A PROPOSITO DI. AMIANTO NEGLI EDIFICI

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1 1 A PROPOSITO DI. AMIANTO NEGLI EDIFICI COS'È L'AMIANTO? Col termine amianto o asbesto vengono indicati numerosi silicati naturali fibrosi. In natura l'amianto è molto diffuso in quanto i silicati rappresentano uno dei componenti fondamentali della crosta terrestre. Alcuni tipi di amianto hanno avuto applicazioni tecnologiche. Diffuso è stato l'impiego in campo edile. L'esteso utilizzo dell'amianto è dovuto alle sue numerose proprietà, tra cui si citano le proprietà fonoassorbenti e termoisolanti.

2 2 DOVE PUÒ ESSERE L'AMIANTO NELLE EDIFICI? MATERIALI CHE RIVESTONO SUPERFICI APPLICATI A SPRUZZO O A CAZZUOLA: sono i più pericolosi perché generalmente molto friabili. Sono stati utilizzati per rivestire strutture portanti in acciaio e su pareti e soffitti di molti locali in particolare ove vi era necessità di materiali fonoassorbenti, termoisolanti e/o di resistenza al fuoco (scuole, teatri, locali di pubblico spettacolo, piloti, locali caldaia, ecc ); rilievo fotografico 1 e 2: es. di soffitti con materiale contenente amianto applicato a spruzzo.

3 3 RIVESTIMENTI ISOLANTI DI TUBI E CALDAIE: la tubazione si può presentare con un unico strato di materiale omogeneo (amianto miscelato con carbonato di magnesio o silicato di calcio) oppure può presentare strati di materiali diversi es. lana di roccia o sughero rivestito di uno strato più o meno sottile di cemento con amianto, piuttosto friabile. Si possono trovare anche tubazioni, o altre parti in temperatura, coibentate con corde o tessuti di amianto. Le caldaie possono essere coibentate con amianto sotto forma di pannelli o anche in forma sfusa, localizzato generalmente sotto l'involucro in lamiera. Da ricordare anche che molte guarnizioni contengono amianto. rilievo fotografico 3: es. di tubazioni coibentate con amianto. Il coibente si presenta danneggiato.

4 4 rilievo fotografico 3, 4 e 5: es. di tubazioni coibentate con amianto. Il coibente si presenta danneggiato. PANNELLI: si trovano pannelli utilizzati come controsoffittatura, come pareti divisorie o come tamponamenti interni; CARTONI: si possono trovare dietro le stufe o a protezione di parti in legno da fonti di calore (es. sotto i davanzali in legno con sottostante radiatore); rilievo fotografico 6: corde in amianto.

5 5 FILATI, TESSUTI E CORDE: sono stati utilizzati come coibentazioni di parti calde o per confezionare manufatti ignifughi quali: indumenti, coperte, feltri, tappeti, sipari teatrali, ecc Rilievo fotografico 7: tessuto in amianto. LINOLEUM E PIASTRELLE PER PAVIMENTI: possono contenere amianto ma sono in matrice molto compatta; MATERIALI IN CEMENTO-AMIANTO si trovano sotto forma di: tegole, lastre ondulate o piane, utilizzati come elementi di copertura, pareti, tamponamenti e controsoffittature; tubi e vasche per l'acqua potabile e le acque reflue; in pannelli tipo "sandwich". rilievo fotografico 8 e 9: es. particolari di tetti in eternit.

6 6 rilievo fotografico 9: es. particolari di tetti in eternit. rilievo fotografico 10: es pannelli di tamponatura balconi in cemento- amianto.

