STUDIO OSSERVAZIONALE SULLE EVIDENZE EMERSE NELL ESPLETAMENTO DELLE ISTRUTTORIE D.M. 11 GENNAIO 2017 E S.M.I.

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1 Procedura Applicativa DM 2 marzo 2018 Versione 1.0 STUDIO OSSERVAZIONALE SULLE EVIDENZE EMERSE NELL ESPLETAMENTO DELLE ISTRUTTORIE D.M. 11 GENNAIO 2017 E S.M.I.

2 Sommario Introduzione Ambito di applicazione e metodo di lavoro Analisi lettere di primo esito Analisi lettere con esito finale Rigetto Indicatori di monitoraggio Best practices nell ambito dei PC accolti Installazione o retrofit di sistemi per l'illuminazione Installazione di impianti di produzione di energia termica Installazione di gruppi frigo Installazione di impianti di produzione dell aria compressa Installazione di forni di cottura Settore ceramico ALLEGATO ALLEGATO ALLEGATO ALLEGATO

3 - 2 - GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE Introduzione Il presente documento contiene le risultanze del progetto Studio osservazionale sulle evidenze emerse nell espletamento delle istruttorie relativo alle richieste presentate ai sensi del D.M. 11 Gennaio L obiettivo consiste nella redazione di chiarimenti tecnici operativi che precisino gli aspetti riguardanti le problematiche più ricorrenti rilevate in sede di istruttoria in modo da minimizzare le richieste di documentazione integrativa da parte del GSE nel corso dell istruttoria. In particolare, dallo scenario attuale relativo alle pratiche inviate per la richiesta di accesso al meccanismo dei certificati bianchi ai sensi del D.M. 11 Gennaio 2017 emerge che un numero significativo di richieste di integrazione e preavvisi di rigetto dipende essenzialmente da due fattori: carenze documentali prevalentemente risolte nel corso dell istruttoria; mancanza di requisiti previsti dal D.M. per un errata valutazione preventiva di «mediobassa» complessità (es. data di avvio della realizzazione dei lavori) da parte del soggetto proponente. E apparso utile pertanto realizzare uno studio osservazionale sulle evidenze emerse nell espletamento delle istruttorie con l obiettivo di fornire agli operatori del settore un maggior supporto, in particolare documentale, al fine di chiarire i principali aspetti che determinano una richiesta di integrazione e/o un preavviso di rigetto. Lo studio è stato condotto tenendo conto anche degli aggiornamenti introdotti dall entrata in vigore del decreto correttivo D.M. 10 Maggio 2018 che modifica il D.M. 11 Gennaio Il decreto correttivo, entrato in vigore il giorno 11 Luglio 2018, modifica alcuni aspetti del D.M. 11 Gennaio 2017 che consentono il superamento di alcune problematiche emerse durante le attività di valutazione già condotte in sede di istruttoria. In particolare, relativamente alla presentazione, valutazione e certificazione dei risparmi relativi ai progetti di efficienza energetica, l aggiornamento ha impatto: a) sui criteri di definizione del consumo di baseline; b) sulla tipologia degli interventi e valori di vita utile; c) sui progetti che prevedono l impiego di fonti rinnovabili per usi non elettrici; d) sulla cumulabilità con altri incentivi. Nell ambito del presente progetto sono state condotte le seguenti attività: a) individuazione delle problematiche riscontrate durante la valutazione dell istruttoria; b) classificazione delle problematiche riscontrate in base alla frequenza; c) analisi delle problematiche più critiche e formulazione di chiarimenti operativi. Inoltre, è stato istituito un Osservatorio per il monitoraggio periodico delle criticità riscontrate con corrispondenti indicatori.

4 - 3 - GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE 1 Ambito di applicazione e metodo di lavoro I contenuti del documento fanno riferimento all analisi effettuata sulla totalità delle pratiche (344) la cui lettera di primo esito, Richiesta di Integrazione o Preavviso di Rigetto, è stata inoltrata al soggetto proponente entro il 30/09/2018. Si precisa che tale insieme è composto sia da pratiche che hanno concluso l iter di valutazione sia da pratiche il cui iter è ancora in corso. Tipologia Lettera di primo esito analizzata Numero Percentuale sull insieme di pratiche analizzate in primo esito Richiesta di Integrazione ,5% Preavviso di Rigetto 36 10,5% 10,5% 89,5% Richieste di integrazione PDR Figura 1: Tipologia di lettere che costituiscono le pratiche analizzate Inoltre, è stata effettuata un analisi ulteriore sulle pratiche (91) che hanno concluso l iter di valutazione e che hanno avuto come esito definitivo il Rigetto, al fine di evidenziare le criticità che durante l iter procedimentale, ovvero dalla valutazione di primo esito fino all esito definitivo, non sono state superate. Sulla base di quanto sopra riportato, l insieme delle pratiche analizzate è cosi composto:

