Conoscenze in rete: la banca dati on-line del LIFE TEN

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1 Verso la Rete ecologica del Trentino Incontro di presentazione dei risultati del Progetto europeo LIFE+T.E.N. Conoscenze in rete: la banca dati on-line del LIFE TEN Paolo Pedrini -Museo delle Scienze - Sezione Zoologia dei Vertebrati

2 Esiste in Trentino un patrimonio di conoscenze Dalla bibliografia storica e ricerche naturalistiche recenti Il contributo dal passato Il contributo attuale Progetto BIODIVERSITA, Fondo ricerca PAT 2005 Fondo per i progetti di ricerca della P.A.T., L.P. 3, dd. 20/3/2000 Il valore della ricerca naturalistica Musei, FEM, altri enti di ricerca pubblici e privati, Parchi e Servizi PAT, Rete Natura 2000 PAT, Associazioni ambientaliste, ACT, gruppi naturalistici e naturalisti cittadini. Un patrimonio frutto di: Indagini, sopralluoghi, monitoraggi, ricerche intensive, sintesi, banche dati e pubblicazioni scientifiche.

3 Un valore riconosciuto al quale prestare attenzione Direttiva CEE 92/43 Habitat dell Unione Europea tutela degli habitat, delle specie e delle attività umane che hanno prodotto biodiversità stato di conservazione favorevole (FCS) per tutte le specie e gli habitat di interesse comunitario e mantenimento della biodiversità implementazione di una rete ecologica (ZSC) Direttiva CEE Uccelli 79/409 e2009/147/ce Concernente la conservazione degli uccelli selvatici (e loro habitat) Allegato I : specie di interesse comunitario minacciate di estinzione, misure speciali di conservazione per quanto riguarda l'habitat, sopravvivenza e riproduzione nella loro area di distribuzione

4 La percezione

5 Le azioni propedeutiche del LIFE TEN 1. STUDI e AZIONI PROPEDEUTICHE a. Raccolta dati su specie e habitat; creazione di un data base unico. b. Definizione delle priorità di conservazione a livello provinciale c. Individuazione delle aree di connettività e frammentazione della rete ecologica d. Linee guida per: - piani di gestione; - monitoraggi; - gestione degli habitat di interesse comunitario - gestione della vegetazione in alveo - action plan: gambero di fiume, trota marmorata, ululone, avifauna, ambienti agricoli, umidi, forestali e alta quota

6 GRUPPO DI LAVORO AZIONI PREPARATORIE: MUSE LIFE+ TEN - Coord. P. Pedrini A1- A2 A3 A5: Banche dati, Priorità, Rete ecologica MUSE M. Brambilla, C. Tattoni, A. Iemma, I. Salvador Fondazione Museo Civico di Rovereto: F. Prosser, A. Bertolli A1: Web-GIS - FEM - Markus Netteler, L. Delucchi e coll. A 8 : Action plain con il contributo di specialistici M. Brambilla, M. Caldonazzi, S. Endrizzi, B. Maiolini, L. Marchesi, P. Pedrini, L. Pontalti, E. Romanazzi, C. Torboli D1: Monitoraggi azioni dimostrative MUSE - S. Endrizzi, A. Franzoi, F. Rizzolli, F. Rossi Foto: M. Bedin

7 A1 Banca dati Habitat e specie Partecipazione Musei (MCR e MUSE) Parchi Dipartimenti, Servizi e altri enti PAT Enti di ricerca (FEM)

8 Quale priorità a scala locale?

9 A2 - attribuzione priorità a scala locale CRITERI FAUNA VERTEBRATA L approccio consente di: definire il grado di importanza delle popolazioni e areale provinciali di ogni specie (o habitat), e quindi della responsabilità del Trentino per la loro conservazione; valutare il possibile ruolo ecologico / funzionale di una specie nel suo ambiente; livello gerarchico: responsabilità della popolazione / areale alpini a scala europea e globale e di popolazione e areale trentini a scala alpina Valore come indicatore: funzione di bioindicatore, keystone species, specie ombrello, etc. considerare il grado di rischio (e quindi, indirettamente, la necessità di conservazione attiva) per specie ed habitat. Lista Rossa a diversa scala geografica (quando nota)

10 A2 - Matrice di calcolo - Uccelli % su globale* % su EU* % su Alpi* TOTALE Popolazione Alpi Trentino Distribuzione Alpi Trentino SPEC (1-3) 0-5%: 1; 5-15%: 2; >15%: 3 0-5%: 1; 5-15%: 2; >15%: 3 SPEC1: 3; SPEC2: 2; SPEC3: 1 0-5%: 1; 5-15%: 2; >15%: 3 0-5%: 1; 5-15%: 2; >15%: 3 0-5%: 1; 5-15%: 2; >15%: 3 0-5%: 1; 5-15%: 2; >15%: 3 totale responsabilità Valore come indicatore keystone species specie ombrello indicatore ricchezza specifica indicatore funzionalità habitat specie focale per corridoi ecologici specie sensibile a frammentazione o isolamento sì: 1; no: 0 sì: 1; no: 0 sì: 1; no: 0 sì: 1; no: 0 sì: 1; no: 0 sì: 1; no: 0 totale indicatore Grado di minaccia LR CR: 4; EN: 3; VU: 2; NT: 1; LC: 0 Stato di conservazione a livello nazionale o di bioregione alpina favorevole: 1; inadeguato: 2; cattivo: 3 PRIORITÀ COMPLESSIVA totale minaccia punteggio finale

