Comune di Castelluccio Valmaggiore Provincia di Foggia PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE D'USO. (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n.

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2 Comune di Castelluccio Valmaggiore Provincia di Foggia PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE D'USO (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207) OGGETTO: Lavori di Completamento lavori di messa in sicurezza e ripristino ambientale ex discarica comunale località Sotto le Ripe agro di Castelluccio Valmaggiore (FG) COMMITTENTE: Comune di Castelluccio Valmaggiore Castelluccio Valmaggiore, novembre 2012 I TECNICI ing. Luigi di Leo geom. Gennaro Iannelli geom. Pasquale Ricci Pagina 1

3 Manuale d'uso Comune di: Provincia di: Oggetto: Castelluccio Valmaggiore Foggia Lavori di Completamento lavori di messa in sicurezza e ripristino ambientale ex discarica comunale località Sotto le Ripe agro di Castelluccio Valmaggiore (FG) 1. ricarico di terreno vegetale dello spessore medio di 25 cm al piede della discarica e relativa idrosemina; 2. completamento delle opere di drenaggio attraverso la posa in opera di tubazione microfessurata in pvc del diametro di 150 mm da posizionare lungo il perimetro della discarica e dietro le gabbionate di chiusura; 3. posa in opera di pozzetti di ispezione, con relativi anelli, soletta di copertura e chiusino in ghisa; 4. realizzazione di due piccole gabbionate a tergo della strada ed a chiusura dell'intera area, realizzate con maglia metallica a doppia torsione e successivo riempimento di pietrame calcareo; 5. completamento della recinzione esistente realizzata con rete zincata e relativi paletti, poggiante su apposita fondazione in c.a.; 6. realizzazione di muretto di sottoscarpa lungo la pista di accesso alla discarica per la manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzata con pietrame, dell'altezza pari a 1.10 m; 7. battuto in misto stabilizzato dello spessore medio di 25 cm sulla pista di accesso allla discarica; 8. ripristino ambientale consistente nella piantumazione di alberi con circonferenza del fusto cm del tipo querce, cerri, roverelle, frassini, aceri, robinie, con relativa concimazione ed innaffiamento di soccorso. Elenco dei Corpi d'opera: 01 Messa in sicurezza discarica Pagina 2

4 Corpo d'opera: 01 Messa in sicurezza discarica Manuale d'uso Unità Tecnologiche: Drenaggi Gabbionate Ripristino ambientale Pagina 3

5 Unità Tecnologica: Drenaggi Manuale d'uso I drenaggi sono quelle opere che permettono la captazione ed il successivo convogliamento delle acque meteoriche presenti sul versante. Tali opere si rendono necessarie al fine di salvaguardare le opere a valle. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Pozzetti di scarico Tubi drenanti Pagina 4

6 Elemento Manutenibile: Pozzetti di scarico Manuale d'uso Unità Tecnologica: Drenaggi Sono generalmente di forma circolare e vengono prodotti in due tipi adatti alle diverse caratteristiche del materiale trattenuto. Il pozzetto con cestello-filtro è formato da vari pezzi prefabbricati in calcestruzzo: un pezzo base ha l'apertura per lo scarico di fondo con luce di diametro 150 mm e modellato a bicchiere, il tubo di allacciamento deve avere la punta liscia verso il pozzetto. Al di sopra del pezzo base si colloca il fusto cilindrico e sopra a questo un pezzo ad anello che fa da appoggio alla caditoia. Il cestello è formato da un tronco di cono in lamiera zincata con il fondo pieno e la parete traforata uniti per mezzo di chiodatura, saldatura, piegatura degli orli o flangiatura. Il pozzetto che consente l'accumulo del fango sul fondo ha un pezzo base a forma di catino, un pezzo cilindrico intermedio, un pezzo centrale con scarico a bicchiere del diametro di 150 mm, un pezzo cilindrico superiore senza sporgenze e l'anello d'appoggio per la copertura. Modalità di uso corretto: È necessario verificare e valutare la prestazione dei pozzetti durante la realizzazione dei lavori, al termine dei lavori e anche durante la vita del sistema. Le verifiche e le valutazioni comprendono per esempio: - prova di tenuta all'acqua; - prova di tenuta all'aria; - prova di infiltrazione; - esame a vista; - valutazione della portata in condizioni di tempo asciutto. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Abrasione Abrasione delle pareti dei pozzetti dovuta agli effetti di particelle dure presenti nelle acque di scorrimento superficiale A02 Corrosione Corrosione delle pareti dei pozzetti dovuta agli effetti di particelle dure presenti nelle acque di scorrimento superficiale e dalle aggressioni del terreno e delle acque freatiche A03 Difetti ai raccordi o alle connessioni Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori o sconnessioni delle giunzioni A04 Difetti delle griglie Rottura delle griglie di filtraggio che causa infiltrazioni di materiali grossolani quali sabbia e pietrame A05 Intasamento Incrostazioni o otturazioni delle griglie dei pozzetti dovute ad accumuli di materiale di risulta quali fogliame, vegetazione, ecc A06 Sedimentazione Accumulo di depositi minerali sul fondo dei pozzetti e/o dei condotti che può causare il reflusso delle acque. Elemento Manutenibile: Pagina 5

7 Tubi drenanti Manuale d'uso Unità Tecnologica: Drenaggi I tubi drenanti utilizzati per le discariche sono generalmente tubi microfessurati; vengono realizzati in polietilene neutro ad alta densità HDPE colorato e stabilizzato ai raggi ultravioletti. I diametri possono variare da un minimo di 110 mm ad un massimo di 200 mm. Modalità di uso corretto: Le principali applicazioni dei tubi drenanti microfessurati avvengono per interramento in trincea; essi hanno la funzione di captare l'acqua proveniente dal sistema drenante installato. Può essere installato in un intervallo di temperatura compreso tra i -50 C e i 60 C e con particolare resistenza meccanica può essere posato anche in terreni chimicamente aggressivi. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Accumulo di grasso Accumulo di grasso che si deposita sulle pareti dei condotti A02 Difetti ai raccordi o alle connessioni Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori o sconnessioni delle giunzioni A03 Erosione Erosione del suolo all esterno dei tubi che è solitamente causata dall infiltrazione di terra A04 Incrostazioni Accumulo di depositi minerali sulle pareti dei condotti A05 Penetrazione di radici Penetrazione all'interno dei condotti di radici vegetali che provocano intasamento del sistema A06 Sedimentazione Accumulo di depositi minerali sul fondo dei condotti che può causarne l ostruzione. Pagina 6