5 Insieme totale pratiche analizzate con lettera di primo esito R.I. o PdR (n.344 pratiche) Pratiche con lettera di primo esito Richiesta di Integrazione (n.308 pratiche) Pratiche con lettera di primo esito Preavviso di Rigetto (n.36 pratiche) Pratiche con iter di valutazione non ancora concluso (n.151 pratiche) Pratiche con lettera di primo esito Richiesta di Integrazione ed esito definitivo "Accoglimento" (n.94 pratiche) Pratiche con lettera di primo esito Richiesta di Integrazione ed esito definitivo "Rigetto" (n.63 pratiche) Pratiche con iter di valutazione non ancora concluso (n.6 pratiche) Pratiche con lettera di primo esito Preavviso di Rigetto ed esito definitivo "Accoglimento" (n.2 pratiche) Pratiche con lettera di primo esito Preavviso di Rigetto ed esito definitivo "Rigetto" (n. 28 pratiche) Figura 2: Dettaglio insieme di pratiche analizzate In particolare, i riquadri in verde della Figura 2 rappresentano il perimetro delle richieste oggetto dell analisi effettuata sulle lettere di primo esito mentre i riquadri in rosso rappresentano il perimetro delle richieste oggetto dell analisi effettuata sulle pratiche rigettate a valle di una Richiesta di Integrazione o Preavviso di Rigetto. In Tabella 1 sono riportate le principali criticità emerse dall analisi condotta e una relativa descrizione di dettaglio che riporta in maniera sintetica le problematiche riscontrate e, laddove opportuno, una spiegazione delle motivazioni delle contestazioni mosse dal GSE. Criticità Informazioni sul soggetto proponente e sul soggetto titolare Dettaglio criticità 1) In base alla documentazione trasmessa non è possibile verificare che il progetto sia conforme a quanto disposto dall articolo 2, comma 1, lettera w) del D.M. 11 gennaio 2017, che definisce il soggetto titolare del progetto colui che sostiene l investimento per la realizzazione del progetto di efficienza energetica. Si specifica che le informazioni sul soggetto titolare vengono richieste nel PC qualora non sia presente documentazione che riporti informazioni esaustive in merito al soggetto che sostiene l investimento per la realizzazione del progetto di efficienza energetica. Si specifica, inoltre, che informazioni non esaustive ovvero discordanti sulla tipologia dell investimento sostenuto dal soggetto titolare potrebbero richiedere la necessità di acquisire, in sede di PC o di prima RC, a seconda delle tempistiche dell investimento, documentazione atta a verificare la corretta individuazione del soggetto titolare (ad es. fatture di acquisto, ordini, etc..); 2) non è stata fornita documentazione che consenta di verificare che il soggetto proponente rientri tra i soggetti ammessi ai sensi dell'art.5 del D.M. 11/01/2017; GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE

6 - 5 - GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE Criticità Descrizione del contesto Descrizione differenze ex ante ed ex post Definizione del programma di misura Schemi del programma di misura Dettaglio criticità 3) non sono stati forniti documenti di riconoscimento, in corso di validità, dei Rappresentanti Legali del Soggetto Titolare e del Soggetto proponente, firmatari delle dichiarazioni presenti nella pratica. 1) Non sono presenti informazioni relative al contesto di riferimento per il progetto di efficienza energetica presentato (es. processo produttivo, attività in stabilimento). 1) Non è presente una descrizione dettagliata del progetto, con riferimento alle tipologie di intervento che lo compongono, ivi inclusa la relativa documentazione progettuale significativa, che consenta di verificare le modifiche introdotte rispetto alla situazione ex ante. 1) Non è presente una descrizione del programma di misura che s intende adottare per la valutazione dei risparmi di energia primaria, inclusi il risparmio previsto, la descrizione dell algoritmo di calcolo del risparmio e della strumentazione utilizzata, normalizzato in base alle variabili operative di processo; 2) il programma di misura proposto non consente di quantificare in maniera corretta i risparmi di energia primaria (es. non sono misurate tutte le grandezze connesse ai risparmi, non sono stati introdotti i coefficienti di aggiustamento correlati alle variabili operative di processo); 3) non sono state fornite informazioni relative alla strumentazione di misura utilizzata per la determinazione del consumo ex ante e/o che sarà utilizzata per la rendicontazione dei risparmi, compresa, laddove disponibile, la relativa documentazione di supporto. 1) Non sono stati forniti gli schemi elettrici/termici del programma di misura al fine di comprovare che i misuratori siano posizionati in modo da rilevare le grandezze interessate e (eventualmente) di scorporare gli effetti di variabili non relative all'intervento. Valore di baseline 1) nel caso di sostituzione, non è stato determinato correttamente il consumo di baseline definito pari al valore del consumo antecedente alla realizzazione del progetto di efficienza energetica, fermo restando quanto previsto all art. 6, comma 6; 2) nel caso di nuova installazione, non è stata fornita idonea documentazione attestante che il valore assunto come baseline costituisca, alla data di presentazione del progetto, l offerta standard di mercato in termini tecnologici e/o lo standard minimo fissato dalla normativa vigente. Variabili e coefficienti utilizzati 1) Non è stata fornita documentazione atta a dimostrare la correlazione dei consumi energetici con le variabili operative del processo. Implementazione algoritmo su file Excel 1) Non è stato fornito un foglio di calcolo elettronico che implementi l algoritmo di calcolo proposto per la stima e la rendicontazione dei risparmi di energia primaria.

7 - 6 - GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE Criticità Data di avvio della realizzazione del progetto Cumulabilità benefici Risoluzione della perdita di dati Caratteristiche dei gruppi di misura Verifica periodica di funzionalità della strumentazione di misura Dettaglio criticità 1) La documentazione fornita non consente di comprovare la data di avvio della realizzazione del progetto secondo quanto descritto nel documento "Chiarimenti operativi per la presentazione dei progetti disponibile presso il sito del GSE. Si specifica che tale richiesta, in sede di valutazione del PC, è formulata quando sussistono dubbi sulla corretta individuazione della data di avvio della realizzazione del progetto e/o il soggetto proponente non ha indicato la tipologia di documento che presenterà in prima RC per comprovare tale data. Tale richiesta è formulata peraltro già in sede di PC anche per supportare il soggetto proponente nell individuare correttamente la data di avvio di realizzazione del progetto e dotarsi della necessaria documentazione comprovante tale data, al fine di evitare che tale problematica sia riscontrata solo in sede di prima RC con il rischio di compromettere il processo di acquisizione dell idonea documentazione sottostante alle dichiarazioni trasmesse; 2) la data di avvio della realizzazione del progetto non è stata correttamente individuata. In particolare, la data indicata non corrisponde a quella di avvio della realizzazione dei lavori del progetto di efficienza energetica, ai sensi dell Art. 2 comma 1 del D.M. 11 gennaio 2017; 3) in base alla documentazione trasmessa, la data di avvio della realizzazione del progetto è antecedente alla data di presentazione del PC. 1) Non è stata fornita una dichiarazione che riporti il rispetto dell art. 10 del D.M. 11 gennaio 2017, modificato e aggiornato dal D.M. 10 maggio 2018 a firma del rappresentante legale del soggetto titolare del progetto; 2) non è presente un quadro dettagliato delle apparecchiature/attività per le quali si prevede di richiedere ulteriori incentivi dimostrandone la possibilità di cumulo con i certificati bianchi. 1) Non è stato previsto un periodo di ricostruzione dei dati, in caso di perdita degli stessi, non superiore ai 7 giorni consecutivi e ai 30 giorni l anno. 1) Non sono state fornite informazioni sulla strumentazione di misura che si intende utilizzare per l attuazione del programma di misura. 1) Non è stata fornita la descrizione della procedura prevista per la verifica periodica della taratura della strumentazione di misura utilizzata per il calcolo dei risparmi. Tabella 1: Definizione delle criticità emerse Nel seguito del documento vengono riportate nel dettaglio le analisi condotte nell ambito del presente progetto.

