ALLEGATO RELAZIONE TECNICA ISTRUTTORIA

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1 ALLEGATO RELAZIONE TECNICA ISTRUTTORIA SIMAR Modifiche gestionali e tecniche dell impianto di conversione KALDO per la produzione di rame raffinato Variante sostanziale Domanda di VIA, Approvazione Progetto e rilascio AIA ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. e della LR n. 10/99 Allegata alla Deliberazione del Commissario Straordinario con i poteri del Consiglio Comunale n. 77 del 24/09/2014

2 Rif. 03/2014 RELAZIONE TECNICA ISTRUTTORIA PROGETTO: Proponente Estensori del SIA Modifiche gestionali e tecniche dell impianto di conversione KALDO per la produzione di rame raffinato SIMAR Società Metalli Marghera SpA Studio Tecnico Conte & Pegorer Procedura di VIA con contestuale approvazione del progetto e rilascio di Autorizzazione Integrata Ambientale ai sensi degli articoli 23 e 10 comma 1 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. e della L.R. 10/99 e ss.mm.ii.. Relazione ai sensi dell articolo 24 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. e ai sensi dell art. 17 della L.R 10/99 Responsabile del Procedimento Redattore dell Istruttoria arch. Andrea Costantini, Direzione Ambiente e Politiche Giovanili - Direttore dott. Gustavo De Filippo, Direzione Ambiente e Politiche Giovanili - Ufficio Via-Vas-Aia Gruppo di lavoro arch. Andrea Costantini (Direzione Ambiente e Politiche Giovanili Direttore); dott. Gustavo De Filippo (Direzione Ambiente e Politiche Giovanili - Ufficio Via-Vas-Aia), e dott.ssa Arianna Zancanaro (Direzione Ambiente e Politiche Giovanili, Settore Tutela dell'aria e delle Fonti di Energia), dott. Matteo Stevanato (Direzione Mobilità e Trasporti) e dott. Massimo Da Lio (Direzione Sviluppo del Territorio) Premessa La SIMAR S.p.A., che ha sede nello stabilimento di Porto Marghera (Venezia) in via delle Industrie n. 22, opera nel mercato dei metalli non ferrosi, a livello nazionale e internazionale, occupando una posizione rilevante nella produzione di pani di rame blister, laminati, leghe e filo di Zinco. La produzione di pani di rame blister avviene nel settore denominato Sezione Termica forno KALDO, fin dai primi anni 90, attraverso il recupero di scarti di metalli e composti metallici. L impianto, costituito nella sua apparecchiatura principale da un forno rotante e basculante, tratta i rottami a diverso contenuto in rame ed altri materiali necessari per l affinazione del metallo per produrre rame ad alto titolo. In data 18/09/2009 è stata presentata alla Regione Veneto, dalla Ditta SIMAR S.p.A., domanda di procedura di Valutazione d'impatto Ambientale e approvazione del progetto ai sensi del D.Lgs. n. 4/2008 e dell'art. 23 della L.R. n. 10/1999 (DGR n. 308 del 10/02/2009 e DGR n. 327 del 17/02/2009) e contestualmente istanza, per il rilascio dell'autorizzazione Integrata Ambientale ai sensi del D.Lgs. n. 59/2005 e della L.R. n. 26/2007. Il Comune di Venezia aveva espresso il proprio parere con Delibera di Consiglio Comunale n.76 del 09/02/2010 avente oggetto: Simar Società Metalli Marghera s.p.a.. Progetto di "Modifiche gestionali e tecniche dell'impianto di conversione "Kaldo" per la produzione di rame raffinato" da realizzarsi in Comune di Venezia, via delle Industrie, Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) Regionale - Parere ai sensi dell'art. 17 L.R. 26 marzo 1999, n. 10. Pagina 2 di 7

