COMUNE DI SERRAVALLE PISTOIESE

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1 COMUNE DI SERRAVALLE PISTOIESE STUDIO GEOLOGICO PER OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA, RELATIVE ALL AREA P.U.C.23 DEL R.U., POSTA IN VIA BUGIGATTOLI LOCALITÀ CASTELLO DEI MORELLI RELAZIONE GEOLOGICA Pistoia 10 novembre 2016 Geol. Giorgio MATASSI Largo San Biagio, PISTOIA Tel/fax

2 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it COMUNE DI SERRAVALLE PISTOIESE STUDIO GEOLOGICO PER OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA, RELATIVE ALL AREA P.U.C.23 DEL R.U., POSTA IN VIA BUGIGATTOLI - LOCALITÀ CASTELLO DEI MORELLI Pistoia 10 novembre 2016 I

3 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it S O M M A R I O 1 - PREMESSA PAG DESCRIZIONE DEI LUOGHI PAG Morfologia Litologia 2.3 Idrogeologia 3 PROSPEZIONI PAG Sondaggio meccanico 3.2 Prova SPT 3.3 Prova penetrometrica CPT 3.4 Prospezione sismica 4 - CONCLUSIONI PAG Utilizzabilità dell area 4.2 Strumenti urbanistici 4.3 Piano per l assetto Idrogeologico P.A.I. P.G.R.A. 4.4 Rischio idraulico 4.5 Rischio sismico FIGURE 1 - Inquadramento generale PAG Zona delle indagini PAG. 4 3 Punti di controllo stratigrafico PAG. 5 4 Carta geologica S.U., PAG. 7 5 Carta litologica S.U. PAG. 9 6 Ubicazione delle prospezioni eseguite PAG Carta della pericolosità geomorfologica S.U. PAG Carta della pericolosità idraulica S.U. PAG Carta delle vulnerabilità della falda S.U. PAG Carta della pericolosità idraulica P.G.R.A. PAG. 26 Appendice A) Sondaggio meccanico B) Prove CPT C) Prospezione sismica II

4 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it COMUNE DI SERRAVALLE PISTOIESE STUDIO GEOLOGICO PER OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA RELATIVE ALL AREA P.U.C.23 DEL R.U., POSTA IN VIA BUGIGATTOLI - LOCALITÀ CASTELLO DEI MORELLI RELAZIONE TECNICA 1 - PREMESSA La presente relazione riporta i risultati di uno studio geologico di fattibilità, eseguito per conto dei signori Marco MORELLI, ed altri, su di un lotto di terreno, corrispondente al P.U.C.23 del Regolamento Urbanistico del Comune di Serravalle Pistoiese, situato in località Casalguidi, Via Bucigattoli. Il luogo delle indagini è riportato nella carta, scala 1:5000, della FIG. 1, e, in maggior dettaglio, nella carta, scala 1:2000, della FIG. 2. Nell area è prevista la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria, secondo il progetto redatto dal geom. Francesco CORSINI 1

5 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it Scala 1:5 000 INQUADRAMENTO GENERALE FIG. 1 2

6 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it Lo studio ha avuto i seguenti scopi: Rilevare le caratteristiche morfologiche e litologiche della zona d intervento. 1.2 Stabilire i vincoli imposti all area dagli Strumenti Urbanistici del Comune di Serravalle Pistoiese. 1.3 Stabilire i vincoli imposti all area dal Piano per l assetto Idrogeologico P.A.I.- P.G.R.A. 1.4 Verificare le condizioni dell area in relazione al rischio idraulico. 1.5 Determinare il rischio sismico dell area Per rispondere ai quesiti, sono stati considerati dati tratti da precedenti incarichi professionali, assolti da questo Studio associato, nei dintorni del sito attuale. La loro ubicazione è indicata nella carta, scala 1:10000, della FIG. 3: tali prove sono state integrate da prospezioni eseguite per l occasione. 3

7 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it Scala 1:2000 LUOGO DELLE INDAGINI FIG. 2 4

8 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it Scala 1:10000 PUNTI DI CONTROLLO STRATIGRAFIXCO FIG.3 5

9 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it 2 - DESCRIZIONE DEI LUOGHI 2.1 Morfologia Il sito in cui è previsto l intervento edificatorio è ubicato nella zona sud del centro abitato di Casalguidi, alla quota di circa 65 m s.l.m., in fregio a Via Bugigattoli. Fa parte di una zona pianeggiante, a debole pendenza verso sud in cui l unico particolare morfologico degno d interesse è l arginatura artificiale del Fosso delle Cavallacce, posto immediatamente a sud dell area in oggetto. L area posta a nord, è intensamente urbanizzata, con numerosi edifici, costruiti in varie epoche, alcuni dei quali molto vecchi, disposti lungo la viabilità principale e secondaria. Un esame dei loro muri perimetrali, ha permesso di stabilire che non vi sono segni di lesioni o dissesti che siano ricollegabili con cedimenti delle fondazioni. La parte di territorio non urbanizzata, è utilizzata per seminativo estensivo o per coltivazioni intensive di piante ornamentali. 2.2 Litologia La situazione litostratigrafica dei luoghi è indicata nella carta geologica della FIG.4 L area deriva dalla colmatura del lago che, nel Quaternario, occupava la depressione fra Pistoia e Firenze. 6

10 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it CARTA GEOLOGICA S.U. FIG.4 7

