TRA. la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Cremona, rappresentata dal Presidente, Gian Domenico Auricchio

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1 (All. 1) PROTOCOLLO PER LA COSTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI GOVERNANCE DELLE POLITICHE ATTIVE E PASSIVE DEL LAVORO IN PROVINCIA DI CREMONA (In esecuzione della Delibera di Giunta Provinciale n. del ) TRA La Provincia di Cremona rappresentata dall Assessore al Lavoro, Formazione Professionale e Istruzione, Paola Orini E la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Cremona, rappresentata dal Presidente, Gian Domenico Auricchio le Organizzazioni sindacali dei lavoratori: - CGIL, rappresentata dal Segretario generale, Domenico Palmieri - CISL, rappresentata dal Segretario generale, Giuseppe Demaria - UIL, rappresentata dal Segretario generale, Giuliano Mino Grossi le Associazioni di categoria dei datori di lavoro: Associazione Industriali della provincia di Cremona, rappresentata da API Cremona, rappresentata da ANCE Cremona, rappresentata da Confartigianato di Cremona, rappresentata da CNA di Cremona, rappresentata da Libera Associazione Artigiani di Crema, rappresentata da 1

2 Associazione Autonoma Artigiani Cremaschi, rappresentata da ASCOM Cremona, rappresentata da ASCOM Crema, rappresentata da Confesercenti di Cremona, rappresentata da A.SVI.COM, rappresentata da Federazione Provinciale Coltivatori Diretti, rappresentata da Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, rappresentata da Confederazione Italiana Agricoltori di Cremona, rappresentata da Confcooperative Unione provinciale di Cremona, rappresentata da Lega Cooperative e Mutue di Cremona, rappresentata da Associazione Generale Cooperative Italiane (AGCI) delegazione di Cremona, rappresentata da Premesso che la Provincia di Cremona, nell ambito delle proprie competenze e funzioni, ha da sempre riservato una particolare attenzione alle politiche attive del lavoro manifestatasi, negli anni, attraverso la realizzazione di vari interventi di diversa natura nonché attraverso la costituzione di luoghi di confronto con il territorio tra i quali oltre a quelli previsti per legge come la Commissione unica per il lavoro e la formazione professionale si richiamano i seguenti: in materia di lavoro - protocollo d intesa per la costituzione di una Unità provinciale (UPAL) a sostegno delle rete di servizi per le politiche attive del lavoro, approvato con DGP n. 203 del 15/04/2003 (servizio istituito in convenzione con l'assessorato regionale, con funzioni di assistenza e intervento a favore delle imprese, che ha visto in campo la Provincia di Cremona con compiti di coordinamento e sostegno conoscitivo, e l'agenzia Regionale per il Lavoro, come soggetto deputato alla mediazione nelle vertenze collettive); 2

