Milano, 30 novembre Gli atti dei convegni e più di contenuti su
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- Evangelina Longo
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1 Milano, 30 novembre 2017 Gli atti dei convegni e più di contenuti su
2 ESEMPI PRATICI PER SISTEMI DI CONTROLLO NATURALE E FORZATO DEL FUMO Ing. Alessandro Temperini Presidente ANACE
3 Smoke Management Ulteriore possibilità di applicazione dei SEFC si ha in presenza di insediamenti di tipo complesso o a tecnologia avanzata, di edifici di particolare rilevanza architettonica e/o costruttiva, come quelli pregevoli per arte o storia o ubicati in ambiti urbanistici di particolare specificità. 20/04/
4 Smoke Management In questi casi è possibile utilizzare l ingegneristico alla sicurezza al fine di valutare il livello di rischio presente e progettare le conseguenti misure compensative, tra cui appunto il Controllo del Fumo e del Calore, atte a soddisfare gli obiettivi della Prevenzione Incendi, in alternativa a quanto previsto dalle Regole Tecniche applicabili. 20/04/
5 Smoke Management Esempio di realizzazione: Auditorium CASA CAVA MATERA - Impianto SEFFC (Dual Purpose) 20/04/
6 Quantità di Fumo prodotta 20/04/
7 Esempio: Si ottiene: Singolo locale, di grandi dimensioni, con soffitto vicino al fuoco; altezza del locale: 5 m, altezza dello strato libero da fumo richiesta: Y = 2 m 10 m 2 (UNI 9494 GD 2) 300 kw/m 2 Ce = 0.21 M f = 0,21*11,26*(2)^3/2 = 6,69 kg/s Area circolare con diametro 3,60 m e perimetro 11,26 m 20/04/
8 Parametro: la temperatura dei fumi La temperatura dei fumi è pari a: Con Qc potenza convettiva pari al 70% della Potenza totale rilasciata si ha C 20/04/
9 Parametro: portata volumetrica Per ottenere il valore della portata volumetrica occorre dividere la portata in massa per la densità alla temperatura dei fumi. Essendo la densità alla temperatura ambiente pari a 1,2 kg/m 3 e inversamente proporzionale alla temperatura, si ha: Tambiente Tfumi 293 [K] (20 C) = 587 [K] Tambiente / Tfumi 293/587 = 0,5 Q = 6,69 / (1,2 * 0,5) = 11,15 m 3 /s (circa m 3 /h, paragonabile a UNI 9494) 20/04/
10 Esempio applicativo Centro Commerciale: controllo ed estrazione fumo tramite impianto SEFFC 20/04/
11 Esempio applicativo Centro Commerciale: controllo ed estrazione fumo tramite SEFFC DECRETO 27 luglio 2010 superficie superiore a 400 mq. (GU n. 187 del ) SISTEMA DI CONTROLLO DEI FUMI NATURALE O MECCANICO Le aree adibite alla vendita devono essere provviste di un libera dal fumo pari almeno a 2,00 metri. Gli ambienti di edifici pluripiano che si affacciano sulla mall devono presentare compartimentazioni fisse o mobili sugli affacci stessi per evitare la propagazione dei Tale obiettivo può essere raggiunto con sistema di meccanici, dimensionato e realizzato in conformità alle vigenti norme tecniche di impianto e di prodotto 20/04/
12 Esempio applicativo Centro Commerciale: controllo ed estrazione fumo tramite SEFFC Caratteristiche Edificio Zona supermarket all'interno di un centro commerciale in Matera. Superficie totale centro commerciale: m 2 Supermarket: superficie m 2 x 6m altezza, unico compartimento antincendio. Altezza scafali > 1,5 m Presenza sprinkler (o equivalente ) e sistema rivelazione incendi 70m zona casse Compartimento a soffitto n 4 Divisione superficie in n 4 compartimenti a soffitto da 1.250m 2 20/04/
13 Esempio applicativo Centro Commerciale: controllo ed estrazione fumo tramite SEFFC Dalla portata da elaborare secondo la UNI alla selezione dell'impianto e dei suoi componenti 70m zona casse zona casse Compartimento a soffitto n 4 20/04/
14 Esempio applicativo Centro Commerciale: controllo ed estrazione fumo tramite SEFFC Dalla portata da elaborare secondo la UNI alla selezione dell'impianto e dei suoi componenti Ventilatori Condotte 70m zona casse Serrande controllo fumi Barriere fumo 20/04/
15 Esempio applicativo Centro Commerciale: controllo ed estrazione fumo tramite SEFFC I diversi scenari d'incendio ed il diverso coordinamento dei componenti. zona casse zona zona casse casse Scenario 13 Scenario 24 20/04/
16 Esempio applicativo Centro Commerciale: controllo ed estrazione fumo tramite SEFFC I diversi scenari d'incendio ed il diverso coordinamento dei componenti. Coordinamento 20/04/
17 Esempio applicativo Centro Commerciale: controllo ed estrazione fumo tramite SEFFC Opportunità dei sistemi Dual Purpose Edificio Superficie m 2 Altezza 6 m Volume m 3 zona casse Impianto HVAC Portata aria = 3 vol/h Porta aria = m 3 /h SEFFC Portata fumi = m3/h Sistema Dual purpose Canalizzazioni comuni E 300 S Minimo impatto estetico e costo 20/04/
18 Padiglione Italia Expo 20/04/
