fra le stesse e il Settore Regionale Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio; di poter impegnare le Organizzazioni di Volontariato, come sopra individuate, ordinandole in squadre che saranno impegnate nelle attività A.I.B. per presumibili n. 107 (centosette) giorni nel periodo indicativamente compreso tra il 15 giugno 2008 e il 30 settembre 2008; di dover istituire il servizio di supporto nelle operazioni di spegnimento (per il periodo indicativamente compreso dal 15 giugno 2008 al 30 settembre 2008 con orario continuativo dalle ore alle ore e per la sola isola di Capri con orario continuato ; di dover prevedere la presenza di un numero massimo di 20 presidi fissi - ciascuno composto da una squadra di n. 5 volontari di protezione civile specializzati in spegnimento A.I.B. - da impegnare nelle isole di Ischia e Procida e nelle province di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno e per la sola isola di Capri con orario continuato ; di dover predisporre (per lo stesso periodo e con l identica presenza oraria di cui sopra) il servizio di avvistamento incendi stimando un impegno massimo di n. 30 squadre di volontari, ciascuna composta da n. 2 operatori e relativo automezzo; di dover, eventualmente, aumentare, secondo le necessità del caso, il numero stimato di squadre di spegnimento e avvistamento in caso di situazioni emergenziali accertate; di poter corrispondere alle Organizzazioni di volontariato, che hanno espressamente manifestato la volontà di partecipare e che saranno impegnate nell attività A.I.B., un rimborso spese omnicomprensivo, forfetario giornaliero - calcolato sulla base dell analisi dei costi effettuata dal Settore, sulla disponibilità delle risorse finanziarie destinate alle specifiche attività e in ossequio a quanto stabilito dal Comitato Regionale del Volontariato, costituito con D.G.R. n. 6935/2001, nella seduta del così come di seguito riportato: 12,50 giornalieri, di cui 9,30 per ticket mensa (per h. 7,12) e 3,20 per rimborso spese marginali; 20,00 Giornalieri forfetari, solo per i non residenti, per ticket mensa nella sola isola di Capri, comprensivo del contributo di 3,20 per spese marginali 40,00 giornalieri per i consumi del veicolo utilizzato dalle squadre impegnate in attività di spegnimento A.I.B.; 30,00 giornalieri per i consumi del veicolo utilizzato dalle squadre impegnate in attività di avvistamento A.I.B.; 120,00 giornalieri per i consumi del natante utilizzato dalle squadre impegnate in attività di avvistamento A.I.B. dal mare; Le spese scaturenti dai trasferimenti giornalieri, da e per le isole di Ischia e Procida, settimanali per la sola isola di Capri, saranno liquidate a presentazione dei relativi ticket rilasciati ed obliterati dalle società di navigazione. di poter porre a carico del Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio le spese relative alle visite mediche e diagnostiche che le Organizzazioni di Volontariato dovranno sostenere per il personale impegnato nelle attività di che trattasi, liquidandole previa esibizione di idonea documentazione contabile giustificativa della spesa;

6 di dover autorizzare il Dirigente del Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio ad integrare, in corso di emergenza, le unità previste anche in relazione alle necessità verificatesi nello scorso anno 2007 per le stesse attività che determinarono ulteriori gravosi impegni a fronte delle molte operazioni di spegnimento resesi necessarie contro ogni prevedibile stima; di dover prendere atto del Piano Tecnico Organizzativo Straordinario predisposto per le attività integrative per la campagna A.I.B. 2008, formulato dalla Direzione Regionale Vigili del Fuoco per la Campania e pervenuto il (vedi allegato C), autorizzando il Dirigente del Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio a sottoscrivere l Allegato F alla convenzione quadro stipulata in data 9 Luglio 2007, autorizzando la spesa per un importo complessivo di ,00 (ottocentododicimila/00) per l anno 2008; di impegnare la spesa stimata in ,00. di cui ,00 per le occorrenze necessarie alla gestione e attuazione delle procedure per il contrasto agli incendi comprensivo degli oneri scaturenti dal rimborso alle organizzazioni di volontariato delle spese sostenute per le visite mediche e diagnostiche, e ,00 per eventuali spese emergenti per integrazione delle squadre previste e di ulteriori squadre in caso di situazioni emergenziali accertate, facendolo gravare sull U.P.B Cap. 1176, del Bilancio Regionale Esercizio Finanziario 2008; di inviare copia del presente atto, una volta esecutivo, all AA.GG.CC. Gabinetto del Presidente, A.G.C. Ecologia, Tutela Ambiente, Protezione Civile; ai Settori Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio; Foreste, Caccia e Pesca; Gestione delle Entrate e della Spesa di Bilancio; Atti sottoposti a registrazione e contratti; Stampa e Documentazione per la pubblicazione sul BURC. Il Segretario D Elia Il Presidente Bassolino

