COMUNE DI CARUGO. Via Cadorna 3 Carugo (CO) Aggiornamento Studio Geologico Comunale a supporto del P.G.T. ai sensi della L.R.

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1 Studio Associato di ingegneria e geologia dott. ing. Locatelli dott. geol. Buscaglia dott. geol. Locchi dott. geol. Scinetti COMUNE DI CARUGO Via Cadorna 3 Carugo (CO) Aggiornamento Studio Geologico Comunale a supporto del P.G.T. ai sensi della L.R. 12/2005 d.g.r n.8/7374 Redatto: Dott. Geol. VITTORIO BUSCAGLIA Lecco gennaio 2009 C.so Martiri della Liberazione, LECCO Tel/fax ingeo@studioingeo.it

2 INDICE 1 PREMESSA ANALISI DEL RISCHIO SISMICO Inquadramento normativo Risposta sismica locale generalità Analisi della sismicità del territorio Descrizione della metodologia (1 livello) Carta della Pericolosità Sismica Locale (PSL) Analisi di 2 livello - descrizione della metodologia Analisi Multicanale Delle Onde Superficiali Vantaggi Della Registrazione Multicanale Descrizione Generale Della Procedura Masw Strumentazione Risultati analisi di 2 livello area nuovo municipio (AR 01, v. Cadorna v. Manzoni) NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PER LA PROGETTAZIONE ANTISIMICA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PER LA PROGETTAZIONE ANTISIMICA Prescrizioni e approfondimenti di indagine AGGIORNAMENTO CARTA DELLA FATTIBILITA GEOLOGICA AGGIORNAMENTO NORME TECNICHE DI FATTIBILITA GEOLOGICA Allegati a fine testo 1 - ELENCO DEGLI EDIFICI E OPERE STRATEGICHE, RILEVANTI, INFRASTRUTTURALI (d.d.u.o. n /03) 2 - INDAGINE MASW NEL COMPARTO AR01 V. CADORNA - V. MANZONI Allegati fuori testo Tav. 1 Carta dei vincoli- Aggiornamento 1:5000 Tav. 2 Carta di sintesi- Aggiornamento 1:5000 Tav. 3 Carta della pericolosità sismica 1:5000 Tavv. 4 Carta della fattibilità geologica delle azioni di piano 1: Aggiornamento Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 1 di 33

3 1 PREMESSA Il presente lavoro viene realizzato su incarico dell'amministrazione Comunale di Carugo (Co), al fine di aggiornare lo Studio Geologico di supporto alla pianificazione territoriale già redatto dallo scrivente nel 2003 ai sensi della L.R. 41\97, conformemente ai criteri e agli indirizzi definiti dalle direttive regionali di cui alla Delibera della Giunta della Regione Lombardia n. 7/6645 del 29 ottobre L aggiornamento riguarda la componente sismica a supporto della pianificazione comunale, nonché la revisione della carta di fattibilità e della relativa normativa di attuazione, così come richiesto dalla L.R. 11/03/2005 n 12, conformemente ai Criteri ed indirizzi per la definizione della componente geologica idrogeologica e sismica del Piano di Governo del Territorio in attuazione all art. 57 della L.R. 11/03/2005 n 12 di cui alla Delibera della Giunta della Regione Lombardia n. 8/1566 del 22 dicembre 2005 e successivo aggiornamento d.g.r. 28/05/2008 n 8/7374. La disciplina del territorio compreso nelle aree di tutela assoluta e rispetto delle acque captate ad uso potabile è ora contenuta nell art. 94 del D. lgs 152/2006 (Testo Unico dell Ambiente), pertanto si è aggiornata la Carta dei Vincoli con l indicazione delle nuove perimetrazioni dell area di rispetto ristretta così come individuate dagli appositi studi redatti dal dott. geol. Maurizio Nespoli tra il 2005 e il 2008 ( Relazione idrogeologica individuazione dei centri di pericolo presenti nelle zone di rispetto e misure da adottare per il loro allontanamento o messa in sicurezza Comune di Carugo, e successive integrazioni). La nuova perimetrazione è stata oggetto di parere favorevole espresso dalla conferenza dei servizi del 12/01/2009 appositamente convocata. Tali aree non sono più riportate nella carta della fattibilità geologica, costituendo un vincolo territoriale a se stante. Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 2 di 33

4 2 ANALISI DEL RISCHIO SISMICO 2.1 INQUADRAMENTO NORMATIVO Con l Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n del 20 marzo 2003 Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica, pubblicata sulla G.U. n. 105 dell 8 maggio 2003 Supplemento ordinario n. 72, vengono individuate in prima applicazione le zone sismiche sul territorio nazionale, e fornite le normative tecniche da adottare per le costruzioni nelle zone sismiche stesse. Tale Ordinanza è entrata in vigore, per gli aspetti inerenti la classificazione sismica, dal 23 ottobre La Regione Lombardia ha preso atto della classificazione nazionale in differenti zone sismiche con la d.g.r. n del 7 novembre In base alla classificazione sopracitata, il comune di CARUGO risulta attribuito alla Zona 4 Dal punto di vista della normativa tecnica associata alla nuova classificazione sismica, dal 5 marzo 2008 è in vigore il D.M. 14 gennaio 2008 Approvazione delle nuove Norme Tecniche per le costruzioni, pubblicato sulla G.U. n. 29 del 4 febbraio 2008, che sostituisce il precedente d.m. 14 settembre 2005, fatto salvo il periodo di monitoraggio di 18 mesi, di cui al comma I dell art. 20 della L. 28 febbraio 2008, n. 31. Durante tale periodo, fino al 30 giugno 2009, si possono utilizzare per la progettazione sia le norme del d.m 14 gennaio 2008, sia le norme previdenti, elencate al comma 2 del sopracitato art. 20 della L. 28 febbraio 2008, n. 31. Fanno eccezione le nuove progettazioni degli interventi relativi agli edifici e alle opere infrastrutturali di cui al decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile 21 ottobre 2003, per le quali si applicano da subito le disposizioni del d.m. 14 gennaio Fino al termine del periodo di monitoraggio (30 giugno 2009), in zona 4, ai sensi della d.g.r. n del 7 novembre 2003, la progettazione antisismica è obbligatoria esclusivamente per gli edifici strategici e rilevanti, individuati dal d.d.u.o. della Regione Lombardia n del 21 novembre 2003 non rientranti nelle tipologie di cui al decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile 21 ottobre Qualora si optasse per l'utilizzo della normativa previgente in materia, si dovranno necessariamente considerare le specifiche di «sismicità media» (S = 9) per i comuni in zona 2 e di «sismicità bassa» (S = 6) per comuni sia in zona 3 che in zona 4. Dal 1 luglio 2009 la progettazione antisismica, per tutte le zone sismiche e per tutte le tipologie di edifici sarà regolata dal d. m. 14 gennaio Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 3 di 33

5 N.B. Si specifica che, ai sensi del d.m. 14 gennaio 2008, la determinazione delle azioni sismiche in fase di progettazione non è più valutata riferendosi ad una zona sismica territorialmente definita, bensì sito per sito, secondo i valori riportati nell'allegato B al citato d.m.; la suddivisione del territorio in zone sismiche (ai sensi dell'o.p.c.m. 3274/03) individua unicamente l'ambito di applicazione dei livelli (di seguito descritti) di approfondimento in fase pianificatoria. 2.2 RISPOSTA SISMICA LOCALE GENERALITÀ In occasione di eventi sismici, le particolari condizioni geologiche e geomorfologiche di una zona (condizioni locali) possono influenzare la pericolosità sismica di base, producendo effetti diversi da considerare nella valutazione generale della pericolosità sismica dell area. Tali effetti vengono distinti in funzione del comportamento dinamico dei materiali coinvolti; pertanto gli studi finalizzati al riconoscimento delle aree potenzialmente pericolose dal punto di vista sismico sono basati, in primo luogo, sull identificazione della categoria di terreno presente in una determinata area. In funzione delle caratteristiche del terreno presente, si distinguono quindi due grandi gruppi di effetti locali: quelli di sito o di amplificazione sismica locale e quelli dovuti ad instabilità. Effetti di sito o di amplificazione sismica locale: interessano tutti i terreni che mostrano un comportamento stabile nei confronti delle sollecitazioni sismiche attese; tali effetti sono rappresentati dall insieme delle modifiche in ampiezza, durata e contenuto in frequenza che un moto sismico (terremoto di riferimento), relativo ad una formazione rocciosa di base (bedrock), può subire, durante l attraversamento degli strati di terreno sovrastanti il bedrock, a causa dell interazione delle onde sismiche con le particolari condizioni locali. Tali effetti si distinguono in due gruppi che possono essere contemporaneamente presenti nello stesso sito: - gli effetti di amplificazione topografica: si verificano quando le condizioni locali sono rappresentate da morfologie superficiali più o meno articolate e da irregolarità topografiche in generale; tali condizioni favoriscono la focalizzazione delle onde sismiche in prossimità della cresta del rilievo a seguito di fenomeni di riflessione sulla superficie libera e di interazione fra il campo d onda incidente e quello diffratto; se l irregolarità topografica è rappresentata da substrato roccioso (bedrock) si verifica un puro effetto di amplificazione topografica, mentre nel caso di rilievi costituiti da materiali non rocciosi l effetto amplificatorio è la risultante dell interazione (difficilmente separabile) tra l effetto topografico e quello litologico di seguito descritto; - effetti di amplificazione litologica: si verificano quando le condizioni locali sono rappresentate da morfologie sepolte (bacini sedimentari, chiusure laterali, corpi lenticolari, eteropie ed Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 4 di 33

