REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

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1 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N DEL 01/03/2017 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: ATTIVITA' DI CONTROLLO E COORD. FUNZ. DI VIGILANZA Area: POLITICHE PER SICUREZZA INTEGR. E LOTTA ALL'USURA Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: Approvazione dei criteri generali, delle direttive e delle modalità per l'assegnazione in concessione d'uso a titolo gratuito, per finalità sociali, di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, ai sensi dell'art. 48, comma 3, lettera c), del decreto legislativo 6 settembre 2011, n Autorizzazione all'espletamento delle procedure per la concessione in uso. (GAITA GIUSEPPE) (FERRARA FILOMENA) (M. CALCAGNINI) (P. SAVARINO) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE ASSESSORATO PROPONENTE POLITICHE SOCIALI, SPORT E SICUREZZA (Visini Rita) L'ASSESSORE DI CONCERTO ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 06/03/2017 prot. 121 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 15 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

2 OGGETTO: Approvazione dei criteri generali, delle direttive e delle modalità per l assegnazione in concessione d uso a titolo gratuito, per finalità sociali, di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, ai sensi dell art. 48, comma 3, lettera c), del decreto legislativo 6 settembre 2011, n Autorizzazione all espletamento delle procedure per la concessione in uso. LA GIUNTA REGIONALE Su proposta dell Assessore alle Politiche Sociali, Sport e Sicurezza VISTO VISTA VISTA VISTO VISTA VISTA VISTO VISTO lo Statuto della Regione Lazio; la legge del 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi) e successive modifiche; la legge regionale del 18 febbraio 2002, n. 6 (Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale e successive modificazioni ed integrazioni) e successive modifiche; il regolamento regionale del 6 settembre 2002, n. 1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale) e successive modifiche; la deliberazione della Giunta regionale n. 230 del 10 maggio 2016, con la quale viene conferito l incarico di Direttore della Direzione Regionale Attività di Controllo e Coordinamento delle Funzioni di Vigilanza all Avv. Pompeo Savarino; la legge regionale 5 luglio 2001, n. 15 (Promozione di interventi volti a favorire un sistema integrato di sicurezza nell ambito del territorio regionale) e successive modifiche e, in particolare, l articolo 8 che istituisce dell Osservatorio tecnico scientifico per la sicurezza e la legalità; il decreto legislativo del 6 settembre 2011 n.159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche ed integrazioni) e, in particolare, l articolo 48, comma 3, che definisce le finalità relative all utilizzo dei beni confiscati, i soggetti che possono amministrare direttamente i beni ovvero i soggetti cui assegnare gli stessi in concessione a titolo gratuito nel rispetto dei principi di trasparenza, adeguata pubblicità e parità di trattamento; l articolo 2 della legge regionale 14 Luglio 2014, n. 7 (Misure finalizzate al miglioramento della funzionalità della Regione: Disposizioni di razionalizzazione e di semplificazione dell'ordinamento regionale nonché interventi per lo sviluppo e la competitività dei territori e a sostegno delle famiglie) e, in particolare: Pagina 2 / 15

3 1) i commi da 34 a 37, ai sensi dei quali è stata soppressa l Agenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali nel Lazio (ABECOL), già istituita ai sensi della legge regionale 20 ottobre 2009, n. 24, e le relative competenze trasferite alla direzione regionale competente in materia sicurezza a decorrere dalla data di adozione della Deliberazione della Giunta regionale di ricognizione dei rapporti giuridici attivi e passivi, delle risorse umane e patrimoniali, nonché delle risorse finanziarie iscritte in bilancio, e di definizione delle modalità di coordinamento e collaborazione tra la direzione regionale competente in materia di bilancio, demanio e patrimonio e la Direzione regionale competente in materia dì sicurezza; 2) il comma 144, lettera e), ai sensi del quale è stata abrogata la legge regionale 20 ottobre 2009, n. 24, istitutiva dell ABECOL, per quanto non compatibile con le disposizioni di cui al punto 1. VISTA la deliberazione della Giunta regionale 2 dicembre 2014, n. 840, ai sensi della quale, in attuazione di quanto riportato nel precedente punto 1), sono stati ricogniti i rapporti giuridici attivi e passivi, le risorse umane e patrimoniali, nonché le risorse finanziarie iscritte in bilancio già di competenza dell ABECOL, definite le modalità di coordinamento e collaborazione tra le direzioni competenti e viene demandata ad apposita deliberazione della Giunta regionale, sentito l Osservatorio Tecnico Scientifico della Sicurezza e della Legalità, la definizione dei criteri e delle modalità di assegnazione in concessione dei beni immobili confiscati; CONSIDERATO che, ai sensi del citato articolo 48, comma 3, lettera c), del d.lgs 159/2011, i beni immobili confiscati possono essere trasferiti per finalità istituzionali o sociali al patrimonio della Regione la quale può, anche consorziandosi o attraverso associazioni, amministrare direttamente il bene o, sulla base di apposita convenzione, assegnarlo in concessione, a titolo gratuito e nel rispetto dei principi di trasparenza, adeguata pubblicità e parità di trattamento, a comunità, anche giovanili, ad enti, ad associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali, ad associazioni di volontariato, di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266, a cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381, o a comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti di cui al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, nonché alle associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell'articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349 e successive modifiche, e agli operatori dell agricoltura sociale riconosciuti ai sensi delle disposizioni vigenti ; VISTI i provvedimenti del Prefetto di Latina n del 26 ottobre 2009, n del 20 ottobre 2009, n del 26 ottobre 2009, n del 26 ottobre 2009, e il provvedimento dell Agenzia del Demanio n del 25 giugno 2008, con i quali è stato disposto, ai sensi della previgente legge 31 maggio 1965, n. 575 e successive modifiche, il trasferimento nel patrimonio indisponibile della Regione di alcuni beni immobili confiscati alla criminalità organizzata per essere destinati a finalità sociali; Pagina 3 / 15

4 VISTE le deliberazioni della Giunta regionale del 27 ottobre 2015, n. 570, del 25 novembre 2015, n. 651 e del 18 dicembre 2015, n. 743, con le quali l amministrazione regionale ha manifestato all Agenzia nazionale per l amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, l interesse all acquisizione di alcuni immobili confiscati alla criminalità organizzata, al fine di destinarli alle finalità previste dall art. 48 comma 3, lettera c, del d.lgs 159/2011 e, in particolare, concessione a titolo gratuito ai soggetti ivi indicati; VISTI VISTO ATTESO VISTA VISTA i decreti del Direttore dell Agenzia Nazionale per l amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, n del 23/12/2015, n del 9/02/2016, n del 9/02/2016, n del 17/03/2016, n del 04/04/2016, n del 30/05/2016, n del 29/07/2016, n del 29/07/2016, con i quali, a seguito delle manifestazioni di interesse da parte della Giunta regionale, è stato disposto il trasferimento di beni immobili al patrimonio indisponibile della Regione, per le finalità in esse indicate, ai sensi dell articolo 48, comma 3, lettera c), del dlgs 159/2011; il Protocollo d intesa sottoscritto in data 26 luglio 2016 per la gestione dei beni sequestrati e confiscati tra la Regione Lazio, Tribunale di Roma, Corte D Appello di Roma, Procura della repubblica di Roma, Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma, Unindustria, Confcommercio di Roma, Associazione Bancaria Italiana, CGIL, CISL, UIL, Federlazio, CNA, Coldiretti Lazio, Associazione Libera, Legacoop; che l articolo 48, comma 3, lettera c, del d.lgs 159/2011 prevede che i beni immobili trasferiti al patrimonio indisponibile della Regione siano inseriti in un apposito elenco dei beni confiscati e che detto elenco debba contenere i dati concernenti la consistenza la destinazione e l utilizzazione dei beni, nonché in caso di assegnazione a terzi, i dati identificativi del concessionario; la deliberazione della Giunta regionale n. 464 del 4 agosto 2016, recante Modifica ed integrazione dell inventario dei beni immobili regionali libro 10 approvato con DGR del 31 dicembre 2015, con cui si dispone l inserimento nell inventario dei beni immobili regionali, patrimonio indisponibile, dei cespiti immobiliari confiscati alla criminalità organizzata (fabbricati e terreni); la deliberazione di Giunta regionale n. 854 del 30 dicembre 2016, con la quale è stato aggiornato al mese di dicembre 2016 l inventario generale dei beni immobili regionali contraddistinto con la dicitura Libro n. 11, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, nonché sul sito istituzionale nella sezione Amministrazione Trasparente ; PRESO ATTO CHE con i decreti n del 10 maggio 2016 e n del 10 maggio 2016, trasmessi in data successiva alla citata DGR 854/2016, l Agenzia Nazionale per l amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha provveduto ad assegnare al patrimonio indisponibile della Regione ulteriori beni immobili sequestrati alla criminalità; Pagina 4 / 15

5 CONSIDERATO CHE l acquisizione di un bene confiscato rappresenta un fondamentale momento di affermazione del primato della legalità e delle istituzioni sulla malavita; i beni confiscati possono costituire un concreto volano di sviluppo economico e sociale dei territori di riferimento; il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata garantisce una risposta concreta al fabbisogno del territorio attraverso la restituzione alla collettività dei beni frutto di proventi di attività illecite, contribuendo in tal modo a rafforzare la percezione dell equità e la fiducia nelle istituzioni, con evidenti ricadute positive in termini di sicurezza, legalità e di sviluppo sociale ed economico. ATTESO che la concessione a titolo gratuito dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, ai sensi dell art. 48 del d.lgs 159/2011, deve avvenire nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità e correttezza dell azione amministrativa; RITENUTO ai sensi di quanto previsto dall articolo 48, comma 3, lettera c) del d.lgs. 159/2011 e della citata DGR 840/2014, sentito l Osservatorio tecnico scientifico per la sicurezza e la legalità: 1) di adottare i criteri generali, le direttive e le modalità di cui all Allegato A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, per la concessione in uso a titolo gratuito e nel rispetto dei principi di trasparenza, adeguata pubblicità e parità di trattamento, ai soggetti di cui all articolo 48, comma 3, lettera c), del d.lgs 159/2011, dei beni confiscati alla criminalità acquisiti al patrimonio indisponibile della Regione, non destinati a finalità istituzionali; 2) di dare mandato alla Direzione regionale attività di controllo e coordinamento delle funzioni di vigilanza di avviare le procedure, previa adozione di uno o più avvisi pubblici secondo i criteri generali, direttive e le modalità di cui al punto1), per la concessione in uso, a titolo gratuito, dei beni di cui all allegato B, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, nel rispetto delle finalità sociali previste dal citato articolo 48 e dai decreti dell Agenzia Nazionale per l amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata di assegnazione dei beni al patrimonio indisponibile della Regione; 3) di stabilire che negli avvisi pubblici di cui al punto 2) siano eventualmente definiti, valutata l opportunità anche in relazione alle tipologie di immobili, criteri di priorità per i progetti in favore delle persone con disabilità, tesi ad attivare e potenziare percorsi di deistituzionalizzazione e di supporto alla domiciliarità in abitazioni o gruppi appartamento, interventi per la permanenza temporanea in soluzioni abitative extrafamiliari per far fronte a situazioni di emergenza, programmi di accrescimento delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia; 4) di dare mandato alla Direzione regionale attività di controllo e coordinamento delle funzioni di vigilanza di avviare le procedure per promuovere, sentito l Osservatorio tecnico scientifico per la sicurezza e la legalità, la stipulazione di appositi protocolli d intesa/convenzioni tra la Regione, enti locali, istituti Pagina 5 / 15

6 scolastici (in particolare istituti tecnici agrari), altri enti pubblici, per la gestione e l utilizzo dei terreni di cui all allegato C, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, per finalità sociali e in coerenza con quanto previsto nei decreti di assegnazione al patrimonio indisponibile della Regione o, in subordine, di avviare le procedure per l adozione di uno o più avvisi pubblici secondo i criteri generali, direttive e modalità di cui al punto1). Per quanto in premessa DELIBERA 1) di adottare i criteri generali, le direttive e le modalità di cui all Allegato A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, per la concessione in uso a titolo gratuito e nel rispetto dei principi di trasparenza, adeguata pubblicità e parità di trattamento, ai soggetti di cui all articolo 48, comma 3, lettera c), del d.lgs 159/2011, dei beni confiscati alla criminalità acquisiti al patrimonio indisponibile della Regione, non destinati a finalità istituzionali. 2) di dare mandato alla Direzione regionale Attività di controllo e coordinamento delle funzioni di vigilanza di avviare le procedure, previa adozione di uno o più avvisi pubblici secondo i criteri generali, direttive e le modalità di cui al punto1), per la concessione in uso a titolo gratuito dei beni di cui all Allegato B, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, nel rispetto delle finalità sociali previste dal citato articolo 48 e dai decreti dell Agenzia Nazionale per l amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata di assegnazione dei beni al patrimonio indisponibile della Regione; 3) di stabilire che negli avvisi pubblici di cui al punto 2) siano eventualmente definiti, valutata l opportunità anche in relazione alle tipologie di immobili, criteri di priorità per i progetti in favore delle persone con disabilità, tesi ad attivare e potenziare percorsi di deistituzionalizzazione e di supporto alla domiciliarità in abitazioni o gruppi appartamento, interventi per la permanenza temporanea in soluzioni abitative extrafamiliari per far fronte a situazioni di emergenza, programmi di accrescimento delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia; 4) di dare mandato alla Direzione regionale attività di controllo e coordinamento delle funzioni di vigilanza di avviare le procedure per promuovere, sentito l Osservatorio tecnico scientifico per la sicurezza e la legalità, la stipulazione di appositi protocolli d intesa/convenzioni tra la Regione, enti locali, istituti scolastici (in particolare istituti tecnici agrari), altri enti pubblici, per la gestione e l utilizzo dei terreni di cui all Allegato C, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, per finalità sociali e in coerenza con quanto previsto nei decreti di assegnazione al patrimonio indisponibile della Regione o, in subordine, di avviare le procedure per l adozione di uno o più avvisi pubblici secondo i criteri generali, direttive e modalità di cui al punto1). Pagina 6 / 15