11 A2 - Matrice di calcolo - altre specie Popolazione Alpi Trentino Distribuzione Alpi Trentino % su globale* % su Europa* % su Alpi* TOTALE 0-5%: 1; 5-15%: 2; >15%: 3 0-5%: 1; 5-15%: 2; >15%: 3 0-5%: 1; 5-15%: 2; >15%: 3 0-5%: 1; 5-15%: 2; >15%: 3 0-5%: 1; 5-15%: 2; >15%: 3 0-5%: 1; 5-15%: 2; >15%: 3 totale responsabilità indicatore Valore come indicatore keystone species specie ombrello ricchezza specifica indicatore funzionalità habitat specie focale per corridoi ecologici specie sensibile a frammentazione o isolamento sì: 1; no: 0 sì: 1; no: 0 sì: 1; no: 0 sì: 1; no: 0 sì: 1; no: 0 sì: 1; no: 0 totale indicatore Grado di minaccia LR CR: 4; EN: 3; VU: 2; NT: 1; LC: 0 totale minaccia PRIORITÀ COMPLESSIVA punteggio finale

12 A2 - Priorità (Vertebrati pesci esclusi, Allegati) 1. SALAMANDRA DI AURORA 77,8 2. BARBASTELLO 75,9 3. VERSPERTILIO SMARGINATO 75,9 4. COTURNICE 72,2 5. ORTOLANO 71,4 6. ORSO BRUNO 70,4 7. LINCE 68,5 8. TRITONE CRESTATO 64,8 9. RINOLOFO MAGGIORE RE DI QUAGLIE 61,9 11. PICCHIO TRIDATTILO 59,5 12. RINOLOFO MINORE 58,3 13. GALLO CEDRONE 57,9 14. ULULONE DAL VENTRE GIALLO 56,5 15. VERSPERTILIO DI BLYTH 56,5 16. VERSPERTILIO MAGGIORE 56,5 17. LUPO 55,6 18. GIPETO 53,9 19. PERNICE BIANCA 52,4 20. AVERLA PICCOLA 51,6 21. SUCCIACAPRE 50,8

13 A2 - Priorità (Vertebrati pesci esclusi, Allegati) 26. CIVETTA NANA 50,0 27. BIANCONE 49,2 28. SALAMANDRA ALPINA 49,1 29. AQUILA REALE 47,6 30. TARABUSINO 46,8 31. BIGIA PADOVANA 46,8 32. GUFO REALE 46,0 33. BIGIA PADOVANA 46,8 34. GUFO REALE 46,0 35. PICCHIO CENERINO 45,2 36. MARTIN PESCATORE 44,4 37. FAGIANO DI MONTE 43,7 38. PICCHIO NERO 43,7 39. FRANCOLINO DI MONTE 42,1 40. CIVETTA CAPOGROSSO 42,1 41. NIBBIO BRUNO 37,3 42. FALCO PELLEGRINO 29,4 43. FALCO PECCHIAIOLO 24,6

14 Priorità delle specie floristiche Sono state valutate 513 specie: A) Specie della Lista Rossa del Trentino (Prosser, 2001) escluse NT B) Specie endemiche a livello alpino L indice è stato calcolato sulla base di: A) Nr. province nelle Alpi D) Lista rossa B) Nr. regioni in Italia E) Trend delle popolazioni in TN C) Nr. quadranti in TN F) Presenza negli Allegati della Direttiva Habitat Al vertice della classifica Crupina vulgaris: 0,63 Botrychium simplex: 0,63 Spirodela polyrrhiza: 0,64

15 Priorità degli habitat Sono stati valutati tutti gli habitat della Direttiva L indice è stato calcolato sulla base di: A) Nr. regioni in Italia B) Lista Rossa degli habitat in Trentino (Bertolli in Lasen, 2006) C) Importanza come habitat di specie Al vertice della classifica Formazioni erbose subpannoniche (6240*)= 0,87 Torbiere boscate (91D0*)= 0,85

16 A3 - Per la Rete ecologica del Trentino Banche dati distributive Modellizzazione di habitat di specie focali/direttive Sovrapposizione delle informazioni Mappe di sintesi complessiva Mappe ricchezza per macroambienti e hot spot Connettività e barriere Foto: F. Bertola

17 A3 - Per la Rete ecologica del Trentino Banche dati distributive Modellizzazione di habitat di specie focali/direttive Sovrapposizione delle informazioni Mappe di sintesi complessiva Mappe ricchezza per macroambienti e hot spot Connettività e barriere

