COMUNE DI GRANAROLO DELL EMILIA

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3 COMUNE DI GRANAROLO DELL EMILIA VARIANTE PUA AMBITO AUC-B.7 EX COMPARTO N. 2.8 LOCALITÀ LOVOLETO Committente Timbro e Firma del committente EDILPIANORO SRL IN LIQUIDAZIONE Via del Lavoro, 2 Pianoro (BO) Società e professionisti incaricati Timbro e Firma del tecnico Gruppo di lavoro: Ing. Irene BUGAMELLI Responsabile di Commessa Via del Porto, Bologna Tel 051/ Fax info@airis.it Ing. Francesco MAZZA Progetto reti fognarie Geol. Valeriano FRANCHI Relazione Idraulica Geol. Marc Sacchi Geom. Andrea Barbieri PROGETTO RETI FOGNARIE RELAZIONE TECNICA E IDRAULICA N. Elaborato R1 Scala: Varie C B A 22/12/2016 Emissione FM-VF IB FM Revisione Data Descrizione Dimensioni Sigla Firma Sigla Firma Sigla Firma Redazione Controllo - emissione autorizzazione Nome file R1-Relazione Tecnica Codice commessa 16082SAPC Data DICEMBRE 2016

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5 Sommario 1 Premessa Inquadramento territoriale Il progetto Rete di raccolata ed allontanamento delle acque del comparto Analisi dei dati pluviometrici Ietogramma sintetico di progetto tipo Chicago Ietogramma di pioggia netto Trasformazione afflussi-deflussi Sistema di drenaggio delle acque meteoriche Dimensionamento dei condotti Rete di fognatura acque bianche Sistema di drenaggio delle acque reflue

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7 1 PREMESSA La presente relazione ha per oggetto le valutazioni di natura idraulica funzionali alla definizione della soluzione progettuale del sistema di drenaggio urbano delle acque meteoriche e di raccolta e smaltimento delle acque reflue a servizio di una nuova lottizzazione in località di Lovoleto, in Comune di Granarolo dell Emilia, ubicata ad est della S.S. n. 64 Porrettana (Figura 1). Figura 1 Inquadramento territoriale dell area di intervento su Ortofoto AGEA 2011 Le soluzioni tecniche previste per le reti di drenaggio urbano del comparto in oggetto implicano la diversificazione dei deflussi delle acque reflue di origine antropica dalle acque di origine meteorica, così che le prime possano essere recapitate nella rete fognaria pubblica, e le ultime possano essere smaltite nella rete di canali di bonifica esistente. Si prevede quindi la realizzazione di due reti separate, una per le acque nere e una per le acque bianche, a servizio del comparto di nuova urbanizzazione; è prevista anche la realizzazione di una vasca di laminazione delle acque meteoriche nella parte settentrionale del lotto prima del loro recapito nella rete esistente di canali di scolo delle acque bianche, il cui dimensionamento non è stato oggetto del presente lavoro. 3

8 I recapiti per le reti di drenaggio individuati dal progetto risultano essere: Acque nere: collettore fognario comunale presente lungo Via S. Marino ad ovest del comparto (nei pressi della nuova rotatoria in progetto) Acque meteoriche: Scolo Lovoleto che delimita la parte nord del comparto (Figura 2) Figura 2 Canali di bonifica nel Comune di Granarolo nell Emilia; in rosso è evidenziata l area del nuovo comparto. 4

