DECRETO 28 giugno 2010, n certificato il

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1 REGIONE TOSCANA Direzione Generale Sviluppo Economico Area di Coordinamento Politiche per lo Sviluppo Rurale Settore Valorizzazione dell Imprenditoria Agricola DECRETO 28 giugno 2010, n certificato il Progetto Regionale Filiera Corta Rete regionale per la valorizzazione dei prodotti agricoli toscani - P.A.R. Misura Bando IL DIRIGENTE Vista la legge regionale 8 gennaio 2009 n. 1 Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale ed in particolare l articolo 2 Rapporti tra organi di direzione politica e dirigenza, comma 4 e l arti colo 9 Responsabile di Settore ; Visto il Decreto del Direttore Generale dello Sviluppo Economico n del 20 giugno 2008 avente per oggetto Direzione Generale dello Sviluppo Economico. Modifiche all articolazione organizzativa, con il quale il sottoscritto Dirigente Simone Tarducci è nominato responsabile del Settore Valorizzazione dell Im prenditoria Agricola ; Vista la legge regionale 24 gennaio 2006, n. 1 Disciplina degli interventi regionali in materia di agricoltura e di sviluppo rurale, che regola l intervento della Regione in materia di agricoltura e di sviluppo rurale con le finalità di concorrere a consolidare, accrescere e diversificare la base produttiva regionale e i livelli di occupazione in una prospettiva di sviluppo rurale sostenibile; Richiamato l articolo 2, comma 1, della l.r. 1/2006 con il quale si stabilisce che il piano agricolo regionale (PAR) è il documento programmatorio unitario che realizza le politiche economiche agricole e di sviluppo rurale definite dal PRS; Vista la Deliberazione del Consiglio regionale 23 dicembre 2008, n. 98 di approvazione del Piano Agricolo Regionale (PAR) ; Vista la Delibera di Giunta regionale 8 marzo 2010, n. 290 L.R. 1/06; Delib. C.R. 98/08. Piano Agricolo Regionale (PAR) Documento di attuazione per l anno 2010 pubblicata sul BURT, parte seconda, n. 12 del 24 marzo 2010; Visto in particolare l allegato A Procedure generali di attuazione, gestione, finanziamento e controllo del Piano - annualità 2010, paragrafo 6 Gestione delle 11 risorse finanziarie del PAR e procedure generali per il finanziamento degli interventi che stabilisce che le risorse del Piano sono destinate alla Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura (ARTEA) e che pertanto l erogazione delle risorse al beneficiario finale, qualunque sia la sua natura, è effettuata dalla Agenzia stessa; Ricordato che per quanto previsto dal suddetto Allegato A alla Delib. G.R. 290/2010 il Settore Responsabile del procedimento di una misura o azione assegnata, con proprio decreto, nell ambito delle risorse disponibili pres so ARTEA, espletate tutte le procedure previste, dà mandato ad ARTEA di procedere alla liquidazione degli importi determinati spettanti ad uno o più beneficiari; Ricordato inoltre che, qualora previsto, il Settore Responsabile del procedimento può dare mandato ad ARTEA di liquidare l intero importo, od una sua percentuale a titolo di anticipazione, contestualmente alla assegnazione del beneficio; Dato atto che l allegato B alla sopracitata Delib. G.R.290/2010 Ripartizione delle risorse del Piano fra le misure e le azioni - annualità 2010 stabilisce per ogni misura ed azione le risorse erogate dal Piano nell ambito dell annualità di riferimento e che tale importo rappresenta il tetto massimo di spesa autorizzato dalla Giunta regionale per ogni singola linea di intervento; Visti gli allegati C alla sopracitata Delib. G.R. 290/2010 Schede di attuazione delle misure e delle azioni del Piano - annualità 2010 e D Interventi urgenti ed imprevisti - annualità 2010 che stabiliscono, per gli interventi attivati, tutte le procedure che devono essere espletate al fine dell attuazione dell intervento stesso; Vista in particolare la scheda di misura del sopracitato allegato C alla Delib. G.R. 290/2010 Progetto regionale filiera corta - rete per la valorizzazione dei prodotti agricoli toscani la cui dotazione finanziaria è stabilita in euro ,00; Preso atto che nel sopracitato allegato A alla Delib. G.R.290/2010 per la misura Filiera corta viene indicato il Settore Valorizzazione dell imprenditoria agricola quale responsabile del procedimento e della defi ni zione delle procedure di attuazione; Ritenuto opportuno dare avvio al bando 2010 per l attuazione della misura e di stabilire i criteri per la presentazione delle domande; Visto l allegato A al presente atto Direttive per l attuazione della scheda PAR che costituisce

