Prevenzione degli incendi per il patrimonio archivistico e bibliotecario: Criticità e soluzioni Istituto Superiore Antincendi - Roma 11 aprile 2017

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1 Prevenzione degli incendi per il patrimonio archivistico e bibliotecario: Criticità e soluzioni Istituto Superiore Antincendi - Roma 11 aprile 2017 TECNOLOGIE PER LA PROTEZIONE PASSIVA DEGLI ARCHIVI Ing. MARCO PASQUINI

2 Archivi compattabili resistenti al fuoco Cosa sono? Sono contenitori per archivi, libri oppure opere d arte ad elevata capacità e ridotta occupazione di spazio

3 Archivi compattabili resistenti al fuoco Funzionamento L involucro di è costituito da vani compartimentati realizzati in materiali innovativi ad alta protezione passiva resistenti al fuoco, testati e certificati.

4 Archivi compattabili resistenti al fuoco Funzionamento Grazie alla loro conformazione ed al dispositivo di blocco dello scorrimento, due semivani sono a contatto nei bordi perimetrali ove sono poste le guarnizioni di tenuta che in presenza di calore si saldano tra loro creando un unico vano, stagno e resistente al fuoco.

5 1. Sono incombustibili Archivi compattabili resistenti al fuoco Vantaggi 2. Costituiscono un sistema di protezione passiva contro il fuoco appositamente progettato 3. Consentono di avere certezza sull efficacia della protezione 4. Proteggono il contenuto anche in caso di incendio 5. Permettono l archiviazione di elevate moli di documenti 6. Possono essere sviluppati in altezza fino a 6 m

6 Archivi compattabili resistenti al fuoco Criteri di dimensionamento D.M.9 marzo 2007 Carico d incendio q f = n i = l g i H i m i A ψ i

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8 CARICO DI INCENDIO SPECIFICO DI PROGETTO Il valore del carico d incendio specifico di progetto (qf,d) è determinato secondo la seguente relazione: dove: è il fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione alla dimensione del compartimento e i cui valori sono definiti in tabella 1

9 è il fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo di attività svolta nel compartimento e i cui valori sono definiti in tabella 2

10 è il fattore che tiene conto delle differenti misure di protezione e i cui valori sono definiti in tabella 3 Si calcola moltiplicando una serie di coefficienti tabulati, ciascuno dei quali legato alla presenza o meno di un dispositivo di protezione.

11 RICHIESTE DI PRESTAZIONE Le prestazioni da richiedere ad una costruzione, in funzione degli obiettivi di sicurezza, sono individuate nei seguenti livelli: Livello I. Nessun requisito specifico di resistenza al fuoco dove le conseguenze della perdita dei requisiti stessi siano accettabili o dove il rischio di incendio sia trascurabile Livello II. Mantenimento dei requisiti di resistenza al fuoco per un periodo sufficiente all evacuazione degli occupanti in luogo sicuro all esterno della costruzione Livello III. Mantenimento dei requisiti di resistenza al fuoco per un periodo congruo con la gestione dell emergenza Livello IV. Requisiti di resistenza al fuoco tali da garantire, dopo la fine dell incendio, un limitato danneggiamento della costruzione Livello V. Requisiti di resistenza al fuoco tali da garantire, dopo la fine dell incendio, il mantenimento della totale funzionalità della costruzione stessa

12 I livelli di prestazione comportano l adozione di differenti classi di resistenza al fuoco secondo quanto stabilito ai punti successivi. Le classi di resistenza al fuoco sono le seguenti: 15; 20; 30; 45; 60; 90; 120; 180; 240; 360. Esse sono di volta in volta precedute dai simboli indicanti i requisiti che devono essere garantiti, per l intervallo di tempo descritto, dagli elementi costruttivi portanti e/o separanti che compongono la costruzione. Tali requisiti, individuati sulla base di una valutazione del rischio d incendio, sono rappresentati con i simboli elencati nelle decisioni della Commissione dell Unione Europea 2000/367/CE del 3 maggio 2000 e 2003/629/CE del 27 agosto 2003.