9 2 INQUADRAMENTO TERRITORIALE L area di nuova edificazione oggetto del presente studio si trova a nord-est della città di Bologna, nelle vicinanze dell Autostrada A13, ad est del casello autostradale di Bologna-Interporto, in una zona rurale collocata ad est del centro abitato di Lovoleto. L area in esame si snoda lungo il lato orientale della S.S. n. 64 Porrettana, con quote comprese tra m s.l.m. che degradano dolcemente verso i quadranti settentrionali. Figura 3 Ubicazione dell area di intervento su C.T.R. Elemento nr denominato Lovoleto, con rappresentati i canali di bonifica esistenti. Le acque bianche intercettate dalle superfici impermeabili del comparto saranno recapitate nel Fosso Stradale che scorre parallelo alla S.S. n. 64 Porrettana, che più a nord confluisce nello Scolo Lovoleto. 3 IL PROGETTO L intervento urbanistico in progetto prevede l edificazione dell ambito AUC-B.7 ex comparto n. 2.8 con la realizzazione di edifici residenziali, aree verdi ed un edificio commerciale, con annesse strade di accesso e parcheggi pubblici e privati. 5

10 Nello specifico dell intervento in progetto, di cui in Figura 4 è riportata la planimetria di progetto, si prevede di realizzare complessivamente dieci palazzine residenziali contornate da parcheggi pertinenziali e verde privato. Nella parte centrale della parte residenziale sarà realizzata una strada di accesso all area, collegata a sud-ovest con la viabilità esistente attraverso una rotatoria di nuova realizzazione a cinque rami che sostituirà l incrocio attualmente presente nel centro del paese di Lovoleto. Nella zona sud-ovest del comparto, nei pressi dell ingresso del nuovo quartiere residenziale, è prevista la realizzazione di un edificio commerciale di mq dotato di parcheggi pertinenziali sul lato meridionale. È prevista inoltre la realizzazione di aree adibite a parcheggi pubblici e di aree destinate a verde pubblico, queste ultime situate lungo il margine meridionale e orientale del comparto e al confine con la S.S. n. 64 Porrettana, per una superficie complessiva di circa mq di verde; al verde pubblico si aggiunge una quota di verde privato pari a circa mq. L intero comparto ha una superficie di circa 3.5 Ha. Nella parte più settentrionale del comparto, al fine di garantire l invarianza idraulica, sarà realizzato un bacino per la laminazione delle acque meteoriche intercettate dalle superfici impermeabili del comparto stesso. 6

11 Comune di Granarolo dell Emilia (BO) Comparto AUC-B.7 ex comparto n. 2.8 Sub Comparto Est Figura 4 Schema progettuale del comparto Nella Tabella seguente si riportano le superfici derivanti dagli indici urbanistici relativi al comparto residenziale/commerciale in oggetto: (mq) Superfici SUPERFICIE TERRITORIALE (ST) VERDE PRIVATO VERDE PUBBLICO SUPERFICIE IMPERMEABILE

12 4 RETE DI RACCOLATA ED ALLONTANAMENTO DELLE ACQUE DEL COMPARTO In linea con la normativa vigente, il sistema di smaltimento delle acque di scarico provenienti dal comparto in esame, sarà di tipo separato, ossia è prevista la realizzazione di due reti distinte, l una per il convogliamento delle acque nere di origine civile e l altra per il recapito delle acque meteoriche. Le acque meteoriche del comparto comprendono le acque delle coperture degli edifici e quelle provenienti dalla viabilità e dai parcheggi. Per quanto riguarda le acque provenienti dalla viabilità e dai parcheggi, considerata la tipologia di intervento previsto prettamente residenziale, non si ritiene necessario prevedere sistemi di captazione e filtro delle acque di prima pioggia. Al fine di garantire l invarianza idraulica è stata prevista la realizzazione di una vasca di laminazione, opportunamente dimensionata, che sarà posizionata nella parte settentrionale del comparto, a monte dello scarico della rete delle acque bianche nel ricettore finale, non oggetto di questo studio. Alla rete di smaltimento delle acque meteoriche si va poi ad aggiungere quella dedicata allo smaltimento delle acque nere, che convoglierà i reflui prodotti dalle abitazioni e dall edificio commerciale nella fognatura pubblica esistente. Pertanto, il presente intervento prevede: Rete bianca o Progettazione rete fognaria acque bianche a servizio della viabilità pubblica; Rete nera o Progettazione rete fognaria acque nere dei reflui delle abitazioni civili e dell edificio commerciale; o Progettazione impianto di sollevamento fognario per l accumulo dei reflui civili e rilancio nella rete fognaria pubblica esistente di via San Marino. A seguire i dimensionamenti delle reti di drenaggio delle acque meteoriche e delle reti fognarie. 8

