PROPOSTA DI INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA A MEDICINA VETERINARIA: IDENTITA CULTURALE, OBIETTIVI GENERALI E IPOTESI DI LAVORO

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1 PROPOSTA DI INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA A MEDICINA VETERINARIA: IDENTITA CULTURALE, OBIETTIVI GENERALI E IPOTESI DI LAVORO Documento discusso e approvato all unanimità nella seduta congiunta con Preside, Direttori di Dipartimento e Commissione Campus di Facoltà (Ozzano Emilia, 09 luglio 2010) 1

2 INDICE IN VISTA DELLA RIFORMA STATUTO E DDL GELMINI MEDICINA VETERINARIA E ATENEO DI BOLOGNA p. 2 IDENTITA CULTURALE p. 3 IL PROGETTO CULTURALE DELLA STRUTTURA DI I LIVELLO DI SCIENZE MEDICHE VETERINARIE p. 4 PROPOSTE PER LA RIFORMA DELLO STATUTO DI ATENEO p. 5 IPOTESI DI LAVORO IMMEDIATA IL DIPARTIMENTO UNICO p. 6 2

3 MEDICINA VETERINARIA E ATENEO DI BOLOGNA La nostra storia L insegnamento di Medicina Veterinaria nell Ateneo di Bologna è stato istituito 225 anni fa, figurando tra i primi in Europa; in periodi successivi, da insegnamento è evoluto in Facoltà. Negli ultimi decenni la Facoltà ha conosciuto cambiamenti radicali sia per quanto riguarda gli aspetti culturali (es. certificazione European Association of Establishments of Veterinary Education E.A.E.V.E.) sia per quanto riguarda gli aspetti organizzativi e logistici (es. trasferimento ad Ozzano Emilia e costituzione dei Dipartimenti nei primi anni 90, attivazione di corsi nelle sedi della Romagna). Dal punto di vista dell organico la Facoltà ha visto una progressiva crescita di personale docente e ricercatore fino al raggiungimento di 106 unità (indispensabile per rientrare nei severi requisiti della E.A.E.V.E.) e di personale tecnico amministrativo. L offerta formativa della Facoltà è caratterizzata da: Corso di Laurea Specialistica Europea a ciclo unico in Medicina Veterinaria, Corso triennale in Acquacoltura e Igiene delle Produzioni Ittiche e Corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie Animali. La Facoltà concorre inoltre a Corsi di Laurea interfacoltà: LM in Sicurezza e Qualità delle Produzioni Animali (incardinata su Medicina Veterinaria), L in Produzioni Animali e Controllo della Fauna Selvatica (incardinata su Agraria), L in Biotecnologie (incardinata su Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali). Al fine di sostenere l alta formazione e la formazione permanente è attivo un corso di Dottorato in Scienze Veterinarie e sono attive tre Scuole di Specializzazione triennali. Negli ultimi anni le innovazioni dell offerta formativa e della ricerca sono derivate, soprattutto, dall attuazione delle riforme ministeriali che si sono succedute, dalle linee guida della E.A.E.V.E. (la Facoltà ha superato il vaglio di due visite ispettive della Commissione), dai risultati dell indagine prospettica denominata VET 2020 e dalle linee guida del Piano Strategico di Ateneo. Un nuovo e crescente impulso è stato dato anche da un approccio multidisciplinare, con l attivazione e la trattazione di altre discipline complementari alla Medicina Veterinaria. Facoltà e Dipartimenti hanno perseguito, secondo varie forme, certificazioni o valutazioni di qualità, conseguendo risultati positivi (ad esempio EAEVE, Quality Assurance, Peer Review, ISO 9001). Infine, negli ultimi anni, due dipartimenti hanno progettato e realizzato una struttura amministrativa integrata (Servizio Amministrativo Integrato DSPVPA-DIMORFIPA), la Facoltà ed i dipartimenti hanno avviato uno studio approfondito per sperimentare una nuova forma organizzativa mirando a costituirsi in Campus universitario. La Facoltà infine si propone, per l anno 2013, il rinnovo della certificazione E.A.E.V.E. ed il raggiungimento dello status di struttura accreditata E.A.E.V.E. 3

