Origini ed evoluzione della VIA
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- Raimondo Greco
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1 Origini ed evoluzione della VIA. L del 1 gennaio 1970 USA National Environment Policy Act of Direttiva del Consiglio Economico Europeo 27 giugno 1985 n. 85/337 (con allegati). Legge 8 luglio 1986 n. 349 (Istituzione del Ministero dell Ambiente). Decreto DPCM n. 377 del 10/08/88. Decreto DPCM 27/12/1988. Legge 22 febbraio 1994 n. 146 art. 40. Decreto DPR 12/04/1996 Atto di indirizzo e coordinamento per l attuazione dell art. 40 comma 1 L.146/1994 Direttiva 42/2001/CE
2 L del 1 gennaio 1970 USA National Environment Policy Act of 1969/5 Costituiscono obiettivi della presente Legge definire un indirizzo politico nazionale che incoraggi un rapporto fecondo e felice tra l uomo e il suo ambiente, promuovere ogni sforzo per prevenire o eliminare i danni per l ambiente e per la biosfera e stimolare la salute e il benessere dell uomo, arricchire le conoscenze sui sistemi ecologici e sulle risorse naturali essenziali per la Nazione, nonché istituire il Council on Environmental Quality. Per realizzare l indirizzo politico indicato nella presente legge, costituisce costante responsabilità del Governo Federale utilizzare tutti i mezzi praticabili, comparabili con le altre essenziali esigenze dell indirizzo politico nazionale, al fine di migliorare e coordinare i piani, le funzioni, i programmi e le risorse federali affinché la nazione possa: (1) assumere come responsabilità per ciascuna generazione la conservazione dell ambiente per le generazioni future; (2) assicurare a ciascun americano un ambiente sicuro, sano, produttivo nonché esteticamente e culturalmente piacevole; (3) raggiungere il più alto grado di positiva utilizzazione dell ambiente, senza degradazione, rischio per la salute e la sicurezza o altre conseguenze indesiderabili e non previste; (4) preservare gli importanti aspetti storici, culturali e naturali del nostro patrimonio nazionale e mantenere, ove possibile, un ambiente che consenta la diversità e la varietà della scelta individuale; (5) raggiungere un equilibrio fra popolazione ed utilizzazione delle risorse che consenta un elevato livello di vita ed una ampia partecipazione alle attrattive della vita; (6) migliorare la qualità delle risorse rinnovabili e tendere al massimo riciclaggio delle risorse esauribili.
3 Direttiva del Consiglio Economico Europeo 27 giugno 1985 n. 85/337 Art Ai sensi della presente Direttiva si intende per: progetto - la realizzazione di lavori di costruzione o di altri impianti o opere - altri interventi sull ambiente naturale o sul paesaggio, compresi quelli destinati allo sfruttamento delle risorse del suolo; committente il richiedente dell autorizzazione relativa ad un progetto privato o la pubblica autorità che prenda l iniziativa relativa ad un progetto; autorizzazione decisione dell autorità competente, o delle autorità competenti, che conferisce al committente il diritto di realizzare il progetto stesso. Art. 2 Gli stati membri adottano le disposizioni necessarie affinché, prima del rilascio dell autorizzazione, i progetti per i quali si prevede un impatto ambientale importante, segnatamente per la loro natura, le loro dimensioni e la loro ubicazione, formino oggetto di una valutazione del loro impatto.... Art. 3 La valutazione dell impatto ambientale individua, descrive e valuta,... gli effetti diretti ed indiretti di un progetto sui seguenti fattori: - l uomo, la fauna e la flora; - il suolo, l acqua, l aria, il clima e il paesaggio; - l interazione dei fattori di cui al primo e secondo trattino; - i beni materiali ed il patrimonio culturale.... Art Le informazioni che il committente deve fornire... comportano almeno: - una descrizione del progetto con informazioni relative alla sua ubicazione, progettazione e dimensioni; - una descrizione delle misure previste per evitare, ridurre e possibilmente compensare rilevanti effetti negativi; - i dati necessari per individuare e valutare i principali effetti che il progetto può avere sull ambiente; - una sintesi non tecnica delle informazioni di cui al primo, secondo e terzo trattino.... Art. 12 Gli Stati membri prendono le misure necessarie per conformarsi alla presente Direttiva entro un termine di tre anni a decorrere dalla notifica.