7 La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Avverso il presente atto è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al TAR nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione, ovvero ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro il termine di centoventi giorni. Pagina 7 / 15

8 ALLEGATO A CRITERI GENERALI, DIRETTIVE E MODALITA PER LA CONCESSIONE IN USO A TERZI, A TITOLO GRATUITO, DI BENI IMMOBILI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA ORGANIZZATA Art. 1 - OGGETTO E FINALITÀ - 1. La presente deliberazione stabilisce i criteri generali, le direttive e le modalità per la concessione in uso a terzi dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata facenti parte del patrimonio indisponibile della Regione e non utilizzati per scopi istituzionali, ai fini del loro ottimale utilizzo sociale e come strumento di sviluppo e di riscatto del territorio dalla presenza delle mafie, in coerenza con quanto disposto dal vigente decreto legislativo del 6 settembre 2011 n. 159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche ed integrazioni) e successive modifiche. Art. 2 - PRINCIPI GENERALI- 1. La Regione, per il perseguimento delle finalità di cui all articolo 1, conforma la propria azione amministrativa ai principi di trasparenza, adeguata pubblicità e parità di trattamento. Art. 3 - SOGGETTI BENEFICIARI - 1. Nel rispetto di quanto previsto dall articolo 48, comma 3, lettera c), del d.lgs 159/2011, i beni confiscati alla criminalità organizzata e acquisiti al patrimonio indisponibile della Regione (di seguito denominati beni confiscati) possono essere assegnati in concessione, in particolare, a comunità, anche giovanili, ad enti, ad associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali, ad organizzazioni di volontariato di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266 e alla legge regionale 28 giugno 1993, n. 29 e successive modifiche, a cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381 e alla legge regionale 27 giugno 1996, n. 27, a comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti di cui al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza di cui al Decreto Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, alle associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell art. 13 della Legge 8 luglio 1986, n. 349 e successive modifiche, agli operatori dell agricoltura sociale riconosciuti ai sensi delle disposizioni vigenti. Pagina 8 / 15

9 Art. 4 - PROCEDIMENTO DI CONCESSIONE IN USO DEI BENI A TERZI E VALUTAZIONE DEI PROGETTI DISPOSIZIONI GENERALI- 1. L avvio della procedura di concessione a terzi dei beni confiscati è autorizzata con deliberazione della Giunta regionale. 2. A seguito della deliberazione della Giunta regionale, il direttore della Direzione regionale competente in materia di beni confiscati rende pubblica la volontà della Regione di concedere a terzi l uso di beni confiscati mediante apposito avviso pubblico contenente, in particolare, gli elementi di identificazione del bene, l indicazione dell interesse che la Regione intende perseguire mediante la concessione in uso del bene, nel rispetto della destinazione stabilita dal decreto di assegnazione al patrimonio della Regione da parte dell Agenzia Nazionale per l Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità Organizzata, l individuazione dei criteri e dei parametri per l assegnazione dei punteggi ai singoli progetti. 3. Ai fini della valutazione dei progetti si potrà tener conto, tra l altro, dell'esperienza posseduta dal soggetto richiedente nell'ambito dell'attività per lo svolgimento della quale viene richiesta l'assegnazione del bene, della precedente esperienza in materia di gestione di beni confiscati, della struttura e della dimensione organizzativa ai fini della realizzazione dei progetti con specifiche finalità sociali. 4. I soggetti affidatari devono comprovare adeguatamente la sostenibilità economica e organizzativa del progetto, con specifico riferimento allo svolgimento delle attività e al mantenimento della struttura. 5. L avviso è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. 6. Il concessionario è individuato sulla base di una valutazione comparativa delle istanze pervenute e degli interessi pubblici maggiormente rispondenti alle finalità di legge in materia di beni confiscati evidenziati nell avviso. 7. La valutazione dei progetti è effettuata da una commissione composta: dal Direttore della direzione regionale competente in materia di beni confiscati, o suo delegato, con funzioni di presidente; dal Direttore della direzione regionale competente in materia di demanio e patrimonio o suo delegato; dal Direttore della direzione regionale competente in materia di servizi sociali o suo delegato; 8. Le funzioni di segretario della commissione sono svolte da un dipendente della Direzione regionale competente in materia di beni confiscati, designato dal Direttore medesimo. 9. I beni confiscati non possono essere assegnati in concessione ai soggetti destinatari delle misure di prevenzione di cui all articolo 67 del d.lgs 159/2011 o delle sentenze di condanna, anche non definitive, di cui all articolo 80 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Attuazione delle Direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d appalto degli enti erogatori nei settori dell acqua, dell energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino delle disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture) o, comunque, dichiarati incapaci di contrarre con la pubblica amministrazione. 10. I beni confiscati, inoltre, non possono essere assegnati in concessione a comunità, associazioni, enti a vario titolo denominati dei quali facciano parte soggetti nei cui confronti è stata disposta la confisca, anche indiretta, o loro ascendenti, discendenti, coniugi o persona stabilmente convivente, parenti entro il sesto grado e gli affini entro il quarto grado. 11. Ai sensi dell articolo 48, comma 3, lettera c), del d.lgs 159/2011, i beni non assegnati in uso gratuito possono essere utilizzati dalla Regione per finalità di lucro e i relativi proventi reimpiegati esclusivamente per finalità sociali. Pagina 9 / 15

10 Art. 5 - PROVVEDIMENTO DI CONCESSIONE E OBBLIGHI DEL CONCESSIONARIO - 1. I rapporti tra concedente e concessionario sono disciplinati da apposito atto di concessione e relativa convenzione, sottoscritta dal Direttore della Direzione regionale competente in materia di beni confiscati alla criminalità organizzata e dal rappresentante legale del concessionario. L atto di concessione è trasmesso alla Direzione regionale competente in materia di demanio e patrimonio per gli adempimenti di competenza. 2. I beni sono concessi in uso a titolo gratuito. 3. La concessione prevede, in particolare, oltre agli specifici diritti ed agli obblighi delle parti, anche l oggetto, le finalità, la durata della concessione, le modalità d uso del bene, le cause di risoluzione del rapporto, le modalità di controllo sulla utilizzazione del bene, la disciplina degli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria, del pagamento delle imposte e delle tasse, la disciplina delle modalità di autorizzazione per eventuali interventi sul bene. 4. Nell atto di concessione, indipendentemente dal tipo di attività da svolgere con il bene concesso, sono comunque previsti a carico del concessionario, in particolare: a) l obbligo dell utilizzo e dell eventuale recupero del bene concesso esclusivamente per la realizzazione dell attività di cui alla proposta progettuale; b) l obbligo di tenere costantemente ed immediatamente informata la Regione dell attività svolta; c) l obbligo di stipulare apposita polizza assicurativa contro tutti i rischi che possano gravare sull immobile e per la responsabilità civile verso terzi; d) l obbligo di chiedere agli enti competenti tutte le autorizzazioni, nulla osta, atti di assenso comunque denominati, eventualmente previsti dalla normativa vigente per l espletamento delle attività progettuali per le quali è stata rilasciata la concessione; e) l obbligo di rispettare le norme in materia di tutela della sicurezza dei lavoratori, assistenza, previdenza, assicurazione dei lavoratori; f) l obbligo di informare immediatamente la Regione in ordine a qualsiasi fatto che turbi lo stato e la natura del bene concesso; g) l onere delle spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell immobile, ivi comprese le spese per la messa a norma dei locali, la cui esecuzione è comunque subordinata all acquisizione di apposita autorizzazione sugli interventi da parte della Regione, ove non siano di ordinaria manutenzione, fermo restando l acquisizione da parte del concessionario di tutti i nulla osta, autorizzazioni, atti di assenso comunque denominati eventualmente previsti dalla normativa vigente; h) l onere delle spese per le utenze necessarie alla gestione dei locali, nonché le imposte e le tasse derivanti dal bene, ad eccezione di quelle che, per espressa ed inderogabile previsione di legge, gravano sul proprietario; i) l obbligo di trasmettere annualmente alla Regione: l elenco dei soci, degli amministratori e del personale impiegato a qualsiasi titolo per l espletamento delle attività sui beni concessi e a comunicare ogni eventuale variazione; copia dei bilanci relativi all ultimo esercizio chiuso completi degli allegati di legge, nonché una relazione dettagliata sull attività svolta dalla quale si evincano i risultati raggiunti; l) l obbligo di esporre sui beni concessi una o più targhe di ampia visibilità dall esterno, sulla quale dovrà essere apposto lo stemma della Regione Lazio e la seguente dicitura: Bene confiscato alla criminalità organizzata, ora patrimonio della Regione Lazio ; Pagina 10 / 15

11 m) l obbligo di inserire nel materiale divulgativo relativo alle attività poste in essere attraverso l uso del bene, e per le finalità previste, lo stemma della Regione Lazio e, in caso di prodotti derivanti dalla coltivazione dei terreni, l obbligo di inserire nelle confezioni di vendita anche la dicitura seguente: Prodotti provenienti dalle terre confiscate alla criminalità organizzata nella Regione Lazio ; n) l obbligo di restituire i beni concessi nella loro integrità, comprensiva delle eventuali migliorie, restando comunque il concessionario obbligato verso la Regione al risarcimento dei danni cagionati al bene che non siano imputabili al normale deperimento per l uso; 5 Alla cessazione della concessione le eventuali addizioni o migliorie apportate all immobile sono di diritto acquisite gratuitamente alla proprietà della Regione. Art. 6 - DURATA DELLA CONCESSIONE E RINNOVO - 1. La concessione è rilasciata per un periodo non superiore ad anni 9 (nove), rinnovabile in considerazione della permanenza dell interesse pubblico-sociale perseguito. La richiesta di rinnovo deve pervenire alla Regione almeno sei mesi prima della scadenza. 2. Fermo restando il limite di cui al comma 1, la durata della convenzione è comunque modulata in relazione all attività del progetto per il quale il bene viene concesso in uso, nonché delle risorse economiche che si ipotizzano necessarie per consentire il riutilizzo. Art. 7 - CESSIONE DEL BENE E DEL CONTRATTO - 1. Il concessionario non può concedere o sub affittare a terzi, neppure parzialmente, il bene oggetto di concessione né cedere a terzi, a qualunque titolo, la concessione. Art. 8 - CONTROLLI - 1. La Regione, per il tramite della Direzione regionale competente in materia di beni confiscati effettua il controllo sul concessionario, sui beni concessi e sull attività svolta dallo stesso, affinché sia assicurato il rispetto dell interesse pubblico, delle disposizioni contenute nella legge e nell atto di concessione. 2. La Direzione può, in ogni momento, procedere a controlli, accertamenti d ufficio, richiesta di documenti e di certificati probatori ritenuti necessari per le finalità di cui al comma L attività di verifica/controllo deve essere espletata, in ogni caso, almeno una volta l anno. Art. 9 - DECADENZA DALLA CONCESSIONE- 1. Il concessionario decade dalla concessione qualora contravvenga a disposizioni generali o speciali di legge, alle norme statutarie e alle norme contrattuali che disciplinano il rapporto tra le parti, al progetto approvato oppure ponga in essere atti ed iniziative, sia sul bene concesso in uso che al di fuori di esso, che contravvengano a specifiche disposizioni di legge. 2. Il concessionario decade altresì, in particolare, nei seguenti casi: Pagina 11 / 15

12 Pagina 12 / 15 a) qualora dalle informazioni acquisite dal Prefetto sulla moralità dei soci e degli amministratori del soggetto concessionario o sul personale impiegato dallo stesso, a qualsiasi titolo, per l espletamento delle attività sui beni concessi, dovessero emergere a carico di taluno degli stessi elementi tali da far ritenere possibile che il concessionario possa subire tentativi di infiltrazione o condizionamenti mafiosi nello svolgimento della propria attività e, comunque in caso di applicazione delle misure di prevenzione e delle sentenze di condanna di cui all articolo 4, comma 9; b) qualora il concessionario ceda a terzi, anche di fatto, il contratto o costituisca sui beni concessi diritti o ipoteche di qualsiasi natura; c) qualora dovessero sopravvenire cause che determinino per l Ente concessionario, ai sensi della normativa vigente, l incapacità a contrarre con la pubblica amministrazione; d) qualora il concessionario si renda responsabile di violazioni alle norme in materia di lavoro, assistenza, sicurezza dei lavoratori e previdenza; e) qualora il concessionario si renda responsabile di violazioni alle norme in materia di danni ambientali; f) qualora il concessionario sia parte in rapporti contrattuali o convenzionali, per la fornitura di beni e servizi, con individui o organizzazioni le cui caratteristiche o composizione sociale evidenzino forme di condizionamento di tipo mafioso. 3. In caso di decadenza dalla concessione, il concessionario non potrà essere beneficiario di nuova concessione.