4 IDENTITA CULTURALE L identità culturale dei laureati nella Facoltà di Medicina Veterinaria (in seguito struttura di I livello) è caratterizzata da conoscenze, metodi, motivazioni ed impegno relative all ambito culturale proprio delle scienze mediche veterinarie che, in estrema sintesi, comprende: patologia, clinica, salute e benessere dell animale; allevamento e produzioni animali; sanità pubblica veterinaria; sicurezza alimentare. Si considerano altresì importanti altre aree scientifiche che consentono un approccio multidisciplinare (es. biotecnologie animali). I corsi di studio attivati nell ambito della Medicina Veterinaria sono finalizzati a fornire metodologie e competenze adeguate, eticamente fondate, anche basate sull approccio sperimentale, per consentire, ai neolaureati l immediato inserimento nel mondo del lavoro o di acquisirle dopo un periodo di esperienza pratica (day one skills). Il percorso formativo si basa sulle competenze dei seguenti raggruppamenti di discipline scientifiche (vedi E.A.E.V.E.): Scienze di base Scienze cliniche Produzioni animali Ispezione degli alimenti e sanità pubblica A queste vanno aggiunte competenze generali del professionista come la capacità di produrre report scientifici e/o professionali, piani di sviluppo della carriera e approccio critico alle opportunità lavorative. Interlocutori principali pubblici e privati: Sistema Sanitario Nazionale, Ministero della Salute, Aziende Sanitarie locali, Assessorati regionali alla Sanità, Istituto Superiore di Sanità, Istituti Zooprofilattici Sperimentali, Ordini Professionali, Ministero dell Agricoltura, Assessorati regionali all agricoltura, Associazioni scientifiche e culturali, Enti pubblici territoriali, Centri di ricerca, colleghi libero professionisti, aziende farmaceutiche, aziende zootecniche, aziende per la trasformazione dei prodotti, aziende per la commercializzazione dei prodotti alimentari e grande distribuzione, allevamenti di animali da consumo, allevamenti di animali da compagnia. 4

5 IL PROGETTO CULTURALE DELLA STRUTTURA DI I LIVELLO DI SCIENZE MEDICHE VETERINARIE I principi generali 1) Il Dipartimento (struttura di I livello) riconosce come compito primario la formazione e la crescita degli studenti. A questo riguardo il Dipartimento (struttura di I livello) attribuisce particolare attenzione alla qualità certificata della didattica (E.A.E.V.E., Quality Assurance) ed a metodologie didattiche innovative (e-learning), all offerta formativa sostenibile (sedi, attrezzature, carico didattico docenti e ricercatori), all orientamento e al tutorato, all associazionismo studentesco, all internazionalizzazione (Erasmus, Corsi in lingua inglese, borse di studio all estero), al diritto allo studio. 2) Obiettivi fondamentali della didattica e della ricerca riguardano l acquisizione critica di metodi e conoscenze utili al raggiungimento di una professionalità. 3) Il Dipartimento (struttura di I livello), in conformità con i principi generali dello Statuto di Ateneo, riconosce altresì come compiti fondamentali l esercizio di attività didattiche, di ricerca e di servizi per la crescita della persona e della società, tenendo conto delle specificità proprie delle discipline in esso comprese. 4) Il Dipartimento (struttura di I livello) riafferma l importanza dell inscindibilità delle attività didattiche e di ricerca. 5) Il Dipartimento (struttura di I livello) si ispira a criteri che favoriscano l assunzione di responsabilità e valorizzino i meritevoli, tenendo conto delle esigenze complessive e degli obiettivi della struttura e della necessità di garantire uno sviluppo armonico del Dipartimento stesso (struttura di I livello). 6) Il Dipartimento (struttura di I livello) riconosce fondamentale il perseguimento di politiche che favoriscano l internazionalizzazione con istituzioni impegnate nella didattica, nella ricerca e nei servizi di ambito medico veterinario. 7) Il Dipartimento (struttura di I livello) riconosce fondamentale il rapporto con società e territorio. A questo riguardo sono ritenuti particolarmente importanti i rapporti con istituzioni, enti e persone, nazionali ed internazionali aventi specifiche competenze e/o responsabilità nella formazione e nella ricerca di ambito medico veterinario. 8) Il Dipartimento (struttura di I livello) attribuisce particolare importanza alla formazione permanente (Scuole di specializzazione, Master di I e II livello, Corsi di Alta Formazione, servizi biblioteca ai professionisti). 9) Il Dipartimento (struttura di I livello), pur salvaguardando la propria autonomia, intende promuovere la stretta sintonia con le linee guida e/o i piani strategici pluriennali approvati dagli Organi Centrali dell Ateneo. 10)Nell interesse del Dipartimento (struttura di I livello) stesso, dell Ateneo e della società, il Dipartimento favorisce e promuove l esecuzione di attività di consulenza, di ricerca e di servizi per enti o soggetti pubblici e/o privati, verificando la sostenibilità dell impegno in base alle dotazioni di personale, spazi e attrezzature didattico/scientifiche. 5

