L esperienza del Centro Flora Autoctona della Lombardia nella certificazione delle piante autoctone

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L esperienza del Centro Flora Autoctona della Lombardia nella certificazione delle piante autoctone"

Transcript

1 Parco Regionale del Monte Barro L esperienza del Centro Flora Autoctona della Lombardia nella certificazione delle piante autoctone Milano, 5 giugno 2009 Mauro Villa

2 Il CFA è una stazione sperimentale istituita dalla Regione Lombardia ai sensi della L.R. 86/83, la legge quadro sulle aree protette lombarde.

3 Scopo istitutivo del CFA è la produzione di piante autoctone con ricorso agli operatori privati del settore: Il CFA viene istituito per acquisire procedure che, anche mediante il coinvolgimento di qualificati operatori del settore agricolo e florovivaistico, garantiscano la disponibilità di specie vegetali erbacee ed arbustive, geneticamente compatibili con le popolazioni naturali lombarde Il CFA si occupa della produzione di piante in vaso e di materiale propagativo da consegnare: 1) ai parchi per la messa a dimora in luoghi idonei alla conservazione e riproduzione conformemente ai protocolli; 2) ai florovivaisti e alle ditte sementiere per la riproduzione, conformemente ai protocolli, di piante da immettere sul mercato sia a scopo ornamentale che per finalità di recupero e riqualificazione ambientale. (DGR della Lombardia 5 maggio 2000, n.7/49787)

4 La gestione di operazioni complesse e innovative con il coinvolgimento sinergico di una pluralità di istituzioni ed operatori ha richiesto sin dall inizio la configurazione di un idoneo sistema di standard di riferimento, di protocolli e di meccanismi di certificazione. Si è pertanto provveduto a registrare un idoneo marchio e ad acquisire un sistema di certificazione facente perno su una etichetta significativa.

5 Il marchio FLORA AUTOCTONA è stato depositato nel dicembre 2001 presso la Società Italiana Brevetti al fine di proteggere il materiale di propagazione prodotto (sementi, piante in vaso o root-trainer ecc.) Al marchio è associato un idoneo disciplinare

6 E stata quindi definita ed adottata un etichetta ambientale di tipo II (UNI EN ISO 14021), che mette in evidenza gli aspetti ambientali del prodotto che il produttore vuole sottolineare. In primo luogo, l etichetta riporta le seguenti dichiarazioni: Favorisce la biodiversità naturale Contribuisce all abbattimento dei gas clima-alteranti

7 Favorisce la biodiversità naturale La specie X, caratterizzata dal tipo corologico e dalle esigenze ecologiche riportate nella tabella seguente, è stata raccolta nel posto Y ed è autoctona per il territorio indicato in etichetta. Un suo utilizzo all interno dello stesso per lavori di ripristino ambientale favorisce la biodiversità vegetale in quanto incrementa localmente il numero di specie presenti, e garantisce buone probabilità di riuscita, in quanto il materiale di propagazione di questa specie risulta naturalmente adattato all ambiente di applicazione.

8 Contribuisce all abbattimento dei gas clima-alteranti Il recupero di zone degradate tramite le piante determina, per azione stessa della fotosintesi, l assorbimento di anidride carbonica dall atmosfera e contribuisce quindi alla diminuzione dei gas responsabili dell effetto serra, risultando in accordo con le disposizioni del Protocollo di Kyoto.

9 L etichetta certifica anche l autoctonia del prodotto. La soluzione operativa adottata tiene conto: 1. della specificità geografica della specie (corologia) 2. delle sue esigenze ecologiche Specificità geografica areale della specie Specificità ecologica esigenze climatiche ed edafiche AUTOCTONIA indice della compatibilità genetica fra il materiale di propagazione prodotto e le popolazioni circostanti la zona d intervento

10 Nell etichetta sono indicati: 1. nomi scientifico e comune 2. gruppo corologico 3. zona biogeografica, regione ecologica e regione pedologica 4. limiti altidudinali 5. forma biologica 6. indici di Landolt 7. comunità vegetali in cui la specie ricorre 8. luogo di raccolta del germoplasma e sue coordinate UTM 9. Eventuale codice LSB

11 Nell etichetta compare la suddivisione della Lombardia in distretti geobotanici. E all esame della DG Qualità Ambiente della Regione Lombardia una proposta di regolamento regionale che norma l utilizzo delle piante autoctone secondo la provenienza in tutte le aree protette della regione. da Andreis et al., Inf.Bot.Ital. 37: Riadattato

12 L etichetta nel suo complesso: lato A Il prodotto di cui alla presente etichetta è certificato conforme allo standard del marchio

13 L etichetta nel suo complesso: lato B - Prati aridi - Cespuglieti

14 L etichetta illustrata rappresenta il primo passo verso l EPD, etichetta ambientale di tipo III o dichiarazione ambientale di prodotto (di cui al Rapporto Tecnico ISO/TR 14025): per proseguire in questo percorso si è individuato come interlocutore interessato lo Swedish Environmental Management Council, che ha realizzato il programma EPD

15 La Legge Regionale 31 marzo 2008 n.10 Disposizioni per la tutela e la conservazione della piccola fauna, della flora e della vegetazione spontanea vieta l introduzione di specie vegetali alloctone negli ambienti naturali lombardi. Sulla base dei protocolli messi a punto dal CFA è stata avviata nel 2008 la produzione di piante autoctone certificate presso operatori privati.