8 - 7 - GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE 2 Analisi lettere di primo esito Il presente capitolo riporta la valutazione effettuata sull insieme di pratiche aventi come primo esito Richiesta di Integrazione o Preavviso di Rigetto (vedi Figura 2), indicando la Frequenza per cui una determinata criticità, giudicata rilevante, è stata riscontrata nelle lettere di primo esito esaminate (Tabella 2). In particolare, è riportata la frequenza in termini assoluti, sul totale dei progetti analizzati nel presente studio (n. 344), e sul numero totale di criticità mappate e giudicate rilevanti (n. 1961). Criticità Frequenza Frequenza sul totale dei progetti analizzati Frequenza sul totale delle criticità individuate Data di avvio della realizzazione del progetto % 16% Valore di baseline (*) % 16% Descrizione differenze ex ante ed ex post % 14% Implementazione algoritmo su file excel % 9% Informazioni sul soggetto proponente e sul soggetto titolare % 8% Cumulabilità benefici (*) % 7% Variabili e coefficienti utilizzati % 7% Schemi del programma di misura % 7% Definizione del programma di misura % 6% Risoluzione della perdita di dati 73 21% 4% Caratteristiche dei gruppi di misura 49 14% 2% Descrizione del contesto 39 11% 2% Verifica periodica di funzionalità della strumentazione 36 10% 2% Tabella 2 1 : Ripartizione percentuale delle criticità giudicate rilevanti nel perimetro delle lettere di primo esito In base a quanto illustrato nella Tabella 2, tra le principali criticità vi sono la data di avvio di realizzazione del progetto, l individuazione del valore di baseline e la descrizione differenze ex ante ed ex post. In generale, sono quindi rilevanti sia carenze di tipo documentale per comprovare il possesso di determinati requisiti, sia carenze di tipo tecnico-informativo. Queste ultime sono riconducibili alla mancata trasmissione di dettagli strettamente legati al progetto di efficienza energetica, o tecnici (ad esempio la non corretta individuazione dell algoritmo di calcolo dei risparmi), o anche puramente informativi come, ad esempio, la descrizione delle differenze tra la situazione ex ante e quella ex post. Meno frequenti sono le criticità relative alla mancata trasmissione di informazioni di base, quali ad esempio la descrizione del contesto di riferimento. Come premesso, l obiettivo del progetto è quello di elencare le principali criticità riscontrate nei progetti a consuntivo presentati e fornire, sulla base delle evidenze emerse, indicazioni utili a (*) Criticità la cui ripetitività sarà influenzata dall entrata in vigore del decreto correttivo D.M. 10 Maggio 2018

9 - 8 - GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE ridurre tali criticità e, quindi, ad aumentare il tasso di successo delle pratiche presentate. In tal senso, si riporta di seguito, per ciascuna delle principali criticità individuate (v. Tabella 1), una tabella che illustra alcuni chiarimenti utili al superamento delle diverse problematiche. Si specifica che, rispetto alla Tabella 1, nella tabella seguente le criticità sono riportate nell ordine della frequenza riscontrata. Criticità Dettaglio criticità Chiarimenti operativi Data di avvio della realizzazione del progetto 1) La documentazione fornita non consente di comprovare la data di avvio della realizzazione del progetto secondo quanto descritto nel documento "Chiarimenti operativi per la presentazione dei progetti disponibile presso il sito del GSE. Si specifica che tale richiesta, in sede di valutazione del PC, è formulata quando sussistono dubbi sulla corretta individuazione della data di avvio della realizzazione del progetto e/o il soggetto proponente non ha indicato la tipologia di documento che presenterà in prima RC per comprovare tale data. Tale richiesta è formulata peraltro già in sede di PC anche per supportare il soggetto proponente nell individuare correttamente la data di avvio di realizzazione del progetto e dotarsi della corretta documentazione comprovante tale data, al fine di evitare che tale problematica sia riscontrata solo in sede di prima RC con il rischio di compromettere il processo di acquisizione dell idonea documentazione sottostante alle dichiarazioni trasmesse; In base a quanto riportato all art. 2, comma 1, lettera f), del Decreto 11 Gennaio 2017 e s.m.i., e a quanto già chiarito dal GSE nel documento Chiarimenti operativi, la data di avvio della realizzazione del progetto, ai fini della determinazione del termine ultimo per la presentazione dell istanza di accesso al meccanismo CB, corrisponde alla data di inizio dei lavori di realizzazione del progetto, ovverosia all avvio della fase esecutiva di un progetto di efficienza energetica. In Allegato 1 è presente un chiarimento operativo per la corretta individuazione della data di avvio della realizzazione del progetto e la relativa documentazione da fornire al fine di comprovare quanto dichiarato.