6 PROPOSTE PER LA RIFORMA DELLO STATUTO DI ATENEO In base alle linee guida dell Ateneo per la riforma dello Statuto e della bozza del DdL Gelmini, la struttura unica (struttura di I livello) è la risultante dell accorpamento della Facoltà di Medicina Veterinaria, del Dipartimento unico ed eventualmente di altre strutture direttamente coinvolte con le attività didattico-scientifiche medico veterinarie. Si riconoscono i seguenti punti indispensabili affinché la struttura unica possa essere messa in condizione di operare secondo i principi e gli scopi: 1) riconoscimento delle strutture di primo livello come strutture autonome e aventi come riferimento il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione; 2) attribuzione delle risorse finanziarie e di personale (docente, ricercatore e tecnico-amministrativo) alla struttura unica (struttura di I livello); 3) eventuale riconoscimento di poche Scuole intese come strutture di coordinamento leggero della didattica; 4) garanzia per la struttura unica (struttura di I livello) di una adeguata rappresentanza in Senato Accademico (il Direttore potrebbe entrare di diritto in Senato Accademico; strutture uniche porterebbero a senatori). Le attività e l organizzazione della struttura di I livello comprendono tutte quelle del Dipartimento unico e della Facoltà di Medicina Veterinaria, pertanto occorre supportare l organizzazione della didattica includendo la Presidenza e le segreterie. 6