13 Livello I di prestazione Il livello I di prestazione non è ammesso per le costruzioni che ricadono nel campo di applicazione del presente decreto. Il livello II di prestazione può ritenersi adeguato per costruzioni fino a due piani fuori terra ed un piano interrato, isolate - eventualmente adiacenti ad altre purché strutturalmente e funzionalmente separate - destinate ad un unica attività non aperta al pubblico e ai relativi impianti tecnologici di servizio e depositi, ove si verificano tutte le seguenti ulteriori condizioni: a) le dimensioni della costruzione siano tali da garantire l esodo in sicurezza degli occupanti; b) gli eventuali crolli totali o parziali della costruzione non arrechino danni ad altre costruzioni; c) gli eventuali crolli totali o parziali della costruzione non compromettano l efficacia degli elementi di compartimentazione e di impianti di protezione attiva che proteggono altre costruzioni; d) il massimo affollamento complessivo della costruzione non superi 100 persone e la densità di affollamento media non sia superiore a 0,2 persone/m 2 ; e) la costruzione non sia adibita ad attività che prevedono posti letto; f) la costruzione non sia adibita ad attività specificamente destinate a malati, anziani, bambini o a persone con ridotte o impedite capacità motorie, sensoriali o cognitive.

14 Le classi di resistenza al fuoco necessarie per garantire il livello II di prestazione sono le seguenti, indipendentemente dal valore assunto dal carico di incendio specifico di progetto: Livello III di prestazione Il livello III di prestazione può ritenersi adeguato per tutte le costruzioni rientranti nel campo di applicazione del presente decreto fatte salve quelle per le quali sono richiesti i livelli IV o V. Le classi di resistenza al fuoco necessarie per garantire il livello III sono indicate nella tabella 4, in funzione del carico d incendio specifico di progetto (q f,d ) definito al punto 2.

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16 Archivi compattabili resistenti al fuoco Esempi applicativi

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18 Confronto fra sistemi di archiviazione Edificio con superficie a pavimento 185 m 2 Pareti in mattoni pieni di laterizio intonacato R 180 Coperto in legno, stimato R 60 Scaffalatura tradizionale aperta 400 m lineari di archivio q f = (400 x 44 x 17 x 0,8) / 185 = Mj/m 2 Con idranti e rivelazione fumi q f,d = x 8,85 x 0,9 = 989 Mj/m 2 R60 -> Verificato

19 Armadi compattabili tradizionali m lineari di archivio q f = (2.980 x 44 x 17 x 0,8 x 0,85) / 185 = Mj/m 2 Con idranti e rivelazione fumi q f,d = x 0,85 x 0,9 = Mj/m 2 R60 -> Non verificato Con impianto estinzione a gas q f,d = x 0,85 x 0,9 x 0,6 = Mj/m 2 R60 -> Non verificato E necessario adeguare le strutture a R 240

20 Armadi compattabili resistenti al fuoco m lineari di archivio q f = (388 x 44 x 17 x 0,8) / 185 = Mj/m 2 Con idranti e rivelazione fumi q f,d = x 0,85 x 0,9 = 960 Mj/m 2 R60 -> Verificato Non necessario installare un impianto di estinzione. Non necessario adeguare le strutture.

21 Approccio ingegneristico L approccio ingegneristico al progetto di prevenzione degli incendi è il campo di applicazione preferito per la tecnologia degli archivi compattabili resistenti al fuoco. In essa, infatti, sono già definite regole e comportamenti che consentono di ridurre ulteriormente il rischio di incendio. Tali regole, codificate, possono essere utilizzate nella progettazione antincendi.

22 Approccio ingegneristico Spesso, negli archivi all interno di attività non specificamente normate, quali, ad esempio, le attività industriali ed artigianali, o, ancora più spesso, in archivi isolati e non presidiati, è possibile applicare il metodo di calcolo semplificato di cui all Eurocodice 1 (EN ) Esso è utilizzabile per compartimenti di superficie <500 m 2, con altezza < 4 m e materiali combustibili assimilabili a legno o carta.

23 Applicazioni in edifici storici Norme di prevenzione incendi per gli edifici storici sottoposti a tutela dal D. Lgs. 22/01/2004 n. 42 D.M. MIBAC n maggio 1992 Norme di sicurezza antincendio per gli edifici storici e artistici destinati a musei, gallerie, esposizioni e mostre D.P.R. n giugno 1995 Regolamento contenente norme di sicurezza antincendio per gli edifici di interesse storico-artistico destinati a biblioteche ed archivi

24 D.M. n. 569 del 20 maggio 1992 Gli archivi negli edifici storici Regolamento contenente norme di sicurezza antincendio per gli edifici storici e artistici destinati a musei, gallerie, esposizioni e mostre. Art. 6 -Depositi 1. Nei depositi di materiale di interesse storico ed artistico, collocati all'interno degli edifici disciplinati dal presente regolamento, il materiale ivi conservato deve essere posizionato all'interno del locale in modo da mantenere uno spazio libero di un metro dal soffitto e consentire i passaggi liberi non inferiori a cm 90 tra i materiali ivi depositati. 2. Le comunicazioni tra i locali adibiti a deposito ed il resto dell'edificio debbono avvenire tramite porte aventi caratteristiche REI 120, che di regola devono essere chiuse. 3. Nei depositi, il cui carico d'incendio è superiore a 50 chili di quantità equivalente di legno per metro quadrato, debbono essere installati impianti di spegnimento automatico. Gli agenti estinguenti devono essere compatibili con i materiali depositati. 4. Nei locali dovrà essere assicurata la ventilazione naturale pari a 1/30 della superficie in pianta o numero due ricambi d'aria ambiente per ora con mezzi meccanici.