3 - primo protocollo d intesa tra la Provincia e le associazioni di categoria dei datori di lavoro e le organizzazioni sindacali per la costituzione di una rete informativa finalizzata alla prevenzione e gestione delle situazioni di crisi aziendali (approvato in esecuzione della DGP n. 699 del 23/12/2003 e sottoscritto in data 02/02/2004); - secondo protocollo d intesa tra la Provincia e le associazioni di categoria dei datori di lavoro e le organizzazioni sindacali per la costituzione di una rete finalizzata alla prevenzione e gestione delle situazioni di crisi aziendali (approvato in esecuzione della DGP n. 308 del 21/06/2005 e sottoscritto in data 03/08/2005); - protocollo d intesa tra la Provincia di Cremona e CNA per promuovere e favorire il servizio di incontro domanda e offerta di lavoro sul territorio provinciale (approvato in esecuzione della DGP n. 287 del 27/04/2004 e sottoscritto in data 25/08/2004); - accordi territoriali del 25 ottobre 2006, 19 aprile 2007 e del 26 luglio 2007 tra Provincia, INPS, DPL e parti sociali per la gestione delle procedure finalizzate alla concessione degli Ammortizzatori sociali in deroga; - tavolo di coordinamento nell ambito del progetto E.n.E.A. (approvato con determinazione dirigenziale n del 04/11/2008) cui hanno preso parte le associazioni di categoria dei lavoratori e dei datori di lavoro dei comparti edilizia ed agricoltura ed i soggetti istituzionali competenti in materia di sicurezza sul lavoro (INAIL, ASL, DPL, Prefettura), finalizzato al costante monitoraggio del progetto in modo da verificarne l efficacia e le eventuali criticità proponendo le opportune soluzioni; - tavolo di informazione e confronto con le parti sociali costituito in attuazione dell Accordo Quadro sugli ammortizzatori sociali in deroga, siglato tra Regione Lombardia e parti sociali in data 04/05/2009, finalizzato alla discussione ed all approfondimento delle tematiche e delle questioni relative all istruttoria delle istanze di CIG in deroga e degli interventi di politica attiva cui i lavoratori sospesi devono obbligatoriamente aderire per poter beneficiare dell ammortizzatore. L Accordo Quadro in parola ha introdotto un preciso rapporto tra interventi di politica passiva (cassa in deroga) e interventi di politica attiva (formazione/riqualificazione/ricollocazione per i lavoratori in cassa) e tale rapporto ha rappresentato una novità sostanziale nel panorama italiano che ha quasi sempre visto procedere separatamente gli interventi di politica passiva da quelli di politica attiva; - tavolo di gestione del progetto Solidali attraverso il lavoro che prevede diversi interventi a sostegno dei lavoratori in difficoltà tra cui anche interventi di politica attiva quali gli incentivi alle aziende che assumono particolari categorie di lavoratori; - tavolo informale con tutti gli operatori accreditati ai servizi per il lavoro e alla formazione per un costante monitoraggio e confronto in ordine alla quantità e qualità 3

4 dei servizi ricompresi nella dote lavoro ammortizzatori sociali erogati dagli stessi operatori e di cui sono titolari tutti i lavoratori che fruiscono dell ammortizzatore al fine di supportare e potenziare gli interventi di politica attiva attraverso la più concreta e positiva collaborazione; in materia di apprendistato - tavolo tecnico per la condivisione delle linee di programmazione territoriale delle attività formative per apprendisti, composto dalle parti sociali e dai rappresentanti dei consulenti del lavoro, costituito nel 2001 e tuttora attivo; - tavolo di coordinamento con gli operatori accreditati della formazione professionale coinvolti nella realizzazione delle attività formative per apprendisti programmate dalla Provincia, costituito nel 2001 e tuttora attivo; - protocollo d intesa tra la Provincia e gli enti di formazione professionale accreditati per la strutturazione e il consolidamento di una rete organizzativa finalizzata alla realizzazione dell offerta integrata pubblica e privata di attività formative per apprendisti assunti con contratto professionalizzante ai sensi dell art. 49 del d.lgs. 276/2003; in materia di istruzione e formazione professionale - tavolo informale con gli operatori accreditati della formazione professionale coinvolti nella realizzazione delle attività formative in DDIF finalizzato al miglioramento del sistema formativo locale, attraverso azioni di coordinamento territoriale, diffusione di buone prassi, condivisione di problematiche e relative soluzioni, aggiornamento dei docenti; - tavolo informale con i dirigenti scolastici e formativi per la programmazione territoriale dell offerta formativa del secondo ciclo di istruzione; - comitato provinciale di indirizzo e coordinamento della rete scolastica e formativa per la condivisione degli indirizzi di programmazione dell offerta formativa del secondo ciclo di istruzione anche con Commissione unica provinciale per il lavoro e la formazione professionale; - protocollo d intesa tra Provincia, DPL, ASL, Servimpresa e Ufficio Scolastico Territoriale per il monitoraggio dell alternanza scuola-lavoro e della sua corretta applicazione in riferimento alle normativa in materia di sicurezza; in materia di orientamento 4