10 - 9 - GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE Criticità Dettaglio criticità Chiarimenti operativi Valore di baseline (nel caso di sostituzione) 2) la data di avvio della realizzazione del progetto non è stata correttamente individuata. In particolare, la data indicata non corrisponde a quella di avvio della realizzazione dei lavori del progetto di efficienza energetica, ai sensi dell Art. 2 comma 1 del D.M. 11 gennaio 2017; 3) in base alla documentazione trasmessa, la data di avvio della realizzazione del progetto è antecedente alla data di presentazione del PC. 1) nel caso di sostituzione, non è stato determinato correttamente il consumo di baseline, definito pari al valore del consumo antecedente alla realizzazione del progetto di efficienza energetica, fermo restando quanto previsto all art. 6, comma 6. E necessario fornire i consumi nelle condizioni ex ante intervento riferiti almeno agli ultimi 12 mesi di esercizio (continuativi) con dettaglio almeno giornaliero, cosi come previsto dal D.M. 11 gennaio 2017, con descrizione dettagliata del programma di misura implementato e dello strumento di misura utilizzato. Ciò al fine di apprezzare le fluttuazioni a livello settimanale, mensile e/o stagionale dei consumi energetici ed il trend delle variabili operative. Qualora l operatore dimostri che le fluttuazioni non intervengono a livello giornaliero, può proporre una durata e una frequenza di campionamento diversa, fermo restando che qualsiasi ipotesi dovrà essere cautelativa per l amministrazione. Secondo quanto previsto dall art. 6, comma 6 del D.M. 11 gennaio 2017, non sono in ogni caso ammessi al sistema dei Certificati Bianchi i progetti di efficienza energetica predisposti per l adeguamento a vincoli normativi o a prescrizioni di natura amministrativa, fatto salvo il caso in cui si impieghino soluzioni progettuali energeticamente più efficienti rispetto a quelle individuate dai vincoli o prescrizioni suddetti, e che generino risparmi

11 GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE Criticità Dettaglio criticità Chiarimenti operativi addizionali. In particolare, il riferimento all Art. 6 comma 6 del D.M. 11 gennaio 2017 riportato all Art. 1 comma 1 lettera a) del D.M. 10 maggio 2018 ( fermo restando quanto previsto all art. 6 comma 6 ), impone che il consumo di baseline corrisponda al consumo della soluzione progettuale individuata da vincoli normativi e/o da prescrizioni amministrative. Valore di baseline (nel caso di nuova installazione) Descrizione differenze ex ante ed ex post 1) nel caso di nuova installazione, non è stata fornita idonea documentazione attestante che il valore assunto come baseline costituisca, alla data di presentazione del progetto, l offerta standard di mercato in termini tecnologici e/o lo standard minimo fissato dalla normativa vigente. 1) Non è presente una descrizione dettagliata del progetto, con riferimento alle tipologie di intervento che lo compongono, ivi inclusa la relativa documentazione progettuale significativa, che Il valore scelto come riferimento per la definizione della baseline va opportunamente motivato e documentato. Il consumo di energia primaria del progetto di riferimento è il consumo che, in relazione al progetto proposto, è attribuibile all intervento, o l insieme di interventi, realizzati con i sistemi o con le tecnologie che, alla data di presentazione del progetto, costituiscono l offerta standard di mercato in termini tecnologici e/o lo standard minimo fissato dalla normativa in relazione alle condizioni operative previste nella configurazione post intervento. Il soggetto proponente è tenuto ad effettuare un indagine, con riferimento a documenti di letteratura, alle Guide Operative, laddove applicabili, che saranno pubblicate ai sensi dell Art. 15 del D.M. 11 gennaio 2017 ed all offerta del mercato, che consenta di individuare la configurazione impiantistica di riferimento. Quanto sopra riportato in merito a progetti predisposti per vincoli normativi e/o prescrizioni amministrative, vale anche nel caso di nuova installazione. Ai fini della corretta valutazione del progetto deve essere fornita una descrizione dettagliata di tutti gli elementi che compongono il progetto (ad esempio: i vettori energetici, le differenze di configurazione tra ex ante ed ex post,

12 GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE Criticità Dettaglio criticità Chiarimenti operativi consenta di verificare le modifiche introdotte rispetto alla situazione ex ante. variabili operative relative alle due configurazioni) per consentire anche la verifica del rispetto dei requisiti minimi previsti dalla normativa vigente (v. ad esempio calcoli illuminotecnici nella situazione ex ante e nella situazione ex post nel caso di progetto di efficienza energetica relativo all illuminazione) e la corretta implementazione dell algoritmo di calcolo per la quantificazione dei risparmi. Implementazione algoritmo su file excel Informazioni sul soggetto proponente e sul soggetto titolare 1) Non è stato fornito un foglio di calcolo elettronico che implementi l algoritmo di calcolo proposto per la stima e la rendicontazione dei risparmi di energia primaria, nonché le misure ante intervento e i calcoli effettuati per la determinazione del consumo di baseline. 1) In base alla documentazione trasmessa non è possibile verificare che il progetto sia conforme a quanto disposto dall articolo 2, comma 1, lettera w) del D.M. 11 gennaio 2017, che definisce il soggetto titolare del progetto colui che sostiene l investimento per la realizzazione del progetto di efficienza energetica. Si specifica che le informazioni sul soggetto titolare vengono richieste nel PC qualora non sia presente documentazione che riporti informazioni esaustive in merito al soggetto che sostiene l investimento per la realizzazione L'algoritmo di calcolo deve essere inserito in un foglio di calcolo dedicato, direttamente all'interno del file delle misure utili per la determinazione dei consumi di baseline, ovvero quello già predisposto dal portale. Il foglio di calcolo elettronico deve contenere, oltre all algoritmo di calcolo (con le formule in chiaro, indicazione del misuratore cosi come indicato negli schemi, etc.), le misure dei consumi e delle variabili presenti nell algoritmo e la stima dei risparmi. Si precisa inoltre che devono essere riportate le unità di misura di tutte le grandezze presenti. All interno dell Allegato 4 è riportata una descrizione dettagliata sulla definizione del soggetto titolare del progetto di efficienza energetica.