7 Ruoli e compiti delle strutture regionali nell ambito dell attività di previsione e lotta attiva agli incendi nelle aree boschive e nelle aree di interfaccia urbano-rurale ALLEGATO A Geom. Vincenzo CINCINI Aprile

8 Quadro Normativo di Riferimento Nazionale Legge 8 dicembre 1970, n 996 Norme sul soccorso e l assistenza alle popolazioni colpite da calamità Protezione Civile. D.P.R. 6 febbraio 1981, n 66 Regolamento di esecuzione della Legge 996/70, recante norme sul soccorso e l assistenza alle popolazioni colpite da calamità. Legge 11 agosto 1991, n 266 Legge Quadro sul Volontariato. D.P.R. 194/2001; Legge 24 febbraio1992, n 225 Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile. D. lgs. 31 marzo 1998, n 112 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione della L. 15 marzo 1997, n 59; Titolo III Territorio, Ambiente e Infrastrutture a) Capo I Art. 51; b) Capo VIII Protezione Civile Art. 108; c) Capo IX Disposizioni finali Art Servizio meteorologico nazionale distribuito; Titolo IV Servizi alla Persona e alla Comunita'; d) Capo I Tutela della salute Art Interventi d'urgenza. Legge 21 novembre 2000, n. 353 Legge quadro in materia d incendi boschivi; Decreto Legge n 343 del 7 settembre convertito con la Legge 9 novembre 2001, n 401, Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile ; DPCM 20 dicembre 2001 Linee guida ai piani regionali per la lotta agli incendi boschivi; Decreto Legge n 90 del 31 maggio 2005, convertito in Legge 152 del 26 luglio 2005; Atto del Presidente del Consiglio dei Ministri, recante Indirizzi operativi per fronteggiare il rischio incendi boschivi per la stagione estiva 2007 (Prot. Nr. 1947/2007/PCM) OPCM 3606/2007 Incendi d interfaccia. Quadro Normativo di Riferimento Regionale Legge Regionale 11 agosto 2001, n Art. 63 commi 1,2 e 3; Nota del 6 marzo 2002 prot. n.291 S.P. dell'assessore alla Protezione Civile della Regione Campania, in attuazione delle delibere di Giunta Regionale nn.6931 e 6940 del 21 dicembre 2001, ha attivato la "Sala Operativa Regionale Unificata di Protezione Civile"; Delibera di Giunta Regionale n 6932 del 21 dicembre 2002 individuazione dei Settori ed Uffici Regionali attuatori del Sistema Regionale di Protezione Civile; Delibera di Giunta Regionale n 854 del 7 marzo 2003 Procedure di attivazione delle situazioni di pre-emergenza ed emergenza e disposizioni per il concorso e coordinamento delle strutture regionali della Campania; DGR n del 22 giugno Piano Regionale per la Programmazione delle Attività di Previsione Prevenzione e Lotta Attiva contro gli Incendi Boschivi... 2