3 Conclusa l'istruttoria tecnica la Commissione Regionale V.I.A. con parere n. 313 del 21/09/2010 ha espresso parere favorevole di compatibilità ambientale con prescrizioni sul progetto. Nella medesima seduta la Commissione Regionale V.I.A., integrata ai sensi e per gli effetti dell'art. 23 della L.R. n. 10/1999 (DGR n. 308 del 10/02/2009 e DGR n. 327 del 17/02/2009), ha espresso altresì parere favorevole all'approvazione del progetto, subordinatamente al rispetto delle prescrizioni indicate nel parere n. 313 del La Giunta Regionale, fatto proprio il parere della Commissione Regionale VIA, con Delibera n. 277 del 15/03/2011 ha espresso giudizio favorevole di compatibilità ambientale, ha approvato il progetto e rilasciato l Autorizzazione Integrata Ambientale. Successivamente la ditta ha presentato istanza per una modifica non sostanziale che ha ottenuto parere favorevole con prescrizioni con Delibera di Giunta Regionale n del 08/10/2012. L esperienza maturata in questi ultimi anni nella gestione dell impianto, stante la configurazione definita con la procedura di VIA del 2009 conclusa con il parere 313 del 21/09/2010, ha messo in luce l incompatibilità di una gestione rigida delle aree di stoccaggio con l andamento altalenante del mercato dei materiali/rifiuti, sia in termini di quantità sia di tipologia. Il conferimento dei rifiuti pericolosi, inoltre, è andato scemando; ciò ha indotto la direzione tecnica aziendale a rivedere la gestione di tale categoria al fine di una loro migliore valorizzazione senza l applicazioni di indiscriminate tecniche di trattamento. La ditta ha pertanto provveduto a presentare nuova istanza al fine di rivedere la distribuzione degli stoccaggi per sfruttare al meglio la potenzialità delle superfici disponibili, all interno dello stabilimento, e prevedere una migliore gestione dei rifiuti pericolosi escludendo l uso, per tali rifiuti, della sezione termica KALDO per prevederne in sostanza il suo utilizzo solo per i rifiuti non pericolosi. Descrizione del progetto sottoposto a VIA Lo stabilimento SIMAR S.p.A. di Porto Marghera in Via Delle Industrie n.22 ccupa una superficie di circa mq di cui mq coperti e si sviluppa in direzione Nord Sud, delimitato a Nord da un'ampia strada di collegamento con la grande arteria che unisce Venezia con l'entroterra ed a Sud da un canale navigabile agibile a navi di diversa stazza, anche di rilevanti dimensione, che possono approdare direttamente alla banchina dello stabilimento (Figura 1). Figura 1 - Localizzazione dello stabilimento SIMAR Lo stabilimento, completamente delimitato da recinzioni di varia tipologia che impediscono l ingresso a persone non autorizzate o animali, è costituito da un complesso edificato suddiviso in settori (Figura 2) e locali con definite funzioni: magazzini, stoccaggi di rifiuti, depositi di prodotti e materie prime, officine, reparti di lavorazione, locali e impianti tecnologici, locali di servizio e amministrazione. Lo stabilimento può essere suddiviso in due principali settori: una parte composta dall impianto di fusione zinco, preparazione leghe, filo, e una parte con l impianto laminati e l impianto per la produzione di Pagina 3 di 7

4 rame raffinato - Sezione termica forno KALDO (unità di conversione). L istanza di VIA prende in considerazione solo il secondo settore, utilizzato per la gestione dei rifiuti che comprende la porzione Sud ed Est dello stabilimento. Le superfici interessate dall attività di gestione dei rifiuti (stoccaggi, viabilità, aree di lavorazione ed altre pertinenze) sono: Impianto progetto autorizzato: m 2 Impianto progetto di variante: m 2 L incremento di superficie interessate dall attività di gestione dei rifiuti dovuto alla proposta di variante è di m 2 derivanti dalla richiesta di occupare aree che si sono liberate a seguito della conclusione delle operazioni di bonifica. Figura 2 - Conformazione dello stabilimento. Fonte: Allegato C06.2 della SNT del SIA Gli obiettivi del progetto di variante sono la revisione delle aree di stoccaggio con introduzione di nuove aree per il deposito e la lavorazione dei materiali, nonché la revisione della modalità di gestione dei rifiuti pericolosi e l inserimento di nuovi codici rifiuti da gestire. Pagina 4 di 7