6 interdigitazioni, gradini di faglia ecc.) e da particolari profili stratigrafici costituiti da litologie con determinate proprietà meccaniche; tali condizioni possono generare esaltazione locale delle azioni sismiche trasmesse dal terreno, fenomeni di risonanza fra onda sismica incidente e modi di vibrare del terreno e fenomeni di doppia risonanza fra periodo fondamentale del moto sismico incidente e modi di vibrare del terreno e della sovrastruttura. Effetti di instabilità: interessano tutti i terreni che mostrano un comportamento instabile o potenzialmente instabile nei confronti delle sollecitazioni sismiche attese e sono rappresentati in generale da fenomeni di instabilità consistenti in veri e propri collassi e talora movimenti di grandi masse di terreno incompatibili con la stabilità delle strutture; tali instabilità sono rappresentate da fenomeni diversi a seconda delle condizioni presenti nel sito. - Nel caso di versanti in equilibrio precario (in materiale sciolto o in roccia) si possono avere fenomeni di riattivazione o neoformazione di movimenti franosi (crolli, scivolamenti rotazionali e/o traslazionali e colamenti), per cui il sisma rappresenta un fattore d innesco del movimento sia direttamente a causa dell accelerazione esercitata sul suolo sia indirettamente a causa dell aumento delle pressioni neutre interstiziali. - Nel caso di aree interessate da particolari strutture geologiche sepolte e/o affioranti in superficie tipo contatti stratigrafici o tettonici quali faglie sismogenetiche si possono verificare movimenti relativi verticali ed orizzontali tra diversi settori areali che conducono a scorrimenti e cedimenti differenziali interessanti le sovrastrutture. - Nel caso di terreni particolarmente scadenti dal punto di vista delle proprietà fisico-meccaniche si possono verificare fenomeni di scivolamento e rottura connessi a deformazioni permanenti del suolo; per terreni granulari sopra falda sono possibili cedimenti a causa di fenomeni di densificazione ed addensamento del materiale, mentre per terreni granulari fini (sabbiosi) saturi di acqua sono possibili fluimenti e colamenti parziali o generalizzati a causa dei fenomeni di liquefazione. - Nel caso di siti interessati da carsismo sotterraneo o da particolari strutture vacuolari presenti nel sottosuolo si possono verificare fenomeni di subsidenza più o meno accentuati in relazione al crollo parziale o totale di cavità sotterranee. 2.3 ANALISI DELLA SISMICITÀ DEL TERRITORIO La metodologia per la valutazione dell amplificazione sismica locale è riportata nell allegato 5 Analisi e valutazione degli effetti sismici di sito in Lombardia finalizzate alla definizione dell aspetto sismico nei P.G.T. del d.g.r. 22/12/2005 n 8/1566 "Criteri attuativi della L.R. 12/05, - Componente geologica idrogeologica e sismica del PGT", e successivo aggiornamento d.g.r. 28/05/2008 n 8/7374. Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 5 di 33

7 Tale metodologia prevede tre livelli successivi di approfondimento da applicarsi in funzione della zona sismica di appartenenza (O.P.C.M. n del 20 marzo 2003). Nel caso di Zona sismica 4, cui è attribuito il territorio comunale di Carugo, viene previsto come obbligatorio il 1 livello della procedura, il quale prevede il riconoscimento delle aree passibili di amplificazione sismica locale e la redazione della carta della pericolosità sismica locale (PSL), mentre il 2 livello deve essere applicato in alcune delle aree di pericolosità sismica locale individuate dal 1 livello, ma solo nel caso in cui le previsioni urbanistiche contemplino in tali aree la realizzazione di costruzioni strategiche e rilevanti ai sensi della d.g.r. n /2003 (vedi elenco tipologico di cui al d.d.u.o. n /03). Poiché nell ambito della pianificazione urbanistica del P.G.T. del comune di CARUGO è prevista la costruzione della nuova sede municipale (edificio strategico in base all elenco tipologico di cui al d.d.u.o. n /03), per tale ambito si è condotta anche l analisi di 2 livello Descrizione della metodologia (1 livello) Il 1 livello consiste in un approccio di tipo qualitativo e costituisce lo studio propedeutico ai successivi livelli di approfondimento; è un metodo empirico che trova le basi nella continua e sistematica osservazione diretta degli effetti prodotti dai terremoti. Il metodo permette l individuazione delle zone ove i diversi effetti prodotti dall azione sismica sono, con buona attendibilità, prevedibili, sulla base di osservazioni geologiche e sulla raccolta dei dati disponibili per una determinata area (quali la cartografia topografica di dettaglio, la cartografia geologica e dei dissesti) e i risultati di indagini geognostiche, geofisiche e geotecniche già svolte e che saranno oggetto di un analisi mirata alla definizione delle condizioni locali (spessore delle coperture e condizioni stratigrafiche generali, posizione e regime della falda, proprietà indice, caratteristiche di consistenza, grado di sovraconsolidazione, plasticità e proprietà geotecniche nelle condizioni naturali, ecc.). Nell ambito del territorio comunale di Carugo le informazioni stratigrafiche sono desumibili direttamente dalla stratigrafia dei pozzi e dai dati relativi ad indagini geognostiche (in particolare prove penetrometriche) eseguite preliminarmente alla realizzazione di nuove edificazioni e dal contesto geologico osservato. La quantità dei dati disponibili consente di poter ricostruire un modello geologico adeguato per l analisi di 1 livello. Piccoli areali di affioramento di depositi recenti e attuali con limitato spessore (es, colluvi) non sono distinti in quanto situazioni non ritenute significative ai fini della classificazione dello scenario di pericolosità sismica comunale. Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 6 di 33

