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1 COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, SG-Greffe (2005) D/ Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) Via delle Muratte Roma Italia c.a.: Pres. Corrado Calabrò Fax: c.calabro@agcom.it Caro Presidente, Oggetto: Caso IT/2005/0244: mercato dell accesso disaggregato all ingrosso (ivi compreso l accesso condiviso) alle reti e sottoreti metalliche ( ULL ), ai fini della fornitura di servizi a banda larga e vocali in Italia Articolo 7(3) della Direttiva 2002/21/EC 1 : Nessun commento I. PROCEDURA In data 22 Settembre 2005, la Commissione ha ricevuto dall Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ( l Autorità ) la notifica relativa al mercato dell accesso disaggregato all ingrosso (ivi compreso l accesso condiviso) alle reti e sottoreti metalliche, ai fini della fornitura di servizi a banda larga e vocali ( ULL ) in Italia. Secondo quanto previsto dall articolo 6 della Direttiva Quadro, la consultazione pubblica si è svolta tra il 19 Gennaio 2005 e il 18 Febbraio Il termine per la consultazione comunitaria, ai sensi dell articolo 7 della Direttiva Quadro, è il 22 Ottobre In applicazione dell articolo 7, comma 3, della Direttiva Quadro, le Autorità nazionali di regolamentazione (le ANR ) e la Commissione possono esprimere commenti sugli schemi di provvedimento presentati dalle ANR. 1 Direttiva 2002/21/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 7 Marzo 2002 che istituisce un quadro normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica ( Direttiva Quadro ), GUCE L 108, , p. 33. Commission européenne, B-1049 Bruxelles / Europese Commissie, B-1049 Brussel - Belgium. Telephone: (32-2)

2 II. DESCRIZIONE DELLO SCHEMA DI PROVVEDIMENTO II.1 La definizione del mercato Il mercato interessato dalla notifica in oggetto è il mercato dell accesso disaggregato all ingrosso (ivi compreso l accesso condiviso) alle reti e sottoreti metalliche, ai fini della fornitura di servizi a banda larga e vocali, che corrisponde al mercato 11 della Raccomandazione sui mercati rilevanti (la Raccomandazione ) 2. Relativamente alla definizione del mercato, l Autorità ha analizzato se, da un punto di vista dell analisi della domanda e dell offerta, il mercato rilevante include la fornitura di accesso bitstream o accesso fornito attraverso tecnologie alternative (ad esempio, fibra ottica, WLL 3 e PLC 4 ). L Autorità ha rilevato che, viste le differenze in termini di funzionalità, prezzi e investimenti richiesti, l accesso bitstream non si configura come prodotto sostituibile all ULL. Relativamente alla fibra ottica, l Autorità ha rilevato che da un punto di vista della domanda i due prodotti non risultano avere le stesse funzionalità, dal momento che la fibra ottica si caratterizza per una capacità di banda significativamente superiore rispetto al rame. Inoltre, la domanda proveniente dai clienti finali non è omogenea essendo l accesso in fibra generalmente richiesto dai clienti residenziali e business di piccole dimensioni ( SOHO ), mentre l accesso tramite fibra viene richiesto da utenti residenziali con particolari necessità di ampiezza di banda e clienti business di maggiori dimensioni ( grandi imprese ). Secondo l Autorità, queste differenze si ripercuotono sul mercato all ingrosso determinando una segmentazione tra i due mercati. Inoltre, le differenze funzionali indicate si riflettono anche in una diversa struttura e livello dei prezzi. Dal lato dell offerta, l Autorità considera che, a causa delle asimmetrie nella copertura geografica della rete in rame rispetto alla rete in fibra e del differente livello di investimenti richiesto, la rete in fibra non sia in grado di svolgere una pressione concorrenziale sul rame, per lo meno nell orizzonte temporale di validità delle analisi di mercato di cui alla presente notifica 5. Pertanto, l Autorità conclude che l accesso disaggregato alla rete in fibra ottica non fa parte del mercato dell ULL. 2 Raccomandazione della Commissione 2003/311/EC dell 11 Febbraio 2003 relativa ai mercati rilevanti di prodotti e servizi del settore delle comunicazioni elettroniche suscettibili di una regolamentazione ex ante ai sensi della Direttiva 2002/21/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 7 Marzo 2002 che istituisce un quadro normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica, GUCE L 114, , p Wireless local loop. 4 Power line communications. 5 A Dicembre 2004, il numero delle connessioni in fibra ottica in Italia risultava pari a , mentre il numero degli accessi in ULL era pari a a Luglio 2004 e a Giugno L impatto delle linee in fibra ottica sul totale delle linee di accesso è residuale ed è rimasto stabile negli anni (meno dell 1% del totale). Inoltre, le connessioni in fibra ottica sono significativamente diminuite, se confrontate con il numero totale di linee in ULL, da 36% (inizio 2003) a 21% (fine 2004). La rete in fibra ottica di Telecom Italia ha un estensione di km. Tuttavia, TI non ha sviluppato la c.d. Fibre to the home ( FTTH ) ai clienti residenziali (a differenza di Fastweb) ma ha sviluppato la fibra solo fino alle postazioni finali di quegli utenti che ne hanno fatta espressa richiesta (prevalentemente utenti business 2

