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1 ALLEGATO B CRITERI PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER LE AZIONI FINANZIATE PER IL 2007 DEL PROGETTO REGIONALE FILIERA CORTA RETE REGIONALE PER LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI TOSCANI. 1. FINALITA I contributi regionali previsti dalla presente deliberazione hanno lo scopo di: - sostenere le iniziative finalizzate alla valorizzazione ed al miglioramento della conoscenza delle produzioni toscane di qualità e delle produzioni toscane in genere; - di sostenere le azioni volte allo sviluppo della filiera corta in agricoltura. Ai fini della presente delibera, per prodotti agricoli toscani certificati, si intendono: prodotti da agricoltura biologica ai sensi del Reg. CEE n. 2092/91 e successive modifiche ed integrazione relativo al metodo di produzione biologica, nonché il Reg. CEE 1804/99; prodotti da agricoltura integrata: ai sensi della L.R. 15 aprile 1999 n. 25, Norme per la valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari ottenuti con tecniche di produzione integrata e tutela contro la pubblicità ingannevole; prodotti vinicoli ai sensi della legge 164/1992 Nuova disciplina delle denominazioni di origine e del reg. 1493/1999 relativo all'organizzazione comune del mercato vitivinicolo, più facilmente identificabili come Vini DOCG, DOC e IGT; prodotti tipici: ai sensi dei Reg. CE 510/2006, più facilmente identificabili come prodotti D.O.P. ed I.G.P. ed ai sensi del Reg. CE 509/2006 più facilmente identificabili come prodotti S.T.G.; prodotti tradizionali: ai sensi dell art. 8 del d. lgsv. 30 aprile 1998 n. 173 e relativi decreti ministeriali attuativi. Ai fini della presente delibera, per prodotti agricoli toscani locali, si intendono tutte le produzioni agricole realizzate sul territorio della Regione Toscana e se trasformate, ottenute con prodotti di origine toscana non classificate nel precedente paragrafo. 2. BENEFICIARI I contributi sono destinati agli enti pubblici singoli o associati, promotori delle iniziative. 3. TIPOLOGIA DI INIZIATIVE AMMISSIBILI Le iniziative ammissibili a contributo per il 2007 sono le seguenti fra quelle comprese nel progetto regionale Filiera Corta di cui all allegato A della presente deliberazione:

2 A) MERCATI DEI PRODUTTORI, iniziative di mercato locale periodico, anche nella forma dell azione REGALA LA TOSCANA; B) AGRICOLTURA IN PIAZZA, manifestazioni promozionali annuali; C) SPACCI LOCALI, punti di vendita diretta in sede fissa gestiti in forma associata da imprenditori agricoli; D) ARTE E CIBO, punti informativi, espositivi e di vendita promozionale all interno di musei; E) PATTI DI FILIERA, corner di prodotti agricoli toscani certificati presso esercizi commerciali, e/o turistici/agrituristici e/o della ristorazione; 4. REQUISITI INIZIATIVE 1. Iniziative di tipo A (azione MERCATO DEI PRODUTTORI) Queste iniziative prevedono la realizzazione di veri e propri mercati all aperto per la vendita diretta dei prodotti agricoli da parte dei produttori del territorio interessato. Qualora nella zona oggetto dell iniziativa sia già attivo un mercato dei produttori, la nuova iniziativa si deve integrare con quella esistente o si deve svolgere in un periodo diverso. a) essere promosse ed organizzate da uno o più Enti Pubblici singoli o associati della zona; b) essere finalizzato alla commercializzazione dei prodotti agricoli toscani certificati e dei prodotti agricoli toscani locali del territorio dell Ente/i organizzatore/i, salvo per quanto previsto dal successivo punto c); c) essere destinato alle imprese agricole del territorio interessato. E ammessa la partecipazione di imprese agricole di territori limitrofi purchè in misura minore rispetto a quelle del territorio di riferimento. E ammessa la partecipazione di imprese agricole di territori non limitrofi purchè sempre in misura minore rispetto a quelle della zona su cui interviene l iniziativa e nel caso in cui siano previsti eventi informativi sui prodotti certificati e/o locali presentati da queste imprese. E ammessa la partecipazione di produttori di altri settori: operatori locali della trasformazione, del commercio, della ristorazione e del turismo, purchè per prodotti ed attività riconducibili al territorio su cui agisce il mercato e sulla base di requisiti minimi di qualità prestabiliti dal regolamento di cui al punto f); d) avere una scadenza fissa (almeno mensile); e) essere svolto di norma all interno del territorio dell Ente/i promotore/i; f) prevedere l adozione di un regolamento di mercato che impedisca la commistione con prodotti agricoli non certificati e/o non locali, che garantisca requisiti minimi di qualità per la partecipazione, di tracciabilità del prodotto e comprenda forme di controllo sufficienti a garantirne il rispetto; g) prevedere un piano finanziario di autofinanziamento a regime per la gestione dell iniziativa, sottoscritto da tutti gli Enti coinvolti e dagli operatori partecipanti. Il piano deve garantire l autosufficienza economica almeno dopo un triennio di attività; h) prevedere interventi di consulenza per consentire il rispetto delle normative igienicosanitarie da parte dei partecipanti; i) attuare momenti di formazione per gli operatori ed i consumatori; j) prevedere la partecipazione di Gruppi di Acquisto; 2. Iniziative di tipo B (azione AGRICOLTURA IN PIAZZA)