9 1. PREMESSA Obiettivo specifico, del presente documento, è di definire i compiti ed i ruoli delle strutture regionali che contribuiscono all attività di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi, in considerazione del quadro normativo nazionale e regionale ed in particolare delle recenti indicazioni del Dipartimento di Protezione Civile per le aree d interfaccia urbano-rurale. In generale le pianificazioni e i protocolli per gli interventi A.I.B., si riferiscono al periodo di massima pericolosità riconosciuto dal 15 giugno al 30 settembre in quanto stimato, per le condizioni climatiche del periodo e supportato anche dai dati registrati, il periodo più favorevole per lo sviluppo d incendi. Pur condividendo l impiego di tutte le risorse disponibili nel periodo di massima pericolosità, si deve però osservare che le pianificazioni AIB, in generale, sono elaborate tenendo conto solo degli aspetti e dei rischi legati agli incendi di natura boschiva e adeguate al limitato periodo riferimento. Il modello d intervento, contenuto nel presente documento, si propone di fornire un protocollo ai fini di protezione civile da applicare in tutto l arco dell anno solare, compreso il periodo invernale, dedicando particolare riguardo ai fenomeni che si sviluppano nelle aree d interfaccia urbano rurale. Esso rappresenta l integrazione, per gli aspetti di protezione civile e di soccorso alle popolazioni, al piano AIB predisposto dal Settore Foreste della Regione Campania a cui competono le attività di spegnimento e bonifica delle aree percorse dal fuoco che si conferma quale piano di riferimento principale per la lotta attiva agli incendi. Nel presente documento è stata prevista la partecipazione delle strutture tecniche operative regionali, commisurata al livello di allerta, ai sensi delle Delibere di Giunta Regionale n 6932, del 21 dicembre 2002 e n 854, del 7 marzo Le attività da attuare al verificarsi di un incendio, sono caratterizzate da due aspetti principali: 1. spegnimento; 2. emergenza e soccorso. Per la redazione del presente documento, al fine di renderlo compatibile ed integrabile, si è preso atto del Piano A.I.B. prodotto dal Settore Foreste, Caccia e Pesca della Regione Campania, della sua organizzazione ed articolazione a livello provinciale, delle strutture e degli Enti, regionali e Statali, individuati per la lotta attiva agli incendi boschivi, delle procedure per l impiego della flotta aerea regionale e le modalità di attivazione della flotta aerea dello Stato e del concorso, per il contrasto al fenomeno, fornito dal Corpo Forestale 3

10 dello Stato, dai Comandi dei VV. F. e dalle Forze dell Ordine. Pertanto, il Settore Programmazione Intervento di Protezione Civile sul Territorio (di seguito Settore), definisce i compiti e le procedure da attuare, nell ambito del sistema regionale di protezione civile, nel contesto del quadro normativo di riferimento nazionale, regionale e dalle competenze derivanti dall OPCM 3606/2007, integrando le proprie attività, con riferimento al piano regionale A.I.B., in sinergia con le altre strutture ed enti individuati in tale piano. 2. Organizzazione del Settore. Il Settore programma e partecipa alla lotta attiva, assicurando il coordinamento delle proprie strutture antincendio con quelle statali e locali, avvalendosi oltre che delle sue strutture e dei propri mezzi, di personale appartenente alle Organizzazioni di Volontariato riconosciute, secondo la vigente normativa, e dotate d adeguata preparazione professionale, di certificata idoneità fisica e di specifici dispositivi di protezione individuale a norma, qualora impiegato nelle attività di spegnimento del fuoco. Il concorso delle organizzazioni di Volontariato prevede in particolare, la costante reperibilità di qualificati referenti per le esigenze connesse con le situazioni di crisi e d emergenza. La Sala Operativa Regionale Unificata (S.O.R.U.). Il riferimento del Settore, per tutte le attività di concorso alla lotta attiva agli incendi boschivi, è la Sala Operativa Regionale Unificata (di seguito SORU). Alla SORU fanno capo le risorse e le unità appartenenti al Settore, quelle delle organizzazioni di volontariato, impegnate nell opera di vigilanza, pattugliamento e di supporto allo spegnimento degli incendi boschivi. In via ordinaria o in caso d incendio boschivo gestibile con le risorse preventivamente dislocate sul territorio, alla SORU compete, d intesa con il Settore Foreste, la gestione ed il coordinamento di tutte le unità d intervento di Protezione Civile dislocate o, per richiesta delle SOUP, inviate sui luoghi. La Sala Operativa Regionale Unificata funziona 24 ore su 24. Essa è dotata di personale in turnazione H-24, di un Call Center con Numero Verde, di una Sala EMERCOM, apparati radio, telefonia fissa e mobile, telefonia satellitare fissa e mobile e di idonei supporti informativi e informatici per la gestione, l archiviazione e l elaborazione dei dati relativi agli incendi boschivi ed implementabili e condivisibili con i sistemi informatici degli altri Settori regionali. In particolare la Sala Operativa Regionale Unificata provvede a: 4