Il ruolo e il coinvolgimento del CFA nell Osservatorio Regionale per la Biodiversità

Il ruolo e il coinvolgimento del CFA nell Osservatorio Regionale per la Biodiversità Il ruolo e il coinvolgimento del CFA nell Osservatorio Regionale per la Biodiversità Il coinvolgimento del Parco Monte Barro /Centro Flora Autoctona (CFA) nell Osservatorio Regionale della Biodiversità

Dettagli

Francesca Ossola ERSAF Lombardia. ERSAF Ente regionale per i servizi all agricoltura e alle foreste

Francesca Ossola ERSAF Lombardia. ERSAF Ente regionale per i servizi all agricoltura e alle foreste EXPERIENCES OF CONSERVATION AND INCREASE OF BIODIVERSITY IN FOREST PLANT PRODUCTION IN LOMBARDIA REGION CENTRO VIVAISTICO FORESTALE REGIONALE DI CURNO per la conservazione della biodiversità forestale

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 24

LEGGE REGIONALE N. 24 VII LEGISLATURA ATTI: 012808 LEGGE REGIONALE N. 24 ISTITUZIONE DEL PARCO NATURALE DELL'ALTO GARDA BRESCIANO Approvata nella seduta del 18 novembre 2003 Pubblicata sul Bollettino Ufficiale N. 49 del 5 dicembre

Dettagli

OBIETTIVO. Vendita ornamentali Coltivazioni officinali Coltivazioni alimurgiche

OBIETTIVO. Vendita ornamentali Coltivazioni officinali Coltivazioni alimurgiche OBIETTIVO Creare un sistema AGILE e RIGOROSO che permetta di produrre su larga scala PIANTE CERTIFICATE per: Ripristini ambientale Compensazioni Rafforzamenti Reintroduzioni Vendita ornamentali Coltivazioni

Dettagli

MISURA PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI

MISURA PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI 5.3.2.2.3 MISURA 223 - PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI Riferimenti normativi Articoli 36 (b) (iii) e 45 del Regolamento (Ce) N. 1698/2005 Articolo 30 e punto 5.3.2.3.3 dell Allegato II del

Dettagli

La certificazione ambientale come opportunità per una gestione partecipata e in qualità delle aree protette

La certificazione ambientale come opportunità per una gestione partecipata e in qualità delle aree protette Agenda 21 Locale EMAS: qualità, innovazione, partecipazione per un futuro sostenibile La certificazione ambientale come opportunità per una gestione partecipata e in qualità delle aree protette Lucia Naviglio,

Dettagli

Legge regionale 14 ottobre 2008, n. 26

Legge regionale 14 ottobre 2008, n. 26 Legge regionale 14 ottobre 2008, n. 26 Tutela delle risorse genetiche autoctone vegetali ed animali di interesse agrario (B.U. Regione Basilicata N. 50 del 16 ottobre 2008) Articolo 1 Finalità La Regione

Dettagli

Dai Parchi alla Rete Ecologica Regionale

Dai Parchi alla Rete Ecologica Regionale Dai Parchi alla Rete Ecologica Regionale Milano, 12 Marzo 2012 Tavolo Regionale sulla Rete Ecologica Attuazione della RER: le buone pratiche per la pianificazione Paolo Nastasio Alice Tanfoglio DGR 10415/09

Dettagli

Nell Unione Europea la biodiversità forestale e la tutela della biodiversità sono legate al concetto di provenienza. Titolo della presentazione

Nell Unione Europea la biodiversità forestale e la tutela della biodiversità sono legate al concetto di provenienza. Titolo della presentazione L IMPIEGO DELLE SPECIE AUTOCTONE NELLA RICOSTRUZIONE DEL PAESAGGIO IL RUOLO DEI VIVAI FORESTALI Giovanni Ravanelli Gianluca Gaiani Ente Regionale per i Servizi all agricoltura e alle Foreste Titolo della

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 26 DEL REGIONE ABRUZZO

LEGGE REGIONALE N. 26 DEL REGIONE ABRUZZO LEGGE REGIONALE N. 26 DEL 20-07-2007 REGIONE ABRUZZO Modifiche alla L.R. 16 marzo 2001, n. 6 recante: Norme in materia di coltivazione, allevamento, sperimentazione e commercializzazione di organismi geneticamente

Dettagli

Deliberazione del Consiglio di Gestione

Deliberazione del Consiglio di Gestione Deliberazione del Consiglio di Gestione Numero 45 del 30-09-2014 Oggetto: CONVENZIONE TRA IL PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI ED IL PARCO MONTE BARRO PER ATTIVITÀ DI COLTIVA= ZIONE EX SITU E FORNITURA DI

Dettagli

Un decennio di manualistica per il recupero ambientale delle cave in aree padana e continentale (Nord-Italia)

Un decennio di manualistica per il recupero ambientale delle cave in aree padana e continentale (Nord-Italia) Un decennio di manualistica per il recupero ambientale delle cave in aree padana e continentale (Nord-Italia) Graziano ROSSI Università degli Studi di Pavia Dip. di Scienze della Terra e dell'ambiente

Dettagli

sostenibilità ...sostenibilità e strumenti volontari... Agenda 21 locale

sostenibilità ...sostenibilità e strumenti volontari... Agenda 21 locale sostenibilità Enti locali, qualità dell ambiente e governo del territorio tra agenda 21 locale e sistemi di certificazione e di registrazione ambientale La gestione sostenibile del territorio nei parchi

Dettagli

Disposizioni per la tutela e la conservazione della piccola fauna, della flora e della vegetazione spontanea. L.R. 31 marzo 2008 n.

Disposizioni per la tutela e la conservazione della piccola fauna, della flora e della vegetazione spontanea. L.R. 31 marzo 2008 n. Sviluppo Sostenibile: tutela della biodiversità e dell ambiente, qualità della vita Disposizioni per la tutela e la conservazione della piccola fauna, della flora e della vegetazione spontanea. L.R. 31

Dettagli

Qualiviva Final Conference PROGETTO QUALIVIVA. Emilio Resta*

Qualiviva Final Conference PROGETTO QUALIVIVA. Emilio Resta* Qualiviva Final Conference PROGETTO QUALIVIVA Emilio Resta* Associazione Vivaisti Pistoiesi* AIAPP, CNR-IPSP, CREA-VIV, DiSPAA-Università di Firenze Fondazione Minoprio, Scuola Agraria del Parco di Monza

Dettagli

Corso Accompagnatori di Media Montagna Collegio Guide Alpine Abruzzo

Corso Accompagnatori di Media Montagna Collegio Guide Alpine Abruzzo Corso Accompagnatori di Media Montagna 2015-2016 Collegio Guide Alpine Abruzzo MATERIA GENERALE: Elementi di geologia e geomorfologia, ecologia, flora e fauna, interventi di prevenzione conservazione e