3 a) essere finalizzate alla valorizzazione dei prodotti agricoli toscani certificati e/o dei prodotti agricoli toscani locali del territorio dell Ente promotore; b) essere svolta nel territorio dell Ente promotore; c) prevedere la partecipazione prevalente di imprese agricole del territorio interessato. E ammessa la partecipazione di imprese agricole di territori limitrofi purchè in misura minore rispetto a quelle del territorio di riferimento. E ammessa la partecipazione di imprese agricole di territori non limitrofi purchè sempre in misura minore rispetto a quelle della zona e nel caso in cui siano previsti eventi informativi sui prodotti agricoli certificati e/o locali presentati da queste imprese. E ammessa la partecipazione di imprese di settori extra-agricoli del territorio dell Ente promotore, purchè in misura minore rispetto a quelle agricole per prodotti ed attività riconducibili al territorio su cui agisce il mercato; d) prevedere durante il loro svolgimento la realizzazione di momenti di informazione dei consumatori finalizzati allo sviluppo della conoscenza dei prodotti della zona; Per tutte le iniziative finanziate deve essere inviata alla Regione una scheda conoscitiva dei prodotti promossi e l elenco dei produttori coinvolti per il loro inserimento nel sito web della filiera corta. 3. Iniziative di tipo C (azione SPACCIO LOCALE) Queste iniziative prevedono l allestimento da parte degli EELL di punti di vendita diretta di prodotti agricoli certificati e/o locali gestiti in forma associata da imprenditori agricoli. a) essere localizzata nell area di riferimento dell Ente/i promotore/i; b) essere finalizzato alla commercializzazione dei prodotti agricoli toscani certificati e dei prodotti agricoli toscani locali del territorio dell Ente/i organizzatore/i, salvo per quanto previsto dal successivo punto c); c) essere destinato alle imprese agricole del territorio interessato. E ammessa la partecipazione di imprese agricole di territori limitrofi purchè in misura minore rispetto a quelle del territorio di riferimento. E ammessa la partecipazione di imprese agricole di territori non limitrofi purchè in misura minore rispetto a quelle della zona su cui interviene l iniziativa. E ammessa la partecipazione di produttori di altri settori: operatori locali della trasformazione, del commercio, della ristorazione e del turismo, purchè per prodotti ed attività riconducibili al territorio su cui agisce il mercato e sulla base di requisiti minimi di qualità prestabiliti dal regolamento di cui al punto f); d) essere finalizzata alla commercializzazione dei prodotti agricoli toscani certificati e/o locali in misura prevalente del territorio dell Ente/i organizzatore/i; e) essere destinata in misura prevalente ai produttori agricoli della zona interessata per le loro produzioni realizzate nella zona coinvolta; f) prevedere l adozione di un regolamento di partecipazione che impedisca la commistione con prodotti non certificati e/o non locali e comprenda forme di controllo sufficienti a garantirne il rispetto; g) prevedere un piano finanziario di autofinanziamento per la gestione dell iniziativa a regime, sottoscritto dagli operatori partecipanti. 4. Iniziative di tipo D (azione ARTE E CIBO)

4 Queste iniziative prevedono l allestimento da parte degli Enti di punti di informazione, esposizione, e vendita di campioni promozionali gestiti in forma associata da imprenditori agricoli, all interno di musei del territorio. a) essere localizzata nell area di riferimento dell Ente/i promotore/i; b) essere finalizzato principalmente alla informazione e promozione dei prodotti agricoli certificati e/o locali in misura prevalente del territorio dell Ente/i organizzatori. E ammessa la vendita dei prodotti in confezioni con scopo promozionale. E ammessa la partecipazione di produttori di altri settori: operatori locali della trasformazione, del commercio, della ristorazione e del turismo, purchè per prodotti ed attività riconducibili al territorio su cui agisce il mercato e sulla base di requisiti minimi di qualità prestabiliti dal regolamento di cui al punto c); c) prevedere l adozione di un regolamento di partecipazione che impedisca la commistione con prodotti agricoli non certificati e/o non locali, che garantisca requisiti minimi di qualità per la partecipazione e comprenda forme di controllo sufficienti a garantirne il rispetto; d) prevedere un piano finanziario di autofinanziamento per la gestione dell iniziativa a regime, sottoscritto dagli operatori partecipanti;