8 Lo studio effettuato è dunque consistito nell analisi della cartografia di analisi e di inquadramento (carta geologica, carta geomorfologica, carta idrogeologica, carta di sintesi) dello studio geologico comunale redatto dallo Scrivente nel 2003 e nella redazione di un apposita cartografia rappresentata dalla Carta della pericolosità sismica locale (a scala 1:5.000), derivata dalle precedenti carte di base, in cui viene riportata la perimetrazione areale delle diverse situazioni tipo, specificate nella Tabella 1 sottostante proposta dalla normativa vigente, in grado di determinare gli effetti sismici locali: Sigla SCENARIO PERICOLOSITA SISMICA LOCALE (PSL) EFFETTI Z1a Z1b Z1c Z2 Z3a Z3b Z4a Z4b Z4c Z4d Z5 Zona caratterizzata da movimenti franosi attivi Zona caratterizzata da movimenti franosi quiescenti Zona potenzialmente franosa o esposta a rischio di frana Zone con terreni di fondazione particolarmente scadenti (riporti poco addensati, terreni granulari fini con falda superficiale) Zone con depositi granulari fini saturi Zona di ciglio H > 10 m (scarpata con parete subverticale, bordo di cava, nicchia di distacco, orlo di terrazzo fluviale o di natura antropica) Zona di cresta rocciosa e/o cocuzzolo: appuntite - arrotondate Zona di fondovalle e di pianura con presenza di depositi alluvionali e/o fluvio-glaciali granulari e/o coesivi Zona pedemontana di falda di detrito, conoide alluvionale e conoide deltizio-lacustre Zona morenica con presenza di depositi granulari e/o coesivi (compresi le coltri loessiche) Zone con presenza di argille residuali e terre rosse di origine eluvio-colluviale Zona di contatto stratigrafico e/o tettonico tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche molto diverse Tabella 1 Scenari di pericolosità sismica locale Nell ambito del territorio comunale di Carugo sono stati individuati effetti di sito o di amplificazione sismica locale sostanzialmente riconducibili a: Instabilità Cedimenti e/o liquefazioni Amplificazioni topografiche Amplificazioni litologiche e geometriche Comportamenti differenziali Effetti di amplificazione litologica Scenario di pericolosità sismica locale riconducibile prevalentemente alla presenza di zone di fondovalle con presenza di depositi alluvionali, alla presenza di zone moreniche con presenza di depositi granulari e/o coesivi, comprese le coltri loessiche. Tali zone corrispondono rispettivamente a: Z4a - Zona di fondovalle e di pianura con presenza di depositi alluvionali e/o fluvioglaciali granulari e/o coesivi. Tale scenario corrisponde alla quasi totalità del territorio comunale. Z4c zona morenica con presenza di depositi granulari e/o coesivi. Tale scenario corrisponde alla collina del Ronco Grande Incasate C.na Guardia. Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 7 di 33

9 2.3.2 Carta della Pericolosità Sismica Locale (PSL) Nella carta della pericolosità sismica locale (PSL) sono rappresentate con: - elementi areali gli scenari Z4. La carta della pericolosità sismica locale (Tav.3) rappresenta quindi il riferimento per l eventuale applicazione dei successivi livelli di approfondimento. Essendo prevista nell ambito delle Azioni di Piano (AR 01, Via Cadorna - Via Manzoni) la costruzione di un edificio strategico (nuovo municipio con auditorium), per valutare l adeguatezza dei parametri della normativa sulla progettazione antisismica in relazione alle condizioni del sito individuato in classe H2 di pericolosità sismica dall analisi di 1 Livello, si è proceduto all analisi di 2 livello caratterizzando i terreni dell area in oggetto dal punto di vista della velocità sismica delle onde di taglio (Vs). 2.4 ANALISI DI 2 LIVELLO - DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA Il 2 livello permette la caratterizzazione semiquantitativa degli effetti di amplificazione sismica attesi e l individuazione, nell ambito degli scenari qualitativi suscettibili di amplificazione (zone Z3 e Z4), di aree in cui la normativa nazionale risulta sufficiente o insufficiente a tenere in considerazione gli effetti sismici. La caratterizzazione sismica del sottosuolo si è ottenuta con l esecuzione di un indagine sismica di superficie di tipo MASW. (Multichannel Analysis of Surface Wawes) Analisi Multicanale Delle Onde Superficiali Nella maggior parte delle indagini sismiche per le quali si utilizzano le onde compressive, più di due terzi dell energia sismica totale generata viene trasmessa nella forma di onde di Rayleigh, la componente principale delle onde superficiali. Ipotizzando una variazione di velocità dei terreni in senso verticale, ciascuna componente di frequenza dell onda superficiale ha una diversa velocità di propagazione (chiamata velocità di fase) che, a sua volta, corrisponde ad una diversa lunghezza d onda per ciascuna frequenza che si propaga. Questa proprietà si chiama dispersione. Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 8 di 33

10 Studio Associato di Ingegneria e Geologia Corso Martiri LECCO Tel /fax ingeo@studioingeo.it Sebbene le onde superficiali siano considerate rumore per le indagini sismiche che utilizzano le onde di corpo (riflessione e rifrazione), la loro proprietà dispersiva può essere utilizzata per studiare le proprietà elastiche dei terreni superficiali. La costruzione di un profilo verticale di velocità delle onde di taglio (Vs), ottenuto dall analisi delle onde piane della modalità fondamentale delle onde di Rayleigh è una delle pratiche più comuni per utilizzare le proprietà dispersive delle onde superficiali. Questo tipo di analisi fornisce i parametri fondamentali comunemente utilizzati per valutare la rigidezza superficiale, una proprietà critica per molti studi geotecnici. L intero processo comprende tre passi successivi: l acquisizione delle onde superficiali (ground roll), la costruzione di una curva di dispersione (il grafico della velocità di fase rispetto alla frequenza) e l inversione della curva di dispersione per ottenere il profilo verticale delle Vs. Per ottenere un profilo Vs bisogna produrre un treno d onde superficiali a banda larga e registrarlo minimizzando il rumore. Una molteplicità di tecniche diverse sono state utilizzate nel tempo per ricavare la curva di dispersione, ciascuna con i suoi vantaggi e svantaggi. L inversione della curva di dispersione viene realizzata iterativamente, utilizzando la curva di dispersione misurata come riferimento sia per la modellizzazione diretta che per la procedura ai minimi quadrati. Dei valori approssimati per il rapporto di Poisson e per la densità sono necessari per ottenere il profilo verticale Vs dalla curva di dispersione e vengono solitamente stimati utilizzando misure prese in loco o valutando le tipologie dei materiali. Quando si generano le onde piane della modalità fondamentale delle onde di Reyleigh, vengono generate anche una molteplicità di tipi diversi di onde. Fra queste le onde di corpo, le onde superficiali non piane, le onde riverberate (back scattered) dalle disomogeneità superficiali, il rumore ambientale e quello imputabile alle attività umane. Le onde di corpo sono in vario modo riconoscibili in un sismogramma multicanale. Quelle rifratte e riflesse sono il risultato dell interazione fra le onde e l impedenza acustica (il contrasto di velocità) fra le superfici di discontinuità, mentre le onde di corpo dirette viaggiano, come è implicito nel nome, direttamente dalla sorgente ai ricevitori (geofoni). Le onde che si propagano a breve distanza dalla sorgente sono sempre onde superficiali. Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 9 di 33

11 Queste onde, in prossimità della sorgente, seguono un complicato comportamento non lineare e non possono essere trattate come onde piane. Le onde superficiali riverberate (back scattered) possono essere prevalenti in un sismogramma multicanale se in prossimità delle misure sono presenti discontinuità orizzontali quali fondazioni e muri di contenimento. Le ampiezze relative di ciascuna tipologia di rumore generalmente cambiano con la frequenza e la distanza dalla sorgente. Ciascun rumore, inoltre, ha diverse velocità e proprietà di attenuazione che possono essere identificate sulla registrazione multicanale grazie all utilizzo di modelli di coerenza e in base ai tempi di arrivo e all ampiezza di ciascuno. La scomposizione di un campo di onde registrate in un formato a frequenza variabile consente l identificazione della maggior parte del rumore, analizzando la fase e la frequenza dipendentemente dalla distanza dalla sorgente. La scomposizione può essere quindi utilizzata in associazione con la registrazione multicanale per minimizzare il rumore durante l acquisizione. La scelta dei parametri di elaborazione così come del miglior intervallo di frequenza per il calcolo della velocità di fase, può essere fatto con maggior accuratezza utilizzando dei sismogrammi multicanale. Una volta scomposto il sismogramma, una opportuna misura di coerenza applicata nel tempo e nel dominio della frequenza può essere utilizzata per calcolare la velocità di fase rispetto alla frequenza. La velocità di fase e la frequenza sono le due variabili (x; y), il cui legame costituisce la curva di dispersione. E anche possibile determinare l accuratezza del calcolo della curva di dispersione analizzando la pendenza lineare di ciascuna componente di frequenza delle onde superficiali in un singolo sismogramma. In questo caso MASW permette la miglior registrazione e separazione ad ampia banda ed elevati rapporti S/N. Un buon rapporto S/N assicura accuratezza nel calcolo della curva di dispersione, mentre l ampiezza di banda migliora la risoluzione e la possibile profondità di indagine del profilo Vs di inversione. Le onde di superficie sono facilmente generate da una sorgente sismica quale, ad esempio, una mazza battente. La configurazione base di campo e la routine di acquisizione per la procedura MASW sono generalmente le stesse utilizzate in una convenzionale indagine a riflessione (CMP). Però alcune regole operative per MASW sono incompatibili con l ottimizzazione della riflessione. Questa similitudine permette di ottenere, con la procedura MASW, delle sezioni superficiali di velocità che possono essere utilizzate per accurate correzioni statiche dei profili a riflessione. MASW può essere efficace con anche solo dodici canali di registrazione collegati a geofoni singoli a bassa frequenza (<10Hz). Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 10 di 33

