PUBBLICATO L ELENCO DELLE PIANTE ALIENE D ITALIA

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1 COMUNICATO PUBBLICATO L ELENCO DELLE PIANTE ALIENE D ITALIA Dopo quasi dieci anni di ricerche, è stato finalmente pubblicato l elenco completo e aggiornato delle piante aliene che crescono spontaneamente in Italia; le invasioni biologiche sono la seconda causa di perdita di biodiversità. In occasione dei 180 anni dalla fondazione del Museo di Storia Naturale di Milano, la Sezione di Botanica annuncia la pubblicazione dell elenco delle piante aliene d Italia. Il Museo di Storia Naturale di Milano fu fondato nel 1838 ed è uno dei più importanti Musei della città, appartenente al Comune di Milano - Cultura. Dopo la distruzione degli habitat, che si può assimilare al consumo di suolo, le invasioni biologiche da parte delle specie aliene o alloctone o esotiche costituiscono la maggiore minaccia alla biodiversità. In quest ottica si è appena concluso un lavoro durato quasi dieci anni, svolto senza uno specifico finanziamento, che ha portato alla pubblicazione sulla rivista internazionale Plant Biosystems dell elenco aggiornato di felci e affini, conifere e piante a fiore (la cosiddetta flora vascolare o piante superiori ) aliene che si sono diffuse spontaneamente in Italia. Si è trattato di una ricerca corale coordinata da Gabriele Galasso (Museo di Storia Naturale di Milano), Enrico Banfi (collaboratore del Museo di Storia Naturale di Milano), Fabrizio Bartolucci e Fabio Conti (Centro Ricerche Floristiche dell Appennino, Università di Camerino - Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga), Lorenzo Peruzzi (Università di Pisa), Nicola Ardenghi (Università di Pavia), Laura Celesti-Grapow (Università La Sapienza di Roma) e realizzato grazie alla collaborazione di 51 ricercatori, italiani e stranieri. Ad oggi, la flora vascolare alloctona d Italia conta 1597 specie e sottospecie. Ovviamente, le specie esotiche presenti in coltivazione sono molte di più; le piante censite nel corso della ricerca sono esclusivamente quelle che si sono diffuse spontaneamente negli ambienti naturali o seminaturali, minacciando l integrità degli ecosistemi. Un certo numero è stato introdotto volontariamente, per motivi agronomici, forestali, estetici o commerciali, ma molte sono giunte involontariamente, in modo quasi clandestino. Di queste, 157 sono state introdotte prima del 1492, data della scoperta dell America (le cosiddette archeofite), e ben 1440 in seguito (le cosiddette neofite); la maggior parte delle archeofite hanno avuto il tempo di armonizzarsi bene con la flora autoctona, tanto che oggi ne costituiscono un valore aggiunto e, in alcuni casi, sono a rischio di scomparsa, come il fiordaliso e il gittaione che sono giunte in Italia nel neolitico assieme alla coltura di orzo e frumento. Invece, una certa parte delle neofite, non tutte ma solo quelle maggiormente invasive, creano danni 1) alla salute (es. l ambrosia e la panàce di Mantegazza, che, rispettivamente, causano allergie ed eruzioni cutanee anche molto gravi), 2) all agricoltura (quelle fortemente infestanti i campi) o ai manufatti umani e ai resti archeologici (es. l ailanto o albero del paradiso), 3) alla biodiversità, modificando completamente i nostri boschi, le nostre coste e i nostri pascoli, in alcuni casi minacciando la sopravvivenza di numerose nostre specie autoctone potendo anche portarle

2 all estinzione (es. il fico degli Ottentotti sulle nostre coste rocciose e le pesti d acqua nei nostri canali e laghi). Le specie stabilmente inserite nei nostri ambienti sono 791, di cui 221 invasive, mentre le restanti sono state osservate in modo effimero solo una o poche volte. Nel 2009, in Italia erano state censite 1023 specie esotiche; il consistente incremento registrato durante questa ricerca, pari a circa il 50% in 7-8 anni, è dovuto sia all effettivo arrivo di nuove specie sia a una maggiore esplorazione del territorio nazionale. Le regioni maggiormente invase dalle specie aliene sono la Lombardia (776, di cui 111 invasive), il Veneto (618, 67), la Toscana (580, 51) e il Trentino-Alto Adige (577, 40). Per porre un freno a questa emergenza, che comporta una perdita annuale di milioni di euro, l Unione Europea ha emanato uno specifico Regolamento Comunitario (n. 1143/2014), che include un elenco di 23 specie vegetali invasive di cui è vietata la vendita, la detenzione e anche il trasporto su tutto il territorio dell Unione. Di queste, in Italia ne sono presenti 14. Tenendo conto delle specie e sottospecie autoctone (8195), l intera flora spontanea presente in Italia ammonta a quasi entità, per l esattezza Come detto, in questi ultimi anni le esplorazioni sul campo, la stesura di elenchi regionali e gli studi riguardanti la flora italiana sono aumentati notevolmente, sia per quanto riguarda le specie autoctone sia per le aliene; tuttavia permangono significative lacune di conoscenza relative a numerose specie o ad ampie aree. Inoltre, ogni anno decine di nuove specie continuano ad arrivare e inserirsi nei nostri ambienti. Per questo motivo, l inventario appena pubblicato servirà come base tassonomica e nomenclaturale per tutti i futuri monitoraggi e le future ricerche botaniche. Galasso G., Conti F., Peruzzi L., Ardenghi N.M.G., Banfi E., Celesti-Grapow L., Albano A., Alessandrini A., Bacchetta G., Ballelli S., Bandini Mazzanti M., Barberis G., Bernardo L., Blasi C., Bouvet D., Bovio M., Cecchi L., Del Guacchio E., Domina G., Fascetti S., Gallo L., Gubellini L., Guiggi A., Iamonico D., Iberite M., Jiménez-Mejías P., Lattanzi E., Marchetti D., Martinetto E., Masin R.R., Medagli P., Passalacqua N.G., Peccenini S., Pennesi R., Pierini B., Podda L., Poldini L., Prosser F., Raimondo F.M., Roma-Marzio F., Rosati L., Santangelo A., Scoppola A., Scortegagna S., Selvaggi A., Selvi F., Soldano A., Stinca A., Wagensommer R.P., Wilhalm T. & Bartolucci F. (2018) An updated checklist of the vascular flora alien to Italy. Plant Biosystems doi: / Per informazioni e documentazione: Gabriele Galasso: gabriele.galasso@comune.milano.it - tel