13 GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE Criticità Dettaglio criticità Chiarimenti operativi del progetto di efficienza energetica. Si specifica, inoltre, che informazioni non esaustive ovvero discordanti sulla tipologia dell investimento sostenuto dal soggetto titolare potrebbero richiedere la necessità di acquisire, in sede di PC o di prima RC, a seconda delle tempistiche dell investimento, documentazione atta a verificare la corretta individuazione del soggetto titolare (ad es. fatture di acquisto, ordini, etc..); 2) non è stata fornita documentazione che consenta di verificare che il soggetto proponente rientri tra i soggetti ammessi ai sensi dell'art.5 del D.M. 11/01/2017 Cumulabilità benefici Variabili e coefficienti utilizzati 3) non sono stati forniti documenti di riconoscimento, in corso di validità, dei Rappresentanti Legali del Soggetto Titolare e del Soggetto proponente, firmatari delle dichiarazioni presenti nella pratica. 1) Non è stata fornita una dichiarazione che riporti il rispetto dell art. 10 del D.M. 11 gennaio 2017, a firma dei rappresentanti legali del soggetto titolare del progetto; 2) non è presente un quadro dettagliato delle apparecchiature/attività per le quali si prevede di richiedere ulteriori incentivi dimostrandone la possibilità di cumulo con i certificati bianchi. 1) Non è stata fornita documentazione atta a dimostrare la correlazione dei consumi energetici con le variabili operative del processo. Il chiarimento dettagliato su questo argomento è presente all interno dell Allegato 2 del presente documento. Le variabili operative del processo produttivo che sono correlate ai consumi energetici devono essere opportunamente descritte al fine di tenerne correttamente

14 GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE Criticità Dettaglio criticità Chiarimenti operativi conto negli algoritmi di calcolo. Il loro impiego deve essere opportunamente motivato fornendo idonea documentazione di supporto. Schemi del programma di misura Definizione del programma di misura 1) Non sono stati forniti gli schemi elettrici/termici del programma di misura al fine di comprovare che i misuratori siano posizionati in modo da rilevare le grandezze interessate e (eventualmente) di scorporare gli effetti di variabili non relative all'intervento. 1) Non è presente una descrizione del programma di misura che s intende adottare per la valutazione dei risparmi di energia primaria, inclusi il risparmio previsto, la descrizione dell algoritmo di calcolo del risparmio e della strumentazione utilizzata, normalizzato in base alle variabili operative di processo; 2) il programma di misura proposto non consente di quantificare in maniera corretta i risparmi di energia primaria (es. non sono misurate tutte le grandezze connesse ai risparmi, non sono stati introdotti i coefficienti di aggiustamento correlati alle variabili operative di processo); Devono essere forniti in sede di presentazione del PC gli schemi elettrici (ad esempio schemi unifilari) e/o termici (anche semplificati) al fine di consentire anche la verifica del corretto posizionamento previsto/implementato della strumentazione di misura, della modalità di generazione e/o approvvigionamento dei vettori energetici. Inoltre, si precisa che i misuratori devono essere posizionati in modo da rilevare le grandezze interessate (consumo di energia e variabili operative) e da scorporare gli effetti di variabili non relative all intervento. Si precisa che, all interno dell Allegato 3 è presente una descrizione dettagliata in merito alla definizione del programma di misura.

15 GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE Criticità Dettaglio criticità Chiarimenti operativi Risoluzione della perdita di dati 3) non sono state fornite informazioni relative alla strumentazione di misura utilizzata per la determinazione del consumo ex ante e/o che sarà utilizzata per la rendicontazione dei risparmi, compresa, laddove disponibile, la relativa documentazione di supporto. 1) Non è stato previsto un periodo di ricostruzione dei dati, in caso di perdita degli stessi. Al momento della presentazione del PC, deve essere descritto il metodo di risoluzione della perdita dei dati, che non deve essere superiore ai 7 giorni consecutivi e ai 30 giorni l anno. Caratteristiche dei gruppi di misura Descrizione del contesto 1) Non sono state fornite le schede tecniche della strumentazione di misura utilizzata per l attuazione del programma di misura nella situazione ex post. 1) Non sono presenti informazioni relative al contesto di riferimento per il progetto di efficienza energetica presentato (es. processo produttivo, attività in stabilimento). Al momento della presentazione del PC, devono essere fornite le caratteristiche della strumentazione di misura che si prevede/intende utilizzare per l attuazione del programma di misura nella situazione ex post e, qualora già disponibili, le relative schede tecniche e i numeri di matricola. Ciò al fine di verificare anche il rispetto della normativa vigente. Qualora non disponibili, l operatore dovrà impegnarsi a fornire le schede tecniche ed i numeri di matricola in sede di prima RC. Al fine di avere un corretto inquadramento del contesto in cui verrà effettuato l intervento di efficienza energetica, è opportuno fornire una descrizione dell'attività produttiva degli stabilimenti (materie prime e vettori energetici utilizzati, prodotti realizzati, etc.), o delle principali attività svolte negli edifici o siti comunque denominati. A supporto di quanto descritto è opportuno prevedere degli allegati che, a titolo esemplificativo e non esaustivo, consentano di identificare le aree oggetto di intervento, riportare degli schemi dei sistemi di produzione/prelievo dell energia elettrica e termica,

16 GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE Criticità Dettaglio criticità Chiarimenti operativi schematizzare i flussi energetici e di materia del processo nella situazione ante/di riferimento e post intervento. Verifica periodica di funzionalità della strumentazione di misura 1) Non è stata fornita la descrizione della procedura prevista per la verifica periodica della taratura della strumentazione di misura utilizzata per il calcolo dei risparmi Al momento della presentazione del PC, deve essere fornita la descrizione della procedura che si intende utilizzare per la verifica periodica della strumentazione di misura. Tabella 3: Chiarimenti operativi delle criticità riscontrate nelle lettere di primo esito