13 ALLEGATO B Elenco degli immobili confiscati alla criminalità organizzata e trasferite al patrimonio della Regione Lazio ai sensi dell'art. 48 del d.lgs. 6 settembre 2011, n FABBRICATI Provenienza Identificativi Indirizzo Catastale Identificativi catastali N Comune Descrizione Classe Consistenza Titolo Num. Data Denominazione - Civico Foglio Part. Sub Cat ATTO DI TRASF. ATTO DI TRASF. DEC. TRASF. DEC. TRASF. DEC. TRASF /06/2008 ROMA Via Courmayeur, 12 Box, posto auto C/ mq /06/2008 ROMA Via Courmayeur, 12 Box, posto auto C/ mq /02/2016 ROMA Via Fulda, Snc Box, posto auto C/ mq /02/2016 ROMA Via Fulda, Snc Villa A/ mq /02/2016 ROMA Via Fulda, Snc Box, posto auto C/ mq 6 DEC. TRASF /02/2016 ROMA Via Elio Vittorini, 103 Appartamento in condominio A/ mq 7 8 DEC. TRASF. DEC. TRASF /02/2016 ROMA Via Elio Vittorini, 103 Magazzino C/ mq /02/2016 ROMA Via Elio Vittorini, 103 Box, posto auto C/ mq 9 DEC. TRASF /03/2016 SANTA MARINELLA Via dei Fiori, Snc Stalla, scuderia (box) C/ mq 10 DEC. TRASF /03/2016 SANTA MARINELLA Via dei Fiori, Snc Stalla, scuderia (box) C/ mq 11 DEC. TRASF /03/2016 SANTA MARINELLA Via dei Fiori, Snc Magazzino, Locale di deposito C/2 4 9 mq 12 DEC. TRASF /03/2016 SANTA MARINELLA Via dei Fiori, Snc Abitazione indipendente A/ mq 13 DEC. TRASF /04/2016 MARINO Via Silvio Pellico, Snc Appartamento in condominio A/2 4 8,50 vani 14 DEC. TRASF /04/2016 MARINO Via Silvio Pellico, Snc Box, posto auto C/6 2 0,00 15 DEC. TRASF /05/2016 ROMA Via dei Chiavari 35 Appartamento in condominio A/4 5 vani 16 DEC. TRASF /05/2016 FONTE NUOVA Via Giosuè Carducci 22 Appartamento in condominio mq 17 DEC. TRASF /05/2016 ROMA Via Roccabernarda, Villa A/ mq Pagina 13 / 15

14 18 DEC. TRASF /07/2016 PRIVERNO Via Colle Menardo, Snc Fabbricato rurale A/3 4 4,50 vani - TERRENI - N Provenienza Identificativi Catastali Identificativi Indirizzo Comune Titolo Num. Data Catastale Qualità Foglio Particella Classe Estensione 1 DEC. TRASF /07/2016 ROMA Via del Torraccio, Snc Seminativo mq 2 DEC. TRASF /07/2016 ROMA Via del Torraccio, Snc Ente urbano mq 3 DEC. TRASF /07/2016 ROMA Via del Torraccio, Snc Ente urbano mq 4 DEC. TRASF /07/2016 ROMA Via del Torraccio, Snc Ente urbano mq 5 DEC. TRASF /07/2016 ROMA Via del Torraccio, Snc Ente urbano mq 6 DEC. TRASF /07/2016 ROMA Via Del Torraccio, Snc Ente urbano mq 7 DEC. TRASF /07/2016 ROMA Via del Torraccio, Snc Ente urbano mq Pagina 14 / 15

15 ALLEGATO C Elenco degli immobili confiscati alla criminalità organizzata e trasferite al patrimonio della Regione Lazio ai sensi dell'art. 48 del d.lgs. 6 settembre 2011, n TERRENI - N Provenienza Identificativi Catastali Identificativi Indirizzo Comune Titolo Num. Data Catastale Qualità Foglio Particella Classe Estensione 1 ATTO DI TRASF /10/2009 PRIVERNO Montanino Uliveto mq 2 ATTO DI TRASF /10/2009 PRIVERNO Colle Menardo Uliveto mq 3 ATTO DI TRASF /10/2009 PRIVERNO Colle Menardo Uliveto mq 4 DEC. TRASF /07/2016 PRIVERNO Fosso di Colandrea Uliveto mq 5 ATTO DI TRASF /10/2009 PRIVERNO Fosso di Colandrea Uliveto mq 6 ATTO DI TRASF /10/2009 PRIVERNO Salita Aitante Uliveto mq 7 ATTO DI TRASF /09/2009 SPIGNO SATURNIA Località Vespo Seminativo arbor mq 8 ATTO DI TRASF /09/2009 SPIGNO SATURNIA Località Vespo Seminativo mq 9 ATTO DI TRASF /09/2009 SPIGNO SATURNIA Località Vespo Seminativo mq 10 ATTO DI TRASF /09/2009 SPIGNO SATURNIA Località Vespo Seminativo arbor mq 11 ATTO DI TRASF /09/2009 SPIGNO SATURNIA Località Vespo Seminativo arbor mq 12 ATTO DI TRASF /09/2009 SPIGNO SATURNIA Località Vespo Seminativo arbor mq 13 ATTO DI TRASF /09/2009 SPIGNO SATURNIA Località Vespo Seminativo arbor mq 14 DEC. TRASF /12/2015 LATINA Via Goja, Snc Seminativo mq Pagina 15 / 15

16 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N DEL 24/02/2017 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA' Area: TRASPORTO FERROVIARIO E AD IMPIANTI FISSI Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: Approvazione dello schema di "Protocollo d'intesa per lo sviluppo degli itinerari ciclabili tra Toscana Umbria e Lazio finalizzato alla costruzione di una rete interregionale per il cicloturismo" di cui all'allegato A e la relativa cartografia (allegato 1) aventi per oggetto lo sviluppo della Ciclopista del Sole e della Ciclovia Romea tra Lazio, Liguria e Toscana finalizzato alla costruzione di un percorso interregionale per il cicloturismo. (SIMONETTI LORENZA) (CECCONI CARLO) (C. CECCONI) (M. MANETTI) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE ASSESSORATO PROPONENTE POLITICHE DEL TERRITORIO, MOBILITA' (Civita Michele) L'ASSESSORE DI CONCERTO INFRASTRUTTURE, POLITICHE ABITATIVE ED ENTI LOCALI (Refrigeri Fabio) () L' ASSESSORE IL DIRETTORE ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 09/03/2017 prot. 130 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 4 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

17 Oggetto: Approvazione dello schema di Protocollo d intesa per lo sviluppo degli itinerari ciclabili tra Toscana Umbria e Lazio finalizzato alla costruzione di una rete interregionale per il cicloturismo di cui all allegato A e la relativa cartografia (allegato 1) aventi per oggetto lo sviluppo della Ciclopista del Sole e della Ciclovia Romea tra Lazio, Liguria e Toscana finalizzato alla costruzione di un percorso interregionale per il cicloturismo. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alle Politiche del territorio e Mobilità e dell Assessore alle Infrastrutture, Enti locali e Politiche abitative VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3; VISTO il D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, artt. 31 e 33; VISTO lo Statuto della Regione Lazio, in particolare l art. 49; VISTA la Legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni ed integrazioni riguardante Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale ; VISTA la legge regionale 15/2008, n. 15 e s.m.i.; VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, avente ad oggetto Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale ; VISTA la Legge regionale 16 febbraio 1990 n. 13 concernente Interventi regionali per favorire lo sviluppo del trasporto ciclistico ; CONSIDERATO che per la proposta di Piano Regionale Trasporti, Mobilità e Logistica (PRTML) - redatto ai sensi dall art 11 della Legge regionale 16 Luglio 1998, n. 30, Disposizioni in materia di trasporto pubblico locale - che definisce gli assetti della mobilità nella Regione Lazio e che disegna una rete di percorsi ciclabili urbani ed extraurbani, anche di lunga percorrenza, che comprende i tracciati ciclabili previsti dal protocollo d intesa di cui alla presente deliberazione è stata avviata la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) ai sensi dell art. 13 c.1 del D.Lgsl. 152/2006; CONSIDERATO che nel mese di ottobre 2014, nell ambito del Coordinamento interregionale tecnico infrastrutture, mobilità e governo del territorio della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, si è costituito il gruppo di lavoro Mobilità Ciclistica in seno al quale la Regione Lazio è rappresentata da funzionari dell allora Direzione regionale Territorio Urbanistica, Mobilità e Rifiuti e della Direzione regionale Infrastrutture, Politiche Abitative e Ambiente; Pagina 2 / 4

18 ATTESO che in tale sede sono stati avviati contatti tra i rappresentanti delle Regioni Lazio, Toscana ed Umbria al fine di cooperare per implementare la mobilità ciclistica interregionale anche con percorsi cicloturistici di lunga percorrenza; CONSIDERATO che i percorsi ciclabili interregionali di cui al presente Protocollo d Intesa coincidono con gli assi individuati nella rete europea Eurovelo e nella rete nazionale Bicitalia, ed in particolare con i seguenti grandi itinerari, Ciclopista del Sole (itinerario Eurovelo 7), che si sviluppa sull asse Brennero - Bologna - Firenze - Roma, attraversando le città di Arezzo, Chiusi, Orvieto ed Orte; Ciclovia Romea, (itinerario Bicitalia 5), che si sviluppa sull asse Venezia-Roma snodandosi nel tratto toscano-umbro-laziale lungo il corso del fiume Tevere; CONSIDERATO altresì, che la rete nazionale di percorribilità ciclistica è prevista nella Delibera CIPE n.1 del 1 febbraio 2001, pubblicata in G.U. n. 54 del 06/03/2001; CONSIDERATO che le regioni Toscana ed Umbria, in data 14 luglio 2014, hanno stipulato un Protocollo d intesa per lo sviluppo degli itinerari ciclabili tra le due regioni finalizzato alla costruzione di una rete interregionale per il cicloturismo, analogo a quello di cui alla presente deliberazione; CONSIDERATO che le competenti strutture regionali, in attuazione delle indicazioni ricevute, hanno proceduto alla definizione dello schema di Protocollo d intesa per lo sviluppo degli itinerari ciclabili tra Toscana Umbria e Lazio finalizzato alla costruzione di una rete interregionale per il cicloturismo che individua gli itinerari ciclabili di lunga percorrenza denominati Ciclopista del Sole, tra Firenze e Roma, e Ciclovia Romea lungo il corso del Fiume Tevere che si configurano come assi portanti della Rete ciclabile nazionale Bicitalia ; VISTO il suddetto schema di Protocollo d intesa, allegato alla presente deliberazione e composto dal testo e da un allegato cartografico; RAVVISATA l importanza di promuovere la mobilità ciclistica e cicloturistica e, contestualmente, lo sviluppo economico sostenibile dei territori interessati attraverso le attività turistico-ricettive a basso impatto ambientale ad essa collegate; SOTTOLINEATA, altresì, l importanza di promuovere tale iniziativa nel contesto di una cooperazione interregionale; PRESO ATTO che la Regione Toscana con la D.G.R. n. 299 del 23/03/2015 e la Regione Umbria con la D.G.R. n. 385 del 27/03/2015 hanno approvato il medesimo schema di Protocollo d intesa allegato alla presente Deliberazione; RITENUTO, pertanto, di approvare l allegato schema di Protocollo d intesa per lo sviluppo degli itinerari ciclabili tra Toscana Umbria e Lazio finalizzato alla costruzione di una rete interregionale per il cicloturismo ; Pagina 3 / 4