11 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it La colmatura è avvenuta per opera degli immissari provenienti, per la massima parte, da nord, ed in subordine da sud, che riversavano i loro apporti solidi all interno del lago stesso. Una volta avvenuto il riempimento, sulla pianura così formatasi, hanno cominciato a divagare i corsi d acqua esistenti, ricoprendo i sedimenti lacustri con uno strato d alluvioni fluviali di spessore e granulometria diversi da luogo a luogo. Infine, le bonifiche, iniziate già in tempi medievali, hanno confinato i principali corsi d acqua in alvei artificiali, dando all area l assetto attuale. In dettaglio, come indicato nella carta litologica della FIG.5, tratta dagli S.U. comunali, sulla scorta dei dati di controllo stratigrafico, il sottosuolo ha la seguente composizione litologica: depositi alluvionali:. Sono costituiti da sedimenti compresi nel campo dei limi argilloso - sabbiosi, con ciottoli e ghiaie in lenti di modesto spessore. Costituiscono i terreni di fondazione delle opere in progetto depositi lacustri: affiorano nella fascia di raccordo fra la pianura e i versanti circostanti, a nord del sito in oggetto. Sono costituiti da argille sabbiose rossastre con ciottoli sparsi, caratterizzate da un grado di consolidazione molto elevato complesso argillitico: è il substrato roccioso stratificato dell area in oggetto. E costituito da argilliti fogliettate con strati sottili di arenarie e siltiti. Affiora sui versanti circostanti e non ha alcuna influenza sul problema in oggetto. 2.3 Idrogeologia L asta di drenaggio principale presente nell area è il Fosso delle Cavallacce, che scorre con direzione ovest est nella parte meridionale dell area, dotato 8

12 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it CARTA LITOLOGICA S.U. FIG.5 9

13 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it di un arginatura artificiale di modesta altezza. Raccoglie le acque provenienti dai fossi interpoderali presenti nelle aree a vocazione agricola circostanti. Nelle aree urbanizzate, le acque superficiali sono raccolte dal sistema fognario in fregio alla viabilità. osservazioni: Per ciò che riguarda le acque di sottosuolo si fanno le seguenti - i depositi alluvionali hanno permeabilità molto variabile da punto a punto, in relazione alle variazioni di granulometria dei sedimenti. Possono essere sede di falde acquifere, di solito di portata modesta e legate all andamento stagionale delle piogge. - I depositi lacustri hanno permeabilità bassa, per la presenza di elevate percentuali della componente argillosa; non sono sede di falde acquifere sfruttabili. - Il complesso argillitico è una formazione rocciosa del tutto impermeabile. 10

14 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it 3 PROSPEZIONI Sono stati realizzati tre tipi di prospezione: - N 1 sondaggio meccanico con carotaggio continuo - N 5 prove penetrometriche statiche CPT - N 1 prospezione sismica a rifrazione. La loro ubicazione è indicata nella planimetria della FIG Sondaggio meccanico modalità esecutive: è stato eseguito con sonda cingolata semovente DRILL 650, della Ditta IPC, operante a carotaggio continuo a rotazione ed avanzamento idraulico, carotiere doppio e diametro dei tubi di rivestimento di 112 mm. I campioni di terreno, prelevati nel corso della perforazione, sono stati collocati in apposite cassette catalogatrici e lasciati a disposizione della Committenza. La perforazione è stata interrotta alla profondità di 15,00 m dal piano di campagna, avendo attraversato circa 10 m di arenarie stratificate colonna stratigrafica: la colonna stratigrafica contiene: - La rappresentazione grafica dei terreni attraversati. - Le descrizione riassuntiva dei terreni attraversati - La percentuale di recupero dei campioni rimaneggiati. - La quota d esecuzione ed i risultati delle prove SPT, a fondo foro. 11

15 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it UBICAZIONE DELLE PROSPEZIONI ESEGUITE Prove CPT Sondaggio meccanico Indagini HVSR Linea sismica a rifrazione FIG. 6 12

16 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it La colonna stratigrafica e la documentazione fotografica dei campioni di perforazione, sono riportati in Appendice A) Caratteristiche stratigrafiche di sintesi: il sottosuolo, nello spessore attraversato dalla prospezione, è così costituito: - dalla superficie del suolo a 0,70 m dal piano di campagna: terreno vegetale areato, da 0,70 m a 2,30 m di profondità dal piano di campagna: sabbia limosa gialla da 2,30 a 4,10 m dal piano di campagna: argilla sabbiosa gialla grigia da 4,10 a 5,20 limo sabbioso, giallo da 5,20 a 6,30 sabbia argillosa gialla da 6,30 a 7,20 sabbia grigia da 7,20 a 10,00 argilliti nerastre con livelli di siltiti alla quota di 10 m dal piano di campagna, la perforazione è stata interrotta, avendo individuato le rocce del substrato stratificato che in questa località hanno spessori dell ordine di molte decine di metri. 3.2 Prove S.P.T. La prova consiste nell infiggere nel terreno una punta o un campionatore, di forma e dimensioni standardizzate:. Diametro : 51 mm. Spessore del campionatore: 16 mm. Angolo al vertice della punta (per terreni ghiaiosi ) 60. Peso del maglio: 63,5 kg. Volata del maglio: 76,2 cm 13

17 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it Si conta il numero dei colpi necessario ad infiggere un tratto di 15 cm di punta o di carotiere, indicando con N 1 in numero dei colpi necessario. S infiggono, poi, due ulteriori tratti di 15 cm, indicando con N 2 e N 3 il relativo numero di colpi. La somma N 2 + N 3 è utilizzata per la caratterizzazione geotecnica dei terreni interessati dalla prova. Le norme codificate A.G.I. prevedono che la velocità di prova sia ad un ritmo di percussione compreso fra 10 e 25 colpi/minuto. Sono state eseguite, complessivamente, n. 3 prove SPT a fondo foro; le profondità ed i dati forniti dalle prove sono indicati nella TABELLA N 1 PROVA PROFONDITÀ N metri N 1 N 2 N 3 N 2 + N 3 1 2,10 2, ,00 4, ,40 8, TABELLA N 1 PROVE SPT Le caratteristiche geotecniche dei terreni, ricavate dai risultati delle prove SPT, sono riassunte nella TABELLA N 2 in cui è indicata anche la granulometria corrispondente: PROVA PROFONDITÀ N metri LITOLOGIA c u D R φ 1 2,10 2,60 SABBIA LIMOSA ,00 4,50 ARGILLA SABBIOSA 1, ,40 8,90 ARGILLITI TABELLA N 2 CARATTERISTICHE GEOTECNICHE in cui i vari parametri hanno il seguente significato: - c u : coesione kg/m 2 - D R : densità relativa % - φ : angolo d attrito interno 14