25 D.P.R. n. 418 del 30/6/1995 Gli archivi negli edifici storici Regolamento concernente norme di sicurezza antincendio per gli edifici di interesse storicoartistico destinati a biblioteche ed archivi Art. 5 -Depositi 1. Nei depositi il materiale ivi conservato deve essere posizionato all'interno del locale in scaffali e/o contenitori metallici consentendo passaggi liberi non inferiori a 0,90 m tra i materiali ivi depositati. 2. Le comunicazioni tra questi locali ed il resto dell'edificio debbono avvenire tramite porte REI 120 munite di congegno di autochiusura. 3. Nei depositi il cui carico di incendio è superiore a 50 kg/m 2 debbono essere installati impianti di spegnimento automatico collegati ad impianti di allarme. 4. Nei locali dovrà essere assicurata la ventilazione naturale pari a 1/30 della superficie in pianta o n. 2 ricambi ambiente/ora con mezzi meccanici.

26 50 kg di legna equivalente / m 2 Considerazioni operative significano circa 50 kg di carta per metro quadrato di superficie dell archivio, ossia poco più di 1 metro lineare di archiviazione per ciascun metro quadrato. E una quantità molto ridotta, che non consente un utilizzo proficuo dei pochi depositi disponibili nelle strutture museali e nelle biblioteche, e che può essere notevolmente incrementata con l utilizzo di archivi compattabili resistenti al fuoco. Con le installazioni resistenti al fuoco si può arrivare a circa 10 metri lineari di archivio per metro quadrato di superficie disponibile, rimanendo al di sotto del carico di incendi previsto dalla norma.

27 Archivi compattabili resistenti al fuoco Esempi applicativi Archivio storico Istanbul

28 Archivi compattabili resistenti al fuoco Esempi applicativi

29 Archivi compattabili resistenti al fuoco Esempi applicativi Archivio bancario Modena

30 Archivi compattabili resistenti al fuoco Esempi applicativi Archivio bancario Modena

31 Archivi compattabili resistenti al fuoco Esempi applicativi

32 Archivi compattabili resistenti al fuoco Esempi applicativi Agenzia Entrate Forlì Ufficio del Territorio

33 Archivi compattabili resistenti al fuoco Esempi applicativi Agenzia Entrate Forlì Ufficio del Territorio

34 Archivi compattabili resistenti al fuoco Esempi applicativi

35 Archivi compattabili resistenti al fuoco Esempi applicativi Agenzia Entrate Forlì Ufficio del Territorio

36 Archivi compattabili resistenti al fuoco Prove e certificazioni Sono state eseguite prove di resistenza al fuoco secondo curva di incendio standard, norma UNI- EN 1363 Non esiste, tuttavia, una norma di prodotto che consenta di classificare il prodotto con caratteristiche EI o REI Ciascuna installazione deve essere certificata singolarmente L indicazione è che la carta non raggiunge la temperatura di combustione per almeno 60 minuti primi

37 Archivi compattabili resistenti al fuoco Prove di resistenza al fuoco 2016 Sono state eseguite ulteriori prove di resistenza al fuoco nel 2016, sempre secondo la norma UNI-EN 1363 Lo scopo di queste prove è stato soprattutto quello di saggiare la capacità del sistema di archiviazione di proteggere il contenuto Scopo secondario è stato quello di verificare i progressi ottenuti utilizzando materiali coibenti innovativi e specificamente progettati

38 Archivi compattabili resistenti al fuoco Prove di resistenza al fuoco 2016 In questa serie di prove si è deciso di porre l accento sulla resistenza delle guarnizioni di tenuta dai fumi, sottoponendo ad un severo test un armadio posto per intero nel forno ed uno analogo posto all esterno

39 Il risultato è stato straordinariamente buono: in nessun punto si è mai raggiunta la temperatura di combustione della carta, nemmeno dopo oltre 90 minuti di prova Archivi compattabili resistenti al fuoco Prove di resistenza al fuoco 2016

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