19 DELIBERA di approvare lo schema di Protocollo d intesa per lo sviluppo degli itinerari ciclabili tra Toscana Umbria e Lazio finalizzato alla costruzione di una rete interregionale per il cicloturismo, allegato A alla presente deliberazione, della quale forma parte integrante e sostanziale e la relativa cartografia (Allegato 1); di dare atto che il suddetto protocollo d intesa sarà sottoscritto dal Presidente della Regione Lazio o suo delegato; Il presente atto non comporta oneri a carico del bilancio regionale e sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito web istituzionale nella sezione Amministrazione trasparente. Pagina 4 / 4

20 ALLEGATO A Protocollo d intesa per lo sviluppo degli itinerari ciclabili tra Toscana Umbria e Lazio finalizzato alla costruzione di una rete interregionale per il cicloturismo La Regione Toscana, rappresentata... La Regione Umbria, rappresentata. La Regione Lazio, rappresentata. PREMESSE 1. La mobilità ciclistica riveste un ruolo di rilievo nella programmazione delle Regioni Toscana, Umbria e Lazio, che attraverso i rispettivi piani di settore (PRIIM, PRT e schema di PRTML) e gli atti correlati intendono dare un impulso allo sviluppo di questo sistema di mobilità sia per rispondere alla necessità di spostamento della popolazione sia per consentire una fruizione ed esplorazione del territorio a fini ricreativi e turistici. 2. La costruzione di una rete ciclabile a facile percorribilità, sviluppata prevalentemente in aree di pianura e lungo fiumi, laghi e attraverso ferrovie dismesse costituisce l elemento indispensabile per lo sviluppo del cicloturismo. 3. In particolar modo il cicloturismo può costituire un importante possibilità di sviluppo per le attività ricettive e di erogazione dei servizi connessi. 4. Esistono nei territori delle tre regioni le condizioni per realizzare una rete ciclabile con le caratteristiche anzidette che può essere utilmente interconnessa con itinerari di interesse interregionale. 5. Importanti tratti delle reti regionali coincidono con gli assi individuati nella rete europea contenuta nella proposta definita Eurovelo e nella rete nazionale compresa nella proposta definita Bicitalia, in particolare con i seguenti grandi itinerari, riportati nella cartografia allegata (all. 1): Ciclopista del Sole (itinerario Eurovelo 7), che si sviluppa sull asse Brennero - Bologna - Firenze - Roma, attraversando le città di Arezzo, Chiusi e Orvieto; Ciclovia Romea, (itinerario Bicitalia 5), che si sviluppa sull asse Venezia- Roma snodandosi nel tratto toscano-umbro-laziale lungo il corso del fiume Tevere; mentre altri tratti di percorsi sono direttamente interconnessi ai suddetti assi. 6. Dei percorsi sopra indicati ampi tratti risultano già realizzati, ed altri sono in corso di attuazione, come meglio nell elenco seguente: Tratti già esistenti Sentiero della Bonifica tra Arezzo e Chiusi, itinerario ciclabile in sede propria sviluppato lungo le strade di bonifica;

21 Itinerario ciclabile del Tevere, sviluppato in sede propria tra i Comuni di San Giustino e Città di Castello. Itinerario ciclabile lungo il Tevere all interno della Riserva naturale regionale Tevere-Farfa (comuni di Nazzano e Torrita Tiberina) Pista ciclabile lungo il fiume Tevere all interno della città di Roma da Saxa Rubra a ponte Marconi Restanti tratti Tratto umbro della Ciclovia Romea, corrispondente al tracciato del percorso ciclabile del Tevere, da Città di Castello a Umbertide, in corso di progettazione preliminare; Tratto umbro della Ciclovia Romea, corrispondente al tracciato del percorso ciclabile del Tevere, da Umbertide a Perugia a Orvieto (raccolta progettuale in corso); Tratti toscani della Ciclopista del Sole corrispondenti al tracciato della ciclopista dell Arno, da Arezzo a Firenze (progettazione in corso); Tratto toscano della Ciclovia Romea, corrispondente al tracciato della Ciclopista Tiberina (da programmare); Ciclopista del sole Ciclovia Romea da Orvieto a Roma (da programmare); Prolungamento della Pista ciclabile lungo il fiume Tevere da ponte Marconi a Fiumicino già progettato, da realizzare) 7. La Regione Toscana e la Regione Umbria hanno stipulato in data 14 luglio 2014 un analogo Protocollo d intesa per la realizzazione di percorsi ciclabili di lunga percorrenza all interno delle medesime Regioni; 8. Gli itinerari ciclabili di lunga percorrenza denominati Ciclopista del Sole, tra Firenze e Roma, e Ciclovia Romea lungo il corso del Fiume Tevere si configurano come assi portanti della Rete ciclabile nazionale Bicitalia considerando anche che, nel tratto Orvieto-Roma, detti percorsi sono comuni. Tutto ciò premesso SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE Art. 1 Finalità La Regione Toscana, la Regione Umbria e la Regione Lazio riconoscono il valore strategico di poter disporre di una rete ciclabile di carattere interregionale descritta in premessa, quale mezzo per l esplorazione e la visita dei rispettivi territori, da collocare efficacemente nel mercato del cicloturismo, stabiliscono come obiettivo prioritario l individuazione e la messa in esercizio dell itinerario ciclabile nazionale denominato Ciclopista del Sole tra Firenze e Roma e dell itinerario ciclabile nazionale denominato Ciclovia Romea lungo il tratto toscano umbro laziale del fiume Tevere.

22 Art. 2 Impegni Le Regioni si impegnano reciprocamente, e ciascuna per le proprie competenze, a mettere in campo azioni finalizzate alla realizzazione degli itinerari ciclabili di lunga percorrenza denominati Ciclopista del Sole tra Firenze e Roma, e Ciclovia Romea lungo il tratto toscano umbro laziale del fiume, così da assicurare nel più breve tempo possibile la messa in esercizio di questi importanti tratti di rete interregionale a forte valenza cicloturistica. Art. 3 Coordinamento Le Regioni, per assicurare il migliore conseguimento degli obiettivi e delle finalità del presente protocollo d intesa attivano un tavolo tecnico di coordinamento con rappresentanti dei rispettivi uffici competenti. Letto, approvato e sottoscritto

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24 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N DEL 24/02/2017 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA' Area: TRASPORTO FERROVIARIO E AD IMPIANTI FISSI Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: Approvazione dello schema di protocollo d'intesa tra Regione Lazio, Regione Liguria e Regione Toscana di cui all'allegato A e relative cartografie avente per oggetto lo sviluppo di una ciclovia interregionale denominata Ciclovia Tirrenica tra la Regione Toscana, la Regione Liguria e la Regione Lazio. (SIMONETTI LORENZA) (CECCONI CARLO) (C. CECCONI) (M. MANETTI) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE ASSESSORATO PROPONENTE POLITICHE DEL TERRITORIO, MOBILITA' (Civita Michele) L'ASSESSORE DI CONCERTO INFRASTRUTTURE, POLITICHE ABITATIVE ED ENTI LOCALI (Refrigeri Fabio) () L' ASSESSORE IL DIRETTORE ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 09/03/2017 prot. 129 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 4 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

25 Oggetto: Approvazione dello schema di protocollo d Intesa tra Regione Lazio, Regione Liguria e Regione Toscana di cui all allegato A e relative cartografie avente per oggetto lo sviluppo di una ciclovia interregionale denominata Ciclovia Tirrenica tra la Regione Toscana, la Regione Liguria e la Regione Lazio. LA GIUNTA REGIONALE Su proposta dell Assessore alle Politiche del territorio e Mobilità e dell Assessore alle Infrastrutture, Enti locali e Politiche abitative VISTO lo Statuto della Regione Lazio; VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni ed integrazioni riguardante Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale ; VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, avente ad oggetto Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale ; VISTA la Legge regionale 16 febbraio 1990 n. 13 concernente Interventi regionali per favorire lo sviluppo del trasporto ciclistico ; VISTA la Legge regionale 16 Luglio 1998, n. 30, avente ad oggetto Disposizioni in materia di trasporto pubblico locale ; CONSIDERATO che per la proposta di Piano Regionale Trasporti, Mobilità e Logistica (PRTML) - redatto ai sensi dall art 11 della Legge regionale 16 Luglio 1998, n che definisce gli assetti della mobilità nella Regione Lazio e che disegna una rete di percorsi ciclabili urbani ed extraurbani, anche di lunga percorrenza, che comprende i tracciati ciclabili previsti dal protocollo d intesa di cui alla presente deliberazione è stata avviata la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) ai sensi dell art. 13 c.1 del D.Lgsl. 152/2006; CONSIDERATO che nel mese di ottobre 2014, nell ambito del Coordinamento interregionale tecnico infrastrutture, mobilità e governo del territorio della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, si è costituito il gruppo di lavoro Mobilità Ciclistica in seno al quale la Regione Lazio è rappresentata da funzionari dell allora Direzione regionale Territorio Urbanistica, Mobilità e Rifiuti e della Direzione regionale Infrastrutture, Politiche Abitative e Ambiente; ATTESO che in tale sede sono stati avviati contatti tra i rappresentanti delle Regioni Lazio, Toscana e Liguria al fine di cooperare per implementare la mobilità ciclistica interregionale anche con percorsi cicloturistici di lunga percorrenza; CONSIDERATO il ruolo di rilievo che riveste, nella programmazione regionale, lo sviluppo del sistema di mobilità ciclistica sia per rispondere alla necessità di spostamento della popolazione che per consentire una fruizione ed esplorazione del territorio a fini ricreativi e turistici; Pagina 2 / 4

26 CONSIDERATO che esistono nei territori delle tre regioni le condizioni per realizzare una ciclovia costiera (Ciclovia Tirrenica), che si sviluppi da Ventimiglia per arrivare a Roma, con le caratteristiche anzidette, che può essere utilmente interconnessa con altri itinerari di interesse interregionale ed europeo; CONSIDERATO che la Ciclovia Tirrenica, inserita nella rete ciclabile nazionale BicItalia (BI 16), è collegata con gli assi individuati nella rete europea Eurovelo e con le altre ciclovie nazionali della rete BicItalia, in particolare con i seguenti grandi itinerari: Eurovelo 8 Mediterranea Ciclovia Pedemontana (itinerario BI 15) Ciclovia Svizzera mare (itinerario BI 12) Ciclovia degli Appennini (itinerario BI 11) Ciclovia Francigena (itinerario BI 3 e Eurovelo 5) Ciclovia Salaria (itinerario BI 9) Ciclovia dell Arno Ciclovia Fano Grosseto (itinerario BI 18); Ciclopista del Sole (itinerario Eurovelo 7); Ciclovia Romea, (itinerario Bicitalia 5); Grande Raccordo Anulare in bici (GRAB) CONSIDERATO altresì, che la rete nazionale di percorribilità ciclistica è prevista nella Delibera CIPE n.1 del 1 febbraio 2001, pubblicata in G.U. n. 54 del 06/03/2001; PRESO ATTO che i tratti toscani dei sopra citati grandi itinerari sono stati inseriti all interno della rete di interesse regionale definita dal Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (PRIIM), approvato con DGR n. 18 del 12 febbraio 2014 della Regione Toscana, e costituiscono un collegamento strategico con le regioni limitrofe lungo l asse nord-sud; PRESO ATTO che le Regioni Toscana e Liguria hanno presentato in data 26 febbraio 2016, insieme alla Regione Sardegna, la Corsica e il PACA (Dipartimenti del VAR, della Costa Azzurra e delle Alpi Marittime), un progetto europeo (ammesso a finanziamento in data 29 luglio 2016) per la realizzazione e la valorizzazione di un itinerario ciclabile nell area transfrontaliera, che comprende i tratti toscani e liguri oggetto del presente protocollo, inserendo la Ciclovia Tirrenica in un itinerario ciclabile a valenza europea; RITENUTO fondamentale promuovere azioni volte alla realizzazione delle connessioni interregionali dei suddetti grandi itinerari al fine di creare itinerari da percorrere in più tappe che interessano sia i territori della Toscana che quelli delle regioni Lazio e Liguria e che in parte sono già stati realizzati; RITENUTO quindi opportuno procedere alla stipula di un protocollo d intesa tra le Regioni Toscana, Lazio e Liguria che si pone come obiettivi: - la creazione e valorizzazione di una rete ciclabile di carattere interregionale che possa permettere la connessione dei rispettivi territori e la loro visita ed esplorazione; Pagina 3 / 4