18 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it nella FIG Prove penetrometriche CPT Sono state eseguite n 5 verticali di prospezione, come indicato La prova CPT consiste nella misura, mediante cella di carico elettronica, della resistenza alla penetrazione di una punta conica di dimensioni standard (punta Begemann), infissa a velocità costante con una batteria d aste cave, alla cui estremità inferiore è collegata la punta stessa. Le caratteristiche della punta conica, che dispone di un manicotto per la misura della resistenza per attrito laterale, sono le seguenti: - angolo al vertice 60 - diametro 35,7 mm - sezione 10 cm 2 mentre le dimensioni del manicotto sono: - diametro 35,7 mm - lunghezza 133 mm - area laterale 150 cm 2 Agendo separatamente sulla punta, sulla punta più il manicotto e sull insieme delle aste, è possibile misurare, ogni 20 cm d approfondimento, i seguenti valori: - resistenza all'avanzamento della sola punta Q c - resistenza all avanzamento della punta più la resistenza per attrito laterale del manicotto Q c + Fs Infine, i risultati della prova permettono di elaborare grafici delle resistenze alla punta (Q c ) e di quelle laterali (Fs), misurate in situ. B). I grafici penetrometrici ed i dati di campagna sono riportati in Appendice Caratteristiche granulometriche: Le caratteristiche granulometriche dei terreni di sottosuolo, ricavate dall interpretazione delle prove penetrometriche, sono indicate, per ciascuna prova, nella TABELLA N 3: 15

19 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it PROVA N PROVA N PROVA N PROFONDITÀ metri LITOLOGIA 1 0 1,20, sabbia limosa, molto densa 1,20 3,60 Argilla, plastica 3,60 4,20 Argilla sabbiosa, plastica 4,20 5,20 Argilla limosa, dura 5,20 7,20 Sabbia con ghiaia, densa TABELLA N 3 PROVA N 1 GRANULOMETRIA PROFONDITÀ metri LITOLOGIA 2 0 1,40, Argilla, durissima 1,40 2,60 Argilla limosa, dura 2,60 3,80 Argilla, dura 3,80 5,00 Argilla sabbiosa, dura 5,00 5,80 Argilla, durissima 5,80 8,00 Sabbia argillosa, media TABELLA N 3 PROVA N 2 GRANULOMETRIA PROFONDITÀ metri LITOLOGIA 3 0 1,20, Argilla limosa, durissima 1,20 2,60 Argilla, plastica 2,60 3,80 Argilla limosa, plastica 3,80 4,80 Argilla sabbiosa, plastica 4,80 5,80 Argilla, plastica 5,80 7,20 Argilla sabbiosa, plastica TABELLA N 3 PROVA N 3 - GRANULOMETRIA PROVA N PROFONDITÀ metri LITOLOGIA 4 0 1,60 Argilla limosa, durissima 1,60 3,00 Argilla, plastica 3,00 3,60 Argilla, soffice 3,60 5,00 Argilla, plastica 5,00 6,60 Sabbia limosa, media 6,60 7,60 Argilla, dura TABELLA N 3 PROVA N 4 - GRANULOMETRIA 16

20 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it PROVA N PROFONDITÀ metri LITOLOGIA 5 0 1,40 Argilla, durissima 1,40 3,20 Argilla limosa, dura 3,20 3,80 Argilla dura 3,80 5,00 Argilla limosa, dura 5,00 6,20 Argilla sabbiosa, dura 6,20 6,80 Sabbia limosa. media TABELLA N 3 PROVA N 5 - GRANULOMETRIA Dal loro esame si traggono i seguenti dati: - il terreno, nella parte più superficiale, fino a profondità dell ordine di 1,20 1,40 m, è costituito da un livello molto addensato e secco. - La litologia del sottosuolo, sotto a questa crosta superficiale è piuttosto uniforme con prevalenza netta dei terreni fini rispetto a quelli grossolani, limitati, quasi sempre, alla parte più profonda dell area. - Le resistenze penetrometriche, specialmente per i terreni fini, variano molto, sia in funzione dell ubicazione della verticale di prospezione, sia della profondità. I valori più bassi sono stati riscontrati in corrispondenza delle prove n 3 e n 4. - Non è stata individuata acqua di sottosuolo Caratteristiche geotecniche: Le caratteristiche geotecniche dei terreni di sottosuolo attraversati sono riassunte nella TABELLA N 4, in cui i vari simboli corrispondono ai seguenti parametri geotecnici: : peso di volume, t/m 3 D r : densità relativa, % Q c : resistenza della punta, kg/cm : angolo d attrito interno, ) c u : coesione, kg/cm 2 M o : mod. di compress., kg/ cm 2 17

21 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it PROVA N PROFONDITÀ metri Q c C u D r M o 1 0 1,20 1, ,20 3,60 1,85 7 0, ,60 4,20 1,85 9 0, ,20 5,20 1, , ,20 7,20 1, TABELLA N 4 PROVA N 1 CARATTERISTICHE GEOTECNICHE PROVA N PROFONDITÀ metri Q c C u D r M o 2 0 1,40 1, , ,40 2,60 1,85 9 0, ,60 3,80 1, , ,80 5,00 1, , ,00 5,80 1, , ,80 8,00 1, TABELLA N 4 PROVA N 2 CARATTERISTICHE GEOTECNICHE PROVA N PROFONDITÀ metri Q c C u D r M o 3 0 1,20 1, , ,20 2,60 1,85 8 0, ,60 3,80 1,85 6 0, ,80 4,80 1,85 5 0, ,80 5,80 1,85 9 0, ,80 7,20 1, , TABELLA N 4 PROVA N 3 CARATTERISTICHE GEOTECNICHE PROVA N PROFONDITÀ metri Q c C u D r M o 4 0 1,60 1, , ,60 3,00 1,85 9 0, ,00 3,60 1,85 3 0, ,60 5,00 1,85 9 0, ,00 6,60 1, ,60 7,60 1, , TABELLA N 4 PROVA N 4 CARATTERISTICHE GEOTECNICHE 18

