COMUNE DI PREDAIA. (Provincia di Trento) VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 7 DEL CONSIGLIO COMUNALE. Adunanza di prima convocazione - seduta pubblica

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1 COPIA COMUNE DI PREDAIA (Provincia di Trento) VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 7 DEL CONSIGLIO COMUNALE Adunanza di prima convocazione - seduta pubblica OGGETTO: Approvazione nuovo Regolamento comunale Tagesmutter e relativi parametri ICEF. L'anno DUEMILAQUINDICI, addì VENTISEI del mese di MAGGIO, alle ore 20.30, presso l'auditorium di Taio, a seguito di regolare convocazione effettuata a norma delle disposizioni vigenti, si è riunito il Consiglio comunale. Alla trattazione in oggetto sono presenti i Signori: Nominativo FORNO PAOLO - Sindaco Presente Assente Giustificato Assente Ingiustificato BARBACOVI GIANLUCA - Consigliere Comunale CASARI MIRCO - Consigliere Comunale CHINI FRANCESCO - Consigliere Comunale CHINI LUCA - Consigliere Comunale COVA STEFANO - Consigliere Comunale ERLICHER MAURO - Consigliere Comunale FORNO FABIO - Consigliere Comunale FRASNELLI SERGIO - Consigliere Comunale MAGNANI ILARIA - Consigliere Comunale MATTEDI LORENZA - Consigliere Comunale PINTER MICHELE - Consigliere Comunale POTÌ ANGELO - Consigliere Comunale RIZZARDI LORENZO - Consigliere Comunale SICHER LARA - Consigliere Comunale STANCHER MARCO - Consigliere Comunale VALENTINI MARGHERITA - Consigliere Comunale ZADRA MASSIMO - Consigliere Comunale CHINI ELISA - Assessore Esterno IACHELINI MARIA - Assessore Esterno Assiste il Segretario Comunale, dott. GIANCARLO PASOLLI. Riconosciuto legale il numero degli intervenuti, il ANGELO POTÌ, nella sua qualità di Consigliere Anziano, assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell oggetto sopraindicato, previa designazione di due scrutatori che il Consiglio stesso nomina nelle persone dei Consiglieri Signori: Mattedi Lorenza e Chini Luca.

2 OGGETTO: Approvazione nuovo Regolamento comunale Tagesmutter e relativi parametri ICEF. Premesso che l articolo 2 del il vigente Testo unico delle leggi regionali sull ordinamento dei comuni della Regione autonoma Trentino-Alto Adige (T.U.LL.RR.O.C). approvato con DPReg. 1 febbraio 2005 n. 3/L modificato dal DPReg. 3 aprile 2013 n. 25, coordinato con le disposizioni introdotte dalla legge regionale 2 maggio2013 n. 3 e dalla legge regionale 9 dicembre 2014 n. 11/L, attribuisce ai comuni tutte le funzioni amministrative di interesse locale inerenti allo sviluppo culturale, sociale ed economico della popolazione e stabilisce che sono assicurate ai comuni le risorse finanziarie necessarie per lo svolgimento delle funzioni stesse. L art. 4 della Legge provinciale 12 marzo 2002, n. 4 avente ad oggetto Nuovo ordinamento dei servizi socio-educativi per la prima infanzia dispone che: 1. Al fine di garantire risposte flessibili e differenziate alle esigenze delle famiglie e ai bisogni delle bambine e dei bambini attraverso soluzioni diversificate sul piano strutturale e organizzativo, i comuni possono promuovere e sostenere il nido familiare - servizio Tagesmutter quale servizio complementare al nido d'infanzia. 2. Il nido familiare - servizio Tagesmutter consente alle famiglie di affidare in modo stabile e continuativo i propri figli a personale educativo (Tagesmutter) appositamente formato che professionalmente, in collegamento con organismi della cooperazione sociale o di utilità sociale non lucrativi, fornisce educazione e cura a uno o più bambini di altri presso il proprio domicilio o altro ambiente adeguato ad offrire cure familiari. 