12 L illustrazione mostra le proprietà di dispersione delle onde di superficie. Le componenti a bassa frequenza (lunghezze d onda maggiori), sono caratterizzate da forte energia e grande capacità di penetrazione, mentre le componenti ad alta frequenza (lunghezze d onda corte), hanno meno energia e una penetrazione superficiale. Grazie a queste proprietà, una metodologia che utilizzi le onde superficiali può fornire informazioni sulle variazioni delle proprietà elastiche dei materiali prossimi alla superficie al variare della profondità. La velocità delle onde S (Vs) è il fattore dominante che governa le caratteristiche della dispersione Vantaggi Della Registrazione Multicanale Acquisizione multicanale Sismogramma multicanale A: onde in aria E: onde rifratte B: onde dirette F: onde riverberate C: onde di superficie G: rumore ambientale D: onde riflesse Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 11 di 33

13 Il principale vantaggio di un metodo di registrazione multicanale è la capacità di riconoscimento dei diversi comportamenti, che consente di identificare ed estrarre il segnale utile dall insieme di varie e differenti tipi di onde sismiche. Quando un impatto è applicato sulla superficie del terreno, tutte queste onde vengono simultaneamente generate con differenti proprietà di attenuazione, velocità e contenuti spettrali. Queste proprietà sono individualmente identificabili in una registrazione multicanale e lo stadio successivo del processo fornisce grande versatilità nell estrazione delle informazioni utili Descrizione Generale Della Procedura Masw La procedura MASW può sintetizzarsi in tre stadi distinti: 1- acquisizione dei dati di campo; 2- estrazione della curva di dispersione; 3- inversione della curva di dispersione per ottenere il profilo verticale delle Vs (profilo 1-D) che descrive la variazione di Vs con la profondità Strumentazione La strumentazione utilizzata è costituita da : un sismografo EEG BR24 24 canali 24 geofoni a 4.5Hz fucile sismico L ubicazione degli stendimenti sismici realizzati, i sismogrammi e la relativa interpretazione sono riportati a fine testo. (vedi All. 2) L indagine sul campo è stata eseguita dallo scrivente, l interpretazione e l elaborazione dei dati sismici di campagna è stata eseguita da EEG Geophysics srl di Sesto Calende (Va). Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 12 di 33

14 2.5 RISULTATI ANALISI DI 2 LIVELLO AREA NUOVO MUNICIPIO (AR 01, V. CADORNA V. MANZONI) Si riportano in Allegato 2 i risultati delle prove MASW condotte dallo scrivente nella primavera 2008 per conto di Paladomus srl nell ambito del progetto del P.I.I. che interessa l area in esame. Per ciascun stendimento MASW nel riquadro principale si osserva la stratigrafia delle Vs ricavata dalla prova, nonché le curve di dispersione misurate e calcolate. A destra è visibile il sismogramma mentre in basso è riportato il valore del parametro Vs30 calcolato utilizzando la stratigrafia Vs e la formula Vs30 = n i= 1 30 hi/vi dove hi e Vi indicano lo spessore (in m) e la velocità delle onde di taglio (m/s) dello strato i esimo, per un totale di N strati presenti nei 30 m superiori. Confrontando i profili sismici risultanti dall analisi delle 4 stese sismiche MASW si rileva l omogeneità del parametro Vs 30 derivante dalla stratigrafia sismica dei terreni indagati. Dai quattro stendimenti eseguiti il valore di Vs 30 risulta compreso in un intervallo ristretto tra 410 e 467 m/s. Il sito è classificato sulla base del valore di VS 30 come riportato nella seguente tabella: Classe A B C D E S1 S2 Velocità sismica (m/s) valori di Vs 30 superiori a 800 m/s, con strato di alterazione con spessore massimo pari a 3 m. valori di Vs 30 compresi tra 360 m/s e 800 m/s valori di Vs 30 compresi tra 180 m/s e 360 m/s valori di Vs 30 inferiori a 180 m/s sottosuoli di tipo C o D per spessore non superiore a 20 m, posti sul substrato A (con Vs > 800 m/s) Depositi con V S30 < 100 m/s che includono uno strato di almeno 8 m a grana fine o 3 m di torba o argilla terreni suscettibili di liquefazione, argille sensitive, o qualsiasi sottosuolo non classificabile nei tipi precedenti Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 13 di 33

15 Dalla stratigrafia sismica determinata dal profilo della velocità Vs nel terreno, seguendo le indicazioni della DGR 28 maggio 2008 n.8/7374 allegato 5, è possibile calcolare il valore del periodo proprio del sito T e valutare quindi, in base alla curva di riferimento, il valore del fattore di amplificazione locale Fa. T = n 4 * i= 1 n i= 1 n i= 1 VSi * hi dove hi è lo spessore dello strato iesimo di terreno con una data VS e n è il numero di strati iesimi. Nel ns. caso, nota la stratigrafia delle Vs ed ipotizzando di raggiungere lo strato con Vs=800 m/s a 50 m circa da p.c. risulta T (MASW) = , utilizzando la scheda con il campo di validità in cui sono compresi tutti e quattro i profili sismici individuati dalle indagini (rif. D.G.R. n.8/7374, Allegato 5, scheda di valutazione: All. 5 pag.116) hi hi risulta: Per edifici con periodo proprio compreso tra 0.1s e 0.5s Per la curva 3 (blu), con T<0.4s: Fa=-10.6T T+0.46 Nel ns. caso, con T = , risulta che Fa= e quindi supera i limiti di accettabilità per il comune di Carugo (valore di soglia per terreno B: Fa=1.4) Per edifici con periodo proprio compreso tra 0.5s e 1.5s Curva unica: Fa=-1.33T T+079 Nel ns. caso, con T = , risulta che Fa= e quindi non supera i limiti di accettabilità per il comune di Carugo (valore di soglia per terreno B: Fa=1.7) Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 14 di 33

16 Per la progettazione del nuovo municipio ai sensi della d.g.r. n /2003 (elenco tipologico di cui al d.d.u.o. n /03) solo se il periodo proprio della struttura in progetto sarà compreso tra 0.1s e 0.5s si dovrà preliminarmente eseguire l approfondimento al Livello 3 o, a scelta del progettista, progettare la struttura considerando la normativa valida per comuni classificati in Zona sismica 4 e il caso di terreno di tipo C. Nella figura sottostante si riporta l ubicazione del comparto (AR 01, v. Cadorna v. Manzoni) per cui è valido lo studio di 2 livello della zonazione sismica. Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 15 di 33