8 Unità Tecnologica: Gabbionate Manuale d'uso L ingegneria naturalistica si applica per attenuare i danni creati dal dissesto idrogeologico; in particolare essa adopera le piante vive, abbinate ad altri materiali quali il legno, la pietra, la terra, ecc., per operazioni di consolidamento e interventi antierosivi, per la riproduzione di ecosistemi simili ai naturali e per l incremento della biodiversità. I campi di intervento sono: - consolidamento dei versanti e delle frane; - recupero di aree degradate; - attenuazione degli impatti causati da opere di ingegneria: barriere antirumore e visive, filtri per le polveri, ecc.; - inserimento ambientale delle infrastrutture. Le finalità degli interventi sono: tecnico-funzionali, naturalistiche, estetiche e paesaggistiche e economiche. Per realizzare un intervento di ingegneria naturalistica occorre realizzare un attento studio bibliografico, geologico, geomorfologico, podologico, floristico e vegetazionale per scegliere le specie e le tipologie vegetazionali d intervento. Alla fase di studio e di indagine deve seguire l individuazione dei criteri progettuali, la definizione delle tipologie di ingegneria naturalistica e la lista delle specie flogistiche da utilizzare. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Gabbionate Pagina 7

9 Elemento Manutenibile: Gabbionate Manuale d'uso Unità Tecnologica: Gabbionate Le gabbionate sono dei dispositivi realizzati con reti metalliche all'interno delle quali sono posizionati conci di pietra. Tali dispositivi vengono utilizzati per realizzare diaframmi di contenimento lungo scarpate e declivi naturali. Rappresentazione grafica e descrizione Gabbionata con talee Modalità di uso corretto: Le gabbionate devono essere poste in opera con particolare cura in modo da realizzare un diaframma continuo; per migliorare la tenuta dei gabbioni possono essere eseguite delle talee di salice vivo che vengono inserite nel terreno dietro ai gabbioni. Inoltre durante il montaggio cucire tra di loro i gabbioni prima di riempirli con il pietrame e disporre dei tiranti di ferro all'interno della gabbia per renderla meno deformabile. In seguito a precipitazioni meteoriche eccessive controllare la tenuta delle reti e che non ci siano depositi di materiale portati dall'acqua che possano compromettere la funzionalità delle gabbionate. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Corrosione Fenomeni di corrosione delle reti di protezione dei gabbioni A02 Deposito superficiale Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei. Pagina 8

10 Manuale d'uso A03 Difetti di tenuta Difetti di tenuta dei gabbioni dovuti ad erronea posa in opera degli stessi A04 Patina biologica Strato sottile, morbido e omogeneo, aderente alla superficie e di evidente natura biologica, di colore variabile, per lo più verde. La patina biologica è costituita prevalentemente da microrganismi cui possono aderire polvere, terriccio A05 Perdita di materiale Perdita dei conci di pietra che costituiscono i gabbioni A06 Rotture Rotture delle reti di protezione che causano la fuoriuscita dei conci di pietra. Pagina 9

11 Unità Tecnologica: Ripristino ambientale Manuale d'uso L'ingegneria naturalistica utilizza, come materiali da costruzione, piante viventi a volte in unione con materiali come pietrame, terra, legno, acciaio per la sistemazione o la messa in sicurezza di diversi ambiti quali: -cave; -corsi d'acqua; -coste marine; -discariche; -infrastrutture viarie e ferroviarie; -versanti. Le tecniche di ingegneria naturalistica possono essere: -la semina; -la messa a dimora di talee quali ramaglie, viminate, fascinate, palificate, astoni; -l'utilizzo di pietrame, legname, reti metalliche, griglie o reti in materiale sintetico o in fibra naturale; -le terre rinforzate; -le gabbionate; -le briglie. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Alberi Ammendanti, correttivi e fitofarmaci Arbusti e cespugli Sementi Terra di coltivo Pagina 10

12 Elemento Manutenibile: Alberi Manuale d'uso Unità Tecnologica: Ripristino ambientale Si tratta di piante legnose caratterizzate da tronchi eretti e ramificati formanti una chioma posta ad una certa distanza dalla base. Gli alberi si differenziano per: -Tipo; -Specie; -Caratteristiche botaniche; -Caratteristiche ornamentali; -Caratteristiche agronomiche; -Caratteristiche ambientali; -Tipologia d'impiego. Modalità di uso corretto: La scelta dei tipi di alberi va fatta: - in funzione dell'impiego previsto (viali, alberate stradali, filari, giardini, parchi, ecc.); - delle condizioni al contorno (edifici, impianti, inquinamento atmosferico, ecc.); - della massima altezza di crescita; - della velocità di accrescimento; - delle caratteristiche del terreno; - delle temperature stagionali; - dell'umidità; - del soleggiamento; - della tolleranza alla salinità, ecc.; In ogni caso in fase di progettazione e scelta di piante affidarsi a personale specializzato (agronomi, botanici, ecc.). dal punto di vista manutentivo le operazioni previste riguardano: la potatura, l'irrigazione, la concimazione, contenimento della vegetazione, cura delle malattie, semina, messa a dimora, ecc.. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Crescita confusa Crescita sproporzionata (chioma e/o apparato radici) rispetto all'area di accoglimento A02 Malattie a carico delle piante Le modalità di manifestazione variano a secondo della specie vegetale, accompagnandosi spesso anche dall'attacco di insetti. In genere si caratterizzano per l'indebolimento della piante con fenomeni di ingiallimento e perdita delle foglie e/o alterazione della cortecce, nelle piante di alto fusto A03 Presenza di insetti In genere sono visibili ad occhio nudo e si può osservarne l'azione e i danni provocati a carico delle piante. Le molteplici varietà di specie di insetti dannosi esistenti fa si che vengano analizzati e trattati caso per caso con prodotti specifici. In genere si caratterizzano per il fatto di cibarsi di parti delle piante e quindi essere motivo di indebolimento e di manifestazioni di malattie che portano le specie ad esaurimento se non si interviene in tempo ed in modo specifico. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL'UTENTE I02 Innaffiaggio Cadenza: quando occorre Innaffiaggio delle piante. L'operazione può essere condotta manualmente oppure da prevedersi con innaffiatoi automatici a tempo regolati in funzione delle stagioni e dei fabbisogni. Pagina 11