Dettagli

PROPOSTA DI ATTO ISTITUTIVO DELL AREA DI RIEQUILIBRIO ECOLOGICO TORRAZZUOLO - PROVINCIA DI MODENA

PROPOSTA DI ATTO ISTITUTIVO DELL AREA DI RIEQUILIBRIO ECOLOGICO TORRAZZUOLO - PROVINCIA DI MODENA PROPOSTA DI ATTO ISTITUTIVO DELL AREA DI RIEQUILIBRIO ECOLOGICO TORRAZZUOLO - PROVINCIA DI MODENA 1. Istituzione Ai sensi della L.R. 6/2005 art. 53 - è istituita l Area di riequilibrio ecologico (di seguito

Dettagli

LA TUTELA DELL AMBIENTE NEI TRATTATI

LA TUTELA DELL AMBIENTE NEI TRATTATI EUROPA E AMBIENTE LA TUTELA DELL AMBIENTE NEI TRATTATI n 1957: Trattato di Roma, istitutivo della CEE riferimento indiretto all ambiente nel preambolo (misure di tutela da inserire nell ambito delle azioni

Dettagli

Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi

Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino Aspetti normativi Il quadro normativo Le Aree Protette Beni paesaggistici Politiche e strumenti di sostegno dell UE Le Direttive CEE Il quadro normativo

Dettagli

LA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale

LA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale LA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 SUOLO, ACQUA, CLIMA: IL PSR DELLA SOSTENIBILITA AGRO-CLIMATICO-AMBIENTALE Regione del Veneto DIPARTIMENTO

Dettagli

Conservazione e recupero ambientale: quadro legislativo di riferimento

Conservazione e recupero ambientale: quadro legislativo di riferimento Conservazione e recupero ambientale: quadro legislativo di riferimento L analisi degli strumenti amministrativi (leggi di istituzione di aree protette, regolamentazione e vincoli di tutela diretti di protezione

Dettagli

Tutela e valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare

Tutela e valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare Tutela e valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare Legge 1 dicembre 2015 n 194 Dott. Federico Bigaran Ufficio per le produzioni biologiche nalità della Legge 194/2015 Istituzione

Dettagli

La valorizzazione della qualità dei prodotti delle aree montane nel quadro generale delle politiche regionali sulla montagna

La valorizzazione della qualità dei prodotti delle aree montane nel quadro generale delle politiche regionali sulla montagna La valorizzazione della qualità dei prodotti delle aree montane nel quadro generale delle politiche regionali sulla montagna Antonio Tagliaferri DG Agricoltura Regione Lombardia Edolo - UNIMONT, 5 maggio

Dettagli

TUTELA AMBIENTALE E SOSTENIBILITÀ: l'esperienza delle imprese

TUTELA AMBIENTALE E SOSTENIBILITÀ: l'esperienza delle imprese TUTELA AMBIENTALE E SOSTENIBILITÀ: l'esperienza delle imprese Strumenti volontari per la sostenibilità ambientale Paolo Zoppellari Lo sviluppo sostenibile 2 LA SOSTENIBILITA NEL PROCESSO PRODUTTIVO Ottica

Dettagli

MODALITÁ DI ISCRIZIONE, DI ACCESSO E TENUTA DELL ELENCO DEI COLTIVATORI CUSTODI DI SPECIE VEGETALI AI SENSI DELLA L. R. 64/04

MODALITÁ DI ISCRIZIONE, DI ACCESSO E TENUTA DELL ELENCO DEI COLTIVATORI CUSTODI DI SPECIE VEGETALI AI SENSI DELLA L. R. 64/04 MODALITÁ DI ISCRIZIONE, DI ACCESSO E TENUTA DELL ELENCO DEI COLTIVATORI CUSTODI DI SPECIE VEGETALI AI SENSI DELLA L. R. 64/04 (Regolamento di attuazione LR 64/04, D.P.G.R. 1/03/2007, n 12/R) Allegato A

Dettagli

DECRETO DEL DIRETTORE N. 403/DIRA DEL 23/10/2015

DECRETO DEL DIRETTORE N. 403/DIRA DEL 23/10/2015 1 DECRETO DEL DIRETTORE N. 403/DIRA DEL 23/10/2015 Oggetto: Decisione di esecuzione (UE) 2015/893 della Commissione Misure obbligatorie per il controllo e l eradicazione del tarlo asiatico Anoplophora

Dettagli

In Lombardia siamo dotati di una legge innovativa ed efficace, che è certamente di esempio, almeno per i principi generali a cui si ispira, per molte

In Lombardia siamo dotati di una legge innovativa ed efficace, che è certamente di esempio, almeno per i principi generali a cui si ispira, per molte In Lombardia siamo dotati di una legge innovativa ed efficace, che è certamente di esempio, almeno per i principi generali a cui si ispira, per molte altre regioni europee e non solo. Ma quali sono i cardini

Dettagli

IL PRATO STABILE E LA BIODIVERSITA DELLA PIANURA PADANA

IL PRATO STABILE E LA BIODIVERSITA DELLA PIANURA PADANA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA Dipartimento di Scienze Ambientali PROVINCIA DI PARMA Assessorato Agricoltura, Alimentazione, Sviluppo Rurale, Montagna e Forestazione IL PRATO STABILE E LA BIODIVERSITA

Dettagli

La Rete Natura 2000 in Liguria. Paola Carnevale Regione Liguria - Settore Progetti e programmi per la tutela e la valorizzazione ambientale

La Rete Natura 2000 in Liguria. Paola Carnevale Regione Liguria - Settore Progetti e programmi per la tutela e la valorizzazione ambientale La Rete Natura 2000 in Liguria Paola Carnevale Regione Liguria - Settore Progetti e programmi per la tutela e la valorizzazione ambientale SIC e Rete Ecologica direttiva habitat - 43/1992/CEE individua

