PIANO STRATEGICO DELLA PROVINCIA DI TREVISO PROTOCOLLO D'INTESA SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

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1 PIANO STRATEGICO DELLA PROVINCIA DI TREVISO PROTOCOLLO D'INTESA SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Treviso 4 Agosto 2004

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3 L'anno 2004 addì quattro del mese di agosto presso la sede della Provincia di Treviso, tra la Provincia di Treviso nella persona del Presidente Dott. Luca Zaia e C.C.I.A.A., rappresentata dal Presidente Federico Tessari; TREVISO TECNOLOGIA, rappresentata dal Presidente Alfonso Kratter; ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI EDILI E AFFINI, rappresentata dal Vice Presidente Claudio Cunial; ARTIGIANATO TREVIGIANO-CASARTIGIANI, rappresentato da Salvatore D'Aliberti, a ciò autorizzato con delega del Presidente Piergiovanni Maschietto; CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI rappresentata da Alessandra Moro, a ciò autorizzata con delega del Presidente Giorgio Feston; FEDERAZIONE PROVINCIALE COLTIVATORI DIRETTI rappresentata dal Presidente Franco Renzo; CONFARTIGIANATO DELLA MARCA TREVIGIANA rappresentato da Patrizio Morettin, a ciò autorizzato con delega del Presidente Mario Pozza; CONFCOOPERATIVE rappresentata dal Presidente Sandro Loschi; CONFESERCENTI rappresentata da Luigi Pasqualon, a ciò autorizzato con delega del Presidente Renzo Bampa; CONFEDERAZIONE NAZIONALE ARTIGIANATO rappresentato dal Presidente Alessandro Conte; LEGA COOPERATIVE rappresentata dal Responsabile Gianni Milanese; UNASCOM-CONFCOMMERCIO rappresentato da Guido Pomini, a ciò autorizzato con delega del Presidente Renato Salvadori; UNIONE PROVINCIALE AGRICOLTORI rappresentata da Michele Costantini, a ciò autorizzato con delega del Presidente Domenico Martini; UNINDUSTRIA TREVISO rappresentata da Luciano Miotto, a ciò autorizzato con delega del Presidente Andrea Tomat; C.G.I.L. rappresentata dal Segretario Provinciale Patrizio Tonon; C.I.S.L. rappresentata dal Segretario Provinciale Maurizio Cecchetto; U.I.L. rappresentata da Marchetti Massimo, a ciò autorizzato con delega del Segretario Provinciale Valerio Franceschini.

4 PREMESSO CHE nella Marca trevigiana è in corso la realizzazione di un Piano Strategico; CHE il Piano Strategico è una politica organica e generalista di governance del territorio ed è il terreno su cui si verifica la capacità dell'intera Marca di esprimere un progetto condiviso di sviluppo; CHE il processo di pianificazione strategica è l'ambito più adeguato per identificare, coordinare e costruire in modo condiviso progetti di intervento e sviluppo per la Marca; CHE il Piano Strategico, oltre a definire un nuovo modello di sviluppo adatto ad interpretare positivamente il nuovo contesto competitivo, ha l'obiettivo di intervenire e migliorare la vivibilità e la qualità del territorio; CHE le azioni ed i progetti di intervento definiti nel presente protocollo vanno a formare parte integrante del Piano Strategico; RIAFFERMANO la loro attenzione ed il loro interesse sui temi dell'ambiente, sicurezza ed igiene sul lavoro, al fine di favorire l'abbassamento della soglia del rischio e la riduzione degli eventi infortunistici dentro e fuori i luoghi di lavoro nel rispetto delle normative in materia; il fatto che la prevenzione e la sicurezza sul lavoro costituiscono un fattore di qualità e sviluppo; PRESO ATTO del comune impegno delle imprese trevigiane e dei lavoratori nel perseguire l'adozione dei sistemi di prevenzione, sicurezza, ammodernamento degli impianti richiesti dalle norme di legge e del loro corretto utilizzo, nell'interesse della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori CONFERMANO LA VOLONTÀ DI - rafforzare la ricerca di miglioramenti continui; - accrescere la cultura della prevenzione e della sicurezza quali valori e patrimonio di tutti; - rafforzare e diffondere l'uso corretto e continuo nei luoghi di lavoro dei dispositivi di prevenzione e dei dispositivi di protezione individuale.

