Linee guida per la regolamentazione dell accesso. alle prestazioni sociali e sociosanitarie agevolate. 5 dicembre 2014
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1 Linee guida per la regolamentazione dell accesso alle prestazioni sociali e sociosanitarie agevolate 5 dicembre 2014
2 Le linee guida 1. Principi generali 2. Ambito di applicazione 3. Accesso 4. Livelli di omogeneizzazione dei regolamenti 5. Compartecipazione dell utenza al costo dei servizi Individuazione dei servizi disciplinati dal regolamento 2
3 Ambito di applicazione Il regolamento disciplina i criteri di definizione della compartecipazione al costo delle prestazioni sociali, delle prestazioni sociali agevolate della componente socioassistenziale delle prestazioni agevolate di natura sociosanitaria assicurate dal Comune i criteri guida per l erogazione 3
4 Livello di omogeneizzazione dei regolamenti L opportunità di tendere ad un livello di omogeneizzazione territoriale, Comune quantomeno a livello di ambito se non addirittura di Provincia, per ragioni di equità di trattamento, deve essere ponderata con la necessità di riconoscere le peculiarità territoriali e le differenti situazioni finanziarie degli enti locali, Ambito fermo restando l imprescindibile rispetto della normativa vigente Provincia 4
5 Compartecipazione dell utenza al costo dei servizi Costituisce principio generale, salvo diversa disposizione normativa, che chiunque usufruisca di prestazioni sociali, di prestazioni sociali agevolate, di prestazioni agevolate di natura sociosanitaria di prestazioni agevolate rivolte a minorenni sia tenuto, in tutto o in parte, a sostenerne il costo. 5
6 Compartecipazione dell utenza al costo dei servizi I criteri di compartecipazione al costo sono definiti: dal d.p.c.m. 5 dicembre 2013, n. 159, dai relativi provvedimenti attuativi e, in generale, dalla normativa statale in materia di ISEE; dalla normativa regionale in materia, siccome legittima; dalle disposizioni del regolamento. Rimane attualmente irrisolto il problema dell armonizzazione tra quanto disposto con il d.p.c.m. 159/2013 (in particolare, l art. 2 co. 1) e la normativa regionale di riferimento (attualmente la l.r. n. 3/2008). Detta questione potrà/dovrà essere risolta a livello regionale, fermo restando che, allo stato attuale, la materia è già compiutamente disciplinata dal d.p.c.m. n. 159/
7 Compartecipazione dell utenza al costo dei servizi Per la determinazione della percentuale di compartecipazione al costo dei servizi da parte dell utenza, è possibile utilizzare la metodologia della progressione lineare ovvero in alternativa la progressione parabolica, che garantiscono maggior equità e personalizzazione del livello compartecipativo. In alternativa, il Comune potrà adottare altro criterio matematico, purché, ovviamente, non si risolva nella violazione dei principi dettati dalla normativa. 7
8 Il processo di definizione della compartecipazione individuare la percentuale di copertura dei costi a carico Percentuale di copertura degli utenti del servizio e quella a carico della fiscalità generale % di copertura del costo (per unità di misura del servizio) Decisione politica Definizione del perimetro Individuare eventuali soglie di accesso, soglie di esenzione, soglie di massima compartecipazione ISEE iniziale ISEE finale Profili tariffari Verso una maggiore equità: dalle compartecipazione a fasce alla progressione lineare o parabolica Tariffa min Tariffa max Formula di calcolo 8
9 Compartecipazione dell utenza al costo dei servizi Considerata la necessità di valutare l impatto del nuovo ISEE sul rispetto degli equilibri di bilancio, e tenuto conto che non è determinabile una regola generale che standardizzi lo scostamento medio tra vecchio ISEE e nuovo ISEE, è opportuno che la definizione delle soglie sia determinata a livello di Ambito e/o Comune, in funzione delle simulazioni da effettuarsi sulle proprie platee di beneficiari delle prestazioni agevolate. L impatto sui bilanci dei Comuni è determinato non solo dalla variazione dei redditi e patrimoni in funzioni del nuovo ISEE ma anche dallo scostamento, più o meno ampio, delle regolamentazioni comunali attualmente vigenti rispetto alle previsioni, rigorose e tassative, del d.p.c.m. n. 159/2013: è evidente, infatti, che l impatto sulla futura spesa sarà tanto maggiore quanto più il modello regolamentare attuale si discosta dalla normativa vigente. 9
