Elenco dei Vincitori del concorso di poesia Liberart astrazione. donne d india

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Michelina Nigro
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1 Elenco dei Vincitori del concorso di poesia Liberart 2008 LUCACCINI MENTANA DODÒ SANGIORGI DOMENICA NOFERI FEDERIGO PALOMBA MARIA ROSARIA Primo classificato astrazione Secondo classificato donne d india Terzo classificato il pozzo della miniera a pietrineri Premio alla creatività oggi nun c ho tempo

Primo classificato astrazione Secondo classificato donne d india Terzo

2 ASTRAZIONE Vola il pensiero, libero vaga nello spazio sconfinato, chiusa l anima nel profondo stagno di un monotono andare; ascolto il vento, foglie erranti si posano; è fatica il respiro, desolato il cuore, nuvole sfrangiate lentamente si spostano, s attardano sui monti, svaniscono, promesse di eternità nello spazio senza tempo, l immagine della bellezza nel perenne mutare delle cose: il canto dell usignolo nel silenzio della notte, lo splendore del sole sulla distesa del mare. Tramonta questo mio tempo, ma vorrei ancora la nuvola, l ape, l usignolo, il grande mare azzurro per liberare il pensiero e lasciar cantare l anima.

spazio senza tempo, l immagine della bellezza nel perenne mutare delle cose: il canto dell usignolo nel silenzio della notte, lo splendore del sole sulla

3 DONNE D INDIA Sotto il peso dei mattoni, velate d organzina sfilano lungo la buca del cantiere vesti suonanti di mille corpi di donna. Braccia tese, intrecciate sugli autobus della metropoli attendono discese e risalite, pronte ad impattare il giorno. E, come scia luminosa, che racchiude il segmento della vita, questo corpo di donna profumato d oriente rinnova ogni notte il proprio gesto d amore: riverbera, tintinna, sciacqua, batte, sbatte, scivola, scioglie, cammina e danza. Danza.

Braccia tese, intrecciate sugli autobus della metropoli attendono discese e risalite, pronte ad impattare il giorno.

4 Il pozzo della miniera a Pietrineri Quando le sirene segnavano il tempo, quando il tempo non era tuo, la vita contava solo un pugno di giorni duri, aridi, stenti, e sputi di sangue, i passi stanchi si avviavano sul sentiero del pozzo, al villaggio, spettri di antiche paure aleggiavano nelle stanze nude, e nelle strade di polvere, nei cunicoli si moriva senza gloria, come bestie senz'anima, che ad alcuno importa, senza storia!! solo un nonnulla!! un segno minimo, perduto nella vita di qualcuno!! che a nessuno, o a pochi rimaneva nella memoria, laggiù, nel profondo inferno, si scendeva in compagnia di un sorriso di lei, o la carezza tenera di un bimbo, avvolto in pezze scabre, lise, un pezzo frusto, rassegnati per la propria disgraziata condizione. Quando le sirene segnavano il tempo, e il tempo non era tuo.

ad alcuno importa, senza storia!! solo un nonnulla!! un segno minimo, perduto nella vita di qualcuno!

5 Oggi nun c ho tempo Madonna santa! Quanto c ho da fa! Oggi nun c ho tempo, manco da respirà. Devo lavà li panni, stirà le camicie di Ninetto, preparà li gnocchi, l abbacchio ar forno, er semolino per nonno, er latte der pupo;. Devo lavà li vetri, che mamma mia, da quanto so zozzi, me pareno de carta vetrata.. se capitasse putacaso in sto momento puranco er Padreterno, gli direi con garbo: Me dispiace, Eccellenza, ma oggi nun c ho proprio tempo, ripassi puro domane, che qua me troverà! mentre sto quasù, arampicata n cima a lo scaleo, pe cercà de levà na ragnatela co tutto er ragno incorporato, sur più bello e te pareva!?... se mette a squillà er campanello! Come faccio a risponde da quasù? Ma quello mperterito sona. Sona e nun se zitta più!... Provo a scenne pian piano da lo scaleo, ma. Metto un piede in fallo patatracche, me ritrovo pe tera tutta ntorcinata! Mamma mia, che capocciata! Provo a tiramme su ma nun ce riesco! Oh Dio, so sempre viva o me trovo de botto di già nell Aldilà? So passati si e no pochi seconni, quanno,,,,, A rieccote sur più bello n antro squillo! Ancora tutta rintronata, m avvio a la porta, opro, e chi te trovo davanti? Na vecchia tutta nera cu ll occhi a palla e tutta scarmijata! S appoggia ad un bastone, che. guardanno mejo, me pare più na falce.. Chi cerca?, faccio io tutta gentile, Cerco la sora Rosa, l altra risponde, So io, propr io, chi la vole? Ma come.. nun me riconosci?... Eppure qua ntorno tutti sanno chi so E co ll occhiacci brutti m indica la falce Guardanno mejo, me pare sì de riconoscella: Ah, brutta Arpia! T ariconosco si, stai sempre a sto puntone, ma nun c hai proprio gnente de mejo da fa? Ma io, veramente.. borbotta quella, Ma che io, tu e noi..! Ho detto che te ne devi annà! Senti, oggi me trovi bbona e gentile ma pe l appunto avrei c ho tanto da fa!.ripassa. tra cent anni, e poi.se vedrà!

Devo lavà li vetri, che mamma mia, da quanto so zozzi, me pareno de carta vetrata.

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