4 Allegato I Elenco dei progetti oggetto di valutazione: nove categorie di opere per le quali la VIA è obbligatoria. Questi casi riguardano: raffinerie di petrolio; centrali termiche e nucleari; impianti di rifiuti radioattivi; acciaierie integrate; impianti di produzione dell amianto; impianti chimici integrati; autostrade, ferrovie, aeroporti; porti; impianti di eliminazione di rifiuti pericolosi. AllegatoII Elenco dei progetti oggetto di una valutazione quando gli Stati membri ritengano che le loro caratteristiche lo richiedano. Questi casi riguardano: settore agricolo; industria estrattiva; industria energetica; lavorazione di metalli; fabbricazione del vetro; industria chimica; industria dei prodotti alimentari; industria dei tessili, cuoio, legno e carta; industria della gomma; progetti di infrastrutture, altri progetti. Allegato III Elenco delle informazioni che il committente deve fornire nella forma opportuna
5 Legge 8 luglio 1986 n. 349 (Istituzione del Ministero dell Ambiente)... Art Entro sei mesi dall entrata in vigore della presente Legge il Governo presenta al Parlamento il disegno di legge relativo all attuazione delle Direttive comunitarie in materia di impatto ambientale. 2. In attesa dell attuazione legislativa delle Direttive comunitarie in materia di impatto ambientale, le norme tecniche e le categorie di opere in grado di produrre rilevanti modificazioni dell ambiente ed alle quali si applicano le disposizioni di cui ai successivi commi... sono individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata su proposta del Ministro dell Ambiente, sentito il Comitato scientifico...
6 Decreto DPCM n. 377 del 10/08/88 individua le categorie di opere per le quali è obbligatoria la procedura di valutazione di cui all art. 6 legge 349/86, sono le stesse opere della direttiva comunitaria più le dighe. Lo stesso decreto specifica le norme tecniche sui progetti con riferimento alle singole categorie e precisa il ruolo di altri Ministeri od enti rispetto a quello del Ministero dell Ambiente; chiarisce la finalità ed il contenuto della istruttoria che prevede la pronuncia di compatibilità ambientale.
7 Decreto DPCM 27/12/1988 Emana norme tecniche integrative molto dettagliate. All Art. 2 specifica cosa si intenda per Studio di Impatto Ambientale (SIA): esso costituisce uno dei documenti da allegare alla domanda di pronuncia sulla compatibilità ambientale da ottenersi dal Ministero dell Ambiente per i progetti di opere rientranti nelle categorie obbligate del DPCM del 10/08/1988 n. 377 a sottoporsi alla procedura di VIA; si precisa inoltre che la documentazione da allegare al progetto deve essere composta dai seguenti elaborati fondamentali: a) Lo SIA vero e proprio, articolato secondo i 3 Quadri di riferimento (Quadro di Riferimento Programmatico, Quadro di Riferimento Progettuale, Quadro di Riferimento Ambientale) b) Gli elaborati di progetto. c) Una sintesi non tecnica destinata all informazione del pubblico con allegati grafici di agevole riproduzione. d) La documentazione attestante l avvenuta pubblicazione ai sensi dell art.1 primo comma del DPCM 377/88
8 Legge 22 febbraio 1994 n. 146 art. 40 Decreto DPR 12/04/1996 Atto di indirizzo e coordinamento per l attuazione dell art. 40 comma 1 L.146/1994 concernente disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale... Considerata la necessità di dare urgente e completa attuazione alla Direttiva 85/337/CEE, anche in considerazione del parere della Commissione delle Comunità Europee in data 7 luglio 1993 con il quale la Repubblica italiana è stata invitata a prendere le misure necessarie per la sottoposizione alla procedura di valutazione dell impatto ambientale dei progetti di cui all allegato II alla citata Direttiva quando questi abbiano un impatto ambientale importante;... Decreta: E approvato il seguente atto di indirizzo e coordinamento relativo alle condizioni, criteri e norme tecniche per l applicazione della procedura di impatto ambientale ai progetti inclusi nell allegato II alla Direttiva del Consiglio 85/337/CEE, concernente la valutazione di impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati. Art. 1 Ambito di applicazione 1 Le Regioni... assicurano che l attuazione della procedura di valutazione di impatto ambientale per i progetti indicati negli allegati a e b avvenga nel rispetto delle disposizioni della Direttiva 85/337/CEE, secondo gli indirizzi contenuti nel presente atto Entro nove mesi dalla data di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana del presente atto di indirizzo e coordinamento le Regioni... provvedono a disciplinare i contenuti e le procedure di valutazione di impatto ambientale, ovvero ad armonizzare le disposizioni vigenti con quelle contenute nel presente atto. 3 Sono assoggettati alla procedura di valutazione di impatto ambientale i progetti di cui all allegato A. 4 Sono assoggettati alla procedura di valutazione di impatto ambientale i progetti di cui all allegato B che ricadono, anche parzialmente, all interno di aree naturali protette... Art. 8 Studio di impatto ambientale 1 Lo studio di impatto ambientale è predisposto a cura e spese del committente o dell autorità proponente, secondo le indicazioni di cui all allegato c. 2 Per i progetti che sono sottoposti a valutazione di impatto ambientale, è facoltà del committente o dell autorità proponente richiedere all autorità competente l avvio di una fase preliminare volta alla definizione delle informazioni, comprese nell allegato C, che devono essere fornite. Le Regioni... individuano tempi e modalità di svolgimento delle fasi preliminari, assicurando che avvenga in contraddittorio con il committente o l autorità proponente.
9 3 Le informazioni richieste devono essere coerenti con il grado di approfondimento progettuale necessario e strettamente attinenti alle caratteristiche specifiche di un determinato tipo di progetto e delle componenti dell ambiente che possono subire un pregiudizio, anche in relazione alla localizzazione, tenuto conto delle conoscenze e dei metodi di valutazione disponibili. 4 Lo studio di impatto ambientale deve contenere almeno le seguenti informazioni: A la descrizione del progetto, con indicazione dei parametri ubicativi, dimensionali e strutturali, e le finalità dello stesso. B La descrizione dei potenziali effetti sull ambiente, anche con riferimento a parametri e standard previsti dalla normativa ambientale, nonchè ai piani di utilizzazione del territorio. C La rassegna delle relazioni esistenti fra l opera proposta e le norme in materia ambientale, nonchè i piani di utilizzazione del territorio. D La descrizione delle misure previste per eliminare o ridurre gli effetti sfavorevoli sull ambiente. 5 Ai fini della predisposizione dello studio, il soggetto pubblico o privato, interessato alla realizzazione delle opere e/o degli impianti ha diritto di accesso alle informazioni e ai dati disponibili presso gli uffici delle amministrazioni pubbliche. Art. 7 Giudizio di compatibilità ambientale... Art. 8 Misure di pubblicità... Art. 9 Partecipazione al procedimento... Art. 10 Procedura di verifica... Art. 11 Procedura per i progetti con impatto ambientale interregionale... Art. 12 Procedura per i progetti con impatti ambientali transfrontalieri
10 Direttiva 42/2001/CE Questa Direttiva si snoda in 15 articoli di carattere procedurale. L interessante innovazione introdotta da questa direttiva è riconducibile al momento di applicazione della valutazione stessa che deve essere effettuata durante la fase preparatoria del piano o del programma ed anteriormente alla sua adozione o all avvio della relativa procedura legislativa (art. 4) Altra fondamentale introduzione è la sostanziale partecipazione del pubblico nel processo valutativo... L applicazione della VAS avviene per tutti i piani e i programmi che possono avere effetti significativi sull ambiente e che sono elaborati per i settori agricoli, forestali, della pesca, energetico, industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli, e che definiscono il quadro di riferimento per l applicazione dei progetti elencati negli allegati I e II della Direttiva 85/337/CEE e per i quali...
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