3 Relativamente alle tecnologie WLL e PLC, l Autorità ritiene che le differenze in termini di funzionalità e di copertura geografica, nonché lo stato iniziale dello sviluppo della domanda e offerta per servizi di accesso su tali tecnologie, portino alla conclusione che esse non sono sostituibili con l ULL. L Autorità definisce il mercato geografico di dimensione nazionale. II.2 L individuazione delle imprese con significativo potere di mercato ( SMP ) L Autorità intende individuare Telecom Italia ( TI ) come impresa avente SMP nel mercato dell accesso disaggregato all ingrosso (ivi compreso l accesso condiviso) alle reti e sottoreti metalliche, ai fini della fornitura di servizi a banda larga e vocali in Italia. I principali criteri analizzati dall Autorità sono: quote di mercato (100%), assenza di concorrenza potenziale e alte barriere all ingresso del mercato, dimensione delle imprese, controllo delle infrastrutture difficili da duplicare, capacità di accesso alle risorse finanziarie, economie di scala e scopo, integrazione verticale, assenza o non rilevante contropotere d acquisto degli acquirenti. II.3 Obblighi regolamentari proposti L Autorità propone di imporre in capo a TI i seguenti obblighi: Fornitura dell accesso condiviso ( shared access ) e disaggregato ( full unbundling ) alle reti e sottoreti metalliche compresi i servizi accessori, tra i quali la co-locazione e la fornitura di informazioni aggiornate sulla disponibilità delle risorse di rete; Pubblicazione di un offerta di riferimento per i servizi di ULL, comprensiva di service level agreement ( SLA ); Trasparenza; Non-discriminazione; Separazione contabile; Meccanismo di controllo dei prezzi (basato sul network cap) e contabilità dei costi. Relativamente all obbligo di controllo dei prezzi, i costi prospettici per gli anni sono stimati sulla base della contabilità di TI del Al fine di calcolare il network cap da applicare all Offerta di riferimento per gli anni 2006 e 2007, il prezzo dell offerta di nelle principali città italiane). Un altro operatore, Fastweb, è proprietario di una rete in fibra ottica (FTTH) che copre le principali aree metropolitane (Milano, Torino, Genova, Bologna, Roma e Napoli) ed è l unico fornitore di servizi forniti tramite fibra ottica agli utenti residenziali (sottoforma dei c.d. triple play services). 6 L Autorità stima che il costo medio del servizio di accesso disaggregato (full unbundling) per gli anni e 2007 sia, rispettivamente, di 8,81, 8,31 and 7,84 euro/mese. 3

4 riferimento per il servizio di accesso di full unbundling del 2005 (8,3 euro/mese) è considerato come riferimento per l applicazione delle riduzioni programmate 7. Relativamente alla contabilità, l Autorità propone di mantenere l attuale metodologia contabile basata sui costi storici pienamente distribuiti (FDC/HCA). Tale scelta si basa sul fatto che il local loop è un infrastruttura essenziale che non può essere facilmente duplicata. Pertanto, l Autorità considera che il modello dei costi incrementali di lungo periodo (LRIC) basato sulla contabilità a costi correnti (CCA) porterebbe ad un aumento dei prezzi al dettaglio a causa di un eccessiva stima dei costi di rete. Inoltre, relativamente ai prezzi dello shared access, l Autorità propone di confermare l attuale regolamentazione 8 relativa al caso in cui un utente finale decida di interrompere il contratto per la fornitura dei servizi voce con TI 9. L Autorità nello schema di provvedimento propone anche di regolamentare la procedura di migrazione del cliente finale tra TI e OLO (e viceversa), e tra due OLO, al fine di applicare la medesima regolamentazione a tutti i clienti finali indipendentemente dall operatore prescelto nel processo di migrazione 10. Anche se la fibra ottica non costituisce parte del mercato rilevante, l Autorità intende monitorare le condizioni concorrenziali nel mercato all ingrosso dell accesso in fibra ottica al fine di verificare la necessità di un eventuale intervento La riduzione è calcolata sulla base di uno specifico vincolo definito nella misura di IPC-X, dove IPC (Indice dei Prezzo al Consumo) è fissato in un tasso medio del 2% per gli anni 2005 e 2006, che riflette pienamente l evoluzione prospettica dei costi del servizio di accesso in full unbndling, mentre X (cap) è fissato in 4,75%. 