22 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it PROVA N PROFONDITÀ metri Q c C u D r M o 5 0 1,40 1, , ,40 3,20 1, , ,20 3,80 1, , ,80 5,00 1, , ,00 6,20 1, , ,20 6,80 1, TABELLA N 4 PROVA N 5 CARATTERISTICHE GEOTECNICHE superficiale, si traggono i seguenti dati: Dal loro esame, escludendo a priori quelli relativi al crostone - Terreni coesivi: hanno valori di coesione (C u ) variabili da 0,12 a 1,34 kg/cm 2 ; i valori più bassi sono limitati a qualche sottile livello, lungo le verticali n 3 e n 4. - Terreni attritivi: sono caratterizzati da valori di densità relativa D R variabili da 32 63% e di angolo dì attrito interno φ variabili da 33 a Escludendo i livelli di terreno, indicati sopra con Cu bassa e compressibilità - alta, per la restante parte di sottosuolo è la compressibilità è sempre media o medio bassa,, indipendentemente dalla granulometria dei terreni 3.4 Prospezione sismica Sono state realizzate una linea sismica e due stazioni HVSR. La lunghezza della linea sismica (36 metri) è stata condizionata dalle caratteristiche morfologiche dei luoghi d indagine. In ogni modo, tenendo conto delle altre prospezioni e delle caratteristiche litostratigrafiche dei luoghi, la profondità d indagine raggiunta è significativa rispetto alle opere in progetto. 19

23 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it Le caratteristiche della strumentazione utilizzata, le modalità dell indagine, i dati di campagna e la loro interpretazione sono riportati in Appendice C)- In sintesi, questo tipo di prospezione ha fornito i seguenti dati, circa la struttura del sottosuolo: -rifrattore superficiale: ha uno spessore di 1 m e valori di V P di m/s e di V S di m/s; si ritiene costituisca la copertura di terreno vegetale areato. - secondo rifrattore: raggiunge profondità variabili da 4 a 6 m dal piano di campagna; è caratterizzato da valori di V P di m/s e di V S di m/s; si ritiene costituisca il deposito di terreni d origine eluvio colluviale - rifrattore profondo: raggiunge la profondità di almeno 12 ma dal piano di campagna; è caratterizzato da. valori di V P di m/s e di V S di m/s; si ritiene costituisca il substrato roccioso stratificato della zona. 20

24 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it 4 CONCLUSIONI 4.1 Utilizzabilità dell area Le caratteristiche morfologiche del sito, la litologia del sottosuolo, le proprietà geotecniche dei terreni presenti assicurano che l intervento edificatorio progettato potrà essere realizzato, ricorrendo alle normali tecniche di costruzione. 4.2 Strumenti urbanistici Nella cartografia tematica, allegata agli Strumenti Urbanistici del Comune di Serravalle Pistoiese, l area è così classificata - pericolosità geomorfologica: bassa (vedi FIG.6) - pericolosità idraulica: bassa (vedi FIG.7) -.vulnerabilità della falda: molto alta (vedi FIG.8) Rispetto a queste norme, i lavori di urbanizzazione in progetto possono essere eseguiti con classe di fattibilità FG1 FS3 FI2, come indicato nella Tabelle di Fattibilità, di corredo alla Variante Organica del R.U., approvata in data , riportata qui di seguito. 21

25 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it. Per i particolari costruttivi, si fa riferimento agli elaborati di progetto. 4.3 Piano per l Assetto Idrogeologico P.A.I.. P.G.R.A. Nella cartografia tematica del Piano per l Assetto Idrogeologico P.A.I., adottata dall Autorità di Bacino del Fiume Arno, con deliberazione n 185 del , integrata dalla deliberazione n 187 del , ed approvata con D.P.C.M , pubblicato sulla G.U. n 230 del , e successive modifiche ed integrazioni, compresa la classificazione del P.G.R.A. l area è classificata con pericolosità per rischio idraulico P.I.1.,come indicato nella FIG.10 mentre non è classificata per ciò che riguarda il rischio geomorfologico. Non è soggetta, di conseguenza, a norme di salvaguardia. 22

26 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it CARTA DELLA PERICOLOSITÀ GEOMORFOLOGICA S.U. FIG.7 23

27 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it CARTA DELLA PERICOLOSITÀ IDRAULICA S.U. FIG.8 24

28 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it CARTA DELLA VULNERABILITÀ DELLA FALDA S.U. FIG.9 25

29 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it P.I.1 P.G.R.A. FIG.10 26

30 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it 4.4 Rischio idraulico Riguardo ai problemi determinati dai lavori di urbanizzazione primaria in progetto, rispetto all impermeabilizzazione dei luoghi ed al deflusso delle acque di accumulo, si fa riferimento agli elaborati di progetto, in cui sono dettagliati gli interventi di mitigazione, che, per quanto di competenza, rispondono pienamente a quanto richiesto dalle norme vigenti in materia. 4.5 Rischio sismico Riguardo a tale rischio, gli edifici che saranno realizzati nell area rientrano nella classe d indagine rientrano nella classe d indagine 3 per la quale la categoria di suolo di fondazione e le geometrie sepolte si determinano mediante indagini geofisiche, quali quelle sismiche a rifrazione o riflessione, eseguite nel sito oggetto di studio. In presenza di problematiche di versante sono altresì prodotte verifiche di stabilità del pendio e del complesso opera pendio, basate su sondaggi geognostici. La definizione dei parametri geognostici è basata su sondaggi geognostici. In base a queste norme ed a quanto precisato nel documento esplicativo ed applicativo degli art. 6 e 7 del DPGR 36/R/2009 sono state realizzate le seguenti prospezioni: -n 1 sondaggio meccanico con carotaggio continuo, con esecuzione di prove SPT a fondo foro, spinto in profondità fino10 m dal pian odi campagna - n 5 prove penetrometriche statiche CPT, spinte in profondità fino a 12 m dal piano di campagna - n 1 prospezione sismica a rifrazione I risultati di tali prospezioni saranno utilizzati successivamente, per la redazione del progetto esecutivo degli edifici abitativi da realizzare. 27

31 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it Ciò premesso, per quanto di competenza nulla osta alla realizzazione delle opere d urbanizzazione per il P.U.C..23., in Via Bugigattoli, in località CASALGUIDI, progettate dal geom. Francesco CORSINI. Pistoia 10 novembre

32 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it APPENDICE 29

33 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it A)- SONDAGGIO MECCANICO 30