11 - coordinare e controllare l attività di vigilanza e pattugliamento e delle unità d intervento riconducibili al Settore; - coordinare, a livello interprovinciale, le attività dei mezzi antincendio e degli addetti posti a supporto per lo spegnimento degli incendi; - ricevere le segnalazioni d incendi dal personale in attività d avvistamento; - trasferire le segnalazioni alla SOUP territorialmente competente e monitorare l evento fino alla conclusione; - operare in collaborazione con i Vigili del fuoco ed il Corpo Forestale dello Stato; - coordinarsi con le sale operative di: Dipartimento P.C., Prefetture, VV. F.; CFS; Settore Foreste; ANAS; Autostrade; Capitanerie di Porto; Reti Ferroviarie; Aeroporti; Servizi essenziali; ed altri servizi, a rilevanza regionale, inerente la prevenzione e la lotta agli incendi boschivi e, in particolar modo, per gli incendi d interfaccia; - raccogliere ed elaborare i dati inerenti gli incendi d interfaccia; - coordinare le emergenze di rilevanza regionale connesse con gli incendi boschivi. La SORU risponde, 24h/24h, ai numeri Numero Verde Fax Il Centro Funzionale del Settore (Ce.Fu.) Il Ce.Fu. provvede ad analizzare quotidianamente, nel periodo di massima allerta, le condizioni meteorologiche in atto o previste nel breve termine (max 72 ore). Allo scopo, il Centro Funzionale del Settore, provvede ad acquisire il bollettino di suscettività agli incendi emesso dal Dipartimento per la Protezione Civile e, previa valutazione integrata con i dati meteorologici disponibili a scala locale, provvede a trasferirlo alla S.O.R.U. per la successiva diffusione agli Enti interessati. Il Centro Funzionale garantisce il proprio supporto alla funzione F. 1 - Tecnico-Scientifica nella SORU e provvede, compatibilmente con le dotazioni strumentali in possesso, a fornire gli aggiornamenti delle previsioni meteorologiche rilevanti ai fini della valutazione della suscettività all innesco degli incendi boschivi. 5

12 2. MODELLO D INTERVENTO Gli interventi del Settore nell attività antincendio comprendono: a) diffusione degli avvisi di suscettività agli incendi; b) attività di vigilanza e avvistamento avente lo scopo di una tempestiva segnalazione dell'insorgere dell'incendio; c) supporto agli Enti, destinati al contrasto degli incendi, nel pattugliamento del territorio quale deterrente per le azioni dei piromani; d) supporto agli Enti, destinati allo spegnimento degli incendi, nel controllo della propagazione del fuoco e presidio nelle aree d interfaccia agricole urbane; e) spegnimento per azione diretta e di supporto nelle attività a terra; f) interventi di soccorso alla popolazione; g) coordinamento delle azioni previste dai Piani Comunali d Emergenza (PEC) per rischio incendi d interfaccia. Per l attuazione degli interventi di cui sopra, il Settore si avvale dell azione dei Sindaci e dei nuclei comunali di Protezione Civile, del Corpo Forestale dello Stato, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e dei volontari di Protezione Civile. Gli interventi si articolano in fasi successive che servono a scandire, temporalmente, il crescere del livello di allerta e regolare l impiego degli strumenti e delle risorse umane che vengono posti in campo. Le fasi si distinguono: - periodo ordinario, durante il quale la pericolosità di incendi è limitata o inesistente; - periodo di intervento, durante il quale la pericolosità di incendi boschivi è media o alta. E' appena il caso di ribadire che le strutture operative, pure nel periodo ordinario e per tutto l arco dell anno, devono garantire ed essere pronte ad attivare la fase di allarme per interventi di spegnimento anche attraverso l istituto della reperibilità dei rispettivi referenti. Nel periodo ordinario, nell'ambito dei compiti istituzionali dei vari Enti e strutture tecniche, dovranno essere realizzate le normali attività di studio e sorveglianza del territorio e gli interventi di prevenzione di cui alla Legge 21 novembre 2000, n. 353 ed al DPCM 20 dicembre 2001 Linee guida ai piani regionali per la lotta agli incendi boschivi. Le risorse per il pronto impiego saranno dimensionate in funzione delle condizioni climatiche e dei dati osservati in ordine anche alle segnalazioni provenienti dal territorio. Nel periodo di intervento (periodo di massima pericolosità) le fasi di operatività saranno attivate in maniera crescente, proporzionate agli aspetti previsionali ed al monitoraggio 6