3. Il nido familiare - servizio Tagesmutter è sostitutivo del nido d'infanzia solo laddove non sia possibile offrire tale servizio. Il Comune di Smarano con deliberazione del Consiglio comunale n. 16 del ha deliberato: 1. di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, con decorrenza dal primo giugno 2013, l applicazione del modello ICEF per la determinazione delle tariffe relative ai servizi socio- educativi per la prima infanzia Tagesmutter; 2. di approvare il nuovo Regolamento di promozione e sostegno del nido familiare - servizio Tagesmutter Allegato A che, composto da n. 8 articoli; Il Comune di Coredo con deliberazione del Consiglio comunale n. 10 del 27 marzo 2012 ha deliberato: 1. di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, con decorrenza dal primo settembre 2012, l applicazione del modello ICEF per la determinazione delle tariffe relative ai servizi socio- educativi per la prima infanzia Tagesmutter; 2. approvare il nuovo Regolamento di promozione e sostegno del nido familiare servizio Tagesmutter Allegato A che, composto da n. 8 articoli; Analizzati i regolamenti sopra indicati e sottolineato che questi contengono una disciplina diversa da comune a comune si sottolinea la necessità di approvare il regolamento di promozione e sostegno del nido familiare - servizio Tagesmutter per il nuovo Comune di Predaia. Relazionato che: - l Indicatore della Condizione Economica Familiare, ICEF, è un insieme di dati ed informazioni di natura reddituale, patrimoniale ed anagrafica che, combinati sulla base di parametri e meccanismi di calcolo, consentono di misurare la condizione economica di un nucleo familiare. - Previsto dalla normativa provinciale sin dal 1993 (L.P n. 3 e s.m.) nel corso di questi anni l ICEF è stato utilizzato per alcuni specifici interventi. - Affinato con recenti provvedimenti normativi (vedi da ultimo la deliberazione della Giunta provinciale n del 17 giugno 2010), che approvano le modalità di valutazione della condizione economica

3 familiare, di presentazione delle dichiarazioni e tutte le relative istruzioni necessarie, il sistema esperto ICEF è, oggi, alla base delle politiche equitative della Provincia Autonoma di Trento. - Viene attualmente adottato, tra l altro, per il calcolo delle tariffe di numerosi servizi provinciali come ad esempio la mensa scolastica, il trasporto alunni, il prolungamento dell'orario nelle scuole dell'infanzia, il diritto allo studio, ecc. - Anche la disciplina provinciale in materia di servizi socio-educativi per la prima infanzia assegna agli organismi rappresentativi dei Comuni e alla Provincia l'individuazione di criteri di equità e omogeneità delle politiche tariffarie applicate dai Comuni per i servizi medesimi. - L'articolo 10, comma 1, della Legge provinciale 4/2002, così come sostituito dalla Legge provinciale 19 ottobre 2007, n. 17, dispone, infatti, al comma 1 lettera f), che i Comuni, in coerenza con quanto previsto dalla Legge provinciale n. 3/2006, definiscano i criteri di partecipazione economica degli utenti alle spese di gestione dei servizi, differenziata in relazione alle condizioni socio-economiche e patrimoniali delle famiglie nel rispetto di quanto stabilito dall'articolo 6 della legge provinciale 1 febbraio 1993, n. 3, e dall'articolo 7 della legge provinciale 3 febbraio 1997, n. 2, relativi alla valutazione della condizione economica dei soggetti richiedenti interventi agevolativi. - Anche il Consiglio delle autonomie locali, nella seduta del 29 dicembre 2010, ha espresso parere favorevole all'adozione del sistema ICEF per il calcolo delle tariffe relative ai servizi socio-educativi per la prima infanzia presenti sul territorio provinciale, secondo le modalità di gestione ed i criteri individuati dalla PAT. Conseguentemente la Giunta provinciale, con deliberazione n. 262 del 17 febbraio 2011 ha stabilito: - gli elementi variabili da