19 Padiglione Italia Expo 20/04/
20 Padiglione Italia Expo Sistema doppia funzione HVAC - SEFFC 20/04/
21 Padiglione Italia Expo Sistema doppia funzione HVAC - SEFFC 20/04/
22 Padiglione Italia Expo Sistema doppia funzione HVAC - SEFFC 20/04/
23 Sistemi di controllo del fumo e del calore: CONTROLLO PER DIFFERENZA DI PRESSIONE 20/04/
24 Controllo per differenza di pressione e DM 3 agosto 2015 S Compartimento a prova di fumo alcuni esempi COME RENDO IL COMPARTIMENTO 2 A PROVA DI FUMO? Generalità e principi di progettazione dei sistemi di controllo del fumo e del calore 20/04/
25 Controllo per differenza di pressione e DM 3 agosto 2015 S Compartimento a prova di fumo alcuni esempi compartimenti adiacenti Generalità e principi di progettazione dei sistemi di controllo del fumo e del calore 20/04/
26 Controllo per differenza di pressione e DM 3 agosto 2015 S Compartimento a prova di fumo alcuni esempi Separando i compartimenti con spazi scoperti Generalità e principi di progettazione dei sistemi di controllo del fumo e del calore 20/04/
27 Controllo per differenza di pressione e DM 3 agosto 2015 S Compartimento a prova di fumo alcuni esempi Proteggendo tutti gli ingressi al compartimento 2 con filtri a prova di fumo Generalità e principi di progettazione dei sistemi di controllo del fumo e del calore 20/04/
28 Controllo per differenza di pressione e DM 3 agosto 2015 S Compartimento a prova di fumo alcuni esempi Sistema di pressione differenziale S punto a sistema di pressione differenziale progettato, Generalità e principi di progettazione dei sistemi di controllo del fumo e del calore 20/04/
29 COMPARTIMENTARE UN VANO SCALE CARATTERISTICHE DEL PRESSURIZZATORE: 1. Dimensionato correttamente per mantenere il filtro ad una pressione di almeno 30 Pa 2. Funziona solo in emergenza 3. Due ore di pressurizzazione effettiva in assenza di alimentazione 4. Aspira aria fresca per immetterla nel locale filtro Generalità e principi di progettazione dei sistemi di controllo del fumo e del calore 20/04/
30 COMPARTIMENTARE UN VANO SCALE CALCOLO PER DIMENSIONAMENTO: 1. Principio: sovrapressione a 30Pa + k (margine di sicurezza a coprire decadimento delle prestazioni delle batterie tampone) 2. Calcolo portata necessaria mediante equilibrio ai trafilamenti 3. Calcolo punto di lavoro teorico mediante verifica della prevalenza necessaria diametro e posizione canali 4. Scelta pressurizzatore e verifica punto di lavoro e sovrapressione a pieno regime Generalità e principi di progettazione dei sistemi di controllo del fumo e del calore 20/04/
31 COMPARTIMENTARE UN VANO SCALE S punto a Una soluzione alternativa è quella di compartimentare il vano scale mediante un sistema di pressione differenziale progettato, installato e gestito secondo la normazione nazionale UNI EN Generalità e principi di progettazione dei sistemi di controllo del fumo e del calore 20/04/
32 COMPARTIMENTARE UN VANO SCALE LA NORMA UNI EN Generalità e principi di progettazione dei sistemi di controllo del fumo e del calore 20/04/
33 COMPARTIMENTARE UN VANO SCALE LA NORMA UNI EN Criteri di dimensionamento 1. PRESSIONE DIFFERENZIALE Comune a filtri fumo e vani scale Finalità: evitare trafilamenti di fumo a porte chiuse Previsto solo per i vani scale Finalità: creare una barriera al fumo quando Generalità e principi di progettazione dei sistemi di controllo del fumo e del calore 20/04/
34 UNI EN CLASSI DI EDIFICI CLASSE A Finalità: evacuazione Scenario tipico degli edifici residenziali CRITERIO DELLA PRESSIONE 50Pa Vano scale 0,75 m/s 1 porta aperta Generalità e principi di progettazione dei sistemi di controllo del fumo e del calore 20/04/
35 UNI EN CLASSI DI EDIFICI CLASSE B Finalità: evacuazione e spegnimento Scenario tipico degli edifici complessi CRITERIO DELLA PRESSIONE 50 Pa / 45 Pa Vano scale, Ascensore e Atrio 2 m/s 2 porte aperte + esterna Generalità e principi di progettazione dei sistemi di controllo del fumo e del calore 20/04/
36 UNI EN CLASSI DI EDIFICI CLASSE C Finalità: evacuazione simultanea CRITERIO DELLA PRESSIONE 50 Pa o 10 Pa Vano scale 0,75 m/s 1 porta aperta Generalità e principi di progettazione dei sistemi di controllo del fumo e del calore 20/04/
37 UNI EN CLASSI DI SISTEMI ESODO DEGLI OCCUPANTI ESODO DEGLI OCCUPANTI + SPEGNIMENTO INCENDIO OVRAPRESSIONE NEL VANO SCALE A PORTE CHIUSE 50 Pa 10% SOVRAPRESSIONE NEL VANO SCALE A PORTE CHIUSE 50 Pa 10% ALLA PORTA DI ACCESSO APERTA 0,75 m/s ALLA PORTA DI ACCESSO APERTA 2 m/s Generalità e principi di progettazione dei sistemi di controllo del fumo e del calore 20/04/
38 GRAZIE DELLA VOSTRA PARTECIPAZIONE 193
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