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1 PROGETTO DI CENSIMENTO, MONITORAGGIO, CONTROLLO E/O ERADICAZIONE DI SPECIE ALLOCTONE VEGETALI NEL PARCO NATURALE REGIONALE MOLENTARGIUS SALINE (PNRMS) Fig. 1 Panorama della città di Cagliari vista dal Parco. INTRODUZIONE Le specie aliene invasive rappresentano una minaccia sempre più grave e crescente a livello globale e soprattutto nelle aree protette risulta necessario un miglioramento della loro gestione. Il loro impatto in queste aree può rivelarsi ancora più negativo in quanto custodiscono una maggiore ricchezza di specie e habitat sensibili, e la loro conservazione è prioritaria per garantire il mantenimento di servizi ecosistemici essenziali e il sostentamento di molte comunità. Il progetto ha l obiettivo di tutelare la biodiversità vegetale del Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline (PNRMS) attraverso azioni di censimento, monitoraggio, controllo ed eradicazione delle piante aliene presenti. Il Parco, istituito nel 1999 con la LR n 5 del 26/02/1999, si trova nella Sardegna meridionale e si estende per 1600 ettari. Oltre al Parco Regionale e sito Ramsar, l area comprende anche il SIC (ITB Stagno di Molentargius e territori limitrofi) e la ZPS (ITB Saline di Molentargius). Fig. 2 Limiti del PNRMS (in rosso), del SIC (in verde) della ZPS (in azzurro).

2 Fig. 3 Stagno di Molentargius: l habitat 1150* Lagune costiere dalla riva est del Bellarosa maggiore. Sullo sfondo la città di Cagliari. IL PROGETTO Il progetto è iniziato a gennaio del 2015 e ha una durata di tre anni. È stato finanziato dal Parco attraverso un accordo con il Centro Conservazione Biodiversità (CCB) Dipartimento di Scienze della Vita e dell Ambiente dell Università di Cagliari (Accordo di collaborazione tecnico-scientifica ai sensi dell art. 15 della L. n 241/1990 firmato il 23 dicembre 2014). Grazie all analisi degli impatti delle specie invasive sulla vegetazione circostante si intende individuare una strategia per la loro eradicazione e/o controllo senza danneggiare gli habitat e le specie animali e vegetali presenti. L obiettivo del progetto è quello di identificare, studiare e monitorare le specie aliene, individuarne la biologia riproduttiva, il potenziale carattere invasivo e le possibili interazioni con le specie autoctone. Lo scopo finale è quello di elaborare una strategia per la loro eradicazione e/o controllo senza recare danno agli habitat e alle specie animali e vegetali presenti. Le azioni del progetto sono svolte da un team di ricercatori del CCB e si occupano innanzitutto dell aggiornamento della flora aliena presente nell area del Parco e della mappatura delle specie più invasive. Le altre azioni riguardano lo studio della biologia riproduttiva e in particolar modo della germinazione delle specie invasive nei laboratori della Banca del Germoplasma della Sardegna (BG- SAR); il monitoraggio e l analisi degli impatti delle specie invasive sugli habitat più sensibili della Direttiva n. 92/43/CEE minacciati da piante come Acacia saligna (Labill.) Wendl, Carpobrotus acinaciformis (L.) L.Bolus e Nicotiana glauca Graham; la realizzazione di una banca dati della flora aliena e infine la pubblicazione e diffusione dei risultati scientifici ottenuti.

3 Fig. 4a e 4b Monitoraggio delle piante invasive Carpobrotus acinaciformis (4a), Malephora crocea e Acacia saligna (4b) nell habitat 1420 Praterie e fruticeti alofili mediterranei e termo-atlantici (Sarcocornietea fruticosi) nelle rive delle saline di Quartu lato mare (Poetto). I RISULTATI Nel primo anno del progetto è stata realizzata una checklist delle specie aliene e, in base ai differenti impatti delle specie (di tipo ambientale, economico e sanitario), sono state elaborate una quarantinelist, un alert-list e una watch-list. La componente aliena costituisce una parte rilevante della flora vascolare del Molentargius con 107 piante (il 17% della flora totale), 10 delle quali sono considerate di dubbia esoticità e 21 coltivate, ma attualmente non spontaneizzate. Delle restanti (76 piante aliene) il 78,95% appartiene alla classe delle neofite (piante introdotte dopo la scoperta dell America) e il 21,05% alla classe delle archeofite (introdotte prima della scoperta dell America). Inoltre, a seconda del grado di invasività, le specie sono state distinte in casuali (41 taxa, il 54%), naturalizzate (28 taxa, il 37%) e invasive (7 taxa, il 9 %). Queste specie, comprese quelle coltivate, costituiscono una delle minacce più importanti per la conservazione della biodiversità di quest area. Fig. 5 Molentargius: l invasiva neofita Agave americana L. nelle rive di un canale nella zona di Is Arenas ai limiti dell habitat 6220 Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero- Brachypodietea.

4 I dati raccolti sono stati utilizzati per realizzare una priority-list per la mappatura delle specie aliene più pericolose per la flora e gli habitat naturali e per l identificazione delle zone dove effettuare gli interventi di eradicazione e/o controllo. Nel secondo anno sono stati realizzati i protocolli di germinazione di 5 specie invasive o potenzialmente invasive (Acacia saligna, Carpobrotus acinaciformis, Nicotiana glauca, Solanum elaeagnifolium, Lycium ferocissimum) presenti nell area del Parco, attraverso i test di germinazione presso la Banca Germplasma della Sardegna (BG-SAR). Fig. 6 Nicotiana glauca e provenienza dei semi: A) habitus (PNRMS CA, Sardegna); B) particolare dei frutti; C-D) plantula; E) test di germinazione. Fig. 7 Carpobrotus acinaciformis e provenienza dei semi: A) habitus (PNRMS CA, Sardegna); B) particolare dei fiori; C) test di germinazione; D) plantula; E) particolare del fiore.

5 Fig. 8 Acacia saligna e provenienza dei semi: A) habitus (PNRM CA, Sardegna); B) particolare dei frutti; C) test di germinazione; D) plantula; E) particolare del fiore. Fig. 9 Lycium ferocissimum e provenienza dei semi: A) habitus (Aree limitrofe PNRMS CA, Sardegna); B) particolare dei frutti; C) test di germinazione; D) plantula; E) particolare del fiore. Tra il secondo e il terzo anno sono stati realizzati i monitoraggi per lo studio della distribuzione ed evoluzione delle popolazioni delle specie maggiormente invasive e potenzialmente invasive negli habitat inseriti nella Direttiva n. 92/43/CEE Habitat. Inoltre, è stata realizzata una presentazione orale in occasione dell incontro divulgativo Le piante invasive e i loro impatti in Sardegna. Buone pratiche per il verde nel mediterraneo, tenutosi a Pula il 4 dicembre 2015 e due poster di cui uno presentato alla conferenza internazionale ECOPLANTMED Ecological Restoration in the Mediterranean region: Challenges and Opportunities tenutasi a ottobre del 2015 a Beirut in Libano, e uno in occasione dell Open day sulla biodiversità il 20 maggio 2017 al Parco.

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