27 - la creazione di un tavolo tecnico di coordinamento finalizzato al perseguimento delle finalità sopra riportate; VISTO lo schema di Protocollo d Intesa di cui all allegato A e relative cartografie avente per oggetto lo sviluppo di una ciclovia interregionale denominata Ciclovia Tirrenica tra la Regione Toscana, la Regione Liguria e la Regione Lazio che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto; RAVVISATA l importanza di promuovere la mobilità ciclistica e cicloturistica e, contestualmente, lo sviluppo economico sostenibile dei territori interessati attraverso le attività turistico-ricettive a basso impatto ambientale ad essa collegate; SOTTOLINEATA, altresì, l importanza di promuovere tale iniziativa nel contesto di una cooperazione interregionale; RITENUTO, pertanto, di approvare l allegato schema di protocollo d Intesa tra Regione Lazio, Regione Liguria e Regione Toscana di cui all allegato A e relative cartografie aventi per oggetto lo sviluppo di una ciclovia interregionale denominata Ciclovia Tirrenica tra la Regione Toscana, la Regione Liguria e la Regione Lazio; DELIBERA DI APPROVARE lo schema di protocollo d Intesa tra Regione Lazio, Regione Liguria e Regione Toscana di cui all allegato A e relative cartografie aventi per oggetto lo sviluppo di una ciclovia interregionale denominata Ciclovia Tirrenica tra la Regione Toscana, la Regione Liguria e la Regione Lazio; DI DARE ATTO che il suddetto protocollo d intesa sarà stipulato tra le Amministrazioni regionali del Lazio, della Toscana e della Liguria. Il presente atto non comporta oneri a carico del bilancio regionale e sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito web istituzionale nella sezione Amministrazione trasparente. Pagina 4 / 4

28 Allegato A Protocollo d intesa per lo sviluppo di una ciclovia interregionale denominata Ciclovia Tirrenica tra la Regione Toscana, la Regione Liguria e la Regione Lazio. PREMESSO CHE La mobilità ciclistica riveste un ruolo di rilievo nella programmazione delle Regioni Liguria, Toscana e Lazio, che attraverso i rispettivi piani di settore e la progressiva realizzazione delle Reti Ciclabili Regionali intendono dare un impulso allo sviluppo di questo sistema di mobilità sia per rispondere alla necessità di spostamento dei residenti sia per attrarre i sempre più numerosi flussi turistici legati a questo comparto. La costruzione di una rete ciclabile a facile percorribilità, sviluppata prevalentemente in aree a forte valenza turistica e alta densità abitativa, anche attraverso il recupero di ferrovie dismesse, costituisce l elemento indispensabile per lo sviluppo del cicloturismo e della filiera economica collegata. Esistono nei territori delle tre regioni le condizioni per realizzare una ciclovia costiera (Ciclovia Tirrenica), che si sviluppi da Ventimiglia per arrivare a Roma per una lunghezza complessiva di circa chilometri, con le caratteristiche anzidette, che può essere utilmente interconnessa con altri itinerari di interesse interregionale ed europeo. Tale ciclovia, inserita nella rete ciclabile nazionale BicItalia (BI 16), è collegata con gli assi individuati nella rete europea Eurovelo e con le altre ciclovie nazionali della rete Bicitalia, in particolare con i seguenti grandi itinerari: Eurovelo 8 Mediterranea Ciclovia Pedemontana (itinerario BI 15) Ciclovia Svizzera mare (itinerario BI 12) Ciclovia degli Appennini (itinerario BI 11) Ciclovia Francigena (itinerario BI 3 e Eurovelo 5) Ciclovia Salaria (itinerario BI 9) Ciclovia dell Arno Ciclovia Fano Grosseto (itinerario BI 18) Ciclopista del Sole (itinerario BI 1 e Eurovelo 7) Ciclovia Romea (itinerario BI 5) Grande Raccordo Anulare in Bici (GRAB) Dei percorsi sopra indicati ampi tratti risultano già realizzati, ed altri sono in corso di attuazione. Le Regioni Toscana e Liguria hanno presentato in data 26 febbraio 2016, insieme alla Regione Sardegna, la Corsica e il PACA (Dipartimenti del VAR, della Costa Azzurra e delle Alpi Marittime), un progetto europeo (ammesso a finanziamento in data 29 luglio 2016) per la

29 realizzazione e la valorizzazione di un itinerario ciclabile nell area transfrontaliera, che comprende i tratti toscani e liguri oggetto del presente protocollo, inserendo la Ciclovia Tirrenica in un itinerario ciclabile a valenza europea. Quanto sopra premesso tra Regione Toscana... tra Regione Liguria. tra Regione Lazio. SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE Art. 1 (Valore delle premesse) Le premesse costituisco parte integrante e sostanziale del presente protocollo. Art. 2 (Finalità del protocollo) La Regione Toscana, la Regione Liguria e la Regione Lazio, riconoscendo il valore strategico di una ciclovia costiera di carattere interregionale come descritta in premessa, quale mezzo per l esplorazione e la visita dei rispettivi territori, da collocare efficacemente nel mercato del cicloturismo, stabiliscono come finalità del presente protocollo la definizione delle condizioni e delle modalità per l individuazione e la messa in esercizio dell itinerario ciclabile nazionale denominato Ciclovia Tirrenica tra Ventimiglia e Roma. Art. 3 (Individuazione degli impegni assunti dalle parti) Le Parti si impegnano reciprocamente, secondo quanto previsto nei propri strumenti di programmazione e compatibilmente con le risorse disponibili, a individuare le condizioni e le modalità di cui all articolo 2, necessarie alla realizzazione e alla promozione dell itinerario ciclabile di lunga percorrenza denominata Ciclovia Tirrenica tra Ventimiglia e Roma, così da assicurare nel più breve tempo possibile la messa in esercizio di questi importanti tratti di rete interregionale ed europea a forte valenza cicloturistica, anche attraverso la successiva presentazione di progetti condivisi su bandi nazionali ed europei. Art. 4 (Coordinamento e Regione Capofila) Ai fini dell attuazione del presente protocollo, le Parti si impegnano a costituire un tavolo tecnico di coordinamento, composto dai rispettivi rappresentanti, e individuano quale soggetto con funzioni di coordinamento e capofila la Regione Toscana. Letto, approvato e sottoscritto La Regione Toscana, rappresentata... La Regione Liguria, rappresentata... La Regione Lazio, rappresentata...

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33 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N DEL 03/03/2017 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA PRODUTTIVE Area: RIC.FINAL., INNOVAZ. E INFR.SV.ECON, GREEN ECON. Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: Legge Regionale 30 dicembre 2014, n. 17 art. 2, commi 4-7 "Fondo per la riduzione della pressione fiscale a carico delle imprese start-up innovative". Adeguamento alla Legge regionale n. 17/2016, mediante rimodulazione delle risorse prenotate con DGR n. 200/2016 Esercizi finanziari 2017, 2018 e (ALESSANDRI CLAUDIA) (LOSAPIO ANNAMARIA) (F. MAZZOTTA) (R. BELLOTTI) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE ASSESSORATO PROPONENTE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE (Fabiani Guido) L'ASSESSORE DI CONCERTO POLITICHE DEL BILANCIO, PATRIMONIO E DEMANIO (Sartore Alessandra) () L' ASSESSORE IL DIRETTORE ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 08/03/2017 prot. 125 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 4 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

34 OGGETTO: Legge Regionale 30 dicembre 2014, n. 17 art. 2, commi 4-7 Fondo per la riduzione della pressione fiscale a carico delle imprese start-up innovative. Adeguamento alla Legge regionale n. 17/2016, mediante rimodulazione delle risorse prenotate con DGR n. 200/2016 Esercizi finanziari 2017, 2018 e LA GIUNTA REGIONALE Su proposta dell'assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive di concerto con l Assessore alle Politiche del Bilancio, Patrimonio e Demanio; VISTO lo Statuto della Regione Lazio; VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modifiche e integrazioni, relativa alla disciplina del sistema organizzativo della Giunta e de Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale; VISTO il Regolamento Regionale del 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni ed integrazioni, di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale; VISTA la Legge Regionale 31 dicembre 2016, n. 17 Legge di stabilità regionale 2017 ; VISTA la Legge Regionale 31 dicembre 2016, n. 18 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio PREMESSO: - Che, il Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179 (Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese) convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221 e ss. mm. e ii, nella sezione IX, artt ha stabilito Misure per la nascita e lo sviluppo di imprese start-up innovative ; - Che, l articolo 25 del summenzionato Decreto Legge, al comma 1 esplicita la finalità di favorire la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico, la nuova imprenditorialità e l'occupazione, in particolare giovanile e, al comma 8, istituisce un apposita sezione speciale del registro delle imprese, di cui all'articolo 2188 del Codice Civile, a cui la start-up innovativa e l'incubatore certificato devono essere iscritti al fine di poter beneficiare della disciplina prevista nel suddetto Decreto; - Che, con Deliberazione del Consiglio Regionale del Lazio del 10 aprile 2014, n. 2, sono state approvate le Linee d indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo che individuano il sostegno alle start-up innovative come una delle azioni cardine della Programmazione regionale; - Che, l art. 2, commi 4-7 della Legge regionale 30 dicembre 2014, n. 17, al fine di favorire l attuazione delle disposizioni di cui agli articoli da 25 a 32 del D.L. n. 179/2012, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 221/2012 e ss.mm. e ii, ha istituito un fondo, denominato Fondo per la riduzione della pressione fiscale a carico delle imprese start-up innovative prevedendo, al comma 7, che alla copertura degli oneri derivanti dai commi da 4 a 6, pari a 1,5 milioni di euro per ciascuna delle annualità del triennio , si provvede nell ambito delle residue disponibilità del Fondo regionale per le piccole e medie imprese, di cui all articolo 68, della legge regionale 28 dicembre 2006, n. 27 (Legge finanziaria regionale per l'esercizio art. 11, legge regionale 20 novembre 2001, n. 25) e successive modifiche ; - Che, quale copertura del Fondo per la riduzione della pressione fiscale a carico delle imprese startup innovative, con Legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17, è stato stanziato l importo di ,00 per ciascuna annualità 2016, 2017 e 2018, sul corrispondente capitolo di spesa del bilancio regionale C21914; Pagina 2 / 4

35 - Che, ai sensi del comma 6 dell art. 2 della L.R. n. 17/2014, con DGR n. 200 del 22/04/2016 sono state approvate le modalità e criteri per la concessione delle risorse del Fondo per la riduzione della pressione fiscale a carico delle imprese start-up innovative, prenotando l importo di ,00 per ciascuna annualità 2016, 2017 e 2018 (impegno n. 2016/20000); - Che, con Determinazione n. G06577 del 09/06/2016 (BURL n. 48 del 16/06/2016), nell approvare l Avviso Pubblico per la concessione delle risorse del Fondo per la riduzione della pressione fiscale a carico delle imprese start-up innovative e la relativa modulistica, è stato assunto l impegno di spesa n. 2016/23738 di ,00, in favore di Creditori diversi, sul capitolo del bilancio regionale C21914, per l esercizio finanziario 2016; - Che, con le Determinazioni n. G13180 del 09/11/2016, n. G13474 del 16/11/2016 e n. G13475 del 16/11/2016, sono stati assunti gli impegni di spesa in favore dei beneficiari di cui all Avviso Pubblico per la concessione delle risorse del Fondo per la riduzione della pressione fiscale a carico delle imprese start-up innovative, ammessi con Determinazione n. G12412 del 26/10/2016, quantificando in ,56 le economie determinatesi a valere sull Avviso Pubblico in argomento; - Che, ai sensi delle disposizioni richiamate nella circolare del Segretario Generale prot. n del 30/01/2017, il piano finanziario di attuazione della spesa, da allegarsi alla conseguente determinazione d impegno, deve essere congruente con le risorse accantonate a seguito della proposta di deliberazione medesima ; RILEVATO che la Legge regionale 31 dicembre 2016, n. 17 Legge di Stabilità regionale 2017, ha rimodulato le risorse stanziate, con Legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17, per il Fondo per la riduzione della pressione fiscale a carico delle imprese start-up innovative, come indicato nella tabella seguente: Legge regionale L.r. n. 17/2014, art. 2 c. 4-7 Oggetto Fondo per la riduzione della pressione fiscale a carico delle imprese start-up innovative / Legislazione vigente , , ,00 Legislazione vigente , ,00 0,00 Variazione , ,00 TENUTO CONTO delle prenotazioni attuate, con DGR n. 200 del 22/04/2016, sul capitolo di spesa del bilancio regionale C21914, corrispondente ad ,00 per ciascuna delle annualità 2017 e 2018 (impegno n. 2017/17664); RAVVISATA la necessità di adeguare le prenotazioni attuate con DGR n. 200 del 22/04/2016 alle risorse stanziate con la Legge regionale 31 dicembre 2016, n. 17 e afferenti il Fondo per la riduzione della pressione fiscale a carico delle imprese start-up innovative ; RITENUTO, pertanto, di dover: - adeguare le prenotazioni, attuate con DGR n. 200 del 22/04/2016 sul capitolo del bilancio regionale C21914, di cui all impegno n. 2017/17664, conformemente alle risorse stanziate con la Legge regionale 31 dicembre 2016, n. 17, mediante la rimodulazione delle stesse come di seguito indicato, in coerenza con l esigibilità delle risorse: quanto ad ,00 da prenotare per l esercizio finanziario 2017; quanto ad ,00 da prenotare per l esercizio finanziario 2018; - prenotare l importo di ,00 per l annualità 2019, sul capitolo di spesa del bilancio regionale C21914; Pagina 3 / 4