17 GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE 3 Analisi lettere con esito finale Rigetto Il completamento dell analisi, come già riportato nell introduzione, riguarda le pratiche oggetto del presente studio che hanno concluso l iter di valutazione con esito definitivo Rigetto, successivamente a una richiesta di integrazione e/o un preavviso di rigetto (vedi Figura 2). In Tabella 4 sono riportate le principali criticità causa di rigetto, indicando la Frequenza per cui una determinata criticità, giudicata rilevante, è stata riscontrata sul totale dei rigetti (91). N. Criticità Frequenza sul totale di rigetti analizzati 1 Data di avvio della realizzazione del progetto 47% 3 Valore di baseline (*) 32% 2 Descrizione differenze ex ante ed ex post 29% 4 Cumulabilità benefici (*) 24% 6 Definizione del programma di misura 19% 7 Informazioni sul proponente e sul titolare 16% 8 Implementazione algoritmo su file excel 15% 5 Variabili e coefficienti utilizzati 14% 9 Schemi del programma di misura 11% 10 Caratteristiche dei gruppi di misura 7% 11 Risoluzione della perdita di dati 3% 12 Descrizione del contesto 3% 13 Verifica periodica di funzionalità della strumentazione di misura 3% Tabella 4 2 : Principali criticità causa di rigetto In base a quanto riportato nella tabella, il motivo relativo alla Data di avvio della realizzazione del progetto rappresenta per gli operatori una problematica rilevante, presente nel 47% delle pratiche rigettate dal GSE. Tale problematica riguarda sia (in quota parte minore) la mancanza dell indicazione della tipologia della documentazione atta a comprovare la data di avvio della realizzazione del progetto, sia, soprattutto, la presentazione della richiesta di accesso al meccanismo dei certificati bianchi in data successiva a quella di avvio della realizzazione del progetto. (*) Criticità la cui ripetitività sarà influenzata dall entrata in vigore del decreto correttivo D.M. 10 Maggio 2018

18 GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE 4 Indicatori di monitoraggio Il presente progetto prevede anche l individuazione di indicatori utili per monitorare l andamento delle risultanze delle istruttorie. Indicatore I1: Tale indicatore è dato dal rapporto tra il numero di pratiche approvate e il numero di pratiche con iter di valutazione concluso e consentirà di verificare e monitorare la percentuale di pratiche che concludono positivamente l iter di approvazione. Dove: I1 = Pa Pc Pa sono le pratiche totali approvate; Pc sono le pratiche totali che hanno concluso l iter di valutazione. Indicatore I2: Tale indicatore è dato dal rapporto tra il numero di pratiche con esito definitivo accoglimento e aventi un primo esito richiesta di integrazioni e il numero di pratiche concluse e aventi un primo esito di richiesta integrazioni. Tale valore consentirà di monitorare il numero di pratiche che a valle di una richiesta di integrazione concludono positivamente l iter di approvazione. L individuazione di tale indice è importante in quanto permetterà di verificare il trend dei casi in cui l operatore è in grado di fornire la documentazione carente. Dove: I2 = Pi. a Pi Pi sono le pratiche totali concluse aventi come lettera di primo esito una richiesta di integrazione; Pi.a sono le pratiche totali approvate a valle di un primo esito di richiesta di integrazione. Indicatore I3: Tale indicatore è dato dal rapporto tra il numero di pratiche con esito definitivo rigetto e aventi un primo esito preavviso di rigetto e il numero di pratiche concluse e aventi un primo esito preavviso di rigetto. Tale valore consentirà di monitorare il numero di pratiche che a valle di un preavviso di rigetto diretto concludono negativamente l iter di approvazione. Dove: I3 = Ppdr. r Ppdr Ppdr sono le pratiche totali concluse aventi come lettera di primo esito un preavviso di rigetto diretto; Ppdr.r sono le pratiche totali rigettate a valle di un preavviso di rigetto.

19 GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE Al fine di definire un valore di riferimento per gli indicatori sopra riportati e quindi valutare la loro variazione nel tempo, si riportano i valori che tali indicatori assumono in riferimento al numero totale di progetti di efficienza energetica trattati nel presente studio. Nella tabella è presente inoltre una suddivisione delle pratiche in funzione sia della lettera di primo esito sia dell esito finale. Descrizione Variabile Progressivo al 30/09/2018 [n.] Pratiche totali presentate con iter di valutazione concluso Pratiche totali aventi come esito definitivo Accoglimento Pratiche totali concluse e aventi come lettera di primo esito Richiesta di integrazione Pratiche totali aventi come esito definitivo Accoglimento e come lettera di primo esito Richiesta di integrazione Pratiche totali concluse e aventi come lettera di primo esito Preavviso di rigetto Pratiche totali aventi come esito definitivo Rigetto e come lettera di primo esito Preavviso di rigetto Pc 187 Pa 96 Pi 157 Pi.a 94 Ppdr 30 Ppdr.r 28 Tabella 5: Parametri per calcolo indici di monitoraggio I valori assunti dagli indicatori sopra descritti, sono riportati all interno della Tabella 6. Indicatore Valore al 30/09/2018 (dati da Osservatorio n.3) Note I1 51% I2 60% I3 93% Il 51% delle pratiche totali valutate conclude positivamente l iter di valutazione. Il 60% delle pratiche aventi come primo esito una richiesta di integrazione conclude positivamente l iter di valutazione. Il 93% delle pratiche aventi come primo esito un preavviso di rigetto conclude negativamente l iter di valutazione. Tabella 6: Indicatori di monitoraggio