34 S Terreno vegetale, areato Sabbia limosa, gialla e grigia Argilla sabbiosa, gialla e grigia Limo sabbioso, giallo Sabbia argillosa, gialla Sabbia grigia Argilliti nerastre con livelli di siltiti

35 Da 0 a 5,00 m Da 5,00 a 10,00

36 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it B)- PROVE PENETROMETRICHE CPT 31

37 Tel./fax ;

38 Tel./fax ;

39 Tel./fax ;

40 Tel./fax ;

41 Tel./fax ;

42 Tel./fax ;

43 Tel./fax ;

44 Tel./fax ;

45 Tel./fax ;

46 Tel./fax ;

47 Tel./fax ;

48 Tel./fax ;

49 Tel./fax ;

50 Tel./fax ;

51 Tel./fax ;

52 Tel./fax ;

53 Tel./fax ;

54 Tel./fax ;

55 Tel./fax ;

56 Tel./fax ;

57 Tel/fax ; e mail: gtigeologi@tin.it C)- PROSPEZIONE SISMICA 32

58 PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI EDIFICI DI CIVILE ABITAZIONE IN VIA BUCIGATTOLI, LOCALITA CASALGUIDI, NEL COMUNE DI SERRAVALLE PISTOIESE INDAGINE SISMICA Pistoia, 23 settembre 2016 Dott. Geol. Gaddo Mannori Mannori & Burchietti Geologi Associati Largo San Biagio, PISTOIA Tel fax

59 Mannori & Burchietti Geologi Associati Largo San Biagio, Pistoia tel PREMESSA La presente relazione riporta i risultati di una campagna di prospezione sismica effettuata in Via Bucigattoli, località Casalguidi, nel Comune di Serravalle Pistoiese, a supporto del progetto per la realizzazione di edifici di civile abitazione. Nel lotto oggetto di intervento è stato eseguito un profilo sismico a rifrazione: scopo dell indagine è stato quello di individuare la Categoria di Suolo del sito in esame ai sensi del D.M. 14/01/08. A supporto della linea sismica a rifrazione sono state realizzate due misure di rumore ambientale a stazione singola (HVSR). 2 - METODOLOGIA Sismica a rifrazione La sismica a rifrazione è una metodologia di indagine geofisica che consente di ricostruire l'assetto stratigrafico del sottosuolo in maniera areale, limitando o in alcuni casi escludendo i sondaggi geognostici da effettuare nell'area di studio. L'indagine consiste nel generare nel terreno un'onda d'urto mediante una sorgente di energia (caduta di una massa o esplosivo) e nel misurare i tempi che impiegano le onde elastiche generate (onde di compressione o longitudinali P e onde di taglio o trasversali che si propagano lungo il piano orizzontale SH ) ad arrivare al gruppo di sensori (geofoni) disposti lungo un allineamento (stendimento sismico). Le onde generate si propagano nel sottosuolo sostanzialmente secondo la legge della rifrazione ottica (legge di Snell) per cui, in presenza di due o più strati sovrapposti con densità (e quindi con indice di rifrazione) differente, le onde sismiche si propagano lungo la superficie di separazione degli strati. La misura della velocità di propagazione dell'onda sismica (Vp e Vs) e la conoscenza della distanza sorgente-geofono consente, applicando gli algoritmi ricavati dalle leggi dell ottica, di risalire agli spessori ed alle caratteristiche elastiche dei vari strati che compongono il sottosuolo. La misura dei tempi di percorrenza tra la sorgente ed i geofoni è effettuata attraverso un sismografo attraverso il quale si può visualizzare la forma d onda registrata dai vari geofoni disposti lungo lo stendimento. 2

60 Mannori & Burchietti Geologi Associati Largo San Biagio, Pistoia tel I tempi di primo arrivo dell onda sismica misurati alle varie distanze dal punto di energizzazione permettono la costruzione di un grafico Tempi-Distanze sul quale si individuano le velocità apparenti delle onde sismiche che si propagano nei vari strati ( dromòcrone ). Occorre puntualizzare che il metodo sismico a rifrazione ha alcune limitazioni; in particolare si ricorda che le metodologie di interpretazione dei dati attraverso le leggi dell ottica funzionano correttamente soltanto se la velocità delle onde sismiche degli strati aumenta progressivamente con la profondità. Si ricorda inoltre che l interpretazione sismostratigrafica che può essere fatta per uno strato caratterizzato da una determinata velocità delle onde sismiche può non essere univoca. In altre parole, una determinata velocità delle onde sismiche misurata per uno strato può essere associata a più litologie differenti dipendendo essa da molteplici variabili spesso non valutabili con le sole indagini geofisiche (grado di alterazione, compattazione, presenza delle falda idrica, ecc.). Per questo motivo è opportuno ricordare che le indagini geofisiche devono essere sempre accompagnate da indagini dirette (di superficie e/o di sottosuolo) Misura di rumore ambientale a stazione singola L indagine rappresenta una tecnica di sismica passiva basata sull analisi del campo delle vibrazioni ambientali, costituite da movimenti del terreno caratterizzati da ampiezze molto piccole. La misura è finalizzata alla determinazione delle caratteristiche del sottosuolo: la struttura del segnale registrato in superficie è infatti funzione delle peculiarità dei terreni che le onde hanno attraversato; in particolare si ottiene un indicazione sulla possibilità che in un sito si sviluppino amplificazioni del moto delle onde sismiche, per motivi stratigrafici, in occasione di eventi sismici. Le misure sono realizzate tramite un sismometro tricomponente (a stazione singola) sensibile per un intervallo di frequenze di interesse ingegneristico (almeno tra 0,1 Hz e 20 Hz) nelle due direzioni orizzontali (N S, E W) e nella direzione verticale. L elaborazione dei dati permette una valutazione sperimentale dei rapporti di ampiezza spettrale tra la media delle due componenti orizzontali (H) e la componente verticale (V) in funzione della frequenza di vibrazione: per questo motivo la prova è denominata con l acronimo HVSR (Horizontal to Vertical Spectral Ratio). Il rapporto H/V consente di mettere in luce la presenza di fenomeni di risonanza sismica dovuti a situazioni 3