36 - dare atto che la presente deliberazione non comporta finalizzazioni dirette di spesa, in quanto ai fini dell utilizzazione delle risorse necessarie per gli interventi previsti si provvederà con successive determinazioni dirigenziali in conformità a quanto stabilito con la deliberazione di Giunta regionale 17 gennaio 2017, n.14; D E L I B E R A per le motivazioni espresse in premessa, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione: - di adeguare le prenotazioni, attuate con DGR n. 200 del 22/04/2016 sul capitolo del bilancio regionale C21914, di cui all impegno n. 2017/17664, conformemente alle risorse stanziate con la Legge regionale 31 dicembre 2016, n. 17, mediante la rimodulazione delle stesse come di seguito indicato, in coerenza con l esigibilità delle risorse: quanto ad ,00 da prenotare per l esercizio finanziario 2017; quanto ad ,00 da prenotare per l esercizio finanziario 2018; - di prenotare l importo di ,00 per l annualità 2019, sul capitolo di spesa del bilancio regionale C21914; - di dare atto che la presente deliberazione non comporta finalizzazioni dirette di spesa, in quanto ai fini dell utilizzazione delle risorse necessarie per gli interventi previsti si provvederà con successive determinazioni dirigenziali in conformità a quanto stabilito con la deliberazione di Giunta regionale 17 gennaio 2017, n.14 Il Direttore della Direzione regionale per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive pone in essere gli atti e gli adempimenti necessari alla concessione ed erogazione dei contributi previsti dal Fondo per la riduzione della pressione fiscale a carico delle imprese start-up innovative. La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Pagina 4 / 4

37 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N DEL 03/03/2017 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Area: SOCIETA' CONTROLLATE ED ENTI PUBBLICI DIPENDENTI Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: Determinazioni da assumere nell'ambito dell'assemblea dei soci fondatori della Fondazione Cinema per Roma. Atto di indirizzo. (MAGGI ALESSANDRA) (MAIOZZI MARCO) (F. BARBAGALLO) (MARAFINI MARCO) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE ASSESSORATO PROPONENTE POLITICHE DEL BILANCIO, PATRIMONIO E DEMANIO (Sartore Alessandra) L'ASSESSORE DI CONCERTO CULTURA, POLITICHE GIOVANILI (Ravera Lidia) (M. Cipriani) L' ASSESSORE IL DIRETTORE ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 10/03/2017 prot. 133 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 6 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

38 OGGETTO: Determinazioni da assumere nell ambito dell assemblea dei soci fondatori della Fondazione Cinema per Roma. Atto di indirizzo. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio di concerto con l Assessore alla cultura, politiche giovanili; VISTO VISTA VISTO VISTA VISTA VISTA lo statuto della Regione Lazio ed in particolare: l articolo 48, comma 3, lett. f), il quale attribuisce alla Giunta regionale la competenza a definire gli indirizzi per la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa degli organismi, agenzie e enti pubblici dipendenti dalla Regione; l articolo 56, comma 3, il quale attribuisce al Presidente o all assessore competente per materia da lui delegato, il potere di rappresentanza dell ente nelle assemblee delle società dalla stessa partecipate; la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modifiche, concernente Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale ; il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modifiche ed integrazioni, denominato Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale, ed in particolare l art. 65, comma 1, lett. b); la legge regionale 13 Aprile 2012, n. 2 concernente Interventi regionali per lo sviluppo del cinema e dell audiovisivo ; la legge regionale 19 giugno 2008, n. 8 concernente Partecipazione della Regione Lazio alla Fondazione Cinema per Roma ; la L.R n. 15, recante Sistema Cultura Lazio: Disposizioni in materia di spettacolo dal vivo e di promozione culturale ; VISTA la comunicazione della Fondazione Cinema per Roma prot. n. 177/2016 del 12 dicembre 2016, inviata a mezzo di posta elettronica, di convocazione dell assemblea dei soci fissata in data 19 dicembre 2016, alle ore 14:00, con il seguente ordine del giorno: 1. Comunicazione del Presidente; 2. Relazione sui risultati della XI edizione della Festa del Cinema ; 3. Valutazioni sul progetto culturale per l anno 2017 e sul relativo piano di copertura economica; 4. Nomina della società di revisione (art. 8.3 lett. F dello statuto); 5. Varie ed eventuali; VISTA la nota del capo di Gabinetto della Presidenza della regione Lazio prot. n del 19 dicembre 2016, con la quale, a seguito della richiesta di rinvio avanzata da Roma Capitale con nota prot. n del 19 dicembre 2016 relativa alla riunione del Collegio dei fondatori della Fondazione Cinema per Roma, calendarizzata per il 19 dicembre 2016, si aderisce al differimento; Pagina 2 / 6

39 VISTA RITENUTO la comunicazione della Fondazione Cinema per del 1 marzo 2017, inviata a mezzo di posta elettronica ed acquisita agli atti regionali con prot del 2 marzo 2017, di convocazione dell assemblea dei soci fissata in data 15 marzo 2017, alle ore 10:00, con il seguente ordine del giorno: 1. Comunicazione del Presidente; 2. Valutazioni di bilancio e progetto 2017; 3. Nomina Società di Revisione; 4. Varie ed eventuali; con riferimento al punto 1 all ordine del giorno (Comunicazioni del Presidente), di non avere nulla da deliberare, tenuto conto che non risultano pervenute informative al riguardo da parte dello stesso Presidente e, conseguentemente, risulta opportuno astenersi in caso di eventuale votazione sul punto; CONSIDERATO che, con riferimento al punto 2 all ordine del giorno (Valutazioni di bilancio e progetto 2017), la Fondazione ha trasmesso, a corredo della succitata comunicazione di convocazione assembleare, il documento denominato Fondazione Cinema per Roma Linee strategiche culturali 2017 ; CONSIDERATO che, il citato documento, per la messa in opera delle strategie previste ipotizza, nel piano operatività 2017, un aumento dei costi a valere sulle attività annuali di Cityfest e sulla Festa del Cinema che si prevede coprire in parte dalle entrate da sponsorship mediante attività di fundraising (cioè un attività strategica di reperimento di risorse finanziarie volta a garantire la sostenibilità, nel tempo, di una causa sociale e dell organizzazione che la persegue); CONSIDERATO - Che la Fondazione Cinema per Roma ha trasmesso a mezzo posta elettronica certificata, una successiva nota esplicativa Introduzione alla definizione linee guida 2017 acquisita agli atti regionali con prot. n dell 8 marzo 2017, nella quale vengono dettagliate e messe a confronto le seguenti scelte di sviluppo che avrebbero impatto economico rispetto al precedente esercizio 2016: a. Attività annuali di CITYFEST - a valle dell effettiva evoluzione impressa negli ultimi due anni è opportuna una valutazione circa l ampliamento delle attività, che comporterebbe in particolare l introduzione di una arena cinematografica estiva ed il proseguimento del progetto Ora di cinema; tali attività di sviluppo presuppongono un maggiore investimento (rispetto all impegno del 2016) per circa euro. b. Festa del Cinema è necessario valutare se incrementare il prestigio dell evento FESTA attraverso l utilizzo della Sala Santa Cecilia, particolarmente gradita a sponsor e produttori cinematografici. La gestione della sala Santa Cecilia presuppone un maggior costo rispetto all impegno economico sostenuto nel 2016 per circa , dovuto all indennizzo riconosciuto all Accademia ed al maggior volume di oneri di conduzione. - Che nella stessa nota prot /2017, vengono indicati due scenari: Ipotesi di sviluppo, che individua, tenendo conto del pareggio di bilancio, nuovi apporti legati all implementazione delle attività quantificati in euro; Ipotesi di contenimento, che prevede, sempre in considerazione del pareggio di bilancio, una riduzione dei costi a valere sulle iniziative Festa/Cityfest per un importo di euro. Pagina 3 / 6

40 PRESO ATTO che lo statuto della Fondazione Cinema per Roma all art. 8, comma 3, attribuisce al Collegio dei Fondatori i seguenti compiti: a) Nomina il Presidente del Consiglio di amministrazione fra gli stessi membri del Consiglio di Amministrazione su indicazione del Sindaco di Roma Capitale; b) Definisce gli indirizzi istituzionali, culturali e scientifici della Fondazione e ne verifica l attuazione; c) Attribuisce la qualità di Fondatore successivo a terzi in conformità al disposto di cui all art. 2.3; d) Delibera le modificazioni dello statuto; e) Approva il Budget entro il mese di dicembre antecedente l anno di riferimento ed il bilancio d esercizio entro il mese di aprile dell anno successivo a quello di riferimento; f) Nomina la società di revisione e certificazione del bilancio, avendo raccolto espresso parere dal Collegio Sindacale. g) Delibera la messa in liquidazione della Fondazione nei casi previsti dall art e nomina uno o più liquidatori determinandone il compenso. RITENUTO pertanto, con riferimento al punto 2 all ordine del giorno, di prendere atto dei documenti denominati Fondazione Cinema per Roma Linee strategiche culturali 2017 e Introduzione alla definizione linee guida 2017, trasmessi dalla Fondazione Cinema per Roma, rimettendo al Presidente della Regione e/o al rappresentante regionale delegato che interverrà alla riunione, sulla scorta di ulteriori elementi cognitivi eventualmente acquisiti in sede assembleare, ogni determinazione da assumere in ordine al presente punto, fermo restando che eventuali scelte legate alla variazione della progettualità 2017 (di cui ai predetti documenti) non devono determinare ulteriori oneri a carico del bilancio regionale. La regione Lazio, in qualità di socio fondatore parteciperà con la quota contributiva per l annualità 2017 pari ad euro , in linea con contribuzione elargita a valere sull esercizio 2016; CONSIDERATO che, con riferimento al punto 3 all ordine del giorno, il collegio sindacale, nella relazione del 12 dicembre 2016: ha preso atto verificandone la correttezza formale, delle modalità procedurali amministrative di assegnazione dell incarico valuta gli aspetti inerenti all indipendenza della società di revisione legale, l idoneità tecnica, con riguardo all organizzazione, nonché il corrispettivo richiesto in relazione all ampiezza e complessità dell incarico, ai sensi di quanto previsto dalla norma di comportamento del Collegio Sindacale n. 8.1 raccomandata dal Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ; ha verificato: - che la Mazars S.p.A. ha ottenuto il punteggio finale più alto; - che l importo di aggiudicazione per il triennio ammonta ad euro ,40 (euro trentasettemilatrecentoquarantasei/40), equivalente ad un importo annuo di euro ,80 (euro dodicimilaquattrocentoquarantotto/80); - che la società di revisione legale risultata aggiudicataria provvisoria della procedura di gara risulta in possesso dei requisiti di indipendenza necessari all assunzione dell incarico; Pagina 4 / 6

41 - che la società di revisione legale aggiudicataria provvisoria della procedura di gara risulta disporre di organizzazione e idoneità tecnico-professionali adeguate alla ampiezza e alla complessità dell incarico; PRESO ATTO che il collegio sindacale, nella stessa relazione del 12 dicembre 2016 sulla base delle suesposte motivazioni ha rilasciato il proprio parere favorevole affinché l incarico per l attività di revisione legale dei conti per gli esercizi possa essere affidato dal collegio dei Fondatori della Fondazione, previa determinazione dei corrispettivi predetti per l intera durata dell incarico, nonché degli eventuali criteri per l adeguamento durante lo svolgimento dell incarico alla Società di revisione Mazars S.p.A. con sede legale in Milano, via Senato, n. 20 Partita iva/ Codice fiscale registro imprese di Milano n R.E.A. di Milano ; RITENUTO pertanto con riferimento al punto 3 all ordine del giorno (Nomina Società di Revisione), di nominare la società Mazars S.p.A., quale società di Revisione della fondazione Cinema per Roma per il triennio , al costo di euro ,80 annuo omnicomprensivo; DATO ATTO che tale somma di euro ,80 annuo omnicomprensivo, sarà a carico della Fondazione Cinema per Roma; RITENUTO con riferimento al punto 4 all ordine del giorno (Varie ed eventuali), di non avere nulla da deliberare, tenuto conto dell indeterminatezza dell espressione e, conseguentemente, risulta opportuno astenersi in caso di eventuale votazione sul punto; DATO ATTO che la somma di euro ,00, quale quota contributiva per l annualità 2017 a carico della Regione Lazio in qualità di socio fondatore, graverà sul capitolo di spesa G11901, a valere sulla medesima annualità, iscritto nel programma 02 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale della missione 05 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali, piano dei conti finanziario fino al IV livello , che presenta la necessaria disponibilità; DATO ATTO che la presente deliberazione non comporta finalizzazioni dirette di spesa, in quanto ai fini dell utilizzazione delle risorse necessarie per gli interventi previsti pari ad euro ,00, si provvederà con successive determinazioni dirigenziali in conformità a quanto stabilito con la deliberazione di Giunta regionale 17 gennaio 2017, n. 14; Per i motivi di cui in premessa, facenti parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, DELIBERA Di assumere, nell ambito della riunione del Collegio dei Soci fondatori della Fondazione Cinema per Roma convocata per il giorno 15 marzo 2017 alle ore 10,00, le seguenti determinazioni: Punto 1 all ordine del giorno Comunicazione del Presidente: Nulla da deliberare, tenuto conto che non risultano pervenute informative al riguardo da parte dello stesso Presidente e, conseguentemente, astenersi in caso di eventuale votazione sul punto. Punto 2 all ordine del giorno - Valutazioni di bilancio e progetto 2017: Pagina 5 / 6