7 7 L'AMIANTO È PERICOLOSO? L'amianto rappresenta un pericolo per la salute quando esiste la possibilità che le fibre siano inalate. Tra le principali malattie associate all'esposizione a fibre di amianto si ricordano l'asbestosi, il carcinoma polmonare, il mesotelioma pleurico. Occorre precisare che l asbestosi è causata da elevate esposizioni di tipo professionale; ad oggi può essere considerata una malattia scomparsa. I casi osservabili sono legati a passate esposizioni. Le fibre possono essere diffuse nell'aria e quindi respirate a seguito della manipolazione/lavorazione di materiali che le contengono o anche per dispersione spontanea nel caso di materiali friabili usurati o sottoposti a vibrazioni, correnti d'aria, urti, ecc. È evidente la relazione esistente tra friabilità del materiale e rischio di inalazione di fibre. In base alla friabilità, i materiali contenenti amianto sono classificati come: FRIABILI: materiali che possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in polvere con semplice pressione manuale; COMPATTI: materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l'impiego di attrezzi meccanici. L'AMIANTO È VIETATO? La Legge 27/3/1992 n. 257 vieta "l estrazione, l importazione, l esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto o di prodotti contenenti amianto". In pratica la legge ha semplicemente arrestato (ma questo era certamente l obiettivo principale) in modo definitivo qualsiasi immissione aggiuntiva di amianto, di prodotti di amianto o di prodotti contenenti amianto, sul territorio nazionale. E da notare come non vi sia, nella normativa vigente, alcun obbligo di rimozione di materiali contenti amianto dagli edifici.

8 8 SI SOSPETTA LA PRESENZA DI AMIANTO IN UN EDIFICIO DI CUI SI HA LA DISPONIBILITA : COSA FARE? Si devono cercare informazioni in merito al materiale sospetto mediante: acquisizione di documentazione tecnica sull'edificio; ricerca di dati presso esperti. Se dopo l'acquisizione delle informazioni il sospetto permane sarà necessario prelevare un campione di materiale per farlo analizzare. L'analisi può essere effettuata presso un laboratorio pubblico o privato; il costo è comunque a carico del richiedente. Per il campionamento devono essere osservate particolari precauzione per evitare la dispersione di fibre nell'aria e per essere certi di aver prelevato un campione rappresentativo del materiale oggetto d'indagine. È opportuno chiedere consiglio a personale esperto. La presenza di amianto in un edificio non presenta di per sé un pericolo per la salute degli occupanti. Se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso, è estremamente improbabile che esista un apprezzabile rilascio di fibre di amianto.

9 9 NELL EDIFICIO C'E' AMIANTO: COSA FARE? Deve essere individuato il comportamento più appropriato in base alle indicazioni del D.M. 6/9/94, di cui si riporta il seguente schema: VALUTAZIONE MATERIALI CONTENENTI AMIANTO NEGLI EDIFICI MATERIALI INTEGRI NON SUSCETTIBILI DI DANNEGGIAMENTO MATERIALI INTEGRI SUSCETTIBILI DI DANNEGGIAMENTO MATERIALI DANNEGGIATI ELIMINAZIONE DELLE CAUSE AREA NON ESTESA AREA ESTESA RESTAURO + ELIMINAZIONE DELLE CAUSE CONTROLLO PERIODICO PROCEDURA PER CORRETTA MANUTENZI ONE BONIFICA PROCEDURE PER LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO E MANUTENZIONE La norma di riferimento è il D.M. 06/09/94 il cui campo d applicazione è limitato alle: strutture edilizie ad uso civile, commerciale o industriale aperte al pubblico o comunque di utilizzazione collettiva. Una volta accertata la presenza di amianto, il proprietario e/o il responsabile dell'attività che vi si svolge dovrà: designare un responsabile con compiti di controllo e coordinamento delle attività manutentive; tenere documentazione relativa all'ubicazione dell'amianto nell'edificio e predisporre idonea segnaletica; predisporre le misure di sicurezza; fornire informazioni agli occupanti dell'edificio sulla presenza dell'amianto nello stabile, sui rischi potenziali e sui comportamenti da adottare; nel caso che i materiali in opera siano friabili, far ispezionare l'edificio una volta all'anno, da personale in grado di valutare le condizioni dei materiali e di redarre dettagliata relazione della verifica eseguita, da trasmettere all'asl competente.