17 3 - NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PER LA PROGETTAZIONE ANTISIMICA Nel presente paragrafo sono specificate le prescrizioni aggiuntive da richiedere per valutare gli effetti dell azione sismica sulle nuove costruzioni al fine di ottemperare alla normativa sismica nazionale vigente. Applicando la metodologia per la valutazione dell amplificazione sismica locale (di cui ai Criteri attuativi della L.R. 12/05 Componente geologica, idrogeologica e sismica del P.G.T. Analisi e valutazione degli effetti sismici di sito in Lombardia finalizzate alla definizione dell aspetto sismico nei P.G.T. ) su tutto il territorio comunale sono state individuate le aree passibili di amplificazione sismica locale applicando il 1 livello della procedura. Poiché nell ambito delle pianificazioni urbanistiche del P.G.T. è prevista la costruzioni del nuovo municipio (edificio strategico ai sensi della d.g.r. n /2003, (elenco tipologico di cui al d.d.u.o. n /03), per l area del comparto AR 01, v. Cadorna v. Manzoni, si è condotta anche l analisi di 2 livello che ha evidenziato valori di Fa prevedibili maggiori della soglia comunale ammissibile. Sono stati individuati effetti di sito o di amplificazione sismica locale riconducibili a: Effetti di amplificazione litologica Scenario di pericolosità sismica locale riconducibile alla presenza zone di fondovalle e di pianura con presenza di depositi alluvionali e/o fluvio-glaciali granulari e/o coesivi (Z4a) e di zone moreniche con presenza di depositi granulari e/o coesivi, compresi le coltri loessiche (Z4c). Per il nuovo municipio nel comparto AR 01, v. Cadorna v. Manzoni, solo se il periodo proprio della struttura in progetto sarà compreso tra 0.1s e 0.5s si dovrà preliminarmente eseguire l approfondimento al Livello 3 o, a scelta del progettista, progettare la struttura considerando la normativa valida per comuni classificati in Zona sismica 4 e il caso di terreno di tipo C. La categoria topografica da considerare è T1 in ogni caso. 3.1 PRESCRIZIONI E APPROFONDIMENTI DI INDAGINE Dal 5 marzo 2008 è in vigore il d.m. 14 gennaio 2008 Approvazione delle nuove Norme Tecniche per le costruzioni, pubblicato sulla G.U. n. 29 del 4 febbraio 2008, che sostituisce il precedente d.m. 14 settembre 2005, fatto salvo il periodo di monitoraggio di 18 mesi, di cui al comma I dell art. 20 della L. 28 febbraio 2008, n. 31. Durante tale periodo, fino al 30 giugno 2009, si possono utilizzare per la progettazione sia le norme del D.M. 14 gennaio 2008, sia le norme previdenti, elencate al comma 2 del sopracitato art. 20 della L. 28 febbraio 2008, n. 31. Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 16 di 33

18 Fino al termine del periodo di monitoraggio (30 giugno 2009 salvo proroghe), in zona 4, ai sensi della d.g.r. n del 7 novembre 2003, la progettazione antisismica è obbligatoria esclusivamente per gli edifici strategici e rilevanti, individuati dal d.d.u.o. della Regione Lombardia n del 21 novembre 2003 non rientranti nelle tipologie di cui al decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile 21 ottobre Dal 1 luglio 2009 (salvo proroghe) la progettazione antisismica, per tutte le zone sismiche e per tutte le tipologie di edifici sarà regolata dal D.M. 14 gennaio Il territorio comunale di Carugo ricade in Zona Sismica 4. Di seguito si riporta lo schema delle procedure da seguire: Edifici Generici Per ogni nuovo edificio, ad esclusione degli edifici strategici e rilevanti ai sensi della d.g.r. n /2003 (elenco tipologico di cui al d.d.u.o. n /03), la normativa sismica vigente è da considerarsi sufficiente a tenere in considerazione anche i possibili effetti di amplificazione litologica e morfologica del sito e quindi va applicato lo spettro previsto dalla normativa, previa definizione della categorie di suolo su cui sorge l opera edilizia in progetto. Le categorie di suolo sono quelle descritte nel D.M. 14 gennaio 2008 Approvazione delle nuove Norme Tecniche per le costruzioni, in cui sono indicate cinque classi di terreni (A, B, C, D, E), identificabili sulla base delle caratteristiche stratigrafiche e delle proprietà geotecniche, e definite da parametri quali la velocità delle onde S, il numero dei colpi della prova SPT, e la coesione non drenata. Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 17 di 33

19 Le caratteristiche salienti delle cinque classi sono: A Ammassi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi caratterizzati da valori di Vs 30 superiori a 800 m/s, eventualmente comprendenti in superficie uno strato di alterazione, con spessore massimo pari a 3 m. B Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fine molto consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs 30 compresi tra 360 m/s e 800 m/s (ovvero NSPT 30 > 50 nei terreni a grana grossa e cu 30 > 250 kpa nei terreni a grana fine). C Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs 30 compresi tra 180 m/s e 360 m/s (ovvero 15 < NSPT 30 < 50 nei terreni a grana grossa e 70 < cu 30 < 250 kpa nei terreni a grana fina). D Depositi di terreni a grana grossa scarsamente addensati o di terreni a grana fina scarsamente consistenti, con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs 30 inferiori a 180 m/s (ovvero NSPT 30 < 15 nei terreni a grana grossa e cu 30 < 70 kpa nei terreni a grana fina). E Terreni dei sottosuoli di tipo C o D per spessore non superiore a 20 m, posti sul substrato di riferimento (con Vs > 800 m/s). S1 Depositi con V S30 < 100 m/s che includono uno strato di almeno 8 m a grana fine o 3 m di torba o argilla. S2 - Terreni suscettibili di liquefazione, argille sensitive, o qualsiasi sottosuolo non classificabile nei tipi precedenti Edifici Strategici e/o Rilevanti Opere Infrastrutturali In base all analisi di 1 livello, si è prodotta la Carta di Pericolosità Sismica locale (PSL). La carta della pericolosità sismica locale rappresenta il riferimento per I'applicazione dei successivi livelli di approfondimento previsti per l edificazione di costruzioni strategiche e rilevanti ai sensi della d.g.r. n /2003 (elenco tipologico di cui al d.d.u.o. n /03): il 2 livello è obbligatorio per il comune di Carugo (comune ricadente in Zona Sismica 4) negli scenari Z4, nel caso di costruzione di nuovi edifici strategici e rilevanti di cui al d.d.u.o. n del 21 novembre 2003, ferma restando la facoltà del Comune di estenderlo anche alle altre categorie di edifici. Tale analisi fornisce la stima della risposta sismica dei terreni in termini di valore di Fattore di Amplificazione (Fa). Il valore di Fa calcolato risultante dalle indagini in situ Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 18 di 33

20 andrà confrontato col valore di soglia comunale di Fa fornito per il tipo di sottosuolo corrispondente; i valori soglia di Fa per il comune in oggetto sono di seguito riportati: PERIODO COMPRESO TRA s rappresentativo del periodo proprio della maggior parte degli edifici presenti nel territorio regionale, ovvero edifici con strutture particolarmente rigide e sviluppo verticale indicativamente fino a 5 piani Valori soglia comunali di Fa COMUNE CARUGO Zona sismica 4 Suolo tipo A Suolo tipo B Suolo tipo C Suolo tipo D Suolo tipo E // PERIODO COMPRESO TRA s rappresentativo del periodo proprio di alcuni edifici presenti nei centri urbani più sviluppati del territorio regionale, ovvero edifici con strutture flessibili e sviluppo verticale indicativamente compreso tra i 5 e i 15 piani Valori soglia comunali di Fa COMUNE CARUGO Zona sismica 4 Suolo tipo A Suolo tipo B Suolo tipo C Suolo tipo D Suolo tipo E // 1,7 2,4 4,2 3,1 N.B. nel caso in cui il valore di Vs 30 dello strato superficiale risultasse pari o superiore a 800 m/s (es. substrato roccioso suolo tipo A) non si applica la procedura semplificata per la valutazione del Fa in quanto l amplificazione litologica è nulla (Fa=1.0) Nel caso in cui il valore di Fa calcolato per il sito risultasse inferiore o uguale al valore di soglia di riferimento del comune la normativa è da considerarsi sufficiente a tenere in considerazione i possibili effetti di amplificazione litologica e morfologica del sito e quindi per la progettazione strutturale antisismica si applica lo spettro previsto dalla normativa vigente. Nel caso il valore di Fa calcolato per il sito risultasse superiore al valore di soglia di riferimento del comune, si dovrà procedere alle analisi previste dal 3 livello di approfondimento o, in alternativa, utilizzare lo spettro di norma caratteristico della categoria di suolo successivo, con il seguente schema: - anziché lo spettro della categoria di suolo B si utilizzerà quello della categoria di suolo C; nel caso in cui la soglia non fosse ancora sufficiente si utilizzerà lo spettro della categoria di suolo D; - anziché lo spettro della categoria di suolo C si utilizzerà quello della categoria di suolo D; - anziché lo spettro della categoria di suolo E si utilizzerà quello della categoria di suolo D. Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 19 di 33