considerare nella valutazione della condizione economica del nucleo familiare ai fini dell'accesso alle agevolazioni tariffarie per i servizi per la prima infanzia di cui alla L.P. 4/2002 e ss.mm.; - che tali criteri devono essere applicati dagli enti locali titolari di servizi socio-educativi per la prima infanzia, ovvero dai comuni, a partire dal 1 settembre 2012, con la possibilità di anticiparne l'applicazione al 1 settembre 2011; - che gli oneri derivanti dall'applicazione del sistema tariffario ICEF sono a carico del bilancio provinciale. Inoltre il Protocollo d'intesa in materia di finanza locale per il 2011 ha sancito la necessità di ridefinire a valere sul 2011 le politiche di abbattimento delle tariffe e i criteri per il corrispondente finanziamento dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, in considerazione dell'opportunità di individuare misure di sostegno alle famiglie differenziate a seconda delle condizioni economiche delle medesime. Alla luce di tale quadro di riferimento a livello di legislazione provinciale, il Comune di Smarano deve ora riformare le modalità di calcolo della situazione economica delle famiglie utenti, superando il vecchio sistema di valutazione basato sulle fasce di reddito. La Giunta provinciale, con deliberazione n. 391 del 4 marzo 2011, individuava criteri e importi dei trasferimenti provinciali a favore dei comuni a sostegno dei servizi pubblici locali, in particolare di nido familiare-tagesmutter ( 4,40.- per ora); Ritenuto inoltre di procedere ad una revisione/ omogeneizzazione delle tariffe da applicarsi a partire da giungo 2015 con il vincolo di tutelare le famiglie appartenenti alle fasce più deboli. IL CONSIGLIO COMUNALE Valutato ora di approvare di approvare il nuovo regolamento per l applicazione del modello ICEF per la determinazione delle tariffe relative ai servizi socio- educativi per la prima infanzia Tagesmutter e i criteri per il calcolo del contributo comunale orario a favore delle famiglie utenti del servizio nido-famigliare Tagesmutter. 2

4 Valutato quindi che, da un attenta analisi delle diverse ipotesi, risulta opportuno in questa fase di prima applicazione del nuovo sistema, anche per garantire una prudente manovra sulla previsione economica del servizio di Tagesmutter approvare i seguenti parametri: - Contributo orario agevolato massimo Euro 5,70; - Contributo orario ordinario Euro 4,00; - Condizione economica minima uguale o inferiore al valore ICEF di 0,13 (corrispondente ad esempio, per un nucleo familiare di 3 persone, ad un reddito annuo disponibile, cioè al netto di imposte, affitti, mutui, spese mediche ed altre detrazioni ICEF, di Euro ,33 pari ad Euro 1.402,56 mensili per 13 mensilità, con patrimonio finanziario ed immobiliare entro le franchigie); - Condizione economica massima uguale o inferiore al valore ICEF di 0,30 (corrispondente ad esempio, per un nucleo familiare di 3 persone, ad un reddito annuo disponibile, cioè al netto di imposte, affitti, mutui, spese mediche ed altre detrazioni ICEF, di Euro ,00 pari ad Euro 2.884,62 mensili per 13 mensilità, con patrimonio finanziario ed immobiliare entro le franchigie); - arrotondamento (scaglione) euro 0,10. Vista la nuova proposta di Regolamento e ritenuta la stessa meritevole di approvazione. Visto il vigente Testo unico delle leggi regionali sull ordinamento dei comuni della Regione autonoma Trentino-Alto Adige (T.U.LL.RR.O.C). approvato con DPReg. 1 febbraio 2005 n. 3/L - modificato dal DPReg. 