61 Mannori & Burchietti Geologi Associati Largo San Biagio, Pistoia tel sismostratigrafiche caratterizzate da contrasti di impedenza e consente di stimare le frequenze alle quali il moto del terreno può risultare amplificato. Nei casi in cui il sottosuolo è costituito da strati di coperture soffici al di sopra di un basamento rigido la tecnica permette inoltre di stabilire una relazione tra lo spessore (h) delle coperture, la loro velocità media delle onde S (Vs) e la frequenza di risonanza fondamentale ( ), ricavata dai rapporti di ampiezza spettrale, secondo la formula: Vs / (4 h) 3 STRUMENTAZIONE UTILIZZATA Sismica a rifrazione Il lavoro è stato eseguito con un sismografo GEODE della Geometrics che ha le seguenti caratteristiche: Canali di acquisizione: 24; Risoluzione di acquisizione: 24bit; Larghezza della banda di ingresso: Hz; Intervallo di campionamento: ms; Range dinamico di sistema: 144 db; campioni per traccia. Per la ricezione delle onde longitudinali sono stati utilizzati n. 24 geofoni Mark Products (PASI) con frequenza naturale di 10 Hz. Per la ricezione delle onde trasversali sono stati utilizzati n. 24 geofoni verticali con frequenza naturale di 4.5 Hz. Come sorgente di energia è stata utilizzata una mazza da 9 Kg battente su una piastra di AluFer sia per le onde longitudinali che per le onde trasversali. Per l elaborazione dei dati rilevati in campagna è stato utilizzato il programma Winsism 12 che permette l utilizzo di diversi metodi di interpretazione (intercette, GRM, Delay Time) Misura di rumore ambientale a stazione singola É stato utilizzato il sismografo tricomponente TROMINO ZERO 3G con frequenza di campionamento di 128 Hz, durata di acquisizione di 16 minuti e registrazione nell intervallo di frequenze compreso tra 0 Hz e 64 Hz. Per l interpretazione della registrazione effettuata è stato utilizzato il programma Grilla. 4

62 Mannori & Burchietti Geologi Associati Largo San Biagio, Pistoia tel PROSPEZIONI ESEGUITE Il giorno 13 settembre 2016, in corrispondenza del lotto di intervento, sono stati eseguiti: un profilo sismico di 96 metri per il quale sono state registrate le onde SH e successivamente, sostituendo i geofoni, le onde P; due misure di rumore ambientale a stazione singola (HVSR). L esatta ubicazione delle indagini è riportata nella planimetria inserita in allegato. Nelle tabelle che seguono sono riassunte le principali caratteristiche geometriche del profilo sismico e dell indagine HVSR: Lunghezza (metri) Scoppio estremo A (m) PROFILO SISMICO A RIFRAZIONE Scoppio intermedio lato A (m) Scoppio centrale (m) Scoppio intermedio lato B (m) Scoppio estremo B (m) Distanza fra geofoni (m) Numero geofoni INDAGINE HVSR Tempo di acquisizione Frequenza di campionamento 16 min 128 Hz 5 INTERPRETAZIONE DEI DATI Sismica a rifrazione L analisi dei dati ha permesso la ricostruzione sismostratigrafica del sottosuolo: sia con le onde P che con le onde SH è stato individuato un livello caratterizzato da un elevato contrasto di impedenza a circa 7 m di profondità mentre con le sole onde P è stato possibile individuare un livello superficiale, dello spessore di circa 2 m, caratterizzato da velocità delle onde P più basse. Più in particolare i livelli individuati sono i seguenti: il primo sismostrato, di spessore di 2,3 m 2,4 m è caratterizzato da velocità delle onde P comprese tra 350 m/sec e 400 m/sec. Questo livello è stato individuato con le sole onde P; 5

63 Mannori & Burchietti Geologi Associati Largo San Biagio, Pistoia tel il secondo sismostrato raggiunge profondità variabili fra 7,0 m e 9,8 m ed è caratterizzato da Vp di 1370 m/sec 1790 m/sec e Vs comprese tra 230 m/sec e 300 m/sec; il terzo sismostrato, che si spinge fino alla massima profondità raggiunta con l indagine (circa 32 metri dal p.c.) è caratterizzato da Vp comprese tra circa 2490 m/sec e 3220 m/sec e da Vs di circa 840 m/sec 1510 m/sec. In Appendice sono riportate le dromocrone, la ricostruzione del sottosuolo e la tabella con le velocità e profondità degli strati Misure di rumore ambientale a stazione singola Dall interpretazione delle misure di rumore ambientale risulta: la misura n. 1, eseguita nella parte meridionale del lotto di studio, presenta un picco del rapporto spettrale H/V a circa 9,8 Hz; la misura n. 2, realizzata invece nella porzione nord occidentale dell area, presenta un picco a circa 7,1 Hz. In entrambi i casi la qualità dei dati risulta molto buona infatti nel grafico che rappresenta l andamento degli spettri si nota una forma ad occhio tra le componenti orizzontali e quella verticale proprio in corrispondenza della frequenza di picco e la direzionalità del fenomeno di risonanza risulta omogenea rispetto all azimut. I picchi sono inoltre caratterizzati da una elevata ampiezza (rispettivamente di circa 10,2 e 6,6) che testimonia un alto contrasto di impedenza tra le velocità delle onde nel sottosuolo nei diversi sismostrati. In particolare, anche sulla base della velocità delle onde S della copertura presente al di sopra del bedrock sismico, individuata dall indagine sismica a rifrazione, i contrasti di impedenza registrati corrispondono a profondità relativamente basse (la profondità è infatti indirettamente proporzionale alla frequenza di picco): nel caso della prima misura si ha un passaggio sismostratigrafico a circa 6,5 m 7,0 m mentre in corrispondenza della seconda misura l interfaccia si approfondisce fino a circa 9,0 m 9,5 m. Per quanto riguarda la misura n. 1 si osserva inoltre la presenza di un inversione di velocità: nel grafico del rapporto spettrale H/V i valori oltre i 20 Hz, corrispondenti alla porzione superficiale del sottosuolo, risultano inferiori all unità. Questo livello è riferibile 6