13 Elemento Manutenibile: Ammendanti, correttivi e fitofarmaci Manuale d'uso Unità Tecnologica: Ripristino ambientale Si tratta di prodotti utilizzati: -per migliorare le caratteristiche dei terreni (ammendanti); -per migliorare le reazioni dei terreni (correttivi); -ad uso insetticida, diserbante, ecc. (fitofarmaci). Modalità di uso corretto: Sulle confezioni vanno indicate la composizione del prodotto, la provenienza, la classe di tossicità, la data di confezionamento e di scadenza. Attenersi scrupolosamente alle raccomandazioni del fornitore e/o comunque rivolgersi a personale specializzato. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Alterazione della composizione Alterazione della composizione dovuta ad uso inoltrato oltre la data di scadenza riportata sulla confezione del prodotto. Elemento Manutenibile: Arbusti e cespugli Unità Tecnologica: Ripristino ambientale Si tratta di piante perenni, legnose, aventi tronco con ramificazioni prevalenti a sviluppo dalla base. Possono essere del tipo a foglia decidua o sempreverdi. Modalità di uso corretto: In fase di progettazione di aree a verde e scelta degli arbusti e/o cespugli, affidarsi a personale specializzato (agronomi, botanici, ecc.). Dal punto di vista manutentivo le operazioni previste riguardano: la potatura, l'irrigazione, la concimazione, contenimento della vegetazione, cura delle malattie, semina, messa a dimora, ecc.. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Crescita confusa Presenza di varietà arboree diverse e sproporzionate all'area di accoglimento A02 Malattie a carico delle piante Le modalità di manifestazione variano a secondo della specie vegetale, accompagnandosi spesso anche dall'attacco di insetti. In genere si caratterizzano per l'indebolimento della piante con fenomeni di ingiallimento e perdita delle foglie e/o alterazione della Pagina 12

14 cortecce. Manuale d'uso A03 Presenza di insetti In genere sono visibili ad occhio nudo e si può osservarne l'azione e i danni provocati a carico delle piante. Le molteplici varietà di specie di insetti dannosi esistenti fa si che vengano analizzati e trattati caso per caso con prodotti specifici. In genere si caratterizzano per il fatto di cibarsi di parti delle piante e quindi essere motivo di indebolimento e di manifestazioni di malattie che portano le specie ad esaurimento se non si interviene in tempo ed in modo specifico. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL'UTENTE I02 Innaffiaggio Cadenza: quando occorre Innaffiaggio delle piante. L'operazione può essere condotta manualmente oppure da prevedersi con innaffiatoi automatici a tempo regolati in funzione delle stagioni e dei fabbisogni. Elemento Manutenibile: Sementi Unità Tecnologica: Ripristino ambientale Le sementi rappresentano le molteplici varietà ed essenze del materiale vegetale vivo utilizzabile sotto forma di semi. Modalità di uso corretto: Le sementi dovranno essere fornite sotto forma di confezioni originali e sigillate nonché munite di relative certificazioni. Sulle confezioni dovranno essere sempre riportate: la data di confezionamento e la relativa scadenza; il grado di purezza; la germinabilità. Quando non si prevede un uso immediato dei prodotti provvedere alla conservazione in luoghi freschi ma privi di umidità. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Assenza di etichettatura Assenza o insufficienti informazioni su caratteristiche e modalità d'uso del prodotto A02 Prodotto scaduto Utilizzo del prodotto oltre la data utile indicata sulle confezioni. Elemento Manutenibile: Terra di coltivo Unità Tecnologica: Ripristino ambientale Pagina 13

15 Manuale d'uso Si tratta di terreno con caratteristiche tali da contribuire ad elevare la qualità degli strati esistenti. In particolare si caratterizza per i seguenti parametri: -assenza di elementi estranei (pietre, sassi, radici, rami, ecc.); -assenza di sostanze tossiche; -assenza di agenti patogeni; -presenza in proporzione di componenti nutritivi; -presenza in proporzione di sostanze organiche e microrganismi essenziali; -reazione neutra; -tessitura franca con adeguate proporzioni di sabbia, argilla e limo. Modalità di uso corretto: Provvedere all'utilizzo di terra di coltivo secondo le effettive necessità e comunque secondo le prescrizioni di personale qualificato (agronomi, botanici). ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Presenza di ciottoli e sassi Presenza di ciottoli e sassi nella composizione della terra di coltivo A02 Presenza di radici ed erbe Presenza di radici ed erbe infestanti nella composizione della terra di coltivo. Pagina 14

16 Manuale d'uso INDICE 01 Messa in sicurezza discarica pag Drenaggi Pozzetti di scarico Tubi drenanti Gabbionate Gabbionate Ripristino ambientale Alberi Ammendanti, correttivi e fitofarmaci Arbusti e cespugli Sementi Terra di coltivo 13 I TECNICI ing. Luigi di Leo geom. Gennaro Iannelli geom. Pasquale Ricci Pagina 15