20 GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE 5 Best practices nell ambito dei PC accolti Il presente capitolo riporta le principali soluzioni tecnologiche oggetto degli interventi di efficienza energetica presentati nell ambito del meccanismo dei Certificati Bianchi. L analisi è stata svolta all interno del perimetro delle pratiche che alla data del 30/09/2018 hanno ricevuto esito positivo da parte del GSE. 5.1 Installazione o retrofit di sistemi per l'illuminazione Nell ambito dei sistemi di illuminazione, gli apparecchi che permettono di ottenere i migliori risultati in termini di riduzione del consumo energetico sono quelli a led. In affiancamento alla sostituzione dei corpi illuminanti con lampade a tecnologia led, è possibile prevedere dei sistemi di automazione e controllo che consentano di regolare il flusso luminoso delle lampade nei momenti in cui sia possibile sfruttare la luce naturale proveniente dall esterno, o di interromperne l alimentazione laddove non sia necessario garantire il servizio (sensori di presenza). In tali casi l impianto è provvisto di un sistema di misura dei livelli di illuminamento tali da consentire la corretta regolazione del flusso luminoso al fine di garantire i requisiti minimi previsti dalla normativa. Ai fini dell accesso al meccanismo dei Certificati Bianchi, si specifica che i risparmi relativi agli interventi di regolazione o spegnimento delle linee luci non possono essere rendicontati. Il risparmio generabile dalla tecnologia a led deriva dalla migliore efficienza luminosa della lampada (valori tipici di questa tecnologia si attestano intorno ai lm/w) oltre che dalla migliore resa cromatica. 5.2 Installazione di impianti di produzione di energia termica L efficientamento dei sistemi di produzione di energia termica è una tipologia di intervento che ha trovato applicazione sia nel settore civile sia in quello industriale. Nel settore civile hanno trovato prevalentemente applicazione i generatori di vapore (in particolare nelle centrali termiche delle strutture sanitarie), mentre nel settore industriale sono installati anche impianti ad olio diatermico o alimentati da biomassa (in particolare quando questa proviene dagli scarti di lavorazione del processo produttivo). Gli apparecchi più efficienti generalmente sono dotati di diversi sistemi di recupero dell energia (come ad esempio gli economizzatori) che sottraggono calore ai fumi di scarico, a vantaggio di altri fluidi termovettori che entrano nel ciclo termico, come l acqua di alimento e l aria comburente, consentendo quindi un evidente risparmio di energia che si traduce in un tangibile risparmio di combustibile. Talvolta, al fine di ridurre anche il consumo di energia elettrica, vengono installati inverter a servizio degli azionamenti elettrici (motori dei ventilatori e pompe). Ai fini dell accesso al meccanismo dei Certificati Bianchi, si specifica che i risparmi relativi agli interventi di installazione di inverter non possono essere rendicontati. Per garantire inoltre un esercizio efficiente e in sicurezza dei generatori, questi sono spesso dotati di un sistema automatico di controllo e regolazione, che gestisce tutte le variabili e i parametri di funzionamento della caldaia, intervenendo direttamente sul rapporto aria-combustibile. Grazie a tali accorgimenti le caldaie per la produzione di vapore possono raggiungere valori di rendimento del 96%, mentre le caldaie ad olio diatermico possono raggiungere valori intorno al 95%.

21 GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE Per le caldaie alimentate a biomassa riveste invece un ruolo fondamentale la qualità del combustibile utilizzato, che, se di classe elevata (almeno A1), può consentire il conseguimento di efficienza di conversione fino al 93-94%. 5.3 Installazione di gruppi frigo La produzione di energia frigorifera può essere necessaria sia per garantire il benessere termoigrometrico dei luoghi di lavoro, sia per generare il freddo necessario ai processi produttivi. In entrambi i casi la soluzione più adottata è l impiego di gruppi frigoriferi a compressione. Le migliori prestazioni delle macchine frigorifere vengono raggiunte grazie ad alcuni accorgimenti che ne riducono il consumo elettrico a parità di energia frigorifera prodotta. In particolare, l utilizzo degli inverter, abbinati all impiego di motori ad elevata efficienza e gestiti mediante sofisticati sistemi di gestione e controllo dei parametri di funzionamento, permettono alle macchine di ottenere ottime prestazioni anche ai carichi parziali. Per raggiungere tale risultato si ricorre spesso anche all installazione di multi-compressori, la cui logica di funzionamento prevede una graduale attivazione all aumentare del carico termico richiesto. Infine l utilizzo di alcuni fluidi termovettori (ad es. CO 2 ), grazie alle loro particolari caratteristiche termofisiche, garantiscono elevati valori di efficienza. I gruppi frigo che adottano tali accorgimenti possono raggiungere valori di EER superiori a Installazione di impianti di produzione dell aria compressa L aria compressa rappresenta uno dei vettori che trova maggiore utilizzo nel settore industriale. Le migliori prestazioni si possono ottenere grazie all utilizzo di inverter che, analogamente a quanto descritto per i gruppi frigo, permettono alla macchina di avere prestazioni ottimali al variare del carico. Questa caratteristica gioca un ruolo fondamentale nella gestione complessiva della centrale di produzione dell aria compressa che si trova a dover seguire un carico di richiesta che molto spesso non si mantiene costante nell arco della giornata. Adottando quindi degli opportuni sistemi di regolazione e controllo si può garantire un funzionamento della sala compressori ottimale, con valori di consumo specifico intorno a 0,100 kwh/sm 3 per un rapporto di compressione pari a 7 (da 1 a 7 bar,a). Talvolta queste macchine sono dotate di sistemi di recupero del calore dal circuito di raffreddamento. Questo calore, altrimenti dissipato, può essere utilizzato per scaldare acqua fino a 60 C da destinare, ad esempio, all impianto di climatizzazione. 5.5 Installazione di forni di cottura Settore ceramico Tra i progetti di efficienza energetica caratteristici del settore ceramico, per i quali è stata presentata la richiesta di accesso al meccanismo dei Certificati Bianchi, ci sono quelli relativi ai forni di cottura. All interno dei forni di cottura avviene il processo termico che consente di ottenere la sinterizzazione del prodotto ceramico. La cottura avviene a temperature che oscillano tra e C in funzione di alcune variabili che sono caratteristiche del particolare processo produttivo nel quale viene inserito l impianto (ad es. formato, spessore, materiale, etc.). In funzione del prodotto che si vuole realizzare vengono impostate differenti curve di cottura, caratterizzate da specifiche temperature nelle varie zone del forno, da specifiche velocità di avanzamento dei pezzi e quindi da differenti regolazioni dei flussi di aria e di gas all interno delle diverse camere di cottura.