13 degli eventi, articolate e distinte in: 1. fase di attenzione (indicativamente da giugno a settembre); 2. fase di preallarme (stato di suscettività medio - alta, segnalazione incendio boschivo); 3. fase di allarme (segnalazione di avvistamento incendio nelle fasce perimetrali); 4. fase di spegnimento e bonifica (estinzione dell'incendio). Con lo stesso principio, saranno disattivate in maniera decrescente regredendo dalla fase con grado maggiore a quella immediatamente precedente fino alla fase 1. Tali fasi di allerta potrebbero repentinamente variare (es.: da attenzione ad allarme) a secondo della reale condizione del territorio, delle condizioni climatiche locali ( zone più ventilate rispetto ad altre), condizioni orografiche, incidenza della bio massa, tipologia della vegetazione e di altri fattori, quali più focolai, che potrebbero far mutare in peggio l incendio. Pertanto, il Sindaco o suo Delegato, provvederà tempestivamente alla dichiarazione della fase di allerta corrispondente o quella a cui protende l evento e a predisporre le misure necessarie, in linea con il proprio piano emergenza incendi (PEC), per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità. 2.1 Ruolo della Sala Operativa Regionale Unificata Fase di attenzione La Sala Operativa Regionale Unificata, per le sue caratteristiche, provvede al monitoraggio degli eventi naturali ed antropici h/24 per 365 giorni l anno. Rientrano tra questi eventi, ovviamente, anche gli incendi in genere, siano essi di natura boschiva o diversa da quella boschiva. La SORU, per la campagna AIB, attua la fase di attenzione per tutto il periodo di riferimento (dal 15 giugno al 30 settembre). Con particolare riguardo a tale periodo, la SORU provvede alla diffusione dei dati forniti dal Centro Funzionale e/o delle informazioni disponibili e delle segnalazioni d incendi opportunamente accertate. All accadimento di un evento, il responsabile della sala operativa o suo sostituto, provvede ad informare il Dirigente del Settore o suo delegato che, a sua volta se il caso, informa l Assessore alla Protezione Civile e/o il Presidente della Giunta Regionale della situazione in atto. Contemporaneamente, d intesa con il Corpo Forestale dello Stato, dei VV. F. e dei Servizi Forestali Regionali, comunica telefonicamente e a mezzo fax, l'avvenuta attivazione della fase di attenzione ed i relativi aggiornamenti ai soggetti sotto indicati: - Dipartimento Protezione Civile Centro Situazioni; - Servizi Forestali Regionali; - Comandante regionale C.F.S.; 7