Dettagli

Uso sostenibile delle piante della flora spontanea

Uso sostenibile delle piante della flora spontanea (Iniziativa proposta nell ambito delle idee per Expo Milano 2015) -SBI, Sezione Lombardia e Gruppo di Conservazione della Natura -Regione Lombardia -Centro per la Tutela della Flora Autoctona della Lombardia

Dettagli

Elenco Fornitori Telematico di Sintel

Elenco Fornitori Telematico di Sintel Elenco Fornitori Telematico di Sintel Milano, 15 aprile 2011 Centrale Regionale Acquisti Elenco Unico Fornitori di Sintel: IL CONTESTO Situazione al 31 dicembre 2010 Sintel mette a disposizione in piattaforma

Dettagli

Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.S. Appendice Settore Prodotti Sementieri

Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.S. Appendice Settore Prodotti Sementieri Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.S. Appendice Settore Prodotti Sementieri Pagina 1/5 APPENDICE I SETTORE PRODOTTI SEMENTIERI 1 - Obiettivo

Dettagli

PROPOSTA DI ATTO ISTITUTIVO DELL AREA DI RIEQUILIBRIO ECOLOGICO AREA BOSCATA DI MARZAGLIA - PROVINCIA DI MODENA

PROPOSTA DI ATTO ISTITUTIVO DELL AREA DI RIEQUILIBRIO ECOLOGICO AREA BOSCATA DI MARZAGLIA - PROVINCIA DI MODENA PROPOSTA DI ATTO ISTITUTIVO DELL AREA DI RIEQUILIBRIO ECOLOGICO AREA BOSCATA DI MARZAGLIA - PROVINCIA DI MODENA 1. Istituzione Ai sensi della L.R. 6/2005 art. 53 - è istituita l Area di riequilibrio ecologico

Dettagli

A relazione dell'assessore Valmaggia:

A relazione dell'assessore Valmaggia: REGIONE PIEMONTE BU8 26/02/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 2 febbraio 2015, n. 20-983 DGR n. 57-658 del 24/11/2014-Approvazione schema di Accordo per la costituzione di una rete vivaistica forestale

Dettagli

La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007

La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007 La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007 La Rete Natura 2000 nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013: quali opportunità? Il Programma Operativo FESR dott.ssa

Dettagli

FOCUS GROUP: PERCORSI DI QUALITA NELLE PRODUZIONI AGRICOLE

FOCUS GROUP: PERCORSI DI QUALITA NELLE PRODUZIONI AGRICOLE FOCUS GROUP: PERCORSI DI QUALITA NELLE PRODUZIONI AGRICOLE Progettiamo insieme il piano di azione locale leader verso il 2020: partecipa anche tu! Dottore Agronomo Gloria Minarelli 2 luglio 2015 - Conselice

Dettagli

Le norme in merito alle VARIETÀ DA CONSERVAZIONE

Le norme in merito alle VARIETÀ DA CONSERVAZIONE Le norme in merito alle VARIETÀ DA CONSERVAZIONE Carmagnola (TO) - 25 marzo 2011 VARIETA DA CONSERVAZIONE DEFINIZIONE Le varietà da conservazione sono varietà, popolazioni, ecotipi, cloni e cultivar di

Dettagli

UN APPLICAZIONE DEL GPP NEL LAZIO: GLI APPALTI VERDI NEL NEL SISTEMA DELLE AREE NATURALI PROTETTE REGIONALI

UN APPLICAZIONE DEL GPP NEL LAZIO: GLI APPALTI VERDI NEL NEL SISTEMA DELLE AREE NATURALI PROTETTE REGIONALI UN APPLICAZIONE DEL GPP NEL LAZIO: GLI APPALTI VERDI NEL NEL SISTEMA DELLE AREE NATURALI PROTETTE REGIONALI A cura di Monica Nardone Maria Carmela Notarmuzi Maria Pina Egidi Regione Lazio Assessorato all

Dettagli

Sergio Malcevschi (2006) Lezioni di Impatto Ambientale. ICONE L AMBIENTE NELLA V.I.A.

Sergio Malcevschi (2006) Lezioni di Impatto Ambientale. ICONE L AMBIENTE NELLA V.I.A. Sergio Malcevschi (2006) Lezioni di Impatto Ambientale. ICONE L AMBIENTE NELLA V.I.A. 1 IL RIFERIMENTO PRIMARIO I riferimenti fondamentali per la definizione dell ambiente da considerare in uno Studio

Dettagli

Autonomie Locali Michele Ottino

Autonomie Locali Michele Ottino Parco Nazionale Gran Paradiso Un Parco Nazionale tra Europa e Autonomie Locali Michele Ottino Classificare per innovare la gestione delle aree protette Torino, 19 Maggio 2008 Un territorio prevalentemente

Dettagli

L Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino e del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino

L Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino e del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino L Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino e del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino Dario Zocco Direttore dell Ente-Parco E-mail: dario.zocco@parcodelpo-vcal.it Parco

Dettagli

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 359 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa dei senatori LORETO e BATTAFARANO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 15 MAGGIO 1996 Disposizioni

Dettagli

Prospettive dell Agricoltura Conservativa Parma, 5 maggio 2015

Prospettive dell Agricoltura Conservativa Parma, 5 maggio 2015 Prospettive dell Agricoltura Conservativa Parma, 5 maggio 2015 Alberto Lugoboni Regione Lombardia - DG Agricoltura Coordinatore LIFE 12/ENV//IT/578 HelpSoil Ottimizzare il lavoro per ridurre i costi Le

Dettagli

Strumenti per lo sviluppo sostenibile: il punto in Lombardia. Anelisa Ricci

Strumenti per lo sviluppo sostenibile: il punto in Lombardia. Anelisa Ricci Strumenti per lo sviluppo sostenibile: il punto in Lombardia Anelisa Ricci Regione Lombardia, Qualità dell Ambiente Struttura Azioni per lo sviluppo sostenibile La dimensione regionale per lo sviluppo

Dettagli

Problematiche di conservazione delle specie vascolari della flora spontanea

Problematiche di conservazione delle specie vascolari della flora spontanea Problematiche di conservazione delle specie vascolari della flora spontanea Francesca Mantino Museo Orto Botanico Università degli Studi di Bari Aldo Moro Specie minacciate di estinzione Categorie I.U.C.N.