2 12 parte integrante e sostanziale del presente atto contenente i Criteri per la presentazione delle domande; DECRETA 1. di approvare per i motivi espressi in narrativa l allegato A al presente atto Direttive per l attuazione della scheda PAR che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto contenente i Criteri per la presentazione delle domande; 2. di dare mandato ad ARTEA di liquidare secondo le modalità stabilite dalla scheda di misura del PAR e in particolare: anticipo del 50% su mandato del Settore Valorizzazione dell Imprenditoria agricola su richiesta del soggetto beneficiario e/o su presentazione di stati di avanzamento di spese già sostenute, il saldo alla presentazione della rendicontazione finale, su mandato del Settore Valorizzazione dell Imprenditoria agricola. Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell art. 5 bis, comma 1, lett. b) della L.R. 23/2007, e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007. Il Dirigente Simone Tarducci SEGUE ALLEGATO

3 13 Allegato A PIANO AGRICOLO REGIONALE DGRT 290/2010 Direttive per l attuazione della scheda di misura : Progetto regionale filiera corta- rete per la valorizzazione dei prodotti agricoli regionali Tipologia di progetti ammissibili: A) MERCATI DEI PRODUTTORI: Sono gli eventi periodici locali (almeno una volta al mese) all aperto per la vendita diretta di prodotti di qualità e di prodotti locali, riservati ai produttori della zona interessata. Si tratta di promuovere e/o consolidare la realizzazione di mercati di vendita diretta di prodotti locali; B) SPACCI LOCALI: spazi di vendita diretta gestiti da più imprenditori agricoli sull esempio dei farmer s market americani. Si tratta di promuovere e/o consolidare la realizzazione di punti di vendita diretta di prodotti locali nella forma di negozio o altra struttura in sede fissa, dove i produttori vendono direttamente i propri prodotti; C) ARTE E CIBO: allestimento all interno dei musei e/o in locali ad alta concentrazione turistica come ad esempio i punti di informazione turistica, le biglietterie di aeroporti e porti turistici, di uno spazio dedicato alla cultura e tradizione enogastronomica della Toscana per l esposizione e vendita di campioni di prodotti toscani di qualità e di materiale informativo. Tali locali dovranno essere di proprietà (o in uso) di Enti pubblici; D) PATTI DI FILIERA: con questa azione si promuovono accordi fra produttori agricoli ed operatori di altri settori: ristorazione, commercio e turismo, per la vendita dei prodotti agricoli di qualità e locali, secondo modalità da concordare fra le categorie; E) LOGISTICA: azione riservata ai soggetti beneficiari delle azioni A Mercati di produttori e B spacci locali che hanno avviato le iniziative da almeno un anno. L azione consiste nel finanziamento di iniziative di ospitalità di produttori provenienti da territori extra-regionali da parte dell ente pubblico promotore dell azione A o B per potere offrire prodotti non disponibili sul territorio toscano. L ente pubblico beneficiario dovrà assicurare che, nel regime della reciprocità, lo stesso numero di produttori toscani venga ospitato in analoghe inziative per avere occasione di promuovere e vendere direttamente i propri prodotti; F) PROGETTI SPECIALI: con questa azione la Regione Toscana intende promuovere progetti pilota a carattere regionale che abbiano particolari caratteri di rilievo promozionale e che si distinguano per l innovazione e la sperimentazione di forme di promozione e comunicazione. Beneficiari Sono beneficiari dei contributi i Comuni singoli o associati, le Province, le Comunità Montane, le Camere di Commercio Industria Artigianato. Limitazioni e condizioni specifiche di accesso Per ogni iniziativa è obbligatorio presentare un piano di autofinanziamento, e ogni progetto deve esserne dotato in modo da avere una propria autonomia dal punto di vista finanziario dopo il primo