10 10 I MATERIALI IN OPERA SI PRESENTANO ESTESAMENTE DANNEGGIATI: QUALI SONO I POSSIBILI INTERVENTI DI BONIFICA? L'attività di bonifica deve essere condotta con estrema cautela in quanto può essere pericolosa per chi la effettua e per le persone che occupano l'edificio. Pertanto è bene incaricare Ditte specializzate iscritte all Albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti nella categoria 10 bonifica dei beni contenenti amianto (vedi nota 1 ). La Ditta che esegue la bonifica deve presentare un piano di lavoro all'asl competente per territorio. Tipologie di bonifiche previste sono: rimozione dei materiali; incapsulamento (applicazione di prodotti che impediscono la dispersione delle fibre); sovracopertura: consiste nell'installare una nuova copertura senza rimuovere quella esistente; confinamento: consiste nel segregare fisicamente i materiali con amianto (es. controsoffittatura); La scelta del metodo di bonifica da attuare deve essere effettuata da personale esperto in base all'analisi dello stato dei materiali e alle caratteristiche costruttive e d'uso dell'edificio. 1 Nota 1- norme di riferimento: art. 30 D.lgs 5/02/97 [.] imprese che intendono effettuare attività di bonifica dei siti, di bonifica dei beni contenenti amianto, [..] devono essere iscritte all Albo; D.M. 05/02/04 Modalità ed importi delle garanzie finanziarie che devono essere presentate a favore dello stato dalle imprese che effettuano le attività di bonifica dei beni contenenti amianto; Delibera 30/03/04 Criteri e requisiti per l iscrizione all Albo nella categoria 10 - bonifica dei beni contenenti amianto.

11 11 COME SMALTIRE MATERIALI CONTENENTI AMIANTO? I materiali contenenti amianto devono essere smaltiti mediante ditte specializzate iscritte all Albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti. È' bene richiedere copia dell'iscrizione all'albo e verificare che il documento contempli la specifica categoria del rifiuto. Dovrà inoltre essere conservato il "formulario d'identificazione" del rifiuto firmata e datata dal destinatario. Il produttore del rifiuto è la Ditta che effettua la bonifica.

12 12 RIFIUTI CONTENENTI AMIANTO La normativa vigente classifica i rifiuti in base all origine; ad ogni tipologia di rifiuto è assegnato un codice CER (Catalogo Europeo dei rifiuti). I rifiuti sono distinti in pericolosi e non pericolosi. Quelli contenenti amianto sono rifiuti pericolosi, tuttavia per alcuni tipi di questi rifiuti è ammesso lo smaltimento in discarica per rifiuti non pericolosi. I rifiuti contenenti amianto sono individuati nella serie di categorie e tipologie di seguito indicate (D.M. 29/7/04 n. 248): Categoria e/o attività generatrice di rifiuti Materiali da costruzione Attrezzature e mezzi di protezione individuale R.C.A. (Rifiuti contenenti amianto) Materiali edili contenti amianto legato in matrici cementizie o resinoidi Dispositivi di protezione individuali e attrezzature utilizzate per bonifica di amianto contaminati da amianto Discarica di destinazione per rifiuti: Codice CER Non pericolosi * Freni Materiali d'attrito Pericolosi Materiali isolanti Pannelli contenenti amianto Pericolosi Coppelle contenenti amianto Pericolosi Carte e cartoni Pericolosi Tessili in amianto Pericolosi Materiali spruzzati Pericolosi Stucchi, smalti, bitumi, colle Pericolosi Guarnizioni Pericolosi Altri materiali isolanti contenenti Amianto Pericolosi Contenitori a pressione Contenitori a pressione contenenti amianto Pericolosi Apparecchiature fuori uso contenenti amianto Rifiuti da fabbricazione di amianto cemento Rifiuti da processi chimici da alogeni Rifiuti di processi chimici inorganici Materiali ottenuti da trattamenti** (Capitolo 6. Tab. A) Apparecchiature fuori uso contenenti amianto Pericolosi Materiali incoerenti contenenti amianto da bonifiche anche di impianti produttivi dimessi: Polverini Fanghi Spazzatura Stridi Spezzoni Pericolosi Rifiuti da processi elettrolitici contenenti amianto Pericolosi Rifiuti dalla lavorazione dell'amianto Pericolosi Materiali ottenuti da trattamenti di R.C.A stabilizzati con indice di rilascio inferiore a 0,6 Materiali ottenuti da trattamenti di R.C.A stabilizzati con indice di rilascio maggiore/uguale a 0,6 * Sono avviati alla categoria di discarica corrispondente al materiale trattato. ** Non pericolosi Pericolosi La determinazione dell'indice di rilascio deve essere effettuata su un campione rappresentativo della tipologia di materiale oggetto dell'intervento.