Dettagli

Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane

Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane REALIZZARE LA CONNESSIONE ECOLOGICA LUNGO IL CORRIDOIO REGIONALE 28 E LA DORSALE VERDE NORD Obiettivo Realizzare la connessione ecologica tra il Bosco di Vanzago

Dettagli

GIUNTA REGIONALE - Dirigenza - Decreti

GIUNTA REGIONALE - Dirigenza - Decreti 96 22.1.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 GIUNTA REGIONALE - Dirigenza - Decreti Direzione Generale Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze Area di Coordinamento

Dettagli

Il Decreto sul risparmio energetico DLGS 19 agosto 2005, n. 192

Il Decreto sul risparmio energetico DLGS 19 agosto 2005, n. 192 Il Decreto sul risparmio energetico DLGS 19 agosto 2005, n. 192 nell edilizia Pagina n 1 di 6 Finalità: - stabilisce i criteri, le condizioni e le modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli

Dettagli

LA RETE NATURA 2000 E PIANI DI GESTIONE

LA RETE NATURA 2000 E PIANI DI GESTIONE Servizio conservazione della natura e degli habitat, tutela della fauna selvatica LA RETE NATURA 2000 E PIANI DI GESTIONE 1. LE DIRETTIVE COMUNITARIE A TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ E LA RETE NATURA 2000.

Dettagli

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO"

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO" CLASSE III UNITA' DI APPRENDIMENTO 2: LA DIVERSITA

Dettagli

Monaco, 3 aprile 2017

Monaco, 3 aprile 2017 1 Discours M. Gian Luca Galletti Ministre de l environnement Italien Intervento Monaco Blue Initiative Monaco, 3 aprile 2017 Sua altezza Serenissima, Caro Carmenu Illustri ospiti, buon giorno a tutti.

Dettagli

APPLICAZIONE PILOTA DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE

APPLICAZIONE PILOTA DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE APPLICAZIONE PILOTA DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE Cosa devono sapere le organizzazioni responsabili di aree protette che vogliono sviluppare un sistema di gestione ambientale per

Dettagli

L iniziativa TRENTINOERBE. Piante officinali - Esperienze a confronto e prospettive di sviluppo

L iniziativa TRENTINOERBE. Piante officinali - Esperienze a confronto e prospettive di sviluppo Piante officinali - Esperienze a confronto e prospettive di sviluppo Dott. Federico BIGARAN Ufficio per le produzioni biologiche Il Consiglio provinciale ha modificato la L.P. 4/2003 (Sostegno dell economia

Dettagli

LA RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA LOMBARDO DELLE AREE PROTETTE

LA RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA LOMBARDO DELLE AREE PROTETTE LA RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA LOMBARDO DELLE AREE PROTETTE UO Parchi, tutela della biodiversità DG Ambiente, energia e sviluppo sostenibile Regione Lombardia marzo 2017 Art. 1 (Finalità e oggetto) 1.

Dettagli

CONSORZIO PARCO MONTE BARRO Via Bertarelli 11 - Galbiate (LC)

CONSORZIO PARCO MONTE BARRO Via Bertarelli 11 - Galbiate (LC) CONSORZIO PARCO MONTE BARRO Via Bertarelli 11 - Galbiate (LC) SELEZIONE PUBBLICA PER TITOLI PER IL CONFERIMENTO DI INCARICO DI ALTA SPECIALIZZAZIONE MEDIANTE STIPULA DI CONTRATTO A TEMPO PIENO E DETERMINATO

Dettagli

da lungo tempo nel territorio toscano ed integrati tradizionalmente nella sua agricoltura e nel suo allevamento;

da lungo tempo nel territorio toscano ed integrati tradizionalmente nella sua agricoltura e nel suo allevamento; Richiesta di iscrizione al Repertorio regionale delle specie erbacee (LR 64/04 Tutela e valorizzazione del patrimonio di razze e varietà locali di interesse agrario, zootecnico e forestale ) accessione

Dettagli

Progetto SILLIFE 14/NAT/IT/000809

Progetto SILLIFE 14/NAT/IT/000809 Prospettive offerte dal progetto Life e misure attuabili con il nuovo Programma di Sviluppo Rurale della Regione del Veneto Regione Veneto - Sezione Parchi Biodiversità Programmazione Silvopastorale e

Dettagli

INDICE 1. PREMESSA QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO DESCRIZIONE DELL ECOSISTEMA LOCALE INTERVENTI DI MITIGAZIONE...

INDICE 1. PREMESSA QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO DESCRIZIONE DELL ECOSISTEMA LOCALE INTERVENTI DI MITIGAZIONE... INDICE 1. PREMESSA... 2 2. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO... 2 3. DESCRIZIONE DELL ECOSISTEMA LOCALE... 2 4. INTERVENTI DI MITIGAZIONE... 4 Pagina 1 di 8 1. PREMESSA Le aree a margine della S.P.130 sono

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNI DI ORANI E SARULE

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNI DI ORANI E SARULE 0 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNI DI ORANI E SARULE PIANO DI GESTIONE DEL SIC MONTE GONARE ITB021156 A CURA DI PROF. IGNAZIO CAMARDA (COORDINATORE, ASPETTI BOTANICI) ING. SEBASTIANO CARTA (PIANIFICAZIONE)

Dettagli

Montorfano Quale futuro e strategie di valorizzazione 7 ottobre Coccaglio. Ruolo biogeografico del Monte Orfano bresciano

Montorfano Quale futuro e strategie di valorizzazione 7 ottobre Coccaglio. Ruolo biogeografico del Monte Orfano bresciano Ruolo biogeografico del Monte Orfano bresciano Struttura della relazione Inquadramento territoriale del Monte Orfano - Ruolo geoecologico del Monte Orfano -Il Monte Orfano nel quadro della direttiva 42/93

Dettagli

AGGIORNAMENTO ALLEGATI CARTOGRAFICI

AGGIORNAMENTO ALLEGATI CARTOGRAFICI REGIONE SICILIANA COMUNE DI SAN MAURO CASTELVERDE STUDIO ECOLOGICO TERRITORIALE A SUPPORTO DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE DEL COMUNE DI SAN MAURO CASTELVERDE

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 81 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 81 del Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 81 del 10-7-2017 38553 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 27 giugno 2017, n. 1015 Accordo tra la Regione Puglia e il Comune di Nardò ai sensi dell art.