21 N.B.: Per i sottosuoli Tipo S1 e S2 non si può applicare l approccio semplificato che si basa sull individuazione delle categorie di sottosuolo di riferimento, come schematizzato nelle tabelle 3.2 II e 3.2 III del D.M T.U. edilizia. Come si legge nel capitolo 3.2 del D.M (T.U. edilizia), per i sottosuoli appartenenti alle categorie S1 e S2 è necessario predisporre specifiche analisi per la definizione delle azioni sismiche Tuttavia ricadendo il sito in zona 4, in base al capitolo 2.7 del decreto sopra citato, per le costruzioni di tipo 1 e 2 e classi d uso I e II è ammesso il metodo di verifica alle tensioni ammissibili le azioni sismiche debbono essere valutate assumendo i pari a 5 il grado di sismicità S, quale definito al paragrafo B. 4 del D.M.LL.PP In alternativa, per le verifiche S.L.V. allo stato limite, in zona sismica 4, come descritto nel capitolo 7 del D.M per tutte le costruzioni e le classi d uso, è consentita l applicazione del metodo semplificato che assume uno spettro di progetto costante con S d (T 1 ) =0.07g se vengono rispettate le condizioni indicate nel capitolo 7 (alle quali si rimanda). Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 20 di 33

22 4 AGGIORNAMENTO CARTA DELLA FATTIBILITA GEOLOGICA Nell ambito dell aggiornamento dello Studio Geologico di supporto alla pianificazione territoriale alla L.R. 12/05 e dei conseguenti regolamenti attuativi, è stata condotta una parziale revisione della perimetrazione delle classi di fattibilità geologica che ha comportato una più severa tutela dell acquifero nelle aree esterne a quelle di rispetto e tutela assoluta già disciplinate dal D. Lgs 152/2006 e recentemente ridefinite a seguito dell approvazione della riperimetrazione con criterio cronologico (60gg) delle fasce di rispetto (conferenza dei servizi del ). Ciò ha comportato l aggiornamento della carta dei vincoli (Tav. 1) e di quella di sintesi (Tav. 2). Gli scenari di pericolosità sismica locale (PSL) individuati con l analisi di I livello sono stati riportati nella carta della fattibilità geologica (Tavv. 4). Lo scenario Z4a non ha retino in quanto occupa tutto il territorio comunale che non è classificato nello scenario Z4c. Le aree in dissesto e quelle a rischio medio di alluvione individuate nella cartografia PAI non sono state modificate, la cartografia relativa rimane quindi invariata. 5 - AGGIORNAMENTO NORME TECNICHE DI FATTIBILITA GEOLOGICA A conclusione dell aggiornamento delle analisi svolte sul territorio di Carugo vengono di seguito descritte le prescrizioni geologico-tecniche per gli interventi urbanistici che dovranno essere recepite nelle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Governo del Territorio e che potranno essere considerate dall Amministrazione Comunale come linee guida per gli adempimenti necessari al rilascio di concessioni edilizie e permessi di costruire. Il tutto per garantire un efficace pianificazione del territorio ed uno sviluppo socioeconomico compatibile con la salvaguardia dell ambiente e delle risorse naturali. L azzonamento di riferimento è costituito dalla carta della fattibilità geologica delle azioni di piano (Tavv. 4a, 4b e 4c) In generale rimane comunque fondamentale la realizzazione di studi di dettaglio in fase di progettazione degli interventi, dimensionati alla scala delle opere di progetto (secondo quanto previsto dal D.M. 14 gennaio 2008 e ex D.M. 11/03/1988, Circ.Minist.24/09/1988 n ), in quanto le osservazioni ed i dati derivabili dalla zonazione geologica comunale non li sostituiscono in alcun modo. Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 21 di 33

23 CLASSE DI FATTIBILITÀ 1 FATTORI DI RISCHIO: non vi sono controindicazioni o particolari limitazioni di carattere geologico per eventuali variazioni di destinazione d uso. Le opere sono tutte consentite previa redazione della sola Relazione Geotecnica ai sensi del D.M. 11/03/88 per la determinazione delle caratteristiche geotecniche del terreno di fondazione e per determinare la stabilità di eventuali fronti di scavo. Nota: a seguito del presente aggiornamento questa classe di fattibilità non è più rappresentata sul territorio comunale di Carugo. CLASSE DI FATTIBILITA' 2 FATTORI DI RISCHIO: aree con primo acquifero superficiale non protetto, presenza di orizzonti superficiali con modeste o variabili qualità geotecniche alla scala del cantiere, locale ridotta capacità di drenaggio del suolo con possibili ristagni superficiali, rischio di erosione superficiale per locali deflussi idrici superficiali non adeguatamente intercettati dai sistemi di smaltimento in occasione di elevati e concentrati apporti meteorici su terreni a bassa inclinazione. PRESCRIZIONI E APPROFONDIMENTI DI INDAGINE Nuove edificazioni (lettera e, art 27, L.R. 12/2005) Sono consentite previa redazione di Relazione Geologica e Relazione Geotecnica ai sensi del D.M e D.M. 11/03/88 che puntualizzino, mediante rilievi e indagini in situ, la definizione dell assetto idrogeologico generale dei luoghi analizzando adeguatamente le problematiche geologiche dell area in relazione alla tipologia costruttiva dell opera e con particolare riferimento ai motivi per i quali la zona è stata attribuita a tale classe di fattibilità geologica. La Relazione Geologica di fattibilità deve essere presentata nella fase preliminare del progetto. A titolo indicativo si riportano gli aspetti principali da evidenziare nelle Relazioni Geologiche e/o Geotecniche di accompagnamento ai progetti e/o nei progetti medesimi: Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 22 di 33

24 saranno sempre da determinare il grado di addensamento dei depositi di copertura e da accertare le caratteristiche geotecniche (eventualmente con stima della permeabilità) dei terreni di fondazione al fine individuare la profondità dell orizzonte resistente oltre ad eventuali interferenze con la falda, e quindi procedere al calcolo della capacità portante e alla stima dei cedimenti indotti per giungere al corretto dimensionamento delle opere di fondazione; qualora sia prevista la realizzazione di scavi, i progetti dovranno comprendere la verifica delle condizioni di stabilità dei fronti di scavo e del sistema opera-pendio o opera-edifici a confine, nonché delle eventuali opere di sostegno e consolidamento degli scavi, con adeguato margine di sicurezza come da normativa vigente; dove ritenuto opportuno andranno prescritti il dimensionamento di eventuali opere di drenaggio, raccolta e smaltimento delle acque superficiali, di interventi antierosivi e/o di consolidamento in corrispondenza di aree sottostanti potenzialmente coinvolgibili da attive dinamiche erosive provocate dalle acque lì convogliate. Ampliamento edifici esistenti Per ampliamenti in pianta di superfici residenziali, produttive o ricettive, valgono le prescrizioni indicate per le nuove edificazioni. Recupero del patrimonio edilizio esistente Sono ammessi senza integrazioni di tipo geologico gli interventi di cui alle lettere a), b), c), dell art. 27 della L.R. 12/2005. Per gli interventi di cui alla lettera d) valgono, per ogni sottoclasse, le prescrizioni indicate per le nuove edificazioni. Opere varie Per la realizzazione delle opere di vario tipo quali opere di interesse pubblico, strade, opere di urbanizzazione e reti tecnologiche, opere di sistemazione idrogeologica dei versanti e dei corsi d acqua che comportino sensibili modifiche all assetto morfologico e/o idrogeologico dei luoghi valgono le prescrizioni indicate per le nuove edificazioni. Opere non consentite E fatto divieto di realizzare nuove opere disperdenti nel sottosuolo per le acque nere o miste o reflui di attività produttive anche se depurati e per quelle di prima pioggia raccolte da piazzali e parcheggi. Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 23 di 33