3 aprile 2013 n. 25, coordinato con le disposizioni introdotte dalla legge regionale 2 maggio 2013 n. 3 e dalla legge regionale 9 dicembre 2014 n. 11/L; Vista la Legge Provinciale 12 marzo 2002, n. 4 Nuovo ordinamento dei servizi socio-educativi per la prima infanzia e s.m., la quale disciplina e riconosce, tra i servizi socio educativi per la prima infanzia, il nido familiare - servizio Tagesmutter. Vista la Deliberazione della Giunta provinciale n. 391 del 4 marzo 2011 avente ad oggetto: Servizi socioeducativi della prima infanzia di cui alla legge provinciale 12 marzo 2002, n. 4 - direttive per l'attuazione dei paragrafi B.2 e B.3 del Protocollo d'intesa in materia di finanza locale per il Attesa la propria competenza ai sensi dell art. 26 comma 3 lett. a) del T.U.LL.RR.O.C. Dato atto che: - ai sensi dell'art. 81 del T.U.LL.RR.O.C, sulla presente proposta di deliberazione sulla presente proposta di deliberazione il Segretario generale ha espresso parere in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa; - ai sensi dell'art. 81 del T.U.LL.RR.O.C e dell articolo 19 comma 1 del Testo unico delle leggi regionali dell ordinamento contabile e finanziario nei comuni della Regione autonoma Trentino-AltoAdige (DPGR 28 maggio 1999 n. 4/L modificato dal DPReg. 1 febbraio 2005 n. 4/L), coordinato con le disposizioni introdotte dalla legge regionale 5 febbraio 2013 n. 1 e dalla legge regionale 9 dicembre 2014 n. 11 sulla medesima proposta il responsabile del Servizio Finanziario ha espresso parere di regolarità contabile con attestazione della copertura finanziaria. Con voti favorevoli unanimi n. 18 (diciotto), espressi per alzata di mano dai 18 consiglieri votanti e proclamati dal Presidente con l assistenza degli scrutatori previamente nominati DELIBERA 1. di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, con decorrenza dal primo giugno 2015, l applicazione del modello ICEF per la determinazione delle tariffe relative ai servizi socioeducativi per la prima infanzia Tagesmutter; 2. di approvare il nuovo Regolamento di promozione e sostegno del nido familiare servizio Tagesmutter Allegato A che, composto da n. 8 articoli, forma parte integrante e sostanziale al presente provvedimento; 3. di approvare l'allegato B alla presente deliberazione, della quale forma parte integrante e sostanziale, contenente i criteri per il calcolo del contributo comunale orario a favore delle 3

5 famiglie utenti del servizio nido-famigliare Tagesmutter; 4. di dare atto che le nuove disposizioni regolamentari contenute entreranno in vigore il giorno e, e da quella data si intenderanno abrogati i precedenti Regolamenti dei diversi ex Comuni sopra meglio specificati; 5. di trasmettere copia della presente deliberazione alla Cooperativa Sociale Tagesmutter del Trentino Il Sorriso S.c.a.r.l. di Trento, dando atto che nelle more della sottoscrizione della nuova convenzione, il servizio si intende di fatto concesso alla Cooperativa Sociale Tagesmutter del Trentino Il Sorriso S.c.a.r.l. di Trento e alla P.A.T. condizioni di cui al presente regolamento; 6. di trasmettere altresì copia della presente deliberazione alla P.A.T. Sevizio Autonomie Locali Via Romagnosi, 11/a, Trento; 7. di dichiarare con separata votazione e con voti favorevoli unanimi dei Consiglieri presenti e votanti per alzata di mano, il presente atto immediatamente esecutivo, ai sensi dell art. 79 comma 4 T.U.LL.RR.O.C. della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige approvato con DPReg n. 3/L; 8. di dare evidenza che, ai sensi dell art. 4 della L.P , n. 23 avverso la presente deliberazione sono ammessi: - opposizione alla Giunta comunale, entro il periodo di pubblicazione, ai sensi dell'art. 79, comma 5 D.P.Reg n. 3/L; - ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale di Trento, entro 60 giorni, ai sensi dell'art. 29 dell'allegato 1) del D.Lgs. 02 luglio 2010 n. 104; - ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni, ai sensi dell'art. 8 del D.P.R n