Dettagli

Unità 8 - Il clima e le sue variazioni

Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Unità 8 - Il clima e le sue variazioni 1 1. I climi del pianeta In base alle temperature e alle precipitazioni sono stati individuati 5 gruppi climatici fondamentali 2 1. I climi del pianeta Il climatogramma

Dettagli

Come trasformare un rifiuto in risorsa

Come trasformare un rifiuto in risorsa Come trasformare un rifiuto in risorsa Eco.Energia: chi siamo Eco.Energia nasce come azienda di raccolta di oli alimentari per utenze domestiche e produttive con start-up in Toscana. Nello svolgimento

Dettagli

RELAZIONE PIANO DI CONSERVAZIONE E SVILUPPO DEL PARCO NATURALE DOLOMITI FRIULANE & PIANO DI GESTIONE DEL SIC/ZPS IT DOLOMITI FRIULANE

RELAZIONE PIANO DI CONSERVAZIONE E SVILUPPO DEL PARCO NATURALE DOLOMITI FRIULANE & PIANO DI GESTIONE DEL SIC/ZPS IT DOLOMITI FRIULANE RELAZIONE PIANO DI CONSERVAZIONE E SVILUPPO DEL PARCO NATURALE DOLOMITI FRIULANE & PIANO DI GESTIONE DEL SIC/ZPS IT3310001 DOLOMITI FRIULANE Due diverse normative: -Piano di Conservazione e Sviluppo: -Piano

Dettagli

L UE Unione di 28 Paesi

L UE Unione di 28 Paesi L UE Unione di 28 Paesi ALCUNI DATI SUPERFICIE TOTALE CIRCA 4,5 MIL. KMq 77% DEL TERRITORIO DELL UE E RURALE di cui 47% terreni agricoli e 30% aree forestali 50% DELLA POPOLAZIONE RISIEDE NELLE COMUNITA

Dettagli

MISURE DI CONSERVAZIONE DEL SIC IT Isola Sacra

MISURE DI CONSERVAZIONE DEL SIC IT Isola Sacra MISURE DI CONSERVAZIONE DEL SIC IT6030024 Isola Sacra 1 INTRODUZIONE Le misure di e gli indirizzi di gestione definiti nel presente documento si applicano al Sito di Interesse Comunitario IT6030024 Isola

Dettagli

Flora Conservation srl società agricola Via Alessandro Brambilla 34, 27100 Pavia, PV P.I./C.F. 02478750181

Flora Conservation srl società agricola Via Alessandro Brambilla 34, 27100 Pavia, PV P.I./C.F. 02478750181 Flora Conservation srl società agricola Via Alessandro Brambilla 34, 27100 Pavia, PV P.I./C.F. 02478750181 Oggetto: Relazione attività svolte e situazione Flora Conservation s.r.l. società Agricola ATTIVITA

Dettagli

La Certificazione Ambientale della CM Valchiavenna. Chiavenna 26 settembre 2008

La Certificazione Ambientale della CM Valchiavenna. Chiavenna 26 settembre 2008 La Certificazione della CM Valchiavenna Chiavenna 26 settembre 2008 2003 Avvio del percorso di certificazione 2006 Ottenuta la certificazione ambientale Attori coinvolti: CM Valchiavenna IREALP Politecnico

Dettagli

L'accesso è libero tanto agli Enti pubblici che ai privati, con un aiuto, a seconda dei casi, che varia fra l'80% ed il 100 %.

L'accesso è libero tanto agli Enti pubblici che ai privati, con un aiuto, a seconda dei casi, che varia fra l'80% ed il 100 %. Con la presente comunico, sperando di fare cosa gradita, che da parte della Regione Liguria è stato dato avvio alle procedure di presentazione delle domande di aiuto e pagamento relative alla Misura 216

Dettagli

COMUNE DI GALBIATE Provincia di Lecco P A R E R E M O T I V A T O A I F I N I D E L L A P P R O V A Z I O N E D E L P. G. T.

COMUNE DI GALBIATE Provincia di Lecco P A R E R E M O T I V A T O A I F I N I D E L L A P P R O V A Z I O N E D E L P. G. T. COMUNE DI GALBIATE Provincia di Lecco P A R E R E M O T I V A T O A I F I N I D E L L A P P R O V A Z I O N E D E L P. G. T. VAS Documento di Piano del PGT di Galbiate Parere Motivato ai fini dell adozione

Dettagli

I N D I C E 1. PREMESSA SIC E ZPS... 2

I N D I C E 1. PREMESSA SIC E ZPS... 2 I N D I C E 1. PREMESSA... 1 2. SIC E ZPS... 2 3. PARERE DELL UFFICIO VALORIZZAZIONE AREE PROTETTE E DIFESA DELLA BIODIVERSITÀ DELLA REGIONE LOMBARDIA... 6 R.T.: STUDIO PAOLETTI Ingegneri Associati, ETATEC

Dettagli

cartografia in scala 1:25.000, che reca altresì la zonizzazione DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 16 dicembre 2003, n. 138

cartografia in scala 1:25.000, che reca altresì la zonizzazione DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 16 dicembre 2003, n. 138 700 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 16 dicembre 2003, n. 138 Delimitazione dell area del Parco Naturale Regionale delle Serre. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE VISTA la Legge regionale 5 maggio 1990, n.