5 La modifica delle aree si rende possibile in conseguenza della restituzione agli usi legittimi di aree presso le quali si stanno concludendo gli interventi di bonifica. Inoltre alcune della aree che verranno restituite sono a ridosso della banchina ed in questa area saranno localizzati materiali che la ditta prevede di vendere sul mercato come la graniglia abrasiva. La variante conferma l elenco dei rifiuti presi in carico attualmente e avanza richiesta di nuove tipologie. Saranno sempre conferiti rifiuti che contengono direttamente il rame, quale componente da recuperare e rifiuti che presentano utili componenti per la fase di trattamento dei rottami a titolo più elevato. Sarà mantenuta la divisione degli stoccaggi in: stoccaggio dei rifiuti in entrata; stoccaggio dei rifiuti prodotti. All interno dell impianto saranno individuate le seguenti aree: aree per la lavorazione dei rifiuti; aree per il deposito dei lavorati, semilavorati e materie prime; aree per il deposito delle materie recuperate. La lavorazione è effettuata in cinque aree distinti dell impianto attraverso l utilizzo di specifiche tecnologie ed attrezzature in prevalenza già installate e funzionanti. Area L1: Frantumazione e selezione meccanica - Attività che consiste in un trattamento di ricondizionamento volumetrico svolto mediante frantumazione per regolarizzare e classificare i materiali più grossolani, prima di inviarli alla fusione. In tale area è operata anche la selezione delle parti metalliche tramite separatore magnetico. Area L2: Sezione termica forno KALDO - L attività della sezione termica KALDO continuerà ad essere svolte con le attuali procedure. Area L3: Filtropressatura - Nuova lavorazione che utilizza, di fatto, una procedura già in uso presso l impianto rientrante nel sistema di depurazione dei fumi prodotti dal forno KALDO. In particolare è utilizzata la parte di detta impiantistica dedicata al trattamento dei fanghi derivanti dall impianto di depurazione fumi. È utilizzata una filtropressa, una vasca di carico con agitatore ed un sedimentatore. Area L4: Triturazione/Pressatura - L istanza propone l inserimento di un nuovo settore di lavorazione nella gestione dei rifiuti che consta nella riduzione volumetrica tramite triturazione e/o pressatura. Area L5: selezione e cernita - Nuova lavorazione diretta e separare la componente non pericolosa dai rifiuti pericolosi per essere successivamente inviata al recupero definitivo nella sezione termica KALDO. Per la gestione dei rifiuti pericolosi l istanza propone di inviare alla sezione termica KALDO solo i rifiuti non pericolosi e di sottoporre i rifiuti pericolosi alle lavorazioni di selezione e cernita e filtropressatura (per i fanghi) in modo da isolare ed recuperare le componenti non pericolose, di tali rifiuti, con evidenti contenuti di Rame. Ton/anno Operazione Quantità (t) Tipologia R12 R Pericolosi Trattabili R Non Pericolosi D D R Pericolosi Stoccaggi R Non Pericolosi D Pericolosi D Non Pericolosi Sola messa in riserva R Non Pericolosi Tabella 1 - Quantità massime di rifiuti gestiti della impianto. Fonte: SIA Pagina 5 di 7