17 Comune di Castelluccio Valmaggiore Provincia di Foggia PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE DI MANUTENZIONE (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207) OGGETTO: Lavori di Completamento lavori di messa in sicurezza e ripristino ambientale ex discarica comunale località Sotto le Ripe agro di Castelluccio Valmaggiore (FG) COMMITTENTE: Comune di Castelluccio Valmaggiore Castelluccio Valmaggiore, novembre 2012 I TECNICI ing. Luigi di Leo, geom. geom. Gennaro Iannelli geom. Pasquale Ricci Pagina 1

18 Manuale di Manutenzione Comune di: Provincia di: Oggetto: Castelluccio Valmaggiore Foggia Lavori di Completamento lavori di messa in sicurezza e ripristino ambientale ex discarica comunale località Sotto le Ripe agro di Castelluccio Valmaggiore (FG) 1. ricarico di terreno vegetale dello spessore medio di 25 cm al piede della discarica e relativa idrosemina; 2. completamento delle opere di drenaggio attraverso la posa in opera di tubazione microfessurata in pvc del diametro di 150 mm da posizionare lungo il perimetro della discarica e dietro le gabbionate di chiusura; 3. posa in opera di pozzetti di ispezione, con relativi anelli, soletta di copertura e chiusino in ghisa; 4. realizzazione di due piccole gabbionate a tergo della strada ed a chiusura dell'intera area, realizzate con maglia metallica a doppia torsione e successivo riempimento di pietrame calcareo; 5. completamento della recinzione esistente realizzata con rete zincata e relativi paletti, poggiante su apposita fondazione in c.a.; 6. realizzazione di muretto di sottoscarpa lungo la pista di accesso alla discarica per la manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzata con pietrame, dell'altezza pari a 1.10 m; 7. battuto in misto stabilizzato dello spessore medio di 25 cm sulla pista di accesso allla discarica; 8. ripristino ambientale consistente nella piantumazione di alberi con circonferenza del fusto cm del tipo querce, cerri, roverelle, frassini, aceri, robinie, con relativa concimazione ed innaffiamento di soccorso. Elenco dei Corpi d'opera: 01 Messa in sicurezza discarica Pagina 2

19 Corpo d'opera: 01 Messa in sicurezza discarica Manuale di Manutenzione Unità Tecnologiche: Drenaggi Gabbionate Ripristino ambientale Pagina 3

20 Unità Tecnologica: Drenaggi Manuale di Manutenzione I drenaggi sono quelle opere che permettono la captazione ed il successivo convogliamento delle acque meteoriche presenti sul versante. Tali opere si rendono necessarie al fine di salvaguardare le opere a valle. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Pozzetti di scarico Tubi drenanti Pagina 4

21 Elemento Manutenibile: Pozzetti di scarico Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Drenaggi Sono generalmente di forma circolare e vengono prodotti in due tipi adatti alle diverse caratteristiche del materiale trattenuto. Il pozzetto con cestello-filtro è formato da vari pezzi prefabbricati in calcestruzzo: un pezzo base ha l'apertura per lo scarico di fondo con luce di diametro 150 mm e modellato a bicchiere, il tubo di allacciamento deve avere la punta liscia verso il pozzetto. Al di sopra del pezzo base si colloca il fusto cilindrico e sopra a questo un pezzo ad anello che fa da appoggio alla caditoia. Il cestello è formato da un tronco di cono in lamiera zincata con il fondo pieno e la parete traforata uniti per mezzo di chiodatura, saldatura, piegatura degli orli o flangiatura. Il pozzetto che consente l'accumulo del fango sul fondo ha un pezzo base a forma di catino, un pezzo cilindrico intermedio, un pezzo centrale con scarico a bicchiere del diametro di 150 mm, un pezzo cilindrico superiore senza sporgenze e l'anello d'appoggio per la copertura. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) R01 (Attitudine al) controllo della tenuta Classe di Requisiti: Funzionalità tecnologica Classe di Esigenza: Funzionalità I pozzetti di scarico devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi assicurando così la durata e la funzionalità nel tempo. Prestazioni: Il controllo della tenuta deve essere garantito in condizioni di pressione e temperatura corrispondenti a quelle massime o minime di esercizio. Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta può essere verificata mediante prova da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN sottoponendo il pozzetto ad una pressione idrostatica a partire da 0 bar fino a 0,1 bar. La prova deve essere considerata superata con esito positivo quando, nell arco di 15 min, non si verificano fuoriuscite di fluido. Riferimenti normativi: UNI EN 476; UNI EN R02 Pulibilità Classe di Requisiti: Di manutenibilità Classe di Esigenza: Gestione I pozzetti devono essere autopulibili per assicurare la funzionalità dell'impianto. Prestazioni: I pozzetti devono essere realizzati con materiali e finiture tali da essere facilmente autopulibili in modo da evitare depositi di materiale che possa comprometterne il regolare funzionamento. Livello minimo della prestazione: Per la verifica della facilità di pulizia si effettua una prova così come descritto dalla norma UNI EN Si monta il pozzetto completo della griglia e si versa nel contenitore per la prova acqua fredda a C alla portata di 0,2 l/s, 0,3 l/s, 0,4 l/s e 0,6 l/s. In corrispondenza di ognuna delle portate, immettere nel pozzetto, attraverso la griglia, 200 cm3 di perline di vetro del diametro di 5 +/- 0,5 mm e della densità da 2,5 g/cm3 a 3,0 g/cm3, a una velocità costante e uniforme per 30 s. Continuare ad alimentare l acqua per ulteriori 30 s. Misurare il volume in cm3 delle perline di vetro uscite dal pozzetto. Eseguire la prova per tre volte per ogni velocità di mandata. Deve essere considerata la media dei tre risultati. Riferimenti normativi: UNI EN Pagina 5