6 Data lettura del presente verbale, lo stesso viene approvato e sottoscritto. IL CONSIGLIERE ANZIANO F.to Angelo Potì IL SEGRETARIO COMUNALE F.to dott. Giancarlo Pasolli RELAZIONE DI PUBBLICAZIONE (Art. 79 D.P.Reg nr. 3/L) Io sottoscritto Segretario Comunale, su conforme dichiarazione del dipendente incaricato, certifico che copia del presente verbale viene pubblicata il giorno 28/05/2015 all'albo pretorio ove rimarrà esposta per 10 giorni consecutivi fino al giorno 07/06/2015. Taio, lì 28/05/2015 IL SEGRETARIO COMUNALE F.to dott. Giancarlo Pasolli CERTIFICAZIONE ESECUTIVITA' La presente deliberazione è stata dichiarata, per l'urgenza, ai sensi dell art. 79 comma 4 del T.U.LL.RR.O.C. approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005 n. 3/L, immediatamente eseguibile. IL SEGRETARIO COMUNALE F.to dott. Giancarlo Pasolli Copia conforme all'originale in carta libera per uso amministrativo. Taio, lì 28/05/2015 IL SEGRETARIO COMUNALE dott. Giancarlo Pasolli

7 Allegato "A" alla deliberazione consiliare n. 7 dd IL SEGRETARIO GENERALE Giancarlo dott. Pasolli REGOLAMENTO DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DEL NIDO FAMILIARE - SERVIZIO TAGESMÜTTER Titolo I - PREMESSA Art. 1 - Principi generali Il servizio nido familiare servizio Tagesmutter come si ricava dalla vigente normativa provinciale è finalizzato a: - garantire risposte flessibili e differenziate alle esigenze delle famiglie e ai bisogni dei bambini attraverso soluzioni diversificate sul piano strutturale e organizzativo; - consentire alle famiglie di affidare in modo stabile e continuativo i propri figli a personale educativo (Tagesmutter) appositamente formato e in collegamento con organismi della cooperazione sociale o di utilità sociale non lucrativi; - fornire educazione e cura a uno o più bambini di altri presso il proprio domicilio o altro ambiente adeguato ad offrire cure familiari. Art. 2 - Promozione e sostegno del servizio Il comune, nell'esercizio delle proprie funzioni attribuitegli dalla vigente normativa provinciale in particolare per quanto attiene la programmazione del sistema dei servizi per la prima infanzia e sulla base del principio di sussidiarietà orizzontale, promuove e sostiene gli organismi della cooperazione sociale o di utilità sociale non lucrativi operanti sul territorio provinciale in possesso dei requisiti previsti dalla legge stessa o dalle sue disposizioni attuative. Titolo II - REGOLAMENTAZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO Art. 3 Destinatari del sostegno economico 1. Il sussidio è rivolto alle famiglie residenti nel territorio del comune i cui bambini fruiscono del servizio, di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni, o che al compimento del terzo anno di età non possano accedere alla frequenza della scuola per l infanzia di riferimento: a) nella fascia oraria in cui entrambi i genitori prestano attività lavorativa; b) per un monte ore massimo complessivo di 120 ore mensili a bambino. 2. Il sostegno corrisponde a un sussidio orario erogato direttamente agli organismi di cui all articolo 7 lett. b) della legge provinciale al fine della riduzione del corrispettivo richiesto alle famiglie per la fruizione del servizio. 3. Il sussidio viene applicato dal primo del mese successivo a quello della domanda di agevolazione presentata ai Caf. 4. Il sussidio viene concesso per la durata massima dell'anno educativo ( ), con la possibilità di rinnovo tramite presentazione di apposita richiesta al comune. 5. Il sussidio non viene riconosciuto alle famiglie i cui bambini siano già frequentanti Servizi per l infanzia comunali da 3 mesi a 3 anni. 6. Il contributo comunale non copre le prestazioni eventualmente fruite prima dell adozione del provvedimento di ammissione.