4 14 avvio con contributo regionale che deve essere utilizzato entro i primi tre anni dall avvio dell iniziativa. Per ogni iniziativa è obbligatoria l approvazione da parte del soggetto beneficiario di un regolamento/disciplinare della filiera corta, da sottoscrivere da tutti coloro che intendono aderire al progetto. Il disciplinare prevederà i requisiti di accesso per i produttori ed i prodotti, i controlli necessari a garantire il rispetto dei principi del progetto e per garantire la provenienza dei prodotti inseriti nel progetto. L ente pubblico beneficiario dovrà garantire che tutti i piccoli produttori agricoli del territorio possano presentare domanda di partecipazione al progetto. Per ogni iniziativa è necessario che il numero delle imprese agricole coinvolte sia prevalente rispetto al totale del numero di imprese.ogni iniziativa deve essere promossa ed organizzata da uno o più Enti Pubblici singoli o associati della zona oggetto dell intervento. Forma del sostegno Si erogano contributi in conto capitale per l avvio delle iniziative mediante finanziamento da parte della Regione Toscana agli Enti promotori nella misura massima dell 80% della spesa ammessa. Il contributo massimo ammissibile per ogni iniziativa è comunque pari a : - Euro ,00 per le iniziative di tipo A (mercato dei produttori) - Euro ,00 per le iniziative di tipo B (spaccio locale) - Euro ,00 per le iniziative di tipo C (arte e cibo) - Euro ,00 per le iniziative di tipo D (patto di filiera) - Euro ,00 per le iniziative di tipo E (logistica) - Euro per le iniziative di tipo F (progetti speciali) Spese ammissibili Sono ammissibili a finanziamento le seguenti tipologie di spese: - strutture e dotazioni di primo allestimento dell iniziativa e opere edili esclusivamente per la messa a norma e/o adeguamento alla normativa vigente; - materiale ed azioni divulgative e pubblicitarie; - spese di gestione; - studi, consulenze e progettazione fino ad un massimo del 12% del totale delle spese ammesse, comprese le consulenze necessarie a garantire il rispetto delle normative igienico-sanitarie; - attività di animazione presso gli operatori coinvolti nell iniziativa, da svolgersi anche tramite le Associazioni e le Organizzazioni di rappresentanza degli stessi. Per le iniziative E e F sono ammissibili anche spese di trasporto, viaggio, vitto e alloggio. Erogazione del contributo Possono essere erogati anticipi del contributo fino al 50% della spesa totale ammissibile a richiesta dell Ente beneficiario. Possono essere erogati ulteriori stati di avanzamento a seguito di rendicontazione delle spese ammissibili. Il saldo è erogato a rendicontazione finale delle spese sostenute a seguito di dichiarazione di fine lavori contenente l elenco dei documenti di spesa e di pagamento degli stessi a giustificazione dell importo totale di spesa sostenuto e relazione finale. Presentazione delle domande di contributo La domanda, deve essere presentata sul modello allegato, pena l esclusione, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.T del presente bando indirizzo, anche a mezzo di raccomandata A.R.. Giunta Regionale Toscana Direzione Generale Sviluppo Economico

5 15 Settore Valorizzazione dell imprenditoria agricola Via di Novoli Firenze Istruttoria tecnico-amministrativa e formazione della graduatoria La Regione Toscana provvederà, entro 30 giorni dal termine previsto per la presentazione delle domande stesse con proprio provvedimento a definire la graduatoria delle domande ammesse e di quelle finanziabili. I progetti presentati saranno valutati in base al carattere di innovazione, con riguardo alla ricaduta sulla valorizzazione dei prodotti della zona ove ha sede il beneficiario ed alla loro effettiva cantierabilità. A parità di condizioni, la priorità è connessa con la data di presentazione della domanda di contributo. Qualora vi siano ancora casi di parità, si procederà al sorteggio. La graduatoria viene pubblicata sul B.U.R.T. I contributi sono concessi, secondo l ordine di merito della graduatoria, fino all esaurimento delle risorse disponibili. Le domande ammesse ma non finanziabili potranno essere finanziate se si verificheranno economie (rinunce, revoche) ed il beneficiario ha comunque realizzato quanto previsto. Qualora per l ultima domanda posizionatasi utilmente in graduatoria non residuino somme sufficienti a coprire l intero importo del contributo concedibile al beneficiario, può essere assegnata la somma residua a fronte dell impegno di realizzare comunque l intervento. Qualora si realizzino economie tali somme verranno assegnate fino alla copertura dell intero contributo. Responsabile del procedimento Settore Valorizzazione dell imprenditoria agricola

6 16 MODELLI DI DOMANDA PIANO AGRICOLO REGIONALE DGRT 290/2010 Direttive per l attuazione della scheda di misura : Progetto regionale filiera corta- rete per la valorizzazione dei prodotti agricoli regionali Il/la sottoscritto/a. nato/a a il. in qualità di responsabile del procedimento per: (denominazione Ente beneficiario) Indirizzo (Via/Piazza) n.civico CAP. città.. Provincia Telefono Fax. . (indicare con chiarezza perché ogni successiva comunicazione verrà effettuata per posta elettronica) Nel caso di gestione associata, per conto dei seguenti Enti (elencare gli altri Enti coinvolti) CHIEDE di accedere ai contributi previsti dal bando per la Misura del PAR e della deliberazione Giunta Regionale n. 290/2010 per la seguente iniziativa (inserire tipologia e denominazione iniziativa):

7 17.. per l importo complessivo di investimento pari a euro, a fronte di una richiesta di contributo regionale pari a euro. SI IMPEGNA Nel caso in cui la domanda risulti finanziabile, a presentare la documentazione necessaria a dimostrazione di quanto dichiarato. A presentare a rendicontazione per il saldo finale del contributo: relazione finale su quanto realizzato, elenco delle spese sostenute con indicazione dei documenti di spesa e di pagamento. Tale rendicontazione dovrà essere presentata entro 12 mesi dalla data di conclusione del progetto che si considera tre anni dalla data del decreto di assegnazione del contributo Data e Firma

Tipologia di progetti ammissibili:

Tipologia di progetti ammissibili: Allegato A PIANO AGRICOLO REGIONALE DGRT 290/2010 Direttive per l attuazione della scheda di misura 6.1.11: Progetto regionale filiera corta - rete per la valorizzazione dei prodotti agricoli regionali

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