5 - tavolo provinciale dell orientamento che, al fine di programmare e coordinare le iniziative in materia, nonché di condividere strumenti, processi e procedure, vede riuniti la Provincia, in qualità di ente coordinatore a livello territoriale, l Agenzia Informagiovani e la rete provinciale Informagiovani del Comune di Cremona, l Orientagiovani del Comune di Crema, l Orientagiovani dell Alto Cremasco, rappresentanti del mondo scolastico e delle agenzie formative, degli studenti e dei genitori, dell USP; - convenzione tra la Provincia e il Comune di Cremona per la gestione e il potenziamento della Rete provinciale Servizi Informagiovani ; preso atto, inoltre, dei molteplici interventi realizzati ai fini della occupabilità e del ricollocamento di lavoratori in difficoltà, o direttamente coinvolti da crisi aziendali, che, negli anni, hanno coinvolto oltre lavoratori per una spesa complessiva pari a oltre 2 milioni di euro; preso atto, altresì, dell attività programmatoria condotta dalla Provincia, nel rispetto delle competenze riconosciute alla stessa dalla Regione Lombardia, nell ambito della formazione professionale, dell orientamento e dell istruzione scolastica; considerato il perdurare della crisi occupazionale e la necessità che ad essa si debba far fronte promuovendo, innanzi tutto, il valore collettivo e individuale del lavoro e realizzando tutti gli interventi possibili per favorire sia l occupabilità delle persone che la competitività delle aziende; ritenuto, a tal fine, indispensabile predisporre adeguati strumenti per una governance, anche territoriale, delle politiche attive e passive del lavoro che, in raccordo con le scelte statali e regionali, favorisca quella integrazione che, nei periodi di maggiore difficoltà occupazionale, risulta essere fondamentale; preso atto, ai fini del raccordo istituzionale di cui al punto precedente ed in particolare: - delle determinazioni della Regione Lombardia in ordine alle politiche per la competitività e, in modo particolare, i punti 7 e 10 della comunicazione del Presidente alla Giunta regionale del 25 febbraio 2011 e relativi, rispettivamente, a Lavoro e sviluppo e Crisi aziendali RAID in cui, dopo aver affermato l intento di un ricorso maggiore alla programmazione negoziata, vengono definite le seguenti priorità: promozione dell occupazione giovanile, sviluppo del capitale umano, inclusione lavorativa delle persone con disabilità e svantaggiate, definizione di una 5

6 rete di sostegno delle imprese in difficoltà inclusiva di soggetti pubblici e privati in grado di predisporre un eventuale piano di rilancio/ristrutturazione per l azienda; - dell Accordo Quadro sui criteri per l accesso agli ammortizzatori sociali in deroga in Lombardia - anno 2011, siglato il 25 febbraio 2011 tra la Regione Lombardia e le parti sociali lombarde in cui si è concordato sulla necessità di garantire, anche per l anno 2011, la continuità nella protezione sociale dei lavoratori che sono colpiti da sospensioni e cessazioni dell attività produttiva, con interventi che, confermando nelle linee essenziali quanto realizzato nel biennio , siano connotati dai seguenti orientamenti: - indirizzo deciso verso la ricollocazione dei lavoratori espulsi attraverso un utilizzo finalizzato delle politiche attive del lavoro connesse con la corresponsione delle indennità; - concorso delle risorse pubbliche (Stato, Regione, Province), private (imprese) e paritetiche sociali (Enti bilaterali, Fondi interprofessionali) per rendere effettiva la contestualità tra gli interventi di sostegno al reddito e le politiche attive del lavoro; - centralità degli accordi sindacali aziendali come espressione della responsabilizzazione di tutte le parti coinvolte (datori di lavoro e loro associazioni, lavoratori e loro organizzazioni sindacali). - il Patto per le politiche attive del lavoro 2011, siglato tra Regione Lombardia e le parti sociali lombarde il 25 marzo 2011 in cui, oltre a ribadire quanto contenuto nell Accordo Quadro 2011, le parti sociali, tra l altro, si impegnano: a favorire, anche nell ambito di organismi di concertazione previsti a livello territoriale, l individuazione di interventi, priorità e specifiche azioni che sostengano un offerta di servizi adeguata alla realtà locale e lo sviluppo del territorio; a sostenere la programmazione territoriale attraverso sia la rilevazione e l aggregazione dei bisogni manifestati dal mercato del lavoro che la mobilitazione di risorse finanziarie ed organizzative, necessarie ad un azione realmente incisiva; a definire modalità più efficaci nella prevenzione e gestione delle crisi aziendali. Il documento in parola, inoltre, nel confermare la dote quale concreto strumento di attuazione di percorsi di politica attiva del lavoro, si pone l obiettivo di aumentarne l efficacia attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio. Per tutto quanto sopra esposto, le Parti firmatarie 6