64 Mannori & Burchietti Geologi Associati Largo San Biagio, Pistoia tel allo strato superficiale che, durante l esecuzione delle prove penetrometriche eseguite nello stesso lotto, ha mostrato valori di resistenza maggiori. Il report ed i grafici relativi alle analisi sono riportati in Appendice Ricostruzione del sottosuolo Le indagini eseguite nel lotto di studio hanno permesso di eseguire una ricostruzione sismostratigrafica e di realizzare un modello concettuale del sottosuolo in maniera areale: l area, pressoché pianeggiante, si trova ai piedi di un versante che degrada in direzione nord occidentale dalla località Villa Poggiolino fino alla pianura di Casalguidi. Il basamento, individuato grazie all elevato contrasto di impedenza sia nella stesa sismica che nelle due misure di rumore, si approfondisce in direzione nord occidentale a partire da un minimo di m 7 a circa m 10 in prossimità della Via Bucigattoli. 5 ATTRIBUZIONE DELLA CATEGORIA DI SUOLO Per la determinazione della Categoria del suolo di fondazione, ai fini della definizione dell azione sismica di progetto, le Norme Tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14/01/2008 indicano 5 classi, ad ognuna delle quali è associato uno spettro di risposta elastico; l'attribuzione alle varie classi deriva da differenti situazioni stratigrafiche parametrizzate mediante la velocità di propagazione delle onde sismiche trasversali (onde S), i valori di Nspt o della coesione non drenata (Cu). Le classi sono così definite: Categoria A B C Descrizione Ammassi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi caratterizzati da valori di Vs,30 superiori a 800 m/s, eventualmente comprendenti in superficie uno strato di alterazione, con spessore massimo pari a 3 m. Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs,30 compresi tra 360 m/s e 800 m/s (ovvero NSPT,30 > 50 nei terreni a grana grossa e cu,30 > 250 kpa nei terreni a grana fina). Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs,30 compresi 7

65 Mannori & Burchietti Geologi Associati Largo San Biagio, Pistoia tel D E tra 180 m/s e 360 m/s (ovvero 15 < NSPT,30 < 50 nei terreni a grana grossa e 70 < cu,30 < 250 kpa nei terreni a grana fina). Depositi di terreni a grana grossa scarsamente addensati o di terreni a grana fina scarsamente consistenti, con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs,30 inferiori a 180 m/s (ovvero NSPT,30 < 15 nei terreni a grana grossa e cu,30 < 70 kpa nei terreni a grana fina). Terreni dei sottosuoli di tipo C o D per spessore non superiore a 20 m, posti sul substrato di riferimento (con Vs > 800 m/s). Alla luce dei risultati ottenuti con le indagini sismiche risulta: entro i 10 m di profondità dal piano campagna è presente il bedrock sismico (Vs > 800 m/s); i depositi posti al di sopra del substrato roccioso presentano velocità medie delle onde S comprese tra circa 230 m/sec e 300 m/sec; il passaggio tra i diversi sismostrati è caratterizzato da un elevato contrasto di impedenza. Sulla base dei dati sopra riportati per i terreni di sottosuolo dell area indagata risulta la Categoria di suolo E. Pistoia, 23 settembre 2016 Dott. Geol. Gaddo Mannori 8

66 Mannori & Burchietti Geologi Associati Largo San Biagio, Pistoia tel Appendice Ubicazione delle indagini Indagine sismica a rifrazione: dromocrone profilo interpretato tabella delle velocità/profondità Interpretazione indagini HVSR 9

67 BUGIGATTOLI VIA #Y A B 65.4 VIA #Y Ubicazione delle indagini Scala 1:1.000 #Y Indagini HVSR Linea sismica a rifrazione

68 Casalguidi, Via Bucigattoli - Dromocrone onde P A B ms 80 ms 70 ms Time (ms) 60 ms 50 ms 40 ms 30 ms 20 ms 10 ms Distances (m) H:\Lavori2016\Sismica_Matassi_Via_Bucigattoli\Onde_P\Onde_P.WS5 WINSISM 11 22/09/

69 Casalguidi, Via Bucigattoli - Dromocrone onde SH A B ms 160 ms 140 ms Time (ms) 120 ms 100 ms 80 ms 60 ms 40 ms 20 ms Distances (m) H:\Lavori2016\Sismica_Matassi_Via_Bucigattoli\Onde_SH\Onde_SH.WS5 WINSISM 11 22/09/

70 A Via Bucigattoli, Casalguidi Comune di Serravalle Pistoiese Ricostruzione sismostratigrafica Onde P - SH B 0 Vp=400 m/s Vp=400 m/s Vp=390 m/s Vp=350 m/s Vp=390 m/s 4 Vp=1790 m/s Vs=300 m/s Vp=1520 m/s Vs=280 m/s Vp=1370 m/s Vs=260 m/s Vp=1380 m/s Vs=230 m/s Vp=1440 m/s Vs=250 m/s 8 Quota in metri Vp=2750 m/s Vs=1040 m/s Vp=3090 m/s Vs=940 m/s Vp=2730 m/s Vs=840 m/s Vp=2490 m/s Vs=1070 m/s Vp=3220 m/s Vs=1510 m/s metri

71 Casalguidi, Via Bucigattoli scoppi distanze (m) Profondità 1 livello Profondità 2 livello Onde P ed SH Vp1 (m/sec) Vp2 (m/sec) Vp3 (m/sec) Vs1-2 (m/sec) Vs3 (m/sec) 1 0 2,4 7, ,3 7, ,3 7, ,3 7, ,3 9, Note: il primo livello è stato individuato solo attraverso l analisi delle Onde P.