7 IPOTESI DI LAVORO IMMEDIATA: IL DIPARTIMENTO UNICO Premessa L organizzazione Alla luce di quanto sopra riportato, in ambito medico veterinario si riconosce particolare significato alla struttura unica di I livello, assumendo che questa porti ad una semplificazione, una razionalizzazione e una miglior efficienza organizzativa a sostegno dei principi e degli obiettivi relativi alle attività didattiche, di ricerca e di servizio. L ipotesi di lavoro immediata, basata sulla normativa vigente, prevede, l accorpamento delle strutture didattico scientifiche esistenti in un unico Dipartimento (permanendo la Facoltà) 1) Costituzione del nuovo Dipartimento unico Il Dipartimento unico, di seguito denominato Dipartimento, nasce dall accorpamento delle seguenti strutture dell Ateneo di Bologna: Dipartimento Clinico Veterinario Dipartimento di Morfofisiologia Veterinaria e Produzioni Animali Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Patologia Animale Sezione di Biochimica Veterinaria del Dipartimento di Biochimica G. Moruzzi Sede di Cesenatico della Facoltà di Medicina Veterinaria afferente al Polo Scientifico Didattico di Cesena. In particolare l accorpamento riguarda il personale docente e ricercatore, il personale tecnico amministrativo, gli spazi e le attrezzature didattico scientifiche, fatti salvi i diritti del personale in materia di incardinamento presso le strutture universitarie. Per quanto riguarda i finanziamenti di funzionamento si assume che il Dipartimento potrà avvalersi delle risorse erogate a questo titolo per i Dipartimenti preesistenti e di una quota forfettaria pari al 4% del finanziamento annuale al Polo Scientifico Didattico di Cesena. Finalità Gli obiettivi dell accorpamento sono finalizzati al miglioramento delle attività tuttora svolte dalle e nelle strutture suddette anche tramite la semplificazione e razionalizzazione organizzativa. In particolare: a) Il Dipartimento, in conformità con i principi generali dello Statuto di Ateneo, riconosce come compito primario l esercizio di attività didattiche, di ricerca e di servizi per la crescita della persona e della Società, tenendo conto delle specificità proprie delle discipline che ad esso fanno capo; il Dipartimento si ispira a criteri che 7

8 favoriscano l assunzione di responsabilità e valorizzino i meritevoli, tenendo conto delle esigenze complessive della struttura e della necessità di garantire uno sviluppo armonico del Dipartimento. b) Il Dipartimento promuove e coordina le attività di ricerca nei settori scientificodisciplinari di propria competenza, ferma restando l autonomia e la libertà nell organizzazione della ricerca di ogni singolo docente e ricercatore ad esso afferente sia per quanto attiene ai temi della stessa sia per quanto attiene ai metodi. In particolare il Dipartimento favorisce lo sviluppo della ricerca attraverso linee guida che consentano la valorizzazione delle persone meritevoli e la costante attenzione alle esigenze della società, del territorio e delle innovazioni provenienti dal mondo della ricerca nazionale e internazionale. Per garantire la sostenibilità delle linee guida è prevista una programmazione delle risorse umane, strutturali e finanziarie con cadenza triennale. Tali piani triennali saranno modificati per adeguate ragioni di carattere istituzionale (es. adozioni di piani strategici da parte dell Ateneo) e/o didattico/scientifiche di particolare importanza (es. acquisizione di un finanziamento significativo per la ricerca o attivazione di una nuova offerta formativa). c) Il Dipartimento promuove sinergie tra gruppi di ricerca o tra singoli docenti, ricercatori e tecnici, per una crescita delle competenze e lo sviluppo dei servizi. In particolare promuove l aggregazione ed il coordinamento di laboratori affini per competenze e/o attrezzature fino alla costituzione di precise unità scientifico/didattiche. d) Il Dipartimento collabora con le Facoltà, i Corsi di Studio, le Scuole di Specializzazione ed i Master relativamente all organizzazione e lo svolgimento delle attività didattiche, promuovendo una didattica sostenibile e di qualità secondo indicatori riconosciuti a livello nazionale ed internazionale. e) Il Dipartimento concorre all organizzazione dei corsi di dottorato di ricerca. f) Nell interesse del Dipartimento stesso, dell Ateneo e della Società, il Dipartimento favorisce e promuove l esecuzione di attività di consulenza, di ricerca e di servizi per enti o soggetti pubblici e/o privati, verificando la sostenibilità dell impegno in base alle dotazioni di personale, spazi e attrezzature didattico/scientifiche. 2) Organi del Dipartimento Sono Organi del Dipartimento il Direttore, la Giunta, il Consiglio di Dipartimento. Il Direttore Il Direttore nomina un Vice Direttore. Il Direttore dura in carica 4 anni ed è rieleggibile solo una volta consecutivamente. funzioni da definire La Giunta Nomina e funzioni della Giunta da definire. Il Consiglio di Dipartimento Composizione e funzioni da definire 3) Organizzazione PREMESSA - Le seguenti strutture o servizi: Biblioteca Centralizzata Istituto Nazionale di Fecondazione Artificiale 8