7 CONVENGONO sulla necessità di addivenire alla costituzione del Tavolo provinciale per la governance delle politiche attive e passive del lavoro composto, oltre che dalla Provincia di Cremona, dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Cremona e dalle parti sociali presenti sul territorio con i compiti e gli obiettivi di seguito descritti: individuare, in coerenza con le indicazioni programmatiche per lo sviluppo territoriale, linee di programmazione delle politiche per il lavoro, dei servizi per l impiego e delle politiche di gestione del mercato del lavoro; monitorare in modo costante la situazione occupazionale del territorio; costruire un raccordo con il sistema dell istruzione, formazione professionale e università al fine di promuovere uno sviluppo di figure professionali più equilibrato con il mercato del lavoro; analizzare l utilizzo degli ammortizzatori sociali, con particolare attenzione a quelli in deroga che vengono direttamente gestiti a livello provinciale; implementare l attività di ricerca avviata nel territorio per meglio comprendere caratteristiche e necessità del mercato del lavoro provinciale; monitorare tutte le azioni di politica attiva concertate dalle parti e contenute negli accordi sindacali aziendali che saranno messe in campo per sostenere i lavoratori beneficiari degli ammortizzatori sociali con particolare riferimento a quelli in deroga a al fine di garantire il mantenimento dei livelli occupazionali. Il monitoraggio dovrà anche riguardare i lavoratori espulsi dai processi produttivi (lavoratori in mobilità, disoccupati ed in cerca di prima occupazione) potenziare la rete attraverso la tempestiva condivisione delle informazioni in ordine agli interventi ed alle iniziative programmati o da porre in essere; individuare politiche e strumenti volti a valorizzare il capitale umano quale fattore strategico di competitività, assegnando un ruolo centrale al sistema della formazione professionale; pianificare le politiche attive in modo da prevedere il concorso delle risorse pubbliche, private e paritetiche sociali; 7

8 rafforzare il ruolo del territorio cercando di indirizzare l offerta dei servizi verso le reali esigenze del mercato del lavoro locale sostenendone in tal modo lo sviluppo e la massima occupabilità; garantire l impegno dei sottoscrittori a rendersi parte attiva in tutti i processi volti a prevenire, gestire e sostenere situazioni di difficoltà occupazionale. Le Parti infine convengono, altresì, sulla opportunità che il Tavolo di informazione e confronto con le parti sociali, citato in premessa, finalizzato alla discussione ed all approfondimento delle tematiche e delle questioni relative all istruttoria delle istanze di CIG in deroga e degli interventi di politica attiva, mantenga la stessa struttura e le stesse modalità operative sin qui consolidate al fine di continuare a garantire una gestione snella ed efficiente della attività di validazione delle istanze nell interesse dei datori di lavoro e dei lavoratori coinvolti. I firmatari del presente Protocollo convengono, infine, sulla opportunità di invitare di volta in volta altri soggetti a partecipare agli incontri in considerazione dei diversi temi che verranno trattati. 8

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