13 5 ANALISI DEI DATI PLUVIOMETRICI La determinazione delle curve segnalatrici di possibilità pluviometrica è un passaggio di fondamentale importanza per caratterizzare la quantità ed intensità della precipitazione che può gravare sulla zona di progetto; a tal fine i metodi di analisi idrologica dei bacini permettono di individuare i parametri a ed n che individuano le curve di possibilità pluviometrica specifiche della zona considerata, in funzione di differenti tempi di ritorno T, curve che solitamente sono esprimibili nella forma monomia: h (T) = a (T) t n dove: h = altezza di pioggia (mm) a = intensità della pioggia espressa in millimetri caduti in un ora (mm/ora) relativa al tempo di ritorno T considerato t = durata della pioggia (ore) n = parametro adimensionale (valore < 1) T = tempo di ritorno I valori dei coefficienti a ed n della curva di possibilità pluviometrica media rappresentativa del bacino in esame e utilizzati nel presente lavoro, sono stati ricavati dallo studio Indagine statistica sulle piogge intense nel comprensorio del Consorzio della bonifica Renana (dicembre 2005). Tale studio ha utilizzato i dati di precipitazione disponibili nel territorio dal 1921 al 2005, caratterizzando il territorio di competenza in quattro sottozone omogenee. Consultando il menzionato studio si ricava che il Comune di Granarolo dell Emilia ricade nella Zona omogenea 1 Sinistra Idice, di cui si riportano in Tabella 1 i parametri della curva di possibilità pluviometrica per tempi di ritorno di 10, 25, 50 e 100 anni. Tempo di Ritorno a N 10 32,01 0,257 9

14 25 38,05 0, ,53 0, ,98 0,252 Tabella 1 Parametri della curva di possibilità pluviometrica considerata per la Zona omogenea 1 Sinistra Idice, dello studio Indagine statistica sulle piogge intense nel comprensorio del Consorzio della bonifica Renana. La curva di possibilità pluviometrica di progetto scelta è quella corrispondente ad un tempo di ritorno pari a TR = 25 anni, che ha la seguente espressione: h = 38,05 t 0,255 dove h è espresso in mm e t in ore, con a = mm/h e n = Successivamente è stato costruito, a partire dalla curva utilizzata, uno ietogramma sintetico di tipo Chicago al fine di poter sollecitare la rete con eventi di pioggia particolarmente gravosi e di poterne valutare conseguentemente il comportamento tramite l utilizzo di software dedicati alle simulazioni dinamiche (Urbis 2003 v.2). 5.1 Ietogramma sintetico di progetto tipo Chicago Per le simulazioni del comportamento dinamico della rete in progetto, sollecitata dai massimi eventi di pioggia, si è fatto ricorso a ietogrammi sintetici convenzionali, non essendo disponibili, come è peraltro caso frequente, ietogrammi storici particolarmente gravosi. Dunque, per verificare tramite modello dinamico il comportamento della rete di drenaggio pluviale si è fatto riferimento allo ietogramma convenzionale di tipo Chicago con picco di intensità della precipitazione posto a circa un terzo (30%) della durata dell intero evento piovoso. In funzione dell estensione del bacino, si è stimato un tempo di corrivazione di 15 minuti. Per le reti di drenaggio a servizio dell insediamento, per le quali si è riscontrato il tempo di corrivazione, è stato utilizzato lo ietogramma Chicago descritto nella seguente Figura 5. 10