Dettagli

LIFE+ T.E.N. (Trentino Ecological Network) Ecological Network Life+11 NAT/IT/187

LIFE+ T.E.N. (Trentino Ecological Network) Ecological Network Life+11 NAT/IT/187 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO LIFE+ T.E.N. (Trentino Ecological Network) A focal point for for a Pan-Alpine Ecological Network Life+11 NAT/IT/187 Trento, 25 luglio 2012 Montecchio, 21 maggio 2013 Il sistema

Dettagli

L ESPERIENZA PRODUTTIVA DI FIORUME e DI SEMENTI IN PUREZZA: LORO IMPIEGO

L ESPERIENZA PRODUTTIVA DI FIORUME e DI SEMENTI IN PUREZZA: LORO IMPIEGO L ESPERIENZA PRODUTTIVA DI FIORUME e DI SEMENTI IN PUREZZA: LORO IMPIEGO Dott. Andrea Ferrario naturalista Vertemate con Minoprio 17 marzo 2017 Nel corso dei diversi progetti realizzati sono state coinvolte

Dettagli

LA VALUTAZIONE AMBIENTALE E LA PIANIFICAZIONE INTEGRATA DELLE AREE PROTETTE E DEI SITI NATURA

LA VALUTAZIONE AMBIENTALE E LA PIANIFICAZIONE INTEGRATA DELLE AREE PROTETTE E DEI SITI NATURA Workshop LA VALUTAZIONE AMBIENTALE E LA PIANIFICAZIONE INTEGRATA DELLE AREE PROTETTE E DEI SITI NATURA 2000 8 luglio 2015 - Palermo La pianificazione integrata delle Aree Naturali Protette e dei siti della

Dettagli

ENTE NAZIONALE RISI - CENTRO RICERCHE SUL RISO Il Sistema della Ricerca al servizio delle aziende

ENTE NAZIONALE RISI - CENTRO RICERCHE SUL RISO Il Sistema della Ricerca al servizio delle aziende ENTE NAZIONALE RISI - CENTRO RICERCHE SUL RISO Il Sistema della Ricerca al servizio delle aziende 1 Centro Ricerche sul Riso Organizzazione 3 DIPARTIMENTI AZIENDA AGRICOLA SPERIMENTALE (50 ETTARI CIRCA)

Dettagli

ALLEGATO A MODIFICHE AL "PIANO TRIENNALE DI CONTENIMENTO ED ERADICAZIONE DELLA NUTRIA (MYOCASTOR COYPUS) IN PROVINCIA DI MANTOVA" Gennaio 2016

ALLEGATO A MODIFICHE AL PIANO TRIENNALE DI CONTENIMENTO ED ERADICAZIONE DELLA NUTRIA (MYOCASTOR COYPUS) IN PROVINCIA DI MANTOVA Gennaio 2016 ALLEGATO A MODIFICHE AL "PIANO TRIENNALE DI CONTENIMENTO ED ERADICAZIONE DELLA NUTRIA (MYOCASTOR COYPUS) IN PROVINCIA DI MANTOVA" Gennaio 2016 1 Pagina 4 Alla fine del capitolo 1 - Premessa è aggiunto

Dettagli

GAL quattro Parchi a Lecco Valorizzare la tradizione agricola locale unendo tradizione ed innovazione, lavoro e ambiente, turismo e sostenibilità

GAL quattro Parchi a Lecco Valorizzare la tradizione agricola locale unendo tradizione ed innovazione, lavoro e ambiente, turismo e sostenibilità FEARS Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Reg. (UE) n. 1303/2013 e 1305/2013 del 13 dicembre 2013 FEASR D.G. Agricoltura - D.d.u.o. 31 luglio 2015 - n. 6547 Programma di sviluppo rurale 2014 2020 della

Dettagli

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECOLOGIA

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECOLOGIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECOLOGIA LAUREA SPECIALISTICA DELLA CLASSE 6/S - BIOLOGIA Nuovo ordinamento didattico

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA. e la. LEGA NAVALE ITALIANA - Sezione Reggio Calabria Sud

PROTOCOLLO D INTESA TRA. e la. LEGA NAVALE ITALIANA - Sezione Reggio Calabria Sud ARPACAL Sezione REGGIO CALABRIA SUD PROTOCOLLO D INTESA TRA AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL AMBIENTE (di seguito denominato A.R.P.A.CAL.) e la LEGA NAVALE ITALIANA - Sezione Reggio Calabria Sud

Dettagli

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO BOLOGNA 20-21 MAGGIO 2016 C.N.R. AREA DELLA RICERCA DI BOLOGNA Agricoltura e cambiamenti climatici: l esperienza del Life+ Climate ChangE-R ROBERTA CHIARINI

Dettagli

Capitolo 3 Caratterizzazione delle aree protette

Capitolo 3 Caratterizzazione delle aree protette Piano di gestione dei bacini idrografici delle Alpi Orientali Bacino dello slizza Capitolo 3 I INDICE 3. CARATTERIZZAZIONE DELLE AREE PROTETTE... 1 3.1. AREE PER L ESTRAZIONE DI ACQUE DESTINATE AL CONSUMO

Dettagli

Interventi di manutenzione e controllo alla luce delle norme di salvaguardia del Parco Regionale del Fiume Sarno

Interventi di manutenzione e controllo alla luce delle norme di salvaguardia del Parco Regionale del Fiume Sarno Parco regionale del Bacino Idrografico del Fiume Sarno Interventi di manutenzione e controllo alla luce delle norme di salvaguardia del Parco Regionale del Fiume Sarno 13 Maggio 2016 Nocera Inferiore a

Dettagli

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECOLOGIA

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECOLOGIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECOLOGIA LAUREA SPECIALISTICA DELLA CLASSE 6/S - BIOLOGIA NUOVO ORDINAMENTO DIDATTICO

Dettagli

Certificazione delle sementi. Si basa sulla verifica dei parametri stabiliti dalla legge Per ciascun parametro sono stabiliti gli standard minimi

Certificazione delle sementi. Si basa sulla verifica dei parametri stabiliti dalla legge Per ciascun parametro sono stabiliti gli standard minimi CRA-SCS Centro per la sperimentazione e certificazione delle sementi Il ruolo della certificazione delle sementi Dr.ssa Romana Bravi 21/05/2014 Cerignola (FG) CRA-SCS Sede di Battipaglia (SA) Certificazione