18 Connettività, corridoi e barriere Informazioni integrative Grandi carnivori Ungulati (connessione a scala forestale; Mustoni et al. PAB/Servizio Foreste) Anfibi (corridoi fra zone umide) Pesci (barriere artificiali) Foto interpretazioni

19 Ma cosa richiede la Direttiva?... la Direttiva Habitat considera necessario per l attuazione del proprio contenuto il miglioramento delle conoscenze scientifiche e tecniche e sottolinea la necessità della ricerca come elemento fondamentale per poter attuare significative misure di conservazione della natura e delle specie viventi, è fondamentale avere una buona conoscenza di ciascuna specie, in particolare per: distribuzione, biologia ed ecologia, minacce e sensibilità alle alterazioni ambientali, esigenze di conservazione; una buona conoscenza di questi fattori per le specie oggetto di conservazione è infatti ritenuta conditio sine qua non per la corretta implementazione della Direttiva

20 A 5 - le linee guida per i monitoraggi Garantire un monitoraggio efficace e funzionale alle richieste della UE Attraverso la messa in condivisione delle reciproche competenze (fra enti, esperti e cittadini, entro e fuori aree protette) Pianificare lo sforzo di monitoraggio e di analisi Finalizzare e risparmiare risorse comuni

21 Quali specie monitorare 1. il monitoraggio delle specie di interesse comunitario, all interno dei siti della rete e nel resto del territorio provinciale; 2. il monitoraggio di altre specie di vertebrati terrestri, che in molti casi fungono da ottimi indicatori dello stato di salute della biodiversità in generale e degli ecosistemi e habitat; 3. Le specie delle Liste Rosse locali.

22 Ad esempio: il monitoraggio dell avifauna Criteri per la selezione delle specie I ) SPECIE di interesse comunitario Specie dell All. I della D.U. II) SPECIE di valore ecologico e naturalistico Altre specie non incluse: A) indicatori di diversità o ricchezza specifica; B) indicatori di ambienti naturali in buono stato di conservazione; C) specie con status sfavorevole a livello globale o continentale; D) specie con status sfavorevole a livello provinciale ma di presenza non irregolare e distribuzione non puntiforme.

23 Modalità di monitoraggio dell avifauna A. Specie da monitorare per Aree Campione A.1 Arene di canto (tetraonidi) A.2 Osservazione presso località riproduttive (rapaci diurni) A.3 Specie che necessitano di monitoraggi coordinati ad ampia scala (grandi rapaci) A.4 Specie da monitorare tramite emissione di stimolazione acustica (metodo del playback) presso aree campione (rallidi, rapaci notturni) A.5 Passeriformi rari (censimenti al canto)

24 Individuazione delle aree Alta Val di Non Val di Fiemme

25 Re di quaglie aree agricole, prati da sfalcio

26 Censimenti al canto Ambienti aperti e cespugliati - Averla piccola Bigia padovana (EN) - Ortolano All. I - censimenti al canto; Rete di riserve; ornitologi esperti/muse - Zigolo nero (CR) - Coturnice (EN)

27 Avifauna acquatica Specie degli ambienti umidi - Biotopi umidi di fondovalle; Rete delle aree protette, riserve naturali

28 Galliformi alpini Censimenti PAT Servizio Foreste e fauna - Coturnice -Servizio Foreste e fauna -Parchi naturali -Rete di riserve - Gallo cedrone (EN)

29 RAPACI Conteggio in contemporanea; aree campione - Gipeto (RE) - Aquila reale - area campione parchi naturali; - Biancone - rete di riserve; birdwatcher/muse

30 Il monitoraggio dell erpetofauna 1. Specie degli All. II della Direttiva Habitat 2. Specie dell All. IV, Dir Habitat 3. Specie minacciate a scala locale

31 Specie di interesse comunitario biotopi zone umide e reti di riserve ANFIBI Salamandra nera All. IV Salamandra atra aurorae All. II (*) prioritaria Tritone crestato All. II Ululone dal ventre giallo All. II Rospo smeraldino - All. IV Raganella All. IV Rana dalmatina All. IV Rane verdi - Rana (Pelophylax) lessonae e Rana (Pelophylax) synklepton esculenta - All. IV Tritone comune RETTILI Lucertola vivipara (carniolica) (biotopi Ampola, Inghiaie)

32 Il monitoraggio della teriofauna A) Chirotteri (all. II e all. IV) Specie indicatrici e a forte livello di minaccia B) Grandi Carnivori Specie rare ad ampio areale potenziale orso e lince (e ORA lupo) C) Mustelidi lontra (non si sa mai ) e martora (indicatore) D) Roditori moscardino, driomio

33 A1 Banca dati Habitat e specie Obiettivo del LIFE+ TEN Condivisione delle conoscenze Partecipazione futura all implementazione Conoscere per dar valore al territorio

34

35 Grazie per l attenzione Foto: Isabella Salvador

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