22 Manuale di Manutenzione R03 Resistenza meccanica Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza I pozzetti devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni. Prestazioni: I pozzetti devono essere idonei ad assicurare stabilità e resistenza all azione di sollecitazioni meccaniche in modo da garantirne durata e funzionalità nel tempo. Livello minimo della prestazione: La resistenza meccanica dei pozzetti può essere verificata mediante prova da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN Non devono prodursi alcuna incrinatura o frattura prima del raggiungimento del carico di prova. Inoltre, nel caso di pozzetti o di scatole sifoniche muniti di griglia o di coperchio in ghisa dolce, acciaio, metalli non ferrosi, plastica oppure in una combinazione di tali materiali con il calcestruzzo, la deformazione permanente non deve essere maggiore dei valori elencati dalla norma suddetta. Per le griglie deve essere applicato un carico di prova P di 0,25 kn e la deformazione permanente f ai 2/3 del carico di prova non deve essere maggiore di 2,0 mm. Riferimenti normativi: UNI EN ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Abrasione Abrasione delle pareti dei pozzetti dovuta agli effetti di particelle dure presenti nelle acque di scorrimento superficiale A02 Corrosione Corrosione delle pareti dei pozzetti dovuta agli effetti di particelle dure presenti nelle acque di scorrimento superficiale e dalle aggressioni del terreno e delle acque freatiche A03 Difetti ai raccordi o alle connessioni Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori o sconnessioni delle giunzioni A04 Difetti delle griglie Rottura delle griglie di filtraggio che causa infiltrazioni di materiali grossolani quali sabbia e pietrame A05 Intasamento Incrostazioni o otturazioni delle griglie dei pozzetti dovute ad accumuli di materiale di risulta quali fogliame, vegetazione, ecc A06 Sedimentazione Accumulo di depositi minerali sul fondo dei pozzetti e/o dei condotti che può causare il reflusso delle acque. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO C01 Controllo generale Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Ispezione Verificare lo stato generale e l'integrità della griglia e della piastra di copertura dei pozzetti, della base di appoggio e delle pareti laterali. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti delle griglie; 2) Intasamento. Pagina 6

23 Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Pulizia Cadenza: ogni 12 mesi Eseguire una pulizia dei pozzetti mediante asportazione dei fanghi di deposito e lavaggio con acqua a pressione. Elemento Manutenibile: Tubi drenanti Unità Tecnologica: Drenaggi I tubi drenanti utilizzati per le discariche sono generalmente tubi microfessurati; vengono realizzati in polietilene neutro ad alta densità HDPE colorato e stabilizzato ai raggi ultravioletti. I diametri possono variare da un minimo di 110 mm ad un massimo di 200 mm. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) R01 Resistenza allo schiacciamento Classe di Requisiti: Funzionalità tecnologica Classe di Esigenza: Funzionalità I tubi drenanti devono essere in grado di garantire in ogni momento la tenuta e la pressione richiesti dall'impianto. Prestazioni: La prova deve essere effettuata su tubi in rotoli e su un tratto di tubo in opera comprendente almeno un giunto. Gli elementi su cui si verifica la tenuta devono essere portati sotto pressione interna per mezzo di acqua. Livello minimo della prestazione: Il valore della pressione da verificare deve essere > 450 N. Al termine della prova non devono manifestarsi perdite o altri eventuali irregolarità. E' ammessa una deformazione del diametro interno non superiore al 5%. Riferimenti normativi: UNI EN ISO 12958; UNI EN 13249; UNI EN 13251; UNI EN 13252; UNI EN 13253; UNI EN 13254; UNI EN 13257; UNI EN R02 Regolarità delle finiture Classe di Requisiti: Visivi Classe di Esigenza: Aspetto I tubi drenanti in polietilene devono essere realizzati con materiali privi di impurità. Prestazioni: Le superfici interne ed esterne dei tubi e dei raccordi devono essere lisce, pulite ed esenti da cavità, bolle, impurità, porosità e qualsiasi altro difetto superficiale. Le estremità dei tubi e dei raccordi devono essere tagliate nettamente, perpendicolarmente all'asse. Livello minimo della prestazione: Pagina 7

24 Deve essere garantita una superficie minima di captazione > 50 espressa in cm2/m. Inoltre è ammessa una tolleranza sulle dimensioni dell'1% in più o in meno. Manuale di Manutenzione Riferimenti normativi: UNI EN ISO 12958; UNI EN 13249; UNI EN 13251; UNI EN 13252; UNI EN 13253; UNI EN 13254; UNI EN 13257; UNI EN ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Accumulo di grasso Accumulo di grasso che si deposita sulle pareti dei condotti A02 Difetti ai raccordi o alle connessioni Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori o sconnessioni delle giunzioni A03 Erosione Erosione del suolo all esterno dei tubi che è solitamente causata dall infiltrazione di terra A04 Incrostazioni Accumulo di depositi minerali sulle pareti dei condotti A05 Penetrazione di radici Penetrazione all'interno dei condotti di radici vegetali che provocano intasamento del sistema A06 Sedimentazione Accumulo di depositi minerali sul fondo dei condotti che può causarne l ostruzione. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO C01 Controllo tenuta Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Controllo a vista Verificare l'integrità delle tubazioni con particolare attenzione ai raccordi tra tronchi di tubo. Requisiti da verificare: 1) Resistenza allo schiacciamento. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti ai raccordi o alle connessioni; 2) Accumulo di grasso; 3) Incrostazioni. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Pulizia Cadenza: ogni 6 mesi Eseguire una pulizia dei sedimenti formatisi e che provocano ostruzioni diminuendo la capacità di trasporto dei fluidi. Pagina 8