5 5. Iniziative di tipo E (azione PATTO DI FILIERA) Queste iniziative prevedono l allestimento da parte degli Enti di idonei scaffali di formato uniforme contenenti prodotti agricoli toscani certificati e/o locali da posizionare presso trasformatori, esercizi commerciali e/o turistici/agrituristici e/o della ristorazione in modo che sia data evidenza a tali prodotti e ne sia favorita la conoscenza e la vendita. a) essere promosse ed organizzate da uno o più Enti Pubblici della zona; b) prevedere un accordo (patto di filiera) fra produttori agricoli ed imprese del commercio e/o turismo e/o ristorazione che detti le norme per le forniture ed i prezzi finali dei prodotti; c) essere finalizzato alla informazione, promozione e vendita dei prodotti agricoli toscani certificati e/o locali in misura prevalente del territorio dell Ente/i organizzatore/i; d) prevedere un piano finanziario di autofinanziamento per la gestione dell iniziativa a regime, sottoscritto dagli operatori partecipanti; e) prevedere l adozione di un regolamento che impedisca la commistione con prodotti agricoli non certificati e/o non locali, che garantisca requisiti minimi di qualità per la partecipazione e comprenda forme di controllo sufficienti a garantirne il rispetto; 5. PRIORITA Le iniziative sono finanziate con priorità decrescente nel seguente ordine: iniziative di tipo A, C, E, D, e B. Fra le iniziative di tipo A) hanno la priorità: - quelle con maggiore numero di requisiti posseduti fra quelli elencati dalle lettere da a) a j) del paragrafo requisiti dell iniziative; - quelle svolte con più frequente periodicità; Fra le iniziative di tutte le tipologie hanno la priorità: a) quelle realizzate per la prima volta nella zona oggetto dell intervento; b) quelle che si integrano con le iniziative già in atto nella zona interessata; c) quelle che coinvolgono un maggiore numero di imprese agricole ed imprese in genere; d) quelle realizzate e gestite in collaborazione con le associazioni di categoria e dei produttori; e) quelle realizzate e gestite in collaborazione con la/e Strada/e riconosciuta ai sensi della LR 45/03 presente/i nel territorio di riferimento dell iniziativa;

6 6. TIPOLOGIA DI SPESE AMMESSE Sono ammissibili a finanziamento le seguenti tipologie di spese: - strutture e dotazioni di primo allestimento dell iniziativa con esclusione di opere edili in genere; - materiale ed azioni divulgative e pubblicitarie; - spese di gestione varie di avvio, fino al limite del primo triennio di attività; - studi, consulenze e progettazione fino ad un massimo del 12% del totale delle spese ammesse, comprese le consulenze necessarie a garantire il rispetto delle normative igienico-sanitarie; - attività di animazione presso gli operatori coinvolti nell iniziativa, da svolgersi anche tramite le Associazioni e le Organizzazioni di rappresentanza degli stessi. Sono escluse le spese per personale dipendente di ruolo del beneficiario anche in quota parte. 7. IMPORTO DEI CONTRIBUTI Il contributo massimo è pari all 80% delle spese sostenute dal richiedente per l organizzazione delle iniziative di tipo A, C, D ed E ed al 50% delle iniziative di tipo B. Il contributo massimo ammissibile per ogni iniziativa è comunque pari a : - Euro ,00 per le iniziative di tipo A (MERCATO DEI PRODUTTORI); - Euro ,00 per le iniziative di tipo B (AGRICOLTURA IN PIAZZA); - Euro per le iniziative di tipo C (SPACCIO LOCALE); - Euro per le iniziative di tipo D (ARTE E CIBO); - Euro per le iniziative di tipo E (PATTO DI FILIERA). I contributi sono impegnati tramite Decreto del Dirigente della Direzione Generale dello Sviluppo Economico competente in materia; I contributi sono liquidati previa presentazione da parte dei soggetti beneficiari di una relazione finale sull andamento dell iniziativa con indicazione dei giustificativi di spesa e di pagamento. Possono essere concessi anticipi pari al 50% del contributo totale concesso su richiesta del beneficiario.

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