42 Prendere atto dei documenti denominati Fondazione Cinema per Roma Linee strategiche culturali 2017 e Introduzione alla definizione linee guida 2017, trasmessi dalla Fondazione Cinema per Roma, rimettendo al Presidente della Regione e/o al rappresentante regionale delegato che interverrà alla riunione, sulla scorta di ulteriori elementi cognitivi eventualmente acquisiti in sede assembleare, ogni determinazione da assumere in ordine al presente punto, fermo restando che eventuali scelte legate alla variazione della progettualità 2017 (di cui ai predetti documenti) non devono determinare ulteriori oneri a carico del bilancio regionale. La regione Lazio, in qualità di socio fondatore parteciperà con la quota contributiva per l annualità 2017 pari ad euro , in linea con la contribuzione elargita a valere sull esercizio La somma di euro ,00, quale quota contributiva per l annualità 2017 a carico della Regione Lazio in qualità di socio fondatore, graverà sul capitolo di spesa G11901, a valere sulla medesima annualità, iscritto nel programma 02 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale della missione 05 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali, piano dei conti finanziario fino al IV livello , che presenta la necessaria disponibilità. Punto 3 all ordine del giorno Nomina Società di Revisione: Nominare la società Mazars S.p.A., quale società di Revisione della fondazione Cinema per Roma con sede legale in Milano, via Senato, n. 20 Partita iva/ Codice fiscale registro imprese di Milano n R.E.A. di Milano , per il triennio al costo di euro ,80 annuo omnicomprensivo. Punto 4 all ordine del giorno - Varie ed eventuali: Nulla da deliberare, tenuto conto dell indeterminatezza dell espressione e, conseguentemente, astenersi in caso di eventuale votazione sul punto. La presente deliberazione è pubblicata sul B.U.R.L.. Pagina 6 / 6

43 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N DEL 24/02/2017 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Area: POL. DI VALORIZZ. DEI BENI DEMANIALI E PATRIM.LI Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: approvazione Linee Guida per le Sponsorizzazioni sul Patrimonio storico-artistico della Regione Lazio. (DE ANGELIS FEDERICO) (DE ANGELIS FEDERICO) (C. ABBRUZZESE) (MARAFINI MARCO) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE ASSESSORATO PROPONENTE POLITICHE DEL BILANCIO, PATRIMONIO E DEMANIO (Sartore Alessandra) L'ASSESSORE DI CONCERTO ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione 28/02/ prot. 107 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 4 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

44 OGGETTO: approvazione Linee Guida per le Sponsorizzazioni sul Patrimonio storico-artistico della Regione Lazio. LA GIUNTA REGIONALE Su proposta dell Assessore alle Politiche di Bilancio, Patrimonio e Demanio VISTI lo Statuto della Regione Lazio; la Legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni ed integrazioni riguardante Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale ; il Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, avente ad oggetto Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale con particolare riferimento al Capo II che disciplina la gestione del patrimonio regionale; il Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009, n. 42 e relativi principi applicativi, e successive modiche; la Legge regionale 31/12/2016 n. 17, concernente: Legge di stabilità regionale e la Legge regionale 31/12/2016 n. 18, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; VISTI ALTRESI il Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio ed, in particolare, gli artt. 5, 7 e 111 che disciplinano la valorizzazione del patrimonio culturale e la relativa competenza delle Regioni e l art. 120 che definisce e norma le sponsorizzazioni sui beni culturali; il Decreto legge 31 maggio 2014, n. 83, "Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo" (convertito con modificazioni nella Legge n. 106 del 29 luglio 2014), in particolare l art.1, che ha introdotto un credito d imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura, il c.d. Art Bonus ; la Circolare esplicativa dell Agenzia delle Entrate n. 24, del 31 luglio 2014, e le modifiche approntate dalla Legge n. 208 del 28 dicembre 2015 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato", cosiddetta Legge di Stabilità 2016, che hanno reso permanenti le agevolazioni in materia fiscale della precedente disposizione c.d. Art Bonus ; il Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, con particolare riferimento all art. 19 che disciplina i Contratti di sponsorizzazione ed all art. 151, disciplina le sponsorizzazioni e forme speciali di partenariato; PREMESSO che con deliberazione della Giunta regionale 15 novembre 2016, n. 678, la Regione Lazio: Pagina 2 / 4

45 ha approvato un Programma di Valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale regionale e il relativo Documento di Indirizzo Art Bonus - Regione Lazio, da attuarsi mediante la realizzazione di una Campagna istituzionale di promozione, valorizzazione e sensibilizzazione del suddetto patrimonio; ha selezionato un gruppo di beni di particolare rilevanza storica ed artistica, all interno del proprio patrimonio immobiliare e demaniale, verso i quali veicolare la suddetta Campagna promozionale; ha identificato una serie di strumenti per la raccolta fondi da destinare alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale regionale, tra i quali anche le c.d. sponsorizzazioni economiche e tecniche; RAVVISATA la necessità, conformemente a quanto già stabilito dall attuale quadro normativo nazionale in materia di sponsorizzazioni, di regolare in maniera compiuta le modalità e le tipologie di sponsorizzazioni dei beni mobili e immobili appartenenti al patrimonio storico ed artistico della Regione; VISTO il Documento di Indirizzo intitolato Linee Guida per le sponsorizzazioni del Patrimonio storico-artistico della Regione Lazio, redatto dalla Direzione regionale Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio; DATO ATTO che, in base a quanto stabilito dagli artt. 522 e 526 del citato R.R. n.1/2002, l amministrazione dei beni demaniali e del patrimonio indisponibile della Regione Lazio è effettuata sulla base degli indirizzi impartiti dalla Giunta regionale, nel rispetto della normativa vigente; RITENUTO di dover provvedere, all approvazione del predetto documento d indirizzo che allegato alla presente deliberazione ne forma parte integrante e sostanziale; D E L I B E R A per le motivazioni riportate nelle premesse e che formano parte sostanziale ed integrante del presente deliberato: 1. di approvare il Documento recante Linee Guida per le sponsorizzazioni del Patrimonio storicoartistico della Regione Lazio, allegato al presente atto e di esso parte sostanziale ed integrante, finalizzato a regolare le modalità, le tipologie e le procedure per la stipula di contratti di sponsorizzazione dei beni mobili e immobili appartenenti al patrimonio storico artistico regionale, nel quadro delle iniziative intraprese con la propria deliberazione 15 novembre 2016, n. 678; 2. di dare atto che i beni e le iniziative che prioritariamente potranno essere oggetto di sponsorizzazione sono già stati individuati nella suddetta dgr n. 678/2016 e dunque inseriti all interno della Campagna istituzionale intitolata Art Bonus Regione Lazio ; Pagina 3 / 4

46 3. di autorizzare la Direzione Programmazione Economica Bilancio e Patrimonio a disporre la pubblicazione di un Avviso di manifestazione di interesse per la sponsorizzazione degli immobili e delle iniziative di cui al precedente punto 2); 4. di dare atto che le risorse economiche derivanti dalla stipula di contratti di sponsorizzazione saranno incassate sul Capitolo di Entrata n denominato Entrate derivanti dalla raccolta fondi Art Bonus iscritto sul titolo II tipologia 101 Piano dei Conti Finanziario fino al IV livello collegato ai seguenti capitoli di uscita: a. n. G11119 denominato Utilizzazione delle entrate derivanti dalla raccolta fondi Art Bonus iscritto sul Programma 01, Missione 05 Piano dei conti finanziario fino al IV livello ; b. n. G24106 denominato Utilizzazione delle entrate derivanti dalla raccolta fondi Art Bonus iscritto sul Programma 01, Missione 05 Piano dei conti finanziario fino al IV livello La presente Deliberazione non comporta oneri a carico del bilancio regionale. La stessa verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione e sul sito web istituzionale nella sezione Amministrazione trasparente e in quella Demanio e Patrimonio Pagina 4 / 4

47 Linee guida Sponsorizzazioni Patrimonio storico-artistico della Regione Lazio Linee guida per le sponsorizzazioni del patrimonio storico-artistico della Regione Lazio 1

48 Art. 1 - Ambito di applicazione 1. Con il presente Documento di Indirizzo, predisposto nella forma di Linee Guida, sono disciplinate le procedure volte al ricevimento, alla ricerca ed alla negoziazione delle attività di sponsorizzazione sui beni mobili e immobili appartenenti al patrimonio storico-artistico della Regione Lazio (di seguito, Regione), nonché sulle relative iniziative di valorizzazione, promozione, tutela e conservazione. 2. Possono essere oggetto di sponsorizzazione - con le modalità di cui alle presenti Linee Guida - le iniziative effettuate dalla Regione o da soggetti da questa individuati, allo scopo di sviluppare progetti culturali e programmi turistici aventi l obiettivo di promuovere il territorio. 3. Attraverso il Contratto di cui al successivo art. 6, il soggetto che fornisce la sponsorizzazione (lo sponsor ), di norma, persegue i seguenti scopi: a. pubblicizzare il proprio nome, marchio, prodotto o servizio attraverso il bene patrimoniale o l iniziativa oggetto di sponsorizzazione; b. presentare o promuovere le proprie iniziative, attività, prodotti o servizi presso il bene patrimoniale o attraverso l iniziativa sponsorizzata. 4. Nel caso in cui le sponsorizzazioni afferiscano ai beni culturali o sottoposti a tutela in base alle normative di settore, l'attività di sponsorizzazione dovrà essere effettuata con modalità e forme compatibili con la natura e le caratteristiche del bene tutelato, assicurandone il decoro e la fruizione. 5. Il ricorso alle sponsorizzazioni da parte della Regione è consentito ove sussistano le seguenti condizioni: a. il mantenimento dell interesse dell Amministrazione regionale a ricercare o ricevere sponsorizzazioni con riferimento ai propri obiettivi e finalità; b. l assenza di profili di incompatibilità o di conflitto di interesse con lo sponsor oppure con la forma di sponsorizzazione proposta, con riferimento alla legislazione vigente oppure accertati dalla stessa Amministrazione nel corso dell istruttoria della proposta; c. l osservanza, l adeguatezza e la conformità della sponsorizzazione con le finalità pubbliche, le funzioni ed i compiti istituzionali della Regione e le politiche da questa perseguite. 6. Sono in ogni caso escluse le sponsorizzazioni aventi per oggetto o finalità: a. la propaganda di natura politica, sindacale e/o religiosa; b. i messaggi di natura discriminatoria, sessista, o comunque lesivi della dignità umana e dell etica pubblica. 7. La disciplina che regola le attività di sponsorizzazione oggetto delle presenti Linee guida fa capo alle disposizioni legislative contenute negli artt. 19 e 151 del D.Lgs. 50/2016 e nell'art. 120 del D.Lgs. 42/2004. Linee guida per le sponsorizzazioni del patrimonio storico-artistico della Regione Lazio 2

49 Art. 2 - Forme di sponsorizzazione 1. Le modalità per mezzo delle quali la Regione acquisisce o riceve una sponsorizzazione si distinguono in: a. erogazioni di denaro da parte degli sponsor mediante versamento su di apposito conto corrente dedicato (c.d. Sponsorizzazione economica); b. accollo del debito da parte dello sponsor assunto dalla Regione nei confronti di terzi o dello stesso sponsor (c.d. Sponsorizzazione finanziaria); c. assunzione diretta, da parte dello sponsor, del pagamento dei corrispettivi dovuti dalla Regione nei confronti di terzi, o dello stesso sponsor, per l esecuzione di lavori, servizi e forniture nell ambito delle iniziative di valorizzazione oggetto di sponsorizzazione (c.d. Sponsorizzazione monetaria); d. realizzazione diretta da parte dello sponsor di lavori, servizi e forniture ovvero il conferimento di altre utilità a beneficio della Regione o di altri soggetti da questa individuati (c.d. Sponsorizzazione tecnica); e. erogazione congiunta di due o più forme di sponsorizzazione fra quelle previste dai precedenti punti (c.d. Sponsorizzazione mista). 2. E ammessa l acquisizione o il ricevimento di sponsorizzazioni nella forme di cui al comma 1), congiuntamente ad altre forme di contributi e liberalità. 3. La forma di sponsorizzazione prescelta dovrà essere chiaramente indicata e disciplinata nel Contratto di sponsorizzazione. Art. 3 - Requisiti degli sponsor 1. Possono effettuare attività di sponsorizzazione i soggetti giuridici di diritto privato che si trovino, ai sensi delle normative vigenti, nella condizione giuridica di poter contrattare con la Pubblica Amministrazione e per i quali non si applicano le cause di esclusione previste in materia di contratti pubblici. 2. Per le sponsorizzazioni di cui all art. 2, comma 1), lett.re d) ed e), i soggetti proponenti dovranno dimostrare il possesso dei requisiti di qualificazione per l esecuzione dei lavori, forniture e servizi offerti come sponsorizzazione, ivi compresi quelli dei progettisti, nel rispetto dei principi e dei limiti europei in materia e con le modalità previste dal Contratto di sponsorizzazione. 3. Qualora le sponsorizzazioni di cui all art. 2, comma 1), lett.re d) ed e), siano effettuate dallo sponsor con il ricorso o per mezzo di terzi esecutori o prestatori di servizi e forniture, i requisiti di qualificazione, di cui al comma 2, dovranno essere posseduti e comprovati dai medesimi esecutori. 4. La Direzione competente in materia di Demanio e Patrimonio, in seno al Contratto di sponsorizzazione, impartisce opportune prescrizioni in ordine sia ai requisiti di qualificazione degli esecutori che in ordine alla progettazione, all esecuzione delle opere o forniture, alla direzione dei lavori ed al collaudo degli interventi oggetto del Contratto. Linee guida per le sponsorizzazioni del patrimonio storico-artistico della Regione Lazio 3