13 13 rilievo fotografico 11: etichettatura di materiale contenente amianto. COSE DA NON FARE: effettuare opere di demolizione prima di aver rimosso l'amianto; frantumare, forare, segare, tagliare i materiali o eseguire operazioni che "disturbino" i materiali quali l'installazione di impianti o macchine che provochino vibrazioni e/o correnti d'aria; rilievo fotografico 12: materiali in cemento amianto abbandonati. gettare i rifiuti contenenti amianto nel cassonetto dei rifiuti; abbandonare i rifiuti;

14 14 COSE DA FARE: affidare la bonifica e la manutenzione a Ditta specializzata; assicurarsi che la Ditta a cui è affidata la bonifica abbia presentato un piano di lavoro all'asl e farsene consegnare copia; segnalare tempestivamente al proprietario situazioni anomale che interessano i materiali in amianto es. infiltrazioni, crepe, distacchi d'intonaco;

15 15 LE COPERTURE IN CEMENTO-AMIANTO DEVONO ESSERE RIMOSSE? NESSUNA NORMA IMPONE LA RIMOZIONE DELLE COPERTURE IN CEMENTO-AMIANTO. Il cemento amianto è un materiale non friabile che, quando è nuovo o in buon stato di conservazione, non tende a liberare fibre spontaneamente. Il cemento amianto quando si trova all'interno degli edifici, anche dopo lungo tempo, non va incontro ad alterazioni significative tali da determinare un rilascio di fibre, se non viene manomesso. Tuttavia fenomeni di diffusione delle fibre si possono avere dopo molti anni di esposizione agli agenti atmosferici. Gli elementi da considerare per valutare lo stato di degrado delle coperture sono: friabilità del materiale, stato della superficie ed in particolare l'evidenza di molteplici affioramenti di fibre; la presenza di sfaldamenti, crepe, rotture; presenza di materiale friabile o polverulento in corrispondenza di scoli d'acqua, grondaie, ecc.., presenza di materiale polverulento conglobato in piccole stalattiti in corrispondenza dei punti di gocciolamento. Coperture in avanzato stato di degrado possono essere segnalate all'arpa - Servizi Territoriali della zona di appartenenza. Si invita a limitare le segnalazioni ai casi di evidente criticità necessità al fine di non disperdere le risorse dell'agenzia in controlli che non danno alcun beneficio all'utente.

16 16 SE L EDIFICIO CON AMIANTO E ANCHE UN LUOGO DI LAVORO QUALI OBBLIGHI ULTERIORI VI SONO? Il datore di lavoro dovrà: tenere conto del rischio amianto nella valutazione del rischio effettuata ai sensi dell art. 4, del D.lgs 626/94; eseguire una valutazione del rischio amianto ai sensi del D.lgs 277/91. da effettuarsi solo nel caso vi siano lavoratori professionalmente esposti (es. addetti alla manutenzione);

17 17 LA LEGISLAZIONE ITALIANA IN RELAZIONE ALL'AMIANTO NELLE ABITAZIONI Legge 27/3/1992 n. 257: Norme relative alla cessazione dell impiego dell amianto. Decreto Ministeriale 6 settembre 1994: normative e metodologie tecniche per la valutazione del rischio, la bonifica il controllo e la manutenzione dei materiali contenenti amianto presenti negli edifici. Decreto Ministeriale 14 maggio 1996: normative e metodologie tecniche per gli interventi di bonifica: unità prefabbricate, tubazioni, cassoni in cemento-amianto, ecc. Decreto Ministeriale 20 agosto 1999: ampliamento delle normative e metodologie tecniche per gli interventi di bonifica: utilizzo di rivestimenti incapsulanti per la bonifica di manufatti in cemento-amianto, bonifica di materiali con amianto a bordo delle navi, ecc. D.lgs 5/02/97: Art. 30 [.] imprese che intendono effettuare attività di bonifica dei siti, di bonifica dei beni contenenti amianto, [..] devono essere iscritte all Albo. D.M. 05/02/04: Modalità ed importi delle garanzie finanziarie che devono essere presentate a favore dello Stato dalle imprese che effettuano le attività di bonifica dei beni contenenti amianto. Delibera 30/03/04 : Criteri e requisiti per l iscrizione all Albo nella categoria 10 - bonifica dei beni contenenti amianto.