25 Unità Tecnologica: Gabbionate Manuale di Manutenzione L ingegneria naturalistica si applica per attenuare i danni creati dal dissesto idrogeologico; in particolare essa adopera le piante vive, abbinate ad altri materiali quali il legno, la pietra, la terra, ecc., per operazioni di consolidamento e interventi antierosivi, per la riproduzione di ecosistemi simili ai naturali e per l incremento della biodiversità. I campi di intervento sono: - consolidamento dei versanti e delle frane; - recupero di aree degradate; - attenuazione degli impatti causati da opere di ingegneria: barriere antirumore e visive, filtri per le polveri, ecc.; - inserimento ambientale delle infrastrutture. Le finalità degli interventi sono: tecnico-funzionali, naturalistiche, estetiche e paesaggistiche e economiche. Per realizzare un intervento di ingegneria naturalistica occorre realizzare un attento studio bibliografico, geologico, geomorfologico, podologico, floristico e vegetazionale per scegliere le specie e le tipologie vegetazionali d intervento. Alla fase di studio e di indagine deve seguire l individuazione dei criteri progettuali, la definizione delle tipologie di ingegneria naturalistica e la lista delle specie flogistiche da utilizzare. REQUISITI E PRESTAZIONI (UT) R01 Resistenza alla corrosione Classe di Requisiti: Durabilità tecnologica Classe di Esigenza: Durabilità Le reti utilizzate devono essere realizzate con materiali idonei in modo da garantire la funzionalità del sistema. Prestazioni: Le reti devono essere realizzate con ferri capaci di non generare fenomeni di corrosione se sottoposti all'azione dell'acqua e del gelo. Possono essere rivestiti con rivestimenti di zinco e di lega di zinco. Livello minimo della prestazione: I materiali utilizzati per la formazione delle reti devono soddisfare i requisiti indicati dalla normativa UNI di settore. Riferimenti normativi: Legge , n. 93; D.P.G.R. Campania , n R02 Resistenza alla trazione Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza Gli elementi utilizzati per realizzare opere di ingegneria naturalistica devono garantire resistenza ad eventuali fenomeni di trazione. Prestazioni: Le opere devono essere realizzate con materiali idonei a resistere a fenomeni di trazione che potrebbero verificarsi durante il ciclo di vita. Livello minimo della prestazione: Devono essere garantiti i valori previsti in sede di progetto. Riferimenti normativi: Legge , n. 93; D.P.G.R. Campania , n L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Gabbionate Pagina 9

26 Elemento Manutenibile: Gabbionate Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Gabbionate Le gabbionate sono dei dispositivi realizzati con reti metalliche all'interno delle quali sono posizionati conci di pietra. Tali dispositivi vengono utilizzati per realizzare diaframmi di contenimento lungo scarpate e declivi naturali. Rappresentazione grafica e descrizione Gabbionata con talee ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Corrosione Fenomeni di corrosione delle reti di protezione dei gabbioni A02 Deposito superficiale Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei A03 Difetti di tenuta Difetti di tenuta dei gabbioni dovuti ad erronea posa in opera degli stessi A04 Patina biologica Strato sottile, morbido e omogeneo, aderente alla superficie e di evidente natura biologica, di colore variabile, per lo più verde. La Pagina 10

27 Manuale di Manutenzione patina biologica è costituita prevalentemente da microrganismi cui possono aderire polvere, terriccio A05 Perdita di materiale Perdita dei conci di pietra che costituiscono i gabbioni A06 Rotture Rotture delle reti di protezione che causano la fuoriuscita dei conci di pietra. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO C01 Controllo generale Cadenza: ogni settimana Tipologia: Ispezione Verificare la stabilità dei gabbioni controllando che le reti siano efficienti e che non causino la fuoriuscita dei conci di pietra. Requisiti da verificare: 1) Resistenza alla corrosione; 2) Resistenza alla trazione. Anomalie riscontrabili: 1) Corrosione; 2) Deposito superficiale; 3) Difetti di tenuta; 4) Patina biologica; 5) Perdita di materiale; 6) Rotture. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Pulizia Cadenza: ogni 6 mesi Eliminare tutti i depositi e la vegetazione eventualmente accumulatasi sui gabbioni I02 Sistemazione gabbioni Cadenza: quando occorre Sistemare i gabbioni e le reti in seguito ad eventi meteorici eccezionali e in ogni caso quando occorre. Pagina 11

28 Unità Tecnologica: Ripristino ambientale Manuale di Manutenzione L'ingegneria naturalistica utilizza, come materiali da costruzione, piante viventi a volte in unione con materiali come pietrame, terra, legno, acciaio per la sistemazione o la messa in sicurezza di diversi ambiti quali: -cave; -corsi d'acqua; -coste marine; -discariche; -infrastrutture viarie e ferroviarie; -versanti. Le tecniche di ingegneria naturalistica possono essere: -la semina; -la messa a dimora di talee quali ramaglie, viminate, fascinate, palificate, astoni; -l'utilizzo di pietrame, legname, reti metalliche, griglie o reti in materiale sintetico o in fibra naturale; -le terre rinforzate; -le gabbionate; -le briglie. REQUISITI E PRESTAZIONI (UT) R01 Integrazione degli spazi Classe di Requisiti: Adattabilità degli spazi Classe di Esigenza: Fruibilità Le aree a verde devono integrarsi con gli spazi circostanti. Prestazioni: La distribuzione e la piantumazione di prati, piante, siepi, alberi, arbusti, ecc. deve essere tale da integrarsi con gli spazi in ambito urbano ed extraurbano. Livello minimo della prestazione: - Si devono prevedere almeno 9 m^2/abitante previsti per le aree a spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabili per tali impianti con esclusione di fasce verdi lungo le strade; - Le superfici permeabili ( percentuale di terreno priva di pavimentazioni, attrezzata o mantenuta a prato e piantumata con arbusti e/o piante di alto fusto) devono essere opportunamente piantumate con specie di alto fusto con indice di piantumazione minima pari ad 1 albero/60 m^2. Riferimenti normativi: -Legge n.987; -D.P.R ; -D.M n.1444; -D.M n.412; -D.M ; -D.M ; -Capitolati Speciali Opere a verde; -Regolamenti Edilizi Comunali locali; -Strumenti urbanistici locali; -UNI 3917; -UNI R02 Resistenza alla corrosione Classe di Requisiti: Durabilità tecnologica Classe di Esigenza: Durabilità Le reti utilizzate devono essere realizzate con materiali idonei in modo da garantire la funzionalità del sistema. Prestazioni: Le reti devono essere realizzate con ferri capaci di non generare fenomeni di corrosione se sottoposti all'azione dell'acqua e del gelo. Possono essere rivestiti con rivestimenti di zinco e di lega di zinco che devono essere sottoposti a prova in conformità alle norme UNI EN e UNI EN Livello minimo della prestazione: I materiali utilizzati per la formazione delle reti devono soddisfare i requisiti indicati dalla norma UNI EN Riferimenti normativi: -UNI 10218; -UNI EN 10223; -UNI EN ; -UNI EN R03 Resistenza alla trazione Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza Gli elementi utilizzati per realizzare opere di ingegneria naturalistica devono garantire resistenza ad eventuali fenomeni di trazione. Prestazioni: Le opere devono essere realizzate con materiali idonei a resistere a fenomeni di trazione che potrebbero verificarsi durante il ciclo Pagina 12