50 Art. 4 - Procedura di sponsorizzazione e scelta dello sponsor 1. La Regione stipula Contratti di sponsorizzazione, di norma, previo Avviso di manifestazione di interesse da parte della Direzione regionale competente in materia di Demanio e Patrimonio, salvo i casi disciplinati dal successivo comma 6). 2. L Avviso di cui al comma 1) è pubblicato sul sito istituzionale della Regione nella sezione Demanio e Patrimonio e su altre piattaforme informatiche da questa individuate, per un periodo di 30 giorni, nel corso del quale i soggetti di cui all art. 3 potranno presentare le proprie Proposte di sponsorizzazione. 3. L Avviso di manifestazione di interesse dovrà contenere: a. la descrizione degli immobili, delle iniziative o degli interventi per la cui valorizzazione, effettuazione o esecuzione la Regione intende avvalersi di sponsorizzazioni; b. le caratteristiche di massima delle Proposte di sponsorizzazione, con riferimento alle forme ed alla durata delle sponsorizzazioni ed alle categorie di opere, forniture e servizi sponsorizzabili; c. le condizioni di ammissibilità delle sponsorizzazioni; le possibili modalità per veicolare o promuovere l immagine, i prodotti o i servizi per mezzo della sponsorizzazione ed il livello di dettaglio del relativo progetto e/o della proposta; d. le clausole principali del Contratto di sponsorizzazione. 4. Le Proposte e/o i progetti di sponsorizzazione dovranno risultare coerenti con il corrispondente Avviso e con i principi indicati dalle presenti Linee Guida. Dette Proposte dovranno contenere: a. una descrizione delle attività effettuate dal proponente e la relativa missione aziendale, le strategie di mercato adottate e le corrispondenti finalità della sponsorizzazione, un elenco delle attività di sponsorizzazione già effettuate con i risultati ottenuti; inoltre eventuali informazioni circa le iniziative di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale sostenute o implementate dell impresa; b. la forma di sponsorizzazione prescelta fra quelle individuate dall art. 2 e, nelle sponsorizzazioni tecniche, la descrizione dei lavori, dei servizi o delle forniture proposti, corredata da eventuale documentazione tecnica o prestazionale; c. le modalità prescelte per veicolare o promuovere l immagine, i prodotti o i servizi per mezzo della sponsorizzazione; d. l eventuale richiesta di esclusiva e le sue ragioni commerciali e di mercato; e. il cronoprogramma delle attività di sponsorizzazione; f. l obbligo di provvedere all ottenimento di eventuali autorizzazioni e nulla osta per l esecuzione di lavori, lo svolgimento di iniziative oppure per l istallazione di manufatti temporanei o permanenti atti a veicolare l immagine o il prodotto dello sponsor; g. l impegno alla stipula di una polizza di garanzia, presso primaria agenzia, a copertura di danni a persone e cose ivi compresi i prodotti ed i servizi forniti dallo sponsor. Linee guida per le sponsorizzazioni del patrimonio storico-artistico della Regione Lazio 4

51 5. Qualora le Proposte pervenute afferiscano a forme di sponsorizzazioni di cui all art. 2, comma 1), lett. d), da eseguirsi su beni patrimoniali sottoposti a tutela, queste dovranno effettuarsi secondo le indicazioni e le prescrizioni impartite dall Amministrazione preposta alla tutela dei beni culturali. 6. Al di fuori della procedura di cui ai commi che precedono, i soggetti di cui all art. 3 che intendano proporre la propria candidatura alla sottoscrizione di un Contratto di sponsorizzazione con la Regione, possono presentare direttamente una Proposta di sponsorizzazione; in tal caso, l istanza oltre alla documentazione di cui al comma 4) dovrà contenere anche la documentazione di cui al comma 3) lett.re a) e d). 7. Nei procedimenti di sponsorizzazione attivati con le modalità di cui al comma 6), la stipula dei relativi Contratti avviene in relazione all importo della sponsorizzazione, ovvero all ammontare dei lavori servizi e forniture proposti dallo sponsor: a. per importi inferiori a ,00 euro (IVA esclusa), la Direzione competente in materia di Demanio e Patrimonio, per tramite della Commissione di cui all art. 5, provvede a verificare i requisiti del proponente e la congruità della Proposta con specifico riferimento ai principi dettati con le presenti Linee Guida e, in caso di esito favorevole delle verifiche, procede alla stipula del Contratto di sponsorizzazione, impartendo le necessarie indicazioni tecniche ed operative allo sponsor; b. per importi superiori alla soglia di cui alla lettera a), la Direzione competente in materia di Demanio e Patrimonio, prima di proporre la stipula del Contratto, provvede alla pubblicazione di un Avviso per rendere noto l avvenuto ricevimento della Proposta di sponsorizzazione con una sua descrizione che sintetizza i termini di cui al comma 3). 8. L Avviso di cui al comma 7), lett. b), è pubblicato sul sito istituzionale della Regione nella sezione Demanio e Patrimonio e su altre piattaforme informatiche da questa individuate per un periodo di 30 giorni, nel corso del quale i soggetti di cui all art. 3 potranno presentare proprie Proposte di sponsorizzazione alternative ovvero aggiuntive rispetto a quella presentata. Trascorso il periodo di pubblicazione senza che nessun altro soggetto abbia manifestato interesse per la sponsorizzazione, la Direzione competente in materia di Demanio e Patrimonio propone la stipula del Contratto di sponsorizzazione, individuando le necessarie indicazioni tecniche ed operative allo sponsor. Art. 5 Selezione delle Proposte di sponsorizzazione 1. Le Proposte di sponsorizzazione pervenute con le modalità di cui all art. 4 sono valutate da una apposita Commissione tecnica, istituita con Atto di organizzazione della Direzione competente in materia di Demanio e Patrimonio. 2. La Commissione di cui al comma 1) esercita tutte le funzioni istruttorie, provvede alla scelta ovvero alla composizione delle sponsorizzazioni e ne verifica la compatibilità con il bene patrimoniale prescelto. La Commissione fornisce altresì alla Direzione competente in materia di Demanio e Patrimonio ogni indicazione o prescrizione necessaria alla stipula dei Contratti Linee guida per le sponsorizzazioni del patrimonio storico-artistico della Regione Lazio 5

52 di sponsorizzazione, attuando, ove necessario, un confronto di natura negoziale con i potenziali sponsor. 3. La Commissione opera nel rispetto dei principi regolatori di cui alle presenti Linee Guida e secondo le indicazioni desunte dall eventuale Avviso di manifestazione di interesse, assicurando il rispetto dei principi di imparzialità e di parità di trattamento fra gli operatori che abbiano manifestato interesse con le modalità di cui all art Nel corso delle attività istruttorie e di valutazione, la Commissione tiene conto dei seguenti aspetti: a. le caratteristiche soggettive e reputazionali degli operatori proponenti e di eventuali terzi soggetti coinvolti o da coinvolgere nella sponsorizzazione in qualità di esecutori, sostenitori, partecipanti, la qualità e la quantità delle sponsorizzazioni già effettuate ed i risultati raggiunti; b. la qualità dei prodotti offerti, e di servizi forniti, con particolare riferimento ai livelli di sostenibilità ambientale e sociale raggiunti dall azienda; c. le strategie commerciali adottate per la sponsorizzazione del bene e le modalità prescelte per veicolare o promuovere l immagine, il prodotto o i servizi dell operatore proponente e degli altri soggetti coinvolti; d. il grado di compatibilità della Proposta con il bene mobile o immobile e con le iniziative oggetto della sponsorizzazione con riferimento alla forma di sponsorizzazione proposta; e. l importo economico della sponsorizzazione ovvero degli interventi e delle iniziative proposte e la sua ricaduta in termini di valorizzazione, promozione e sviluppo del bene patrimoniale. 5. Al termine del processo istruttorio e valutativo, la Commissione determina l ammissibilità ovvero il diniego della Proposta oppure indica le condizioni di ammissibilità della Proposta stessa. 6. Qualora pervengano Proposte di sponsorizzazione in via esclusiva o che comportino l esclusione delle altre per incompatibilità tecniche o commerciali, la Commissione provvede a stilare una graduatoria di merito in base alla quale la Direzione in materia di Demanio e Patrimonio propone la stipula del contratto di sponsorizzazione alle condizioni più vantaggiose. 7. Le Proposte di sponsorizzazione, ancorché ammissibili, non sono vincolanti per la Regione, che, a proprio insindacabile giudizio, si riserva di non procedere alla stipula del Contratto. In tal caso, l operatore proponente non ha il diritto ad alcun compenso o indennizzo per la partecipazione alla procedura. Art. 6 - Contratto di sponsorizzazione 1. L aggiudicazione di un Contratto di sponsorizzazione di importo superiore alla soglia di cui all art. 4, comma 7, lett. a), è preceduta da una deliberazione della Giunta Regionale. Detta deliberazione può disporsi in via preliminare per promuovere la ricerca di sponsor tramite Linee guida per le sponsorizzazioni del patrimonio storico-artistico della Regione Lazio 6

53 l Avviso di cui all art. 4 comma 1) oppure successivamente nei casi di cui all art. 7 comma 6 lett. b) o nel caso di sponsorizzazioni di cui all art. 5 comma 6. In tutti gli altri casi la Direzione competente in materia di demanio e patrimonio procede alla stipula del Contratto. 2. Con il Contratto di sponsorizzazione, i contraenti negoziano gli obiettivi e le modalità con cui si attua la sponsorizzazione, si svolgono le iniziative e si eseguono gli interventi previsti dalla Proposta di sponsorizzazione. 3. Il Contratto di sponsorizzazione regola inoltre i rapporti economici e giuridici fra le parti con riferimento ai seguenti aspetti: a. gli obblighi assunti dallo sponsor e gli impegni assunti dalla Regione; b. nel caso di sponsorizzazione tecnica o mista, le modalità per l esecuzione dei lavori, l erogazione di servizi, il conferimento di forniture o di altre utilità da parte dello sponsor; c. l importo e la durata della sponsorizzazione ovvero delle attività svolte dallo sponsor e l imposta applicabile; d. la forma della sponsorizzazione, le modalità di erogazione degli importi pattuiti ovvero dei corrispettivi per gli esecutori; e. nel caso di sponsorizzazione tecnica o mista, i requisiti degli esecutori e degli incaricati della redazione dei progetti, della direzione dei lavori e dei collaudi; f. la forma e gli importi delle garanzie assicurative da stipularsi nel caso di esecuzione di lavori, servizi o forniture nelle sponsorizzazioni tecniche o miste; g. le penali poste in capo allo sponsor in caso di inadempienza; h. le modalità con cui la Regione esercita i controlli e la vigilanza sull attività dello sponsor, dell esecutore e degli altri soggetti coinvolti nell attività di sponsorizzazione; i. le clausole di rescissione per inadempimento o di recesso anticipato dalla sponsorizzazione. 4. Il Contratto di sponsorizzazione è approvato e sottoscritto dal Direttore della Direzione regionale competente in materia di Demanio e Patrimonio. Art. 7 Entrata in vigore Le presenti Linee guida regolano lo svolgimento dei procedimenti di sponsorizzazione relative ai beni mobili e immobili appartenenti al patrimonio storico artistico a partire dalla pubblicazione sul BURL della deliberazione di approvazione e dalla loro pubblicazione sul sito istituzionale della Regione nella sezione Demanio e Patrimonio. Linee guida per le sponsorizzazioni del patrimonio storico-artistico della Regione Lazio 7

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