14 - Direzione regionale VV.F e Comando Provinciale territorialmente interessato; - Coordinamento provinciale volontariato di protezione civile territorialmente interessato; - Prefettura territorialmente interessata Uffici Territoriali del Governo; - Provincia territorialmente interessata; - Sindaco territorialmente interessato; - Presidente della Comunità Montana territorialmente interessata; - Centro Funzionale. In fase di attenzione i soggetti interessati garantiscono la reperibilità H24 e, se il caso, la presenza di un proprio delegato nella SORU. Fase di preallarme Al ricevimento del bollettino di suscettività agli incendi, elaborato dal Ce. Fu., e riconosciuto uno stato di pericolosità medio - alto la SORU, con le modalità di cui sopra, comunica ai soggetti interessati l attivazione o il passaggio allo stato di preallarme. In fase di preallarme il Dirigente del Settore, valutata la situazione in atto, attiva Sala EMERCOM e chiede la partecipazione alle attività di coordinamento dei funzionari delegati e con reperibilità H24 del CFS, dei VV.F, dei Servizi Forestali Regionali ed dell UTG territorialmente competente. La Sala EMERCOM è ubicata al secondo piano dell isola C/3 del Centro Direzionale di Napoli. Fase di allarme Ricevuta la segnalazione di avvistamento incendio, la Sala Operativa Regionale Unificata: esegue gli opportuni accertamenti sulla natura dell evento; - comunica, se il caso, l'attivazione della fase di allarme ai soggetti sopraelencati per le opportune valutazioni; - accerta l operatività dei mezzi e delle squadre abilitate alle attività di supporto per lo spegnimento degli incendi; - acquisisce dal Centro Funzionale le informazioni disponibili relative alle condizioni meteo in atto; - controlla che vi sia adeguata risposta da parte delle strutture operative e dell attuazione delle misure previste nei PEC; - provvede, su proposta del Direttore delle Operazioni di Spegnimento (DOS) e/o del Responsabile Operazioni di Soccorso (ROS), ad inviare le squadre di Volontari e personale del Settore; - nel caso di incendio duraturo e di vasta estensione che minacci zone abitate, 8

15 chiede l'attivazione delle opportune strutture di coordinamento dei soccorsi. 2.2 Ruolo del Centro Funzionale Il Centro Funzionale, quando siano ravvisate dal Dipartimento di Protezione Civile condizioni di suscettività media o alta per le successive 48 ore, inoltra il relativo avviso alla SORU. Alla dichiarazione dello stato di Allarme, il Centro Funzionale supporta la SORU, fornendo gli aggiornamenti delle previsioni meteorologiche disponibili in compatibilità con gli strumenti in dotazione, privilegiando i parametri relativi al vento ed alle temperature. 2.3 Ruolo dei Servizi Forestali Regionali Il ruolo dei Servizi Forestali Regionali è contenuto nel Piano A.I.B. redatto dal Settore Foreste, Caccia e Pesca della Regione Campania che si conferma come strumento primario per la lotta attiva agli incendi boschivi. Per la Campagna A.I.B. 2008, sono state concordate in comune accordo alcune innovazioni che riguardano, in particolare, una migliore integrazione e sinergia delle rispettive sale operative. Il Settore Protezione Civile assicurerà il rinforzo delle unità, con proprio personale, nelle SOUP del Settore Foreste. Altra novità riguarda la condivisione degli strumenti informatici, finalizzati alla localizzazione ed alla identificazione della natura degli incendi, la reperibilità H24 dei referenti del Settore Foreste da convocare, eventualmente in caso d emergenza, nella Sala EMERCOM del Settore Protezione Civile per le attività di coordinamento congiunte. 2.4 Ruolo del Corpo Forestale dello Stato Il ruolo del Corpo Forestale dello Stato è stabilito con propria pianificazione e si integra con quello del Settore Foreste. Il C.F.S. assicura la reperibilità H24 del proprio personale e partecipa, a ragion veduta, alle attività di coordinamento nella Sala EMERCOM avvalendosi dei supporti informatici integrati, del personale e dei mezzi del Settore P.C. nonché del supporto delle Associazioni di Volontariato. 2.4 Ruolo del Vigili del fuoco il ruolo dei VV. F. è principalmente quello del soccorso urgente. Nell ambito delle operazioni AIB, i Vigili del Fuoco assicurano le attività che riguardano la salvaguardia dei beni esposti. Il loro ruolo è fondamentale nella tipologia d incendio d interfaccia urbano 9

16 rurale dove ne assumono il comando delle operazioni con il ROS. Ai Vigili del Fuoco è assicurato il supporto tecnico strumentale e delle risorse umane dei Settori regionali. Partecipano, attraverso un proprio rappresentante, al coordinamento delle operazioni dalla Sala EMERCOM. 2.5 Ruolo delle Prefetture Le Prefetture, puntualmente informate degli accadimenti nella propria giurisdizione, provvedono al coordinamento delle strutture statali e delle Forze dell Ordine. Pongono in essere le proprie azioni in piena autonomia e partecipano, con un proprio rappresentante, al coordinamento delle attività in Sala EMERCOM fornendo particolare supporto alla verifica dell attuazione, da parte dei Sindaci in caso d incendi d interfaccia, delle misure previste dai rispettivi Piani d Emergenza Comunale (PEC). 10