29 Manuale di Manutenzione di vita. Livello minimo della prestazione: Devono essere garantiti i valori previsti in sede di progetto. Riferimenti normativi: -UNI 10218; -UNI EN 10223; -UNI EN ; -UNI EN L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Alberi Ammendanti, correttivi e fitofarmaci Arbusti e cespugli Sementi Terra di coltivo Pagina 13

30 Elemento Manutenibile: Alberi Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Ripristino ambientale Si tratta di piante legnose caratterizzate da tronchi eretti e ramificati formanti una chioma posta ad una certa distanza dalla base. Gli alberi si differenziano per: -Tipo; -Specie; -Caratteristiche botaniche; -Caratteristiche ornamentali; -Caratteristiche agronomiche; -Caratteristiche ambientali; -Tipologia d'impiego. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Crescita confusa Crescita sproporzionata (chioma e/o apparato radici) rispetto all'area di accoglimento A02 Malattie a carico delle piante Le modalità di manifestazione variano a secondo della specie vegetale, accompagnandosi spesso anche dall'attacco di insetti. In genere si caratterizzano per l'indebolimento della piante con fenomeni di ingiallimento e perdita delle foglie e/o alterazione della cortecce, nelle piante di alto fusto A03 Presenza di insetti In genere sono visibili ad occhio nudo e si può osservarne l'azione e i danni provocati a carico delle piante. Le molteplici varietà di specie di insetti dannosi esistenti fa si che vengano analizzati e trattati caso per caso con prodotti specifici. In genere si caratterizzano per il fatto di cibarsi di parti delle piante e quindi essere motivo di indebolimento e di manifestazioni di malattie che portano le specie ad esaurimento se non si interviene in tempo ed in modo specifico. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO C01 Controllo generale Cadenza: ogni 6 mesi Tipologia: Aggiornamento Controllo periodico delle piante al fine di rilevarne quelle appassite e deperite. Requisiti da verificare: 1) Integrazione degli spazi. Anomalie riscontrabili: 1) Crescita confusa; 2) Presenza di insetti C02 Controllo malattie Cadenza: ogni settimana Tipologia: Aggiornamento Controllo periodico delle piante al fine di rilevare eventuali attacchi di malattie o parassiti dannosi alla loro salute. ldentificazione dei parassiti e delle malattie a carico delle piante per pianificare i successivi interventi e/o trattamenti antiparassitari. Il controllo va eseguito da personale esperto (botanico, agronomo, ecc.). Pagina 14

31 Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL'UTENTE I02 Innaffiaggio Cadenza: quando occorre Innaffiaggio delle piante. L'operazione può essere condotta manualmente oppure da prevedersi con innaffiatoi automatici a tempo regolati in funzione delle stagioni e dei fabbisogni. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Concimazione piante Cadenza: quando occorre Concimazione delle piante con prodotti, specifici al tipo di pianta per favorire la crescita e prevenire le eventuali malattie a carico delle piante. La periodicità e/o le quantità di somministrazione di concimi e fertilizzanti variano in funzione delle specie arboree e delle stagioni. Affidarsi a personale specializzato I03 Potatura piante Cadenza: quando occorre Potatura, taglio e riquadratura periodica delle piante in particolare di rami secchi esauriti, danneggiati o di piante malate non recuperabili. Taglio di eventuali rami o piante con sporgenze e/o caratteristiche di pericolo per cose e persone (rami consistenti penzolanti, intralcio aereo in zone confinanti e/o di passaggio, radici invadenti a carico di pavimentazioni e/o impianti tecnologici, ecc.). La periodicità e la modalità degli interventi variano in funzione delle qualità delle piante, del loro stato e del periodo o stagione di riferimento I04 Trattamenti antiparassitari Cadenza: quando occorre Trattamenti antiparassitari e anticrittogamici con prodotti, idonei al tipo di pianta, per contrastare efficacemente la malattie e gli organismi parassiti in atto. Tali trattamenti vanno somministrati da personale esperto in possesso di apposito patentino per l'utilizzo di presidi fitosanitari,ecc., nei periodi favorevoli e in orari idonei. Durante la somministrazione il personale prenderà le opportune precauzioni di igiene e sicurezza del luogo. Elemento Manutenibile: Ammendanti, correttivi e fitofarmaci Unità Tecnologica: Ripristino ambientale Si tratta di prodotti utilizzati: -per migliorare le caratteristiche dei terreni (ammendanti); -per migliorare le reazioni dei terreni (correttivi); -ad uso insetticida, diserbante, ecc. (fitofarmaci). ANOMALIE RISCONTRABILI Pagina 15

32 A01 Alterazione della composizione Alterazione della composizione dovuta ad uso inoltrato oltre la data di scadenza riportata sulla confezione del prodotto. Manuale di Manutenzione CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO C01 Controllo prodotto Cadenza: quando occorre Tipologia: Controllo Controllo delle indicazioni riportate circa la composizione del prodotto, la provenienza, la classe di tossicità, la data di confezionamento e di scadenza. Anomalie riscontrabili: 1) Alterazione della composizione. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Etichettatura Cadenza: quando occorre Etichettatura e differenziazione dei diversi prodotti a secondo dell'uso e delle date di scadenza. Elemento Manutenibile: Arbusti e cespugli Unità Tecnologica: Ripristino ambientale Si tratta di piante perenni, legnose, aventi tronco con ramificazioni prevalenti a sviluppo dalla base. Possono essere del tipo a foglia decidua o sempreverdi. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Crescita confusa Presenza di varietà arboree diverse e sproporzionate all'area di accoglimento A02 Malattie a carico delle piante Le modalità di manifestazione variano a secondo della specie vegetale, accompagnandosi spesso anche dall'attacco di insetti. In genere si caratterizzano per l'indebolimento della piante con fenomeni di ingiallimento e perdita delle foglie e/o alterazione della cortecce A03 Presenza di insetti In genere sono visibili ad occhio nudo e si può osservarne l'azione e i danni provocati a carico delle piante. Le molteplici varietà di specie di insetti dannosi esistenti fa si che vengano analizzati e trattati caso per caso con prodotti specifici. In genere si Pagina 16