15 Ietogramma Chicago Tr 25 anni -durata 60 minuti Intensità di pioggia [mm/ora] Durata [min] Altezza di pioggia cumulata [mm] Figura 5 Ietogramma tipo Chicago 5.2 Ietogramma di pioggia netto Non tutto il volume affluito durante una precipitazione giunge alla rete idrica superficiale, vi sono infatti fenomeni idrologici legati all'infiltrazione ed all'immagazzinamento di acque nelle depressioni superficiali che incidono sul volume d'acqua piovuta. Un metodo per ottenere la pioggia netta è quello del CN (Curve Number) del Soil Conservation Service statunitense. L'indice CN (Curve Number), compreso tra 0 e 100, è diffusamente tabulato nella letteratura statunitense. Con riferimento alle destinazioni d uso del nuovo insediamento, si sono considerati 3,5 Ha totali di cui 1,5 Ha occupati da verde (superficie permeabile) e 2 Ha edificati o coperti (superficie impermeabile), da cui si è calcolato un valore pari a circa CN 88 su tutto il nuovo comparto edificato. Vengono anche considerate le perdite che avvengono nel bacino per effetto dell'immagazzinamento nelle depressioni superficiali del terreno. Nel caso di terreni impermeabili, i volumi invasati nelle depressioni superficiali sono sottratti alla precipitazione depurata della quota parte infiltratesi, nel caso di terreni impermeabili si farà riferimento alla pioggia lorda. Per quanto attiene il valore del parametro Ia (Initial abstraction o depurazione iniziale) si è scelto di considerare Ia = 2 mm, cioè perdite dovute al velo d acqua superficiale per uno spessore di 2 mm. 11

16 Si ottiene quindi un coefficiente di afflusso in rete di circa 0,39, per cui si ottiene lo ietogramma di pioggia netto (depurato) descritto nella Figura 6. Ietogramma Chicago Tr 25 anni depurato - durata 60 minuti Intensità di pioggia [mm/ora] Durata [min] Altezza di pioggia cumulata [mm] Figura 6 Ietogramma di pioggia netto 5.3 Trasformazione afflussi-deflussi Per la determinazione dei valori di deflusso immessi nella rete fognaria è stato utilizzato il modello di calcolo URBIS 2003 v.2 che consente, a partire da una precipitazione nota o da una curva di possibilità pluviometrica di assegnato tempo di ritorno, di ricavare l'intera onda di piena e relativa portata al colmo alla sezione di chiusura attraverso la "convoluzione" con l'idrogramma Unitario Istantaneo (IUH) del bacino. Nel caso in oggetto, l'iuh è stato calcolato con il modello di NASH che interpreta il bacino come una "cascata" di serbatoi lineari, in particolare si è fissato un numero di serbatoi pari a 3 ed un tempo di corrivazione t c pari a 15 minuti; in tale modello l idrogramma unitario istantaneo IHU assume la forma: h( t) = 1 1 K ( n 1)! k n 1 e 1 k dove k, denominata costante d invaso, ha le dimensioni di un tempo e rappresenta il suddetto legame di proporzionalità tra il volume W invasato nel bacino e la portata uscente Q. La costante di invaso 12

17 lineare k non ha alcun significato fisico, ma è solo un valore concettuale e risulta pertanto un parametro di taratura del modello. Nella pratica progettuale, la costante di invaso k è espressa secondo la formula empirica: k tc = 0,5 n 1 Si è proceduto infine alla convoluzione dello ietogramma netto con l idrogramma unitario specificando in input la superficie del bacino (3,5 Ha), e si è ottenuto l idrogramma di piena in uscita dal bacino, dal quale si ricava una portata di picco pari a 376 l/sec. Nella tabella seguente vengono riportati sinteticamente i dati ritenuti significativi per il bacino oggetto di indagine ed i valori di portata al colmo di piena calcolati per un tempo di ritorno di 25 anni. Sezione di chiusura Innesto in bacino di laminazione Superficie Tempo di Tempo di Lunghezza asta Portata di piena bacino corrivazione ritorno (Ha) (m) (min) (l/sec) (anni) 3, La figura seguente (Figura 7) riporta, usando il Modello di Nash, l idrogramma di piena ricavato per piogge aventi tempo di ritorno di 25 anni incidenti nell area di intervento ed utilizzando un CN = 88 come prima definito, funzionale al dimensionamento della rete. 13