17 Al fine di agevolare le operazioni A.I.B. e per garantire un tempestivo intervento delle squadre di spegnimento, con l obiettivo di ridurre al minimo la superficie percorsa dal fuoco, le squadre di avvistamento, nel segnalare un incendio, dovranno tener conto delle seguenti indicazioni: 1) Coordinate Indicare le coordinate geografiche (WGS84) della località interessata dall incendio: 2) Nomenclatura Indicare la località con il toponimo, Comune e la Provincia. 3) Informazioni preliminari Indicare la presenza d infrastrutture o se il dato è in via di acquisizione. Indicare la tipologia: Abitazioni sparse Prossimità a centri abitati Presenza d industrie o eventuali situazioni di pericolo Discariche, serbatoi di carburante e/o gas, polveriere, aziende pirotecniche, ecc. 4) Vegetazione Tipologia Indicare il tipo di vegetazione interessata dall incendio: I. Erba e sterpaglia; II. Arbusti, macchia bassa, frutteti; III. Macchia alta, cedui, fustaia di latifoglie, bosco di conifere di altezza fino a metri due, aree di rimboschimento; IV. Bosco di conifere di alto fusto 5) Area a rischio Indicare, approssimativamente in ettari, se l area boscata a rischio è gia stata percorsa dal fuoco o di quella boscata che potrebbe essere interessata. 6) Fronte del fuoco Indicare in linea di massima l estensione in metri lineari del fronte del fuoco e se lo stesso risulta continuo o frazionato, in tal caso l estensione riguarderà il fronte principale. 7) Condizioni climatiche Fornire indicazioni di natura climatica con particolare riguardo alla presenza del vento e relativa intensità. 8) Intervento Comunicare circa la presenza sul posto di squadre d intervento dei VV.F., Corpo Forestale, Settore Foreste o altre squadre e della eventuale presenza sul posto del DOS e/o del ROS fornendo i nominativi dei capi squadre. 9) Eventuali ulteriori informazioni ritenute utili Questi dati riguardano eventuali ostacoli per l intervento dei mezzi aerei, difficoltà o pericoli per le squadre d intervento a terra ed ogni notizia circa la conoscenza dei luoghi Le squadre di avvistamento dovranno, in ogni caso, portarsi lontano dagli incendi in condizioni di assoluta sicurezza e seguendo letteralmente le indicazioni impartite dal DOS e/o ROS o comunque, in assenza di tali figure, da personale esperto presente sul posto. I Volontari dovranno sempre evitare comportamenti imprudenti che possano mettere a rischio la loro incolumità e costituire elemento d ostacolo alle attività di spegnimento o di soccorso.

18 PROCEDURE PER LA CAMPAGNA ANTINCENDIO BOSCHIVO 2008 ALLEGATO B Geom. V. Cincini Resp. SORU

19 Quadro Normativo di Riferimento Nazionale Legge 8 dicembre 1970, n n 996 Norme sul soccorso e l assistenza l alle popolazioni colpite da calamità Protezione Civile. D.P.R. 6 febbraio 1981, n n 66 Regolamento di esecuzione della Legge 996/70, recante norme sul soccorso e l assistenza l alle popolazioni colpite da calamità. Legge 11 agosto 1991, n n 266 Legge Quadro sul Volontariato. D.P.R. 194/2001; Legge 24 febbraio1992, n n 225 Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile. D. lgs. 31 marzo 1998, n n 112 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione della L. 15 marzo 1997, n 59; n Titolo III Territorio Territorio,, Ambiente e Infrastrutture Capo I Art. 51; Capo VIII Protezione Civile Art. 108; Capo IX Disposizioni finali Art Servizio meteorologico nazionale distribuito;

20 Quadro Normativo di Riferimento Nazionale Titolo IV Servizi alla Persona e alla Comunita'; Capo I Tutela della salute Art Interventi d'urgenza. Legge 21 novembre 2000, n. 353 Legge quadro in materia d incendi boschivi; Decreto Legge n n 343 del 7 settembre convertito con la Legge 9 novembre 2001, n n 401, Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile ; DPCM 20 dicembre 2001 Linee guida ai piani regionali per la lotta agli incendi boschivi; Decreto Legge n n 90 del 31 maggio 2005, convertito in Legge 152 del 26 luglio 2005; Atto del Presidente del Consiglio dei Ministri, recante Indirizzi operativi per fronteggiare il rischio incendi boschivi per la stagione estiva 2007 (Prot. Nr. 1947/2007/PCM) OPCM 3606/2007 Incendi d interfaccia.