3 ISTITUZIONI SCIENTIFICHE CHE HANNO COLLABORATO ALLA RICERCA Museo di Storia Naturale di Milano, Sezione di Botanica Centro Ricerche Floristiche dell Appennino (Università di Camerino - Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga) Università di Pisa, Dipartimento di Biologia, Unità di Botanica Università di Pavia, Dipartimento di Scienze della Terra e dell Ambiente Università Sapienza di Roma, Dipartimento di Biologia Ambientale Università Sapienza di Roma, Dipartimento di Pianificazione, Design, Tecnologia dell Architettura (PDTA) Centro Ricerche Floristiche Marche Fondazione Museo Civico di Rovereto Istituto per le Piante da Legno e l Ambiente (IPLA) Museo di Scienze Naturali dell Alto Adige Regione Emilia-Romagna, Istituto Beni Culturali Regione Autonoma Valle d Aosta, Museo Regionale di Scienze Naturali Efisio Noussan, Comitato Scientifico Smithsonian Institution, National Museum of Natural History, Department of Botany, U.S.A. Università della Basilicata, Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali Università di Cagliari, Dipartimento di Scienze della Vita e dell Ambiente (DISVA), Centro Conservazione Biodiversità (CCB) Università della Calabria, Dipartimento di Biologia, Ecologia, e Scienze della Terra (DIBEST) Università della Calabria, Museo di Storia Naturale della Calabria ed Orto Botanico Università di Camerino, Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria Università della Campania Luigi Vanvitelli, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche e Farmaceutiche Università di Firenze, Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell Ambiente, Laboratori di Botanica Università di Firenze, Museo di Storia Naturale, Sezione di Botanica Filippo Parlatore Università di Genova, Dipartimento di Scienze della Terra, dell Ambiente e della Vita (DISTAV) Università di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Scienze della Vita Università di Napoli Federico II, Dipartimento di Biologia Università di Palermo, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali Università di Palermo, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche, Chimiche e Farmaceutiche (STEBICEF), Sezione di Botanica ed Ecologia Vegetale Università di Perugia, Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie Università del Salento, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali Università di Torino, Dipartimento di Scienze della Terra Università di Torino, Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi (DBIOS) Università di Trieste, Dipartimento di Scienze della Vita Università della Tuscia, Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE) Ricercatori indipendenti italiani

4 Effetti distruttivi del cinese Ailanthus altissima sui manufatti urbani. Foto L. Celesti-Grapow. Bosco golenale letteralmente invaso dalla liana nordamericana Sicyos angulatus. Foto A. Truzzi.

5 Sabbie fluviali colonizzate dalle specie americane Cycloloma atriplicifolium, Xanthium italicum e Amaranthus tuberculatus. Foto A. Truzzi. Lanca fluviale invasa dalla felce acquatica Azolla filiculoides (America tropicale). Foto E. Zanotti.

6 Heracleum mantegazzianum, specie caucasica, invasiva e pericolosa per la salute umana, recentemente dichiarata fuorilegge dall Unione Europea. Foto A. & M. Marzorati.

7 Fioritura di Impatiens balfourii (Himalaya). Foto G. Sardi. Chioma di un albero pervasa dalla liana nordamericana Parthenocissus inserta, in veste autunnale. Foto S. Mauri.

8 Particolare delle infiorescenze maschili della nordamericana Ambrosia artemisiifolia, produttrici di polline fortemente allergenico. Foto S. Mauri. Costa rocciosa invasa da Carpobrotus acinaciformis e C. edulis (Sudafrica), che minacciano la sopravvivenza di nostre specie rare. Foto G. Ferretti.