18 Figura 7 Risultati delle elaborazioni effettuate utilizzando il programma di idrologia Urbis 2003 v.2 (a cura di P.Mignosa e A.Paoletti). L adozione di modelli diversi di tipo afflussi-deflussi o di formule empiriche di tradizionale e comune utilizzo in campo idrologico porta ad ottenere risultati che sostanzialmente confermano l ordine di grandezza delle presenti valutazioni e ne attestano in tal modo l attendibilità. 14

19 6 SISTEMA DI DRENAGGIO DELLE ACQUE METEORICHE 6.1 Dimensionamento dei condotti Il dimensionamento della rete di drenaggio è stato effettuato sulla base della portata di picco di 376 l/s relativa all idrogramma di piena per piogge con tempo di ritorno di 25 anni, ricavato al paragrafo precedente. Sulla base di questo valore è quindi stato determinato il diametro del tratto terminale della condotta principale di scarico delle acque bianche, al fine di permette di smaltire le portate di picco che caratterizzano la rete. Rete Superficie Portata DN finale Riempimento (mq) (l/sec) (mm) (cm) Coperture, viabilità e parcheggi bacino (60%) Aree verdi Tabella 2 - Risultati del dimensionamento della rete di drenaggio a servizio di strade/parcheggi e coperture per il bacino. 15

20 Figura 8 Verifica delle condotte DN 800. Il dimensionamento di cui sopra, adottato per la seconda metà del collettore principale della rete delle acque bianche sino al recapito nel lago di laminazione, è cautelativo rispetto alla capacità di smaltimento dei deflussi calcolati, poiché permette di smaltire circa 560 l/sec. Come la buona regola progettuale suggerisce, il riempimento dei condotti è inferiore all 80%. 6.2 Rete di fognatura acque bianche Le acque meteoriche del comparto comprendono le acque intercettate dalle coperture degli edifici, dalle strade e dai parcheggi in progetto. Il presente intervento prevede la progettazione della rete delle acque bianche a servizio della viabilità e parcheggi pubblici. Nel presente elaborato non viene trattata la progettazione della rete di drenaggio delle acque meteoriche all interno del lotto commerciale né la rete di drenaggio a servizio della viabilità privata, che saranno progettate dai soggetti interventori; comunque, al fine del corretto dimensionamento 16

21 delle condotte di scarico, si è tenuto conto del contributo di tutte le superfici impermeabili del progetto. Nell elaborato Tav. 2 è illustrata la planimetria di progetto della rete delle acque bianche unitamente alla rete delle acque nere, di cui un estratto è riportato in Figura 9. Per quanto riguarda le acque provenienti dalla viabilità e dai parcheggi, considerata la tipologia di intervento previsto prettamente residenziale, non si ritiene necessario prevedere sistemi di captazione e filtro delle acque di prima pioggia. La rete di scolo delle acque meteoriche si prevede in posizione sovrastante alla rete delle acque nere così da giungere alla laminazione a quote ancora compatibili con lo scarico a gravità nel canale recettore. Il progetto della rete di drenaggio delle acque meteoriche prevede la realizzazione di una condotta principale (Ramo 1) interrata sotto la nuova arteria stradale che attraversa il comparto da sud a nord, alla quale, in corrispondenza della rotatoria interna al comparto, si allaccerà un ramo secondario (Ramo 2) proveniente dalla parte occidentale del comparto a servizio della viabilità interna; si prevedono inoltre 2 rami minori che servono le restanti aree destinate a parcheggi pubblici sul lato est del comparto. Si assume di utilizzare condotte in PVC di diametro dai 250 mm ai 500 mm nei tratti iniziali ed intermedi del ramo principale della rete di scolo delle acque bianche, e condotte in CLS di diametro 800 mm nel suo tratto finale. 17

22 Comune di Granarolo dell Emilia (BO) Comparto AUC-B.7 ex comparto n. 2.8 Sub Comparto Est Lago di laminazione Punto di recapito acque bianche nel bacino di laminazione Recapito acque nere in pubblica fognatura Impianto di sollevamento rete acque nere 18

23 Figura 9 Planimetria di progetto del comparto, con illustrati gli schemi delle reti di scolo delle acque bianche e delle acque reflue. La rete delle acque bianche è stata prevista con una pendenza media verso nord dello 0,2%, che assicura lo scorrimento per gravità delle acque sino al bacino di laminazione previsto nella parte più settentrionale del comparto. Di seguito si riportano i dati riassuntivi di progetto per la rete di fognatura bianca. TRATTO LUNGHEZZA MATERIALE PENDENZA MEDIA B1-B3 20 PVC DE 250 0,2% Ramo 1 B3-B12 95 PVC DE 500 0,2% B12-R1 122 CLS DE 800 0,2% Ramo 2 B28-B16 28 PVC DE 500 0,2% Ramo 3 B25-B4 33 PVC DE 250 0,2% Ramo 4 B30-B18 21 PVC DE 250 0,2% Come detto, per la laminazione delle acque meteoriche sarà realizzato un bacino nella parte settentrionale del comparto, che è stato opportunamente dimensionato per garantire l invarianza idraulica e non è oggetto del presente studio. Le acque meteoriche accumulate nel bacino saranno poi recapitate nella rete di scolo delle acque bianche gestita dal Consorzio di Bonifica Renana e nello specifico saranno recapitate nel Fosso Stradale che scorre nelle immediate vicinanze, il quale più a nord confluisce nello Scolo Lovoleto. L immissione dello scarico del bacino di laminazione nel fosso di scolo avverrà sempre a gravità, tramite la realizzazione di un nuovo punto di scarico sulla sponda destra del canale. 7 SISTEMA DI DRENAGGIO DELLE ACQUE REFLUE L intervento in progetto risulta di tipo prevalentemente residenziale con una piccola area commerciale nella parte meridionale del comparto, pertanto genererà reflui quasi esclusivamente in relazione agli abitanti ed in misura molto minore agli addetti impiegati. 19

24 Il progetto prevede la realizzazione di dieci edifici, di cui cinque palazzine con 10 alloggi ciascuna, due edifici a schiera con 4 alloggi ciascuno, un edificio trifamiliare, un edificio bifamiliare ed un edificio monofamiliare, per un numero complessivo di 64 unità abitative. Per il calcolo delle portate nere provenienti dagli edifici residenziali, si stima la presenza di 3 persone ogni unità abitativa, per un totale di 192 abitanti. Per quanto riguarda l edificio commerciale, si stima la presenza contemporanea di 15 addetti, corrispondenti a circa 5 Abitanti Equivalenti (AE, come definito dalle Linee Guida ARPA, per Ditte e Uffici commerciali 1 Ab. Eq. = 3 dipendenti fissi). Pertanto, in via cautelativa, per il dimensionamento idraulico della rete di drenaggio delle acque reflue si è stimata la presenza contemporanea di 200 persone (N), tra abitanti e addetti. La rete delle acque nere raccoglierà i reflui prodotti dalle abitazioni e dall edificio commerciale, prevedendo un pozzetto di ispezione con Sifone tipo Firenze in uscita da ogni edificio, tramite il quale collegare i fabbricati ai collettori di fognatura nera principali in sede stradale. Considerando una dotazione idrica giornaliera in zona residenziale, stimata per eccesso, pari a: d r l = 250 AE g e uno scarico pari a 24 h/g (scarico continuo), le portate giornaliere e di punta possono essere stimate mediante le seguenti relazioni: N d r α Q N 24 = (portata nera giornaliera espressa in l/s) con: N = numero di A.E. d r = dotazione idrica giornaliera per abitante equivalente α = 0.8 Q = K (portata nera residenziale di punta espressa in l/s: definisce il valore della portata Npunta Q N 24 scaricabile nell ora di massimo consumo del giorno di massimo consumo) dove con K si indica il coefficiente di punta per gli scarichi, calcolato secondo l espressione suggerita da Rich (1980) e riportata in Luigi Masotti Depurazione delle acque ed. Calderini, 2002: K = N