21 Quadro Normativo di Riferimento Regionale Legge Regionale 11 agosto 2001, n. 10- Art.63 commi 1,2 e 3; Legge Regionale 11 agosto 2001, n. 10 Nota del 6 marzo 2002 prot. n.291 n S.P. dell'assessore alla Protezione Civile della Regione Campania, in attuazione delle delibere di Giunta Regionale nn.6931 e 6940 del 21 dicembre 2001, ha attivato la "Sala Operativa Regionale Unificata di Protezione Civile"; Delibera di Giunta Regionale n Delibera di Giunta Regionale n 6932 del 21 dicembre 2002 individuazione dei Settori ed Uffici Regionali attuatori del Sistema Regionale di Protezione Civile; Delibera di Giunta Regionale n 854 del 7 marzo 2003 Procedure di attivazione delle situazioni di pre-emergenza ed Delibera di Giunta Regionale n emergenza e disposizioni per il concorso e coordinamento delle strutture regionali della Campania; DGR n del 22 giugno 2007 DGR n del 22 giugno Piano Regionale per la Programmazione delle Attività di Previsione Prevenzione e Lotta Attiva contro gli Incendi Boschivi.

22 DEFINIZIONE DI INCENDIO INCENDIO BOSCHIVO Per incendio boschivo si intende un fuoco con suscettività a espandersi su aree boscate, cespugliate o arborate, comprese eventuali strutture e infrastrutture antropizzate poste all interno delle predette aree, oppure su terreni coltivati o incolti e pascoli limitrofi a dette aree. (Legge 21 novembre 2000, n. 353 "Legge-quadro in materia di incendi boschivi ) INCENDIO NON BOSCHIVO Per incendio non boschivo si intende un fuoco che si estende su aree non forestali ma che determina comunque danni all ambiente rurale e al territorio pur non avendo la suscettività ad interessare il patrimonio boschivo. INCENDIO D INTERFACCIA Per incendio d interfaccia si intende un fuoco prossimo agli insediamenti urbano/rurali con suscettività ad espandersi nella fascia perimetrale degli aggregati urbani ed agli esposti nell area d interfaccia. Tale tipologia di incendio comporta prioritaria attenzione per la salvaguardia e l'assistenza della popolazione. (O.P.C.M. del 28 agosto 2007, n "Disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare lo stato di emergenza in atto nei territori delle regioni Lazio, Campania, Puglia, Calabria e della regione Siciliana in relazione ad eventi calamitosi dovuti alla diffusione di incendi e fenomeni di combustione ).

23 L e PREMESSA competenze della Regione, per le attività di spegnimento e bonifica delle aree percorse dal fuoco, sono del Settore Foreste, Caccia e Pesca della Regione Campania regolamentate da apposito Piano A.I.B.. Il Settore Foreste provvede allo scopo con la redazione e l aggiornamento del Piano stesso che resta il riferimento che regola la materia. Il Piano è basato su organizzazione ed articolazione a livello provinciale, individua tutte le strutture Statali e Locali a vario titolo coinvolte nella lotta attiva agli incendi boschivi e ne indica le rispettive competenze. Il Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile Sul Territorio, programma le proprie azioni di supporto e partecipa alla lotta attiva agli incendi assicurando il coordinamento delle proprie strutture antincendio con quelle statali e locali avvalendosi, oltre che delle proprie strutture e dei propri mezzi, di personale appartenente alle Organizzazioni di Volontariato riconosciute, secondo la vigente normativa, e dotate di adeguata preparazione professionale, di certificata idoneità fisica, dei dispositivi di protezione individuale a norma e specifico personale per le attività di spegnimento del fuoco.

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