Dettagli

La certificazione forestale. Un valore aggiunto per la materia prima sughero. Agostino Pintus, Pino Angelo Ruiu. Stazione Sperimentale del Sughero

La certificazione forestale. Un valore aggiunto per la materia prima sughero. Agostino Pintus, Pino Angelo Ruiu. Stazione Sperimentale del Sughero La certificazione forestale. Un valore aggiunto per la materia prima sughero Agostino Pintus, Pino Angelo Ruiu Stazione Sperimentale del Sughero Alla ricerca della qualità nella filiera sughero-vino. Oristano

Dettagli

Ruolo delle aree protette nelle connessioni ecologiche dell'area metropolitana

Ruolo delle aree protette nelle connessioni ecologiche dell'area metropolitana Ruolo delle aree protette nelle connessioni ecologiche dell'area metropolitana 31 marzo 2015 Giorgio Bonalume UO Parchi, tutela della biodiversità e paesaggio DG Ambiente, energia e sviluppo sostenibile

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE anno scolastico Istituto di Istruzione Superiore. Peppuccio NASTASI Esercitazioni agrarie

PIANO DI LAVORO ANNUALE anno scolastico Istituto di Istruzione Superiore. Peppuccio NASTASI Esercitazioni agrarie Istituto di Istruzione Superiore ITALO CALVINO telefono: 0257500115 via Guido Rossa 20089 ROZZANO MI fax: 0257500163 Sezione Associata: telefono: 025300901 via Karl Marx 4 - Noverasco - 20090 OPERA MI

Dettagli

Programma Il progetto Life Ursus, per conservare l orso Status della popolazione f ine ffine 2009 La gestione della specie Discussione

Programma Il progetto Life Ursus, per conservare l orso Status della popolazione f ine ffine 2009 La gestione della specie Discussione PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Servizio Foreste e Fauna Ufficio Faunistico La gestione dell orso in provincia di Trento Zernez (CH), 10 marzo 2010 C. Groff Programma Il progetto Life Ursus, per conservare

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE BASILICATA DISCIPLINA DELLE PRODUZIONI BIOLOGICHE REGIONALI

LEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE BASILICATA DISCIPLINA DELLE PRODUZIONI BIOLOGICHE REGIONALI LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 27-04-1999 REGIONE BASILICATA DISCIPLINA DELLE PRODUZIONI BIOLOGICHE REGIONALI Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA N. 28 del 6 maggio 1999 ARTICOLO 1 Finalità

Dettagli

sostieni la ricerca promuovi l innovazione

sostieni la ricerca promuovi l innovazione sostieni la ricerca promuovi l innovazione LA RICERCA IN ORTICOLTURA Nel settore orticolo l innovazione varietale ha sempre rappresentato un fondamentale strumento di qualificazione delle produzioni e

Dettagli

Le compensazioni realizzate nell ambito delle Convezioni tra Parco del Ticino, SEA, ERSAF

Le compensazioni realizzate nell ambito delle Convezioni tra Parco del Ticino, SEA, ERSAF Seminario tecnico 12 giugno 2013 Uso dei proventi delle sanzioni e delle compensazioni ambientali Le compensazioni realizzate nell ambito delle Convezioni tra Parco del Ticino, SEA, ERSAF Roberto Musmeci

Dettagli

GLI ECOSISTEMI ACQUATICI DEL PARCO PINETA ~ Gestione e Riqualificazione delle Aree Umide ~ Laura Sartori

GLI ECOSISTEMI ACQUATICI DEL PARCO PINETA ~ Gestione e Riqualificazione delle Aree Umide ~ Laura Sartori GLI ECOSISTEMI ACQUATICI DEL PARCO PINETA ~ Gestione e Riqualificazione delle Aree Umide ~ Laura Sartori Dip. di Scienze dell Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra (DISAT). Università degli

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 5928 Seduta del 30/11/2016

DELIBERAZIONE N X / 5928 Seduta del 30/11/2016 DELIBERAZIONE N X / 5928 Seduta del 30/11/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

Concessioni su area demaniale in zona Parco : Tar Lecce, I sez., Sentenza n 704/2013

Concessioni su area demaniale in zona Parco : Tar Lecce, I sez., Sentenza n 704/2013 Concessioni su area demaniale in zona Parco : Tar Lecce, I sez., Sentenza n 704/2013 Autore: Redazione In: Giurisprudenza amministrativa FATTO e DIRITTO 1. È impugnata la nota in epigrafe, con cui il Parco

Dettagli

MULTIFUNZIONALITA E STRATEGIE DI DIVERSIFICAZIONE NELLE AREE RURALI

MULTIFUNZIONALITA E STRATEGIE DI DIVERSIFICAZIONE NELLE AREE RURALI Seminario Agrimarcheuropa MULTIFUNZIONALITA E STRATEGIE DI DIVERSIFICAZIONE NELLE AREE RURALI 10 DICEMBRE 2014 Ancona Dr. Ugo Testa Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche www.assam.marche.it

Dettagli

Proposta di Piano Nazionale della Filiera del Tartufo

Proposta di Piano Nazionale della Filiera del Tartufo Proposta di Piano Nazionale della Filiera del Tartufo 2017-2020 Gruppo 1 - Raccolta e gestione ambientale Sottogruppo Domizia Donnini Bologna 3 marzo 2017 3.3 3.3.1 nei sistemi agrari (o tartufaie coltivate)

Dettagli

La Carta Qualità del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi

La Carta Qualità del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi La Carta Qualità del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi Corso Workshop I marchi di qualità e le aree protette Santa Sofia, 5-6 maggio 2011 Nino Martino Direttore PNDB Collocazione geografica del Parco

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 381 del 23 febbraio 2010 pag. 1/5

ALLEGATOA alla Dgr n. 381 del 23 febbraio 2010 pag. 1/5 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 381 del 23 febbraio 2010 pag. 1/5 PARERE RELATIVO ALLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI INCIDENZA Direttiva 92/43/CEE, art. 6, D.P.R. 08/09/1997 n. 357,

Dettagli