9 Stalla Sperimentale Caseificio Macello Sperimentale Inceneritore pur non facendo capo dal punto di vista amministrativo agli attuali Dipartimenti, sono parte integrante del complesso di Medicina Veterinaria. Per favorire una semplificazione organizzativa si elencano i seguenti ambiti distinti: attività amministrative da organizzare in collaborazione con Direttore Amministrativo e Dirigente di APOS L organizzazione delle attività amministrative sarà improntata a sostenere le attività del Dipartimento secondo criteri che valorizzano le persone, semplificano le procedure, favoriscono un ampliamento dei servizi ed un miglioramento dell efficienza e dell attenzione al cliente, favoriscono le sinergie tra gruppi di ricerca, supportano l internazionalizzazione della ricerca e dei servizi. A tal riguardo si riconoscono i seguenti punti di lavoro come prioritari per la riorganizzazione: a) riorganizzazione dell amministrazione definendo responsabilità e pianta organica. Da considerare l opportunità di comprendere la gestione della Presidenza di Medicina Veterinaria (attualmente si riferisce alla ragioneria). b) definizione di una politica comune per la certificazione ISO, gli accreditamenti, la sicurezza e la manutenzione. c) rivisitazione dell organizzazione del personale tecnico amministrativo con funzioni amministrativo-gestionali e di addetti ai servizi generali. Si chiede la collaborazione per individuare il numero adatto alle esigenze della struttura costituenda. d) programmazione personale tecnico per attività didattiche, di ricerca e di servizi. La Commissione Campus e i Direttori di Dipartimento, alla luce dei lavori istruttori del presente progetto, riconoscono prioritarie alcune esigenze di personale tecnico che, per conseguire le finalità del dipartimento descritte precedentemente, si identificano in una unità di cat. D responsabile di plesso con funzioni di coordinamento del personale addetto ai servizi ausiliari, responsabile degli aspetti gestionali e tecnici di strutture e spazi (gestione e manutenzioni impianti, gestione e manutenzione servizi aule, gestione e manutenzione servizi di laboratorio, gestione apertura e chiusura sede). e) a questa si aggiungono e di seguito si riportano, le richieste già inoltrate dalle strutture che confluiranno nel Diparimento unico: una unità di cat D a supporto delle attività della sede di Cesenatico una unità di cat. D per i laboratori di biotecnologie una unità di cat. D per la gestione degli stabulari per gli animali da laboratorio una unità di cat. D per il laboratorio di nutrizione animale una unità di cat. D a supporto delle attività dell Istituto Nazionale di Fecondazione Artificiale una unità di cat. D a supporto della certificazione di Qualità (richiesto dalla Presidenza a supporto della certificazione ISO 9001). 9

10 Di seguito i punti di lavoro da considerare nella stesura del regolamento attività didattiche: laboratori, stabulari, ospedale veterinario, centri, istituti con prevalente funzione didattica attività scientifiche: laboratori, stabulari, ospedale veterinario, centri, istituti con prevalente funzione scientifica Per quanto riguarda l organizzazione delle attività didattiche e di ricerca si individuano le seguenti attività: 1) rivisitazione delle strutture aventi particolare complessità (N.B. j e k da costituire) : a. biblioteca centralizzata b. ospedale didattico veterinario c. istituto nazionale di fecondazione artificiale d. stalla sperimentale e. caseificio f. macello sperimentale g. inceneritore h. stabulari per acquacoltura i. stabulari per sperimentazione animale j. laboratori unificati per la chimica analitica k. laboratori unificati per le biotecnologie; 2) revisione del funzionamento e delle attività. Ogni struttura di cui sopra avrà un responsabile nominato dal Consiglio su proposta del Direttore. 3) revisione dell organizzazione amministrativa a supporto delle stesse. 10

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