72 Mannori & Burchietti Geologi Associati Largo San Biagio, Pistoia tel TROMINO Grilla HVSR N 1 VIA BUGIGATTOLI, LOCALITÀ CASALGUIDI COMUNE DI SERRAVALLE PISTOIESE Strumento: TZ3-0015/01-13 Formato dati: 32 byte Fondo scala [mv]: 51 Inizio registrazione: 13/09/16 15:55:56 Fine registrazione: 13/09/16 16:11:56 Nomi canali: NORTH SOUTH; EAST WEST ; UP DOWN Durata registrazione: 0h16'00''. Freq. campionamento: 128 Hz Lunghezza finestre: 20 s Tipo di lisciamento: Triangular window Lisciamento: 10% Analizzato 83% tracciato (selezione manuale) RAPPORTO SPETTRALE ORIZZONTALE SU VERTICALE SERIE TEMPORALE H/V DIREZIONALITA' H/V

73 Mannori & Burchietti Geologi Associati Largo San Biagio, Pistoia tel TROMINO Grilla SPETTRI DELLE SINGOLE COMPONENTI

74 Mannori & Burchietti Geologi Associati Largo San Biagio, Pistoia tel TROMINO Grilla [Secondo le linee guida SESAME, 2005]. Picco H/V a 9.84 ± 0.02 Hz (nell'intervallo Hz). Criteri per una curva H/V affidabile [Tutti 3 dovrebbero risultare soddisfatti] f 0 > 10 / L w 9.84 > 0.50 OK n c (f 0 ) > > 200 OK A(f) < 2 per 0.5f 0 < f < 2f 0 se f 0 > 0.5Hz Superato 0 volte su 474 OK A(f) < 3 per 0.5f 0 < f < 2f 0 se f 0 < 0.5Hz Criteri per un picco H/V chiaro [Almeno 5 su 6 dovrebbero essere soddisfatti] Esiste f - in [f 0 /4, f 0 ] A H/V (f - ) < A 0 / Hz OK Esiste f + in [f 0, 4f 0 ] A H/V (f + ) < A 0 / Hz OK A 0 > > 2 OK f picco [A H/V (f) ± A(f)] = f 0 ± 5% < 0.05 OK f < (f 0 ) < OK A(f 0 ) < (f 0 ) < 1.58 OK L w n w n c = L w n w f 0 f f 0 f (f 0 ) A 0 A H/V (f) f f + A(f) logh/v(f) (f 0 ) lunghezza della finestra numero di finestre usate nell analisi numero di cicli significativi frequenza attuale frequenza del picco H/V deviazione standard della frequenza del picco H/V valore di soglia per la condizione di stabilità f < (f 0 ) ampiezza della curva H/V alla frequenza f 0 ampiezza della curva H/V alla frequenza f frequenza tra f 0 /4 e f 0 alla quale A H/V (f - ) < A 0 /2 frequenza tra f 0 e 4f 0 alla quale A H/V (f + ) < A 0 /2 deviazione standard di A H/V (f), A(f) è il fattore per il quale la curva A H/V (f) media deve essere moltiplicata o divisa deviazione standard della funzione log A H/V (f) valore di soglia per la condizione di stabilità A(f) < (f 0 ) Valori di soglia per f e A(f 0 ) Intervallo di freq. [Hz] < > 2.0 (f 0 ) [Hz] 0.25 f f f f f 0 (f 0 ) per A(f 0 ) log (f 0 ) per logh/v(f 0 )

75 Mannori & Burchietti Geologi Associati Largo San Biagio, Pistoia tel TROMINO Grilla HVSR N 2 VIA BUGIGATTOLI, LOCALITÀ CASALGUIDI COMUNE DI SERRAVALLE PISTOIESE Strumento: TZ3-0015/01-13 Formato dati: 32 byte Fondo scala [mv]: 51 Inizio registrazione: 13/09/16 16:25:22 Fine registrazione: 13/09/16 16:41:22 Nomi canali: NORTH SOUTH; EAST WEST ; UP DOWN Durata registrazione: 0h16'00''. Freq. campionamento: 128 Hz Lunghezza finestre: 20 s Tipo di lisciamento: Triangular window Lisciamento: 10% Analizzato 83% tracciato (selezione manuale) RAPPORTO SPETTRALE ORIZZONTALE SU VERTICALE SERIE TEMPORALE H/V DIREZIONALITA' H/V

76 Mannori & Burchietti Geologi Associati Largo San Biagio, Pistoia tel TROMINO Grilla SPETTRI DELLE SINGOLE COMPONENTI

77 Mannori & Burchietti Geologi Associati Largo San Biagio, Pistoia tel TROMINO Grilla [Secondo le linee guida SESAME, 2005]. Picco H/V a 7.13 ± 0.34 Hz (nell'intervallo Hz). Criteri per una curva H/V affidabile [Tutti 3 dovrebbero risultare soddisfatti] f 0 > 10 / L w 7.13 > 0.50 OK n c (f 0 ) > > 200 OK A(f) < 2 per 0.5f 0 < f < 2f 0 se f 0 > 0.5Hz Superato 0 volte su 343 OK A(f) < 3 per 0.5f 0 < f < 2f 0 se f 0 < 0.5Hz Criteri per un picco H/V chiaro [Almeno 5 su 6 dovrebbero essere soddisfatti] Esiste f - in [f 0 /4, f 0 ] A H/V (f - ) < A 0 / Hz OK Esiste f + in [f 0, 4f 0 ] A H/V (f + ) < A 0 / Hz OK A 0 > > 2 OK f picco [A H/V (f) ± A(f)] = f 0 ± 5% < 0.05 OK f < (f 0 ) < OK A(f 0 ) < (f 0 ) < 1.58 OK L w n w n c = L w n w f 0 f f 0 f (f 0 ) A 0 A H/V (f) f f + A(f) logh/v(f) (f 0 ) lunghezza della finestra numero di finestre usate nell analisi numero di cicli significativi frequenza attuale frequenza del picco H/V deviazione standard della frequenza del picco H/V valore di soglia per la condizione di stabilità f < (f 0 ) ampiezza della curva H/V alla frequenza f 0 ampiezza della curva H/V alla frequenza f frequenza tra f 0 /4 e f 0 alla quale A H/V (f - ) < A 0 /2 frequenza tra f 0 e 4f 0 alla quale A H/V (f + ) < A 0 /2 deviazione standard di A H/V (f), A(f) è il fattore per il quale la curva A H/V (f) media deve essere moltiplicata o divisa deviazione standard della funzione log A H/V (f) valore di soglia per la condizione di stabilità A(f) < (f 0 ) Valori di soglia per f e A(f 0 ) Intervallo di freq. [Hz] < > 2.0 (f 0 ) [Hz] 0.25 f f f f f 0 (f 0 ) per A(f 0 ) log (f 0 ) per logh/v(f 0 )

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