25 CLASSE DI FATTIBILITA 3 FATTORI DI RISCHIO: Nella porzione collinare: aree ad acclività moderata in materiale sciolto e scarpate a ridotto sviluppo verticale, residuo fronte di cava (a NW di Gattedo). Possibili problemi di stabilità degli scavi e di regimentazione/drenaggio delle acque scolanti, presenza di consistenti spessori di terreni argillosi coesivi impermeabili (coperture loessiche) sul pianalto. Nella piana: area con presenza di riporti e/o orizzonti superficiali con modeste qualità geotecniche, area storicamente allagata con modesti valori di velocità ed altezze d acqua e/o con possibile di formazione di falde sospese legate a piccoli paleoalvei all'interno di terreni eterogenei. Inoltre: area di protezione dell acquifero vulnerabile captato dai pozzi ad uso idropotabile e dai fontanili (sottoclasse 3a). PRESCRIZIONI E APPROFONDIMENTI DI INDAGINE Nuove edificazioni (lettera e, art 27, L.R. 12/2005) Sono consentite con limitazioni previa redazione di Relazione Geologica preliminare di fattibilità e Relazione Geotecnica ai sensi del D.M e D.M. 11/03/88 che puntualizzino, mediante rilievi e indagini in situ, la definizione dell assetto idrogeologico generale dei luoghi analizzando con adeguato dettaglio le problematiche geologiche dell area in relazione alla tipologia costruttiva dell opera e con particolare riferimento ai motivi per i quali la zona è stata attribuita a tale classe di fattibilità geologica. La Relazione Geologica di fattibilità deve essere presentata nella fase preliminare del progetto. A titolo indicativo si riportano alcune prescrizioni e gli aspetti principali da evidenziare nelle Relazioni Geologiche e Geotecniche di accompagnamento ai progetti e/o nei progetti medesimi: saranno sempre da accertare eventuali interferenze delle fondazioni con la falda e le caratteristiche dei terreni mediante l esecuzione di indagini geognostiche puntuali, al fine di determinare il grado di addensamento dei depositi e individuare le caratteristiche geotecniche, la profondità dell orizzonte resistente, e quindi procedere al calcolo della capacità portante e dei cedimenti indotti e al corretto dimensionamento delle opere di fondazione e degli eventuali interventi volti a migliorare le caratteristiche dei terreni di appoggio delle stesse; qualora sia prevista la realizzazione di scavi con h>1.5 m, i progetti dovranno comprendere la verifica delle condizioni di stabilità dei fronti di scavo, nonché delle eventuali opere di sostegno e consolidamento degli stessi; dovranno inoltre essere Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 24 di 33

26 fornite indicazioni in merito alle modalità esecutive degli scavi necessarie per raggiungere in sicurezza il piano di fondo scavo previsto; nel caso di interventi su tratti di pendio con acclività superiore a 20 se in terreno o a 30 se sul Ceppo, o della realizzazione di terrapieni o riporti su versante e sul ciglio di pendii naturali, i progetti dovranno comprendere la verifica delle condizioni di stabilità globale del pendio e del sistema opera-pendio in relazione ai sovraccarichi indotti; qualora si renda necessario intervenire sui versanti mediante opere di sostegno (muri, diaframmi, paratie, gabbionate di contenimento, muri cellulari, terre armate ecc.) i progetti dovranno comprendere la verifica delle condizioni di stabilità delle stesse e del sistema opera-pendio, con adeguato margine di sicurezza come da normativa; in aree con problemi di ristagni idrici superficiali i progetti dovranno contenere indicazioni in merito al dimensionamento delle opere di drenaggio e smaltimento delle acque meteoriche e/o dei sistemi di impermeabilizzazione degli interventi in progetto, garantendo la sicurezza dello stato dei luoghi a valle; nel caso di interventi nella zona storicamente allagata con modesti valori di velocità ed altezze d acqua i progetti dovranno tenere conto della possibilità che le opere vengano interessate da lame d acqua. In queste zone non sarà quindi concessa l'abitabilità ai vani interrati, inoltre non si potranno realizzare installazioni il cui eventuale allagamento comporti un sensibile rischio di inquinamento (ad esempio discariche, impianti industriali o aree di deposito che comportino l'utilizzo o al produzione di prodotti o scarti di lavorazione pericolosi o inquinanti quali acidi, idrocarburi, solventi, vernici, detergenti, prodotti farmaceutici ecc.). Oltre alle limitazioni d uso del territorio stabilite nel regolamento di polizia idraulica per questa zona, a titolo di esempio e senza pretesa di esaustività, si elencano alcuni dei possibili accorgimenti che potranno essere presi in considerazione dai progettisti per la mitigazione del rischio per allagamento (sottoclasse 3b) ed evitare il danneggiamento delle strutture al fine di garantire la compatibilità dei futuri interventi di trasformazione territoriale: A) Misure generiche per evitare il danneggiamento dei beni e delle strutture: realizzare le superfici abitabili, le aree sede dei processi industriali, degli impianti tecnologici e degli eventuali depositi di materiali sopraelevate rispetto al livello della piena di riferimento (attualmente individuabile in carta con la quota del limite esterno dell area 3b al traverso del terreno in oggetto), la realizzazione di vani interrati è sconsigliata. realizzare le eventuali aperture degli edifici situate al di sotto del livello di piena di riferimento a tenuta stagna; disporre gli ingressi in modo che non siano perpendicolari al flusso principale della corrente localmente prevedibile. progettare la viabilità minore interna e la disposizione dei fabbricati così da limitare allineamenti di grande lunghezza nel senso dello scorrimento delle acque, che potrebbero indurre la creazione di canali di scorrimento ad alta velocità; Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 25 di 33

27 progettare la disposizione dei fabbricati in modo da limitare la presenza di lunghe strutture continue trasversali di ostacolo alla corrente principale; favorire in generale il deflusso/assorbimento delle acque di esondazione e il loro rientro in alveo, evitando interventi che ne comportino l accumulo (depressioni, sbarramenti, ecc). B) Misure atte a garantire la stabilità delle fondazioni: opere drenanti per evitare le sottopressioni idrostatiche nei terreni di fondazione; opere di difesa per evitare i fenomeni di erosione delle fondazioni superficiali in prossimità del corso d acqua; eventuali fondazioni profonde per limitare i fenomeni di cedimento; C) Misure per facilitare l evacuazione di persone e beni in caso di inondazione: uscite di sicurezza situate sopra il livello della piena di riferimento aventi dimensioni sufficienti per l evacuazione di persone e beni verso l esterno o verso i piani superiori; vie di evacuazione situate sopra il livello di piena; D) Utilizzo di materiali e tecnologie costruttive che permettano alle strutture di resistere alle pressioni idrodinamiche. E) Utilizzo di materiali per costruzione poco danneggiabili al contatto con l acqua. Ampliamento edifici esistenti Per ampliamenti di superfici residenziali, produttive o ricettive, sia mediante sopraelevazioni sia mediante realizzazione di nuovi corpi di fabbrica valgono le prescrizioni indicate per le nuove edificazioni. Recupero del patrimonio edilizio esistente Sono ammessi senza integrazioni di tipo geologico gli interventi di cui alle lettere a), b), c), dell art. 31 della L. R. 12/2005. Per gli interventi di cui alla lettera d) dell art. 27 della L. R. 12/2005 e comunque per interventi che comportano cambiamenti di destinazioni d uso con ampliamenti di superfici residenziali, produttive o ricettive valgono, per ogni sottoclasse, le prescrizioni indicate per le nuove edificazioni. Opere varie Per la realizzazione delle opere di vario tipo quali opere di interesse pubblico, strade, opere di urbanizzazione e reti tecnologiche, opere di sistemazione idrogeologica dei versanti che comportino modifiche all assetto idrogeologico dei luoghi valgono le prescrizioni indicate per le nuove edificazioni. Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 26 di 33

28 Per la sottoclasse 3a Qualsiasi intervento che comporti un mutamento dello stato attuale di uso del suolo potrà essere autorizzato solo dopo che si sia accertato, in base ad indagine idrogeologica adeguatamente approfondita, che l intervento stesso non comporterà compromissione della funzionalità delle opere di captazione e della qualità delle acque captate. In queste aree non si potranno realizzare discariche, grandi impianti industriali, distributori di carburanti, nuove opere disperdenti di acque nere e di acque miste, di reflui, fanghi e liquami, anche se depurati e della acque di prima pioggia derivanti da parcheggi e piazzali. Realizzazione di fognature Ai fini dell applicazione del presente regolamento, per fognature s'intendono i collettori di acque nere e di acque miste, di reflui, fanghi e liquami, anche se depurati nonché le opere d arte connesse, sia pubbliche sia private. I nuovi tratti di fognatura devono: costituire un sistema a tenuta bidirezionale, cioè dall interno verso l esterno e viceversa, e recapitare esternamente all area medesima; essere realizzati evitando, ove possibile, la presenza di manufatti che possano costituire elemento di discontinuità, quali i sifoni e opere di sollevamento. Ai fini della tenuta, tali tratti potranno in particolare essere realizzati con tubazioni in cunicolo interrato dotato di pareti impermeabilizzate, corredato di pozzetti rompitratta i quali dovranno possedere analoghe caratteristiche di tenuta ed essere ispezionabili, oggetto di possibili manutenzioni e con idonea capacità di trattenimento. In alternativa, la tenuta deve essere garantita con l impiego di manufatti in materiale idoneo e valutando le prestazioni nelle peggiori condizioni di esercizio, riferite nel caso specifico alla situazione di livello liquido all intradosso dei chiusini delle opere d arte. Nella zona di protezione dell acquifero vulnerabile captato: non è consentita la realizzazione di fosse settiche, pozzi perdenti, bacini di accumulo di liquami e impianti di depurazione, distributori di carburanti liquidi; è in generale opportuna la realizzazione di vasche per la separazione delle acque di prima pioggia per piazzali di insediamenti produttivi e parcheggi asfaltati/pavimentati. Per tutte le fognature nuove (principali, secondarie, allacciamenti) insediate nella zona di protezione sono richieste le verifiche di collaudo. I progetti e la realizzazione delle fognature devono essere conformi alle condizioni evidenziate e la messa in esercizio delle opere interessate è subordinata all esito favorevole del collaudo. Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 27 di 33