8 Art. 4 - Modalità di calcolo del sussidio 1. Il comune determina il sussidio orario secondo le modalità previste dal presente articolo allo scopo di differenziare, ai sensi dell art. 10, lett. f) della legge provinciale, la partecipazione economica delle famiglie alle spese per la fruizione del servizio in relazione alle condizioni socio-economiche delle medesime. 2. La valutazione delle condizioni socio-economiche avviene mediante l utilizzo dell Indicatore della Condizione Economica Familiare (di seguito I.C.E.F.). 3. L entità del sostegno economico sarà determinato, fra un importo minimo ed uno massimo, tenendo conto del costo complessivo del servizio, dell entità del contributo provinciale, quantificandolo per ogni famiglia degli utenti sulla base della valutazione ICEF riferita secondo il seguente schema: coefficiente ICEF inferiore o pari a 0,13: contributo massimo; coefficiente ICEF superiore a 0,13 e fino a 0,30: contributo fra il minimo e il massimo in proporzione al coefficiente ICEF; coefficiente ICEF superiore a 0,30 o valutazione non presentata: contributo minimo. 4. Il sussidio orario per le famiglie con figli di età compresa tra 3 mesi e tre anni, va da un minimo pari ad euro 4,00 ad un massimo pari ad euro 5,70, con scaglioni di euro 0,10, per ora bambino in corrispondenza di valori decrescenti I.C.E.F. come specificato nella seguente tabella: Classi di valore I.C.E.F. Valore del contributo orario 0,13 5,70 0,30 4,00 Il sussidio non può superare la spesa effettivamente sostenuta dalla famiglia ed è concesso con riferimento alle ore effettivamente fruite. 5. La Giunta Comunale provvederà con proprio atto all aggiornamento del contributo orario ed alla eventuale modifica delle classi di valore I.C.E.F. di cui ai precedenti commi 3 e 4. Art. 5 - Disciplina particolare del sostegno economico per famiglie con bambini portatori di handicap. In riferimento ai bambini, portatori di handicap fisico, psichico, sensoriale, valutato e certificato dalla competente commissione provinciale di cui alla vigente normativa provinciale, per i quali sia stabilito dal medico specialista un servizio individualizzato da parte della Tagesmutter, verificato l'ammontare del trasferimento erogato dalla Provincia autonoma di Trento per il servizio di nido familiare - servizio Tagesmutter e le proprie disponibilità finanziarie, il Comune nell'erogazione del sussidio potrà: derogare dai requisiti di cui all articolo 3, escluso quello della residenza nel comune e dall'età compresa tra i tre mesi e i 3 anni, fissando tuttavia un tetto massimo finanziabile di 120 ore; concedere, indipendentemente dai valori ICEF il contributo massimo previsto di Euro 5,70 all'ora. Art. 6 - Presentazione e ammissione delle domande di sussidio 1. La famiglia che intende beneficiare del sostegno deve presentare la relativa domanda ai competenti uffici comunali indicando il periodo, il numero di ore mensili per le quali richiede il sussidio e l organismo della cooperazione sociale o di utilità sociale non lucrativo presso il quale intende utilizzare il servizio; alla stessa domanda dovrà essere allegato l I.C.E.F del proprio nucleo familiare, nonché fornire tutti gli elementi necessari alla valutazione della sussistenza dei requisiti di cui all art. 3, del presente regolamento. 2. Il comune provvede alla valutazione delle domande che saranno soddisfatte fino alla concorrenza massima della disponibilità stanziata in bilancio seguendo l ordine di presentazione. 2