33 Manuale di Manutenzione caratterizzano per il fatto di cibarsi di parti delle piante e quindi essere motivo di indebolimento e di manifestazioni di malattie che portano le specie ad esaurimento se non si interviene in tempo ed in modo specifico. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO C01 Controllo generale Cadenza: ogni 6 mesi Tipologia: Aggiornamento Controllo periodico delle piante al fine di rilevarne quelle appassite e deperite. Requisiti da verificare: 1) Integrazione degli spazi. Anomalie riscontrabili: 1) Crescita confusa C02 Controllo malattie Cadenza: ogni settimana Tipologia: Aggiornamento Controllo periodico delle piante al fine di rilevare eventuali attacchi di malattie o parassiti dannosi alla loro salute. ldentificazione dei parassiti e delle malattie a carico delle piante per pianificare i successivi interventi e/o trattamenti antiparassitari. Il controllo va eseguito da personale esperto (botanico, agronomo, ecc.). Anomalie riscontrabili: 1) Malattie a carico delle piante; 2) Presenza di insetti. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL'UTENTE I02 Innaffiaggio Cadenza: quando occorre Innaffiaggio delle piante. L'operazione può essere condotta manualmente oppure da prevedersi con innaffiatoi automatici a tempo regolati in funzione delle stagioni e dei fabbisogni. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Concimazione piante Cadenza: quando occorre Concimazione delle piante con prodotti, specifici al tipo di pianta per favorire la crescita e prevenire le eventuali malattie a carico delle piante. La periodicità e/o le quantità di somministrazione di concimi e fertilizzanti variano in funzione delle specie arboree e delle stagioni. Affidarsi a personale specializzato I03 Potatura piante Cadenza: quando occorre Potatura, taglio e riquadratura periodica delle piante in particolare di rami secchi esauriti, danneggiati o di piante malate non recuperabili. Taglio di eventuali rami o piante con sporgenze e/o caratteristiche di pericolo per cose e persone (rami consistenti penzolanti, intralcio aereo in zone confinanti e/o di passaggio, radici invadenti a carico di pavimentazioni e/o impianti tecnologici, ecc.). La periodicità e la modalità degli interventi variano in funzione delle qualità delle piante, del loro stato e del periodo o stagione di riferimento. Pagina 17

34 I04 Trattamenti antiparassitari Cadenza: quando occorre Manuale di Manutenzione Trattamenti antiparassitari e anticrittogamici con prodotti, idonei al tipo di pianta, per contrastare efficacemente la malattie e gli organismi parassiti in atto. Tali trattamenti vanno somministrati da personale esperto in possesso di apposito patentino per l'utilizzo di presidi fitosanitari, ecc., nei periodi favorevoli e in orari idonei. Durante la somministrazione il personale prenderà le opportune precauzioni di igiene e sicurezza del luogo. Elemento Manutenibile: Sementi Unità Tecnologica: Ripristino ambientale Le sementi rappresentano le molteplici varietà ed essenze del materiale vegetale vivo utilizzabile sotto forma di semi. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Assenza di etichettatura Assenza o insufficienti informazioni su caratteristiche e modalità d'uso del prodotto A02 Prodotto scaduto Utilizzo del prodotto oltre la data utile indicata sulle confezioni. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO C01 Controllo prodotto Cadenza: quando occorre Tipologia: Controllo Controllo delle indicazioni riportate circa l'utilizzo delle sementi e le caratteristiche (grado di purezza, germinabilità, ecc.) dei prodotti. Anomalie riscontrabili: 1) Assenza di etichettatura; 2) Prodotto scaduto. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Etichettatura Cadenza: quando occorre Etichettatura e differenziazione delle diverse sementi, a secondo dell'uso, per tipologia, stagione e delle date di scadenza. Elemento Manutenibile: Pagina 18

35 Terra di coltivo Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Ripristino ambientale Si tratta di terreno con caratteristiche tali da contribuire ad elevare la qualità degli strati esistenti. In particolare si caratterizza per i seguenti parametri: -assenza di elementi estranei (pietre, sassi, radici, rami, ecc.); -assenza di sostanze tossiche; -assenza di agenti patogeni; -presenza in proporzione di componenti nutritivi; -presenza in proporzione di sostanze organiche e microrganismi essenziali; -reazione neutra; -tessitura franca con adeguate proporzioni di sabbia, argilla e limo. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Presenza di ciottoli e sassi Presenza di ciottoli e sassi nella composizione della terra di coltivo A02 Presenza di radici ed erbe Presenza di radici ed erbe infestanti nella composizione della terra di coltivo. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO C01 Controllo composizione Cadenza: quando occorre Tipologia: Controllo Verificare l' assenza di elementi estranei (pietre, sassi, radici, rami, ecc.) e di sostanze tossiche e/o di agenti patogeni. Controllare le informazioni riportate sulle etichettature circa la presenza in proporzione di componenti nutritivi, sostanze organiche,microrganismi essenziali, ecc.. Anomalie riscontrabili: 1) Presenza di radici ed erbe; 2) Presenza di ciottoli e sassi. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Preparazione terreni Cadenza: quando occorre Preparazione dei terreni in uso secondo le caratteristiche organiche-minerali e delle prescrizioni del fornitore in funzione delle varietà vegetali da impiantare. Pagina 19

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