6 Il quantitativo massimo di rifiuti trattabile tra operazioni in R ed operazioni in D nell impianto, è di t/anno, invariato, corrispondente ad una media di circa 130 t/giorno per circa 320 giorni lavorativi all anno. La movimentazione media si attesterà, con la nuova configurazione dell impianto, su circa 28 mezzi/giorno tra autotreni ed autoarticolati, numero paragonabile alla attuale movimentazione mezzi. Osservazioni Dopo aver esaminato la documentazione messa a disposizione per la consultazione pubblica sono stati acquisiti i pareri dai Settori della Direzione Ambiente e dalle Direzioni Urbanistica, Mobilità e Sviluppo Economico e sono emerse le seguenti osservazioni di carattere tecnico: Direzione Ambiente, Settore Tutela dell Aria e delle Fonti di Energia (PG/2014/ del 11/07) In riferimento alla nota PG 2014/276426, con cui è stato comunicato l avvio della procedura di VIA di cui all oggetto, si comunica che nella documentazione non sono presenti studi relativi agli impatti acustici attuali e futuri, e pertanto non è possibile stabilire se l attività della ditta in oggetto dopo le modifiche previste si svolgerà in modo compatibile con i limiti acustici vigenti. Direzione Mobilità e Trasporti, Servizio Pianificazione (del 17/07/2014) In merito alla procedura in oggetto non vi sono particolari osservazioni, dato che viene dichiarato nel documento di sintesi non tecnica che il traffico aggiuntivo indotto dalla variante sarà nullo, perché rimane invariata rispetto ad oggi la quantità giornaliera di rifiuti da sottoporre a lavorazione. Direzione Sviluppo del Territorio - Servizio Pianificazione e Gestione Porto Marghera (PG/2014/ del 02/09) In riferimento alla Vs. richiesta, relativamente alla procedura di VIA con approvazione progetto e AIA integrata della Ditta SIMAR, si relaziona quanto segue: l intervento in oggetto ricade, ai sensi della Variante al PRG per Porto Marghera (approvata con DGRV 350/1999), in un ambito classificato come Z.T.O. D1.1a - zona industriale portuale di completamento - normata dall articolo 25 e correlati delle Norme di Attuazione. Gli articoli 26 e 14 delle NTA della VPRG per Porto Marghera disciplinano che nelle Z.T.O. D1.1a sono ammesse le seguenti destinazioni d uso: 1) destinazioni produttive: 1.1) industriale e industriale - portuale 1.4) industriale di produzione e di distribuzione dell energia; 1.5) industriale per interscambio modale e per movimentazione delle merci con trattamento e/o manipolazione delle merci stesse e - quindi - con esclusione dell insediamento di attività limitate al mero deposito, tra diverse fasi di trasporto, di merci già pronte per la commercializzazione; 1.7) artigianale produttivo; 2) destinazioni terziarie: 2.1) commerciale (attività di vendita all'ingrosso ed al minuto nonché di somministrazione di alimenti e bevande); 2.2) direzionale (attività di produzione di servizi; attività bancarie, finanziarie ed assicurative; attività professionali); 2.5) ricettiva annessa alle attività produttive (foresteria); Pagina 6 di 7

7 2.6) artigianale di servizio; 3) destinazioni residenziali: 3.2) residenziale di servizio (alloggio integrato, fisicamente e funzionalmente, in un complesso edilizio unitario e costituente pertinenza dello stesso; l'alloggio non può avere Sp eccedenti i 150 mq; per ciascun complesso edilizio è consentita una sola residenza di servizio); 4) destinazione a servizi pubblici e/o privati quali: 4.1) impianti tecnologici (idrici, di depurazione, di sollevamento, di distribuzione dell'energia; di raccolta e di trattamento dei rifiuti da parte di enti pubblici ovvero -se relativi ai soli rifiuti prodotti dalla propria attività in sito- da parte di soggetti privati); 4.2) impianti per la protezione civile (servizi di pubblica sicurezza; caserme dei Vigili del Fuoco); 4.5) impianti ferroviari; 4.6) parcheggi pubblici; 4.7) opere di urbanizzazione primaria e secondaria. l ambito ricade all esterno delle aree della Variante parziale al PRG per regolamentare l urbanizzazione delle aree di danno soggette a Rischio di Incidente Rilevante (RIR) approvata con DGRV 1907/2008, variata con Delibera di Consiglio Comunale n. 24 del ; l area ricade all esterno del vincolo paesaggistico ai sensi del comma 1, art. 142 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42; l istanza avanzata dalla ditta prevede di rivedere la distribuzione degli stoccaggi al fine di sfruttare al meglio la potenzialità delle superfici disponibili all interno dello stabilimento e prevedere una migliore gestione dei rifiuti pericolosi. Tutto ciò premesso si rileva che, per quanto di competenza della Direzione Sviluppo del Territorio, l intervento risulta ammissibile, salvo evidenziare che qualora fossero necessari degli interventi di carattere edilizio dovranno essere inoltrate le apposite istanze e richiesti gli opportuni pareri ai sensi e nelle forme previste dalle norme vigenti. Ulteriori considerazioni di carattere tecnico Si ricorda l obbligatorietà di rispettare quanto stabilito nel Decreto legislativo 152/2006 e s.m.i relativamente agli obblighi di bonifica dei siti inquinati prima di intervenire sugli stessi. Arch. Andrea Costantini Direttore Pagina 7 di 7

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