5 TUTTO CIÒ PREMESSO Articolo 1 TAVOLO PROVINCIALE DI COORDINAMENTO Le parti concordano di interagire tra loro, al fine di concretizzare le finalità richiamate, dando vita ad un Tavolo Provinciale di Coordinamento. Articolo 2 OBIETTIVI Una azione moderna ed intelligente che coinvolga tutti gli aspetti della prevenzione favorisce il raggiungimento dei seguenti obiettivi: 1) favorire il diffondersi di un nuovo approccio alla sicurezza non più basato solo sul mero confronto azienda/norma cogente, ma mirato ad introdurre concretamente il concetto, espresso dalle norme comunitarie e nazionali; 2) "miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori" che ha come conseguenza l'adozione da parte dell'azienda di una organizzazione dedicata, a seconda delle sue dimensioni; 3) sensibilizzazione e corresponsabilizzazione dei lavoratori su questo tema; 4) valutazione da parte degli enti di controllo non solo nel rispetto della norma, ma anche dei programmi e dei progetti. Articolo 3 AMBITI DI INTERVENTO Al fine di un più proficuo perseguimento di tali obiettivi diventa fondamentale la collaborazione tra i soggetti firmatari il presente Protocollo unitamente all'inail ed ai servizi dedicati dell'usl come gli SPISAL e i VVFF. Tale ambito di collaborazione potrà favorire la messa in comune delle conoscenze, delle esperienze, l'individuazione di fattori critici trasversali che possano prevedere un comune intervento con l'obiettivo di aumentare la percezione del rischio, diminuendo nel contempo la propensione al rischio. Articolo 4 ATTIVITÀ L'attività del Tavolo Provinciale di Coordinamento di cui all'art.1 si svilupperà mediante: a) la costituzione di un Osservatorio che consenta: - una elaborazione dei dati relativi agli infortuni classificandoli per tipologia e causale; - un'analisi delle dinamiche infortunistiche per poter individuare le priorità e conseguentemente attivare progettualità coerenti con gli indirizzi assunti;

6 - la diffusione di dati obiettivi che consentano una corretta conoscenza del fenomeno infortunistico e il rafforzamento della sicurezza; b) la costituzione di una rete informatica che consenta ai soggetti di interagire in modo più snello e rapido permettendo la messa in comune delle esperienze, la circolazione di iniziative e proposte; c) l'attivazione di iniziative informative e formative, con una particolare ricerca di strumenti efficaci di comunicazione; d) l'istituzione di una giornata annuale trevigiana sulla Sicurezza, indicativamente nel mese di giugno. Articolo 5 SEGRETERIA TECNICA Le associazioni firmatarie daranno mandato ai rispettivi rappresentanti di dotare il Tavolo di Coordinamento Provinciale di una segreteria tecnica e di una sede di incontro. Treviso, 4 agosto 2004 Luca Zaia Presidente Provincia di Treviso Federico Tessari Presidente Camera di Commercio Industria Agricoltura Artigianato Alfonso Kratter Presidente Treviso Tecnologia Claudio Cunial Vice Presidente Associazione Costruttori Edili e Affini (Per il Presidente Stefano Pellicciari) Salvatore D'Aliberti Rappresentante delegato, Artigianato Trevigiano - Casartigiani (Per il Presidente Piergiovanni Maschietto) Alessandra Moro Rappresentante delegato Confederazione Italiana Agricoltori (Per il Presidente Giorgio Feston) Franco Renzo Presidente Federazione Provinciale Coltivatori Diretti

7 Mario Pozza Presidente Confartigianato della Marca Trevigiana Sandro Loschi Presidente Confcooperative Renzo Bampa, Presidente Confesercenti Alessandro Conte Presidente Confederazione Nazionale Artigianato Gianni Milanese Rappresentante delegato Lega Cooperative (Per il Presidente) Guido Pomini Rappresentante delegato Unascom-Confcommercio (Per il Presidente Renato Salvadori) Michele Costantini Rappresentante delegato Unione Provinciale Agricoltori (Per il Presidente Domenico Martini) Luciano Miotto Rappresentante delegato Unindustria Treviso (Per il Presidente Andrea Tomat) Patrizio Tonon Segretario Provinciale C.G.I.L. (Per il Segretario Generale Paolino Barbiero) Maurizio Cecchetto Segretario Provinciale C.I.S.L. Massimo Marchetti Rappresentante delegato U.I.L. (Per il Segretario Provinciale Valerio Franceschini)

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