29 Realizzazione di opere e infrastrutture di edilizia residenziale e relativa urbanizzazione Al fine di proteggere le risorse idriche captate il Comune, nei propri strumenti di pianificazione urbanistica, favorisce la destinazione delle zone di protezione dell acquifero e in particolare di quelle di rispetto dei pozzi destinati all approvvigionamento potabile a verde pubblico, ad aree agricole o ad usi residenziali a bassa densità abitativa. Nella zona di protezione dell acquifero: le nuove edificazioni possono prevedere volumi interrati che non dovranno interferire con la falda captata, in particolare dovranno avere una distanza non inferiore a 5 m dalla superficie freatica. Tale distanza dovrà essere determinata tenendo conto delle oscillazioni piezometriche stagionali. In tali zone non è inoltre consentito: la realizzazione, a servizio delle nuove abitazioni, di depositi di materiali pericolosi non gassosi, anche in serbatoi di piccolo volume a tenuta, sia sul suolo sia nel sottosuolo (stoccaggio di sostanze chimiche pericolose ai sensi dell articolo 21, comma 5, lettera i) del d.lgs. 152/99); la posa di condotte per il trasporto di sostanze pericolose non gassose; l utilizzo di diserbanti e fertilizzanti all interno di parchi e giardini, a meno di non utilizzare sostanze antiparassitarie che presentino una ridotta mobilità nei suoli. Realizzazione di infrastrutture viarie, ferroviarie ed in genere infrastrutture di servizio Nella zona di protezione dell acquifero è consentito l insediamento di nuove infrastrutture viarie e ferroviarie, fermo restando il rispetto delle prescrizioni di seguito specificate. Le infrastrutture viarie a elevata densità di traffico (autostrade, strade statali, provinciali, urbane a forte transito) devono essere progettate e realizzate in modo da garantire condizioni di sicurezza dallo sversamento ed infiltrazione di sostanze pericolose in falda, prevedendo allo scopo un manto stradale o un cassonetto di base impermeabili e un sistema per l allontanamento delle acque di dilavamento che convogli gli scarichi al di fuori della zona protetta o nella fognatura realizzata in ottemperanza alle condizioni in precedenza riportate. Lungo tali infrastrutture non possono essere previsti piazzali per la sosta, per il lavaggio di mezzi di trasporto o per il deposito, sia sul suolo sia nel sottosuolo, di sostanze pericolose non gassose. Lungo gli assi ferroviari eventualmente presenti non possono essere realizzati binari morti adibiti alla sosta di convogli che trasportano sostanze pericolose. Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 28 di 33

30 È vietato il deposito e lo spandimento di sostanze pericolose, quali fondenti stradali, prodotti antiparassitari ed erbicidi, a meno di non utilizzare sostanze che presentino una accertata ridotta mobilità nei suoli. Per le opere viarie o ferroviarie da realizzare in sottosuolo deve essere garantita la perfetta impermeabilizzazione delle strutture di rivestimento e le stesse non dovranno interferire con l acquifero captato, in particolare dovrà essere mantenuta una distanza di almeno 5 m dalla superficie freatica. Tale distanza dovrà essere determinata tenendo conto delle oscillazioni piezometriche stagionali. E opportuno favorire la costruzione di cunicoli multiuso per la manutenzione e il posizionamento di varie infrastrutture anche in tempi successivi, in modo da ricorrere solo in casi eccezionali ad operazioni di scavo all interno della zona di protezione. Pratiche agricole Nelle zone di protezione sono consigliate coltivazioni biologiche, nonché bosco o prato stabile, quale ulteriore contributo alla fitodepurazione. E vietato lo spandimento di liquami e la stabulazione, come previsto dal Regolamento Attuativo della legge regionale n. 37 del 15 dicembre 1993 Norme per il trattamento la maturazione e l utilizzo dei reflui zootecnici. Per i nuovi insediamenti e per quelle aziende che necessitano di adeguamenti delle strutture di stoccaggio, tali strutture non potranno essere realizzate all interno delle aree di rispetto dei pozzi, così come dettato dall art. 9 punto 7 del Regolamento Attuativo della legge regionale n. 37 del 15 dicembre 1993 Norme per il trattamento la maturazione e l utilizzo dei reflui zootecnici. L utilizzo di fertilizzanti di sintesi e di fanghi residui di origine urbana o industriale è comunque vietato. Inoltre l utilizzo di antiparassitari è limitato a sostanze che presentino una ridotta mobilità all interno dei suoli. CLASSE DI FATTIBILITA 4 FATTORI DI RISCHIO: aree con dinamiche di dissesto gravitativo in atto e/o potenzialmente riattivabili, conoidi torrentizie con segni di attività, fasce corrispondenti agli alvei attuali dei corsi d acqua, zone direttamente interessate dalle dinamiche torrentizie quali erosioni ed esondazioni, fasce di rispetto dei corsi d'acqua. Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 29 di 33

31 PRESCRIZIONI E APPROFONDIMENTI DI INDAGINE Nuove edificazioni L alto rischio presente comporta gravi limitazioni alla modifica delle destinazioni d uso delle particelle di terreno. Sono consentite solo opere tese al consolidamento o alla sistemazione idrogeologica per la messa in sicurezza dei luoghi, quali interventi atti a contenere il rischio di erosione ed instabilità dei versanti, opere idrauliche di regimazione o riprofilatura degli alvei per limitare gli effetti dell'azione erosiva esercitata dalle acque incanalate e il verificarsi di esondazioni. Sono quindi vietate le realizzazioni di nuove costruzioni di qualsiasi tipo che comportino la riduzione della capacità di smaltimento dei deflussi idrici di massima piena lungo i corsi d acqua o che in ogni caso comportino un peggioramento delle condizioni di deflusso. Sono inoltre vietate le costruzioni di qualsiasi tipo (recinzioni, muri ecc.) e movimenti di terra che ostacolino la possibilità di accedere ai corsi d acqua per le periodiche operazioni di manutenzione (si veda anche il Reg. Polizia Idraulica Comunale) Ampliamento edifici esistenti Non è ammesso alcun ampliamento di edifici esistenti. Recupero del patrimonio edilizio esistente Sono ammessi gli interventi di cui alle lettere a), c) dell art. 27 della L.R 12/2005. Opere varie La realizzazione di eventuali opere di interesse pubblico, dovranno essere valutate puntualmente. I progetti preliminari dovranno essere corredati da apposita Relazione Geologica e da Relazione Geotecnica che attestino la compatibilità degli interventi previsti con la situazione di grave rischio idrogeologico caratterizzante l area in oggetto. Dovranno quindi essere fornite tutte le prescrizioni relative alle modalità esecutive degli interventi stessi necessarie per garantire la sicurezza degli operatori. Le opere di pubblica utilità non altrimenti localizzabili, che dovessero essere progettate lungo i fondovalle della Roggia Vecchia e/o della Roggia Borromeo a monte della S.P. 32 Novedratese dovranno rispettare anche le prescrizioni della sottoclasse 3a. Vittorio BUSCAGLIA geologo Aggiornamento Studio Geologico comunale alla L.R. 12/05 - D.G.R. n8/ Pag 30 di 33

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