8 Delibera n. 2/03/CIR (Articolo 2, lettera b), punto 3) e n. 3/04/CIR (Articolo 2, comma 15). 9 Il prezzo dell accesso in shared access è regolato come segue: - se il cliente finale decidere di interrompere il contratto voce con TI contemporaneamente alla fornitura dell accesso in shared access, l OLO pagherà il costo dell accesso in shared access (compresa la voce) al costo del full unbundling. - Se il cliente decide di interrompere il contratto voce con TI successivamente alla fornitura dell accesso in shared access, l OLO continuerà a pagare il prezzo dell accesso in shared access. Tuttavia, l Autorità ha chiaramente espresso che la regolamentazione relativa all accesso in shared access sarà riesaminata alla luce dello sviluppo del mercato sulla fornitura dei servizi di accesso in shared access. 10 La migrazione è regolata come segue: - il cliente che intende cambiare fornitore di servizi può rivolgersi all operatore recipient affinché quest ultimo svolga tutte le pratiche necessarie per il passaggio e indipendentemente dal fatto che il donor sia TI o un OLO. - il donor ha a disposizione un certo periodo di tempo per svolgere tutte le attività di carattere tecnico e amministrativo e per verificare l effettiva espressione di volontà del cliente di cambiare fornitore di servizi. Precedentemente, queste regole si applicavano solo nel caso di migrazione del cliente da TI ad un altro operatore. 11 Nella notifica, l Autorità ha anche fornito informazioni relative alla precedente regolamentazione dell obbligo di fornitura di accesso disaggergato alla fibra ottica in capo a TI, valida fino al 2005 (delibera n. 2/00/CIR). Pertanto, l Autorità non impone, conferma o rimuove alcun obbligo regolamentare sulla fibra nel contesto della presente analisi di mercato. L Autorità ha anche specificato che, in esito al procedimento antitrust (caso A/351 ), TI si è impegnata, inter alia, a fornire il servizio di unbundling della fibra ottica fino al

5 III. NESSUN COMMENTO La Commissione ha esaminato la notifica e le informazioni addizionali fornite dall Autorità e rileva che, relativamente ai prezzi dello shared access, l Autorità ha confermato la natura transitoria dell attuale regolamentazione e si è impegnata a procedere ad una revisione della stessa. La Commissione ricorda che la regolamentazione dello shared access in assenza di servizi voce, deve essere coerente con la regolamentazione del full unbundling in termini di costi e funzionalità tecniche. Sulla base di quanto sopra esposto, la Commissione non ha commenti 12. Secondo quanto stabilito dall articolo 7, comma 5 della Direttiva Quadro, l Autorità può adottare la decisione finale e, in tal caso, dovrà comunicarla alla Commissione. La posizione espressa dalla Commissione sulla presente notifica non pregiudica altre posizioni che la Commissione potrà assumere con riferimento ad altri schemi di provvedimento. Secondo quanto disposto al punto 12 della Raccomandazione 2003/561/EC 13, la Commissione pubblicherà questo documento sul proprio sito Internet. La Commissione non considera confidenziali le informazioni contenute nel presente documento. Tuttavia, l Autorità è invitata ad informare la Commissione 14, entro tre giorni dal ricevimento della presente, sull eventuale presenza di informazioni ritenute riservate ed a richiedere, pertanto, che tali informazioni siano sottratte alla pubblicazione. La richiesta di riservatezza, effettuata in conformità con la normativa nazionale e comunitaria sulla riservatezza delle informazioni, deve essere motivata. Distinti saluti, p. la Commissione Viviane Reding Membro della Commissione 12 Sulla base dell articolo 7, comma 3, della Direttiva Quadro. 13 Raccomandazione della Commissione 2003/561/EC del 23 Luglio 2003 relativa alle notificazioni, ai termini e alle consultazioni di cui all articolo 7 della Direttiva 2002/21/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 7 Marzo 2002 che istituisce un quadro normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica, GUCE L 190, , p La richiesta deve essere mandata via mail al seguente indirizzo: INFSO-COMP-ARTICLE7@cec.eu.int o via fax al numero: