V. DA FOLLONICA A TRAVALE

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1 V. DA FOLLONICA A TRAVALE Il percorso Da Follonica si prende la SS 439 verso Massa Marittima; a circa due chilometri dal passaggio a livello sulla ferrovia la strada si biforca: prendere a sinistra fino alla fornace di carbone. Da lì si prosegue per circa 300 metri poi si prende la cessa antincendio denominata viale H per poco più di un chilometro per arrivare a La Pievaccia. Tornati al bivio di cui sopra si prosegue per Massa Marittima. Prima di giungere al paese si può visitare la località Massa Vecchia. Da Massa Marittima si seguono le indicazioni per Monterotondo Marittimo. Giunti al bivio per Montieri, proseguire nella stessa direzione con cautela per circa due chilometri, occorre infatti parcheggiare in uno spiazzo sulla destra, ma la segnalazione è poco visibile dalla strada. Qui bisogna continuare a piedi lungo un sentiero attrezzato fino a raggiungere la chiesa di Santa Croce (circa 40 minuti). Tornati sulla strada si seguono le indicazioni per Montieri. Da Montieri si può proseguire per Travale.

2 Follonica 81 LA PIEVACCIA (FOLLONICA) La Pievaccia è un complesso religioso fortificato di notevole entità. Tuttavia sulla sua identificazione vi sono molti dubbi. Una tradizione di studi vorrebbe vedervi l antica pieve di Pastorale che compare nel 1046 in una donazione dell abate di Sestinga. Nel XIII secolo scompare questo nome e appare invece quello di Vitiliano (prima attestazione nel 1217). Lo scavo effettuato dallo scrivente nel 1996 ha prodotto indizi che attestano una frequentazione dell area della Pievaccia durante il bassomedioevo, ma non vi è alcuna evidenza di strutture che pure potevano disporsi a circolo all interno del pianoro su cui è stato edificato l edificio. Il sito fu occupata fino a tempi piuttosto recenti, e l ipotesi che un terremoto del XVIII secolo possa aver determinato la fine di un occupazione stabile sembra plausibile. Ciò non esclude frequentazioni sporadiche posteriori di cui abbiamo pure l evidenza materiale. L edificio si presenta con le caratteristiche tipiche di una struttura fortificata di rifugio, pertanto, anche in considerazione del silenzio documentario al riguardo, risulta abbastanza chiaro che lo scopo principale della costruzione di questo monumento non sembra essere stato quello di fondare una chiesa con cura d anime, ma di creare un punto di avvistamento e rifugio. Ciò non esclude che il piano inferiore possa avere avuto funzioni religiose, ma il solo indizio è una croce lucifera in facciata. L assenza di un area cimiteriale all interno o all esterno del monumento è un ulteriore elemento per escludere le funzioni di pieve. Anche nella quadrettatura e nei saggi di scavo nel bosco circostante non è emerso alcun frammento di ossa umane. La Pievaccia, da Cucini 1985 La Pievaccia, rilievo delle emergenze

3 82 Guida agli edifici sacri della Maremma Monterotondo Marittimo, chiesa di Santa Croce, pianta CHIESA DI SANTA CROCE (MONTEROTONDO MARITTIMO) La chiesa, con annesso cenobio degli Agostiniani, viene citata per la prima volta in un documento del 1323 che ne attesta la distruzione a causa di una serie di battaglie combattute nei dintorni di Monterotondo fra Massa Marittima, Volterra e Siena. L assenza di citazioni anteriori ben si accorda con l analisi dell elevato. La chiesa è a navata unica senza abside con stretta monofora a doppia strombatura sulla parte posteriore e un portale, cui si accede da una modesta gradinata, sormontato da un archivolto a tutto sesto dentellato e finestra crucifera. Sul fianco destro sono una postierla e una monofora a doppia strombatura con archetti gotici. Ai lati della chiesa sono visibili, coperti dalla vegetazione, lunghi tratti di murature rasate pertinenti certamente al cenobio. Monterotondo Marittimo, chiesa di Santa Croce CHIESA DI MASSA VECCHIA Per Massa Vecchia abbiamo una situazione in parte simile a quella rosellana. Anche qui siamo a breve distanza dalla città (in questo caso però è la città nuova) e abbiamo un abitato di una certa consistenza con un grande edificio religioso che nella memoria locale è identificato come la prima sede del vescovo populoniese nel periodo in cui fu trasferita la cattedra da Populonia a Massa Marittima. Le testimonianze archeologiche cominciano con un villaggio di età romana che dalla tarda Repubblica perdura fino al tardo Impero. Da Massa Vecchia provengono alcuni bassorilievi altomedievali ora inseriti nella cat-

4 Massa Vecchia - Massa Marittima 83 tedrale di Massa Marittima: si tratta di parti decorative di un primo edificio sacro precedente quindi alla chiesa romanica attualmente visibile. Questa si impianta al centro del complesso abitativo romano. Un attribuzione a San Benedetto non è ancora stata supportata da adeguate indagini storiche. I resti archeologici dell abitato di Massa Vecchia sono piuttosto consistenti, sebbene al momento la zona sia invasa dai rovi. Al centro di una vasta area cosparsa di reperti è posta la chiesa a pianta basilicale con abside semicircolare e cripta. In elevato si conserva solo parte del campanile a base quadrata posto sul lato sinistro della chiesa. Nonostante lo stato di degrado (sono rimasti pochi filari in elevato), è chiaro che le murature di questa sono state realizzate in calcare con la tecnica del filaretto di ottima qualità. Sul fianco sud si possono notare sottili lesene che dovevano movimentare le pareti esterne. Adiacenti alla chiesa sono alcuni ambienti forse da riferire alla sagrestia e alla canonica. MASSA MARITTIMA CATTEDRALE DI SAN CERBONE La dedicazione a San Cerbone era già della chiesa in cui officiava il vescovo di Populonia. Questa titolazione si mantenne anche durante il periodo di transizione nell area della Val di Cornia (il Cornino citato dai documenti di età longobarda e carolingia è infatti una regione e non una località). Nel 1016 si ha la prima testimonianza della avvenuta definitiva traslazione a Massa Marittima, anche se la Diocesi mantenne la doppia dizione (populoniese-massetana). La chiesa maggiore di Massa è citata esplicitamente come tale nel 1101 e in altri documenti del XIII secolo quando già compare come cattedrale. Il complesso della cattedrale è su un alto podio con gradinata di suggestivo effetto scenografico. La chiesa è a pianta a croce latina a tre na- Massa Marittima, la cattedrale di San Cerbone

5 84 Guida agli edifici sacri della Maremma vate, presbiterio rialzato e tiburio ottagonale. Al termine delle tre navate sono tre absidi di cui le minori quadrate e la centrale poligonale. Tutto il coro, come mostrano le volte a crociera costolonate e i finestroni, è un corpo aggiunto in periodo gotico, mentre il resto della chiesa è inquadrabile nello stile romanico. Le navate sono scandite da colonne e pilastri nell ultima campata. Affiancato alla chiesa, sulla sinistra è il campanile a base quadrata. Il motivo decorativo ad arcate cieche e colonne addossate alla parete richiama il modello del duomo di Pisa. CHIESA DI SAN PIETRO ALL ORTO La chiesa fu fondata alla metà del XIII secolo, come recita un epigrafe. Nel 1273 fu donata dal Comune di Massa Marittima agli Agostiniani che eressero un convento attiguo alla chiesa. Il complesso viene menzionato ancora negli elenchi delle Decime della fine del XIII-inizi del XIV secolo. La chiesa è a pianta a unica navata, senza abside, con tetto a capanna. L interno è stato completamente ristrutturato. Dell antico aspetto romanico si possono notare, oltre a parte del paramento in filaretto, quattro monofore allungate, un portale e una postierla sul fianco destro, tutti tamponati da interventi costruttivi posteriori. La facciata mantiene ancora tracce dell impianto romanico nella tessitura muraria e nei resti del portale sormontato da arco a tutto sesto. Massa Marittima, chiesa di San Pietro all Orto MONTIERI CHIESA DEI SS. PAOLO E MICHELE La prima chiesa di Montieri menzionata nella documentazione è la canonica di San Nicola, ma nello stesso documento, del 1137, si fa riferimento a un altra chiesa di cui non viene specificato il titolo. Nel 1162 sono citati una pieve di Montieri e un tabernacolo di San Gallo. La canonica è ancora ricordata in documenti del XIII secolo fino alle Decime del 1276 dalle quali apprendiamo che la pieve è dedicata a San Paolo.

6 Massa Marittima - Montieri 85 La pieve di Montieri era un edificio imponente, come testimoniano i quattro capitelli romanici superstiti distribuiti nelle altre chiese del castello. La chiesa, ubicata in località La Pieve, era già in stato di abbandono nel XIV secolo e oggi non se ne conservano tracce. CHIESA DI SAN GIACOMO La chiesa di San Giacomo è citata per la prima volta in un documento del 1211 dal quale si evince che era inserita nella diocesi di Volterra e che aveva stretti legami di dipendenza con l abbazia di San Galgano. La dedica della chiesa fu associata in loco alla figura del beato Giacomo Papocchi che trascorse la sua vita a Montieri. La chiesa versava in stato di abbandono nei secoli finali del Medioevo. I primi restauri documentati sono del 1614 e recentemente nel 1962 un nuovo intervento ha interessato l edificio. La documentazione del XIII secolo riporta numerose citazioni della chiesa fino alle Decime del Montieri, chiesa di San Giacomo Montieri, chiesa di San Giacomo, pianta

7 86 Guida agli edifici sacri della Maremma Rimasta troppo eccentrica la pieve di San Paolo, fu edificata al centro del paese un altra chiesa i cui caratteri formali ben concordano con la cronologia offerta dalla documentazione scritta. L edificio ha pianta a navata unica con presbiterio rialzato. Tre finestrelle si aprono sulla parte terminale, di cui la centrale inserita, internamente, in una piccola abside ricavata nello spessore del muro. La facciata è semplice con portale sormontato da un occhio. Sono ben visibili i numerosi e consistenti restauri. Travale, chiesa dei SS. Michele e Silvestro Chiesina di Pian dei Mucini CHIESA DEI SS. MICHELE E SILVESTRO (TRAVALE) La chiese viene citata solo dalle Decime del 1276, mentre prima non abbiamo notizie dalla documentazione scritta. Oggi alla chiesa è affiancato un altro edificio sacro (della Compagnia) che ne oblitera il fianco sinistro. La chiesa dei SS. Michele e Silvestro è a navata unica, originariamente senza abside e presenta la particolarità di una tessitura muraria in filaretto di pietra calcarea porosa su cui risalta l archivolto del portale in bicromia bianco-verde. L altra che vi si addossa ha un paramento murario ancora più sommario da cui risalta una postierla con archetto gotico. CHIESINA DI PIAN DEI MUCINI - POGGIO ROMITORIO (MASSA MARITTIMA). Citata per la prima volta in documenti del XIII secolo ma non nelle Rationes Decimarum, di questa piccola chiesa non abbiamo al momento ulteriori informazioni. L edificio ampiamente restaurato è oggi adibito a custodia di ex voto. L impianto è ad aula senza abside, con volta a botte e finestrella cruciforme in facciata. Il paramento murario richiama modelli romanici sebbene vi sia almeno un rialzamento recente. La croce scolpita sull architrave in travertino sembra ascrivibile ai modelli templari.