9 4. Entro il giorno 5 di ogni mese andrà prodotta al Servizio Finanziario del Comune da parte dell utenza che usufruisce del servizio l autocertificazione delle ore fruite nel mese precedente. Art. 7 - Liquidazione del sussidio 1. Il sussidio è liquidato al soggetto gestore dietro presentazione di fattura emessa ogni fine mese e idonea documentazione dei servizi forniti (elenco dei bambini fruitori del servizio e copia della documentazione fiscale intestata alle famiglie per le ore fruite). 2. Il soggetto gestore addebita alla famiglia il costo orario in vigore al netto del sussidio orario concesso dal comune. 3. Al fine di garantire la trasparenza delle tariffe praticate, le organizzazioni della cooperazione sociale o di utilità sociale non lucrative presso le quali le famiglie residenti sul territorio comunale usufruiscano del servizio di nido famigliare-servizio Tagesmutter, sono tenute a fornire annualmente all Amministrazione comunale copia del tariffario in vigore cui, nei limiti della massima tariffa, salvo motivati casi specifici, sono tenute ad attenersi. 4. Ai fini della liquidazione del contributo, il Comune riconoscerà al gestore il servizio erogato a favore dei bambini residenti nel comune, di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni. Titolo III - DISPOSIZIONI GENERALI Art. 8 - Responsabilità del comune 1. Il comune è esonerato da ogni responsabilità in relazione all erogazione del servizio da parte dei soggetti di cui all articolo Il comune, ai sensi dell art. 10, lett. d) della legge provinciale, effettua almeno una volta all anno, controlli periodici sul possesso dei requisiti richiesti dalla legge provinciale da parte dei soggetti di cui all articolo 1, nonché ogni altra verifica, sia nei confronti della famiglia che del soggetto erogatore del servizio, ritenuta necessaria al fine della corretta applicazione del presente regolamento, con particolare riferimento al rispetto dei criteri per la concessione e la quantificazione del sussidio. 3

10 Allegato "B" alla deliberazione consiliare n. 7 dd IL SEGRETARIO GENERALE Giancarlo dott. Pasolli CRITERI PER IL CALCOLO DEL CONTRIBUTO COMUNALE ORARIO PER IL SERVIZIO TAGESMUTTER In applicazione del modello ICEF, con decorrenza , il contributo per il servizio Tagesmutter, viene determinato come segue: CONTRIBUTO ORDINARIO: euro 4,00/ora applicato alle famiglie di bambini fino a 3 anni di età che non hanno chiesto, per l ammissione al servizio di tagesmutter, le agevolazioni tramite ICEF o che non hanno diritto a tali agevolazioni; Ai fini della determinazione del contributo agevolato, è stabilita una base di calcolo compresa tra euro 4,00/ora ed euro 5,70/ora, con scaglioni di euro 0,10 per famiglie con bambini fino a 3 anni di età. Il contributo orario ordinario si applica in caso di coefficiente della condizione economica familiare uguale o superiore a 0,30. Il contributo orario agevolato massimo si applica in caso di coefficiente della condizione economica familiare uguale o inferiore a 0,13. Per i bambini già frequentanti il servizio di Tagesmutter, il contributo dovuto viene ricalcolato annualmente, in occasione dell'applicazione del contributo aggiornato, sulla base delle nuove autodichiarazioni ICEF. A tale scopo gli uffici comunali avviseranno le famiglie di recarsi presso i Centri di consulenza fiscale accreditati per la presentazione della domanda di agevolazione tariffaria. Qualora, entro il termine indicato, gli interessati non abbiano provveduto alla presentazione della documentazione richiesta, il comune provvederà ad applicare il contributo ordinario. Nel caso le famiglie provvedano in data successiva a quella indicata, l'eventuale contributo agevolato verrà applicato dal primo del mese successivo a quello della domanda di aggiornamento.

11 TAGESMUTTER CONTRIBUTO ORARIO CON SISTEMA ICEF VALORE ICEF CONTRIBUTO ORARIO 0,13 o inferiore 5,70 0,14 5,60 0,15 5,50 0,16 5,40 0,17 5,30 0,18 5,20 0,19 5,10 0,20 5,00 0,21 4,90 0,22 4,80 0,23 4,70 0,24 4,60 0,25 4,50 0,26 4,40 0,27 4,30 0,28 4,20 0,29 4,10 0,30 o superiore 4,00 2