10 Compartecipazione dell utenza al costo dei servizi Riguardo alla determinazione della compartecipazione dell utenza al costo dei servizi residenziali, alla luce delle importanti franchigie già previste nel d.p.c.m. n. 159/2013, in sede di determinazione dell ISEE, si ritiene non necessaria la previsione di un ulteriore quota da lasciare nella disponibilità del ricoverato. 10
11 Individuazione dei servizi disciplinati dal regolamento Si ritiene opportuno procedere all individuazione dei servizi raggruppati per tipologia per i quali è prevista l applicazione del Regolamento, nonché alla definizione dei criteri guida per l erogazione degli stessi attraverso schede di servizi riportate in allegato al Regolamento. Questa struttura modulare consente ad ogni singola amministrazione di scegliere quali servizi far rientrare nell ambito di applicazione del Regolamento generale e quali disciplinare con appositi provvedimenti, in funzione delle specificità territoriali e della tipologia di servizi erogati. 11
12 Individuazione dei servizi disciplinati dal regolamento Si suggerisce una definizione univoca della tipologia dei servizi erogati ai fini dell abbinamento con le diverse tipologie di ISEE, tenuto conto delle analitiche definizioni di «Prestazioni sociali agevolate», «Prestazioni agevolate di natura sociosanitaria» e «Prestazioni agevolate rivolte a minorenni», contenute nell art. 1 del d.p.c.m. 5 dicembre 2013, n. 159, e della tabella allegata al Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali dell 8 marzo Così come previsto dall art. 2 comma 4 del d.p.c.m. 5 dicembre 2013, n
13 ISEE differenti per prestazioni differenti 1. Prestazioni sociali agevolate Famiglia anagrafica Art Prestazioni sociali agevolate di natura socio sanitaria Coniuge e figli Art. 6 c Prestazioni in ambiente residenziale a ciclo continuativo Coniuge e figli anche non conviventi Art. 6 c. 3 lettera b) 4. Prestazioni agevolate rivolte a minorenni Famiglia anagrafica + genitore non coniugato non convivente Art.7 Simulazioni d impatto 13
14 Struttura del regolamento tipo 14
15 TITOLO I - PRINCIPI GENERALI Articolo 1 Principi, oggetto e finalità Articolo 2 Informazione Articolo 3- Definizioni Articolo 4 - Accesso alla rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e priorità Articolo 5- Modalità di accesso alla rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale 15
16 TITOLO II - COMPARTECIPAZIONE DELL UTENZA AL COSTO DEI SERVIZI Articolo 6 - Disposizioni comuni in tema di compartecipazione alla spesa Articolo 7 - Definizione della compartecipazione dell utenza al costo dei servizi Articolo 8 - Controllo sulle dichiarazioni sostitutive 16
17 TITOLO III - DISPOSIZIONI FINALI Articolo 9 - Riservatezza e trattamento dei dati personali Articolo 10 - Abrogazioni Articolo 11 Regolamentazione di servizi Articolo 12 - Entrata in vigore 17
18 ALLEGATO A. TIPOLOGIEDISERVIZI I - Interventi di servizio sociale II - Interventi per la domiciliarità III - Interventi socio-educativi IV - Interventi territoriali V - Interventi economici ad integrazione del reddito VI- Interventi economici ad integrazione delle rette di servizi VII - Interventi economici a sostegno dell attivazione di servizi 18
19 I servizi / prestazioni disciplinati I. Interventi di servizio sociale III - Interventi socioeducativi IV - Interventi territoriali VI. Integrazione rette VII - Interventi economici per attivazione servizi Segretariato sociale professionale A.D.E.H. SFA / STH Servizi residenziali Voucher infanzia Presa in carico del servizio sociale Assistenza educativa minori disabili CRE PRR Servizi residenziali per minori Voucher nidi II - Interventi per ladomiciliarità ADM V - Interventi economici ad integrazione reddito Servizi semiresidenziali SAD Incontri protetti Contributi economici Centri diurni per minori Pasti a domicilio Contributi per affido Trasporto sociale Contributi di solidarietà 19
20 Ad esempio le integrazioni rette di servizi residenziali e semiresidenziali Minori: comunità educative, comunità familiari, alloggi per Prestaz. agevolate per minorenni a carattere sociale l autonomia Disabili: comunità alloggio Prestaz. agevolate di natura socio-sanitaria Servizi residenziali di natura socio-sanitaria Anziani: RSA, Disabili: RDS, CSS Prestaz. agevolate di natura socio-sanitaria in ambiente residenziale a ciclo continuativo a carattere sociale Disabili: CSE Prestaz. agevolate di natura socio-sanitaria Servizi semiresidenziali di natura socio-sanitaria Disabili: CDD Anziani: CDI Prestaz. agevolate di natura socio-sanitaria 20
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