22 GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE I forni di nuova installazione sono realizzati con materiali altamente performanti in termini di trasmissione del calore e isolamento, e sono provvisti di diversi sistemi di recupero del calore da riutilizzare nelle diverse zone del forno, per il preriscaldo dell aria comburente oltre che di bruciatori ad alta efficienza e di sistemi di controllo e regolazione di ultima generazione. Queste caratteristiche rendono possibile un risparmio di energia primaria termica dell ordine del 10-15%.

23 GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE ALLEGATO 1 CHIARIMENTO OPERATIVO IN MERITO ALLA DATA DI AVVIO DELLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO In base a quanto riportato all art. 2, comma 1, lettera f), del Decreto 11 gennaio 2017 e s.m.i., la data di avvio della realizzazione del progetto, ai fini della determinazione del termine ultimo per la presentazione dell istanza di accesso al meccanismo CB, corrisponde alla data di inizio dei lavori di realizzazione dell intervento, ovverosia all avvio della fase esecutiva di un progetto di efficienza energetica. La fase esecutiva di un progetto di efficienza energetica, a titolo esemplificativo e non esaustivo, può essere costituita da: 1. lavori di pre-installazione, quali: a. lavori di demolizione ed opere civili, finalizzati alla preparazione del sito per l installazione dei componenti oggetto dell intervento di efficienza energetica; b. smontaggio del componente da sostituire con il componente oggetto dell intervento; c. installazione di componenti accessori strettamente riconducibili al componente oggetto dell intervento; d. modifica del layout di processo per consentire l installazione dei nuovi componenti; 2. consegna dei componenti principali oggetto dell intervento; 3. installazione dei componenti principali oggetto dell intervento; 4. collaudo dei componenti oggetto dell intervento. Si precisa che, ai fini della definizione della data di inizio dei lavori di realizzazione dell intervento, è da considerarsi la data meno recente delle fasi sopra indicate. Pertanto, così come definita nel D.M. 11 gennaio 2017, la data di avvio della realizzazione del progetto corrisponde, a titolo esemplificativo e non esaustivo, alla data di inizio della prima fase delle quattro suddette. Ad esempio, nel caso di progetto di efficienza energetica relativo alla sostituzione di lampade esistenti con lampade a LED, qualora la consegna delle nuove lampade avvenisse prima dei lavori di pre-installazione da effettuare per l installazione dei componenti, la data di avvio della realizzazione del progetto sarebbe identificabile con la data di consegna delle lampade a led (presso il sito oggetto di intervento). Per il superamento di tale problematica il soggetto proponente dovrà fornire: in sede di presentazione del PC, un diagramma di Gantt del progetto di efficienza energetica, mediante il quale siano rappresentati graficamente e opportunamente commentati le sequenze, la durata e l'arco temporale di ogni singola attività del progetto, accompagnato da una dichiarazione che riporti l impegno del soggetto proponente ad inviare la documentazione attestante la data di avvio della realizzazione del progetto in sede di prima RC, specificando le caratteristiche di tale documentazione. In particolare il proponente dovrà identificare con quale documento comproverà la data

24 GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE di avvio della realizzazione del progetto. A titolo esemplificativo ma non esaustivo, in base a quale sia la prima fase del progetto, possono essere identificati: - documento di consegna dei componenti principali oggetto dell intervento (ad esempio documento di trasporto DDT); - documentazione attestante l avvenuto smontaggio del componente da sostituire rilasciata dal soggetto terzo che ha effettuato i lavori (ad esempio verbale di esecuzione dei lavori, affidamento dei lavori, etc.); - documentazione attestante le opere di demolizione, le opere civili, etc., rilasciata dal soggetto terzo che ha effettuato i lavori (ad esempio verbale di esecuzione dei lavori, affidamento dei lavori, etc.); - documentazione attestante l installazione dei componenti accessori (ad esempio verbale di esecuzione dei lavori, affidamento dei lavori, etc.); in sede di presentazione della prima richiesta di certificazione dei risparmi (RC), la documentazione atta a comprovare la data di avvio della realizzazione del progetto già indicata in sede di presentazione del PC. Esempio di programmazione di un progetto e criteri di identificazione della data di avvio della realizzazione del progetto A titolo esemplificativo e non esaustivo, le fasi di un progetto possono essere descritte come segue: Fase di analisi mediante una diagnosi energetica Proposte e identificazione dell intervento Richiesta di permessi Progettazione dell intervento Lavori di realizzazione dell intervento: o lavori di pre-installazione: - lavori di demolizione ed opere civili, finalizzati alla preparazione del sito per l installazione dei componenti oggetto dell intervento; - installazione di componenti accessori strettamente riconducibili all intervento; o consegna dei componenti principali oggetto dell intervento; o installazione dei componenti principali oggetto dell intervento; o collaudo dei componenti oggetto dell intervento. Gestione, monitoraggio e manutenzione

25 Di seguito un esempio di rappresentazione grafica: - della sequenza delle fasi del progetto di efficienza energetica; - della data di inizio dei lavori di realizzazione dell intervento; - del periodo temporale utile per la presentazione della richiesta; - del periodo temporale delle misure dei consumi, ai fini della determinazione del consumo di baseline, da definire secondo quanto disposto all Allegato 1 del Decreto e s.m.i.. TEMPLATE DIAGRAMMA DI GANTT PROGETTO DI EFFICIENZA ENERGETICA Fase di analisi Proposte e identificazione dell intervento Richiesta di permessi Progettazione dell intervento Lavori di realizzazione dell intervento Lavori di Installazione p re-installazione dei componenti Data di inizio Consegna Collaudo dei dei lavori di realizzazione dei componenti componenti dell intervento (1) Gestione, Monitoraggio e Manutenzione TEMPO UTILE PER LA PRESENTAZIONE DELL ISTANZA MISURE DEI CONSUMI EX ANTE (1) Ai sensi dell art.. 2, comma 1 lettera f) del DM 11 Gennaio 2017, costituisce la data di avvio della realizzazione del progetto, necessariamente successiva alla data di presentazione dell istanza di accesso al meccanismo dei Certificati Bianchi GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI GSE

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