25 nel calcolo del quale si assume per N la somma del numero di AE relativi a tutte le aree afferenti a monte del punto di immissione. Le portate nere medie giornaliere e di punta del comparto risultano quindi: Q N 24 = 0.46 l/s Q = 3.0 l/s Npunta Si assume di utilizzare una condotta in PVC da 200 mm sovrastimata rispetto al valore di portata di punta sopra calcolato, ma di garanzia rispetto a possibili ostruzioni. La planimetria di progetto della rete delle acque nere, unitamente alla rete delle acque bianche, è illustrata nell elaborato specifico Tav. 2, di cui un estratto è riportato nella Figura 9 del precedente capitolo; di seguito si riportano i dati riassuntivi di progetto per la rete di fognatura nera. TRATTO LUNGHEZZA MATERIALE PENDENZA MEDIA Ramo 1 N1-S1 265,4 PVC DE 200 0,5% Ramo 2 N15-N5 21,9 PVC DE 200 0,5% Ramo 3 N13-N4 31,4 PVC DE 200 0,5% Rilancio in pressione S1-D1 112,5 PE DE 90 PFA 10 Recapito in fognatura pubblica D1-R2 1,5 PVC DE 200 0,2% Si prevede di realizzare una condotta principale interrata (Ramo 1) sotto la nuova arteria stradale che attraversa il comparto da nord a sud, alla quale si allacceranno 5 rami secondari che raccoglieranno le acque nere provenienti dagli edifici residenziali e dal fabbricato commerciale previsti su entrambi i lati della strada. La rete delle acque nere sarà realizzata in posizione sottostante rispetto alla rete delle acque bianche. La rete delle acque nere, con inizio nella parte nord del comparto, avrà una inclinazione del 0,5%, sufficiente per consentire il deflusso per gravità delle acque nel pozzetto di raccolta unico N12, ubicato nell area verde a sud della nuova strada di accesso all area, dal quale saranno sollevate dall adiacente stazione di sollevamento S1. 21

26 Per mezzo di due elettropompe sommergibili alloggiate all interno dell impianto di sollevamento, le acque nere saranno rilanciate attraverso un condotto PE DE 90 PFA 10 in pressione verso un pozzetto di ispezione ISP1 previsto nella nuova rotatoria più ad ovest, da cui proseguono sempre in pressione verso un pozzetto di disconnessione D1 e quindi a gravità verso la rete di fognatura pubblica nel punto di recapito R2 di Via S. Marino, quindi all impianto di depurazione per ricevere i trattamenti previsti. In corrispondenza delle intersezioni planimetriche tra la rete di fognatura bianca e nera, si utilizzeranno per quest ultimi delle protezioni (es. tubo camicia con bauletto in cls) onde mantenere comunque isolate le due tipologie di reti fognarie ed evitare accidentali perdite. Stesso accorgimento verrà adottato in corrispondenza delle intersezioni planimetriche tra rete di fognatura nera e acquedotto. Data la natura alluvionale del terreno, onde evitare intrusione di acque di falda superficiale, si sono previsti, per i condotti di fognatura, delle giunzioni a tenuta e localmente un bauletto di protezione in cls. Modena, 21/12/

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